Eurosport - lun, 02 ago 10:55:00 2010
La giovane moglie lo tradisce, Matthäus perde la panchina del Camerun. No, nessuno scherzo o colpo ad effetto di questa calda estate. Tutto vero: la moglie del presidente del Camerun non accetta la situazione coniugale dell'ex campione tedesco e interrompe ogni trattativa con lui...
Continua la triste telenovela sportivo sessuale di questo ormai bollente 2010. Dopo il caso Woods, dopo John Terry ecco un altro capitolo a riempire le pagine di tutto il mondo. Lothar Matthäus, ex campione tedesco e fresco allenatore del Camerun, perde il suo posto a causa del tradimento della sua giovanissima consorte Liliana Chudinova, pizzicata in Sardegna con un italiano in atteggiamenti non proprio amichevoli e formali.
Vita tormentata quella dell’indimenticato campione nerazzurro e simbolo del calcio tedesco. Il matrimonio con la giovanissima Liliana Chudinova di 22 anni, sposata a inizio 2009 a Las Vegas, è infatti la quarta storia d'amore fallita per il 49enne.
Alcuni giorni fa la giovanissima ucraina era stata fotografata su uno yacht mentre si scambiava effusioni con un uomo d'affari italiano. Immagini a dir poco scioccanti per Lothar Matthäus, deluso e travolto dalla notizia.
Ma alla mazzata amorosa si unisce un altro “schiaffo” come lo ha definito il campione: la notizia ha monopolizzato l'attenzione dei media a livello mondiale arrivando fino in Camerun dove non è stata presa molto bene dai vertici politici e sportivi del paese. A dire di no al tedesco prossimo tecnico della nazionale africana è stata Chantal Biya, moglie dell'attuale presidente Paul Biya. A spiegare la situazione lo stesso Matthäus in persona al Welt am Sonntag: “Non sarò l'allenatore del Camerun. La moglie del presidente, il quale mi voleva a tutti i costi, ha appreso la notizia della mia crisi coniugale e ha interrotto le trattative”.
E intanto, tanto per non farci mancare nulla, è già cominciato in terra tedesca il walzer di accuse e rivelazioni tra i due protagonisti della vicenda, Matthäus e Liliana Chudinova, in guerra in ogni prima pagina dei giornali tedeschi.