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Sassuolo, riparte la caccia all’Europa. I neroverdi oggi ospiti del Cagliari






Dopo aver fatto tremare anche la Juventus, i De Zerbi Boys in Sardegna per tentare di recuperare terreno sul Milan

SASSUOLO. La rincorsa del Sassuolo all’Europa, una rincorsa ardua e con chanches soltanto in caso di proseguire il filotto di risultati positivi per poi arrivare allo scontro diretto col Milan, passa dalla gara di oggi a Cagliari (si gioca, naturalmente a porte chiuse, a partire dalle 19.30 per il secondo anticipo della 34esima giornata del massimo campionato).

Alla Sardegna Arena la squadra neroverde troverà un Cagliari in fase calante dopo lo sfavillante avvio di stagione: la squadra ora affidata a Walter Zenga è salva da tempo e, a 41 punti, sta ora galleggiando senza troppi obiettivi. Ma resta, quella sarda, una squadra molto pericolosa perché ricca di talento e di atleti di qualità, basti pensare soltanto ai vari Joao Pedro o Simeone, passando da Rog, Nandez, Birsa…
Insomma, anche se priva del leader Nainggolan, i rossoblù allenati dall’uomo ragno Zenga hanno le carte in regola per mettere in difficoltà questa rincorsa del Sassuolo.

Sassuolo che, del resto, arriva alla gara contro i sardi con diverse incognite di formazione a causa, soprattutto, delle squalifiche. Ma, appunto, il Sassuolo ha dalla sua parte l’entusiasmo figlio della grande gara disputata contro la Juventus e del periodo decisamente positivo, con in più la voglia di festeggiare a dovere i 100 anni della società.

Un traguardo decisamente importante che il Sassuolo vuole festeggiare non solo fuori dal campo ma anche, naturalmente, proseguendo la striscia di risultati positivi sul terreno di gioco. La trasferta in Sardegna, però, presenta molte insidie: la squadra di De Zerbi, in mezzo a tanti scontri di altissimo coefficiente di difficoltà (alle spalle Lazio e Juventus, di fronte prima Milan poi Napoli, tanto per gradire) rischia anche inconsciamente di prendere la sfida della Sardegna Arena come una gara meno importante.

Ci penserà senz’altro Roberto De Zerbi a evitare ai suoi qualsiasi tentazione di sottovalutare l’impegno contro i ragazzi di Zenga, ma è chiaro che questa gara sotto questo profilo qualche rischio lo pone.

Per il resto il Sassuolo, al netto delle tante assenze, metterà in campo la carica consueta: lo stesso tecnico ha spiegato a margine della presentazione delle iniziative del centenario che i ragazzi neroverdi credono in questa rincorsa e faranno di tutto per spingere al massimo per cercare di raggiungere quello che, soltanto poche settimane fa, sembrava una pura e semplice utopia.

Intanto il Sassuolo ha nel mirino anche altri piccoli record: viene da tre successi consecutivi in trasferta (e la squadra neroverde, in serie A, non ha mai vinto quattro gare in trasferta di fila), inoltre da sette partite la compagine di De Zerbi segna almeno due reti per partita e anche in questo caso non è mai accaduto che nella massima serie il Sassuolo abbia segnato almeno due gol in otto partite consecutive.
Una serie di tabù da abbattere che, però, dicono anche delle oggettive difficoltà di questo incontro. —

Gazzetta di Modena

Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone

L'INTER CADE A PARMA, NAPOLI OK A CAGLIARI. AZZURRI SECONDI A -2 DALLA JUVE

L'Inter non coglie l'assist, splendido e facile, che il Milan le ha offerto su un piatto d'argento battendo la Juve e mettendola in condizione di essere avvicinata a solo un punto. Quel piatto è il Tardini. Ma il Parma lo rende indigesto, e a sua volta fa un favore alla capolista. Batte lo squadrone nerazzurro, lo lascia a 4 punti dalla vetta, dietro anche al Napoli.
A decidere un gran gol di Sansone, una prova di forza degna del nome, un tiro che castiga Handanovic e la squadra ospite, incapace di giocare da primattrice. L'Inter si è presentata al Tardini dopo aver fatto un solo punto nelle ultime due gare, dopo quella vittoria contro la stessa Juventus.
Evidentemente non era in grado di poter sfruttare la trasferta per ridurre al minimo lo svantaggio e mettere il proprio fiato sul collo della rivale. Si è presentata all'appuntamento senza Snejder, non convocato fino a quando non ci sarà un accordo sul rinnovo del contratto, gli squalificati Cassano e Gargano. Alla fine si è trovata nella necessità di mandare in campo due diciannovenni, per sperare di raddrizzare la baracca.
Giovani gettati nella mischia, senza troppe speranze. Di fronte si è trovata una squadra che sapeva di avere tutto da guadagnarci, con il solo squalificato Parolo, forte di una classifica che dà serenità e consente di provare a sognare. Ha pensato a fare la propria gara, senza badare troppo a chi avesse di fronte. E ha vinto, con merito. Stramaccioni, che proprio a Parma esordì in nerazzurro, finendo battuto 3-1, e che stasera ha potuto schierarsi in panchina, nonostante l'espulsione col Cagliari, perchè non c'è stata squalifica, ha ricavato una nuova delusione.
Il primo tempo è stato modesto, registrando una scarsa propensione offensiva di entrambe le formazioni. Al 4' c'è stato un pericolo per l'Inter: triangolo tra Amauri e Marchionni che ha crossato basso, trovando pronto Handanovic a respingere con l'aiuto della difesa. Al 12' Guarin ha sfiorato il palo su punizione. Al 20' Paletta ha fermato Palacio in area. L'Inter ha chiesto un rigore che non c'era. Al 32' Amauri servito da Biabiany ha deviato di testa, Handanovic ha respinto con la mano. Al 35' è stata l'Inter a creare un pericolo, con un colpo di testa di Palacio fermato sulla linea da Valdes. Al 43' bel tiro di Biabiany, in angolo con lieve deviazione di un difensore.
Nella ripresa al 17' Un gran tiro di Guarin da 20 metri ha costretto Mirante al più difficile intervento della serata, in angolo. Ma non era aria. E il Parma ha fatto propria la gara al 29'. Poderoso inserimento centrale di Sansone che è arrivato senza ostacoli al limite dell'area per scaricare un destro basso e imparabile per Handanovic sul primo palo. C'è stato anche un bel colpo di testa di Benalouane al 39', deviato in angolo. L'Inter invece non ha fatto nulla per poter dire di averci provato davvero ad insidiare la Juve. Che ringrazia. Non solo il Parma.

IL RESOCONTO DI PARMA-INTER

STRAMACCIONI: "ERRORE MOLTO GRAVE" «Abbiamo disputato di sicuro uno dei peggiori secondi tempi della stagione, ma abbiamo pagato molto caro un errore gravissimo. Non si può prendere un gol così, partendo da una rimessa laterale a centrocampo». Andrea Stramaccioni, a Sky Sport, ha commentato così la sconfitta dell'Inter a Parma.
«Il primo tempo non è stato neanche malissimo davanti ad un Parma messo bene in campo che ci ha messo in difficoltà - ha proseguito il giovane allenatore - invece nel secondo certo non siamo andati bene. Di solito nella ripresa tendiamo a crescere. Stavolta non è successo. Non so se è un problema fisico, anche se dopo l'Europa League di solito soffriamo un pò. Sicuramente è troppo grave l'errore che ha portato al gol del Parma: Sansone ha fatto 50 metri da solo, senza dribblare nessuno». E ora? «Abbiamo fatto un punto in tre partite, siamo arrabbiati».

HAMSIK ESPUGNA CAGLIARI È Marek Hamsik l'uomo della provvidenza che regala al Napoli la vittoria per 1-0 in casa del Cagliari. Lo slovacco, che deve supplire alle assenze di Cavani e Pandev in attacco, al 28' del secondo tempo sblocca la partita dell'Is Arenas e proietta la squadra di Mazzarri a 30 punti, due in meno della capolista Juventus.
Per i padroni di casa resta il rammarico di aver giocato una buona gara e di aver colpito due pali, in classifica i rossoblu restano fermi a 16 punti. Tante le occasioni da rete da una parte e dall'altra. La prima vera palla gol al 22' è per la squadra di Mazzarri, Insigne si libera di un uomo al limite dell'area e lascia partire un gran tiro a girare su cui il portiere non può arrivare ma la palla si stampa sul palo.
Ancora Napoli al 24', Behrami entra in area dalla destra e crossa al centro, Insigne manca la deviazione vincente. Episodio dubbio tre minuti più tardi nell'area del Napoli, Conti cade dopo un contatto con Gamberini ma l'arbitro Giannoccaro lascia correre. È ancora il Napoli ad insistere, sempre con Insigne, al 31' l'attaccante dell'under 21 in contropiede entra in area ma da posizione defilata non trova lo specchio della porta. Reagiscono i padroni di casa con Thiago Ribeiro che impegna De Sanctis con un tiro dal limite dell'area. Ancora Cagliari al 36', da calcio d'angolo Conti devia sotto porta, il tiro scheggia il palo.
Ultimo brivido per il Napoli allo scadere del primo tempo, Avelar vede De Sanctis fuori porta e tenta il grande gol con un tiro da lontano ma la palla finisce di poco alta sopra la traversa. Il secondo tempo si apre con una traversa per il Cagliari al 47': su cross di Conti interviene in scivolata Cannavaro che rischia l'autorete.
Occasione di Nainggolan al 54', il giocatore rossoblu si coordina e lascia partire un tiro al volo di poco a lato. Prova a ridisegnare la squadra Mazzarri che sostituisce Maggio e Dzemaili con Mesto e Vargas. Napoli vicino al vantaggio al 69', su angolo Vargas colpisce di testa ma Agazzi respinge, è Conti a spazzare via la sfera prima che Gamberini si avventi sul pallone.
La partita si sblocca in favore del Napoli al 73' quando Hamsik riceve nell'area piccola una palla deviata dal difensore Ekdal pressato da Zuniga e a tu per tu con Agazzi non sbaglia. Il Cagliari prova a reagire ma senza grande convinzione, al 84' Ceppelini da poco entrato prova il tiro da fuori ma non trova la porta.
Col cuore i padroni di casa ci provano ancora con Conti che all'85' fa partire un destro dentro l'area di rigore ma la palla finisce fuori. Sul finire del match il Napoli ha l'occasione del raddoppio con Vargas ma il giocatore azzurro si fa anticipare dal portiere in uscita.

IL RESOCONTO DI CAGLIARI-NAPOLI

MAZZARRI: "PIU' DI QUESTO NON POSSO CHIEDERE" Il Napoli vola anche senza Cavani. E Mazzarri, ora che vince pure con il suo bomber ai box (e senza Pandev) ha un motivo in più per continuare a sognare: «Più di questo - esordisce in sala stampa - non si può chiedere ai miei ragazzi». Tre punti che, secondo il mister (giocatore del Cagliari per poche partite nella stagione 1982-83) valgono molto perchè conquistati contro una squadra in salute: «Il Cagliari- spiega - l' ho visto con il Torino, con l'Inter: veramente forte, gli faccio i miei complimenti. Uscire fuori con una vittoria da un campo così difficile dà valore ai nostri meriti».
Soddisfatto, ma trova anche il pelo nell'uovo: «Nel primo tempo - spiega - forse dovevamo essere più cattivi sotto porta. Perchè a volte se non si sfruttano certe occasioni poi la partita si mette in salita. E infatti c'è stato nella ripresa un grande ritorno del Cagliari». Ma proprio in quel momento anche il gol di Hamsik. Qualcuno gli fa notare che la squadra è esplosa anche grazie ai cambi. Il mister sorride e ringrazia.
Pochi sorrisi, invece, sul volto dell'allenatore rossoblù . Ma nemmeno tanta delusione. Casomai un pò di rabbia. Lo dice chiaro e tondo «Se una squadra doveva vincere quella era il Cagliari». La lettura tattica della gara dell'ex numero 8 dei sardi ai tempi della scalata in A con Ranieri è semplice: «Li abbiamo chiusi nella loro metà campo- dice- creando cinque-sei palle gol. E la loro rete è nata da una serie fortunosa di rimpalli».
Il Napoli? « Se loro hanno messo Hamsik a uomo su Conti- spiega- vuol dire che questo Cagliari è da temere. Posso solo fare i complimenti alla squadra e al pubblico che ci ha applaudito nonostante la sconfitta: ha visto che abbiamo dato davvero tutto. Che Milano non era un caso, che con il gioco abbiamo messo sotto un'altra big: continuiamo così».
leggo.it

Serie A: Rinviata Cagliari-Roma, Figc apre un'inchiesta

La partita Cagliari Roma è stata rinviata. Lo ha deciso questa notte il prefetto di Cagliari al termine di un lunga riunione convocata al seguito della decisione della società rossoblù di far entrare il pubblico allo stadio Is Arenas nonostante il divieto.

E la procura federale della Figc ha aperto un'inchiesta sulla vicenda del rinvio di Cagliari-Roma e "sui comportamenti che hanno portato alla decisione". Lo si apprende in ambienti federali, nei quali si fa notare "lo sconcerto per un caso inaccettabile, a maggior ragione visto che Cellino è rappresenta la Lega in consiglio".

La Procura federale già domani si metterà al lavoro per acquisire elementi e testimonianze in coordinamento con le autorità di pubblica sicurezza e la magistratura ordinaria.

Intanto dopo il rinvio della gara contro il Cagliari deciso nella notte dalla Prefettura, la Roma è rientrata questa mattina nella Capitale con un volo di linea. Il tecnico Zdenek Zeman ha concesso ai giocatori un giorno libero. Gli allenamenti dei giallorossi riapriranno domani con una doppia seduta di lavoro. A Trigoria, però, si terrà questa mattina una riunione d'urgenza tra i dirigenti per discutere di quanto accaduto in Sardegna (la Roma non era stata inizialmente nemmeno avvisata della riunione in Prefettura) al termine della quale verrà presa una posizione ufficiale della società.

L'INVITO DI CELLINO AI TIFOSI - Partita tra Cagliari e Roma ufficialmente a porte chiuse (secondo la Prefettura) ma per la società Rossoblù l'impianto di Is Arenas a Quartu è agibile e sicuro. Ed allora ecco le scelte del Club: "Visto il perdurare della situazione - si legge nel sito internet del Cagliari - che porta a non vedere più un futuro per via delle difficoltà burocratiche ed il disinteresse collettivo delle istituzioni la Società Cagliari Calcio invita e chiede a tutti i suoi tifosi, titolari di biglietto e abbonamento, di recarsi allo stadio per assistere alla partita nel rispetto dell'ordine e della civiltà". La comunicazione, firmata dal presidente Massimo Cellino, è arrivata ieri poco dopo la nota della Prefettura che, nel pomeriggio, aveva ribadito che la gara si dovesse disputare senza pubblico (poi nella notte il rinvio). "Questo atto - conclude il comunicato della Società - assolutamente pacifico, spinto dal dolore e dalla frustrazione, per difendere il diritto di esistere. Viceversa è giusto prenderne atto".

ansa