Sport Land News: Spagna
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Euro 2024, Spagna-Georgia 4-1: Le Normand spaventa, la remuntada vale i quarti


La Spagna batte 4-1 la Georgia negli ottavi di finale di Euro 2024 conquistando il pass per i quarti. Al RheinEnergieStadion di Colonia le Furie Rosse temono il clamoroso ko dopo il goffo autogol di Le Normand (18'), poi salgono in cattedra rimettendo le cose a posto. Prima un sinistro chirurgico di Rodri (39'), poi l'incornata di Ruiz (51'), Nico Williams (75') e Olmo (83') regalano a de la Fuente e ai suoi la qualificazione. Kvaratskhelia è l'ultimo a gettare la spugna, ma i suoi lampi improvvisi non riescono a fare male alla Roja. Ai quarti, in programma venerdì 5 luglio a Stoccarda, gli iberici troveranno i padroni di casa della Germania in un match che sa già di finale.

LA PARTITA

Crederci a volte non basta, ma per Kvaratskhelia e compagni stare appesi al sogno fino all'ultimo fa bene al cuore e al calcio. Ma il pallone sa essere crudele e non guarda in faccia a nessuno, non gli importa di stimoli e sogni quando sul campo c'è una netta superiorità. E la Spagna, in questo senso, non lascia scampo alla Georgia, che dopo aver sognato si risveglia nel modo più brusco possibile. Sotto l'effetto del possesso palla insistito delle Furie Rosse, abili a trovare spazi con un gioco martellante sulle fasce, gli uomini del ct Sagnol salutano Euro 2024 agli ottavi. Un passaggio del turno, quello degli iberici, fortemente meritato per quanto visto fin qui e per il bel calcio prodotto a Colonia, una vittoria messa in discussione solo dall'autogol di Le Normand prima di ritornare in cattedra nel gioco e nel punteggio, con una remuntada in goleada che cancella la Georgia. Una vittoria firmata ancora una volta dai suoi gioielli più belli, Lamine Yamal e Nico Williams che danno il via alla rimonta a suon di assist e gol.

Nessuna sorpresa di formazione né da una parte né dall'altra, con de la Fuente che conferma l'undici tipo e Sagnol che manda in campo gli stessi che eroicamente hanno mandato al tappeto il Portogallo conquistando il pass per gli ottavi. Avvio aggressivo della Spagna, come ampiamente previsto alla vigilia, con la Roja che detta il ritmo tra accelerate improvvise e possesso palla, mentre la Georgia prova a chiudersi a riccio per non lasciare spazi. Mamardashvili sa che la serata di Colonia non può di certo essere improntata al relax ed è subito chiamato all'intervento provvidenziale su spizzata di testa di Carvajal su corner. Ma è alla prima sortita offensiva che Kvaratskhelia si accende facendo la differenza e portando la Georgia in vantaggio: al 18' l'esterno del Napoli trova sulla destra Kakabadze che alza la testa, mette al centro verso Kvara che però viene anticipato goffamente da Le Normand che insacca alle spalle di Unai Simon. Prima occasione e gol per una Georgia letale in ripartenza, con Cucurella che si lascia sorprendere sulla fascia di competenza da una giocata intelligente e insistita del napoletano. Una rete che fa male e richiede l'immediata reazione degli uomini di de la Fuente che si affacciano subito dalle parti di Mamardashvili che non si lascia impensierire dalla conclusione di Ruiz, poi è Pedri a tentare la via del gol senza fortuna. I giri restano alti e i Crociati non si scompongono, anzi sono capaci di attendere, chiudere e ripartire, con un altro contropiede veloce di Kvara dalla sinistra che per poco non regala il raddoppio. Al 35' è Cucurella a tentare di dare una scossa ai suoi, ma è ancora una volta Mamardashvili ad abbassare la saracinesca. Ma al 39' il portiere georgiano non può nulla sulla traiettoria chirurgica di Rodri: azione insistita da destra a sinistra degli iberici, il pallone arriva tra i piedi del centrocampista dei Citizens che fa partire il sinistro che non lascia scampo all'estremo difensore per il pareggio. Una rete che fa doppiamente male al ct Sagnol, che nell'azione che ha portato al gol della Spagna ha visto accasciarsi in campo Kiteishvili per problemi fisici che lo hanno portato alla sostituzione al 41' per Altunashvili.

Il secondo tempo, iniziato con gli stessi 22 che hanno concluso i primi 45', parte con lo stesso canovaccio della prima frazione, con la Spagna in possesso e la Georgia in attesa. E al 48' Kvaratskhelia sfiora il gol da cineteca in ripartenza, con l'esterno georgiano che vede Unai Simon fuori dai pali calciando da centrocampo, ma la fortuna assiste la Roja. Uno spavento non di poco conto che al 51' si trasforma in gol: dopo la botta dalla distanza su punizione di Yamal, il pallone torna sui piedi dello spagnolo che pesca al centro Fabian Ruiz che di testa buca le mani di Mamardashvili. Un gol che non spegne le ambizioni georgiane, col ct Sagnol che pesca forze fresce dalla panchina per dare una scossa ai suoi. A entrare c'è anche Tsitaishvili che al 69' ha tra i piedi l'occasione del pari, col centrocampista della Dinamo Batumi lanciato da un ispirato Kvaratskhelia che lo trova sulla sinistra, ma il mancino sbilenco termina al lato senza impensierire Unai Simon. Al 74' l'urlo di gioia della Spagna per autogol di Gvelesiani viene spezzato dalla segnalazione di offside di Yamal, ma è solo rinviato di qualche istante perché al 75' è Nico Williams a fissare il risultato sul 3-1: ripartenza letale su lancio di Ruiz, il 21enne punta Gvelesiani andando a tu per tu con Mamardashvili e non si lascia prega per scaricare con violenza in rete. Georgia che si scompone troppo facilmente sotto i colpi della Spagna che ne approfitta e all'83' trova il gol del 4-1 con Olmo che di sinistro dalla distanza fredda i Crociati per il definitivo ko.

LE PAGELLE


Le Normand 5,5 - Un po' come Calafiori nel match contro le Furie Rosse, anche il difensore iberico fa il movimento giusto per coprire il centro e contemporaneamente si trova al posto sbagliato nel momento sbagliato. Il tentativo di anticipare Kvara si trasforma nel più goffo degli autogol
Rodri 6,5 - Garanzia a centrocampo per il ct de la Fuente, in fase offensiva è letale. Il sinistro chirurgico apre alla rimonta, poi qualche sbavatura rischia di lasciare spazio alla Georgia, ma di fisico ed esperienza riesce a mettere una toppa facendo dimenticare facilmente gli errori.
Ruiz 7 - Come Rodri, anche il centrocampista del Psg sa sempre cosa fare palla al piede e quando si affaccia in zona avanzata è una sentenza con due gol in quattro partite.
Yamal 7 - Talento puro, cristallino, ancora a caccia del primo gol a Euro 2024, ma sempre decisivo. Mamardashvili gli chiude la porta, ma quando il pallone passa dai piedi del blaugrana è pura magia e i compagni ne approfittano, chiedere a Ruiz per credere.
N. Williams 7 - Nel primo tempo punta più volte che poi riesce a prendergli le misure, nella ripresa si prende gioco di Gvelesiani con una ripartenza lampo che regala alla Roja il gol della tranquillità.




Kakabadze 5,5 - Nico Williams non è di certo un cliente facile da affrontare, ma nella prima frazione riesce ad arginarlo dopo una prima fase di studio. Lanciato a tutto campo da Kvara propizia l'autogol di Le Normand che aveva illuso, nella ripresa si perde l'imbucata di Ruiz per il vantaggio della Roja.
Gvelesiani 5 - Ordinato nella prima frazione, poi crolla in confusione sulle sortite sulle fasce. Prima si salva per il fuorigioco di Yamal che ha propiziato l'autogol, poi si fa saltare coe un birillo da Nico Williams per il gol che sancisce il ko.
Kvaratskhelia 6 - È il motore di questa Georgia, con Sagnol che si affida a lui per tentare di fare male alla Spagna. Non a caso alla prima ripartenza porta Le Normand all'autogol, poi nella ripresa sfiora il gol da cineteca. Non si perde d'animo e cerca sempre di rompere la linea difensiva iberica, è l'ultimo a gettare la spugna.
Mikautadze 5,5 - Non la migliore delle partite per la punta del Metz che si lascia ingolosire troppo facilmente quando ha la palla. Dalla sua zona transitano tante giocate, ma il 23enne non riesce a essere incisivo, anzi spazientisce Kvara più volte solo sul versante opposto e mai servito.



IL TABELLINO


SPAGNA-GEORGIA 4-1
Spagna (4-3-3): Unai Simon 6; Carvajal 6,5 (36' st Navas sv), Le Normand 5,5, Laporte 6, Cucurella 6 (21' st Grimaldo 6); Pedri 6 (8' st Olmo 6,5), Rodri 6,5, Ruiz 7 (36' st Merino sv); Yamal 7, Morata 6 (22' st Oyarzabal 6), N. Williams 7.
A disposizione: Remiro, Raya, Nacho, Vivian, Baena, Zubimendi, Joselu, Ferran, Fermin Lopez, Perez.
Allenatore: de la Fuente 6,5
Georgia (5-3-2): Mamardashvili 6; Kakabadze 5,5, Kashia 5,5, Gvelesiani 5 (33' st Kvekveskiri 5,5), Lochoshvili 6 (18' st Tsitaishvili 5,5), Dvali 5,5; Kochorashvili 5,5, Kiteishvili 5,5 (41' Altunashvili 5,5), Chakvetadze 5,5 (19' st Davitashvili 5,5); Kvaratskhelia 6, Mikautadze 5,5 (34' st Zivzivadze 5,5).
A disposizione: Loria, Gugeshashvili, Kverkvelia, Kvilitaia, Gocholeishvili, Shengelia, Lobjanidze, Tabidze, Sigua.
Allenatore: Sagnol 5,5
Arbitro: Letexier (Francia)
Marcatori: 18' aut. Le Normand (G), 39' Rodri (S), 6' st Ruiz (S), 30' st N. Williams (S), 38' st Olmo (S)
Ammoniti: Morata (S), Davitashvili (G)
Espulsi: -



Sport Mediaset

 

Ciclismo: a Carthy 12/a tappa Vuelta, Carapaz nuovo leader

 

Il britannico Hugh Carthy, portacolori della Education First, ha vinto la 12/a tappa della Vuelta, una frazione di montagna da Pola de Laviana ad Alto de l'Angliru lungo 109,4 km. Al secondo posto staccato di 16", il russo dell'Astana Aleksandr Vlasov, terzo lo spagnolo Eric Mas. Il rappresentante dell'Ecuador Richard Carapaz, oggi quarto, ha riconquistato la maglia rossa di leader della classifica generale, in cui ora ha 10" di vantaggio sullo sloveno Primoz Roglic e e 32" su Carthy. 

Ansa

F1: Spagna, Hamilton in pole position

 © EPA

E' di Lewis Hamilton la pole position del Gp di F1 di Spagna, che si corre domani sul circuito di Montmelò, quinta gara del Mondiale. Il pilota della Mercedes ha firmato il tempo di 1:16:173 (nuovo record della pista), precedendo di un niente il compagno di squadra Valtteri Bottas (+0,040) e Sebastian Vettel: il ferrarista ha chiuso col terzo tempo (+0.132), davanti al compagno di squadra Kimi Raikkonen (+0,439) e partiranno dalla seconda fila.
   
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5-0 al Siviglia, il #Barcellona vince la Coppa del Re

5-0 al Siviglia, il Barcellona vince la Coppa del Re © EPA
Tanto Barcellona e poco Siviglia nella finale di Coppa del Re a Madrid, dove i blaugrana si sono imposti per 5-0 sula squadra allenata da Montella per portare a casa il trentesimo trofeo intitolato alla corona e dimenticare almeno in parte l'eliminazione dalla Champions League per mano della Roma. La partita ha avuto poca storia, visto che il Barca al 14' era già in vantaggio grazie a Suarez, ha raddoppiato con Messi al 31' ed è andato negli spogliatoi sui 3-0 con la seconda rete dell'uruguaiano. Nella ripresa, sono andati a segno Iniesta, un premio per il veterano che sta per lasciare la squadra a fine stagione, e Coutinho su rigore. Grande festa alla fine al Wanda Metropolitano per i tifosi blaugrana, che presto potranno festeggiare anche la vittoria in Liga.. Il Real riposa in attesa della sfida col Bayern mentre il Betis sta per assaporare la gioia di una insperata qualificazione all'Europa League e prova a fare uno scherzo all'Atletico concentrato sulla prossima semifinale con l'Arsenal.
ansa

Vuelta: Bmc show nella cronosquadre, Dennis primo leader

La prima maglia rossa della Vuelta 2017 va alla BMC. L’australiano Rohan Dennis indossa il simbolo del comando dopo la cronosquadre con partenza e arrivo a Nimes, in Francia, grazie all’ottimo lavoro dei suoi compagni di squadra, tra cui gli azzurri Damiano Caruso, Alessandro De Marchi e Daniel Oss, arrivati insieme a Van Garderen e Roche. Si sono invece staccati Ventoso Alberdi, Frankiny e Vliegen. Frazione non particolarmente lunga – 13,7 chilometri – dal profilo interamente pianeggiante, che la BMC ha chiuso in 15 minuti e 58 secondi: inseguono Quick Step e Sunweb (6 secondi di distacco) e Team Sky (9 secondi).

Proprio l’arrivo della corazzata di Chris Froome nelle prime posizioni è una pessima notizia per chi vuole insidiare il vincitore dell’ultimo Tour de France: i secondi di vantaggio su Vincenzo Nibali sono già 22, ben 32 quelli accumulati su Fabio Aru. Tra i due c’è Alberto Contador, che al termine della Vuelta lascerà il mondo delle corse dopo una splendida carriera: il Pistolero, con la sua Trek-Segafredo, è a 26 secondi da Froome. Diciassette secondi di distacco dalla BMC per la Orica-Scott di Adam Yates. Domani si rimane in Francia con la Nimes-Gruissan (203,4 chilometri), lunedì le prime salite con il traguardo posto nel Principato di Andorra. Nella giornata di oggi è stata anche ufficializzata la partenza dell’edizione 2018: si partirà da Malaga sabato 25 agosto.

Momenti di tensione attorno alla corsa dopo gli attentati che hanno insanguinato la Catalogna. A Nimes si erano diffuse voci su una sparatoria nella stazione ferroviaria. La polizia locale ha invece smentito l'indiscrezione, rivelando invece di aver arrestato un uomo che, secondo alcune segnalazioni, era in possesso di un'arma da fuoco. Le forze dell'ordine hanno stabilito un perimetro di sicurezza intorno alla stazione, evacuandola per un controllo più accurato. Gli stessi giornalisti al seguito della Vuelta sono stati invitati a restare in sala stampa, così come agli organizzatori della corsa è stato ordinato di non lasciare l'hotel in cui soggiornano.

CLASSIFICA DI TAPPA E GENERALE
1. Rohan DENNIS (BMC) 15’58”
2. Daniel OSS (BMC) 15’58”
3. Nicolas ROCHE (BMC) 15’58”
4. Alessandro DE MARCHI (BMC) 15’58”
5. Damiano CARUSO (BMC) 15’58”
6. Tejay VAN GARDEREN (BMC) 15’58”
7. Yves LAMPAERT (Quick-Step Floors) 16’04”
8. David DE LA CRUZ MELGAREJO (Quick-Step Floors) 16’04”
9. Bob
JUNGELS (Quick-Step Floors) 16’04”
10. Julian ALAPHILIPPE (Quick-Step Floors) 16’04”
16. Warren BARGUIL (Sunweb) 16’04”
18. Chris FROOME (Sky) 16’07”
24. Adam YATES (Orica-Scott) 16’15”
50. Vincenzo NIBALI (Bahrain-Merida) 16’29”
63. Alberto CONTADOR (Trek-Segafredo) 16’33”
95. Fabio ARU (Astana) 16’39”
106. Domenico POZZOVIVO (AG2R) 16’44”
repubblica.it

F1 GP Spagna, Sky Sport e la programmazione esclusiva

La Formula 1 fa tappa in Spagna per il quinto appuntamento della stagione: scatta domani il Gran Premio di Spagna, in diretta esclusiva su Sky Sport F1 HD (canale 207). Fino a domenica 15 maggio, tutto live anche sui 5 canali del mosaico interattivo in HD. Le qualifiche e la gara live anche su Sky Sport 1 HD (canale 201). 
Sarà un weekend ricco di appuntamenti, con Maurizio Arrivabene ospite al Paddock Live Show di venerdì, alle 18.45. Il Team Principal Ferrari spiegherà la situazione della squadra e risponderà alle domande Social degli spettatori da casa. 
Inoltre, durante il fine settimana in programma:  
·         “Uomo del Mirino”: riflettori puntati su Nico Rosberg 
             ·         Fernando Alonso, in versione cicerone, racconta la sua storia presentando il suo museo   
·         Intervista “click” con Wehrlein, il rookie nel mirino di Mercedes
·         “Hot Lap”: un giro in Spagna tra gli episodi decisivi del 2015
·         Clip story: tutti gli episodi chiave nella storia del GP di Spagna
·         Il weekend dei ferraristi: parole, gesti e fatti nel pre gara 
·         “Il Mistero di Turrini”: ricordando Gilles e l’impresa spagnola…
·         Team Day: venerdì focus sulle Toro Rosso

LA PROGRAMMAZIONE - Su Sky sarà possibile vivere in diretta tutte le fasi di avvicinamento al quinto appuntamento della stagione di Formula 1. A partire dalla conferenza stampa piloti, in programma domani, giovedì 12 aprile, alle 15. Alle 17, appuntamento con Paddock Live Pit Walk.     
Venerdì 13 maggio, alle 9.45, il Paddock Live introdurrà la prima sessione di prove libere di F1, in onda alle 10.00 (post dalle 11.30).
Alle 12 torna la GP2 con le prime prove libere, mentre la seconda sessione di quelle della F1 scatterà alle 14 (pre dalle 13.45 e post dalle 15.30). Alle 15.55 in programma le qualifiche della GP2, mentre alle 16.45 le prove libere della Porsche Super Cup e alle 17.50 quelle di GP3
Alle 18.45 il Paddock Live Show, che riassumerà i temi della prima giornata in pista, e alle 19.30 conferenza stampa dei Team Principal.   
Sabato 14 maggio, alle 11, in onda la terza sessione di prove libere di F1 (pre dalle 10.45 e post dalle 12). Prima però, in diretta le qualifiche della GP3, alle 9.40.
Alle 12.25 in onda le qualifiche di Porsche Super Cup, mentre quelle della F1 saranno live in esclusiva dalle 14 anche su Sky Sport 1 HD (repliche sul canale 207 alle 1921 emezzanotte), anticipate dal Paddock Live delle 13 e seguite da quello delle 15.15.
Chiudono il programma la gara della GP2 (alle 15.40), gara 1 della GP3 (alle 17.15) e il Paddock Live Show delle 18.15.  
Domenica 15 maggio, su Sky Sport F1 HD e Sky Sport 1 HD si parte alle 9.10 con la gara 2 della GP3, si prosegue alle 10.20 con la sprint race GP2 e, prima di entrare nel vivo della Formula 1, si chiude con la gara della Porsche Super Cup in onda alle 11.30
Alle 12.25 il via al Paddock Live che guiderà gli appassionati fino al semaforo verde della gara di F1, che si accenderà alle 14 in diretta esclusiva anche su Sky Sport 1 HD (in replica alle 17). Seguirà il post gara (dalle 16) e alle 16.30 “Ultimo Giro”, con le domande da casa attraverso i canali Social di Sky Sport F1 HD.
Alle 19, appuntamento con Race Anatomy, per analizzare i temi del weekend. In conduzione Fabio Tavelli,  ospiti Leo Turrini, Matteo Bobbi, Francesco Mandelli e Fabiano Vandone.  
IL RACCONTO DI SKY - La telecronaca della Formula 1 è di Carlo Vanzini, affiancato da Marc Gené. Insieme a loro, Roberto Chinchero. Padrona con il suo Paddock Live è Federica Masolin. Accanto a lei, Jacques Villeneuve e Davide Valsecchi, titolare del “Muretto Sky”.
Lucio Rizzica racconta GP2 e GP3 con Marcello Puglisi, mentre la coppia Massimo Discenza-Puglisi commenta la Porsche Super Cup. Inviata ai box Mara Sangiorgio. Fabio Tavelliconduce “Race Anatomy”, Marta Abiye e Fabiano Vandone guidano gli approfondimenti tecnologici di “High Tech”.
Orari eventi F1
GIOVEDI 12 MAGGIO
ore 15: conferenza stampa piloti
ore 17: Paddock Live Pit Walk

VENERDI 13 MAGGIO
ore 9.45: Paddock Live 
ore 10.00: prove libere 1 F1   
ore 11.30: Paddock Live 
ore 12.00: prove libere GP2 
ore 13.45: Paddock Live    
ore 14: prove libere 2 F1   
ore 15.30: Paddock Live    
ore 15.55: qualifiche GP2 
ore 16.45: prove libere Porsche Super Cup
ore 17.50: prove libere GP3   
ore 18.45: Paddock Live Show
ore 19.30: conferenza stampa Team Principal

SABATO 14 MAGGIO
ore 9.40: qualifiche GP3   
ore 10.45: Paddock Live 
ore 11.00: prove libere 3 F1
ore 12.00: Paddock Live 
ore 12.25: qualifiche Porsche Super Cup
ore 13.00: Paddock Live   (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 14.00: qualifiche  F1  (anche su Sky Sport 1 HD) - Repliche alle 19, 21 e mezzanotte  
ore 15.15: Paddock Live     (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 15.40: gara GP2 
ore 17.15: gara 1 GP3   
ore 18.15: Paddock Live Show

DOMENICA 15 MAGGIO
ore 9.10: gara 2 GP3    (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 10.20: sprint race GP2   (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 11.30: gara Porsche Super Cup (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 12.25: Paddock Live  (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 14.00: gara F1 (anche su Sky Sport 1 HD) – Replica alle 17 
ore 16: Paddock Live  (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 16.30: “Paddock Live – Ultimo Giro”  (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 19: Race Anatomy 
ore 20.30: sintesi GP Spagna  
quotidiano.net

F1: Alonso 'Gp Spagna emozione speciale'. Pilota Ferrari aspetta gara di casa:scatta ulteriore motivazione

La Spagna sempre nel cuore. Dopo la la lunga pausa la Formula uno e' pronta a sbarcare in Europa: la prossima settimana si corre a Barcellona e per Fernando Alonso il circuito catalano evoca sempre sensazioni particolari. Il pilota della Ferrari, dopo le noie avute in Bahrein, e' ansioso di tornare in pista a Montmelo'. ''Il calore del pubblico e le sensazioni che si provano quando si corre in Spagna sono sempre speciali.Scatta cosi'un'ulteriore motivazione perche' vuoi fare quel qualcosa in piu'''.
ansa

Spagna, Barcellona vince la Supercoppa

Primo trofeo stagionale per il Barcellona. I blaugrana conquistano la Supercoppa di Spagna battendo 4-0 il Siviglia nella finale di ritorno. All'andata il Barca era stato sconfitto 3-1. Dopo un'autorete di Konko al 14', e' stata una tripletta di Messi a regalare il successo al Barcellona: il giocatore argentino e' andato a segno al 24' e 44', e poi ancora allo scadere. (ansa)



Spagna: Puyol in Nazionale altri 2 anni

(ANSA) -MADRID, 1 AGO- Carles Puyol, difensore e simbolo del Barcellona e della Spagna campione del mondo, ha deciso: giochera' altri 2 anni con la nazionale. Era intenzionato a chiudere l'esperienza dopo il Mondiale ma gli ultimi avvenimenti gli hanno fatto cambiare idea. 'L'ho deciso -ha detto sul suo sito- dopo averne parlato molto con i compagni, il tecnico, Hierro e anche con degli amici'. Puyol ha esordito con la nazionale maggiore della Spagna nel 2000 contro l'Olanda e vanta finora 90 presenze.

E’ ancora festa in Spagna: dopo la vittoria ai Mondiali di Calcio 2010 e il matrimonio in gran segreto tra Penelope Cruz e Javier Bardem, adesso un’altra lieta notizia arriva dalla coppia: i divi spagnoli sarebbero già in attesa del primo figlio

L’indiscrezione è stata data dal supplemento di cronaca rosa del quotidiano ‘El Mundo‘: l’attrice sarebbe già al quarto mese. I due hanno vissuto il loro amore sempre lontano dai riflettori e dagli scandali del gossip, come una coppia normale. Fino all’ultimo Festival di Cannes, quando lui, ringraziando tutti per il premio ricevuto come “miglior attore” in “Biutiful”, aveva utilizzato i microfoni per fare una dichiarazione in piena regola e romanticissima alla sua donna: “Alla mia amica, la mia compagna, il mio amore. Penelope, ti devo molte cose e ti amo tanto!”.

Stavano insieme già da qualche anno e il primo luglio, nella splendida location delle Bahamas, a casa di un amico, Javier e Penelope si sono detti “sì”, in una cerimonia in gran segreto e per pochi intimi. Ancora nessuna foto delle nozze, né nessuna indiscrezione è trapelata. Solo qualche accenno sul vestito da sposa di lei, firmato “Christian Dior” e confezionato dall’amico John Galliano.

La Cruz è attualmente sul set del quarto capitolo della saga prodotta da Jerry Bruckheimer e dalla Walt Disney Pictures: “Pirates of the Caribbean: On Stranger Tides” è interpretato ancora una volta da Johnny Depp nei panni del pirata Jack Sparrow, che questa volta avrà al suo fianco non più Keira Knightley, ma una bellezza tutta mediterranea.

Penelope interpreterà nel film il ruolo di Angelica, la figlia di Barbossa, acerrimo nemico di Sparrow. Non si conosce ancora il titolo italiano della nuova pellicola diretta da Rob Marshall, ma l’uscita prevista dovrebbe essere quella del 20 maggio 2011 anche da noi.

Nel frattempo, gli attori si godono la loro nuova famiglia e, se l’indiscrezione dovesse essere confermata, anche il nuovo bimbo in arrivo.

Antonella Gullotti

Gossip: Spagna campione e Casillas bacia la Carbonero

Lei e' la bellissima inviata di Telecinco in Sudafrica

Il portierone della nazionale vincitrice dei Mondiali sorprende la fidanzata giornalista in diretta tv

Milano – Abbiamo vinto i Mondiali, non c’è più bisogno di tener nascosto il nostro amore. Deve essere stato questo il pensiero di Iker Casillas, portierone della Spagna campeon. Davanti a sé, nel post partita, aveva Sara Carbonero, bellissima giornalista sportiva di Telecinco inviata in Sudafrica. Sono fidanzati da un po’ ma sui giornali ci sono andati solo per degli scatti rubati. Mai una foto ufficiale insieme. Fino a ieri sera quando, dopo le domande di rito cercando di rispettare i ruoli dell’intervistatrice e dell’intervistato, Iker ha dato un inatteso bacio a stampo a Sara. Lasciandola di stucco con in sottofondo gli applausi dei colleghi di lei. Il video, in queste ore, sta facendo il giro del web: tutti celebrano Iker, campeon del romanticismo.

D.D.

voceditalia.it

Mondiali 2010: la Spagna è campione del mondo!

Al Soccer City Stadium di Johannesburg la Spagna si laurea campione del mondo dopo una partita tesa che si risolve solo nell’ultimo minuto dei supplementari con un gol di Iniesta. Apoteosi spagnola con gli iberici che conquistano la coppa più prestigiosa del pianeta per la prima volta nella loro storia.

La Spagna parte bene prendendo le redini del gioco a centrocampo e mettendo in difficoltà l’Olanda fin nei primissimi minuti. Le due squadre scendono in campo con un 4-2-3-1 speculare e dopo la partenza lampo degli iberici dal quarto d’ora gli olandesi iniziano a prendere le misure del centrocampo limitando le iniziative spagnole e cercando di avanzare sulla sinistra dove Robben con la sua velocità può mettere in difficoltà Capdevila.L’arbitro Webb cerca di stemperare la tensione dei giocatori in campo graziando Van Bommel e De Jong, autori di due falli da cartellino rosso che avrebbero cambiato il senso della partita in avvio.

Mancano le occasioni da gol, le squadre sono molto tirate e con il passare dei minuti la Spagna sembra faticare ad imporre il proprio gioco rispetto alle precedenti partite. Dopo due minuti di recupero si chiude il primo tempo. Brutta partita, poche emozioni e tanta tensione con l’Olanda protagonista di interventi fallosi che sono stati graziati dal direttore di gara.

Nell’intervallo i due allenatori decidono di non cambiare ma nei primi minuti le due squadre sembrano più vivaci e sbilanciate. Spagna più pericolosa, Olanda che attende e cerca di ripartire in contropiede continuando a collezionare cartellini gialli, ben cinque nei primi 60 minuti. Dopo 10 minuti Del Bosque toglie il giovane Pedro per mandare in campo Jesus Navas mentre al 61′ Iker Casillas è protagonista di un vero e proprio miracolo salvando di piede su tiro a botta sicura di Robben dopo un assist capolavoro di Sneijder. Al 69′ l’occasione della vita è sui piedi di Villa ma l’attaccante del Barcellona calcia su Stekelemburg che devia in angolo. Al 70′ fuori Kuyt e dentro Elia per l’Olanda mentre all’85′ esce Xabi Alonso per Fabregas. Le squadre sembrano mentalmente già pronte ai supplementari e dopo tre minuti di recupero Webb fischia la fine dei tempi regolamentari sullo zero a zero.

Al 5′ del primo supplementare grande occasione di Fabregas da solo a tu per tu con Stekelemburg, il portiere olandese salva tutto. All’8′ fuori De Jong per Van der Vaart e al 10′ Spagna vicinissima al gol con Jesus Navas che calcia un diagonale e Van Bronckhorst a deviare un pallone diretto in rete. Nel secondo tempo supplementare Del Bosque toglie Villa per Torres, le squadre sono stanche ma al 108′ Heitinga riceve il secondo cartellino giallo lasciando i suoi in inferiorità numerica esattamente come nel 2006 Zidane lasciò la Francia in dieci nei supplementari. Al 115′ la Spagna scrive la storia: nell’ultimo minuto disponibile Fabregas serve Iniesta che batte Stekelemburg con un destro preciso per l’1-0 finale.

La Spagna è campione del mondo meritatamente dopo aver vinto l’Europeo 2008. Il ciclo iberico raggiunge la vetta più alta del calcio mondiale con una partita da sogno risolta nell’ultimo minuto disponibile e consacrando il calcio migliore del pianeta. L’Olanda perde la terza finale della sua storia mentre gli uomini di Del Bosque realizzano i sogni di un’intera nazione che mai nella sua storia aveva raggiunto l’olimpo del calcio.

Matteo Politanò - blog.panorama

Finale Mondiali 2010, Spagna-Olanda: ESPANA CAMPEON DEL MUNDO!!!

La Spagna è campione del mondo. Iniesta al 116' minuti trascina le furie rosse sul tetto del mondo e permette a Iker Casillas di alzare la prima coppa del mondo della loro storia. L'Olonda crolla, la maledizione continua è la terza finale che gli oranje perdono consacrandosi così eterna sconfitta!
fonte: calcio.fanpage.it
11 Luglio 2010. La Spagna è campione del mondo. Iniesta al 116′ trascina le furie rosse nella storia e permette al capitano Iker Casillas di alzare la prima coppa del mondo degli iberici al cielo di Johannesburg. Sono serviti 116 lunghissimi minuti per decretare un campione al Soccer City Stadium, una partita al cardiopalmo, in certi tratti persino cattiva, ma alla fine sono gli spagnoli a gioire siglando tra l’altro un’eccezionale doppietta, Europeo+Mondiale impresa riuscita in precedenza solo alla Germania e alla Francia. Sul fronte opposto continua la maledizione dei tulipani che perdono la loro terza finale della loro storia mondiale. Questa notte però Robben più di tutti non dormirà sonni tranquilli perchè si porta sulla coscienza il peso di due incredibili occasioni fallite innanzi al monumentale Casillas.

Al fischio d’inizio la furie rosse si avventano sulla difesa oranje e cercano il gol fin dalle battute iniziali. Sergio Ramos è indiavolato e al 5′ minuto costringe ad un vero miracolo Stekelenburg che con un balzo felino devia in angolo il colpo di testa del giocatore del Real Madrid. Poco dopo ancora Sergio Ramos scorrazza per la difesa olandese ma questa volta il suo tiro cross è deviato da Hietinga in calcio d’angolo a porta ormai sguarnita. L’Olanda è sbandata e concede campo e palla alla Roja e così è di Villa il terzo trillo della gara. Il sinistro del bomber spagnolo colpisce la rete interne e illude la tifoseria spagnola che grida al gol. La Spagna continua a pigiare il piede sull’acceleratore ma sembra un remake di ciò che ha giò fatto vedere in questo mondiale, tanto possesso, ma pochi gol.

L’Olanda incassa, barcolla ma come un pugile stanco di essere alle corde reagisce, spesso anche ai limiti del comportamento. Webb ha un gran da fare per non perdere di mano l’incontro. I cartellini si sprecano, il rosso resta in tasca anche quando il folle De Jong stende Xavi Alonso colpendolo con un calcio da karate in pieno petto. La gara così diventa una vera e prorpria battaglia, ma volente o nolente si ristabilisce un equilibrio. Il primo tempo si chiude così, con nessuna delle due squadre che riesce a far pendere il piatto della bilancia dalla propria parte e a onor di cronoca l’unico vero sussulto arriva da un’inconprensione tra Heitinga e Casillas. Il difensore olandese infatti nel restituire il pallone come il fair-paly comanda per poco non sorprende Casillas.

Il sipario si riapre sul Soccer City Stadium dopo l’intervello e gli attori sono sempre gli stessi. Nessun cambio da ambo le parti e così la gara stenta a prendere il largo. Si continua sulla falsa riga del primo tempo e Webb continua a metter mano ai cartellini. Bisogna aspettare infatto il 15′ del secondo tempo per sobbalzare in poltrona o sugli spalti. Portagonista in negativo questa volta è Robben. Sneijder sfodera dal cilindro uno dei suoi colpi e lo lancia col contagiri nel cuore della difesa spagnola, Robben s’invola nel corridoio disegnato dal compagno ma al momento del dunque si fa ipnotizzare dal monumentale Casillas che con la punta del piede devia in angolo. Dopo solo 2′ minuti è la Spagna ad avere nei suoi piedi il match point. Il nuovo entrato Navas crossa forte e teso al centro Heitinga pasticcia e la palla finisce sui piedi di Villa che prende la mira e calcia a botta sicura ma sulla sua conclusione s’immola per la patria lo stesso Heitinga che si fa così perdonare lo svarione difensivo di qualche istante prima. Poco dopo è di nuova Spagna, ma questa volta cambia il protagonista. Sergio Ramos è solo nell’area di rigore olandese, ha tutto il tempo per mirare e battere Stekelenburg ma il suo colpo di testa è alto sulla traversa. Le squadre sembrano gettare la spugna in attesa dei tempi supplementari e quando Robben fallisce a 7 minuti dall fine l’ennesima limpida palla gol, facendosi nuovamente fermare da Casillas, dopo aver letteralemente seminato il combattivo Puyol i supplementari diventano realtà.

La stanchezza la fa da padrone e si aprono spazi vertiginosi da entrambe le parti. Mathijsen Navas e Fabregas regalano i birvidi del gol ma bisogna aspettare il 116′ per vedere finalmente il pallone in rete. Heitinga finisce la sua partita prima del dovuto facendosi espellere da Webb, Van Bommel non è un centrale e si vede e cosi, Villa serve al centro dell’area Iniesta, lo spagnola prende la mira e insacca il gol del vantaggio alle spalle di Stekelenburg. Esplode la panchina spagnola, Casillas inizia a piangere. I quattro minuti restanti sono solo una lenta agonia per entrambe le squadre. Al triplice fischio….c’è solo un grido che rimbomba al Soccer City Stadium….VAMOS!!!!….La Spagna è campione del mondo per la prima volta nella sua storia!

Davide Pecchia

Olanda-Spagna, c’è il mondo in palio Inedita, affascinante, equilibrata: per Sudafrica 2010 la finale più giusta

DA JOHANNESBURG ANGELO MARCHI  - avvenire
 N
elson Mandela finalmente in tribuna. E una finale inedita ed affascinante. Questo si a­spetta di vedere il mondo questa sera. Olan­da- Spagna al Soccer City di Johannesburg, per la pri­ma volta incoronerà regina calcistica del pianeta un’europea al di fuori del proprio continente (e sarà una squadra che finora il titolo non l’hai mai con­quistato). Si affronteranno le due nazionali che più lo hanno meritato, non solo per ciò che hanno fat­to in Sudafrica, dove hanno primeggiato in fatto di bel gioco, ma anche prima di arrivarci.
  L’Olanda, imbattuta dal settembre 2008 e tra­scinata da Sneijder e Robben, avrà la possibilità di eguagliare un primato che appartiene al mitico Brasile di Messico ’70, ovvero di diventa­re campione del mondo do­po aver vinto tutte le par­tite delle qualificazioni (otto su otto nel caso degli arancioni) e della fase fi­nale (altre sette, se batte la Spagna). Sneijder, for­te dei trionfi interisti, potrebbe avvicinare Pelè anche a livello individuale, diventando l’unico calciatore a vincere quattro grandi titoli nello stesso anno solare: “O Rei” ci riuscì nel 1962, quando, appena 21enne, vinse campionato pau­­lista, Coppa del Brasile e Libertadores, e poi i
Mondiali in Cile e Intercontinentale.
  La Spagna non può fare come l’Olanda, anche se diventasse campione del mondo, a causa del­la
sconfitta nel match d’esordio a Durban con­tro la Svizzera. Ma quella è stata anche l’unica battuta d’arresto delle Furie Rosse, assieme alla semifinale di Confederations Cup persa l’anno scor­so contro gli Usa, dal febbraio 2007 ad oggi, sotto le gestioni di Aragones prima (titolo europeo conqui­stato a Vienna) e Del Bosque adesso.
  Tutto ciò per dire che lo spettacolo dovrebbe essere assicurato anche oggi, in una finale dal pronostico incerto, ma che pende leggermente dalla parte degli spagnoli, maestri del fraseggio ed alfieri di quel cal­cio totale che un tempo era appannaggio degli olan­desi ed ora viene interpretato al meglio proprio da coloro che l’hanno imparato dai maestri dei Paesi Bassi. La Spagna di oggi, finalmente al meglio e ca­pace
di conquiste dopo anni di mancati traguardi e cocenti delusioni, è frutto di una straordinaria fiori­tura di campioni (Xavi su tutti, almeno qui in Suda­frica) che traducono in modo ottimale sul campo gli insegnamenti nel corso degli anni, in Spagna ed in particolare a Barcellona e Madrid, dei vari Michels, Cruijff, Hiddink, Beenhakker e Rijkaard: in fondo so­no stati proprio loro, ironia della sorte, gli artefici del miracolo spagnolo.
  Non piace affatto però a Vicente Del Bosque, ct della Spagna, l’accostamento tra la sua nazionale e il Bar­cellona, società che comunque dà alla squadra di­versi calciatori-chiave (Puyol, Piquè, Busquets, Xavi, Iniesta, ora anche Villa). «Siamo un gruppo - dice - e
funzioniamo bene proprio per questo. La finale? I gio­catori sono abituati a disputare partite del genere sot­to pressione. Non sento alcun peso allo stomaco, bi­sogna sdrammatizzare. Sono tranquillo». Andres I­niesta invece non vede l’ora di scendere in campo: «Essere qui è già grandioso - spiega il centrocampi­sta - , siamo davanti a una sfida storica e abbiamo un’occasione unica che dobbiamo cercare di sfrutta­re in tutti i modi. Sarà una partita molto difficile con­tro giocatori che hanno grandi qualità». Ieri mattina Del Bosque e il capitano Iker Casillas hanno ricevu­to una telefonata d’incoraggiamento dal Re Juan Car­los (ancora convalescente dopo un intervento chi­rurgico), che non sarà allo stadio, così come il primo ministro Josè Luis Zapatero. «Sono molto felici, si a­spettano che la Spagna mostri il suo miglior spirito», conclude il ct. Alla finale assisteranno invece la regi­na di Spagna Sofia, già portafortuna in semifinale, e i principi delle Asturie, Felipe e Letizia Ortiz.
  Se la Spagna vince non sarebbe una sorpresa, ma l’ennesima conferma della grandezza di una squadra che, come dice Casillas, rega­lerebbe «una gioia talmente grande da far
dimenticare anche la crisi economica». Il paese iberico ne sta soffrendo in mo­do profondo, ora è leader in disoccu­pazione e non più locomotiva dell’Europa, ma il titolo mon­diale avrebbe l’effetto di un’immensa terapia colletti­va. Miracoli che solo il calcio può fare, dopo quello di aver unito una volta di più tutte le razze ed i colori sudafricani.
  Di contro l’Olanda, che non ha mai nascosto le proprie ambizioni e che Krol vede vincente «perchè finalmente non giochiamo contro la squadra di casa», cercherà di ribaltare le previsioni affi­dandosi ad uno Sneijder fin qui stratosferico (e probabile
vincitore a fine anno del Pallone d’Oro in caso di titolo iridato) e che potrebbe vivere una “sfi­da nella sfida” con David Villa per il titolo di ca­pocannoniere. Per l’olandese è anche l’occasio­ne di un’ennesima rivincita su quel Real Madrid che un anno fa ha assurdamente ripudiato lui e Robben. «Quella contro la Spagna è la partita più importante di tutta la mia vita, ma è importante per tutti i gioca­tori: nessun olandese è mai stato campione mondia­le », sottolinea il tecnico “orange” Bert Van Marwijk. «Dobbiamo fare tutto il possi­bile - aggiunge - per giocare il nostro calcio. Con tutto il rispetto per l’av­versario, che fin qui ha fatto vedere grandi cose, siamo convinti di poter vincere, l’unica cosa che conta».
 Van Marwijk: «È la gara più importante della vita. Spagna favorita ma se giochiamo il nostro calcio possiamo farcela» Del Bosque: «Siamo un gruppo, non la copia del Barcellona. Nessun peso allo stomaco, i miei sono abituati a partite del genere»

Mondiali calcio 2010: Olanda-Spagna su Sky e Rai 1

Stasera ultimo atto del mondiale di calcio 2010 che vedrà contrapposte le due nazionali di Olanda e Spagna, in lizza per il primo posto e per salire sul tetto del mondo.
Come al solito il match sarà seguito da Sky e dalla Rai con inizio già alle 18.30 quando verrà trasmessa la cerimonia di chiusura della kermesse sportiva, scandita dalle note del Waka Waka di Shakira.
Poi alle 20.30 appuntamento mondiale su Sky Mondiale 1 dove Fabio Caressa e Beppe Bergomi commenteranno la finalissima; per Rai 1 a commentare saranno Marco Civoli e Salvatore Bagni che al termine della partita lasceranno spazio a Notti Mondiali.
A dirigere la finale sarà l'inglese Howard Webb.
La Spagna non era mai arrivata oltre i quarti di finale nelle 13 partecipazioni alla fase finale su 19 edizioni complessive dei mondiali di calcio mentre l'Olanda è arrivata alla finale dei mondiali di calcio nel 1974 contro la Germania Ovest (vincitrice 2-1) e nel 1978 contro l'Argentina (3-1 ai supplementari).
Il polpo Paul ha già emesso il suo verdetto: anche stavolta si attende il fischio finale per verificare se il pronostico sarà azzeccato!
dgmag

MONDIALI: DUE PAPPAGALLI "ORACOLI" DIVISI SULLA FINALE

AGI) Kuala Lumpur - Due pappagalli "oracoli" in Malaysia e a Singapore sono divisi sull'esito della finale dei mondiali. A Kuala Lumpur e' stato Meena Kutti, un pappagallino verde di otto anni, a pronosticare la vittoria delle Furie Rosse saltando sulla bandiera iberica. Ma nella vicina Singapore un altro emulo del polpo Paul, il pappagallo Mani, ha scelto la bandiera olandese. .
 

Mondiali di calcio, finale Spagna-Olanda, le probabili formazioni

Queste le probabili formazioni di Olanda-Spagna, che si affrontano domenica a Johannesburg nella finale di Coppa del Mondo.

Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg; Boulahrouz, Heitinga, Mathijsen, Giò; Van Bommel, de Zeeuw; Kuyt, Sneijder, Robben; Van Persie. All. Van Marwijk

Spagna (4-2-3-1): Casillas; Sergio Ramos, Pique, Puyol, Capdevila; Busquets, Xabi Alonso; Iniesta, Xavi, Pedro; Villa. All. Del Bosque

Arbitro: Webb (Inghilterra)

L'atto finale del Mondiale di Calcio e' arrivato. Spagna-Olanda e' la partita, difficile da pronosticare alla vigilia, che concludera' una rassegna mondiale deludente sul piano della spettacolarita' del gioco e della presenza di personaggi da copertina, ma imprevedibile sul piano degli esiti, dato che le favorite sono uscite anzitempo lasciando lo spazio a queste due outsiders. il commissario tecnico spagnolo Del Bosque dichiara, che i suoi calciatori sono tranquilli, poiche' abituati a disputare partite importanti a livello internazionale. Nell'Olanda le sue stelle Robben e Sneijder avranno una motivazione in piu' per dare il meglio e vincere il titolo:dimostrare ancora di piu' che la loro vecchia squadra, il Real Madrid, ha fatto una follia a metterli sul mercato considerandoli inutili;farlo, soffiando, il titolo mondiale proprio alla squadra spagnola avrebbe un sapore davvero tutto particolare. A questo punto non resta che sistemarsi comodi e godersi lo spettacolo.

net1news

Finale Mondiali 2010 Olanda-Spagna: polpo Paul scommette Spagna

Finale Mondiali 2010: il destino di Olanda-Spagna è già scritto. Polpo Paul ha sentenziato la sua profezia,

I Mondiali di calcio 2010 in Sudafrica saranno degli spagnoli.

Vedremo se polpo Paul azzeccherà anche questa volta.

Il cefalopode ha per ora garantito un’ottima affidabilità (85% delle partite indovinate), c’è quindi da credere che in molti scommetteranno sulla Spagna.

Gli iberici sono comunque leggermente favoriti anche per i brokers: non c’è dubbio che la Spagna ha dimostrato di essere la formazione tecnicamente e atleticamente migliore del torneo.

L’Olanda ha dalla sua uno Sneijder per il quale quest’anno nulla sembra impossibile, un gioco solido e una grande determinazione.

Polpo Paul sembra già conoscere la verità.

Per noi comuni mortali ci sarà da aspettare l’11 luglio, ore 20:30, per sapere come andrà a finire Olanda-Spagna, una inedita e tutta europea finale di Mondiali.

Tutti i segreti di Spagna e Olanda

Chi vince conquista per la prima volta il trono mondiale. Le Furie rosse puntano sul possesso palla e si presentano con il dubbio Torres. Circa gli olandesi, che ritrovano van der Wiel e de Jong, va di moda il paragone con lo squadrone degli anni settanta, più forte ma forse meno concreto

di LUIGI PANELLA
Tutti i segreti di Spagna e Olanda


ROMA - Sarà una finale di grande fascino quella tra Olanda e Spagna, per tanti motivi. Il primo è che, comunque vada, ci sarà una nuova Nazionale ad entrare nel ristretto club delle vincitrici della coppa del mondo. L'ultima volta che due formazioni ancora a secco di vittorie si erano affrontate, è datata 1978: anche allora c'era di mezzo l'Olanda, che si arrese ai padroni di casa dell'Argentina in una delle finali più dure di sempre. Olanda-Spagna è anche il trionfo del bel gioco. La Spagna ha confermato quanto di buono fatto vedere agli Europei vinti due anni fa: pressing costante - sinonimo di notevole condizione atletica - e soprattutto uno straordinario possesso palla. 'Merito' dei tanti palleggiatori del Barcellona, tessuto pregiato sul quale al sapiente Del Bosque non è rimasto che aggiungere la grande spinta di Sergio Ramos a destra, la regia di Xabi Alonso, la sicurezza di Casillas tra i pali. Stavamo per aggiungere la potenza di Fernando Torres, ma per ora l'attaccante del Liverpool ha inevitabilmente risentito dei problemi fisici stagionali e non ha reso granchè. Proprio Fernando Torres è il grande dubbio per la finale: probabile che per lui ci sia ancora una volta panchina, con Villa punta di riferimento, il guizzante Pedro tenuto largo, Iniesta e Xavi a fare gioco ed una sorta di doppio regista con Xabi Alonso e Busquets davanti alla difesa.




L'ARANCIA MECCANICA - Se in casa Spagna almeno un dubbio di formazione esiste, non c'è nemmeno quello in casa olandese. Rientrano dalla squalifica van der Wiel, che si riprende il suo posto in difesa a destra, e de Jong, prezioso compagno di reparto di van Bommel nella diga a protezione della retroguardia. Per quanto riguarda il reparto offensivo, tutto abbastanza scontato, con van Persie attaccante di riferimento, Sneijder cerntrale sulla trequarti con il prezioso Kuyt e l'estroso Robben a spartirsi gli esterni (il primo a sinistra, l'altro a destra). In molti stanno facendo il paragone tra la famosa Arancia Meccanica che negli anni settanta, pur avendo fior di fuoriclasse, fallì per due volte l'assalto mondiale. Probabilmente questa Olanda non vale quella, ma potrebbe essere più concreta. Compariamo (dati Castrol) le tre versioni della grande Olanda mondiale: quella odierna per ora ha segnato 2 reti a partita, ma in ogni gara ha tirato 11.2 volte verso la porta avversaria. Nel 1974 e nel 1978 la media reti era leggermente superiore (2,1), ma con molti tiri in porta in più (rispettivamente 17 e 16.6 a gara).

LE CHIAVI TATTICHE - Gli olandesi devono leggere alla perfezione due zone del campo se vogliono avere possibilità di farcela: van Bommel e de Jong ad esempio, oltre a cercare di rilanciare l'azione, devono fare costante interdizione contro il possesso palla spagnolo: con la Germania (sempre dati Castrol) 298 passaggi completati delle Furie rosse contro i 167 dei tedeschi. Altra chiave, incursioni del re Mida Sneijder a parte, sarà la capacità di Robben di saltare il siretto avversario Capdevila creando la superiorità numerica. Da parte spagnola, chi si trova ad attaccare dalla parte di van Brockhorst - che non ha più lo scatto di un tempo - può creare problemi, ma anche i centrali Mathjisen e Heitinga qualche affanno contro il piccoletto Villa potrebbero accusarlo. Interessanti anche alcuni testa a testa statistici. Duello Sneijder-Xavi: l'olandese segna di più (5 a 0) e tenta maggiormente il tiro (22 a 5), ma dal piede dello spagnolo in questo campionato del mondo sono partite ben 25 chance da rete contro le 9 dell'olandese.

C'E' ANCHE LA FINALINA - L'altra finale in programma sabato, è quella di consolazione. Germania e Uruguay tornano ad affrontarsi per il terzo posto, cosa accaduta 40 anni fa: in Messico vinsero 1 a 0 i tedeschi. Il morale alto lo hanno gli uruguaiani - stupendo il loro Mondiale -, che recuperano Suarez per un 4-4-2 offensivo: la punta dell'Ajax farà coppia con Forlan, mentre Cavani riprende la posizione di esterno sinistro di centrocampo. La Germania recupera Mueller, trequartista di destra mancato tattissimo nella sfida persa con la Spagna, ma rischia di perdere Klose, alle prese con un problema fisico. Nel reparto difensivo di sinistra, probabile spazio dal primo minuto per Jansen al posto di Boateng. Morale basso per i tedeschi, testimoniato anche dalla dichiarazioni del capitano Lahm, che ha fatto sapere che anche in caso di terzo posto la squadra non sfilerà in festa come 4 anni fa, visto che gli obbiettivi erano più alti.


(08 luglio 2010) repubblica.it

Mondiali 2010: sarà Webb l’arbitro della finale Olanda-Spagna




Mondiali 2010: sarà Webb l’arbitro della finale Olanda-Spagna
OHANNESBURG (Sudafrica) – Sarà l’inglese Howard Webb l’arbitro della finale mondiale tra Spagna e Olanda, in programma l’11 luglio al Soccer City Stadium di Johannesburg. Lo ha reso noto la Fifa. Gli assistenti saranno i connazionali Darren Cann e Michael Mullarkey, il quarto uomo il giapponese Yuichi Nishimura. Uruguay-Germania, finale per il terzo posto in programma sabato 10 al Nelson Mandela Bay di Port Elizabeth, è stata invece affidata al messicano Benito Archundia.




Webb, che ha diretto l’Inter nella finale di Champions vinta contro il Bayern, in questo Mondiale ha già arbitrato la Spagna nel match d’esordio perso contro la Svizzera. L’inglese ha inoltre diretto il match Italia-Slovacchia che ha sancito l’eliminazione degli azzurri nella fase a gironi.
fonte: sportmediaset.it
La Redazione di Calciomercatonews.com