Se nonostante i buoni propositi di inizio anno non siete ancora riusciti
ad andare in palestra con regolarità raccontando a voi stesse delle
futili scuse, non preoccupatevi: secondo un recente studio condotto in
Francia e pubblicato su Biological Psychiatry la colpa potrebbe non essere vostra ma di una proteina del vostro cervello, la Cb1.
Che piacere, la fatica. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori dell'Università di Bordeaux Segalen, secondo i quali questa molecola sarebbe direttamente legata al piacere che si prova facendo attività fisica, e quindi anche al tempo che vi si dedica.
La Cb1 è un recettore presente nelle sinapsi del cervello particolarmente attivo durante l'esercizio fisico: si tratta cioè di una sostanza il cui compito è quello di regolare l'attività dei neuroni. Gli scienziati hanno scoperto che i topi privati chimicamente di questa proteina utilizzavano la ruota della loro gabbia il 20-30% in meno rispetto agli altri.
I ricercatori hanno quindi lavorato per scoprire qual era la sede del recettore, individuandola nel circuito dei neuroni Gabanergici, gli stessi coinvolti nei meccanismi della ricompensa e del piacere provocati dal cibo, dal sesso e dalle droghe.
Correre, ma perchè? Lo studio avrebbe quindi confermato che la Cb1, attivando il circuito dopaminergico, avvierebbe i processi motivazionali al manifestarsi del primi sintomi di stanchezza. E questo ci darebbe lo stimolo per andare avanti traendo soddisfazione dallo sforzo.
Le prime evidenze del ruolo della Cb1 andranno confermate in ulteriori studi, ma non si può escludere che nei prossimi anni venga messo a punto qualche farmaco in grado di far apprezzare lo sport anche ai pigri più incalliti.
Che piacere, la fatica. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori dell'Università di Bordeaux Segalen, secondo i quali questa molecola sarebbe direttamente legata al piacere che si prova facendo attività fisica, e quindi anche al tempo che vi si dedica.
La Cb1 è un recettore presente nelle sinapsi del cervello particolarmente attivo durante l'esercizio fisico: si tratta cioè di una sostanza il cui compito è quello di regolare l'attività dei neuroni. Gli scienziati hanno scoperto che i topi privati chimicamente di questa proteina utilizzavano la ruota della loro gabbia il 20-30% in meno rispetto agli altri.
I ricercatori hanno quindi lavorato per scoprire qual era la sede del recettore, individuandola nel circuito dei neuroni Gabanergici, gli stessi coinvolti nei meccanismi della ricompensa e del piacere provocati dal cibo, dal sesso e dalle droghe.
Correre, ma perchè? Lo studio avrebbe quindi confermato che la Cb1, attivando il circuito dopaminergico, avvierebbe i processi motivazionali al manifestarsi del primi sintomi di stanchezza. E questo ci darebbe lo stimolo per andare avanti traendo soddisfazione dallo sforzo.
Le prime evidenze del ruolo della Cb1 andranno confermate in ulteriori studi, ma non si può escludere che nei prossimi anni venga messo a punto qualche farmaco in grado di far apprezzare lo sport anche ai pigri più incalliti.