L'ultima trovata del presidente della Fifa Joseph Blatter: abolire i pareggi nelle partite della fase a gironi dei Mondiali
ansa
Francia, gli sponsor chiedono i danni alla Federcalcio
Alla lista di Désumer, il segretario generale della Federcalcio transalpina, Henri Monteil, ha aggiunto anche l’Adidas, affermando che la ditta di abbigliamento sportivo si ritrova «ancora 180 mila maglietta della nazionale invendute sul groppone. Gli sponsor ci chiedono una compensazione per quello che è successo in Sudafrica. Non vogliono rinegoziare i contratti, che sono validi per i prossimi quattro anni».
tuttosport 23 luglio 2010
Olanda, Sospeso parroco che aveva celebrato messa "Mondiale"
Il reverendo Paul Vlaar, parroco di Obdam, "non ha reso giustizia alla sacra natura dell'Eucaristia", sottolinea il vescovo: con indosso una stola arancione il sacerdote ha officiato la messa di fronte a una chiesa gremita di fedeli, chinandosi anche a parare un pallone che una delle sue entusiaste pecorelle aveva calciato lungo la navata centrale.
Il paese si è schierato con il parroco, dicendosi "scioccato e dispiaciuto" per la decisione delle gerarchie; sta di fatto che l'iniziativa non ha avuto ascolto neanche nelle sfere più alte: di fronte alla un tempo cattolicissima Spagna, l'Olanda è uscita sconfitta con un gol all'ultimo minuto dei supplementari.
APCOM | Diario del Web
venerdì 16 luglio 2010
Finale Mondiali 2010, Spagna-Olanda: ESPANA CAMPEON DEL MUNDO!!!
Il (giusto) trionfo del nuovo pallone
Voglio evitare di esser (metaforicamente) lapidato, epperciò eviterò di dire che Blatter è un fenomeno; ma datemi almeno licenza di chiamarlo fortunato. La finale sudafricana sarà ricordata come il trionfo di un nuovo mondo: non per demagogia, ché altrimenti dovremmo avere accolto in finale, chessò, un Sudafrica o un’Australia o una Nuova Zelanda; per qualità calcistica di sicuro ma anche per assenza di ogni possibile orchestrazione organizzativa, magari a sfondo arbitrale.
Senza offesa per Olanda e Spagna, è come ricordare il campionato vinto dal Verona, o dalla Sampdoria, o dal Napoli, ovvero quando - come diceva l’Avvocato «lo Scudetto è in libera uscita». Si, cari amici, siamo alla finalissima di una Coppa del Mondo in libera uscita, giocata da due Paesi - Olanda e Spagna - che non hanno mai vinto: la prima fallendo (ingiustamente) due finali, la seconda favorita di sempre ma mai “unita per vincere”, ovvero soffrendo la persistente rivalità fra catalani (Barcellona) e castigliani (Real Madrid), già forte ai tempi del Caudillo Franco, mai scemata con Re Juan Carlos di Borbone. Magari fosse la volta buona. Blatter fortunato, dunque, al punto di poter menar vanto di una gestione con Mani Pulite che ha non solo conosciuto un esito comunque valido dal punto di vista tecnico ma anche preparato un futuro migliore per questo Paese afflitto da una povertà endemica nonostante sia il più ricco del mondo. Domenica il potente presidente zulu Zuma incontrerà il presidente del Cio Rogge e gli presenterà (ufficiosamente) la candidatura alle Olimpiadi del 2020: se così sarà, Roma farà bene a pensare alla rinuncia, quasi un gesto benefico nei confronti di una terra e di un popolo che hanno forte bisogno di futuro. Come dicevo, tecnicamente è una finale felice non solo perché giusta: la Spagna, finalmente protagonista dopo essersi nascosta (come Italia ’82) dietro partituzze non convincenti risolte dai gol di Villa, rappresenta anche tutto il calcio latino sparito appena il Sudamerica ha dato l’idea di “possedere” il Mondiale. Mentre l’Olanda è felice espressione del calcio più moderno della Vecchia Europa, non solo per la presenza di un trio di campioni eccellenti come Sneijder, Robben e Kuyt ma per la natura quasi scientifica del ruolo di Sneijder accostata alla indiscutibile classicità del gioco di Robben. Quale che sia il risultato, l’Olanda lascerà il segno in questo Mondiale per il ritorno della personalità individuale che - pur collocata in un gioco di squadra - smentisce per un volta la coralità cooperativa. Fatalmente, riportando in auge la forza d’Orange in un Paese che la disprezza quando non la odia. Sarebbe bello - e chissà come gonfierebbe il petto Blatter! - se il calcio, se lo sport facesse sparire anche questa penosa traccia dell’apartheid.
MONDIALI 2010 PARTITE IN TV/ Oggi 9 luglio stop ai Mondiali. Finali da domani 10 luglio. Calendario, programmi tv
Nella finale di Johannesburg competeranno per la Coppa del Mondo 2010 la Spagna e l’Olanda.
Le Furie Rosse hanno conquistato la finalissima dopo una partita, vinta per 1 a 0, in cui hanno dominato la Germania, che dovrà accontentarsi della finale terzo e quarto posto. L’Olanda ha strappato l’accesso alla finale dopo la vittoria contro l’Uruguay (che sfida la Germania nella finale 3 – 4 posto) per 3 reti a 2.
ilsussidiario.net
Tutti i segreti di Spagna e Olanda
di LUIGI PANELLA
Tutti i segreti di Spagna e Olanda
ROMA - Sarà una finale di grande fascino quella tra Olanda e Spagna, per tanti motivi. Il primo è che, comunque vada, ci sarà una nuova Nazionale ad entrare nel ristretto club delle vincitrici della coppa del mondo. L'ultima volta che due formazioni ancora a secco di vittorie si erano affrontate, è datata 1978: anche allora c'era di mezzo l'Olanda, che si arrese ai padroni di casa dell'Argentina in una delle finali più dure di sempre. Olanda-Spagna è anche il trionfo del bel gioco. La Spagna ha confermato quanto di buono fatto vedere agli Europei vinti due anni fa: pressing costante - sinonimo di notevole condizione atletica - e soprattutto uno straordinario possesso palla. 'Merito' dei tanti palleggiatori del Barcellona, tessuto pregiato sul quale al sapiente Del Bosque non è rimasto che aggiungere la grande spinta di Sergio Ramos a destra, la regia di Xabi Alonso, la sicurezza di Casillas tra i pali. Stavamo per aggiungere la potenza di Fernando Torres, ma per ora l'attaccante del Liverpool ha inevitabilmente risentito dei problemi fisici stagionali e non ha reso granchè. Proprio Fernando Torres è il grande dubbio per la finale: probabile che per lui ci sia ancora una volta panchina, con Villa punta di riferimento, il guizzante Pedro tenuto largo, Iniesta e Xavi a fare gioco ed una sorta di doppio regista con Xabi Alonso e Busquets davanti alla difesa.
L'ARANCIA MECCANICA - Se in casa Spagna almeno un dubbio di formazione esiste, non c'è nemmeno quello in casa olandese. Rientrano dalla squalifica van der Wiel, che si riprende il suo posto in difesa a destra, e de Jong, prezioso compagno di reparto di van Bommel nella diga a protezione della retroguardia. Per quanto riguarda il reparto offensivo, tutto abbastanza scontato, con van Persie attaccante di riferimento, Sneijder cerntrale sulla trequarti con il prezioso Kuyt e l'estroso Robben a spartirsi gli esterni (il primo a sinistra, l'altro a destra). In molti stanno facendo il paragone tra la famosa Arancia Meccanica che negli anni settanta, pur avendo fior di fuoriclasse, fallì per due volte l'assalto mondiale. Probabilmente questa Olanda non vale quella, ma potrebbe essere più concreta. Compariamo (dati Castrol) le tre versioni della grande Olanda mondiale: quella odierna per ora ha segnato 2 reti a partita, ma in ogni gara ha tirato 11.2 volte verso la porta avversaria. Nel 1974 e nel 1978 la media reti era leggermente superiore (2,1), ma con molti tiri in porta in più (rispettivamente 17 e 16.6 a gara).
LE CHIAVI TATTICHE - Gli olandesi devono leggere alla perfezione due zone del campo se vogliono avere possibilità di farcela: van Bommel e de Jong ad esempio, oltre a cercare di rilanciare l'azione, devono fare costante interdizione contro il possesso palla spagnolo: con la Germania (sempre dati Castrol) 298 passaggi completati delle Furie rosse contro i 167 dei tedeschi. Altra chiave, incursioni del re Mida Sneijder a parte, sarà la capacità di Robben di saltare il siretto avversario Capdevila creando la superiorità numerica. Da parte spagnola, chi si trova ad attaccare dalla parte di van Brockhorst - che non ha più lo scatto di un tempo - può creare problemi, ma anche i centrali Mathjisen e Heitinga qualche affanno contro il piccoletto Villa potrebbero accusarlo. Interessanti anche alcuni testa a testa statistici. Duello Sneijder-Xavi: l'olandese segna di più (5 a 0) e tenta maggiormente il tiro (22 a 5), ma dal piede dello spagnolo in questo campionato del mondo sono partite ben 25 chance da rete contro le 9 dell'olandese.
C'E' ANCHE LA FINALINA - L'altra finale in programma sabato, è quella di consolazione. Germania e Uruguay tornano ad affrontarsi per il terzo posto, cosa accaduta 40 anni fa: in Messico vinsero 1 a 0 i tedeschi. Il morale alto lo hanno gli uruguaiani - stupendo il loro Mondiale -, che recuperano Suarez per un 4-4-2 offensivo: la punta dell'Ajax farà coppia con Forlan, mentre Cavani riprende la posizione di esterno sinistro di centrocampo. La Germania recupera Mueller, trequartista di destra mancato tattissimo nella sfida persa con la Spagna, ma rischia di perdere Klose, alle prese con un problema fisico. Nel reparto difensivo di sinistra, probabile spazio dal primo minuto per Jansen al posto di Boateng. Morale basso per i tedeschi, testimoniato anche dalla dichiarazioni del capitano Lahm, che ha fatto sapere che anche in caso di terzo posto la squadra non sfilerà in festa come 4 anni fa, visto che gli obbiettivi erano più alti.
(08 luglio 2010) repubblica.it
Mondiali 2010: l’Olanda festeggia la vittoria con le Wags, le foto
Ci vorrebbe la profezia del Polpo Paul per stabilire chi si aggiudicherà la vittoria nella finale di questo Mondiale, prevista per l’11 luglio. Sarà la Spagna, che ieri ha battuto inaspettatamente la Germania (nonostante il numero portafortuna di Playboy in cui le conigliette tedesche posavano nude) alla quale non ha lasciato segnare nemmeno un gol? Oppure sarà l’Olanda a diventare campione del Mondo?
In quast’ultimo caso uno dei giocatori che più si è distinto in squadra (si dice che ogni cosa che tocchi diventi oro, un pò come Re Mida), Wesley Sneijder, visti i successi ottenuti con l’Inter, potrebbe anche guadagnarsi il Pallone d’Oro… E come se non bastasse, subito dopo la finale lo attende un altro grande giorno, quello del suo matrimonio.
Subito dopo la partita che li ha portati di un passo più vicini alla finale, i giocatori dell’Olanda si sono incontrati con le loro Wags, mogli, fidanzate e compagne che li hanno subito abbracciati, baciati ed accolti come grandi eroi. Gli Orange si sono goduti le loro dolci metà per tutta la giornata di mercoledì all’Hilton di Sandton, l’albergo che ospita gli Orange, come stabilito dal ct Bert van Marwijck. Da venerdì riprenderanno invece gli allenamenti in vista della loro ultima partita ai Mondiali 2010.
Simona Redana.
gossip.fanpage
MONDIALE SUDAFRICA: GRANDE ATTESA PER SEMIFINALE GERMANIA-SPAGNA
La sfida avrà inizio alle 20.30, con diretta tv su Raiuno.
Intanto, dopo la vittoria di ieri dell'Olanda, è sicuro che sarà una finalissima di marca tutta europea, smentendo la fase iniziale della competizione in cui le compagini sudamericane avevano fornito un'ottima impressione.
Sia tra le 'furie rosse' sia tra i tedeschi c'è un approccio ottimista al match di oggi.
Mondiali: Spagna nella storia, 1-0 al Paraguay
Olanda-Uruguay e Germania-Spagna: da martedì le semifinali mondiali
Si giocano il 6 e il 7 luglio. Il mondiale delle stelle cadute: da Messi a Cristiano Ronaldo.
Messi, oggi è caduta un'altra stella
Deludono i campioni di Barcellona e Real Madrid
Solo un gol per Cristiano Ronaldo
Su tutti c'è il pallone d'oro Cristiano Ronaldo, che - a differenza di Messi (nella foto) - è stato impalpabile in tutto il mondiale e, cosa più grave per i tifosi portoghesi, proprio nel quarto di finale giocato dalla sua nazionale contro i “cugini” della Spagna, e che esce dal mondiale con delle prestazioni che non reggono la sua fama, e con un gol all'attivo nel 7 a 0 rifilato dai portoghesi alla Corea del Nord.Impalpabili Rooney e Lampard
Altri flop clamorosi sono quelli delll'attaccante del Manchester United Wayne Rooney e del centrocampista del Chelsea Franky Lampard. Entrambi hanno trascinato i loro club per tutta la stagione, ma una volta alla sfida mondiale non si sono fatti trovare pronti. Non a caso l’Inghilterra è stata rispedita a casa dalla Germania.Subito a casa Ribery
Un altro flop è Frank Ribery, che dopo aver conquistato la finale di Champions (non giocata per squalifica) ha contribuito con tutti francesi all'ammutinamento di mister Domenech, e quindi al Campionato fallimentare dei transalpini. Ma questo, forse, è un discorso a parte.Irriconoscibile Eto’o
Ma hanno deluso anche le stelle africane. L'interista Eto'o ha segnato, ma come al solito quando gioca nel Camerun (che è poca cosa) va in campo troppo responsabilizzato e cessa di colpo di essere l'Eto'ò che conosciamo.Drogba ha un’attenuante
Una attenuante in più ce l'ha invece Drogba: è arrivato al Mondiale con un braccio rotto e ricucito in extremis. Ma ha comunque ciccato un'occasione unica come il Campionato del Mondo in terra d'Africa.Buffon pure
E poi assieme all'Italia campione del Mondo ha deluso anche quello che un tempo era considerato il più forte portiere della terra: quel Gigi Buffon che in questa edizione ha disputato solo 45 minuti e poi si è accomodato in panchina per un'ernia al disco che lo falcidia da anni.Ma nel clud Italia il capocannoniere del campionato, Di Natale, e la prima punta, Gilardino, sono stati proposti per una partecipazione straordinaria a "Chi l'ha visto?".
Ancora puà riscattarsi Torres
Ci sono poi calciatori che finora hanno deluso, ma - essendo le loro squadre ancora in corsa - che possono ancora riscattarsi. Uno di questi è El Nino Fernando Torres che è in una condizione lontana anni luce da quella dell'ultimo campionato europeo in cui ha trascinato la sua Spagna alla vittoria finale.Così come Kakà
E può ancora riscattarsi anche il brasiliano Kakà, che dopo una stagione deludente al Real Madrid - soffre di pubalgia - ancora stenta a decollare: qualche assist fin ora lo ha pure regalato, ma da lui ci si attende molto di più.Spagna-Paraguay finisce 1-0, mercoledì le Furie rosse contro la grande Germania
Angelo Angeli - ilsalvagente.it
La Spagna batte 1-0 un ottimo Paraguay nell'ultimo quarto di finale del Mondiale 2010. Quello che decide l'avversaria della Germania in semifinale, che oggi ha battuto l'Argentina con un secco 4-0 e una doppietta di Klose (nella foto).
Quando la partita sembrava incanalata verso i supplementari, all'83°, Iniesta se ne va sulla trequarti, serve Pedro che tira e prende il palo. Ma Villa è lì, riprende la palla e non sbaglia: è gol.
E così, grazie alla quinta rete del bomber spagnolo a questo mondiale, la Spagna ottiene il suo miglior risultato di sempre ai Campionati del mondo.
In tutte le precedenti occasioni, infatti, le Furie Rosse non sono mai andate oltre i quarti di finale.
2 rigori sbagliati nel secondo tempo
Le squadre hanno cominciato la ripresa sempre sullo 0-0. Dopo un primo tempo in cui i sudamericani hanno bloccato gli spagnoli, i campioni d'Europa erano chiamati a scardinare la difesa paraguaiana.
Ed anche nella ripresa la partita non è cambiata. Tant'è che all'11° del 2° tempo Del Bosque ha tolto un impalpabile Torres per inserire Fabregas.
E immediatamente dopo è arrivato il rigore per il Paraguay per un fallo di Pique. Batte Cardoso, para Casillas.
E non finisce qui. Sul ribaltamento di fronte Villa viene atterrato in area: è rigore. Batte Xabi Alonso, para Vilar, mancano il tap-in Fabregas e Sergio Ramos. E pensare il penalty è stato fatto ripetere. Nella prima occasione Xabi Alonso aveva segnato.
E al 64' Iniesta va vicino al gol con un tiro dalla distanza.
Poi, però, la partita si riaddormenta. La Spagna non trova più spazi, e la partita è bloccata.
All'83° il colpo di scena: Iniesta se ne va sulla trequarti, serve Pedro che tira e prende il palo. Ma Villa è lì, riprende la palla e non sbaglia: è gol.
Ma proprio al 90' Casillas salva la spagna da un gol quasi fatto di Santa Cruz.
E sul ribaltamento di fronte il portiere Vilar nega a Villa il raddoppio.
Poi il Paraguay si è riversato tutto in avanti, ma senza successo.
0-0 dopo il 1° tempo
Il Paraguay è partito in maniera spumeggiante, ma il primo a rendersi pericoloso, al 6' e Xabi Alonso con un tiro dalla distanza.
Ma è una partita senza grandi emozioni, almeno per il momento. Il Paraguay pressa alto è così la Spagna ha difficoltà a far partire l'azione.
Il primo tiro pericoloso della partita arriva al 28'. E' Xavi a rendersi pericoloso con una conclusione dal limite. Di poco alto.
Da quando Del Bosque ha spostato a destra Iniesta, infatti, la Spagna sta crescendo. Al 41' però è il paraguaiano Valdez a spaventare Casillas, ma il gol segnato è in fuorigioco.
Dopo di che si va negli spogliatoi sullo 0-0 con i campioni d'Europa che per il momento sono imbrigliati nella rete dei sudamericani.
Artisti contro artigiani
Stasera alle 20,30 sarà decisa l'ultima semifinalista del Mondiale Sud Africa 2010. Uscirà dal match tra Paraguay e Spagna. Anche questo quarto di finale va in onda su SkyMondiale.
"Artisti contro artigiani". Il titolo dell'inserto sportivo del Times sudafricano fotografa alla perfezione la partita. È un quarto di finale che ha un netto favorito nei campioni d'Europa, quella Spagna che in un Mondiale non perde contro un'avversaria sudamericana dal 1986, quando dovette soccombere per 1-0 al Brasile di Socrates e Falcao.
Ventiquattro anni dopo in maglia rossa c'è una generazione di fenomeni che, come dice quel Pep Guardiola che allena molti di loro nel Barcellona, merita di vincere un titolo mondiale, magari continuando a giocare quel 'tiqui-taca' che ha già fruttato un Europeo e fa ben sperare anche qui in Sudafrica, nonostante l'imprevisto stop iniziale contro la Svizzera. È una Spagna che va forte nonostante finora non abbia avuto l'apporto sperato da una stella come Fernando Torres, al punto che qualcuno ne vorrebbe l'avvicendamento con il gigante basco Paco Llorente.
Paraguay sempre a 3 punte
Ma il discorso vale anche per l' 'Albiroja' del 'Tata' Martino, perchè utilizza un tridente spuntato: fra Santa Cruz, Barrios e Valdez anche dopo il Giappone non è arrivato uno straccio di gol. Il tecnico dai nonni calabresi non sembra comunque preoccuparsene e contro la Spagna è intenzionato a confermare l'assetto di sempre, magari con Benitez dall'inizio al posto di Valdez o dell'argentino naturalizzato Barrios. "Ma la prima cosa - puntualizza il tecnico del Paraguay - è che dovremo preoccuparci di neutralizzare l'ottima circolazione di palla che caratterizza questa Spagna. Gente come Iniesta e Xavi l'abbiamo studiata molto a tavolino. Ora per vincere serve di passare dalla teoria alla pratica".
Del Bosque: "Serve tranquillità"
Sull'altro fronte Vicente Del Bosque, ct di una Spagna che punta a migliorare il quarto posto iridato raggiunto nel 1950, più che degli avversari si preoccupa di smorzare l'euforia che sente crescere attorno alla sua squadra. "Quando sei fra le prime otto del mondo - dice - sai che comunque troverai avversari di tutto rispetto. Quindi non dobbiamo lasciarci coinvolgere in un certo tipo di situazione: il meglio deve ancora venire, ma noi dobbiamo conquistarcelo, visto che non ci accontentiamo di quanto fatto finora. Per essere veramente tranquillo voglio che i miei continuino a far circolare il pallone come sanno: la Spagna ha un suo modo di giocare che non deve snaturare. Il Paraguay ha più fisico di noi? Ogni squadra ha il suo modo di giocare, e noi ci basiamo molto sulla tecnica. A mia disposizione c'è gente che ha molto talento, e non lo dico solo io. Xavi non è in forma? Con il Portogallo ha giocato come sempre, e in più ha corso per 11 chilometri: andate a rivedervi le statistiche. Non credo che abbia il fiato corto".
Torres dall'inizio
Ma Torres giocherà dall'inizio? "A me sembra in forma - è la risposta di Del Bosque - Giocatori come Fernando sono speciali, e con loro bisogna sempre avere pazienza. Per rendere al meglio devono essere sempre al 100%, ma a uno come Torres bisogna dare comunque fiducia".
I paraguaiani parleranno in guarani
Questa è la Spagna sulla carta grande favorita, per farla cadere in trappola i giocatori del Paraguay utilizzeranno un'arma sconosciuta ai rivali comunicando fra di loro in lingua guarani per non farsi capire da Puyol e soci. "È normale farlo, è la nostra vera lingua - spiega il difensore centrale Julio Cesar Caceres - e per noi è un modo di comunicare fondamentale. Contro l'Italia o il Giappone non abbiamo avuto bisogno di utilizzarlo, stavolta andrà diversamente". E hai visto mai che il Guarani, eredità delle etnie amerinde che popolavano la zona alla fine del XV secolo, non serva davvero a battere la Spagna. Così, dopo il Brasile che va a casa, continuerebbe ad essere il Mondiale delle sorprese.
La Germania umilia l'Argentina: 4-0
Prima Muller, Friedrich, e la doppietta di Klose. 4-0: Germania-Argentina finisce così, e l'onore del calcio europeo è salvo. L'ultimo gol dei tedeschi arriva al 44° del secondo tempo. E' fatta. La Germania si qualifica per la semifinale del 7 luglio. E aspetta stasera per sapere se avrà come avversaria la Spagna o il Paraguay.
L'Argentina di Maradona è fuori. Strette di mano tra gli allenatori, lacrime per i giocatori sudamericani.
I tedeschi sono inarrestabili e la cancelliera Angela Merkel, sugli spalti, si alza ed esulta come un qualunque altro tifoso. Dispiace per l'Argentina, forse non meritava di uscire senza neanche un gol. Ma sicuramente la Germania meritava di vincere.
Un gruppo compatto, giovane. Ottima la difesa e spietato l'attacco, il tutto ben mixato da un eccellente gioco di squadra. Non manca la tecnica e, aspetto da sempre fondamentale in un mondiale, la testa.
Il secondo tempo dominato dalla Germania: i 3 gol
Il secondo tempo parte infuocato. Entrambe le squadre (dopo che il primo tempo si è chiuso 1-0 per i tedeschi, gol di Muller al 3° minuto del primo tempo) attaccano senza sosta. la Germania cerca il raddoppio, l'Argentina non molla e dimostra di non voler rinunciare alla semifinale.
Ma i tedeschi trovano il secondo gol con Klose al 22°, e l'Argentina è in affano. Soprattutto psicologicamente.
La Germania è precisa, ottimo il gioco di squadra. La squadra di Maradona soffre.
Il terzo gol arriva grazie al magistrale slalom di Bastian Schweinsteiger, al 29° del secondo tempo: segna Friedrich, servito a perfezione.
E' il 3-0 e da qui in avanti la Germania domina la partita.
L'ultima rete che sugella il trionfo tedesco è con la doppietta di Klose al 44°: tiro al volo su un'azione di contropiede. Mancano 2 minuti al fischio finale (1 di recupero) e la partita si conclude così: 4-0.
Finisce il primo tempo: 0-1 per la Germania
Il primo gol della Germania arriva subito, al terzo minuto del primo tempo. E' di Muller, che colpisce di testa su punizione di Scheinsteiger. Poche manciate di secondo prima, il giocatore - durante l'inno nazionale - aveva fatto l'occhiolino alla regazza. Indubbiamente gli ha portato bene.
La Germania oggi è davvero in forma, mentre la squadra di Maradona soffre in difesa.
Tedeschi vicini al raddoppio al 24°, ottimo assist di Muller, ma Klose tira alto.
Occasione per l'Argentina al 31°. Messi batte una punizione vicina all'aria di rigore ma non ce la fa.
Ci prova di nuovo il team di Maradona al 32°, con Di Maria. Ma ci crede poco. E il tiro è troppo fiacco.
Il gol dell'Argentina al 36°: fuorigioco
L'Argentina cerca il pareggio. E sembra fatta al 36°. La palla in rete, ma l'arbitro Irmatov (giustamente) segnala il fuorigioco.
Un minuto prima scatta l'ammonizione per la Germania. Il cartellino giallo è per Muller: gioco scorretto. Muller era diffidato, e salterà quindi la semifinale.
MONDIALI, ITALIA-SLOVACCHIA ULTIMO TRENO
Dopo il 4-2-3-1 anti Paraguay, il 4-4-2 contro la Nuova Zelanda, Marcello Lippi si affida al 4-3-3 per battere la Slovacchia e passare agli ottavi. Difesa invariata e le novità sono a centrocampo e in attacco. In mezzo Gattuso affiancherà De Rossi e Montolivo. A disposizione c'è anche Pirlo che ha recuperato e potrebbe tornare utile a partita in corso.
La formazione sarà svelata solo pochi minuti prima del match. In avanti vari ballottaggi e dubbi che il ct si porterà dietro, probabilmente fino a poche ore prima della gara. Il vero ballottaggio è Gilardino-Pazzini. La coppia che Prandelli a Firenze non faceva mai giocare insieme. Le altre due maglie dovrebbero andare a Iaquinta (a destra) e Di Natale (a sinistra).
La cosa certa è che Italia-Slovacchia e' una partita da 'dentro o fuori', ma il destino degli azzurri non dipende soltanto dalla squadra di Lippi. Anche il risultato di Paraguay-Nuova Zelanda, infatti, puo' influire sul cammino della nazionale.
A differenza delle altre edizioni del Mondiale, in Sudafrica per decidere chi va avanti tra squadre a pari punti si adotta come primo criterio quello della differenza reti e non piu' quello degli scontri diretti. Il secondo criterio e' il numero di reti fatte e soltanto come terzo criterio c'e' quello degli scontri diretti nel girone. Ovviamente una sconfitta con la Slovacchia significherebbe scivolare all'ultimo posto del girone con 2 punti e rispedirebbe a casa la nostra nazionale.
In caso di vittoria dell'Italia sulla Slovacchia, gli Azzurri andrebbero agli ottavi. Sarebbero primi con 5 punti insieme alla Nuova Zelanda se gli All Whites battessero il Paraguay: a decidere il primato del girone sarebbe la differenza reti. La squadra di Lippi potrebbe chiudere prima con 5 punti anche con pareggio tra Paraguay (5 pt) e Nuova Zelanda (3 pt) ed anche in questo caso decisiva risulterebbe la differenza reti. In caso di vittoria del Paraguay sui neozelandesi, l'Italia dovrebbe accontentarsi del secondo posto del girone.
In caso di pareggio, la situazione si complicherebbe parecchio. Gli Azzurri con 3 punti, uno in piu' della Slovacchia (2 pt), andrebbero comunque agli ottavi solo se il Paraguay (7 pt) battesse la Nuova Zelanda (2 pt). Se, invece, la Nuova Zelanda (5 pt) superasse il Paraguay (4 pt), l'Italia con il suo pari sarebbe fuori con 3 punti.C'è anche la non impossibile eventualità che tutte le partite finiscano in pareggio: a quel punto il Paraguay con 5 punti andrebbe agli ottavi, mentre Italia e Nuova Zelanda sarebbero seconde con 3 punti. Decisiva sarebbe la differenza reti che per ora e' identica tra le due squadre con 2 gol fatti e 2 gol subiti. Identico anche il numero di reti fatte: per cui, in caso di un pareggio con lo stesso punteggio nell'ultima partita, a decidere chi andrebbe agli ottavi tra Italia e Nuova Zelanda sarebbero il lancio della monetina.
cnrmedia
MONDIALI 2010 ITALIA-NUOVA ZELANDA 1-1. PAGELLE AZZURRI. UN PASSO INDIETRO PER TUTTI
PAGELLA
MRCHETTI. 5. Direte ma lui neanche tocca palla? Epper il gol lo becca e lo avrebbe ribeccato se Wood non avesse sbagliato. Insomma, anch elui si dia da fare!
ZAMBROTTA 6. Tra i migliori. Su quella fascia è tornato ragazzino
CANNAVARO 5. Meriterebbe 4. Un gol cos ma come si fa a prenderlo? Poi si riscatta con una prova tutta cuore.
CHIELLINI 5. Come per Cannavaro. Ma anche lui si distingue per una prova a tutto campo, spesso in attacco.
CRISCITO 6. Una delle migliori novità azzurre di questi Mondiali. Corre. Si danna. Sempre lucido.
PEPE 5. Nel primo tempo è tra i più attivi. Corre e sbaglia. Lippi lo riprende. Lui corre e sbaglia. Sostituito!
CAMORANESI 6. Ci mette l'anima. Corre a vuoto, ma inventa anche un bel tiro dopo un'azione prolungata. Sterile
DE ROSSI 6.5. Va in gol col Paraguay. Qui si inventa il rigore. Meno lucido, ma sempre redditizio. Insostituibile
MONTOLIVO 7. Dinamico. Preciso. Azzecca due tiri che meriterebbero il gol, e coglie un palo clamoroso. Il Migliore!
MARCHISIO 4. Francamente non se ne pu più di questo ragazzo che non azzecca nè un tiro, nè un passaggio. Basta!
PAZZINI 5. Invocato a gran voce, fa la fine di Gilardino. Non pervenuto
GILARDINO 4. Non tocca palla. Peggio di Pazzini
DI NATALE 4. Non pervenuto.
IAQUINTA 5. Almeno il rigore lo realizza e un paio di tiri li azzecca. E comunque non molla mai
MARCELLO LIPPI 5. Di incoraggiamento. Nel senso che se molla pure lui è la fine! Epper mostra idee sempre più confuse. Tranne che in conferenza stampa. Odia cos tanto i giornalisti che finirà in Tv. Come Sacchi! (fonte: clandestinoweb)
Flop Mondiale per l'Italia, si gioca tutto con la Slovacchia
L' atlante dei mondiali. Trentadue viaggi per sapere tutto delle nazioni e delle nazionali protagoniste di Sudafrica 2010
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Mondiali 2010. Il libro ufficiale dei record
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Mondiali Sudafrica 2010: Italia-Nuova Zelanda 1-1
E’ andata di nuovo come la prima partita dei Mondiali Sudafrica 2010, il match fra la squadra italiana, e quella neozelandese, un altro pareggio conquistato con il gol su rigore di Iaquinta.
Italia- Nuova Zelanda 1-1.
Una grande partita dei NeoZelandesi che hanno tenuto testa ai continui attacchi sottoporta degli italiani, con un incredibile Zambrotta in piena forma, che ha creduto nella vittoria fino all’ultimo minuto e ha sempre trovato la forza e l’astuzia per conquistare o mantenere il possesso di palla.
Nel primo tempo un grande Pepe emerge fra tutti, con la sua abilità e anche un bel tiro a fine primo tempo in porta, magicamente parato dal portiere della Nuova Zelanda,Paston, che proprio sembrava non riuscire a tenere il pallone fra le mani, facendolo sempre rimbalzare senza trattenerlo.
Una partita all’ultimo respiro, con i neozelandesi puniti più volte con il cartellino giallo per gomitate e scorrettezze e che escono da questo match vittoriosi, portando a casa un pareggio inaspettato con gli attuali Campioni Del Mondo.
La seconda partita per l’Italia del girone F, inizia con questa formazione 4-4-2:
Marchetti; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito; Pepe, De Rossi, Montolivo, Marchisio; Iaquinta, Gilardino, ma poi nel secondo tempo c’è cambio e al posto di Pepe e Marchisio entrano Camoranesi e Di Natale, per un usuale 4-3-2-1.
fonte: socialpost.info
Partita Italia-Nuova Zelanda Mondiali in diretta streaming online gratis
Una partita importante per la nazionale di Marcello Lippi, che deve dimostrare di aver superato lo “stallo” dell’esordio e di aver quindi superato il “rodaggio” iniziale. Anche per l’Italia comunque la parola d’ordine è “vincere” per poter vedere gli ottavi di finale più vicini. Antonio Di Natale partirà fin dal primo minuto!