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Boateng: Il Milan è meglio di Real e Barcellona

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Boateng: Il Milan è meglio di Real e Barcellona

Il Milan ha prelevato dal Genoa il centrocampista ghanese Kevin-Prince Boateng. Il giocatore, immediatamente arrivato a Milanello, a poche ore dalla sua presentazione, ha subito concesso una intervista a “La Gazzetta dello Sport”.

Il giocatore ha esordito dicendo: “Giocare in questo club era un sogno, e adesso l’ho realizzato. Ho voluto il Milan con tutte le mie forze. Cosa sapevo del Milan fono ad ora? Ne conoscevo la storia. Quindi sapevo che sarei venuto nella società più importante del mondo. Il Milan è al primo posto, davanti a Real e Barcellona“.

“Se potrò trovare delle difficoltà nel campionato italiano? Quello inglese è uno dei tornei migliori, come il vostro, quindi non è un problema. E poi il Milan ha giocatori fantastici, non c’è nulla da temere. Il mio obiettivo è aiutare questa squadra a fare bene e ricevere in cambio la possibilità di dimostrare il mio valore“, ha proseguito il ghanese.

“Se so che il Milan preferisce la Champions al Campionato? Per un club di alto livello è normale sia così. Si punta a vincere soprattutto oltreconfine, è questione di visibilità e ritorni economici. Ma la qualità del Milan è talmente elevata che si può vincere tutto. L’Inter? E’ la favorita, ma io ho una filosofia semplice: le partite durano 90 minuti e può succedere di tutto. Lo stesso vale per un intero campionato. Ci andrei piano a dare tutto per scontato“, continua il giocatore.

Boateng chiude poi parlando di se: “Se è vero che ho un caratteraccio? Un normale ragazzo di 23 anni che ama giocare a pallone. So di avere questa fama, e allora vi chiedo una cosa sola: giudicatemi per quello che vedrete in campo. Il passato è passato, ora penso a far bene qui. Anche Gattuso è uno tosto, ma è un ragazzo d’oro“.
calcioline.com


Champions: Hapoel espugna Salisburgo

Nelle gare di andata dei preliminari di Champions League, successi per Hapoel Tel Aviv, Basilea e Braga. Pari tra Partizan e Anderlecht. Ecco i risultati: Basilea-Sheriff (9' Stocker); Salisburgo-Hapoel Tel Aviv 2-3 (pt 3' Enyeama (H, su rigore), 28' Pokrivac, 44' Sahar (H); nel st 8' Shechter (H), 22' Wallner (rigore); Braga-Siviglia 1-0 (17' st Mathaeus); Partizan Belgrado-Anderlecht 2-2 (nel st 9' Gillet (A), 12' Cleo, 19' Lecjaks (autorete), 21' Juhasz (A). (ansa)


Preliminare Champions: Werder-Samp 3-1

Nella gara d'andata del preliminare di Champions, Werder Brema-Sampdoria 3-1. Reti: 51' Fritz, 67' Frings (rig), 69' Pizarro, 90' Pazzini. La Samp inizia bene e al 4' sfiora il gol con Pazzini. Il Werder trova la rete ad inizio ripresa con Fritz. Immediata reazione e Pazzini colpisce il palo. Al 66'la svolta: Lucchini trattiene in area Prodl e viene espulso, rigore di Frings, gol. Poi segna Pizarro,servito di tacco da Almeida. Al 90' colpo di testa vincente di Pazzini su assist di Stankevicius. (ansa)


Gossip, Amauri denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale

Il nuovo attaccante della Nazionale italiana, Amauri de Carvalho, è stato denunciato dai Carabinieri di Moncalieri con l’accusa di oltraggio a pubblico ufficiale; il giocatore della Juventus si sarebbe reso protagonista, all’uscita di una discoteca del paesino in provincia di Torino, di una reazione abbastanza scomposta per un infrazione per divieto di sosta che ha spinto i carabinieri a denunciarlo per oltraggio. (totalsport.it)


Gossip: Zahia, la escort dello ’scandalo Ribery’, accolta come una diva a Saint Tropez

ossip/PARIGI (Francia) - La baby-escort Zahia D., che ha messo nei guai i calciatori francesi Franck Ribery e Karim Benzema, è stata accolta come una star a Saint-Tropez, sulla Costa Azzurra, dove sta trascorrendo le vacanze con un amico. La giovane è stata seguita da una folla di curiosi mentre faceva shopping in una boutique chic della nota città balneare. Una foto pubblicata dal sito del quotidiano Le Parisien mostra diverse decine di persone “incollate” alla vetrina e alla porta di ingresso del negozio dove si trovava la giovane.

Il giornale scrive poi che Zahia, che indossava un miniabito molto sexy, una volta “svaligiato” il negozio, è uscita nascondendo il volto dietro enormi occhiali da sole e alla folta capigliatura biondo platino. La giovane ha quindi raggiunto la sua automobile protetta da un grosso body guard e seguita dai flash dei suoi “ammiratori”. La biondissima Zahia Dehar, 18 anni lo scorso febbraio, ha fatto tremare il calcio francese. A causa dei rapporti a pagamento avuti con lei quando ancora era minorenne, Ribery e Benzema sono finiti sotto inchiesta per istigazione alla prostituzione minorile.

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione di Calciomercatonews.com


NY Times: Maradona c.t. degli Stati Uniti

Indiscrezione clamorosa lanciata dal New York Times quest’oggi, che accosta alla panchina degli Stati Uniti l’ex c.t. dell’Argentina, Diego Armando Maradona. Per l’ex Pibe de Oro ci sarebbe infatti la possibilità di prendere il posto di Bob Bradley, qualora quest’ultimo dicesse di “sì” all’Aston Villa come erede di Martin O’Neill al Villa Park.

Brando de Leonardis - calcionews24 18 agosto 2010


Dopo Balotelli il City prende Milner

(ANSA) - LONDRA, 18 AGO - Dopo Balotelli, James Milner: il Manchester City ha finalmente trovato l'accordo con l'Aston Villa per il centrocampista. Il giocatore e' stato acquistato per 20 milioni di euro piu' il cartellino di Stephen Ireland.

Per Roberto Mancini sono giorni frenetici alla vigilia del debutto in Europa League contro il Timisoara. In Romania domani ci sara' Balotelli, ma di certo non Milner, il cui esordio e' atteso lunedi' sera in campionato contro il Liverpool.

Anelka sulla sospensione "Pagliacci, mi fate ridere"

PARIGI (Fra), 18 agosto 2010 - Una mascherata. Una storia penosa e grottesca. Nicolas Anelka alza la voce contro la Federcalcio francese che lo ha allontanato definitivamente dalla nazionale con 18 partite di sospensione. Per l'attaccante del Chelsea, tutto inutile: "Sono dei pagliacci, mi fanno ridere. Avevo già detto addio ai Bleus".

POLEMICA — Finisce così tra le polemiche il percorso in bleu del ribelle del calcio francese, campione d'Europa nel 2000, 69 presenze, 14 reti, ma incapace di imporsi in una nazionale con cui ha sempre avuto un rapporto di amore-odio. Come quando nel 2002 rifiutò la convocazione e fu castigato con due partite di sospensione. Per Anelka, la commissione disciplinare che ha punito anche Evra (5 turni di stop), Ribery (3) e Toulalan (1) è composta da "pagliacci" che hanno agito solo "per divertire il pubblico".

DISPREZZO — Anche per Laurent Davenas, uno dei membri della commissione di inchiesta che ha deferito i giocatori si tratta di una punizione esagerata: "Tanto valeva radiarlo a vita, almeno così le cose erano chiare, ma forse Anelka ha pagato anche l'atteggiamento sprezzante non presentandosi e non inviando nessun rappresentate". Addirittura contraria l'Unione dei calciatori professionisti: "Punizione sproporzionata e non esemplare, condizionata da pressioni politico-mediatiche. E' strano come lo staff tecnico e i dirigenti, altrettanto responsabili della disfatta mondiale, non siano stati sanzionati".

AuGURIO — Anelka comunque non si scoraggia: "Io gioco ogni week end con la maglia blu del Chelsea e sulla nazionale ci avevo già messo una pietra sopra quando ho lasciato il ritiro sudafricano, ma questo non l'hanno capito. In ogni caso spero che questa storia sia finita perché Laurent Blanc ha bisogno di lavorare serenamente". La Francia potrà contare su Ribery già a ottobre e su Evra a partire da febbraio.
Alessandro Grandesso - gazzetta.it

Valentino Rossi come Mourinho

Anche Valentino Rossi celebra, a suo modo e in anticipo, i 150 anni dell’unità d’Italia. Lasciando la Yamaha e salendo sulla Ducati. Rossi su rossa, un italiano con un’italiana e via dicendo. Al di là del facile marketing, la notizia era attesa e fa piacere. Valentino a 31 anni vuole provare a vincere con la terza delle migliori squadre della formula uno delle due ruote: ci è riuscito con la Honda, poi con la Yamaha e adesso tenta con Ducati. E’ un po’ come Mourinho, l’allenatore della sua Inter, che va via dopo aver vinto tutto e ora tenta di rifarlo in un terzo paese che gli mancava, la Spagna. Come Mourinho, Valentino è uno che lascia orfani e inconsolabili, anche se chi viene dopo è o dimostrerà di essere un grande. Questione di pelle, di emozioni, di cose rare, come entrambi riescono a mettersi dalla parte del torto anche quando hanno ragione. Valentino lo fa essenzialmente per se stesso (e per la Ducati che lo paga bene, ovviamente), dopo aver dimostrato non solo di essere un superpilota, ma un uomo normale che sbaglia: dalla storiaccia di evasione fiscale alla rovinosa caduta del 5 giugno scorso al Mugello.

Ce la farà alla Ducati? Palle, il gran dibattito in rete è esattamente quello di sette anni fa, quando lasciò la Honda per la Yamaha. Diciamo solo una cosa, anzi tre: 1) Valentino, prima ancora che velocissimo in pista, è un grande collaudatore, cioè quel che serve alla Ducati per fare un carpiato sotto il naso dei colossi giapponesi; è la sua vera bandiera, in tempi in cui l’elettronica la si vuole dominante; 2) Valentino non cambia come Michael Schumacher, cioè sostanzialmente per soldi; 3) Valentino è meglio in Ducati che in Ferrari, dove nemmeno Luca Cordero di Montezemolo gli può più ormai tenere caldo il sedile. E dove forse avrebbe dovuto aspettare un altro anniversario dell’unità d’Italia per festeggiare qualcosa.

ilmanifesto.it


Europa League 2010-2011: cominciano gli spareggi per la fase a gironi

Calcio. Aris - Austria Vienna e Besiktas - HJK sono le due partite che anticipano l'andata del turno di spareggi di Europa League 2010-2011. Gli incontri si giocheranno alle 18.00.
Per i greci dell'Aris di Salonicco ci sono 10 partecipazioni alla Coppa Uefa e 5 a quella delle Fiere ma sono lontani i tempi gloriosi quando primeggiava in campionato (3 trofei vinti, ma l'ultimo è del 1946). L'arrivo in panchina di Hector Cuper ha riportato alcuni dei vecchi fasti alla squadra giallo-nera, che ora riprende la propria strada in Europa contro l'Austria Vienna, cliente duro ma non impossibile da superare. La prima partita in casa può aiutare i greci anche se gli austriaci arrivano da un turno di qualificazione vinto per 6 a 1 contro i polacchi del Ruch Chorzow (3 a 0 fra mura amiche).
L'altro incontro sarà Besiktas - Hjk con i turchi impegnati a portare a casa un risultato più tondo possibile prima della durissima, climaticamente parlando, trasferta ad Helsinki, casa finlandese dell'HJK, dove per la prossima settimana si prevedono pioggie abbondanti e temperature attorno ai 14°.
Giovedì in campo Juventus, Napoli e Palermo contro Sturm Graz, Elfsborg e Maribor.


Calcio/ Ozil: Werder vuole 20 mln, Real si accorda col giocatore


Roma, 17 ago. (Apcom) - Il Werder Brema non cede di un euro nella trattativa con il Real Madrid per Mesut Ozil. Il club tedesco ha respinto al mittente l'offerta di 15 milioni degli spagnoli fissando il prezzo del centrocampista di origini turche a 20 milioni. A Madrid però Florentino Perez non è stato con le mani in mano e secondo la stampa iberica il presidente "blanco" avrebbe incontrato il giocatore e suo padre per stringere un patto d'acciaio: Ozil andrà al Real Madrid se non in questa stagione sicuramente nella prossima quando il suo contratto scadrà (2011). I "merengue" gli offrono un contratto di 5 anni da 5 milioni di euro a stagione. "Abbiamo promesso a Florentino che se il Werder non lascerà partire Mesut adesso, lui verrà a giocare al Real Madrid gratis l'anno prossimo perchè il suo contratto scade questa stagione", ha detto a Marca il padre del giocatore, Mustafa Ozil, aggiungendo di aver già rifiutato anche una grossa offerta dell'Inter davanti alla quale il club tedesco aveva ceduto. "Il Werder Brema ha avuto un'offerta vicino ai 30 milioni dall'Inter. Se l'avessimo accettata Mesut starebbe già giocando lì ma per lui l'unico club è il Real Madrid".


Magath, non prenderemo Diego. Per il brasiliano della Juve resta in corsa il Wolfsburg

L'allenatore dello Schalke 04 Felix Magath ha detto di non aver bisogno di rinforzi sottolineando di non essere interessato a Diego. 'Non prenderemo Diego - ha detto Magath - anche se stiamo seguendo altri giocatori di talento, e qualcuno potrebbe arrivare'. Il campionato tedesco comincera' venerdi' 20 agosto. A Diego resta invece interessato il Wolfsburg che avrebbe offerto alla Juve 17 milioni. (ansa)



Calcio: la Juve su Jenas

Alla Juve piace il centrocampista del Tottenham Jermaine Jenas, mentre Valon Behrami del West Ham manda segnali alla Roma.La Juve ha proposto agli Spurs un prestito annuale con la prospettiva tra 12 mesi di tradurlo in acquisto definitivo per una valutazione gia' stabilita di 12 milioni stando al Daily Mirror. Harry Redknapp nicchia, prima vuol conoscere il destino in Champions dei suoi. Infine Behrami vorrebbe lasciare il West Ham per la Roma.



Calcio: Cina, donna picchia l'arbitro

Una tifosa di calcio cinese ha fatto un'invasione di campo e ha ripetutamente picchiato l'arbitro durante il derby della sua città . E' successo a Dalian, nella provincia nord orientale cinese del Liaoning, dove entrambe le squadre giocano in seconda divisione. Nel corso del match, mentre il Dalian Aerbin era sotto di due reti, un'accanita tifosa accusando l'arbitro è entrata in campo e colpito più volte con una bottiglia d'acqua il direttore di gara. (ansa 17 agosto 2010)



Inghilterra, basta con i ct stranieri

Allo scadere del contratto di Fabio Capello, quindi dopo giugno 2012, l'Inghilterra non avra' piu' un commissario tecnico straniero.

Lo annuncia l'ex capo ufficio stampa della Federcalcio inglese Adrian Bevington, ora direttore del neonato 'Club England'. 'Ne abbiamo discusso - dice Bevington - e ho detto la mia. E' stato bello lavorare con Eriksson e adesso abbiamo Capello.Ma penso che la nazionale dell'Inghilterra debba avere un tecnico inglese alla sua guida e in futuro sara' cosi''. (ansa)

Non rispetta Ramadan, Karimi licenziato. Ex giocatore Bayern, e' soprannominato il 'Maradona d'Asia'

Ali Karimi, stella del calcio iraniano, e' stato licenziato dal suo attuale club per non aver rispettato il precetto del Ramadan.

In una nota lo Steel Azin spiega di aver dovuto mettere alla porta il trentunenne Karimi, detto il 'Maradona d'Asia', perche' 'non ha osservato il precetto e non ha digiunato durante il Ramadan'. L'ex giocatore del Bayern avrebbe anche 'insultato i funzionari della Federcalcio iraniana ed i dirigenti del club che l'hanno interrogato su questo episodio'.

ansa

Coppa Italia ecco i risultati

Il Vicenza si è qualificato per il terzo turno di Coppa Italia battendo al Menti il Benevento per 2-1 (2-1). I gol sogno stati realizzati da Tonucci (V) al 7' da Clemente (B) su rigore al 13' e da Sgrigna (V) su rigore al 28'. L'Albinoleffe batte 3-1 il Pescara e si qualifica al terzo turno di Coppa Italia. In gol Cisse al 17', poi doppietta di Torri al 44' e al 45'. Maniero firma il gol della bandiera per gli abruzzesi al 49'. Il Livorno si è qualificato per il terzo turno di Coppa Italia battendo la Cremonese allo stadio 'Picchì per 1-0 (0-0). Il gol è stato realizzato al 42' st da Pagano. Il Grosseto ha battuto il Gubbio per 5-0 in una partita del secondo turno di Coppa Italia. Questa la successione delle reti: nel pt 22' Freddi, 26' Caridi; nel st 4' Turati, 13' Vitiello, 25' Guidone. Ora, nel match del terzo turno in programma il prossimo 27 ottobre, la squadra maremmana affronterà il Genoa. L'Ascoli ha battuto il Lumezzane per 3-1 in una partita del secondo turno di Coppa Italia. Queste le reti: nel pt 6' Mendicino, 24' Sommese, 33' Gazzola; nel st 22' Lauria (L). Vittoria di misura del Padova sul Ravenna, per 1-0, in una partita del secondo turno di Coppa Italia. Il gol è stato segnato al 34' st da El Shaarawy. Il Ravenna ha giocato in dieci fin dal 12' pt per l'espulsione di Grea dopo un intervento, piuttosto duro, su Renzetti. Frosinone batte Trapani 3-1 in una partita del secondo turno di Coppa Italia. Queste le reti: nel pt 6' Filippi (Trapani, su rigore), 33' Lodi (rigore); nel st 10' Calil, 35' Di Carmine. Il Sassuolo ha battuto 3-1 (2-1) il Monza e si è qualificato per il terzo turno di Coppa Italia dove troverà il Chievo dell'ex allenatore Pioli. Hanno segnato Bruno (15') e Masucci (25') per il Sassuolo, Samb (46') per i lombardi nel primo tempo, Riccio (46') nella ripresa. L'Empoli ha battuto la Reggiana per 4-1 in una partita del secondo turno di Coppa Italia giocata al 'Castellanì. Queste le reti: nel pt 10' Coralli, 28' Alessi (R), 30' Angella, 42' Cesaretti; nel st 37' Coralli. Nel terzo turno di Coppa l'Empoli giocherà il derby toscano contro la Fiorentina al 'Franchì il prossimo 27 ottobre. La Reggina ha battuto l'Alessandria per 1-0 in una partita del secondo turno della Coppa Italia. La rete della vittoria dei calabresi è stata messa a segno al 7' st da Zizzari. Tre gli espulsi della gara: al 22' pt Acerbi (R), al 14' st Machado (A) e al 37' Camillucci (A). Il Torino ha superato il Cosenza 3-1 dopo i tempi supplementari e passa al terzo turno di Coppa Italia. Marcatori: Iunco (rigore) all'8' st; Biancolino 21' st; 9' primo ts Obodo (rigore); 14' primo ts Belingheri. Il Novara ha battuto il Taranto per 3-1 dopo i supplementari in una partita del secondo turno di Coppa Italia. Queste le reti: nel pt 10' Motta, 25' Invernizzi (T); nel pts 3' Gigliotti, 13' Rubino.
(leggonline)

Kaladze per Grosso. Lo scambio è giusto





MILANO, 15 agosto 2010 - Dall’asse con Genova a quello con Torino. Sempre nell’ambito del filone-prestiti. Il Milan intende proseguire sulla strada tracciata dall’affare Boateng e all’orizzonte si sta delineando un altro affare: uno scambio Kaladze-Grosso. Scambio di prestiti, appunto.

Contratti pesanti — Ci si lavorerà su perché, sulla carta, avrebbe una logica indiscutibile: il Milan è coperto in mezzo alla difesa ed è sempre a caccia di esterni, mentre alla Juve farebbe comodo un centrale in più (non per niente sono stati fatti i nomi di Bocchetti e Burdisso). Una logica pienamente supportata dalla condizione in cui si trovano i due giocatori all’interno del gruppo: Kaladze, che è in scadenza, non rientra nelle strategie di Allegri, e nemmeno della società; Grosso, che è reduce da una stagione pessima al pari di tutta la Juve, è uno di quei contratti (2012, 4 milioni lordi l’anno) di cui in corso Galileo Ferraris si libererebbero ben volentieri.

Nuovi stimoli — Nel momento in cui gli intenti dei due club diventeranno qualcosa di più concreto, toccherà poi ai diretti interessati chiarire il proprio pensiero. Di certo Milan e Juve, con questo affare, armonizzerebbero le proprie esigenze. Senza contare che spesso giocatori "ai margini" in una squadra, cambiando orizzonti, trovano nuovi stimoli, si rivitalizzano e magari rivalutano. Ecco un ottimo motivo per cui Kaladze e Grosso dovrebbero prendere seriamente in considerazione lo scenario.

Zona Cesarini — Ad ogni modo, si tratterebbe di un affare last minute. Da mandare in porto negli ultimi spiccioli di mercato, perché se alla voce entrate la Juve entro fine mese non aggiungerà un esterno sinistro, Grosso resterà giocoforza a Torino. In casa Milan è sempre tutto fermo per l’altro giocatore borderline, Jankulosvki: la pista-Roma si è arenata ma il ceco, a differenza di Kaladze, in caso di particolari esigenze potrebbe venire impiegato da Allegri (a centrocampo).

Ecco il "Boa" — Intanto, stasera è atteso lo sbarco a Milano di Kevin-Prince Boateng. Il 23enne centrocampista della nazionale ghanese, che arriva dal Genoa in prestito con diritto di riscatto dell’intero cartellino, domani sarà a disposizione di Allegri alla ripresa del lavoro a Milanello dopo i due giorni di riposo concessi dal tecnico alla squadra.
Marco Pasotto - gazzetta.it 15 agosto 2010

Delneri soddisfatto di Juve e Diego

La Juventus 'sa reagire e stare in campo, questo e' l'importante, la mentalita''. Lo ha detto il tecnico Luigi Delneri dopo il Trofeo Tim. Diego ha giocato bene: 'in questo momento da' la qualita' che alla Juve manca.Vedremo se fino a fine agosto la situazione si evolvera'. L'importante e'che dimostri ampliamente di meritare di rimanere. Con l'Inter - ha aggiunto il tecnico bianconero - ho fatto giocare chi aveva meno minuti nelle gambe con il Milan avevamo in campo chi aveva giocato di piu''. ansa 14 agosto 2010



Calcio: Trofeo Tim, la coppa all'Inter

Nell'ultima mini-partita del 'Trofeo Tim' l'Inter ha sconfitto il Milan 3-2 ai calci di rigore: i nerazzurri si sono aggiudicati il trofeo. Nella prima mini-partita l'Inter aveva sconfitto per 1-0 la Juventus mentre nella seconda mini-partita la Juventus e' stata sconfitta per 5-3 ai calci di rigore dal Milan. Il triangolare con partite di 45' ha confermato i valori espressi dall'ultimo campionato, con l'Inter piu' forte delle concorrenti, alla ricerca di una identita' tattica.

ansa 14 agosto 2010



Amichevole Lucchese-Parma 1-2

Il Parma ha battuto 2-1 la Lucchese in una partita amichevole giocata ieri sera a Lucca. In vantaggio i padroni di casa al 35' con Biggi, pareggio del Parma al 59' con Castellini. Rete vincente dei ducali all' 89' con Paloschi. ansa 14 agosto 2010



Amichevole Catania-Villarreal B 4-2

Il Catania ha battuto 4-2 il Villarreal B in un'amichevole disputata ieri sera a Catania. Per i siciliani doppiette di Maxi Lopez e Ricchiuti, per gli spagnoli a segno Hernan Perez e Iago. ansa



L'ultima trovata del presidente della Fifa Joseph Blatter: abolire i pareggi nelle partite della fase a gironi dei Mondiali

L'ultima trovata del presidente della Fifa Joseph Blatter: abolire i pareggi nelle partite della fase a gironi dei Mondiali. 'Stiamo riflettendo sulla possibilita' di abolire il pareggio nelle partite della prima fase dei Mondiali - dice Blatter alla rivista tedesca Focus - ma non vuol dire che in caso di pari le due squadre andranno ai supplementari'.Blatter ipotizza il ricorso ai rigori o alla reintroduzione del golden goal. Obiettivo: rendere meno noiose le gare della prima fase.

ansa



Europei 2012: Italia-Serbia si giochera' a Genova

ROMA - Sara' lo stadio Luigi Ferraris di Genova ad ospitare il prossimo 12 ottobre l'incontro della Nazionale contro la Serbia, valido per il quarto turno della fase di qualificazione al campionato Europeo 2012. La notizia e' stata ufficializzata oggi dal presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, secondo quanto si legge sul sito della Figc. ''A distanza di due anni esatti dall'ultima partita disputata nel capoluogo ligure - prosegue la nota - che vide il successo degli azzurri per 2-0 contro la Georgia nel penultimo turno delle qualificazioni agli Europei 2008, il Ferraris ospitera' il primo confronto assoluto tra Italia e Serbia''

ansa


Balotelli al Manchester City

LONDRA - Il Manchester City ha annunciato ufficialmente l'ingaggio di Mario Balotelli. L'attaccante proveniente dall'Inter ha firmato un contratto di cinque anni e guadagnera' 3,5 milioni di euro l'anno. Il Manchester paghera' al club nerazzurro 28 milioni di euro per il giocatore.
IL LUNGO ADDIO,LA TELENOVELA E' FINITA - La telenovela adesso e' davvero finita. Il tormentone-Balotelli che ha tenuto in scacco l'intera estate nerazzurra va in soffitta: Supermario non e' piu' un giocatore dell'Inter. Pagato dazio all'emozione per il debutto in Nazionale, festeggiato ieri il compleanno numero 20, l'attaccante bresciano vive la prima grande svolta della sua parabola calcistica con l'addio all'Italia e lo sbarco in Inghilterra, al Manchester City di Roberto Mancini. Non certo un fulmine a ciel sereno: la trattativa tra Inter e i Citizens e' andata avanti per settimane, tra incontri, rilanci e frenate. Con il club di Massimo Moratti - che, nelle scorse settimane, ha definito il giocatore talentuoso ma ''non indispensabile'' - a fare il prezzo, non inferiore ai 30 milioni di euro, e la societa' britannica a cercare uno sconto, fino ad arrivare a 28 milioni oltre a bonus legati al rendimento: ossia, probabilmente, ad una cifra sui 32-33 milioni di euro. Una somma non indifferente (senza contare i 3,5 milioni di euro a stagione di ingaggio che l'agente di Balotelli, Mino Raiola, ha strappato alla dirigenza inglese) messa sul piatto dal City per accontentare Mancini, mentore della punta bresciana e il primo a lanciarlo in grande stile nel panorama calcistico italiano e internazionale. Deciso ad averlo prima dell'avvio del campionato inglese che vede gli uomini di Manchester, domani, debuttare in casa del Tottenham a Londra. Divenuto certo nelle ultime ore e ufficializzato nel tardo pomeriggio, l'addio di Balotelli all'Inter - con cui ha fatto tutta la preparazione estiva senza pero' mai scendere in campo nelle amichevoli - parte da lontano, dallo scorso inverno, quando il giocatore, dopo diverse incomprensioni con il tecnico Mourinho ,sceglie come suo agente Mino Raiola, gia' procuratore di Zlatan Ibrahimovic ceduto al Barcellona, l'estate scorsa, per una quarantina di milioni di euro piu' Samuel Eto'o. Una mossa - la nomina di Raiola - accolta con non troppo entusiasmo negli ambienti nerazzurri e dalla tifoseria, nonostante le prime parole, pronunciate dall'agente lo scorso 12 marzo: ''Oggi Mario Balotelli e' un giocatore dell'Inter, punto e basta. Non sono qui per portare via Balotelli dall'Inter: non vedo il mio lavoro cosi'. Con calma parleremo con la societa'''. E di parole, nei mesi successivi, il procuratore ne ha dovute spendere parecchie, con il suo assistito tenuto fuori squadra da Mourinho (che lo accusava di scarso impegno) contro il Chelsea a Londra e il Cska in Champions League; e con Palermo, Livorno e Roma in campionato. Parole, ancora, spese per proteggere Supermario dopo la maglia del Milan indossata mentre viene ripreso a sua insaputa da 'Striscia la Notizia'; e, soprattutto, dopo la maglia nerazzurra buttata a terra nella semifinale di andata con il Barcellona. Le ultime, di parole, Raiola le ha riservate per intavolare la cessione di Balotelli al City. Una destinazione gradita al giocatore per la presenza di Mancini e per la voglia di misurarsi con il calcio inglese. Gradita all'Inter - che non si sarebbe privata di un giovane cosi' forte per cederlo a una concorrente italiana -, decisa a capitalizzare, nel miglior modo possibile, il talento innegabile di Supermario. Non piu' ''indispensabile'' in ottica fair-play finanziario, soprattutto in uno spogliatoio che, da tempo, non era piu' il suo.

BALOTELLI; MANCINI, E' UN INVESTIMENTO SICURO - ''Balotelli e' un investimento sicuro''. Roberto Mancini risponde cosi' agli scettici inglesi che ritengono troppi i soldi spesi dal Manchester City per un giocatore in fondo ancora tutto da scoprire. ''Il suo arrivo migliorera' la squadra - ha detto l'allenatore ai microfoni di Sky Sport 24 - Sono felice''. Mancini ha spiegato che ha voluto fortemente Balotelli al suo City. ''Abbiamo seguito diversi giovani giocatori - ha detto l'ex tecnico dell'Inter - , e Mario era tra questi''. Molti in Premier League hanno storto il naso per via di certi comportamenti avuti in passato dall'azzurro: ''E' un bravo ragazzo e puo' migliorare certi suoi momenti caratteriali. Quando si e' giovani e' giusto che sia cosi'. Ma la cosa piu' importante per me e' che e' un grande giocatore''.

BALOTELLI,'PREFERIVO CRESCERE DA GIOCATORE IN ITALIA' - ''Mi dispiace lasciare l'Inter e l'Italia, perche' avrei preferito continuare la mia crescita professionale nel mio Paese''. Lo scrive Mario Balotelli in un comunicato apparso sul suo sito internet, quando manca ormai poco all'annuncio ufficiale del suo passaggio al Manchester City. ''Sto per cominciare una nuova avventura - scrive Balotelli - (...). Vado dove spero di trovare lo spazio per giocare, perche' per me e' molto importante: ho bisogno di giocare, di sbagliare, di imparare, e di giocare ancora. E di un ambiente piu' sereno intorno a me. Lascio alle spalle un anno difficile: ho riconosciuto i miei sbagli, ma credo di essermi trovato spesso al centro di pressioni e critiche che in alcuni casi mi hanno esasperato''. ''Ora penso solo a fare bene nella mia nuova squadra e in premier - ha scritto ancora Balotelli -. Ce la voglio mettere tutta! Ringrazio la mia famiglia, che con tanta pazienza e affetto mi e' stata vicina, nei momenti belli e in quelli difficili. Ringrazio il presidente Moratti, la squadra con cui ho condiviso tante vittorie, i tifosi che mi hanno sostenuto, il mio entourage e gli amici''

ansa



Wenger, altri tre anni con l'Arsenal

Arsene Wenger, tecnico dell'Arsenal, ha sottoscritto un nuovo contratto con la societa' londinese, prolungandolo di altri tre anni. Ora il francese rimarra' ai Gunners fino a giugno 2014. 'Il mio cuore appartiene all'Arsenal - fa sapere Wenger, 60 anni - ed il mio desiderio e' di vedere questa squadra vincere. Le mie motivazioni e la voglia di fare sono forti, come e piu' di prima. Ho fiducia nei dirigenti e spero di poter dire la stessa cosa dei tifosi e dei miei giocatori'.

ansa 14 agosto



Al via la Premier League dell'austerity






Spende solo lo sceicco Mansour,
ma Manchester City è l'eccezione
GABRIELE MARCOTTI
LONDRA
Non sarà l’acquisto di Balotelli a fare dello sceicco Mansour il re del calciomercato globale, titolo già acquisito per distacco sulla concorrenza, più o meno qualificata. Oltre 100 milioni investiti sono una prova inoppugnabile. Semmai l’ultima operazione, chiusa alla vigilia della nuova stagione inglese, rivela un paradosso della Premier League. L’unico a spendere e spandere è lui, gli altri - Abramovich compreso - si sono avviati sulla strada del fairplay finanziario, emendando la meritatissima fama di cicale. Proprio così: se il primo ministro Dave Cameron ha annunciato un programma di tagli alle spese statali, anche la Premier League sposa l’austerity.

Le cifre parlano chiaro. Il calcio inglese resta il più ricco del mondo, ma con oculatezza: nell'estate del 2007 la spesa estiva al calciomercato aveva superato il miliardo e 300 milioni di euro. Da lì si è scesi a 1,2 miliardi nel 2008 e 770 milioni l'anno scorso. Quest'estate si sono superati a malapena i 300 milioni, un terzo dei quali frutto proprio della munificenza dello sceicco Mansour.

Naturalmente la cifra è destinata ad aumentare - mancano poco più di due settimane alla chiusura delle trattative e il City (in campo oggi a Londra contro il Tottenham, differita su Sky sport 1 alle 20,45, Balotelli spettatore) è pronto a spendere un’altra milionata per assicurarsi James Milner - ma quasi sicuramente si chiuderà con un totale ben lontano da quello dello scorso anno. I motivi? L’economia rallentata (con il conseguente calo delle sponsorizzazioni), il forte indebitamento di alcuni club (su tutti Liverpool e Manchester United) e l'incertezza per la nuova normativa Uefa del Financial Fair Play, in vigore dal 2012.

Dunque, oggi si riparte. La caccia è al Chelsea di Carlo Ancelotti, capace di centrare la doppietta campionato-FA Cup lo scorso anno. Il battesimo dei campioni l’officerà il West Bromwich a Stamford Bridge (ore 18,30, diretta Sky Sport 1). Compito principale di Carletto sarà rilanciare una squadra piena di giocatori usciti dal mondiale malconci (Drogba), depressi (Lampard) o con il morale a terra (Anelka, Terry, A. Cole).

Due i puntelli, l'israeliano Benayoun sulla fascia e la formichina brasiliana Ramires a centrocampo (dove sono partiti Ballack e Deco). Linea verde allo United. Niente pezzi da novanta, ma giovani di belle speranze come il 19enne stopper Smalling, il 23enne messicano Hernandez e l’incognita Bebè, 20enne portoghese: infanzia tra i senzatetto, l'anno scorso militava in terza serie. Eppure per il maxi-fantasista (è alto 1,90) con le treccine, Sir Alex Ferguson è arrivato a spendere 9 milioni. Un terzo di Balotelli.
lastampa.it 14 agosto 2010


Palermo batte Napoli e Valencia con il punteggio di 1-0

(ANSA) - PALERMO, 12 AGOSTO 2010 - Il Palermo ha vinto il triangolare contro Napoli e Valencia e si e' aggiudicato il Trofeo Assemblea regionale siciliana. Nella prima partita da 45' il Valencia supera il Napoli 6-5 ai rigori. I tempi regolamentari si erano chiusi sull'1-1 con reti di Soldado e Maiello. Ai rigori prevale il Valencia, per l'errore di Rinaudo. Nel secondo incontro il Palermo batte il Napoli 1-0 con rete di Maccarone (poi espulso).

I rosanero si impongono 1-0 anche sul Valencia (gol di Pinilla).

Argentina: Veron attacca Maradona

(ANSA) -BUENOS AIRES, 12 AGO- Dopo un mese di silenzio, Juan Sebastian Veron parla attacca duramente Diego Armando Maradona: 'mi ha escluso'. Il giocatore rileva una serie di ''contraddizioni'' dell'ex ct durante i Mondiali. ''E' troppo espansivo con la stampa e s'impiccia in questioni che poi ha problemi a portare avanti'', ha sottolineato Veron raccontando che ''Maradona voleva che fossi lo 'Xavi' della squadra per poi invece lasciarmi fuori. Alla fine di fatto non ho giocato'', ha concluso.



Amichevoli - Il Palermo vola con i goal 'NUOVI DI ZECCA" di Maccarone e Pinilla: Napoli e Valencia K.O.

I rosanero vincono il triangolare del Barbera
Un Palermo parso già in ottima condizione, ha superato questa sera nell'ordine Napoli e Valencia e si è aggiudicato il triangolare del 'Barbera'.

Nel primo dei tre mini match da 45' disputatisi, si sono affrontate Napoli e Valencia. Iberici in vantaggio già al 3' grazie a Soldado che ha realizzato un calcio di rigore che lui stesso si era procurato per un fallo di Rinaudo. Al 38' il pareggio partenopeo con Maiello che sfrutta un errore di Del Horno ed insacca con in preciso diagonale che tocca prima il palo e poi si infila alle spalle di Moya. Il risultato non cambia più e si va ai calci di rigore dove l'errore dal dischetto di Rinaudo regala al Valencia la vittoria per 6-5.

Sconfitti, i partenopei sono chiamati a scendere subito in campo contro il Palermo. Tra le fial rosanero spicca l'argentino Pastore già in crede condizione, ed è proprio il centrocampista reduce dai Mondiali a regalare a Maccarone al 25' l'assist per la rete che poi deciderà l'incontro. Palermo nel complesso meglio del Napoli con un ottimo Hernandez che prima dello scadere dei 45' ha anche sfiorato il 2-0 con un pregevole colpo di tacco. Da segnalare anche l'espulsione di Maccarone per doppia ammonizione.

A decidere il Torneo è stata dunque l'ultima partita che ha visto impegnata la squadra di Rossi contro il Valencia. All'8' siciliani già vicini alla rete con Liverani che su punizione impegna severamente Guaita. E' però il preludio della rete che arriva al 25' con Pinilla che di testa sfrutta al meglio un corner per i rosanero. Gli ultimi tentativi del Valencia non arrecano preoccupazione a Pastore e compagni che dimostrano già di essere in ottima condizione in vista dei preliminari di Europa League.
goal.com


Balotelli più Cassano: è la nazionale dei «matti». Che però all’esordio non fa impazzire: a Londra gli azzurri di Prandelli infatti hanno perso 1-0. E tra un mese ci sono già le qualificazioni per l’Europeo 2012.

Una seconda chance per Prandelli
I matti azzurri non incantano
Balotelli più Cassano: è la nazionale dei «matti». Che però all’esordio non fa impazzire: a Londra gli azzurri di Prandelli infatti hanno perso 1-0. E tra un mese ci sono già le qualificazioni per l’Europeo 2012.
Tony Damascelli (il Giornale)

Manca gioco e chi fa gol
La giovane Italia di Prandelli perde in modo abbastanza sfortunato una partita che era quasi impossibile vincere. La Costa d’Avorio è dovunque più forte di noi e soprattutto sa giocare a calcio. Non è una sorpresa, noi avremmo dovuto esserlo, ma oltre alla buona volontà nessuno ha mostrato di più. (...) Se pensavamo le nostre difficoltà legate a un nome solo sbagliavamo. Questa è una crisi profonda che Prandelli ha affrontato all’esordio come Lippi alla fine, con una maggioranza di giocatori di contorno. (...) Oggi il mondo è pieno di ottimi giocatori che noi non abbiamo. La Costa d’Avorio per tutto il secondo tempo non ci fa più vedere palla giocando con due tocchi. In un mondo così il fantasista è spesso un lusso (...) Dobbiamo imparare a coprire di nuovo le parti essenziali del campo. È impressionante la qualità che abbiamo perso nei pochi anni in cui ci siamo fermati a guardare. Manca gioco e chi lo concretizzi. In due mesi esatti, in 4 partite abbiamo girato nove attaccanti. Non ne abbiamo più. Mario Sconcerti (Corriere)

Male la prima
Ricominciamo com’era finita, e come succede ormai da troppo tempo alla nazionale: perdendo. L’unica differenza con i mondiali è che la sconfitta dell’Italia a Londra contro la Costa d’Avorio, nella partita d’esordio del ciclo Prandelli, non fa male. E forse è addirittura meglio così, avevamo già cominciato a pensare che il portare fuori la nazionale da una crisi profonda e devastante fosse facile. Che bastasse mettere dentro Cassano e Balotelli per risolvere tutto col calare un paio di assi sul tavolo. No, non bastano loro, non basta una squadra un po’ più giovane e coraggiosa, non basta l’iniezione di uomini nuovi, parte dei quali non rivedremo più, non basta comunque una partita così per capire da dove e soprattutto cosa dobbiamo ricostruire.
Fabrizio Bocca (la Repubblica)

Almeno siamo simpatici
Almeno è simpatica. Per diventare un’Italia importante e esportabile deve ancora essere alfabetizzata. Siamo all’abc e in fondo un po’ ce lo siamo meritati: la bocciatura mondiale ha bisogno di tempo per essere assorbita. (...) Dalle mie parti i vecchi, in situazioni del genere, la risolvono con questa battuta: siamo indietro come i meloni d’inverno. ps. Intanto Lippi naviga nel Mediterraneo.
Ivan Zazzaroni (Libero)

Manca l’equilibrio
Il cittì è nuovo, ma il risultato non cambia: l’Italia continua a perdere. Il debutto di Cesare Prandelli, è identico a quello di Marcello Lippi e di Roberto Donadoni che lo hanno preceduto. Con una sconfitta. La nazionale si arrende, a Londra in amichevole, anche alla Costa d’Avorio. Non bastano Balotelli e Cassano. E nemmeno l’oriundo Amauri, il peggiore del tridente. La grande qualità dei due grandi esclusi della vecchia gestione non si discute. Ma è ancora troppo anonimo il resto del gruppo. Il gioco non si vede, cosa abbastanza normale. Manca, però, l’equilibrio e questo deve far riflettere.
Ugo Trani (il Messaggero)
in europaquotidiano.it


Inghilterra, anche Brown molla Capello e la Nazionale

da TUTTOMERCATOWEB.COm

Il difensore del Manchester United, Wes Brown (30), chiude l'avventura con la Nazionale. Brown, convocato dal ct Fabio Capello per l'amichevole in programma contro l'Ungheria, ha spiegato la decisione con un comunicato. "Dopo lunghe e difficili riflessioni, ho deciso che per me e' il momento di ritirarmi dal calcio internazionale. All'età di 30 anni, sento che è giusto farmi da parte e lasciare spazio ai giocatori più giovani. Questo mi consentirà di concentrarmi sugli impegni con il club", dice il difensore.

Juventus, Marotta tenta il blitz per Dzeko. Arriva Bastos


Camoranesi, Poulsen e forse Grosso ai titoli di coda, Tiago frena la trattiva. Questo il borsino delle trattative in uscita, propedeutiche ai nuovi investimenti in casa Juventus. Settimana decisiva per il mercato della Vecchia Signora. Il mercato in uscita dovrebbe liberare risorse per puntellare gli ultimi interventi e dare a Delneri la squadra che dovrà definitivamente rivaleggiare per vincere qualcosa, anche se la parola scudetto resta abolita nel clan bianconero.

L'italoargentino Mauro Camoranesi, in rotta con la società, usufruirà di un permesso societario per volare a Birmingham e assistere all'ultima fase della trattativa fra il club inglese e il suo agente Sergio Fortunato. L'accordo potrebbe essere a portata di mano, si potrebbe chiudere in tempi brevi. Anche per Cristian Poulsen al Liverpool si potrebbe essere alle fasi finali. Il sì del danese dovrebbe spianare la strada per Mascherano all'Inter. In Premier League andrà probabilmente anche Fabio Grosso.

Ultimata la fase dei tagli, la Juventus si concentrerà sul da farsi per rafforzare la squadra. Il dg Beppe Marotta sta tentando l'ultimo disperato assalto a Edin Dzeko, bomber del Wolsburg dalla quotazione esorbitante. Beppe Marotta e Dieter Hoeness sono pronti ad incontrarsi. La Juve metterà sul piatto Diego per avere uno sconto sul centravanti bosniaco. Se non dovesse esserci uno sbocco positivo, si tenterà di monetizzare per il brasialiano, che non ha convinto del tutto nel modulo di Delneri e reinvestire sui proventi della cessione su un altro attaccante.

I nomi sono i soliti: Pazzini e Adebayor, con l'attaccante del City in lieve vantaggio sul primo. Per quanto riguarda il capitolo esterno di centrocampo, Bastos sembra aver superato in volata il giocatore del Cska Milos Krasic ed Eljero Elia dell'Amburgo, per il quale il club anseatico avrebbe già rifiutato un'offerta di 11 milioni. Il brasiliano del Lione che ha attratto Beppe Marotta e Fabio Paratici per la sua duttilità, in grado di giocare su entrambe le fasce e di coprire sia il ruolo di terzino sia quello più avanzato a centrocampo. Un elemento di qualità nella nuova Juve operaia.

sport.virgilio.it

Portogallo: Supercoppa al Porto

Benfica battuto 2-0, Rolando e Falcao gli autori dei gol
08 agosto, 00:02

Portogallo: Supercoppa al Porto (ANSA) - LISBONA, 7 AGO - Il Porto ha vinto la Supercoppa di Portogallo, grazie alla vittoria sul Benfica per 2-0. La formazione biancazzurra si e' imposta grazie ai gol di Rolando al 3' e di Falcao al 67'. Per l'undici di Andre' Villas Boas si tratta della 17/ma supercoppa in bacheca, record incontrastato.

Il Real batte 3-2 i Galaxy in amichevole

(ANSA) - ROMA, 8 AGO - Successo del Real Madrid contro i Los Angeles Galaxy. La squadra di Mourinho si e' imposta 3-2 in un match giocato al Rose Bowl di Pasadena. La formazione californiana si era portata sul 2-0 grazie alle reti di Dunivant (40') e Donovan (45',rig). Ma nella ripresa il Real ha ribaltato il match, prima con una doppietta di Gonzalo Higuain (51' e 61') e poi con un gol di Xabi Alonso (72'). Intanto David Beckham si e' detto ottimista di poter tornare a giocare coi Galaxy gia' da settembre.

MONDOGOL: MULLER-KLOSE, BAYERN VINCE SUPERCOPPA TEDESCA

Il Mondiale e' finito ma Thomas Muller e Miroslav Klose continuano ad essere protagonisti, stavolta con la maglia del Bayern Monaco. Infatti la formazione bavarese vice-campione d'Europa, seppur priva di Robben, Ribery e Van Bommel, ha vinto la Supercoppa tedesca battendo per 2-0 lo Schalke 04 grazie alle reti dei due nazionali protagonisti in Sudafrica.

Avversario del Bayern e' stato lo Schalke del nuovo arrivato Raul perche' la squadra di Van Gaal nella scorsa stagione aveva vinta sia il campionato che la Coppa e allora come avversaria le e' stata opposta la formazione seconda classifica nella Bundesliga. (ANSA)

Calcio: Martens Su Infortunio Kaka', Ha Rischiato Carriera

"La carriera di Kaka' ha corso un serio rischio. Aveva iniziato il Mondiale con dei disturbi ed ha finito con un dolore insopportabile: molto semplicemente non doveva giocare". Cosi' Marc Martens, il luminare belga che ieri ha operato Kaka' al menisco, in merito all'infortunio che terra' il brasiliano lontano dai campi per circa quattro mesi. "Il giocatore, che oggi torna a Madrid, cammina con le stampelle. "Ringrazio tutti per il vostro appoggio, l'intervento e' andato bene", le parole di Kaka' su Twitter. Secondo Martens, le partite giocate in Sudafrica hanno fatto precipitare la situazione: "Capisco che si tratta di una competizione unica e che era sotto pressione, ma contro Olanda e Cile ha forzato tantissimo. Mi ha confessato che sentiva molto dolore", racconta Martens. Il giocatore non andra' in Brasile ma seguira' un programma di riabilitazione a Madrid sotto gli occhi attenti dei medici del club spagnolo, che a quanto pare non ha preso benissimo la decisione del giocatore di andare in vacanza dopo i Mondiali senza dire nulla dei suoi problemi fisici. Anche i quotidiani spagnoli vicini al Real Madrid stavolta non risparmiano critiche a Kaka', acquistato l'estate scorsa dal Milan per 65 milioni di euro. "Il madridismo si sente ingannato. Il terzo acquisto piu' oneroso nella storia del calcio e' arrivato a Madrid in condizioni non ideali", scrive As, che parla di un "mancanza di sincerita' da parte del giocatore".

adnkronos 6 agosto 2010

Mondiali calcio e Reebok spingono in alto gli utili di Adidas

(Teleborsa) - Roma, 4 ago - Utili record per il secondo produttore di abbigliamento sportivo al mondo Adidas, che alza così le stime per l'intero esercizio.
Il gruppo tedesco ha chiuso il secondo trimestre con profitti pari a 126 mln di euro, in netta crescita rispetto ao 9 mln dello stesso periodo di un anno fa, mentre i ricavi sono aumentati del 19% a 2,92 mld.
A far da traino sono stati i Mondiali di calcio in Sud Africa e il revival del brand Reebok in Nord america, ha dichiarato il CEO Herbert Hainer, ma anche la forte esposizione di Adidas nei paesi emergenti.
Come effetto del boom del periodo da poco concluso la società ha alzato a 2,50-2,30 dollari ad azione il target sugli utili dell'intero 2010. La forchetta precedente era stata fissata a 2,05-2,30 dollari.
L'ottima trimestrale non sembra giovare al titolo in borsa. Le azioni Adidas stanno infatti cedendo a Francoforte oltre un punto percentuale.

Calcio: Francia, 5 giocatori deferiti per ammutinamento ai Mondiali

Parigi, 6 ago. - (Adnkronos) - Cinque membri della Francia sono stati deferiti alla disciplinare dal consiglio federale transalpino per il clamoroso ammutinamento messo in atto dai 'bleus' in occasione dell'ultimo allenamento durante i Mondiali di Sudafrica.
Si tratta di Patrice Evra, Nicolas Anelka, Franck Ribery, Jeremy Toulalan e Eric Abidal. La commissione disciplinare si riunira' il 17 agosto per valutare possibili sanzioni. Il deferimento dei cinque e' stato deciso all'unanimita' dal consiglio federale.
Per ognuno di loro c'e' una motivazione: Evra e Ribery sono ritenuti responsabili in quanto rispettivamente capitano e vicecapitano, Anelka perche' al centro del caso (gli insulti rivolti al ct Raymond Domenech e pubblicati in prima pagina da L'Equipe) che ha portato alla protesta degli altri giocatori, Abidal per il rifiuto di giocare l'ultima partita dei Mondiali contro il Sudafrica e Toulalan per avere scritto il comunicato con cui i giocatori avevano annunciato lo sciopero.

AZERBAIGIAN Gabala Football Club Calcio, politica e maccheroni, l'ultima pazza sfida di Tony Adams

L'ultima volta, alla guida del Portsmouth, si giocò il tutto per tutto contro il Liverpool: in vantaggio 2-1 a cinque minuti dal novantesimo, finì sconfitto 2-3 e per lui fu esonero. Sabato, Tony Adams tornerà in panchina e lo farà in trasferta, sul campo del Khazar, nella prima giornata del nuovo campionato. Se, per quanto appassionati calciofili, il nome non vi dice niente, sappiate che il Khazar è la squadra di Lankaran, amena cittadina adagiata sulla costa sudoccidentale del Mar Caspio. In Azerbaigian. Nessun errore: Adams, infatti, è l'allenatore del Gabala Football Club, la società più giovane, opulenta e senza storia della prima divisione del calcio azero. A tremila chilometri di distanza dalla Premier League.
Ora. Di Tony Alexander Adams, 44enne ex difensore, capitano, leggenda dell'Arsenal e gloria della nazionale inglese, della sua drammatica dipendenza e della sua coraggiosa disintossicazione dall'alcol e anche dei suoi primi passi da allenatore si conosce tutto, ben più difficile è sapere qualcosa di certo sulle fortune del suo club, il Gabala o, per chiamarlo con il suo nome azero, Qäbälä Futbol Klubu. La storia del calcio e l'Azerbaigian, del resto, non hanno molto da spartire, null'altro che Tofik Bakhramov, il baffuto guardalinee azero che nella finale mondiale del 1966 tra Inghilterra e Germania assegnò a Geoff Hurst un gol senza che il pallone fosse mai entrato in porta. Ma, anche lì, nella storia è rimasto altro: per gli inglesi, Bakhramov è «the russian linesman», il guardalinee russo. Al numero 106 del ranking Fifa, fra la Thailandia e il Congo, l'Azerbaigian conta due divisioni, la prima delle quali vede iscritte 12 squadre. Ma c'è qualcosa che rende, oggi, il periferico calcio di certe regioni asiatiche attraente anche agli occhi di diversi volti noti: il denaro proveniente da petrolio e gas, come quello per intenderci che consente spese folli al Bunyodkor di Tashkent in Uzbekistan, la squadra di Rivaldo allenata sino a quale mese fa da Felipe Scolari. E se le strette interconnessioni fra il Bunyodkor, il colosso energetico Zeromax e la famiglia del presidente uzbeko Islam Karimov, sono tanto evidenti quanto tenute nascoste, non da meno sono gli intrecci fra calcio, politica, propaganda e affari che legano a doppio filo il Gabala e chi, di fatto, detta legge - dal punto di vista economico - in Azerbaigian.
La società è nata nel 1995 nella città di Goygol (e appunto Goygol si chiamava) per poi essere trasferita d'imperio alcune centinaia di chilometri a est, a Gabala, nel 2006. Massimo risultato? Un sesto posto nella prima divisione azera. Tutto qui. Proprietaria del club è la Gilan holding, gigantesca compagnia con interessi nei campi più svariati, colosso delle costruzioni e dell'immobiliare, ma anche nell'agricoltura, nel manifatturiero tessile e tecnologico, sino all'alimentare come produttrice di pasta anzi - per quanto possa apparire singolare - per la precisione solo di maccheroni, i maccheroni Jula che la fanno da padrone nell'Asia transcaucasica. Alla presidenza del club siede Tale Heydarov, ambizioso 25enne ex studente della London School of Economics. Il suo in Azerbaigian è un nome piuttosto noto, dal momento che Tale è il figlio di Kamaladdin Heydarov, influente ministro del governo azero (titolare del Ministero per le situazioni di emergenza, dunque un super ministro quanto a deleghe e poteri straordinari) e titolare di una vasta fortuna economica. Si dice che ci sia proprio la famiglia Heydarov - che ha sempre smentito, avvalorando proprio per questo l'ipotesi - dietro la Gilan, anche se le leggi azere costringono il ministro a non poter controllare il proprio impero, durante le sue funzioni. Un tycoon sì, ma «mero proprietario», secondo una formula ben conosciuta anche in Italia. Quello che è certo sono i suoi stretti rapporti con l'autoritario presidente Ilham Aliyev (che, nel marzo 2009, ha eliminato le limitazioni al mandato elettivo presidenziale) e con la Socar, compagnia statale monopolista del petrolio e del gas naturale azero: la Socar è considerata fra le prime cento compagnie più importanti del pianeta - occupa la posizione numero 68: in nessun campo l'Azerbaigian è così in alto - e ha piani di sviluppo sempre più ambiziosi anche in altre nazioni, come la Georgia. Tra i suoi consulenti più importanti c'è poi un certo Murad Heydarov, parente di Kamaladdin. Ed è proprio la Socar a gestire il presente e il futuro dell'intero calcio azero.
Tante tessere di un mosaico, al quale si è aggiunta lo scorso maggio anche la tessera di Adams, che proprio a primavera aveva firmato il suo ricco contratto triennale con il Gabala, ma solamente oggi esordirà. Adams guadagnerà oltre un milione di sterline l'anno, una cifra che la stragrande maggioranza dei manager della Premier League non raggiunge affatto. Sinora, ha provveduto a dare un volto alla squadra, sotto l'aspetto tecnico: ha portato con sé l'assistente Gary Stevens (ex calciatore del Tottenham) e ha convinto a trasferirsi in Asia anche Deon Burton, 33enne ex nazionale giamaicano e attaccante molto noto in Inghilterra per avere vestito le maglie di Portsmouth, Derby County, Sheffield Wednesday e Charlton. Un nome che non ha l'appeal che può avere Rivaldo per il Bunyodkor, ma che rappresenta comunque lo straniero più noto ad avere mai firmato per un club azero. C'è poi un altro inglese, questa volta nella dirigenza del club: Alastair Saverimutto, un passato da rugbysta professionista in Inghilterra seguito da esperienze operative in diversi club minori inglesi, poi anche all'Everton. «Posso solamente garantire che per il nostro club i soldi non sono un problema», ha detto laconico alcune settimane fa alla Bbc. A volerlo è stato il presidente in persona, Tale Heydarov, che ha più volte ammesso l'intenzione di fare diventare il Gabala «una società significativa nel calcio europeo». E, per questo, ha finanziato - con il contributo di Gilan e Socar - un complesso sportivo dal costo di 75 milioni di dollari che avrà al suo interno anche un nuovo stadio da ventimila posti. Perché l'impianto che ospita le partite del Gabala, adesso, è l'equivalente di un campo parrocchiale: dispone appena di una tribunetta capace di meno di 1400 posti. La città, del resto, di abitanti ne conta poco più di 12mila, in un luogo dimenticato dal grande occidente, in un Paese che l'agenzia americana Freedom House considera fra i «not free» sia per quanto riguarda la libertà di stampa sia per quello che concerne i diritti politici e le libertà civili.
È qui, insomma, l'ultima sfida di Tony Adams, in una periferia dell'impero calcistico che sta diventando un eldorado economico, per quanto improbabile. «Voglio che questo diventi il club di Adams», ha detto lui che nell'unica intervista rilasciata sinora ha affermato di voler rimanere un decennio ma, più realisticamente, «di poter vincere il campionato in tre anni». Anche perché c'è da costruire una squadra senza storia e che non ha nulla. A parte il denaro.
di Lorenzo Longhi - ilmanifesto.it

Champions/ Sorteggio playoff: la Samp pesca il Werder Brema

Roma, 6 ago. (Apcom) - Sarà il Werder Brema l'avversario della Sampdoria nel playoff valido per la qualificazione al tabellone principale della Champions League. Nel sorteggio di Nyon (In Svizzera) i blucerchiati, quarti nell'ultimo campionato di serie A, si sono ritrovati quindi accoppiato alla squadra finita terza nell'ultima Bundesliga tedesca. La Samp giocherà la gara di andata in trasferta (17 o 18 agosto) e il ritorno a Marassi (24 o 25 agosto). Così come avvenuto per la prima volta lo scorso anno, i preliminari sono stati trasformati in due tabelloni di playoff, quello dei "campioni" e quello dei "non campioni", con la Samp finita ovviamente nel secondo, nel quale figurava come non testa di serie. E dalla stessa parte dello Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti, che sta dominando il campionato russo, che affronterà (andata in casa) invece i francesi dell'Auxerre.

Calcio Fabregas: Resto all'Arsenal al 100 percento

Londra, 6 ago. (Ap-Apcom) - Cesc Fabregas giocherà la prossima stagione "al 100 percento" ancora nell'Arsenal. Lo fa sapere attraverso un comunicato lo stesso ventitreenne centrocampista della nazionale spagnola campione del mondo, inseguito dal Barcellona, la squadra nella quale il giocatore è cresciuto ai tempi del settore giovanile e che aveva lasciato quando aveva 16 anni. Il manager dei gunners Arsene Wenger ha già respinto due pesantissime offerte arrivate dai catalani. Fabregas si dice "totalmente concentrato" sulla stagione che lo aspetta all'Arsenal. Al quale, per altro, è legato da altri 5 anni di contratto. "Non posso negare che andare al Barcellona è una prospettiva che mi attira, è il club per il quale da bambino sognavo di giocare, lì ho imparato a giocare al calcio, è la città dove sono cresciuto e dove vivono i miei amici e la mia famiglia, ma sono anche un professionista e comprendo la volontà dell'Arsenal di non cedermi", dice Fabregas. "Non credo che nel mondo ci siano tanti giocatori che non vorrebbero giocare al Barcellona. Io devo però tantissimo all'Arsenal, al manager e ai tifosi, quindi rispetto la loro decisione e la mia concentrazione sarà assoluta verso gli impegni che mi aspettano con la mia squadra. Posso assicurare ai tifosi dell'Arsenal che le trattative con il Barcellona sono assolutamente chiuse". Dai giornali catalani, ovviamente più vicini al Barcellona, oggi si apprendeva invece che il club del presidente Sandro Rosell sarebbe stato disposto ad alzare l'offerta per Fabregas fino a 50 milioni di euro, mentre - scriveva Mundo Deportivo - il giocatore, tornato ieri a disposizione dell'Arsenal dopo le vacanze, avrebbe comunicato ieri a Wenger la sua volontà di tornare in Spagna.

Calcio/ Italia: Prandelli convoca Balotelli, Amauri e Cassano

Mercoledì a Londra amichevole con la Costa d'Avorio
Roma, 6 ago. (Apcom) - Mario Balotelli, Amauri e Antonio Cassano sono stati inseriti nelle prime convocazioni del nuovo Ct azzurro Cesare Prandelli in vista dell'amichevole di mercoledì a Londra con la Costa d'Avorio. Lo fa sapere la federcalcio in una nota. Per Balotelli e Amauri si tratta della prima convocazione in nazionale. Questo l'elenco: Portieri - Marchetti (Cagliari), Sirigu (Palermo), Viviano (Bologna); Difensori - Antonini (Milan), Astori (Cagliari), Bonucci (Juventus), Cassani (Palermo), Chiellini (Juventus), Lucchini (Sampdoria), Molinaro (Stoccarda), Motta (Juventus); Centrocampisti - De Rossi (Roma), Lazzari (Cagliari), Marchisio (Juventus), Montolivo (Fiorentina), Palombo (Sampdoria), Pepe (Juventus); Attaccanti - Amauri (Juventus), Balotelli (Inter), Borriello (Milan), Cassano (Sampdoria), Quagliarella (Napoli), Rossi (Villarreal).

Quando la letterarura si innamora del calcio

di Niccolò Nisivoccia
LIBRI
acquista il libro su ibs
«Sivori, il vizio» di Massimo Raffaeli
È uscito da poco Sivori, un vizio (Italic, pp. 246, 16 euro) di Massimo Raffaeli (notissimo a tutti i lettori di questo giornale e non solo); e fin dalla Premessa l'autore compie la propria dichiarazione di fede: «il calcio, insieme con la letteratura, è la passione più antica della mia vita». In effetti il libro raccoglie scritti di calcio (come annuncia il sottotitolo), la maggior parte dei quali apparsa proprio sul manifesto; e se allora di calcio e letteratura si parla, si dica subito la verità: che Raffaeli rappresenta probabilmente l'espressione più alta di letteratura calcistica che oggi l'Italia conosca (dove la formula dubitativa è giustificata solo dal rispetto del pudore, che si sa contraddistinguere Raffaeli medesimo come cifra dell'anima), pur coltivata in forme circoscritte e riposte, vale a dire esercitata in forme diverse da quelle strettamente narrative. Perché qui scrive di calcio, ma Raffaeli è molte cose insieme: è letterato tout court, è opinionista, è critico letterario, è traduttore (benché la traduzione l'abbia frequentata poco negli ultimi anni, ma sarebbe sufficiente quel piccolo gioiello che è La morte difficile di René Crevel), è promotore culturale (e basti pensare alla recentissima benemerita ripubblicazione presso BUR, accompagnata dalla sua prefazione, di Azzurro tenebra di Arpino, (acquista il libro su ibs)

da lui tenacemente sostenuta); e solo appunto non è narratore o poeta in quanto tale. Ma le sue pagine - e le sue pagine sul calcio in particolare - hanno toni e contengono suggestioni e rivelazioni e squarci, che pure spesso all'invenzione letteraria o all'illuminazione poetica lo avvicinano; e però essendo al contempo la sua scrittura anche perfetta, nel senso in cui la perfezione della scrittura la intendeva Stendhal (che ne riteneva capaci solo i banchieri): nel senso cioè di essere fatta di parole limpide e precise, così rare nella vaghezza dello scrivere e del parlare comuni.
Quasi sempre il discorso sul calcio di Raffaeli trova occasione d'essere in relazione a libri letti o ad autori amati: in Sivori, un vizio se ne trova conferma, come dimostrano - aprendolo a caso - gli scritti su Alfonso Gatto o su Vittorio Sereni, o su Brera o Soldati o lo stesso Arpino, o sul misconosciuto Salvatore Bruno o sul dimenticatissimo Velso Mucci. Ma altrove sono i protagonisti del gioco, passati o presenti: Sivori naturalmente, e poi Angelillo, Piola, Facchetti, Dirceu, Zidane; ecco, altrove sono i protagonisti del gioco ad essere protagonisti anche della pagina e a venirvi fissati in un gesto, in un carattere, in un ricordo che li fanno divenire letterari a loro volta: figure quasi mitiche e di sogno, di cui allora vorremmo rivedere immediatamente le azioni, i movimenti, i gol, o le parate. Senza tuttavia che questa dimensione quasi mitica e di sogno faccia velo a quella strettamente tecnica e tattica, in relazione alla quale pure Raffaeli dà sempre grande prova di competenza: e qui allora per tutti sarebbe sufficiente leggere gli scritti su Bulgarelli o su Annibale Frossi. Oppure, altrove ancora: certe parabole esistenziali, nel racconto che ne viene offerto, diventano poco meno che romanzi in se stesse, come quella di Matthias Sindelar, «uno dei più grandi giocatori di ogni tempo, centravanti dei biancoviola dell'Austria Vienna, alfiere del Wunderteam allenato da Hugo Meisl, lui che probabilmente era ebreo e sicuramente antinazista ... eliminato insieme con la sua compagna, una ragazza milanese, ebrea anche lei, che insegnava italiano in un liceo di Vienna e l'aveva conosciuto nella sua città ai Mondiali del '34, in ospedale, dopo che Luisito Monti, un oriundo argentino dai modi efferati, lo aveva estromesso nel corso della semifinale, il cui arbitraggio tutti reputarono uno scandalo, cercando di spezzargli un ginocchio».
Insomma, ha forse poco senso tutto sommato parlare di letteratura calcistica, quanto poco ne ha più in generale parlare di letterature di genere anziché di letteratura tout court; ma è che davvero a questo genere Raffaeli conferisce nobile dignità: la letteratura facendosi strumento d'elevazione del calcio al di sopra delle miserie cui la postmodernità ogni giorno di più ci abitua, il calcio facendosi a sua volta elemento letterario da un lato e veicolo d'amore verso la letteratura dall'altro. E forse allora Raffaeli perdonerà il torto, o magari addirittura lo accetterà di buon grado.
ilmanifesto.it 4 agosto 2010

Premier League, paradiso del mistero. L'assalto cinese al Liverpool e i trucchi fiscali

di Luca Manes
LONDRA

Che cosa hanno in comune il grande Manchester United, dominatore del calcio inglese degli ultimi due decenni, e il piccolo Hartlepool, modesta compagine di terza serie famosa solo per essere il team per cui fa il tifo il personaggio dei fumetti Andy Capp? Entrambi i club fanno capo a società registrate in paradisi fiscali, in Nevada i Red Devils, nelle Isole Vergini Britanniche i Monkey Hangers. Un dato incredibile, sorprendente, che si evince da un dettagliato studio della Ong inglese Christian Aid. Il rapporto «Blowing the whistle» dimostra che delle 20 squadre che hanno disputato l'ultima edizione della Premier League, ben 14 hanno una relazione privilegiata con i cosiddetti centri finanziari oltremare. Come visto, non mancano le realtà delle divisioni minori che si sono legate a compagnie registrate nei paradisi fiscali - oltre all'Hartlepool, ci sono anche il Crystal Palace, il Watford e altre.
Se si esclude il Chelsea di Abramovich, tutte le grandi bazzicano per paesi dove il segreto bancario e l'elusione fiscale sono la regola. Bahamas e Isole Cayman, amene località che vengono subito in mente quando si disquisisce di paradisi fiscali, non sono molto gettonate (scelte «solo» rispettivamente da Tottenham e Birmingham City). Meglio affidarsi a Jersey, incantevole isoletta del Canale della Manica, o a qualche stato americano affezionato all'opacità bancaria come il Delaware, il Wyoming o il già citato Nevada - non a caso scelti da club quali Aston Villa, Manchester United e Liverpool, tutti con proprietari a stelle e strisce.
«In questi anni di crisi si sta iniziando a squarciare il velo dei paradisi fiscali, tanto che qui in Inghilterra sempre più tifosi hanno la consapevolezza che i loro club non sono amministrati in maniera del tutto corretta e trasparente», spiega David McNair, uno degli estensori del rapporto. «E' importante che ci si stia mobilitando per mutare una situazione diventata ormai insostenibile, eppure c'è ancora tanto da fare». Per esempio cambiare le regole della Football League - che gestisce lo svolgimento delle divisioni professionistiche minori inglesi - secondo cui è lecito che l'effettiva proprietà del Leeds United non possa essere svelata pubblicamente. Ma occorre mettere mano anche al «fit and proper test», ovvero l'esame al quale sono sottoposti i padroni della società di Premier League. Una prova a dir poco parziale e criticata ormai pure dal mondo politico, se è vero che nel 2007 aveva permesso all'ex primo ministro thailandese Thaksin Shinawatra (accusato di tutto un po') di mettere le mani sul Manchester City o nel corso dell'ultima stagione di favorire quattro cambi ai vertici societari del Portsmouth nell'arco di soli otto mesi. Da alcuni giorni Liverpool è in fibrillazione per l'offerta da 390 milioni di euro che il businessman cinese Jianhua Kenny Huang avrebbe presentato per rilevare i «reds» dalle mani di George Gillett e Tom Hicks, i padroni americani ormai prossimi al collasso finanziario. Huang non è un magnate e non fa parte della lista dei ricconi cinesi, ha una società con sede a Hong Kong (QSL Sports Ltd )ed è uno bravo a fare affari coi soldi degli altri: lo scorso anno ha guidato un gruppo d'investimento cinese all'acquisto del 15% dei Cleveland Cavaliers (basket Nba) e lo stesso acquisto del Liverpool sarebbe finanziato da un fondo sovrano mandarino. Non si conosce l'entità della sua ricchezza personale e se è per questo non vi è certezza nemmeno della data e del luogo di nascita di Mr. Huang.
Forse ha ragione Paul Hayward dell'Observer. «Uno degli elementi che hanno contraddistinto l'avventatezza del settore bancario, del mercato immobiliare e della Premier è stato il problema del rischio divenuto sinonimo di attività imprenditoriale». I quasi 4 miliardi di debiti e le immense speculazioni finanziarie di dubbia fattura, come dimostra il massiccio affidamento ai paradisi fiscali, fanno dei club della Premier uno dei simboli negativi dell'attuale Inghilterra post Labour, ora governata da un'improbabile coalizione Libdem-Tories. «Il ricorso all'esposizione debitoria è sicuramente finalizzato a eludere la pressione fiscale», sostiene il direttore del Tax Justice Network John Christiansen, la rete internazionale che nel 2009 ha lanciato il Financial Secrecy Index, in buona sostanza la graduatoria dei paradisi fiscali in base a una serie di parametri individuati dalla società civile globale. Applicando gli stessi parametri del Financial Secrecy Index per classificare la mancanza di trasparenza delle società di calcio inglese, la «vittoria» finale è andata ai soliti noti del Manchester United. All'Old Trafford ormai la maggioranza dei tifosi non vuol sentir più parlare della famiglia Glazer, ma i milionari americani intanto resistono. In attesa pure loro, forse, di misteriose offerte dalla Cina.

ilmanifesto.it

Baggio: si' a guida settore tecnico Figc

(ANSA) - ROMA, 2 AGO - "Ho dato il mio assenso, da parte mia c'é la massima disponibilità a ricoprire il ruolo di presidente del settore tecnico di Coverciano". Lo ha annunciato Roberto Baggio all'uscita della sede della Figc dopo l'incontro con il presidente Giancarlo Abete. 'Adesso, però, devo aspettare il Consiglio Federale di mercoledì -ha aggiunto l'ex 'divin codino'-. Sarà un'esperienza impegnativa, ma spero divertente, sapremo mercoledì se tutto andrà in porto". Baggio dovrebbe succedere ad Azeglio Vicini.

Curiosport - Tradito, Matthaus perde la panchina

Eurosport - lun, 02 ago 10:55:00 2010

La giovane moglie lo tradisce, Matthäus perde la panchina del Camerun. No, nessuno scherzo o colpo ad effetto di questa calda estate. Tutto vero: la moglie del presidente del Camerun non accetta la situazione coniugale dell'ex campione tedesco e interrompe ogni trattativa con lui...

Continua la triste telenovela sportivo sessuale di questo ormai bollente 2010. Dopo il caso Woods, dopo John Terry ecco un altro capitolo a riempire le pagine di tutto il mondo. Lothar Matthäus, ex campione tedesco e fresco allenatore del Camerun, perde il suo posto a causa del tradimento della sua giovanissima consorte Liliana Chudinova, pizzicata in Sardegna con un italiano in atteggiamenti non proprio amichevoli e formali.
Vita tormentata quella dell’indimenticato campione nerazzurro e simbolo del calcio tedesco. Il matrimonio con la giovanissima Liliana Chudinova di 22 anni, sposata a inizio 2009 a Las Vegas, è infatti la quarta storia d'amore fallita per il 49enne.
Alcuni giorni fa la giovanissima ucraina era stata fotografata su uno yacht mentre si scambiava effusioni con un uomo d'affari italiano. Immagini a dir poco scioccanti per Lothar Matthäus, deluso e travolto dalla notizia.
Ma alla mazzata amorosa si unisce un altro “schiaffo” come lo ha definito il campione: la notizia ha monopolizzato l'attenzione dei media a livello mondiale arrivando fino in Camerun dove non è stata presa molto bene dai vertici politici e sportivi del paese. A dire di no al tedesco prossimo tecnico della nazionale africana è stata Chantal Biya, moglie dell'attuale presidente Paul Biya. A spiegare la situazione lo stesso Matthäus in persona al Welt am Sonntag: “Non sarò l'allenatore del Camerun. La moglie del presidente, il quale mi voleva a tutti i costi, ha appreso la notizia della mia crisi coniugale e ha interrotto le trattative”.
E intanto, tanto per non farci mancare nulla, è già cominciato in terra tedesca il walzer di accuse e rivelazioni tra i due protagonisti della vicenda, Matthäus e Liliana Chudinova, in guerra in ogni prima pagina dei giornali tedeschi.
Eurosport

Spagna: Puyol in Nazionale altri 2 anni

(ANSA) -MADRID, 1 AGO- Carles Puyol, difensore e simbolo del Barcellona e della Spagna campione del mondo, ha deciso: giochera' altri 2 anni con la nazionale. Era intenzionato a chiudere l'esperienza dopo il Mondiale ma gli ultimi avvenimenti gli hanno fatto cambiare idea. 'L'ho deciso -ha detto sul suo sito- dopo averne parlato molto con i compagni, il tecnico, Hierro e anche con degli amici'. Puyol ha esordito con la nazionale maggiore della Spagna nel 2000 contro l'Olanda e vanta finora 90 presenze.

F. 1: GP UNGHERIA. VINCE MARK WEBBER DAVANTI AD ALONSO

Budapest (Ungheria), 1 ago. - Mark Webber ha vinto il gp d'Ungheria, dodicesima prova stagionale del mondiale di F.1. L'australiano della Red Bull, al termine di una gara dominata, ha preceduto sul podio la Ferrari di Fernando Alonso che ha chiuso con un distacco di 17"8 e il compagno di squadra Sebastian Vettel. Quarto posto per l'altra Ferrari di Felipe Massa. Gli altri piloti andati a punti sono nell'ordine: Petrov (Renault), Hulkenberg (Williams), De La Rosa (Sauber), Button (McLaren), Kobahashi (Sauber), Barrichello (Williams). Gara sfortunata per l'irnai ex leader del mondiale Lewis Hamiton; il britannico della Mclaren, che si trovava in quarta posizione, e' stato costretto al ritiro al 24ˆ giro per problemi tecnici. La Red Bull balza in vetta al mondiale costruttori e Webber in quella piloti. (AGI) -

Calciomercato - Wesley sponsorizza Mou "Andrà allo United


Non combattono più sullo stesso fronte, ma tra Wesley Sneijder e Josè Mourinho il rapporto resta di stima assoluta. Tanto che il fantasista olandese sponsorizza il neo-allenatore del Real Madrid per il doppio ruolo di tecnico del Manchester United e di Ct dell'Inghilterra. "Il calcio inglese lo entusiasma più di qualsiasi altro calcio in Europa. La domanda non è se tornerà in Premier League, ma quando tornerà. È scritto che nel giro di qualche anno andrà al Manchester United. Un grande manager si ritirerà e un altro prenderà il suo posto", dice al domenicale 'News of the World' Sneijder in riferimento al possibile passaggio di consegne fra sir Alex Ferguson e l'attuale tecnico del Real Madrid.

"Ma - aggiunge - se gli venisse offerta la panchina dell'Inghilterra insieme a quella del Manchester United sono sicuro che accetterebbe. A lui piace troppo interagire quotidianamente con i giocatori per assumere esclusivamente un ruolo internazionale. Josè ed io siamo diventati buoni amici nell'Inter e dalle conversazioni che abbiamo avuto so che pensa che potrebbe fare qualcosa di buono con i giocatori dell'Inghilterra". "Quando andrà allo United, la Football Association deve offrirgli anche la panchina della nazionale e da quanto ci siamo detti so che gli piacerebbe", sottolinea il fuoriclasse olandese.

La Federcalcio inglese, però, non vede di buon occhio il doppio incarico. "Ma stiamo parlando del miglior tecnico del mondo ed è un esperimento che ha già avuto successo", obietta Sneijder. "Tra l'altro il suo secondo incarico sarebbe in Premier League e perciò avrebbe la possibilità di lavorare ed osservare ogni settimana da vicino i migliori giocatori inglesi". Secondo l'olandese, "Mourinho vince ovunque non sempre perchè ha i migliori giocatori, ma perché ti convince di essere il migliore. È fantastica la fiducia che ti dà e quando è in un club è lui, i suoi giocatori e il suo staff contro il resto del mondo. Con la qualità che hanno i giocatori dell'Inghilterra un tecnico come lui ne farebbe sicuramente la nazionale favorita. Se la Federcalcio inglese si prepara a questo, sono sicuro che Josè possa diventare il tecnico dell'Inghilterra entro i Mondiali di Brasile 2014".
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