Sport Land News: mondiale calcio
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L'ultima trovata del presidente della Fifa Joseph Blatter: abolire i pareggi nelle partite della fase a gironi dei Mondiali

L'ultima trovata del presidente della Fifa Joseph Blatter: abolire i pareggi nelle partite della fase a gironi dei Mondiali. 'Stiamo riflettendo sulla possibilita' di abolire il pareggio nelle partite della prima fase dei Mondiali - dice Blatter alla rivista tedesca Focus - ma non vuol dire che in caso di pari le due squadre andranno ai supplementari'.Blatter ipotizza il ricorso ai rigori o alla reintroduzione del golden goal. Obiettivo: rendere meno noiose le gare della prima fase.

ansa



Francia, gli sponsor chiedono i danni alla Federcalcio

Gli sponsor della nazionale francese chiedono un milione di euro di danni alla Federcalcio transalpina per il fiasco dei Bleus ai Mondiali sudafricani. Lo ha reso noto il tesoriere della FFF, Bernand Désumer: «Gli sponsor ci hanno detto che, avendo subìto un danno, vogliono essere risarciti - dice sconsolato -. Chiedono un po’ più di un milione di euro. Sono i nostri partner principali: Suez, Carrefour e Crédit Agricole. Ne abbiamo discusso in modo amichevole».

Alla lista di Désumer, il segretario generale della Federcalcio transalpina, Henri Monteil, ha aggiunto anche l’Adidas, affermando che la ditta di abbigliamento sportivo si ritrova «ancora 180 mila maglietta della nazionale invendute sul groppone. Gli sponsor ci chiedono una compensazione per quello che è successo in Sudafrica. Non vogliono rinegoziare i contratti, che sono validi per i prossimi quattro anni».

tuttosport 23 luglio 2010

Olanda, Sospeso parroco che aveva celebrato messa "Mondiale"

L'Aia, 16 lug - Per quanto i disegni della Provvidenza siano da considerarsi imperscrutabili, Domineddio non si occupa di calcio: il vescovo della diocesi olandese di Haarlem ha quindi deciso di sospendere il sacerdote che aveva organizzato una "messa orange" alla vigilia della finale mondiale fra Spagna e Olanda.

Il reverendo Paul Vlaar, parroco di Obdam, "non ha reso giustizia alla sacra natura dell'Eucaristia", sottolinea il vescovo: con indosso una stola arancione il sacerdote ha officiato la messa di fronte a una chiesa gremita di fedeli, chinandosi anche a parare un pallone che una delle sue entusiaste pecorelle aveva calciato lungo la navata centrale.

Il paese si è schierato con il parroco, dicendosi "scioccato e dispiaciuto" per la decisione delle gerarchie; sta di fatto che l'iniziativa non ha avuto ascolto neanche nelle sfere più alte: di fronte alla un tempo cattolicissima Spagna, l'Olanda è uscita sconfitta con un gol all'ultimo minuto dei supplementari.

APCOM | Diario del Web
venerdì 16 luglio 2010

Finale Mondiali 2010, Spagna-Olanda: ESPANA CAMPEON DEL MUNDO!!!

La Spagna è campione del mondo. Iniesta al 116' minuti trascina le furie rosse sul tetto del mondo e permette a Iker Casillas di alzare la prima coppa del mondo della loro storia. L'Olonda crolla, la maledizione continua è la terza finale che gli oranje perdono consacrandosi così eterna sconfitta!
fonte: calcio.fanpage.it
11 Luglio 2010. La Spagna è campione del mondo. Iniesta al 116′ trascina le furie rosse nella storia e permette al capitano Iker Casillas di alzare la prima coppa del mondo degli iberici al cielo di Johannesburg. Sono serviti 116 lunghissimi minuti per decretare un campione al Soccer City Stadium, una partita al cardiopalmo, in certi tratti persino cattiva, ma alla fine sono gli spagnoli a gioire siglando tra l’altro un’eccezionale doppietta, Europeo+Mondiale impresa riuscita in precedenza solo alla Germania e alla Francia. Sul fronte opposto continua la maledizione dei tulipani che perdono la loro terza finale della loro storia mondiale. Questa notte però Robben più di tutti non dormirà sonni tranquilli perchè si porta sulla coscienza il peso di due incredibili occasioni fallite innanzi al monumentale Casillas.

Al fischio d’inizio la furie rosse si avventano sulla difesa oranje e cercano il gol fin dalle battute iniziali. Sergio Ramos è indiavolato e al 5′ minuto costringe ad un vero miracolo Stekelenburg che con un balzo felino devia in angolo il colpo di testa del giocatore del Real Madrid. Poco dopo ancora Sergio Ramos scorrazza per la difesa olandese ma questa volta il suo tiro cross è deviato da Hietinga in calcio d’angolo a porta ormai sguarnita. L’Olanda è sbandata e concede campo e palla alla Roja e così è di Villa il terzo trillo della gara. Il sinistro del bomber spagnolo colpisce la rete interne e illude la tifoseria spagnola che grida al gol. La Spagna continua a pigiare il piede sull’acceleratore ma sembra un remake di ciò che ha giò fatto vedere in questo mondiale, tanto possesso, ma pochi gol.

L’Olanda incassa, barcolla ma come un pugile stanco di essere alle corde reagisce, spesso anche ai limiti del comportamento. Webb ha un gran da fare per non perdere di mano l’incontro. I cartellini si sprecano, il rosso resta in tasca anche quando il folle De Jong stende Xavi Alonso colpendolo con un calcio da karate in pieno petto. La gara così diventa una vera e prorpria battaglia, ma volente o nolente si ristabilisce un equilibrio. Il primo tempo si chiude così, con nessuna delle due squadre che riesce a far pendere il piatto della bilancia dalla propria parte e a onor di cronoca l’unico vero sussulto arriva da un’inconprensione tra Heitinga e Casillas. Il difensore olandese infatti nel restituire il pallone come il fair-paly comanda per poco non sorprende Casillas.

Il sipario si riapre sul Soccer City Stadium dopo l’intervello e gli attori sono sempre gli stessi. Nessun cambio da ambo le parti e così la gara stenta a prendere il largo. Si continua sulla falsa riga del primo tempo e Webb continua a metter mano ai cartellini. Bisogna aspettare infatto il 15′ del secondo tempo per sobbalzare in poltrona o sugli spalti. Portagonista in negativo questa volta è Robben. Sneijder sfodera dal cilindro uno dei suoi colpi e lo lancia col contagiri nel cuore della difesa spagnola, Robben s’invola nel corridoio disegnato dal compagno ma al momento del dunque si fa ipnotizzare dal monumentale Casillas che con la punta del piede devia in angolo. Dopo solo 2′ minuti è la Spagna ad avere nei suoi piedi il match point. Il nuovo entrato Navas crossa forte e teso al centro Heitinga pasticcia e la palla finisce sui piedi di Villa che prende la mira e calcia a botta sicura ma sulla sua conclusione s’immola per la patria lo stesso Heitinga che si fa così perdonare lo svarione difensivo di qualche istante prima. Poco dopo è di nuova Spagna, ma questa volta cambia il protagonista. Sergio Ramos è solo nell’area di rigore olandese, ha tutto il tempo per mirare e battere Stekelenburg ma il suo colpo di testa è alto sulla traversa. Le squadre sembrano gettare la spugna in attesa dei tempi supplementari e quando Robben fallisce a 7 minuti dall fine l’ennesima limpida palla gol, facendosi nuovamente fermare da Casillas, dopo aver letteralemente seminato il combattivo Puyol i supplementari diventano realtà.

La stanchezza la fa da padrone e si aprono spazi vertiginosi da entrambe le parti. Mathijsen Navas e Fabregas regalano i birvidi del gol ma bisogna aspettare il 116′ per vedere finalmente il pallone in rete. Heitinga finisce la sua partita prima del dovuto facendosi espellere da Webb, Van Bommel non è un centrale e si vede e cosi, Villa serve al centro dell’area Iniesta, lo spagnola prende la mira e insacca il gol del vantaggio alle spalle di Stekelenburg. Esplode la panchina spagnola, Casillas inizia a piangere. I quattro minuti restanti sono solo una lenta agonia per entrambe le squadre. Al triplice fischio….c’è solo un grido che rimbomba al Soccer City Stadium….VAMOS!!!!….La Spagna è campione del mondo per la prima volta nella sua storia!

Davide Pecchia

Il (giusto) trionfo del nuovo pallone

di Italo Cucci - avvenire
 Voglio evitare di esser (metaforicamente) lapidato, epperciò eviterò di dire che Blatter è un fenomeno; ma datemi almeno licenza di chiamarlo fortunato. La finale sudafricana sarà ricordata come il trionfo di un nuovo mondo: non per demagogia, ché altrimenti dovremmo avere accolto in finale, chessò, un Sudafrica o un’Australia o una Nuova Zelanda; per qualità calcistica di sicuro ma anche per assenza di ogni possibile orchestrazione organizzativa, magari a sfondo arbitrale.
  Senza offesa per Olanda e Spagna, è come ricordare il campionato vinto dal Verona, o dalla Sampdoria, o dal Napoli,
ovvero quando - come diceva l’Avvocato ­«lo Scudetto è in libera uscita». Si, cari amici, siamo alla finalissima di una Coppa del Mondo in libera uscita, giocata da due Paesi - Olanda e Spagna - che non hanno mai vinto: la prima fallendo (ingiustamente) due finali, la seconda favorita di sempre ma mai “unita per vincere”, ovvero soffrendo la persistente rivalità fra catalani (Barcellona) e castigliani (Real Madrid), già forte ai tempi del Caudillo Franco, mai scemata con Re Juan Carlos di Borbone. Magari fosse la volta buona. Blatter fortunato, dunque, al punto di poter menar vanto di una gestione con Mani Pulite che ha non solo conosciuto un esito comunque valido dal punto di vista tecnico ma anche preparato un futuro migliore per questo Paese afflitto da una povertà endemica nonostante sia il più ricco del mondo. Domenica il potente presidente zulu Zuma incontrerà il presidente del Cio Rogge e gli presenterà (ufficiosamente) la candidatura alle Olimpiadi del 2020: se così sarà, Roma farà bene a pensare alla rinuncia, quasi un gesto benefico nei confronti di una terra e di un popolo che hanno forte bisogno di futuro. Come dicevo, tecnicamente è una finale felice non solo perché giusta: la Spagna, finalmente protagonista dopo essersi nascosta (come Italia ’82) dietro partituzze non convincenti risolte dai gol di Villa, rappresenta anche tutto il calcio latino sparito appena il Sudamerica ha dato l’idea di “possedere” il Mondiale. Mentre l’Olanda è felice espressione del calcio più moderno della Vecchia Europa, non solo per la presenza di un trio di campioni eccellenti come Sneijder, Robben e Kuyt ma per la natura quasi scientifica del ruolo di Sneijder accostata alla indiscutibile classicità del gioco di Robben. Quale che sia il risultato, l’Olanda lascerà il segno in questo Mondiale per il ritorno della personalità individuale che - pur collocata in un gioco di squadra - smentisce per un volta la coralità cooperativa. Fatalmente, riportando in auge la forza d’Orange in un Paese che la disprezza quando non la odia. Sarebbe bello - e chissà come gonfierebbe il petto Blatter! - se il calcio, se lo sport facesse sparire anche questa penosa traccia dell’apartheid.

MONDIALI 2010 PARTITE IN TV/ Oggi 9 luglio stop ai Mondiali. Finali da domani 10 luglio. Calendario, programmi tv

Mondiali 2010 – finale in tv – Anche oggi, venerdì 9 luglio, non ci sono partite dei Mondiali 2010, che si avviano alla conclusione. Le ultime due partite saranno disputate nel finesettiamna: la finale per il terzo e quarto posto e la finale che decreterà la squadra che vincerà la Coppa del Mondo 2010. Alla pagina seguente giorni, orari e canali tv per vedere le partite finali. E nel pomeriggio di oggi è atteso il pronostico del polpo Paul sulla partita finale per il terzo e quarto posto. Il famosissimo mollusco avrà di nuovo ragione?

Nella finale di Johannesburg competeranno per la Coppa del Mondo 2010 la Spagna e l’Olanda.

Le Furie Rosse hanno conquistato la finalissima dopo una partita, vinta per 1 a 0, in cui hanno dominato la Germania, che dovrà accontentarsi della finale terzo e quarto posto. L’Olanda ha strappato l’accesso alla finale dopo la vittoria contro l’Uruguay (che sfida la Germania nella finale 3 – 4 posto) per 3 reti a 2.
ilsussidiario.net

Tutti i segreti di Spagna e Olanda

Chi vince conquista per la prima volta il trono mondiale. Le Furie rosse puntano sul possesso palla e si presentano con il dubbio Torres. Circa gli olandesi, che ritrovano van der Wiel e de Jong, va di moda il paragone con lo squadrone degli anni settanta, più forte ma forse meno concreto

di LUIGI PANELLA
Tutti i segreti di Spagna e Olanda


ROMA - Sarà una finale di grande fascino quella tra Olanda e Spagna, per tanti motivi. Il primo è che, comunque vada, ci sarà una nuova Nazionale ad entrare nel ristretto club delle vincitrici della coppa del mondo. L'ultima volta che due formazioni ancora a secco di vittorie si erano affrontate, è datata 1978: anche allora c'era di mezzo l'Olanda, che si arrese ai padroni di casa dell'Argentina in una delle finali più dure di sempre. Olanda-Spagna è anche il trionfo del bel gioco. La Spagna ha confermato quanto di buono fatto vedere agli Europei vinti due anni fa: pressing costante - sinonimo di notevole condizione atletica - e soprattutto uno straordinario possesso palla. 'Merito' dei tanti palleggiatori del Barcellona, tessuto pregiato sul quale al sapiente Del Bosque non è rimasto che aggiungere la grande spinta di Sergio Ramos a destra, la regia di Xabi Alonso, la sicurezza di Casillas tra i pali. Stavamo per aggiungere la potenza di Fernando Torres, ma per ora l'attaccante del Liverpool ha inevitabilmente risentito dei problemi fisici stagionali e non ha reso granchè. Proprio Fernando Torres è il grande dubbio per la finale: probabile che per lui ci sia ancora una volta panchina, con Villa punta di riferimento, il guizzante Pedro tenuto largo, Iniesta e Xavi a fare gioco ed una sorta di doppio regista con Xabi Alonso e Busquets davanti alla difesa.




L'ARANCIA MECCANICA - Se in casa Spagna almeno un dubbio di formazione esiste, non c'è nemmeno quello in casa olandese. Rientrano dalla squalifica van der Wiel, che si riprende il suo posto in difesa a destra, e de Jong, prezioso compagno di reparto di van Bommel nella diga a protezione della retroguardia. Per quanto riguarda il reparto offensivo, tutto abbastanza scontato, con van Persie attaccante di riferimento, Sneijder cerntrale sulla trequarti con il prezioso Kuyt e l'estroso Robben a spartirsi gli esterni (il primo a sinistra, l'altro a destra). In molti stanno facendo il paragone tra la famosa Arancia Meccanica che negli anni settanta, pur avendo fior di fuoriclasse, fallì per due volte l'assalto mondiale. Probabilmente questa Olanda non vale quella, ma potrebbe essere più concreta. Compariamo (dati Castrol) le tre versioni della grande Olanda mondiale: quella odierna per ora ha segnato 2 reti a partita, ma in ogni gara ha tirato 11.2 volte verso la porta avversaria. Nel 1974 e nel 1978 la media reti era leggermente superiore (2,1), ma con molti tiri in porta in più (rispettivamente 17 e 16.6 a gara).

LE CHIAVI TATTICHE - Gli olandesi devono leggere alla perfezione due zone del campo se vogliono avere possibilità di farcela: van Bommel e de Jong ad esempio, oltre a cercare di rilanciare l'azione, devono fare costante interdizione contro il possesso palla spagnolo: con la Germania (sempre dati Castrol) 298 passaggi completati delle Furie rosse contro i 167 dei tedeschi. Altra chiave, incursioni del re Mida Sneijder a parte, sarà la capacità di Robben di saltare il siretto avversario Capdevila creando la superiorità numerica. Da parte spagnola, chi si trova ad attaccare dalla parte di van Brockhorst - che non ha più lo scatto di un tempo - può creare problemi, ma anche i centrali Mathjisen e Heitinga qualche affanno contro il piccoletto Villa potrebbero accusarlo. Interessanti anche alcuni testa a testa statistici. Duello Sneijder-Xavi: l'olandese segna di più (5 a 0) e tenta maggiormente il tiro (22 a 5), ma dal piede dello spagnolo in questo campionato del mondo sono partite ben 25 chance da rete contro le 9 dell'olandese.

C'E' ANCHE LA FINALINA - L'altra finale in programma sabato, è quella di consolazione. Germania e Uruguay tornano ad affrontarsi per il terzo posto, cosa accaduta 40 anni fa: in Messico vinsero 1 a 0 i tedeschi. Il morale alto lo hanno gli uruguaiani - stupendo il loro Mondiale -, che recuperano Suarez per un 4-4-2 offensivo: la punta dell'Ajax farà coppia con Forlan, mentre Cavani riprende la posizione di esterno sinistro di centrocampo. La Germania recupera Mueller, trequartista di destra mancato tattissimo nella sfida persa con la Spagna, ma rischia di perdere Klose, alle prese con un problema fisico. Nel reparto difensivo di sinistra, probabile spazio dal primo minuto per Jansen al posto di Boateng. Morale basso per i tedeschi, testimoniato anche dalla dichiarazioni del capitano Lahm, che ha fatto sapere che anche in caso di terzo posto la squadra non sfilerà in festa come 4 anni fa, visto che gli obbiettivi erano più alti.


(08 luglio 2010) repubblica.it

Mondiali 2010: l’Olanda festeggia la vittoria con le Wags, le foto

Gli Orange incontrano le mogli e festeggiano con baci e abbracci l'accesso alla finale.

Ci vorrebbe la profezia del Polpo Paul per stabilire chi si aggiudicherà la vittoria nella finale di questo Mondiale, prevista per l’11 luglio. Sarà la Spagna, che ieri ha battuto inaspettatamente la Germania (nonostante il numero portafortuna di Playboy in cui le conigliette tedesche posavano nude) alla quale non ha lasciato segnare nemmeno un gol? Oppure sarà l’Olanda a diventare campione del Mondo?

In quast’ultimo caso uno dei giocatori che più si è distinto in squadra (si dice che ogni cosa che tocchi diventi oro, un pò come Re Mida), Wesley Sneijder, visti i successi ottenuti con l’Inter, potrebbe anche guadagnarsi il Pallone d’Oro… E come se non bastasse, subito dopo la finale lo attende un altro grande giorno, quello del suo matrimonio.

Subito dopo la partita che li ha portati di un passo più vicini alla finale, i giocatori dell’Olanda si sono incontrati con le loro Wags, mogli, fidanzate e compagne che li hanno subito abbracciati, baciati ed accolti come grandi eroi. Gli Orange si sono goduti le loro dolci metà per tutta la giornata di mercoledì all’Hilton di Sandton, l’albergo che ospita gli Orange, come stabilito dal ct Bert van Marwijck. Da venerdì riprenderanno invece gli allenamenti in vista della loro ultima partita ai Mondiali 2010.


Simona Redana.
gossip.fanpage

MONDIALE SUDAFRICA: GRANDE ATTESA PER SEMIFINALE GERMANIA-SPAGNA

(IRIS) - ROMA, 7 LUG - C'è grande attesa per la semifinale di questa sera Germania-Spagna.

La sfida avrà inizio alle 20.30, con diretta tv su Raiuno.

Intanto, dopo la vittoria di ieri dell'Olanda, è sicuro che sarà una finalissima di marca tutta europea, smentendo la fase iniziale della competizione in cui le compagini sudamericane avevano fornito un'ottima impressione.

Sia tra le 'furie rosse' sia tra i tedeschi c'è un approccio ottimista al match di oggi.

Mondiali: Spagna nella storia, 1-0 al Paraguay

E´ stata più dura di quanto molti addetti ai lavori avessero preventivato ma alla fine la Spagna ce l´ha fatta, ha raggiunto la prima semifinale della sua storia battendo nell´ultimo quarto di finale in programma un Paraguay che nel secondo tempo, ancora sullo 0-0, ha malamente sprecato un rigore. Alla fine ci ha pensato il solito David Villa a regalare agli iberici una qualificazione che, comunque vada a finire la semifinale di mercoledì contro la Germania, fa entrare nella storia del calcio spagnolo questa spedizione mondiale. (Mediagol.it) (MRC)

Olanda-Uruguay e Germania-Spagna: da martedì le semifinali mondiali

Si giocano il 6 e il 7 luglio. Il mondiale delle stelle cadute: da Messi a Cristiano Ronaldo.

Franco Pennello - ilsalvagente.it
Non è un mondiale tutto latino-americano come sembrava. Da martedì, in semifinale, si trovano - infatti - tre grandi del calcio europeo, la Germania, la Spagna e l'Olanda e la meno attesa delle latino-americane: l'Uruguay, che da 40 anni non arrivava fin sulla vetta.
Le sfide ricominciano martedì prossimo, 6 luglio, alle 20, 30 a Città del Capo, dove si troveranno di fronte Olanda e Uruguay.
Mercoledì 7, invece, a Durban si affronteranno, sempre alle 20,30, le due squadre che si sono qualificate oggi: Germania e Spagna in quella che sembra una vera e propria finale anticipata.

Messi, oggi è caduta un'altra stella 

Polvere di stelle. Il Sud Africa delude non solo per il gioco, ma anche per le star più celebrate. 
Ora c'è anche Lionel Messi, tra le stelle cadute di questo Mondiale 2010 che sembra stregato per palloni d'ora e affini.
Nelle uscite precedenti dell'Argentina, Messi aveva almeno dettato i tempi degli attacchi di Tevez e Higuain, oggi - contro la Germania - è stato completamente neutralizzato dalla difesa tedesca.

Deludono i campioni di Barcellona e Real Madrid

Dal Barcellona (è la squadra di Messi) al Real Madrid: sono tanti i flop dei campioni più attesi: il più clamoroso, finora, era stato quello di Cristiano Ronaldo, che ha concluso la sua ultima partita contro la Spagna sputando in una telecamera.
E a Madrid (dove il portoghese ormai da un anno gioca con il Real, senza mai convincere del tutto neppure lì) non l'hanno presa benissimo.
È, comunque, un Mondiale senza stelle, ormai lo si è capito.
Grazie all'eliminazione di molte big, infatti, sono tanti i calciatori superpagati che hanno tradito le notevoli attese della vigilia. Ed è una lista abbastanza folta.
D’altra parte, fi ora, da mediani. Un Campionato del Mondo da palla lunga e pedalare come dimostrano le qualificazioni agli ottavi di Corea del Sud, Ghana, Usa, Slovacchia, Paraguay e Giappone.

Solo un gol per Cristiano Ronaldo

Su tutti c'è il pallone d'oro Cristiano Ronaldo, che - a differenza di Messi (nella foto) - è stato impalpabile in tutto il mondiale e, cosa più grave per i tifosi portoghesi, proprio nel quarto di finale giocato dalla sua nazionale contro i “cugini” della Spagna, e che esce dal mondiale con delle prestazioni che non reggono la sua fama, e con un gol all'attivo nel 7 a 0 rifilato dai portoghesi alla Corea del Nord.

Impalpabili Rooney e Lampard

Altri flop clamorosi sono quelli delll'attaccante del Manchester United Wayne Rooney e del centrocampista del Chelsea Franky Lampard. Entrambi hanno trascinato i loro club per tutta la stagione, ma una volta alla sfida mondiale non si sono fatti trovare pronti. Non a caso l’Inghilterra è stata rispedita a casa dalla Germania.

Subito a casa Ribery

Un altro flop è Frank Ribery, che dopo aver conquistato la finale di Champions (non giocata per squalifica) ha contribuito con tutti francesi all'ammutinamento di mister Domenech, e quindi al Campionato fallimentare dei transalpini. Ma questo, forse, è un discorso a parte.

Irriconoscibile Eto’o

Ma hanno deluso anche le stelle africane. L'interista Eto'o ha segnato, ma come al solito quando gioca nel Camerun (che è poca cosa) va in campo troppo responsabilizzato e cessa di colpo di essere l'Eto'ò che conosciamo.

Drogba ha un’attenuante

Una attenuante in più ce l'ha invece Drogba: è arrivato al Mondiale con un braccio rotto e ricucito in extremis. Ma ha comunque ciccato un'occasione unica come il Campionato del Mondo in terra d'Africa.

Buffon pure

E poi assieme all'Italia campione del Mondo ha deluso anche quello che un tempo era considerato il più forte portiere della terra: quel Gigi Buffon che in questa edizione ha disputato solo 45 minuti e poi si è accomodato in panchina per un'ernia al disco che lo falcidia da anni.
Ma nel clud Italia il capocannoniere del campionato, Di Natale, e la prima punta, Gilardino, sono stati proposti per una partecipazione straordinaria a "Chi l'ha visto?".

Ancora puà riscattarsi Torres

Ci sono poi calciatori che finora hanno deluso, ma - essendo le loro squadre ancora in corsa - che possono ancora riscattarsi. Uno di questi è El Nino Fernando Torres che è in una condizione lontana anni luce da quella dell'ultimo campionato europeo in cui ha trascinato la sua Spagna alla vittoria finale.

Così come Kakà

E può ancora riscattarsi anche il brasiliano Kakà, che dopo una stagione deludente al Real Madrid - soffre di pubalgia - ancora stenta a decollare: qualche assist fin ora lo ha pure regalato, ma da lui ci si attende molto di più.

Spagna-Paraguay finisce 1-0, mercoledì le Furie rosse contro la grande Germania

Un rigore sbagliato per parte. Gli argentini battuti 4-0 dai tedeschi. Gli highlight.
Angelo Angeli - ilsalvagente.it

La Spagna batte 1-0 un ottimo Paraguay nell'ultimo quarto di finale del Mondiale 2010. Quello che decide l'avversaria della Germania in semifinale, che oggi ha battuto l'Argentina con un secco 4-0 e una doppietta di Klose (nella foto).
Quando la partita sembrava incanalata verso i supplementari, all'83°, Iniesta se ne va sulla trequarti, serve Pedro che tira e prende il palo. Ma Villa è lì, riprende la palla e non sbaglia: è gol.
E così, grazie alla quinta rete del bomber spagnolo a questo mondiale, la Spagna ottiene il suo miglior risultato di sempre ai Campionati del mondo.
In tutte le precedenti occasioni, infatti, le Furie Rosse non sono mai andate oltre i quarti di finale.


2 rigori sbagliati nel secondo tempo
Le squadre hanno cominciato la ripresa sempre sullo 0-0. Dopo un primo tempo in cui i sudamericani hanno bloccato gli spagnoli, i campioni d'Europa erano chiamati a scardinare la difesa paraguaiana.
Ed anche nella ripresa la partita non è cambiata. Tant'è che all'11° del 2° tempo Del Bosque ha tolto un impalpabile Torres per inserire Fabregas.
E immediatamente dopo è arrivato il rigore per il Paraguay per un fallo di Pique. Batte Cardoso, para Casillas.
E non finisce qui. Sul ribaltamento di fronte Villa viene atterrato in area: è rigore. Batte Xabi Alonso, para Vilar, mancano il tap-in Fabregas e Sergio Ramos. E pensare il penalty è stato fatto ripetere. Nella prima occasione Xabi Alonso aveva segnato.
E al 64' Iniesta va vicino al gol con un tiro dalla distanza.
Poi, però, la partita si riaddormenta. La Spagna non trova più spazi, e la partita è bloccata.
All'83° il colpo di scena: Iniesta se ne va sulla trequarti, serve Pedro che tira e prende il palo. Ma Villa è lì, riprende la palla e non sbaglia: è gol.
Ma proprio al 90' Casillas salva la spagna da un gol quasi fatto di Santa Cruz.
E sul ribaltamento di fronte il portiere Vilar nega a Villa il raddoppio.
Poi il Paraguay si è riversato tutto in avanti, ma senza successo.


0-0 dopo il 1° tempo
Il Paraguay è partito in maniera spumeggiante, ma il primo a rendersi pericoloso, al 6' e Xabi Alonso con un tiro dalla distanza.
Ma è una partita senza grandi emozioni, almeno per il momento. Il Paraguay pressa alto è così la Spagna ha difficoltà a far partire l'azione.
Il primo tiro pericoloso della partita arriva al 28'. E' Xavi a rendersi pericoloso con una conclusione dal limite. Di poco alto.
Da quando Del Bosque ha spostato a destra Iniesta, infatti, la Spagna sta crescendo. Al 41' però è il paraguaiano Valdez a spaventare Casillas, ma il gol segnato è in fuorigioco.
Dopo di che si va negli spogliatoi sullo 0-0 con i campioni d'Europa che per il momento sono imbrigliati nella rete dei sudamericani.


Artisti contro artigiani
Stasera alle 20,30 sarà decisa l'ultima semifinalista del Mondiale Sud Africa 2010. Uscirà dal match tra Paraguay e Spagna. Anche questo quarto di finale va in onda su SkyMondiale.
"Artisti contro artigiani". Il titolo dell'inserto sportivo del Times sudafricano fotografa alla perfezione la partita. È un quarto di finale che ha un netto favorito nei campioni d'Europa, quella Spagna che in un Mondiale non perde contro un'avversaria sudamericana dal 1986, quando dovette soccombere per 1-0 al Brasile di Socrates e Falcao.
Ventiquattro anni dopo in maglia rossa c'è una generazione di fenomeni che, come dice quel Pep Guardiola che allena molti di loro nel Barcellona, merita di vincere un titolo mondiale, magari continuando a giocare quel 'tiqui-taca' che ha già fruttato un Europeo e fa ben sperare anche qui in Sudafrica, nonostante l'imprevisto stop iniziale contro la Svizzera. È una Spagna che va forte nonostante finora non abbia avuto l'apporto sperato da una stella come Fernando Torres, al punto che qualcuno ne vorrebbe l'avvicendamento con il gigante basco Paco Llorente.


Paraguay sempre a 3 punte
Ma il discorso vale anche per l' 'Albiroja' del 'Tata' Martino, perchè utilizza un tridente spuntato: fra Santa Cruz, Barrios e Valdez anche dopo il Giappone non è arrivato uno straccio di gol. Il tecnico dai nonni calabresi non sembra comunque preoccuparsene e contro la Spagna è intenzionato a confermare l'assetto di sempre, magari con Benitez dall'inizio al posto di Valdez o dell'argentino naturalizzato Barrios. "Ma la prima cosa - puntualizza il tecnico del Paraguay - è che dovremo preoccuparci di neutralizzare l'ottima circolazione di palla che caratterizza questa Spagna. Gente come Iniesta e Xavi l'abbiamo studiata molto a tavolino. Ora per vincere serve di passare dalla teoria alla pratica".


Del Bosque: "Serve tranquillità"
Sull'altro fronte Vicente Del Bosque, ct di una Spagna che punta a migliorare il quarto posto iridato raggiunto nel 1950, più che degli avversari si preoccupa di smorzare l'euforia che sente crescere attorno alla sua squadra. "Quando sei fra le prime otto del mondo - dice - sai che comunque troverai avversari di tutto rispetto. Quindi non dobbiamo lasciarci coinvolgere in un certo tipo di situazione: il meglio deve ancora venire, ma noi dobbiamo conquistarcelo, visto che non ci accontentiamo di quanto fatto finora. Per essere veramente tranquillo voglio che i miei continuino a far circolare il pallone come sanno: la Spagna ha un suo modo di giocare che non deve snaturare. Il Paraguay ha più fisico di noi? Ogni squadra ha il suo modo di giocare, e noi ci basiamo molto sulla tecnica. A mia disposizione c'è gente che ha molto talento, e non lo dico solo io. Xavi non è in forma? Con il Portogallo ha giocato come sempre, e in più ha corso per 11 chilometri: andate a rivedervi le statistiche. Non credo che abbia il fiato corto".


Torres dall'inizio
Ma Torres giocherà dall'inizio? "A me sembra in forma - è la risposta di Del Bosque - Giocatori come Fernando sono speciali, e con loro bisogna sempre avere pazienza. Per rendere al meglio devono essere sempre al 100%, ma a uno come Torres bisogna dare comunque fiducia".


I paraguaiani parleranno in guarani
Questa è la Spagna sulla carta grande favorita, per farla cadere in trappola i giocatori del Paraguay utilizzeranno un'arma sconosciuta ai rivali comunicando fra di loro in lingua guarani per non farsi capire da Puyol e soci. "È normale farlo, è la nostra vera lingua - spiega il difensore centrale Julio Cesar Caceres - e per noi è un modo di comunicare fondamentale. Contro l'Italia o il Giappone non abbiamo avuto bisogno di utilizzarlo, stavolta andrà diversamente". E hai visto mai che il Guarani, eredità delle etnie amerinde che popolavano la zona alla fine del XV secolo, non serva davvero a battere la Spagna. Così, dopo il Brasile che va a casa, continuerebbe ad essere il Mondiale delle sorprese.


La Germania umilia l'Argentina: 4-0
Prima Muller, Friedrich, e la doppietta di Klose. 4-0: Germania-Argentina finisce così, e l'onore del calcio europeo è salvo. L'ultimo gol dei tedeschi arriva al 44° del secondo tempo. E' fatta. La Germania si qualifica per la semifinale del 7 luglio. E aspetta stasera per sapere se avrà come avversaria la Spagna o il Paraguay.
L'Argentina di Maradona è fuori. Strette di mano tra gli allenatori, lacrime per i giocatori sudamericani.
I tedeschi sono inarrestabili e la cancelliera Angela Merkel, sugli spalti, si alza ed esulta come un qualunque altro tifoso. Dispiace per l'Argentina, forse non meritava di uscire senza neanche un gol. Ma sicuramente la Germania meritava di vincere.
Un gruppo compatto, giovane. Ottima la difesa e spietato l'attacco, il tutto ben mixato da un eccellente gioco di squadra. Non manca la tecnica e, aspetto da sempre fondamentale in un mondiale, la testa.

Il secondo tempo dominato dalla Germania: i 3 gol
Il secondo tempo parte infuocato. Entrambe le squadre (dopo che il primo tempo si è chiuso 1-0 per i tedeschi, gol di Muller al 3° minuto del primo tempo) attaccano senza sosta. la Germania cerca il raddoppio, l'Argentina non molla e dimostra di non voler rinunciare alla semifinale.
Ma i tedeschi trovano il secondo gol con Klose al 22°, e l'Argentina è in affano. Soprattutto psicologicamente.
La Germania è precisa, ottimo il gioco di squadra. La squadra di Maradona soffre.
Il terzo gol arriva grazie al magistrale slalom di Bastian Schweinsteiger, al 29° del secondo tempo: segna Friedrich, servito a perfezione.
E' il 3-0 e da qui in avanti la Germania domina la partita.
L'ultima rete che sugella il trionfo tedesco è con la doppietta di Klose al 44°: tiro al volo su un'azione di contropiede. Mancano 2 minuti al fischio finale (1 di recupero) e la partita si conclude così: 4-0.

Finisce il primo tempo: 0-1 per la Germania
Il primo gol della Germania arriva subito, al terzo minuto del primo tempo. E' di Muller, che colpisce di testa su punizione di Scheinsteiger. Poche manciate di secondo prima, il giocatore - durante l'inno nazionale - aveva fatto l'occhiolino alla regazza. Indubbiamente gli ha portato bene.
La Germania oggi è davvero in forma, mentre la squadra di Maradona soffre in difesa.
Tedeschi vicini al raddoppio al 24°, ottimo assist di Muller, ma Klose tira alto.
Occasione per l'Argentina al 31°. Messi batte una punizione vicina all'aria di rigore ma non ce la fa.
Ci prova di nuovo il team di Maradona al 32°, con Di Maria. Ma ci crede poco. E il tiro è troppo fiacco.

Il gol dell'Argentina al 36°: fuorigioco
L'Argentina cerca il pareggio. E sembra fatta al 36°. La palla in rete, ma l'arbitro Irmatov (giustamente) segnala il fuorigioco.
Un minuto prima scatta l'ammonizione per la Germania. Il cartellino giallo è per Muller: gioco scorretto. Muller era diffidato, e salterà quindi la semifinale.

MONDIALI, ITALIA-SLOVACCHIA ULTIMO TRENO

L'Italia si affida al tridente per battere la Slovacchia e passare agli ottavi di finale dei Mondiali in Sudafrica. Gilardino o Pazzini: questo l'unico dubbio del ct Marcello Lippi, che a centrocampo ripropone titolare Rino Gattuso.
Dopo il 4-2-3-1 anti Paraguay, il 4-4-2 contro la Nuova Zelanda, Marcello Lippi si affida al 4-3-3 per battere la Slovacchia e passare agli ottavi. Difesa invariata e le novità sono a centrocampo e in attacco. In mezzo Gattuso affiancherà De Rossi e Montolivo. A disposizione c'è anche Pirlo che ha recuperato e potrebbe tornare utile a partita in corso.
La formazione sarà svelata solo pochi minuti prima del match. In avanti vari ballottaggi e dubbi che il ct si porterà dietro, probabilmente fino a poche ore prima della gara. Il vero ballottaggio è Gilardino-Pazzini. La coppia che Prandelli a Firenze non faceva mai giocare insieme. Le altre due maglie dovrebbero andare a Iaquinta (a destra) e Di Natale (a sinistra).
La cosa certa è che Italia-Slovacchia e' una partita da 'dentro o fuori', ma il destino degli azzurri non dipende soltanto dalla squadra di Lippi. Anche il risultato di Paraguay-Nuova Zelanda, infatti, puo' influire sul cammino della nazionale.
A differenza delle altre edizioni del Mondiale, in Sudafrica per decidere chi va avanti tra squadre a pari punti si adotta come primo criterio quello della differenza reti e non piu' quello degli scontri diretti. Il secondo criterio e' il numero di reti fatte e soltanto come terzo criterio c'e' quello degli scontri diretti nel girone. Ovviamente una sconfitta con la Slovacchia significherebbe scivolare all'ultimo posto del girone con 2 punti e rispedirebbe a casa la nostra nazionale.
In caso di vittoria dell'Italia sulla Slovacchia, gli Azzurri andrebbero agli ottavi. Sarebbero primi con 5 punti insieme alla Nuova Zelanda se gli All Whites battessero il Paraguay: a decidere il primato del girone sarebbe la differenza reti. La squadra di Lippi potrebbe chiudere prima con 5 punti anche con pareggio tra Paraguay (5 pt) e Nuova Zelanda (3 pt) ed anche in questo caso decisiva risulterebbe la differenza reti. In caso di vittoria del Paraguay sui neozelandesi, l'Italia dovrebbe accontentarsi del secondo posto del girone.
In caso di pareggio, la situazione si complicherebbe parecchio. Gli Azzurri con 3 punti, uno in piu' della Slovacchia (2 pt), andrebbero comunque agli ottavi solo se il Paraguay (7 pt) battesse la Nuova Zelanda (2 pt). Se, invece, la Nuova Zelanda (5 pt) superasse il Paraguay (4 pt), l'Italia con il suo pari sarebbe fuori con 3 punti.C'è anche la non impossibile eventualità che tutte le partite finiscano in pareggio: a quel punto il Paraguay con 5 punti andrebbe agli ottavi, mentre Italia e Nuova Zelanda sarebbero seconde con 3 punti. Decisiva sarebbe la differenza reti che per ora e' identica tra le due squadre con 2 gol fatti e 2 gol subiti. Identico anche il numero di reti fatte: per cui, in caso di un pareggio con lo stesso punteggio nell'ultima partita, a decidere chi andrebbe agli ottavi tra Italia e Nuova Zelanda sarebbero il lancio della monetina.
cnrmedia

MONDIALI 2010 ITALIA-NUOVA ZELANDA 1-1. PAGELLE AZZURRI. UN PASSO INDIETRO PER TUTTI

21 Giu. - di Antonio Creti - Un passo indietro per tutti. Una squadra che appare involuta nel gioco e con idee confuse, al pari del suo Ct che continua a cambiare modulo e uomini, anche in corsa. Anche contro i Kiwi, Lippi, smonta l'attacco, bocciando sonoramente Gilardino e Pepe, affidandosi a Iaquinta, davvero inconcludente e a Di Natale che come contro il Paraguay non tocca una palla decente. Regge il centrocampo, nell'asse Montolivo-De Rossi, ed è questa l'unica vera certezza, mentre la difesa non merita la sufficienza, stante quel gol galeotto di Smeltz con papera collettiva su calcio piazzato e palla lenta: un gol da scapoli e ammogliati. Bocciatura anche per Marchisio, peggiore in campo. Marchetti sostanzialemente incolpevole sul gol. Zambrotta e Criscito tra i migliori.

PAGELLA

MRCHETTI. 5. Direte ma lui neanche tocca palla? Epper il gol lo becca e lo avrebbe ribeccato se Wood non avesse sbagliato. Insomma, anch elui si dia da fare!

ZAMBROTTA 6. Tra i migliori. Su quella fascia è tornato ragazzino

CANNAVARO 5. Meriterebbe 4. Un gol cos ma come si fa a prenderlo? Poi si riscatta con una prova tutta cuore.

CHIELLINI 5. Come per Cannavaro. Ma anche lui si distingue per una prova a tutto campo, spesso in attacco.

CRISCITO 6. Una delle migliori novità azzurre di questi Mondiali. Corre. Si danna. Sempre lucido.

PEPE 5. Nel primo tempo è tra i più attivi. Corre e sbaglia. Lippi lo riprende. Lui corre e sbaglia. Sostituito!

CAMORANESI 6. Ci mette l'anima. Corre a vuoto, ma inventa anche un bel tiro dopo un'azione prolungata. Sterile

DE ROSSI 6.5. Va in gol col Paraguay. Qui si inventa il rigore. Meno lucido, ma sempre redditizio. Insostituibile

MONTOLIVO 7. Dinamico. Preciso. Azzecca due tiri che meriterebbero il gol, e coglie un palo clamoroso. Il Migliore!

MARCHISIO 4. Francamente non se ne pu più di questo ragazzo che non azzecca nè un tiro, nè un passaggio. Basta!

PAZZINI 5. Invocato a gran voce, fa la fine di Gilardino. Non pervenuto

GILARDINO 4. Non tocca palla. Peggio di Pazzini

DI NATALE 4. Non pervenuto.

IAQUINTA 5. Almeno il rigore lo realizza e un paio di tiri li azzecca. E comunque non molla mai

MARCELLO LIPPI 5. Di incoraggiamento. Nel senso che se molla pure lui è la fine! Epper mostra idee sempre più confuse. Tranne che in conferenza stampa. Odia cos tanto i giornalisti che finirà in Tv. Come Sacchi! (fonte: clandestinoweb)

Flop Mondiale per l'Italia, si gioca tutto con la Slovacchia

Roma, 20 giu. (Apcom) - Flop dell'Italia ieri nella seconda partita dei Mondiali in Sudafrica. La squadra di Marcello Lippi ha conquistato un solo punto nel match contro la Nuova Zelanda terminato 1-1. Dopo il gol in avvio degli All White con Smeltz al 7', anche se viziato dal fuorigioco, gli azzurri hanno trovato il pareggio al 29' con Iaquinta su rigore, concesso per una trattenuta in area su De Rossi. Un pareggio che complica le cose per gli azzurri che ora hanno due punti in classifica e come i neozelandesi anche la stessa differenza reti. Il Paraguay, che ha battuto per 2-0 la Slovacchia a Bloemfontein, guida il gruppo F con 4 punti. Anche se l'aritmetica lascia ancora aperta ogni possibilità, l'Italia ora dovrà vincere giovedì 24 all'Ellis Park di Johannesburg con la Slovacchia (1 punto) per assicurarsi il passaggio agli ottavi di finale. Basterebbe anche un pareggio in caso di vittoria del Paraguay sui "kiwi". Passare primi nel girone avrebbe significato evitare l'Olanda e una strada tortuosa, ma l'Italia di oggi deve fare i conti con la realtà e pensare prima di tutto a ritrovare la via del gol per ottenere un biglietto per gli ottavi, anche se di seconda classe. Il Brasile conferma di essere la favorita battendo 3-1 la Costa d'Avorio nella seconda giornata del gruppo G e qualificandosi per gli ottavi praticamente con una giornata d'anticipo e senza dovere aspettare gli altri risultati. A Johannesburg i verdeoro vanno a segno con Luis Fabiano, autore di una doppietta al 25' e al 50', ed Elano al 62'. Il gol ivoriano porta la firma di Drogba al 79'. Il brasile ha chiuso la gara in dieci uomini per l'espulsione di Kakà all'88'. Primo giallo per proteste, la seconda per un buffetto a Keita che fa una gran sceneggiata. La classifica vede la nazionale di Dunga in testa con 6 punti, ivoriani e Portogallo a quota uno. Ferma al palo la Corea del Nord. Quella verdeoro è la seconda squadra a qualificarsi dopo l'Olanda.

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Mondiali Sudafrica 2010: Italia-Nuova Zelanda 1-1


E’ andata di nuovo come la prima partita dei Mondiali Sudafrica 2010, il match fra la squadra italiana, e quella neozelandese, un altro pareggio conquistato con il gol su rigore di Iaquinta.

Italia- Nuova Zelanda 1-1.

Una grande partita dei NeoZelandesi che hanno tenuto testa ai continui attacchi sottoporta degli italiani, con un incredibile Zambrotta in piena forma, che ha creduto nella vittoria fino all’ultimo minuto e ha sempre trovato la forza e l’astuzia per conquistare o mantenere il possesso di palla.

Nel primo tempo un grande Pepe emerge fra tutti, con la sua abilità e anche un bel tiro a fine primo tempo in porta, magicamente parato dal portiere della Nuova Zelanda,Paston, che proprio sembrava non riuscire a tenere il pallone fra le mani, facendolo sempre rimbalzare senza trattenerlo.

Una partita all’ultimo respiro, con i neozelandesi puniti più volte con il cartellino giallo per gomitate e scorrettezze e che escono da questo match vittoriosi, portando a casa un pareggio inaspettato con gli attuali Campioni Del Mondo.

La seconda partita per l’Italia del girone F, inizia con questa formazione 4-4-2:

Marchetti; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito; Pepe, De Rossi, Montolivo, Marchisio; Iaquinta, Gilardino, ma poi nel secondo tempo c’è cambio e al posto di Pepe e Marchisio entrano Camoranesi e Di Natale, per un usuale 4-3-2-1.

fonte: socialpost.info

Partita Italia-Nuova Zelanda Mondiali in diretta streaming online gratis

Sudafrica – Quinta giornata del secondo turno dei Mondiali di Calcio 2010 in Sudafrica. ITALIA – NUOVA ZELANDA in Diretta Streaming Online, valevole per il Gruppo F dei Mondiali, si affronteranno oggi alle ore 16:00 al Mbombela Stadium di Nelspruit.

Una partita importante per la nazionale di Marcello Lippi, che deve dimostrare di aver superato lo “stallo” dell’esordio e di aver quindi superato il “rodaggio” iniziale. Anche per l’Italia comunque la parola d’ordine è “vincere” per poter vedere gli ottavi di finale più vicini. Antonio Di Natale partirà fin dal primo minuto!

Mondiali di Calcio 2010: il programma sulle reti Rai di mercoledì 16 giugno

Mercoledì 16 giugno sesta giornata del Mondiale 2010 in Sudafrica, seguito dalla Rai in diretta e in alta definizione sul canale 501 del dtt. Alle 14.00, su Rai2, Franco Lauro condurrà la rubrica “Dribbling”, ospite in studio Italo Cucci. Alle 17.10 su Rai1, Marco Mazzocchi presenterà “Mondiale Sprint” con la presenza negli studi di Johannesburg di Sabrina Gandolfi, Gianpiero Gasperini, Vincenzo D’Amico, Linda Santaguida e Carlo Longhi alla moviola. All’interno del programma, spazio alle sintesi di Honduras-Cile e Spagna Svizzera. Alle 19.00 su Rai2 sarà “Mondiale Sera” condotto da Marco Mazzocchi, ad approfondire il pre e post gara dell’incontro tra Sudafrica e Uruguay in diretta alle 20.30 su Rai1 con telecronaca di Stefano Bizzotto e commento di Ubaldo Righetti. In chiusura, alle 23.10 su Rai1, Jacopo Volpi condurrà “Notti Mondiali” con la presenza di Simona Rolandi, Sandro Mazzola, Ivan Zazzaroni, Beppe Dossena e Daniele Tombolini alla moviola. In collegamento da Roma, Paola Ferrari con Maurizio Costanzo e Gianpiero Galeazzi racconteranno le emozioni della Coppa del mondo dallo studio Raisport di Piazza di Siena a Roma