Calcio/ Cecchi Paone: Nella squadra di Prandelli due omosessuali
12 giugno 2012
Nazionale, Prandelli verso Euro 2012
Domenica prossima Prandelli comunicherà la lista dei giocatori convocati per il doppio impegno che vedrà l’Italia scendere i campo a Tallin contro l’Estonia venerdì 3 settembre e martedì 7 a Firenze contro le Isole Faroe.
Tenuto conto che il calendario internazionale anticipa di un giorno le partite delle rappresentative nazionali, il ct degli Azzurri ha deciso che inizierà a lavorare presso il Centro tecnico di Coverciano a Firenze giù lunedì pomeriggio 30 agosto.
Redazioneweb – www.calciopress.net
Balotelli più Cassano: è la nazionale dei «matti». Che però all’esordio non fa impazzire: a Londra gli azzurri di Prandelli infatti hanno perso 1-0. E tra un mese ci sono già le qualificazioni per l’Europeo 2012.
I matti azzurri non incantano
Balotelli più Cassano: è la nazionale dei «matti». Che però all’esordio non fa impazzire: a Londra gli azzurri di Prandelli infatti hanno perso 1-0. E tra un mese ci sono già le qualificazioni per l’Europeo 2012.
Tony Damascelli (il Giornale)
Manca gioco e chi fa gol
La giovane Italia di Prandelli perde in modo abbastanza sfortunato una partita che era quasi impossibile vincere. La Costa d’Avorio è dovunque più forte di noi e soprattutto sa giocare a calcio. Non è una sorpresa, noi avremmo dovuto esserlo, ma oltre alla buona volontà nessuno ha mostrato di più. (...) Se pensavamo le nostre difficoltà legate a un nome solo sbagliavamo. Questa è una crisi profonda che Prandelli ha affrontato all’esordio come Lippi alla fine, con una maggioranza di giocatori di contorno. (...) Oggi il mondo è pieno di ottimi giocatori che noi non abbiamo. La Costa d’Avorio per tutto il secondo tempo non ci fa più vedere palla giocando con due tocchi. In un mondo così il fantasista è spesso un lusso (...) Dobbiamo imparare a coprire di nuovo le parti essenziali del campo. È impressionante la qualità che abbiamo perso nei pochi anni in cui ci siamo fermati a guardare. Manca gioco e chi lo concretizzi. In due mesi esatti, in 4 partite abbiamo girato nove attaccanti. Non ne abbiamo più. Mario Sconcerti (Corriere)
Male la prima
Ricominciamo com’era finita, e come succede ormai da troppo tempo alla nazionale: perdendo. L’unica differenza con i mondiali è che la sconfitta dell’Italia a Londra contro la Costa d’Avorio, nella partita d’esordio del ciclo Prandelli, non fa male. E forse è addirittura meglio così, avevamo già cominciato a pensare che il portare fuori la nazionale da una crisi profonda e devastante fosse facile. Che bastasse mettere dentro Cassano e Balotelli per risolvere tutto col calare un paio di assi sul tavolo. No, non bastano loro, non basta una squadra un po’ più giovane e coraggiosa, non basta l’iniezione di uomini nuovi, parte dei quali non rivedremo più, non basta comunque una partita così per capire da dove e soprattutto cosa dobbiamo ricostruire.
Fabrizio Bocca (la Repubblica)
Almeno siamo simpatici
Almeno è simpatica. Per diventare un’Italia importante e esportabile deve ancora essere alfabetizzata. Siamo all’abc e in fondo un po’ ce lo siamo meritati: la bocciatura mondiale ha bisogno di tempo per essere assorbita. (...) Dalle mie parti i vecchi, in situazioni del genere, la risolvono con questa battuta: siamo indietro come i meloni d’inverno. ps. Intanto Lippi naviga nel Mediterraneo.
Ivan Zazzaroni (Libero)
Manca l’equilibrio
Il cittì è nuovo, ma il risultato non cambia: l’Italia continua a perdere. Il debutto di Cesare Prandelli, è identico a quello di Marcello Lippi e di Roberto Donadoni che lo hanno preceduto. Con una sconfitta. La nazionale si arrende, a Londra in amichevole, anche alla Costa d’Avorio. Non bastano Balotelli e Cassano. E nemmeno l’oriundo Amauri, il peggiore del tridente. La grande qualità dei due grandi esclusi della vecchia gestione non si discute. Ma è ancora troppo anonimo il resto del gruppo. Il gioco non si vede, cosa abbastanza normale. Manca, però, l’equilibrio e questo deve far riflettere.
Ugo Trani (il Messaggero)
in europaquotidiano.it
MONDIALI: LIPPI TIENE A RAPPORTO LA SQUADRA
Lippi ha tenuto a rapporto la squadra portandola fuori dal terreno di gioco del SouthDowns College e ha parlato ai suoi giocatori disposti a circolo e seduti dietro i cartelloni pubblicitari. Insieme alla squadra anche Gigi Buffon e Andrea Pirlo; i due stanno ascoltando il discorso di Lippi, ma e' da vedere se riprenderanno gli allenamenti insieme al gruppo.
Che brutta Italia. La giornata che doveva essere dei gol, dell’entusiasmo, del Gila ritrovato, dell’Italia che volava verso l’11 luglio, è tragedia
Ha fatto 1-1 con i Campioni del Mondo. E’ come se li battessimo a rugby. Impossibile. Ma oggi pomeriggio e come dice una pubblicità, nothing is impossibile. Per il resto, l’apertura era stata con i bel Paraguyay che si avvia a vincere il nostro girone (speriamo che giovedì ci batta i kiwi - simbolo della Nuova Zelanda inteso come uccello e non come frutto -) e così ci basterà un pari contro la Slovacchia per andare avanti, incontrare l’Olanda e…. Poi la serata è Brasile-Droga (leggasi Costa d’Avorio)… Capitolo pronostici: Flop sul Paraguay che non pareggia ma vince; floppissimo sull’Italia che davo vincente e che si è vergognosamente fatta fermare dalla Nuova Zelanda e…
Paraguay-Slovacchia 2-0
Mostruoso Paraguay; mostruoso Alcaraz e mostruoso Vera. Questi sudamericani hanno tutte le credenziali per far male. E l’Olanda deve sperare di non beccare loro ma beccare noi o chi per noi, perché altrimenti rischia di vedere il suo sogno di rinverdire i fasti di Johaan Cruyff morire all’alba. Prestazione perfetta quella dei paraguaiani. Non hanno sbagliato niente. Hanno fatto un gran gol, ne hanno sfiorato almeno altri cinque, hanno chiuso il match andando ancora in rete; hanno giocato bene, anzi benissimo. Non hanno corso mai a vuoti, hanno una tattica eccellente dell’ottimo Martino ed hanno una tecnica di base notevole. Poi Alcaraz e Vera sono davvero due grossissimi giocatori. E come loro Valdez. Insomma una squadra che mi ha impressionato, oggi più che contro di noi. La Slovacchia è davvero nulla. Hamsyk è un pesce fuor d’acqua. Non si può dire che predichi nel deserto perché non redica calcio. Il 2-0 è anche poco per quello che hanno offerto 90 minuti monocorde di una squadra più forte che banalizza gli avversari. Meno male che c’abbiamo pareggiato…
Italia-Nuova Zelanda 1-1
Che pena! Mai visto un’Italia arrancare così. Neppure quattro anni fa contro gli stati o nel famigerato secondo tempo contro il Perù di 28 anni fa quando diventammo poi campioni del Mondo. Troppo brutta per essere vera. Solo questo ci consola. Ci appendiamo a Pirlo come la pioggia di marzo. Il suo rientro può essere una benedizione. Camoranesi ha avuto una sola fiammata in 45 minuti impresentabili. Marchisio è rimasto a Torino. Gilardino è ectoplasmatico e Iaquinta (nonostante il rigore) è impalpabile. Di Natale ha cambiato il nulla. Cannavaro e Chiellini dimostrano di essere la coppia centrale difensiva della Juventus ‘09/’10, ovvero la peggiore terza linea del campionato di serie A o poco meno. E potremmo continuare col timido Criscito o parecchio altro. Il vero colpevole stasera è Marcello Lippi. Perché ha cervelloticamente sostituito Pepe perché altrettanto cervelloticamente ha tenuto in campo Marchisio sprecando così un cambio, perché ha tenuto fuori Quagliarella, perché continua ad insistere su Cannavaro che non ne becca una di testa nella sua area (ed in quella avversaria) neppure a pagarlo e perché si è fatto irretire da un allenatore, quello della Nuova Zelanda, che alla fine ha anche da rammaricarsi per il risultato. E nessuno ci venga a dire che siamo sfortunati perché Montolivo ha preso il palo, Roy Fallon (l’attaccante dai gomiti alti) doveva essere espulso, il gol loro era in fuorigioco, il portiere ha fatto miracoli, etc. etc. Giocavamo con la Nuova Zelanda e questo può bastare di fronte ad una partita penosa ed irritante. Troppo brutta, insomma, per essere vera. Almeno lo speriamo. E va già bene che abbiamo preso un punto. Marchetti al posto di Buffon: tre tiri contro, un gol imparabile e due palloni che hanno sfiorato il montante. Lasciamo perdere….
Le pagelle: Marchetti s.v.; Zambrotta 7.5; Chiellini 5; Cannavaro 5; Criscito 5.5; Montolivo 6.5; De Rossi 6; Marchisio 4.5 (Pazzini 5); Pepe 6 (Camoranesi 5); Iaquinta 5.5; Gilardino 3 (Di Natale 5). Lippi 4
Brasile-Costa d’Avorio
I pronostici per domani:
Portogallo-Nord Corea 1
Cile-Svizzera X
Spagna-Honduras 1
di Salvatore Cannata - ilgiornalediragusa.it
Partita Italia-Nuova Zelanda Mondiali in diretta streaming online gratis
Una partita importante per la nazionale di Marcello Lippi, che deve dimostrare di aver superato lo “stallo” dell’esordio e di aver quindi superato il “rodaggio” iniziale. Anche per l’Italia comunque la parola d’ordine è “vincere” per poter vedere gli ottavi di finale più vicini. Antonio Di Natale partirà fin dal primo minuto!
Buffon ci prova, Mondiale sul filo
Questo ha detto la risonanza magnetica alla quale si è sottoposto il numero uno azzurro ieri mattina a Pretoria. Non è un verdetto inatteso. Il professor Castellacci, responsabile medico della nazionale, aveva già ipotizzato questo tipo di problematica e ieri pomeriggio ha fatto il punto della situazione: « La forte sciatalgia è stata provocata da una piccola ernia del disco che comprime la radice sacrale della gamba sinistra, provocando forte dolore. Si tratta di una recidiva. Gigi Buffon resta comunque qui per tutte le cure del caso, perché riteniamo esista un margine, pur minimo, di recupero » .
Il protocollo di cura è già stato fissato. La richiesta per uso di farmaci cortisonici (generalmente proibiti dall’antidoping) è stata già accolta positivamente dalla Fifa. Buffon dovrà restare a riposo una decina di giorni. Alla terapia antidolorifica medica e fisioterapica, seguirà poi il recupero neurologico e fisico. Una prognosi precisa non è stata fatta, in attesa delle risposte fisiologiche del giocatore, ma è evidente che i margini per rivedere Buffon in campo sono davvero ridottissimi.
RISCHIO OPERAZIONE – Castellacci è rimasto in contatto con i colleghi juventini, avendo carta bianca per questo tentativo, voluto fortissimamente dal giocatore. C’è anche l’ipotesi però che il quadro clinico non migliori in modo convincente.
E che Buffon, dopo aver rifiutato in passato l’opzione operazione chirurgica, sia poi costretto ad affrontare questa eventualità. Un quadro che coinvolgerebbe pesantemente la Juve, non solo nella scelta da condividere con Gigi, ma perché chiamata in questo caso a cercare sul mercato un sostituto ancorché temporaneo di uno dei più forti portieri del mondo. Paradossalmente la staffetta che si annuncia in questi giorni in Sudafrica, potrebbe tornare anche in Italia, visto che sicuramente Marchetti potrebbe diventare un obiettivo serio per i bianconeri.
NIENTE DEROGHE – Ma in questo momento conta lo sforzo di Gigi, intenzionato a non rimanere per fare numero ma per riuscire ad essere protagonista in uno spicchio di mondiale. Ipotesi remota ma sul tavolo. Intanto per tutta la giornata si erano susseguite riunioni federali informali per la gestione di questa emergenza. Il presidente Abete, il direttore generale Valentini, il segretario della nazionale Vladovich e il responsabile dell’ufficio Affari Internazionali, Di Cesare erano stati a consulto per capire, nelle pieghe del regolamento Fifa del torneo la possibilità di una eventuale sostituzione di Buffon nella rosa dei 23. Questione scivolosa perché mentre il comma 4 dell’articolo 26 parla di concessione di deroga legata a ‘casi di forza maggiore’, lasciando al comitato organizzatore la valutazione dei medesimi, il comma 6 inchioda i tempi utili per l’azione di avvicendamento per infortunio alle 24 ore prima del debutto mondiale ( con la possibilità di poter pescare anche fuori dalla lista dei 30 stilata l’ 11 maggio scorso). A tagliare la testa al toro ci ha pensato la Fifa stessa che ha respinto la richiesta della Francia di sostituire il portiere Cedric Carrasso, infortunato (contrattura muscolare alla coscia destra), non ravvisando caso di forza maggiore. Un motivo in più per trattenere Buffon, rinunciando a chiamare Sirigu. E’ evidente che nel caso in cui sia Italia che Francia, dovessero restare con un portiere solo (mettiamo per un’espulsione) potrebbero a quel punto far valere la necessità di integrare la rosa. (corsport)
Quando è ora gli italiani amano l'Italia
Avevamo appena finito tutti quanti di dire e di scrivere che dell’avventura degli azzurri in questi mondiali non frega niente a nessuno, e anzi che erano sempre di più coloro che si auguravano una figuraccia, che siamo già qui a registrare un dato che ribalta tante nostre impressioni.
La prima partita della Nazionale, cioè la non certo esaltante prestazione con il non certo formidabile Paraguay, ha fatto il record di spettatori. Ventun milioni e mezzo tra Rai e Sky. Vuol dire che la partita l’hanno vista proprio quasi tutti.
Ma c’è un altro dato meno scientifico, però altrettanto reale, ed è quello sull’ancor più sorprendente proliferazione di megaschermi nelle piazze, di gente in giro con la bandiera italiana, di tricolori alle finestre. L’Italia della gente comune non solo ha visto l’Italia del calcio: ha anche tifato. Questo è un dato per molti inconfessabile, perché non c’è nulla di più banale che manifestarsi tifosi della Nazionale, e non c’è nulla di più snob che dire: della Nazionale non me ne può importare di meno. Eppure l’altra sera faceva caldo, tenevamo tutti le finestre aperte e quando De Rossi ha segnato - e si trattava solo di un modesto pareggio - s’è udito un urlo provenire dalle case accanto, evidentemente popolate da tifosi occulti come noi.
E’ strano quel che è successo l’altro ieri. Perché non si può neppure dire che, come al solito, noi italiani siamo stati solleciti nel salir sul carro dei vincitori: per adesso non ci sono vittorie da festeggiare e non c’è neppure un carro. C’è però qualche cosa di misterioso che porta tutti noi, quando l’Italia gioca ai mondiali, a prendere atto di un’inattesa prevalenza dell’emozione sulla ragione, o meglio su convinzioni che riteniamo ragionate. Per capirci: anche chi trova Lippi simpatico come un bicchiere di olio di ricino, anche chi avrebbe preso a sberle Cannavaro quando ha detto che siamo un Paese ridicolo perché qualcuno sostiene che i calciatori guadagnano troppo, forse perfino chi si dichiara non italiano ma padano, insomma anche chi crede di avere buone ragioni per «tifare contro» quando la palla è in campo avverte un senso di appartenenza di cui è il primo a meravigliarsi.
Il record di spettatori e di tifo per una pur improbabile Nazionale come questa dimostra probabilmente una cosa. Dimostra che noi italiani siamo molto meno anti-italiani di quanto diciamo e anzi ostentiamo di essere. Fa chic lamentare sempre che in Italia è tutto uno schifo, che nei Paesi anglosassoni sì che c’è un senso dello Stato, che in Francia sì che i trasporti pubblici funzionano, che negli Stati Uniti sì che valorizzano i talenti e io i miei figli li mando all’estero e bla bla bla. Da qualche anno c’è perfino una retorica terzomondista alimentata da chi, con i soldi guadagnati in Italia, va in vacanza in Paesi miserabili (ma in hotel a cinque stelle) e quando torna ammonisce: là sono tanto poveri ma hanno una dignità, mica come noi.
Tutto questo noi ossessivamente ripetiamo perché, tra i nostri tanti difetti, il peggiore sta appunto nel dire che siamo pieni di difetti. Campioni dell’autodiffamazione, ecco il nostro primato. «Siamo in Italia…» è la conclusione sconsolata di tanti nostri discorsi, come per dire: qui non si può concludere nulla di buono. Strano Paese, in cui ciascuno critica l’Italia e al tempo stesso se ne dissocia, come se gli italiani fossero sempre gli altri.
Eppure siamo molto meno peggio di quanto ci vogliamo dipingere. Tanto che, paradossalmente, perfino questo nostro continuo criticarci a volte diventa un pregio. Perché i veri difensori di una civiltà non sono i suoi goffi e retorici esaltatori, ma i suoi critici: a volte perfino i suoi detrattori e i suoi castigatori. Il mugugno di noi italiani è fastidioso e ingeneroso, ma serve pure a tenere desta l’attenzione per limitare i danni. In fondo il cinema italiano è diventato un cinema solo quando ha cominciato a smascherare le nostre miserie e le nostre viltà.
Speriamo che la Nazionale non inciampi goffamente contro qualche carneade neozelandese o slovacco. Dovesse succedere, diamo per scontato che torneremo tutti anti-italiani. Farebbe parte del nostro modo di essere. Ma per il momento prendiamo atto che l’inizio di questo Mondiale, con tanto e spontaneo tifo, è la prova che questo popolo si vuol bene molto più di quanto voglia far credere.
La stampa.it
Mondiali: è l'ora del Brasile (Rai1 e Sky), occhio a N.Zelanda-Slovacchia (Sky)
Mondiali: è l'ora del Brasile (Rai1 e Sky), occhio a N.Zelanda-Slovacchia (Sky)Il Paraguay alla prima occasione affonda e colpisce: al 39’, Chiellini commette fallo su Valdez e il messicano Archundia – l’arbitro della semifinale di quattro anni fa contro la Germania – assegna un calcio di punizione: tiro tagliato di Torres, Alcaraz si infila tra De Rossi e Cannavaro e con un prepotente stacco di testa infila Buffon. Al 18’ della ripresa arriva il pareggio, un gol, come quello del Paraguay, su palla inattiva: angolo di Pepe, De Rossi segue l’azione e si avventa sulla palla scaraventandola in rete sull’uscita di Villar. E’ il nono sigillo in maglia azzurra per il giocatore della Roma; gli Azzurri chiudono in attacco, ma il risultato non cambia. Prossimo impegno giovedì 20 alle 16 contro la Nuova Zelanda.
Mondiali: è l'ora del Brasile (Rai1 e Sky), occhio a N.Zelanda-Slovacchia (Sky) Per quanto riguarda il calendario completo della competizione ed i canali Rai e SKY di messa in onda, nella nostra Area Palinsesti potrete trovare la guida televisiva a Sud Africa 2010 aggiornata con tutti i risultati delle partite.
LA QUINTA GIORNATA DEL MONDIALE IN TV
SKYMartedì 15 giugno: dalle ore 12.30 appuntamento con “Sky Mondiale Show”. In studio Giorgio Porrà, Zvonimir Boban, Paolo Rossi, Mario Sconcerti e l’allenatore del Napoli Walter Mazzarri; in collegamento da Johannesburg, Malu Mpasinkatu.
A partire dalle 13.30, in diretta esclusiva e in Alta Definizione su Sky Mondiale 1, collegamento live e in esclusiva da Rustenburg per Nuova Zelanda-Slovacchia”, squadre che fanno parte dello steso girone dell’Italia. Telecronaca di Riccardo Gentile e commento tecnico di Antonio Di Geannaro. Inoltre, grazie all’opzione esclusiva dell’audio multiplo, sarà possibile seguire l’incontro anche in lingua inglese (attraverso il pulsante “i” del telecomando).
Al termine del match, alle 15.30, ancora in studio per i commenti e per le anticipazioni sulla seconda partita in programma a Port Elizabeth: “Costa d’Avorio-Portogallo” (diretta esclusiva in HD dalle 16.00 su Sky Mondiale 1). Telecronaca di Massimo Marianella e Pierluigi Casiraghi; anche per questo match, ci sarà la possibilità dell’opzione audio multiplo con il commento in lingua inglese. Post partita fino alle 19.00.
Mondiali: è l'ora del Brasile (Rai1 e Sky), occhio a N.Zelanda-Slovacchia (Sky)Alle 19.30, sempre su Sky Mondiale 1, sarà la volta di Ilaria D’Amico, per la versione serale di “Sky Mondiale Show”. In studio, Gianluca Vialli, Marco Tardelli e Alessandro Costacurta; in collegamento da Johannesburg, Hernan Crespo e Massimo Mauro, da Casa Azzurri Fabio Caressa e Beppe Bergomi..
Alle 20.30 il fischio di inizio di “Brasile-Corea del Nord”, match in programma all’Ellis Park di Johannesburg. Telecronaca di Maurizio Compagnoni e Luca Marchegiani. Post partita fino alle 23.30. Anche per l’esordio mondiale dei brasiliani, è possibile scegliere l’opzione audio, per questo match disponibile in lingua inglese.
Dalle 23.30 da non perdere “Calciomercato Mondiale”, l’appuntamento quotidiano con Alessandro Bonan e Gianluca Di Marzio, per scoprire tutti i retroscena e i colpi del mercato estivo e per analizzare i match di Sudafrica 2010. Ospiti della puntata Alberto Zaccheroni e, in collegamento da Roma, Walter Veltroni. In programma collegamenti anche con il Beach Club di Forte dei Marmi, con numerosi ospiti. A seguire, e a chiudere ogni giornata, “Mondiale Remix”: dalle 00.30, trenta minuti per rivivere le emozioni della giornata appena conclusa, con tutti i gol, le immagini più belle e le interviste.
Su Sky, ben 8 canali sono coinvolti nel racconto televisivo della Coppa del Mondo: Sky Mondiale 1 (205), Sky Mondiale 2 (206), Sky Mondiale 3 (207) e Sky Mondiale 4 (208), tutti replicati dal 251 al 254. Ai quattro canali mondiali si aggiungono Sky Sport24 (canale 200), il canale interattivo, oltre ad altri due raggiungibili dal Mosaico Interattivo.
Il Mosaico darà la possibilità di personalizzare ulteriormente la visione: saranno a disposizione “Azzurri24”, il canale interamente dedicato alla Nazionale Italiana, e il canale “Highlights24” che proporrà una raccolta dei gol del torneo, aggiornati costantemente. Inoltre, durante le partite in diretta, il canale “Highlights24” proporrà in tempo reale tutte le azioni salienti del match che si sta disputando. Durante le partite in diretta sarà anche attivo il canale “Panchine”: una telecamera fissa e dedicata seguirà gli allenatori delle nazionali protagoniste in Sudafrica.
Nelle giornate in cui gli incontri si disputeranno in contemporanea (per quattro giorni, dal 22 al 25 giugno, sia per le partite delle 16.00 che delle 20.30), si accenderà Diretta Gol, il ping pong tra i campi per non perdere nulla del racconto live.
Non mancheranno continui aggiornamenti live dal Sudafrica su Sky Sport24 e sul sito www.sky.it. che, per l’occasione, proporrà ogni giorno videochat e forum dedicati alla rassegna mondiale, con la partecipazione di alcuni protagonisti della Serie A. Tra questi, anche l’attaccante della Juventus Amauri. Inoltre, tutti gli eventi avranno riproposizioni integrali e in sintesi, per chi non avrà potuto seguire le gare in diretta.
Continua l’offerta Ticket Mondiali: con soli 49 euro sarà possibile godere di tutte le 64 partite del Mondiale e avere in più la visione di un altro pacchetto a scelta: Cinema o Sport fino al 31 agosto oppure Calcio fino al 30 settembre. Tutte le informazioni su www.sky.it.
Risultati Mondiali 2010: maluccio Italia, bene Olanda e Giappone, delude Eto’o
Sudafrica – I risultati della quarta giornata dei Mondiali di Calcio in Sudafrica, vedono le vittorie di Olanda sulla Danimarca per 2-0 e del Giappone di Honda sul Camerun per 1-0. Mentre l’Italia di Marcello Lippi si è dovuta accontentare di un pareggio 1-1 contro il temuto Paraguay, dopo essere passata pure in svantaggio sugli sviluppi di un calcio di punizione: la prima volta nella storia dei mondiali di calcio che la nostra nazionale subisce un gol da un calcio da fermo.
Protagonista dell’incontro Italia-Paraguay del Gruppo F, è stata sicuramente la pioggia che ha reso la partita molto pesante, senza lasciare esprimere al meglio il talento dei giocatori in campo. Passata in svantaggio al 39’ con gol di testa di Alcaraz sugli sviluppi di un calcio di punizione dubbio, l’Italia sistema le cose con De Rossi a segno al 63’ sul cross di Pepe (il migliore in campo) dal calcio d’angolo. Piovono le critiche dal popolo del web sulla nazionale vista ieri sera in campo: “Italia lenta”, “Italia senza attacco”, “pareggio fortunato dell’Italia”, “Italia inconsistente sulla fascia destra”, “Italia senza idee”, “Italia senza dribbling”.
notiziefresche.it
E' già tifo per l'Italia: attesa la Nazionale
Anche su Facebook il tam tam mediatico è forte: "Forza tirate fuori l'orgoglio italiano, esponete la bandiera dalle vostre case". I negozi di articoli specifici all'evento, vivono un crescendo di richieste di bandiere, trombe (novità) non più a gas che, una volta esaurite, erano da buttare; ora sono ad aria e si ricaricano a mano, tric e trac e tutto quanto serve a far "casino". Anche lo scetticismo verso gli uomini di Lippi sembra come d'incanto sparito.
"Vinciamo 3 a 1", "No, 2 a 0", "Basta anche l'1 a 0 e palla al centro"- dice un altro, insomma la febbre ‘mundial’ ha prevalso su tutto. Questa sera a Termoli saranno impiantati diversi maxi schermi, uno al borgo antico in piazza Duomo, organizzato dai locali della piazza, un altro come appendice della festa di Sant'Antonio. Don Silvio ha voluto questa cosa davanti alla chiesa e ci sarà tanta gente, un altro ci dicono sarà in via Inghilterra.
Noi seguiremo le emozioni azzurre davanti a quello della chiesa di Sant'Antonio per il nostro sito e vi racconteremo dettagliatamente tutto quanto accadrà e naturalmente al grido di "Forza Azzurri!!!!!!!!!!!"
WALTER SCOTTI
Italia: la gioventù c’è, manca la classe
Lippi ha organizzato la Sindrome d’Accerchiamento, ha realizzato Cime Tempestose, ha seminato zizzaniella per avere un certo clima di battaglia invero smarrito negli ultimi giorni. Ha dunque incaricato nell’ordine - Buffon, Zambrotta, Cannavaro e Gattuso, vale a dire i migliori suonatori del Berliner Ensemble, di rilasciare interviste polemizzanti con chissacchì (l’unico noto è Calderoli, il quale ci gode) onde agitare la vigilia. Buffon è stato saggio, responsabile, boia chi molla come sempre; Zambrotta gridava d’esser sveglio perchè l’avevano colto in piena pennica; Cannavaro diceva e diceva per la Patria ma nei suoi occhi - come in quelli di Paperon de’ Paperoni - brillava il simbolo del petrodollaro dubaiano; Gattuso, ahimè, sembrava interpretare, ieri, l’ultimo spot della campagna pubblicitaria “venite in Calabria”, con un cuore così e una lingua ormai inspessita da volgarità che secondo qualcuno 'fanno fino'. Ci è mancato - ma non si sa mai - l’intervento di un noto prestipedatore che attendiamo con ansia e che per ora ha fatto solo sapere di non esser pronto a scendere in campo con quattro ormai famose parole: «Non sono un Pirlo».
Parlano, i cari vecchi tromboni, e speriamo che siano pronti a metterci anche le caviglie, i muscoli, i polmoni; hablano hablano per distogliere l’attenzione dalle scelte di Lippi che potrebbero - dico potrebbero - essere rivoluzionarie per opporre adeguata resistenza all’assalto dei compagni di Edgar Barreto, eppoi alla Nuova Zelanda e infine alla Slovacchia del temibile (dico davvero) Marekiaro Hamsik. Gattuso scatenando i titolisti di tutti i blog - ha poi dato una notizia esclusiva ai cronisti attoniti: «È il mio ultimo Mondiale». Incredibile. Io vi do un’altra notizia: lo seguiranno una decina di colleghi. Ai quali oggi chiediamo, fuor d’ogni ironia, di mettercela tutta perchè il loro addio sia sempre più lungo e duri magari fino all’11 luglio. Nel frattempo, sollecitiamo gli ultimi arrivati a meritarsi la successione, la vittoria, magari il quarto titolo. Ce n’è, di gioventù, temo che manchi la classe, come ha precisato onestamente Cannavaro. E allora per l’ultima volta, mentre la Nazionale da tutti amata s’appresta a giocare la sua prima partita, dedico un pensiero a Lippi e al suo portavoce Gattuso: mi manca tanto Balotelli.