Sport Land News: Juventus
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lunedì 25 agosto 2025

La Juventus si prende i tre punti all'esordio nella Serie A 2025/26: 2-0 al Parma con le reti di David e Vlahovic, ma nella serata bianconera c'è anche una grossa nota stonata

 

Il riferimento è ad Andrea Cambiaso, espulso nella ripresa dopo aver colpito in maniera del tutto gratuita Lovik: un'ingenuità in piena regola, che rischia di costargli caro.

Il prossimo 13 settembre, infatti, la Juventus sarà ancora di scena all'Allianz Stadium per affrontare l'Inter nel Derby d'Italia: a cui l'ex Genoa potrebbe non prendere parte.

L'EPISODIO

Al minuto 83, con la Juventus in vantaggio per 1-0, Cambiaso si è reso protagonista di una doppia sbracciata nei confronti di Lovik, colpito al viso dal secondo movimento.

Marcenaro ha estratto subito il cartellino rosso all'indirizzo dell'esterno che, sconsolato, ha preso la strada degli spogliatoi.

QUANTE GIORNATE DI SQUALIFICA PER CAMBIASO?

Cambiaso salterà sicuramente la prossima partita della Juventus che, tra una settimana, sarà ospite del Genoa al 'Ferraris'.

Il rischio concreto, però, è che possa risultare indisponibile anche per la successiva sfida all'Inter, partita tutt'altro che banale e sentitissima da entrambe le tifoserie.

COSA DICE IL REGOLAMENTO

Qualora l'arbitro Marcenaro dovesse riconoscere la condotta violenta di Cambiaso, allora la squalifica sarebbe di almeno due partite: in questo caso, la sua assenza in Juventus-Inter sarebbe ufficiale.

D'altronde ci sono anche i due precedenti della passata stagione che non fanno ben sperare: Yildiz e Kalulu furono espulsi in circostanze molto simili ed entrambi andarono incontro a due turni di stop.

LE SCUSE

Tramite una storia pubblicata su Instagram, Cambiaso ha chiesto scusa per il gesto che ha rischiato di compromettere la conquista dei tre punti.

Nella mia vita ho commesso errori e da ognuno ho sempre imparato molto. Anche da questo imparerò, per diventare una persona migliore".

"MULTA PER CAMBIASO"

Intervenuto in conferenza stampa, Igor Tudor ha però annunciato che la Juventus sanzionerà Cambiaso con una multa per questo comportamento.

"Ha fatto una leggerezza e sarà multato. Dal punto di vista mentale, però, è un ragazzo in crescita. Ha enormi potenzialità, lo vedo concentrato e voglioso di crescere in fase difensiva. Per noi è un elemento importante".

Fonte: Goal

sabato 19 luglio 2025

Juve, il valzer delle punte: Vlahovic incontra il Fenerbahce, il PSG richiama Kolo Muani


In casa Juve prosegue il restyling dell'attacco. Messo sotto contratto Jonathan David e riscattato a titolo definitivo Francisco Conceiçao, i bianconeri hanno ancora due nodi da risolvere: Dusan Vlahovic e Kolo Muani. L'attaccante serbo, che ha ancora un anno di contratto da 12 milioni di euro netti, non fa più parte del progetto tanto che la dirigenza gli avrebbe proposto anche la risoluzione del contratto.
La soluzione che potrebbe mettere tutti d'accordo potrebbe arrivare dalla Turchia. Secondo i media locali, Vlahovic e il suo entourage avrebbero incontrato a Bodrum la dirigenza del Fenerbahce con il benestare di José Mourinho.
Chi, invece, la Juve vorrebbe tenersi stretto è Kolo Muani, ma non è facile far quadrare i conti con il PSG. Nei sei mesi a Torino l'attaccante francese ha segnato 10 gol e ha conquistato mister Tudor, ma l'operazione è onerosa e al momento fuori dalla portata dei bianconeri (ipotesi di un prestito oneroso da 10 milioni di euro, con obbligo di riscatto a 30). Per questo motivo Kolo Muani dovrebbe tornare a Poissy, sede dei parigini, il 23 luglio per la ripresa degli allenamenti, ma non dovrebbe aggregarsi al resto della rosa visto che non rientra nei piani di Luis Enrique. Segno che la trattativa tra Juve e Psg proseguirà fino a trovare un accordo che faccia contente tutte le parti.
Sport Mediaset


domenica 26 maggio 2024

Juve-Monza 2-0, gol di Chiesa e Alex Sandro


La Juventus chiude il campionato con una vittoria per 2-0 allo Stadium con il Monza. Grazie a questo successo, firmato dai gol di Chiesa e di Alex Sandro (alla sua ultima in bianconero), la squadra allenata da Montero si porta a 71 punti in terza posizione in Serie A, in attesa delle due partite che deve disputare l'Atalanta attualmente a -5 dai bianconeri. Il Monza di Palladino chiude l'anno in 12esima posizione con 45 punti.


Il Monza parte bene e va ripetutamente vicino al vantaggio. Al 9' su calcio di punizione arriva la spizzata aerea di D'Ambrosio, respinta da Perin con il pallone che finisce nella zona prima di Izzo, poi di Mota e infine di Colpani, ma i tre tentativi vengono tutti murati dalla difesa bianconera. La Juve risponde al 17' con Iling-Junior che recupera un buon pallone e serve Fagioli che calcia a incrociare dal limite e colpisce la traversa.

Al 25' ancora Juve pericolosa con Chiesa che entra in area e combina con Yildiz che, a tu per tu con Sorrentino, cerca Milik, anticipato dalla chiusura di Izzo. Ma ai bianconeri bastano due minuti per mettere in ghiaccio la partita: al 26' Chiesa riceve da Milik, salta D'Ambrosio vincendo un contrasto, entra in area, e calcia sul primo palo, battendo Sorrentino per l'1-0. Al 28' la Juve raddoppia con Alex Sandro, che anticipa Mota su corner di Fagioli e fa 2-0.

Ad inizio ripresa il Monza cerca di riaprirla ma al 51' Pinsoglio, che ha sostituito Perin in porta, si oppone a Birindelli con un gran riflesso. La squadra di Montero reagisce e al 53' sfiora il tris: Yildiz va via sulla sinistra e appoggia ancora per Chiesa che colpisce il palo con un tiro a giro. Al 60' ancora Juve vicina al gol: Fagioli trova Chiesa, che viene fermato soltanto dall'ottima uscita bassa del portiere del Monza.

Poi al 71' tocca ad Yildiz che in ripartenza arriva in area e calcia con il sinistro, trovando la risposta di Sorrentino. Al 74' finisce l'avventura in bianconero di Alex Sandro, con un lungo applauso dello Stadium, al suo posto inizia quella di Tiago Djaló. Al 75' ancora Pinsoglio protagonista che respinge d'istinto il colpo di testa a botta sicura di Djuric. Il Monza chiude al 90' in dieci uomini per l'espulsione per doppio giallo di Zerbin. In pieno recupero al 92' Miretti appena entrato pressa in area, recupera palla e conclude a giro colpendo ancora il palo, il terzo, ma l'arbitro Ferrieri Caputi ferma tutto per un fallo del centrocampista bianconero. Al 93' il Monza chiede un rigore per un fallo di Weah su Mota ma dopo un check del Var l'arbitro fischia punizione per la Juve per un precedente fallo di mano di Pessina. Non c'è più tempo, finisce così la stagione di Juve e Monza.

adnkronos

martedì 21 maggio 2024

Bologna-Juve 3-3, rimonta bianconera nel primo atto dopo Allegri


Bologna e Juventus pareggiano 3-3 nel pirotecnico match della 37esima giornata della Serie A. Il risultato porta entrambe le squadre, già qualificate per la Champions League, a 68 punti con il terzo posto condiviso prima degli ultimi 90 minuti del torneo.

adnkronos

lunedì 1 maggio 2023

Tecnico Juve, ora però è il momento più difficile della stagione

 - "Se sento la fiducia della società? La sento fin da quando son tornato.

Il momento più difficile è questo, siamo alla fine della stagione e purtroppo non siamo tornati davanti alla Lazio.

Ma stiamo facendo un buon lavoro, ci sono giovani importanti e sarebbe bello arrivare tra le prime quattro. Una cosa alla volta, io sono contento di essere alla Juventus". Così, dai microfoni di Dazn, Massimiliano Allegri nel dopopartita di Bologna-Juventus.
    "Una settimana fa una partita come questa l'avremmo persa. - dice ancora -, quindi vediamo le cose positive e lavoriamo su ciò che c'è da migliorare. Non è facile per i ragazzi giovani, hanno poche presenze nella Juve. Abbiamo guadagnato un punto sulla Lazio e manteniamo il vantaggio sulle inseguitrici, però mercoledì bisogna vincere. Abbiamo speso tanto nel primo tempo e, nella ripresa, quando li abbiamo portati vicini all'area abbiamo fatto cose buone. Per giocare alti ci vuole la disponibilità di tutti". Come ha visto Chiesa? "Sta meglio fisicamente, oggi ha fatto una buona partita". Poi, a Sky Sport, una battuta sulla non convocazione di Di Maria: "aveva la caviglia che gli dava fastidio, quando uno sta mezzo e mezzo io lo lascio a casa. In panchina devono venire quelli sani".

ansa.it

lunedì 14 novembre 2022

Serie A: Juventus-Lazio 3-0


 - Juventus batte Lazio 3-0 nel posticipo domenicale, con doppietta di Kean e rete nel finale di Milik.

La Juve continua quindi a vincere e ora è da sola al terzo posto, dopo aver scavalcato proprio i biancocelesti, ancora privi del bomber Immobile.

(ANSA).

lunedì 7 novembre 2022

Serie A: Juventus-Inter 2-0

 

 - La Juventus si impone 2-0 nel derby d'Italia all'Allianz Stadium, nel posticipo della 13/a giornata di serie A.

Dopo un primo tempo vinto ai punti dall'Inter, a inizio ripresa segna Rabiot, deviando in rete un pallone messo in area da Kostic.

Poco dopo c'è il raddoppio di Danilo, annullato dal var per un fallo di mano, ma nel finale ci pensa Fagioli in contropiede a chiudere l'incontro. Con i tre punti, la squadra di Allegri scavalca i nerazzurri in classifica e va ad affiancare al quinto posto la Roma, sconfitta nel derby.
    (ANSA).

sabato 5 novembre 2022

Calcio: Inter, Inzaghi, Juve? Grande rispetto ma non paura

(ANSA) - MILANO, 05 NOV - "Sappiamo l'importanza della partita, la Juve è in salute come l'Inter.

Troveremo una squadra in ripresa, uno stadio caldo ma andremo lì per fare la nostra partita.

Abbiamo per la Juventus un grandissimo rispetto ma non paura". Lo ha detto il tecnico dell'Inter Simone Inzaghi in conferenza stampa alla vigilia della gara contro la Juventus.
    "Domani sarà una partita molto importante, ma mancano comunque 25 partite alla fine. Allegri dice che siamo favoriti per lo scudetto? Ognuno ha la sua opinione, il mio pensiero sulla Juve l'ho detto: ha la rosa più lunga della Serie A. Troviamo una squadra uscita dalla Champions e ancora più avvelenata, dovremo fare una grande gara con tanta personalità". (ANSA).



venerdì 30 luglio 2021

Sassuolo, si riparte. L'a.d. Carnevali: "Locatelli alla Juve? Con calma..."

La presentazione della nuova stagione dei neroverdi allenati da Dionisi inizia con un tributo ai 3 campioni d'Europa Berardi, Raspadori e Locatelli, promesso sposo della Juve
Neroverdi sotto le stelle. Sotto le stelle in piazza Delle Rose davanti al Palazzo Ducale c’è tutta la famiglia del Sassuolo. Gli invitati sulle sedie, i tifosi fuori che rumoreggiano e incitano, gli sponsor coinvolti prima dell’evento insieme alle squadre che hanno fatto benissimo: la maschile arrivata ottava, la femminile terza. Ora si ricomincia con una novità. La squadra maschile è nelle mani di Alessio Dionisi, erede designato di Roberto De Zerbi volato in Ucraina. Ma prima c’è il doveroso omaggio ai tre campioni d’Europa neroverdi, Berardi, Locatelli e Raspadori che, assenti, hanno mandato un video messaggio. Il sindaco di Sassuolo Gianfrancesco Menani ha un pensiero per loro. “Una targa strameritata per quello che hanno fatto. Una cosa fantastica”. Berardi conferma: “E’ stato qualcosa di magico ed è bello averlo raggiunto con i colori del Sassuolo. I tifosi sui social ci hanno fatto sentire il loro calore. I neroverdi non mollano mai”. Messaggio classico, ma ugualmente sentito quello di Locatelli, promesso sposo al Juve. Raspadori dal divano di casa ha parlato pure lui di “qualcosa di magico”.
SQUINZI
Sul vialetto che conduce al centro sportivo del Sassuolo c’è la targa “Via Giorgio Squinzi”. E ieri la famiglia, che resterà vicina al club, era rappresentata da Marco e Veronica Squinzi. Lei, sul palco col conduttore della serata Marco Nosotti, ha preso la parola e parlato in modo ambizioso. “C’è una parete dove sono rappresentate tutte le nostre vittorie. Vogliamo confermarci”. Quella parete l’ha mostrata al nuovo tecnico Dionisi. L’a.d. Giovanni Carnevali: “Dobbiamo fare ancora tanta strada, ma dobbiamo anche guardare quanto di buono abbiamo fatto. Sappiamo che ripetersi non è facile, ma possiamo fare bene, siamo sulla strada giusta”. Poi un applauso ai tre nazionali: “Vedere questi tre ragazzi campioni d’Europa è un grande orgoglio. Quando li ho visti in trionfo ho pensato subito a come avrebbero gioito il dottor Squinzi e la signora. Ma ho pensato anche agli altri ragazzi del Sassuolo che hanno un merito in questo titolo d’Europa. Locatelli? Non solo lui, ma anche Berardi, Boga, Raspadori, la politica nostra non cambia. Costruire una squadra che possa far bene, ma ch abbia anche i conti in ordine. Riuscire a far quadrare i conti è come vincere lo scudetto. Cedere i big? Ci devono essere le condizioni giuste, altrimenti si migliora da noi. Con la Juve parleremo con calma, non abbiamo premura”.

Gazzetta

giovedì 29 luglio 2021

Juve-Locatelli, per ora niente summit. Carnevali: "Fuori dal mercato se..."


L’a.d. del Sassuolo: “Aspettiamo un’offerta adeguata entro inizio agosto”. Rinviato l’appuntamento con Cherubini: per aggiornarsi nel weekend?
Un altro giorno di riflessione per il futuro di Manuel Locatelli. Oggi il Sassuolo presenta la squadra e così Giovanni Carnevali, a.d. neroverde, ha convenuto con Federico Cherubini, responsabile dell’area sportiva bianconera, di rinviare il nuovo incontro per trattare il trasferimento del centrocampista azzurro. L’idea è di vedersi nel weekend, ma ci sono tanti impegni. E soprattutto si nota l’esigenza delle parti di evitare una clamorosa rottura. La Juve è ferma, infatti, alla proposta iniziale: 5 milioni di euro di prestito più 20 al riscatto e 7 milioni di bonus. Invece il Sassuolo valida il suo giocatore 40 milioni di euro.
La differenza è sostanziale. Ed è il motivo per cui Carnevali dichiara in maniera precisa: “Aspettiamo un’offerta adeguata, altrimenti Locatelli rimane al Sassuolo. Ai primi di agosto chiuderemo il nostro mercato”. Le vacanze di Locatelli finiscono in 2 agosto ed è evidentemente atteso con i suoi compagni di sempre, mentre lui hai in testa soltanto la Juventus. Tanto è vero che ha detto no all’Arsenal. Anche per questo il Sassuolo tiene duro per spuntare un prezzo da top player.
Gazzetta
(segnalazione web a cura di Albana Rucie Giuseppe Serrone)

domenica 22 novembre 2020

Calcio: Ronaldo "grandi ragazzi, amo questa sensazione"

 

 Cristiano Ronaldo celebra la doppietta che ha steso il Cagliari, ieri sera all'Allianz Stadium, portandolo sulla vetta dei cannonieri della serie A al fianco di Ibrahimovic, e si complimenta con la squadra "Grandi ragazzi!" gustandosi i due gol "Amo questa sensazione ", scrive CR7 su Instagram accanto al simbolo di due palloni. (ANSA)

martedì 22 settembre 2020

E' già la Juve di Pirlo, gioco, idee e tris alla Sampdoria


La nuova Juventus e Pirlo allenatore partono con il botto: 3 reti alla Sampdoria firmate Kulusevski, Bonucci e Ronaldo, tre punti conquistati e, finalmente, il bel gioco tanto atteso. E lo Stadium ritrova anche i tifosi, 217 giorni dopo l'ultima volta, con un migliaio di fortunati ad applaudire l'esordio del Maestro. E a proposito di Maestri: lo è anche Claudio Ranmieri, 28 anni più del collega, che poco ha potuto fare con la sua Samp, di cui ha infoltito il centrocampo, contro una Juve chiaramente superiore. Due sorprese per il neo-tecnico bianconero: a sinistra il '99 Frabotta e in mediana il nuovo acquisto McKennie ad affiancare Rabiot. Nel reparto offensivo, Pirlo conferma quelli visti contro il Novara, con Ramsey a supporto di Ronaldo e Kulusevski, e anche in difesa ripropone il terzetto Danilo-Bonucci-Chiellini. Come già accaduto nell'unico test estivo, la sua è una Juve camaleontica: il modulo di base è un 3-5-2 ibrido, che in fase offensiva oscilla tra il 3-4-1-2 e il 3-4-3, ma quando c'è da difendere si passa al 4-4-2. Ranieri, invece, lascia fuori Ramirez e Quagliarella e schiera un prudente 4-5-1: l'unica punta è Bonazzoli, sugli esterni Depaoli e Leris, la coppia di centrali è formata da Tonelli e Colley.

I blucerchiati pasticciano in impostazione, per poco non ne approfittano Ramsey e Ronaldo: il gallese è fermato fallosamente da Tonelli che viene ammonito al 4', il portoghese è chiuso in calcio d'angolo da Audero. Il primo gol della Juve targata Pirlo è di un volto nuovo, l'ex Parma Kulusevski. Una rete alla Dybala, verrebbe da dire, con lo svedese che grazie a un mancino preciso trova l'angolino del palo lontano. La manovra dei bianconeri è travolgente, impressionante l'altezza del baricentro con l'ultimo uomo Bonucci che spesso gioca oltre il cerchio della metà campo dei blucerchiati, e CR7 continua la sua caccia alla marcatura personale: al 24' di sinistro colpisce la traversa, una decina di minuti dopo fallisce un rigore in movimento.

Durante l'intervallo, Ranieri stravolge la sua Samp e per la ripresa lancia i due big che aveva in panchina, l'ex Quagliarella e Ramirez, togliendo i due esterni Depaoli e Leris, oltre a sostituire l'ammonito Tonelli con Yoshida. I blucerchiati rientrano con un piglio diverso, anche perché i bianconeri abbassano ritmi e baricentro, ma dalle parti di Szczesny creano davvero poco, se non una conclusione di Quagliarella che termina ampiamente sul fondo. Il primo cambio di Pirlo arriva all'ora di gioco con De Sciglio che rileva Frabotta, il raddoppio è di Bonucci al 33': dal corner battuto da Kulusevski, Bereszynski manca incredibilmente l'impatto con il pallone e il 19 bianconero, dopo un miracolo di Audero su McKennie, firma il 2-0. Nel finale sono protagonisti i due portieri, con Szczesny sicuro su un rimpallo Yoshida-Bonucci e il blucerchiato che per una questione di centimetri nega la gioia del primo gol in Italia al centrocampista americano, mentre Quagliarella sfiora il 2-1 nell'occasione migliore avuta dalla Samp. A due minuti dalla fine, dopo svariati tentativi, Ronaldo trova finalmente la rete: assist di Ramsey, il diagonale del portoghese è imprendibile per il portiere cresciuto nella Juve. Nel prossimo turno, Pirlo è atteso dalla trasferta di Roma: spera di avere il nuovo attaccante, magari proprio quel Dzeko ad oggi ancora giallorosso. La Samp, invece, attende il neopromosso Benevento. di un altro allenatore rampante, l'ex bianconero Pippo Inzaghi.



sabato 27 luglio 2019

Inter ko ai rigori, Juve vince in Cina Ronaldo pareggia autogol di De Ligt, poi decidono parate Buffon

 © EPA

ansa
Le parate di Buffon e il gol di Demiral dal dischetto regalano alla Juventus la vittoria per 4-3 ai rigori nella sfida contro l'Inter nell'International Champions Cup, dopo l'1-1 al termine dei tempi regolamentari. All'Olympic Stadium di Nanchino, Inter e Juventus si dividono un tempo per ciascuna. Meglio i nerazzurri nel primo tempo, seppur il vantaggio arrivi solograzie ad una autorete di De Ligt (all'esordio da titolare in bianconero, così come Rabiot) al 10' dopo un colpo di testa di Gagliardini. Nella ripresa sale invece in cattedra la Juventus e a pareggiare i conti è il solito Cristiano Ronaldo a 23', con una punizione deviata dalla barriera che supera Padelli. La sfida si decide così dal dischetto, dove Buffon si esalta parando le conclusioni di Ranocchia, Longo e Borja Valero, mentre Demiral (dopo gli errori di Rabiot e Bernardeschi) segna il rigore decisivo regalando il successo alla squadra di Sarri.

martedì 9 luglio 2019

Calciomercato: Merih Demiral ceduto alla Juventus


fonte: sassuolocalcio.it
L’Unione Sportiva Sassuolo Calcio comunica di aver completato la seguente operazione di mercato:
  • DEMIRAL Merih ('98, difensore): ceduto a titolo definitivo alla Juventus F.C.

venerdì 29 marzo 2019

Hazard: "La Juve vincerà la Champions"

 © EPA

Eden Hazard, stella del Chelsea e della Nazionale belga che ai Mondiali dell'anno scorso in Russia si è piazzata al terzo posto, non ha alcun dubbio: "La Juventus vincerà la Champions League", grazie alla presenza di CR7. "Sarà difficile che il Barcellona vinca la Champions - spiega Hazard -: il trofeo lo vince ogni anno Cristiano Ronaldo, quindi penso che vincerà la Juve". Intervistato dal giornale belga HLN, il fantasista dei 'Blues' aggiunge che gli "piacerebbe raggiungere un livello di eccellenza", come quello del portoghese. "Sarebbe davvero fantastico", ammette Hazard.
ansa
   

sabato 28 luglio 2018

Intervista. Josè Altafini, 40 anni per gamba

Josè Altafini con la maglia della Juventus

da Avvenire
Caro Josè, antico leone, sono ottant’anni. «Scrivi, per favore, quaranta per gamba: suona meglio!». E giù una risata. Come sempre. Perché il calcio e la vita per lui, José Altafini, mondiale con il Brasile nel 1958, campione nel Palmeiras, nel Milan, nel Napoli e nella Juventus, anche nel Chiasso in Svizzera, sono un’allegria, soprattutto nei momenti più difficili, più duri. C’è sempre una nuova alba, un giorno che ricomincia, un lampo di sole, un sorriso improvviso. Ottant’anni, ma il cuore è quello di un ragazzino. Ci conosciamo da una vita, ha lavorato come me in televisione per tanti anni, un fuoriclasse pure con il microfono in mano, con il suo “golaço”, con il suo immaginario “manuale del calcio” dove potevi trovare a “una certa pagina” quella rete così strepitosa, quell’assist così sublime, quella punizione così dritta all’incrocio. Non solo: è stato il mio primo idolo. Da bambino, mio padre, a San Paolo, mi portava a vedere il Palmeiras, che un tempo si chiamava “Palestra Italia” e l’asso di quella squadra, maglia verde con una P bianca, era lui José, soprannominato “Mazzola” perché assomigliava, straordinariamente, a capitan Valentino, uno degli Eroi di Superga. Spesso, quando facciamo qualche presentazione insieme, in ogni anfratto d’Italia, esce fuori con questa storia: «Io mi ricordo di te Darwin e del tuo papà, quando uscivo dal campo vi salutavo sempre. Ma voi, niente: eravate, ogni volta, distratti. E io ci restavo così male, che non puoi nemmeno immaginare...». E ancora una risata. Come fai a non volergli bene? Lui che quando arrivò a Torino, una Torino che era la Fabbrica, la Fiat, dove si andava a dormire presto perché bisognava alzarsi presto, e i ristoranti chiudevano al massimo alle ventidue, esclamò: «Qui per divertirmi devo raccontarmi le barzellette da solo!». Ma Torino, fino a un anno fa, è stata la sua culla, mentre Piracicaba, dove è nato, rappresenta Itaca; ora vive ad Alessandria, con la sua Annamaria, si occupa di campi sintetici, segue il calcio senza le emozioni di un tempo. Quasi distrattamente. Nel pallone ha avuto un maestro: «Zizinho. Un centrocampista dal talento lucente. Partecipò allo sfortunato mondiale del ’50 in Brasile, ma era un fenomeno in tutto e per tutto. Il mio beniamino. E anche quello di Pelé. Si è messo in evidenza nel Bangù, per poi passare a San Paolo. Quando è a fine carriera, e io un diciottenne pieno di speranze e di sogni, lo affronto in un Palmeiras- San Paolo. Immagina il mio stupore, la mia meraviglia... avevo davanti l’immenso Zizinho! Sto per andare a rete e lui mi ferma con un fallo. Mi prende per la mano, mi aiuta a sollevar- mi da terra e mi sussurra: “Scusami garoto, ragazzo, ma non potevo fare altrimenti. Scusami davvero”. Per me, quello, fu un insegnamento di vita. Una lezione che non avrei mai scordato. Quando giocavo per divertimento allo Sporting, il Circolo della Stampa di Torino, la sede estiva, appena sbagliavo un passaggio chiedevo sempre scusa. I ragazzi si stupivano: Altafini, ci chiede scusa? Io mi fermavo e raccontavo loro di Zizinho... Ecco: bisogna sempre essere umili».
Gli chiediamo di Cristiano Ronaldo alla Juventus. E qui José si scatena. «Ascoltami bene, prendi appunti. Nel football esistono due categorie di giocatori: i Forzuti e i Tecnici. Ronaldo fa parte della prima, come ad esempio Lukaku, Batistuta ed Eusebio. Gente che fa la differenza con la forza, e in questo Cristiano è il più bravo di tutti. Campioni come Messi, che io stimo all’infinito, Maradona, Pelé, Roberto Baggio e Rivera risolvono una partita, una situazione, escono da un momento di difficoltà con la tecnica, con la fantasia, con l’invenzione pura. Io prediligo questi giocatori. Ronaldo farà bene: bisogna vedere, però, quanto tempo impiegherà ad adattarsi alla nuova realtà e via dicendo... La Juve resta favorita per lo scudetto, ma occhio all’Inter. Potrebbe fare la grande sorpresa». José, tu eri un Forzuto o un Tecnico? «Più Tecnico che Forzuto!». Importante è non parlargli di Neymar... «Per carità! Una delusione enorme. Pensava più ai capelli che a giocare. E poi tutte quelle sceneggiate. Dovrebbe andare a lezione da Messi. Forse è troppo tardi, non pensi?». Altafini, leggiamo nella Enciclopedia da Seleçao, curata da Ivan Soter per la Opera Nostra Editora, esordì con la camiseta della Seleçao il 16 giugno 1957, contro il Portogallo, allo stadio Pacaembu di San Paolo, sostituendo Del Vecchio del Santos e realizzando subito un gol, su un passaggio impeccabile di Mané Garrincha, l’angelo dalle gambe storte, l’ala destra che portò il poeta Carlos Drummond de Andrade a scrivere: «Fu un povero e semplice mortale che aiutò un Paese intero a sublimare le sue tristezze. La cosa peggiore è che le tristezze ritornano e non c’è un altro Garrincha disponibile. Ne occorre un altro che continui ad alimentarci il sogno». Insomma, “Mazzola” fu un predestinato, uno, fin dalla prima volta, chiamato a fare del gol la propria liberazione, il proprio canto libero, la propria felicità. Vestì anche la maglia azzurra, come oriundo, ai mondiali in Cile del 1962, vinti dal Brasile, e con l’Italia uscita subito di scena dopo la rissa con i padroni di casa. È sempre stato libero, sincero, privo di rancori, senza maschere. Un amico, per me, fraterno. Parabéns, garoto! Auguri, ragazzo!

Calcio Juventus Allegri "Vedo troppa eccitazione"

 © ANSA


ANSA) - ROMA, 27 LUG - "Abbiamo lavorato bene qui negli Stati Uniti, mi è piaciuta soprattutto la fase difensiva. Domani sarà un test di buon livello": così il tecnico della Juve Massimiliano Allegri alla vigilia della seconda gara di ICC contro i lusitani." Domani giocheremo col 4-4-2, devo solo decidere chi giocherà con Chiellini centrale", ha aggiunto Allegri che si è detto "felice" di allenare Cristiano Ronaldo: "Per noi è un valore aggiunto, ha esperienza internazionale", anche se, ha precisato, "quest'anno sarà ancora più difficile per noi. Le squadre saranno più agguerrite perchè veniamo da tante vittorie e inoltre è arrivato un giocatore straordinario come Cristiano. Per gli avversari sarà uno stimolo in più. Vedo troppa eccitazione nell'ambiente, Ronaldo per noi deve essere la normalità non una novità".
    Quanto ai nuovi, Allegri spende due parole su Cancelo, "un giovane che ha grandi potenzialità per diventare uno dei migliori terzini del mondo".

giovedì 26 luglio 2018

Marchionne, commozione della Juventus: 'Un gigante'

Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fca, seduto in tribuna durante la partita del campionato di Serie A della Juventus contro il Napoli allo Juventus Stadium di Torino, 13 febbraio 2016 © ANSA

La Juventus ricorda "con commozione" Sergio Marchionne e "partecipa al lutto, dedicando un pensiero speciale alla famiglia di Marchionne e a tutti coloro che gli sono stati vicino". Lo afferma il club bianconero, che sul proprio sito internet ripercorre la carriera del manager morto oggi a Zurigo. "Un gigante dell'industria, italiana e non solo, dotato di visione e capacità fuori dal comune", scrive la Juventus.
ansa

mercoledì 25 luglio 2018

Juve si allena in Usa, ogg il Bayern Esordio alla International Champions Cup con debutto volti nuovi

 © ANSA

(ANSA) - TORINO, 25 LUG - Primo allenamento negli Stati Uniti per la Juventus, che oggi ha cominciato a lavorare alla Pingry School, nel New Jersey. Dopo una parte iniziale della seduta dedicata alla palestra, i bianconeri hanno proseguito il lavoro in campo, dedicandosi soprattutto alla circolazione del pallone in preparazione del match di ogg al Lincoln Financial Field di Philadelphia contro il Bayern Monaco, esordio bianconero alla International Champions Cup e probabile debutto per i nuovi acquisti, tra cui Perin, Cancelo ed Emre Can.
   
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martedì 24 luglio 2018

Juventus: Kovacic e Pogba se parte Pjanic

Juventus: Kovacic e Pogba se parte Pjanic © EPA
Non c'è solo Cristiano Ronaldo, e i tifosi della Juventus ora sono in ansia per le possibili partenze. Infatti tengono banco i nomi di HIGUAIN, cercato da Chelsea e Milan, RUGANI, nel mirino di Sarri per i Blues, e PJANIC, per il quale oltre al solito Chelsea c'è il deciso interessamento del Manchester City. Pep Guardiola avrebbe fatto recapitare un'offerta di 80 milioni di euro al club bianconero, ma la risposta è che per far partire il bosniaco ce ne vogliono 100. Nel caso Pjanic parta davvero sono KOVACIC e THIAGO ALCANTARA i principali candidati per rimpiazzarlo. Poi Marotta e Paratici potrebbero dare l'assalto anche a uno tra MILINKOVIC-SAVIC e POGBA. Fra i due sembra più facile arrivare al francese neocampione del mondo, viste le richieste del presidente laziale Lotito. Per la difesa si parla di DAVID LUIZ del Chelsea, con cui i discorsi in piedi sono molti.
   
Molto attiva anche l'Inter, che con il Chelsea potrebbe presto intavolare una discussione per uno scambio fra VECINO e BAKAYOKO. L'uruguayano piace molto a Sarri, mentre l'ex Monaco è in uscita dai Blues dopo solo un anno. La dirigenza interista sta anche stringendo i tempi per VRSALJKO dell'Atletico Madrid, società che tratta anche con il Milan, per l'altro croato KALINIC. Nel frattempo continua il pressing del Manchester United sui nerazzurri per avere PERISIC.
   
La Roma ha in mano il brasiliano MALCOM del Bordeaux (ai francesi vanno 32 milioni più bonus) e il portiere svedese OLSEN del Copenaghen (11,5 milioni alla società danese): entrambi sono in arrivo nella capitale per le visite mediche. Il ds Monchi medita ancora il colpo N'ZONZI, ma prima di prendere il francese del Siviglia deve cedere GONALONS. Si muove anche la Lazio, che cerca il 26enne THIAGO MENDES: secondo il quotidiano francese L'Equipe, il club biancoceleste ha offerto 17 milioni di euro al Lilla. Ma nel mirino del ds Tare c'è anche l'ex Chelsea RAMIRES, mezzala ed ex nazionale brasiliano che ha già dato disponibilità per decurtarsi l'ingaggio ma che per ora non riesce a rescindere il contratto che lo lega ai cinesi dello Jiangsu Suning. Alla Lazio piace anche il tedesco campione del mondo 2014 SCHURRLE, in uscita dal Borussia Dortmund, ma c'è da battere la concorrenza del Fulham.
   
Per il quotidiano catalano 'Mundo Deportivo', la Fiorentina sarebbe molto interessata a JESE', reduce dalla stagione allo Stoke City. Ora è tornato al Paris Saint-Germain, disposto a cederlo ai viola in prestito con diritto di riscatto. Otto milioni è invece l'offerta presentata dai viola per DE PAUL dell'Udinese, che però ne chiede 15. Ma il vero obiettivo di mercato della Fiorentina è EL SHAARAWY della Roma, visto che la trattativa per PJACA della Juventus sembra arrivata ad un punto morto. Così il dg Corvino si è mosso per provare a prendere il Faraone giallorosso: il problema è che la Roma non lo cede in prestito.
   
L'Udinese si muove anche in entrata e sta per prendere NICOLAS, portiere ex Verona. Piace anche SENESI, centrale difensivo del San Lorenzo: per lui il club friulano avrebbe offerto 3,8 milioni di dollari ma la proposta è stata rispedita al mittente dagli argentini, che ne chiedono almeno 5. Senesi piace anche a Sassuolo e Torino. E' invece praticamente fatta fra Atalanta e Chelsea per PASALIC: l'operazione andrà in porto sulla base del prestito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni di euro. Dal Brasile arriva l'indiscrezione di un contatto tra GANSO, in uscita dal Siviglia, ed emissari del Frosinone, ma dalla dirigenza ciociara non arrivano conferme.
   
Intanto sull'ex 'regista' del Santos c'è lo Sporting Lisbona, mentre a Frosinone dovrebbero arrivare SAU dal Cagliari e PERUZZI dal Boca Juniors.
   
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