Dopo l'interruzione della scorsa stagione e la mancata assegnazione del titolo a causa della guerra scoppiata con l'invasione della Russia, in Ucraina ricomincia il campionato di calcio. Si giocherà a porte chiuse e con rifugi anti-aereo vicino ai campi per proteggersi in caso di attacchi. E' terminato 0-0 il primo match fra Shakhtar Donetsk-Metalist Kharkiv giocato a Kiev
Un piccolo segno di normalità, di fiducia. Cerca questo l'Ucraina con il ritorno del campionato di calcio, previsto oggi con la prima partita tra Shakhtar Donetsk e Metalist Kharkiv a Kiev. L'inizio di una nuova stagione, dopo che la precedente fu interrotta lo scorso febbraio, subito dopo l'inizio dell'invasione russa del territorio ucraino. C'era proprio lo Shakhtar in testa alla classifica, allenato da Roberto De Zerbi, che ha rescisso però il proprio contratto insieme a tanti altri giocatori internazionali. Il titolo non è stato assegnato, una casella vuota nell'albo d'oro a memoria di quanto successo. Quest'anno si spera di riempirlo: "Voi russi ci fate la guerra, noi ucraini giochiamo a calcio, e facciamo anche il campionato. Anzi, i campionati: serie A, B e C, maschile e femminile. Abbiamo bisogno di calcio. E lo facciamo per i tifosi, ma anche per i nostri soldati al fronte», ha spiegato con orgoglio il presidente della lega calcio ucraina Andriy Pavelko.
Come affrontare una stagione in guerra
Chiaramente sono state molte le precauzioni prese per giocare, nei limiti del possibile, in sicurezza. Le partite saranno disputate a porte chiuse e, nel raggio di 500 metri dai campi di gioco, ci dovrà essere un rifugio antiaereo per accogliere giocatori, arbitri, staff tecnici e medici delle squadre in caso di attacco russo. Previste inoltre le contraeree a proteggere gli stadi e batterie mobili a dare ulteriore supporto in caso di necessità. Per permettere ai tifosi di assistere alle partite, la Lega ha predisposto lo streaming gratis su YouTube.