Sport Land News: Atletica
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Morto Kiptum, lo sport mondiale piange il re della maratona


Il mondo dell'atletica e lo sport piange il primatista mondiale della maratona.

A soli 24 anni è morto Kelvin Kiptum, rimasto coinvolto in un incidente stradale in cui ha perso la vita anche il suo allenatore, Gervais Hakizimana.

Il campione keniano era in viaggio da Eldoret a Kpatagat, nel suo Paese. Secondo le prime ricostruzioni, alla guida ci sarebbe stato proprio Kiptum e nessun altro veicolo sarebbe stato coinvolto. La notizia è stata confermata dalle famiglie e dalle autorità locali. Le salme sono state trasportate all'obitorio di Eldoret, la quinta città più popolata del Kenia, e 'patria' di tutti i fondisti del continente africano. La siepista Milcah Chemos ha raccontato di essere accorsa in ospedale insieme a un gruppo di atleti una volta appresa la notizia dell'incidente. Con loro anche i familiari di Kiptum per l'identificazione del corpo. Kiptum lascia la moglie e due figli, di 4 e 7 anni.

    Era lo scorso 8 ottobre quando, a Chicago, Kiptum aveva fatto registrare il nuovo record del mondo nella maratona con un impressionante tempo di 2h00'35", correndo gli ultimi 10 km in 27'52". Una prestazione che a dicembre gli era valsa anche il riconoscimento di atleta dell'anno 2023 insieme a Lyles e Duplantis. .

    Nato a Keiyo District, in Kenia, il 2 dicembre 1999, Kiptum aveva chiari i suoi obiettivi per il 2024 ed erano ambiziosi: abbattere sul velocissimo percorso di Rotterdam il muro delle due ore sui 42 km il 14 aprile. La prossima estate, poi, sarebbe stato il grande favorito per l'oro olimpico di Parigi. Una carriera che sarebbe stata ancora più straordinaria, stroncata dal terrbile incidente stradale.

    "Notizie devastanti mentre piangiamo la perdita di un individuo straordinario - ha scritto su X il primo ministro del Kenya, Raila Odinga - Kelvin Kiptum, detentore del record mondiale e icona dell'atletica keniota. Insieme al suo allenatore, sono morti tragicamente stasera in un incidente. La nostra nazione è addolorata per la profonda perdita di un vero eroe". Kiptum è stato "uno sportivo straordinario che ha lasciato un segno nel mondo - ha aggiunto il presidente del Kenya, William Ruto - Probabilmente uno dei migliori sportivi del mondo che ha infranto le barriere per assicurarsi un record nella maratona. Era il nostro futuro". E poi il dolore del presidente della federazione mondiale di atletica leggera, Sebastian Coe: "Siamo scioccati e addolorati nell'apprendere della perdita di Kelvin Kiptum e del suo coach Gervais Hakizimana. A nome di World Atletics faccio le condoglianze alla famiglia, agli amici, ai compagni di team e al Kenya. Solo una settimana fa ero a Chicago, dove Kelvin aveva stabilito il suo sensazionale record nella maratona, per ratificare quello storico primato. Un atleta incredibile che lascia un'eredità altrettanto incredibile, ci mancherà".

    La tragedia di questa notte non e' la prima che sconvolge l'atletica mondiale. Samuel Wanjiru, oro olimpico nei 42,195 km a Pechino 2008 e recordman mondiale della mezza maratona, mori' nel 2011, a 25 anni, cadendo da un balcone durante una lite, piuttosto accesa, con la moglie. E qualcuno ora parla di maledizione di Eldoret.

ansa.it

ATLETICA Classifica a punti Mondiali atletica 2023: Italia ottava con 13 finalisti, miglior risultato dopo 24 anni!

L’Italia ha conquistato quattro medaglie ai Mondiali 2023 di atletica leggera: l’oro di Gianmarco Tamberi nel salto in alto, gli argenti di Leonardo Fabbri nel getto del peso e nella 4×100 maschile, il bronzo di Antonella Palmisano nella 20 km di marcia. Si tratta di un bottino sontuoso per il Bel Paese, che non andava così bene da addirittura 22 anni: quattro podi vennero raggiunti a Edmonton nel 2001, ma con una distribuzione di 1-1-2 (l’oro di Fiona May nel salto in lungo, l’argento di Fabrizio Mori sui 400 ostacoli, i bronzi di Elisabetta Perrone nella 20 km di marcia e di Stefano Baldini nella Maratona). Tredicesimo posto nel medagliere finale.

Si è fatto meglio soltanto in due occasioni: a Goteborg 1995 con addirittura 6 medaglie (2 ori, 2 argenti, 2 bronzi, tra cui i sigilli di Fiona May e di Michele Didoni nella 20 km di marcia) e nell’edizione casalinga di Roma 1987 con 5 medaglie (2 ori, 2 argenti, 1 bronzo con le apoteosi di Francesco Panetta sui 3000 siepi e di Maurizio Damilano nella 20 km di marcia). L’Italia ha confermato di essere un punto di riferimento nel panorama internazionale e si lancia con grande ottimismo verso le Olimpiadi di Parigi 2024, dopo i cinque memorabili ori conquistati a Tokyo 2020.

La bontà del movimento di un Paese non si valuta però soltanto dalle medaglie, ma soprattutto con il numero di finali conquistate, ovvero da quanti atleti si sono piazzati nelle prime otto posizioni. Per valutare il benessere di ogni Nazione si fa un semplice conteggio: ai primi classificati vengono assegnati 8 punti, ai secondo 7, ai terzi 6 e così a scendere fino al punto previsto per l’ottavo. Si tratta della classifica a punti, che restituisce una cartina di tornasole più completa e articolata del rendimento avuto in una rassegna internazionale.

L’Italia ha collezionato ben tredici finalisti ai Mondiali 2023 andati in scena a Budapest: eguagliato il risultato di Siviglia 1999, non si andava così bene da 23 anni! Oltre ai quattro medagliati vanno aggiunti: il quarto posto della 4×100 femminile, il quinto posto di Larissa Iapichino nel salto in lungo, il sesto posto di Ayomide Folorunso sui 400 ostacoli, il sesto posto di Sara Fantini nel lancio del martello, il settimo posto della 4×400 maschile, il settimo posto della 4×400 maschile, il settimo posto di Massimo Stano nella 35 km di marcia, l’ottavo posto di Darya Derkach nel salto triplo, l’ottavo posto di Emmanuel Ihemeje nel salto triplo.

L’Italia ha così raccolto 51 punti e ha concluso all’ottavo posto nella classifica a punti, alla pari con Australia e Olanda. La squadra guidata dal DT Antonio La Torre è così risultata la terza compagine europea alle spalle esclusivamente di Gran Bretagna (quarta con 102 punti) e Spagna (settima con 55 punti, merito dei quattro ori nella marcia con due atleti). Dominio incontrastato degli USA (277) davanti a Giamaica (139) e Kenya (112). L’Italia si lascia dietro Paesi di grandissima tradizione del Vecchio Continente come Germania (dodicesima con 36 punti, senza medaglie), Francia (sedicesima con 29 punti, una medaglia agguantata in extremis) e Polonia (quindicesima con 31 punti). Di seguito la classifica a punti dei Mondiali 2023 di atletica leggera.

CLASSIFICA A PUNTI MONDIALI ATLETICA 2023

1. USA 277
2. Giamaica 139
3. Kenya 112
4. Gran Bretagna 102
5. Etiopia 96
6. Canada 70
7. Spagna 55
8. Italia 51
8. Australia 51
8. Paesi Bassi 51
11. Giappone 37
12. Germania 36
13. Norvegia 35
14. Cina 33
15. Polonia 31
16. Francia 29
17. Cuba 27
17. Svezia 27
19. Uganda 23
19. Ucraina 23
21. India 19
22. Brasile 18
23. Belgio 17
24. Botswana 16
25. Finlandia 15
25. Perù 15
25. Slovenia 15
28. Repubblica Ceca 14
28. Grecia 14
28. Irlanda 14
28. Marocco 14
28. Nuova Zelanda 14
33. Bahrain 13
34. Ecuador 12
34. Israele 12
36. Ungheria 11
37. Burkina Faso 10
37. Repubblica Dominicana 10
37. Estonia 10
37. Lituania 10
37. Serbia 10
42. Saint Lucia 9
42. Venezuela 9
44. Algeria 8
44. Bahamas 8
44. Nigeria 8
44. Romania 8
44. Svizzera 8
49. Colombia 7
49. Isole Vergini Britanniche 7
49. Pakistan 7
49. Filippine 7
49. Porto Rico 7
54. Austria 6
54. Barbados 6
54. Costa d’Avorio 6
54. Grenada 6
54. Portogallo 6
54. Qatar 6
61. Azerbaijan 5
61. Guatemala 5
61. Lettonia 5
61. Lesotho 5
65. Dominica 4
65. Messico 4
67. Corea del Sud 3
68. Burundi 2
68. Sudafrica 2
70. Albania 1
70. Eritrea 1

Foto: Lapresse in oasport.it

Calendario Mondiali atletica 2023 oggi: orari martedì 22 agosto, programma, tv, streaming, italiani in gara

Oggi martedì 22 agosto va in scena la quarta giornata ai Mondiali 2023 di atletica leggera. A Budapest (Ungheria) prosegue la rassegna iridata e ben 10 azzurri saranno in gara. Tutta l’attesa è per Gianmarco Tamberi, impegnato nella Finale di salto in alto: il Campione Olimpico è chiamato a una sfida campale con il qatarino Mutaz Essa Barshim, lo statunitense JuVaughn Harrison e il sudcoreano Woo per provare a conquistare una medaglia. Nell’atto conclusivo sarà impegnato anche Marco Fassinotti.

Daisy Osakue cercherà di esprimersi al meglio nella finale del lancio del disco e Ludovica Cavalli cercherà di ben figurare nell’atto conclusivo dei 1500 metri. Ayomide Folorunso insegue la qualificazione alla finale dei 400 ostacoli, attenzione a Simone Barontini e Catalin Tecuceanu nelle batterie degli 800 metri.

Di seguito il calendario completo, il programma dettagliato, gli orari, gli italiani in gara, il palinsesto tv e streaming dei Mondiali 2023 di atletica leggera nella giornata di oggi (martedì 22 agosto). L’evento sarà trasmesso in diretta tv su Rai 2 e RaiSportHD, Sky Sport Summer e Sky Sport Arena, Eurosport 1; in diretta streaming su Rai Play, Sky Go, NOW, Eurosport.it, Discovery+, DAZN; in diretta live testuale su OA Sport.

CALENDARIO MONDIALI ATLETICA OGGI

Martedì 22 agosto 

18.40 100 ostacoli, batterie 

19.20 800 metri (maschile), batterie 

19.55 Salto in alto (maschile), finale 

20.20 Lancio del disco (femminile), finale 

20.25 400 ostacoli (femminile), semifinali 

21.00 400 metri (maschile), semifinali 

21.30 1.500 metri (femminile), finale 

21.42 3000 siepi (maschile), finale 

ITALIANI IN GARA OGGI MONDIALI ATLETICA

19.20 800 metri (maschile), batterie: Simone Barontini, Francesco Pernici, Catalin Tecuceanu

19.55 Salto in alto (maschile), finale: Gianmarco Tamberi, Marco Fassinotti

20.20 Lancio del disco (femminile), finale: Daisy Osakue

20.25 400 ostacoli (femminile), semifinali: Ayomide Folorunso, Rebecca Sartori

21.00 400 metri (maschile), semifinali: Davide Re

21.30 1.500 metri (femminile), finale: Ludovica Cavalli

PROGRAMMA MONDIALI ATLETICA OGGI: COME VEDERLI IN TV E STREAMING

Diretta tv: Rai 2 dalle ore 18.35 alle ore 20.30, dalle ore 21.00 alle ore 22.00; RaiSportHD dalle ore 20.30 alle ore 21.00; Sky Sport Summer (canale 201) dalle ore 18.35 alle ore 21.00; Sky Sport Arena (canale 204) dalle ore 18.35 alle ore 22.45; Sky Sport Action (canale 205) dalle ore 19.45 alle ore 21.20 per il tematico del salto in alto; Eurosport 1 dalle ore 18.30 alle ore 22.30.

Diretta streaming: Rai Play, Sky Go, NOW, Eurosport.it, Discovery+, Sky Go, DAZN.


Atletica, Marcell Jacobs vola in semifinale sui 100 metri ai Mondiali di Budapest


Marcell Jacobs si è qualificato per le semifinali dei 100 metri dei Mondiali di Budapest, in programma  domenica, 20 agosto -, piazzandosi al terzo posto della sesta batteria con il tempo di 10”15. Davanti al campione di Tokyo, Sani Brown (10”07) e Watson (10”11). Non ce l’ha fatta, invece, Samuele Ceccarelli: l’azzurro si è piazzato al quarto posto nella sua serie, correndo in 10″26, tempo insufficiente per raggiungere le semifinali. Il campione olimpico ed europeo dei 100 metri ha vissuto due anni tormentati a causa di problemi muscolari. In questa stagione ha corso una sola volta. Il suo tempo è il 200esimo al mondo e il 51esimo degli iscritti ai Mondiali.
Open

Atletica: Sprint Festival; a Roma Simonelli sfreccia in 10"25


- Una freccia sulla pista bagnata dalla pioggia.

Gran volata di Lorenzo Simonelli, protagonista di un enorme miglioramento nei 100 metri in 10"25 con vento regolare (+1.8) alla terza edizione del Roma Sprint Festival.

Corre forte anche sulla distanza piana l'ostacolista azzurro, che ha sfiorato il podio nei 60hs agli Europei indoor di Istanbul dove è arrivato quarto in 7.59 per questione di millesimi. Allo stadio dei Marmi il ventenne romano dell'Esercito, personale di 13"59 nei 110hs e ora preso in considerazione anche per la staffetta veloce (ha partecipato al recente raduno di Roma), dimostra le sue qualità anche come sprinter puro, quindi senza barriere. Con una partenza rapidissima, gareggiando in pantaloni lunghi per la temperatura tutt'altro che ideale, abbatte il record personale di 10"56 realizzato nella passata stagione dopo essere già sceso a 10"44 (+1.0) sotto l'acqua nel primo turno per un progresso complessivo di ben 31 centesimi.
Quest'anno l'evento dedicato allo sprint si sdoppia, con il secondo appuntamento in programma a Firenze domenica prossima, quando scenderanno in pista le staffette azzurre allo stadio Ridolfi di Firenze che poi il 2 giugno al Golden Gala Pietro Mennea accoglierà le stelle della Wanda Diamond League. Ma intanto il meteo avverso non rovina lo spettacolo. Al secondo posto in 10.51 nei 100 si piazza il 21enne Marco Ricci (Nissolino Sport), capace però di un notevole 10"35 in batteria a soli cinque centesimi dal personale della scorsa estate.
ansa.it

Atletica, la semifinale di Marcell Jacobs agli Europei Indoor: avversari, corsia e orario di partenza

 

Marcell Jacobs è stato inserito nella terza semifinale dei 60 metri agli Europei Indoor 2023 di atletica leggera. Il Campione Olimpico dei 100 metri scenderà in pista alle ore 16.59 italiane di sabato 4 marzo, andando a caccia della qualificazione alla Finale presso la Atakoy Arena di Istanbul (Turchia). A passare il turno saranno i primi due classificati di ogni semifinale e i due migliori tempi di ripescaggio. Il Campione del Mondo e primatista europeo non dovrebbe avere grossi problemi a superare il turno, per poi cercare il colpaccio nell’atto conclusivo in programma alle ore 18.55.

oasport

Atletica. I gemelli Zoghlami, la siepe è azzurra

 L’ultimo Europeo ha lanciato i fratelli Osama (bronzo) e Ala nati a Tunisi nel 1994 ma cresciuti in Italia «Lo sport ci ha aiutato a integrarci bene, ora sogniamo i Giochi»

I gemelli Ala e Osama Zoghlami nella finale dei 3000 siepi agli ultimi Europei

I gemelli Ala e Osama Zoghlami nella finale dei 3000 siepi agli ultimi Europei - Epa

L’atletica italiana, tornata a casa galvanizzata dalla trasferta continentale di Monaco, si ritrova zeppa di arzilli personaggi pronti a fare il salto di qualità da qui ai Giochi di Parigi. Alle spalle delle punte Tamberi, Jacobs e Tortu, l’Europeo ha esaltato la base del movimento, spedendo sul podio il mezzofondista Crippa, il triplista Dallavalle, la martellista Fantini, il marciatore Giupponi, le velociste della 4x100 e i siepisti Abdelwahed e Osama Zoghlami. Proprio quest’ultimo è stato uno degli azzurri che ha rinunciato alle vacanze immediate per tuffarsi subito nella Diamond League, disputando a Losanna il primo meeting del circuito maggiore all’estero in carriera. «In Diamond ero stato presente prima di ieri solo a Roma, mentre al di fuori dell’Italia al massimo avevo fatto il Continental Tour, gareggiando al Golden Spike di Oslo. Rispondere all’invito di Athletissima è stato un onore, ringrazio il mio manager Gianni Demadonna che mi ha messo in contatto con gli organizzatori svizzeri ben prima di Monaco. Il bronzo in Germania mi ha dato consapevolezza dei miei mezzi e certezze sulla bontà del programma intrapreso ». Allo stadio della Pontaise, nella città sede del Cio, il siciliano ha chiuso decimo, lontano dai primi: «C’ho voluto provare, anche se dopo il bronzo europeo nei giorni scorsi ho messo insieme pochi allenamenti. Mi sono detto di buttarmi nella mi- schia, ero lì fino a metà gara». La storia di Osama si intreccia con quella del gemello Ala e insieme stanno scrivendo una storia che, parodiando il titolo del romanzo best seller anni ’60 della scrittrice Harper Lee Il buio oltre la siepe, potrebbe intitolarsi “Azzurro oltre la siepe”.

I fratelli sono accomunati in tutto, tranne che in due cose: il corpo militare di appartenenza (Aeronautica per il bronzo di Monaco, Fiamme Oro per il settimo classificato in Baviera) e il primo sport praticato: Osama ha cominciato con l’atletica, Ala col calcio. Ripercorrere la loro storia è utile per comprendere quanto lo sport possa facilitare l’integrazione e quanto sia difficile ottenere la cittadinanza per chi, pur sentendosi «italiano al cento per cento», abbia genitori stranieri. Osama e Ala sono nati nel 1994 a Tunisi, terra che hanno lasciato ad appena due anni per stabilirsi con la famiglia (mamma, papà, una sorella e un fratello più grandi) a Valderice nel Trapanese. «Ho cominciato a correre per scherzo quando avevo nove anni, seguendo al campo la mia vicina di casa che faceva atletica. Lì mi ha notato il professor Enrico Angelo, un insegnante di educazione fisica, che è poi diventato il mio allenatore al Cs Valderice», spiega Osama, mentre Ala per il mezzofondo ha rinunciato alla carriera da calciatore: «Fino a 17 anni mi dividevo tra atletica e calcio, ero un promettente difensore, poi ho scelto la corsa e insieme a mio fratello abbiamo deciso di andare a Palermo». Scelta concordata con coach Angelo: «É stato lui, per noi quasi un secondo padre, a spronarci a partire, dicendoci che per diventare grandi dovevamo andare ad allenarci a tempo pieno. Abbiamo quindi scelto Palermo e Gaspare Polizzi, il tecnico del grande Totò Antibo, così il campo del Cus è diventata la nostra seconda casa». Correva l’anno 2012, i gemelli stavano ultimando l’istituto tecnico per attività sociali, ma non erano ancora italiani: «I nostri genitori non avevano mai chiesto la cittadinanza per noi, così siamo cresciuti non potendo vestire la maglia azzurra nelle categorie giovanili. Compiuti i 18 anni, il nostro allenatore ha cominciato a fare pressioni perché qualcosa si muovesse e la Fidal ha preso a cuore la richiesta. Siamo diventati italiani nell’estate 2013 e abbiamo esordito in azzurro agli Europei Juniores di Rieti pochi giorni più tardi».

Lì si è concluso un iter lungo solo sul fronte burocratico. Nella sostanza i gemelli si sentivano italiani già da bambini. «Ci siamo integrati benissimo sin dalle scuole elementari e l’aver praticato uno sport ha facilitato questo percorso. Da Cadetti e da Allievi non eravamo così forti da meritare la Nazionale, perciò l’assenza della cittadinanza non ci ha penalizzato, per altri invece nella nostra stessa situazione, ma decisamente più competitivi sin dall’adolescenza, la questione è diversa». L’opzione per i 3000 siepi è maturata per caso: «A un campionato di società occorreva coprire tutte le distanze, così ci siamo inventati siepisti all’occorrenza. La specialità ci è piaciuta è da lì è cominciata la sfida in famiglia». Ai Giochi di Tokyo andò meglio ad Ala (nono), a Monaco Osama si è preso la rivincita. A livello cronometrico Ala ha un primato di 8’14’’06, Osama di 8’11’’00, quarto italiano di sempre. «Il nostro obiettivo sono i Giochi di Parigi, per prepararli al meglio il prossimo anno dovremo testarci contro i più forti ai Mondiali di Budapest», conclude Osama, che in inverno è stato vittima di un terribile incidente stradale, dal quale è uscito più forte di prima. Deciso, determinato e convinto. Correre e saltare, sul tartan e anche nell’acqua, perché il superamento della riviera è il momento più suggestivo dei 3000 siepi. Arrivare al traguardo con i piedi bagnati, ma essere contenti. Zoghlami, i due volti della felicità.

Avvenire

Atletica, Europei 2022 settima giornata. Vallortigara e Crippa per l’assalto alla doppia cifra di podi


Si chiude l’Europeo di Monaco con un pizzico di amaro in bocca per l’Italia, che non potrà cercare di dare l’assalto ad una degli ori più attesi e ambiti, quello della 4×100 maschile dove l’Italia è campione olimpica e non sarà in finale per la controversa questione della Turchia. Le carte da medaglia non mancano per la squadra italiana che si aggrappa a Yeman Crippa, tra i favoriti nei 10.000, a una delle due medagliate di Eugene, Elena Vallortigara, e a Simone Barontini negli 800.

Livello altissimo nel salto in alto femminile dove ci sono tutte le più forti tranne la campionessa mondiale australiana Patterson per ovvi motivi. Da battere per il bronzo mondiale Elena Vallortigara le ucraine Mahuchikh che vuole l’oro dopo l’argento olimpico e mondiale dell’ultimo anno, Gerashchenko e Levchenko. Attenzione anche alla padrona di casa Jungfleisch, alla montenegrina Vukovic, all’astro nascente e figlia d’arte, la serba Topic.

Yeman Crippa è tra i grandi favoriti dei 10000, dall’alto del suo miglior tempo stagionale. Gli avversari dell’azzurro sono il francese Grenier, il britannico Atkin e il belga Kimeli. Al via anche l’azzurro Pietro Riva che non è fuori dai giochi per le prime posizioni. Nel giavellotto maschile il favorito potrebbe essere il ceco Vadlejch. Niente finale per Rohler, i tedeschi proveranno l’assalto alla medaglia Weber e Hofmann.

Nella 4×100 maschile la Gran Bretagna è la grande favorita, Olanda e Germania sono le outsider di lusso, mentre in campo femminile c’è grande battaglia: Polonia, Gran Bretagna e Olanda sono le squadre da battere e c’è anche l’Italia che pottrebbe inserirsi nella lotta per le posizioni che contano.

Nei 100 ostacoli la favorita numero uno è la polacca Skrzyszowska, ma attenzione alla britannica Sember-Ofili e alla olandese Visser. A caccia di un posto in finale le due azzurre di punta, Luminosa Bogliolo, reduce da una stagione complicata ed Elisa Di Lazzaro che cerca il riscatto dopo la prova non straordinaria di Eugene. C’è Simone Barontini al via degli 800: l’azzurro ha un grande spunto finale ed è in ottima condizione ma non è tra i favoriti. Molto dipenderà dallo sviluppo tattico della gara: i favoriti sono lo spagnolo Garcia e lo svedese Kramer, oltre ai britannici ma lo spazio per provare a fare il colpaccio c’è.
oasport.it

Atletica: Donato vince triplo a Zurigo

Nemmeno una serata fredda e piovosa e' riuscita a fermare il bronzo olimpico del triplo, Fabrizio Donato. Il 36enne delle Fiamme Gialle al Weltklasse di Zurigo - la prima delle due finali della Samsung Diamond League 2012 - si e' tolto la bella soddisfazione di battere anche il campione olimpico Christian Taylor. L'azzurro ha operato l'acuto e il sorpasso proprio all'ultimo salto 'sfoderando' un 17,29 (+1.6) che gli ha assegnato la vittoria contro il 17,16 (vento nullo) dell'americano.
ansa