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Olanda, Sospeso parroco che aveva celebrato messa "Mondiale"

L'Aia, 16 lug - Per quanto i disegni della Provvidenza siano da considerarsi imperscrutabili, Domineddio non si occupa di calcio: il vescovo della diocesi olandese di Haarlem ha quindi deciso di sospendere il sacerdote che aveva organizzato una "messa orange" alla vigilia della finale mondiale fra Spagna e Olanda.

Il reverendo Paul Vlaar, parroco di Obdam, "non ha reso giustizia alla sacra natura dell'Eucaristia", sottolinea il vescovo: con indosso una stola arancione il sacerdote ha officiato la messa di fronte a una chiesa gremita di fedeli, chinandosi anche a parare un pallone che una delle sue entusiaste pecorelle aveva calciato lungo la navata centrale.

Il paese si è schierato con il parroco, dicendosi "scioccato e dispiaciuto" per la decisione delle gerarchie; sta di fatto che l'iniziativa non ha avuto ascolto neanche nelle sfere più alte: di fronte alla un tempo cattolicissima Spagna, l'Olanda è uscita sconfitta con un gol all'ultimo minuto dei supplementari.

APCOM | Diario del Web
venerdì 16 luglio 2010

Olanda-Spagna, c’è il mondo in palio Inedita, affascinante, equilibrata: per Sudafrica 2010 la finale più giusta

DA JOHANNESBURG ANGELO MARCHI  - avvenire
 N
elson Mandela finalmente in tribuna. E una finale inedita ed affascinante. Questo si a­spetta di vedere il mondo questa sera. Olan­da- Spagna al Soccer City di Johannesburg, per la pri­ma volta incoronerà regina calcistica del pianeta un’europea al di fuori del proprio continente (e sarà una squadra che finora il titolo non l’hai mai con­quistato). Si affronteranno le due nazionali che più lo hanno meritato, non solo per ciò che hanno fat­to in Sudafrica, dove hanno primeggiato in fatto di bel gioco, ma anche prima di arrivarci.
  L’Olanda, imbattuta dal settembre 2008 e tra­scinata da Sneijder e Robben, avrà la possibilità di eguagliare un primato che appartiene al mitico Brasile di Messico ’70, ovvero di diventa­re campione del mondo do­po aver vinto tutte le par­tite delle qualificazioni (otto su otto nel caso degli arancioni) e della fase fi­nale (altre sette, se batte la Spagna). Sneijder, for­te dei trionfi interisti, potrebbe avvicinare Pelè anche a livello individuale, diventando l’unico calciatore a vincere quattro grandi titoli nello stesso anno solare: “O Rei” ci riuscì nel 1962, quando, appena 21enne, vinse campionato pau­­lista, Coppa del Brasile e Libertadores, e poi i
Mondiali in Cile e Intercontinentale.
  La Spagna non può fare come l’Olanda, anche se diventasse campione del mondo, a causa del­la
sconfitta nel match d’esordio a Durban con­tro la Svizzera. Ma quella è stata anche l’unica battuta d’arresto delle Furie Rosse, assieme alla semifinale di Confederations Cup persa l’anno scor­so contro gli Usa, dal febbraio 2007 ad oggi, sotto le gestioni di Aragones prima (titolo europeo conqui­stato a Vienna) e Del Bosque adesso.
  Tutto ciò per dire che lo spettacolo dovrebbe essere assicurato anche oggi, in una finale dal pronostico incerto, ma che pende leggermente dalla parte degli spagnoli, maestri del fraseggio ed alfieri di quel cal­cio totale che un tempo era appannaggio degli olan­desi ed ora viene interpretato al meglio proprio da coloro che l’hanno imparato dai maestri dei Paesi Bassi. La Spagna di oggi, finalmente al meglio e ca­pace
di conquiste dopo anni di mancati traguardi e cocenti delusioni, è frutto di una straordinaria fiori­tura di campioni (Xavi su tutti, almeno qui in Suda­frica) che traducono in modo ottimale sul campo gli insegnamenti nel corso degli anni, in Spagna ed in particolare a Barcellona e Madrid, dei vari Michels, Cruijff, Hiddink, Beenhakker e Rijkaard: in fondo so­no stati proprio loro, ironia della sorte, gli artefici del miracolo spagnolo.
  Non piace affatto però a Vicente Del Bosque, ct della Spagna, l’accostamento tra la sua nazionale e il Bar­cellona, società che comunque dà alla squadra di­versi calciatori-chiave (Puyol, Piquè, Busquets, Xavi, Iniesta, ora anche Villa). «Siamo un gruppo - dice - e
funzioniamo bene proprio per questo. La finale? I gio­catori sono abituati a disputare partite del genere sot­to pressione. Non sento alcun peso allo stomaco, bi­sogna sdrammatizzare. Sono tranquillo». Andres I­niesta invece non vede l’ora di scendere in campo: «Essere qui è già grandioso - spiega il centrocampi­sta - , siamo davanti a una sfida storica e abbiamo un’occasione unica che dobbiamo cercare di sfrutta­re in tutti i modi. Sarà una partita molto difficile con­tro giocatori che hanno grandi qualità». Ieri mattina Del Bosque e il capitano Iker Casillas hanno ricevu­to una telefonata d’incoraggiamento dal Re Juan Car­los (ancora convalescente dopo un intervento chi­rurgico), che non sarà allo stadio, così come il primo ministro Josè Luis Zapatero. «Sono molto felici, si a­spettano che la Spagna mostri il suo miglior spirito», conclude il ct. Alla finale assisteranno invece la regi­na di Spagna Sofia, già portafortuna in semifinale, e i principi delle Asturie, Felipe e Letizia Ortiz.
  Se la Spagna vince non sarebbe una sorpresa, ma l’ennesima conferma della grandezza di una squadra che, come dice Casillas, rega­lerebbe «una gioia talmente grande da far
dimenticare anche la crisi economica». Il paese iberico ne sta soffrendo in mo­do profondo, ora è leader in disoccu­pazione e non più locomotiva dell’Europa, ma il titolo mon­diale avrebbe l’effetto di un’immensa terapia colletti­va. Miracoli che solo il calcio può fare, dopo quello di aver unito una volta di più tutte le razze ed i colori sudafricani.
  Di contro l’Olanda, che non ha mai nascosto le proprie ambizioni e che Krol vede vincente «perchè finalmente non giochiamo contro la squadra di casa», cercherà di ribaltare le previsioni affi­dandosi ad uno Sneijder fin qui stratosferico (e probabile
vincitore a fine anno del Pallone d’Oro in caso di titolo iridato) e che potrebbe vivere una “sfi­da nella sfida” con David Villa per il titolo di ca­pocannoniere. Per l’olandese è anche l’occasio­ne di un’ennesima rivincita su quel Real Madrid che un anno fa ha assurdamente ripudiato lui e Robben. «Quella contro la Spagna è la partita più importante di tutta la mia vita, ma è importante per tutti i gioca­tori: nessun olandese è mai stato campione mondia­le », sottolinea il tecnico “orange” Bert Van Marwijk. «Dobbiamo fare tutto il possi­bile - aggiunge - per giocare il nostro calcio. Con tutto il rispetto per l’av­versario, che fin qui ha fatto vedere grandi cose, siamo convinti di poter vincere, l’unica cosa che conta».
 Van Marwijk: «È la gara più importante della vita. Spagna favorita ma se giochiamo il nostro calcio possiamo farcela» Del Bosque: «Siamo un gruppo, non la copia del Barcellona. Nessun peso allo stomaco, i miei sono abituati a partite del genere»

Mondiali calcio 2010: Olanda-Spagna su Sky e Rai 1

Stasera ultimo atto del mondiale di calcio 2010 che vedrà contrapposte le due nazionali di Olanda e Spagna, in lizza per il primo posto e per salire sul tetto del mondo.
Come al solito il match sarà seguito da Sky e dalla Rai con inizio già alle 18.30 quando verrà trasmessa la cerimonia di chiusura della kermesse sportiva, scandita dalle note del Waka Waka di Shakira.
Poi alle 20.30 appuntamento mondiale su Sky Mondiale 1 dove Fabio Caressa e Beppe Bergomi commenteranno la finalissima; per Rai 1 a commentare saranno Marco Civoli e Salvatore Bagni che al termine della partita lasceranno spazio a Notti Mondiali.
A dirigere la finale sarà l'inglese Howard Webb.
La Spagna non era mai arrivata oltre i quarti di finale nelle 13 partecipazioni alla fase finale su 19 edizioni complessive dei mondiali di calcio mentre l'Olanda è arrivata alla finale dei mondiali di calcio nel 1974 contro la Germania Ovest (vincitrice 2-1) e nel 1978 contro l'Argentina (3-1 ai supplementari).
Il polpo Paul ha già emesso il suo verdetto: anche stavolta si attende il fischio finale per verificare se il pronostico sarà azzeccato!
dgmag

MONDIALI: DUE PAPPAGALLI "ORACOLI" DIVISI SULLA FINALE

AGI) Kuala Lumpur - Due pappagalli "oracoli" in Malaysia e a Singapore sono divisi sull'esito della finale dei mondiali. A Kuala Lumpur e' stato Meena Kutti, un pappagallino verde di otto anni, a pronosticare la vittoria delle Furie Rosse saltando sulla bandiera iberica. Ma nella vicina Singapore un altro emulo del polpo Paul, il pappagallo Mani, ha scelto la bandiera olandese. .
 

Mondiali di calcio, finale Spagna-Olanda, le probabili formazioni

Queste le probabili formazioni di Olanda-Spagna, che si affrontano domenica a Johannesburg nella finale di Coppa del Mondo.

Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg; Boulahrouz, Heitinga, Mathijsen, Giò; Van Bommel, de Zeeuw; Kuyt, Sneijder, Robben; Van Persie. All. Van Marwijk

Spagna (4-2-3-1): Casillas; Sergio Ramos, Pique, Puyol, Capdevila; Busquets, Xabi Alonso; Iniesta, Xavi, Pedro; Villa. All. Del Bosque

Arbitro: Webb (Inghilterra)

L'atto finale del Mondiale di Calcio e' arrivato. Spagna-Olanda e' la partita, difficile da pronosticare alla vigilia, che concludera' una rassegna mondiale deludente sul piano della spettacolarita' del gioco e della presenza di personaggi da copertina, ma imprevedibile sul piano degli esiti, dato che le favorite sono uscite anzitempo lasciando lo spazio a queste due outsiders. il commissario tecnico spagnolo Del Bosque dichiara, che i suoi calciatori sono tranquilli, poiche' abituati a disputare partite importanti a livello internazionale. Nell'Olanda le sue stelle Robben e Sneijder avranno una motivazione in piu' per dare il meglio e vincere il titolo:dimostrare ancora di piu' che la loro vecchia squadra, il Real Madrid, ha fatto una follia a metterli sul mercato considerandoli inutili;farlo, soffiando, il titolo mondiale proprio alla squadra spagnola avrebbe un sapore davvero tutto particolare. A questo punto non resta che sistemarsi comodi e godersi lo spettacolo.

net1news

Finale Mondiali 2010 Olanda-Spagna: polpo Paul scommette Spagna

Finale Mondiali 2010: il destino di Olanda-Spagna è già scritto. Polpo Paul ha sentenziato la sua profezia,

I Mondiali di calcio 2010 in Sudafrica saranno degli spagnoli.

Vedremo se polpo Paul azzeccherà anche questa volta.

Il cefalopode ha per ora garantito un’ottima affidabilità (85% delle partite indovinate), c’è quindi da credere che in molti scommetteranno sulla Spagna.

Gli iberici sono comunque leggermente favoriti anche per i brokers: non c’è dubbio che la Spagna ha dimostrato di essere la formazione tecnicamente e atleticamente migliore del torneo.

L’Olanda ha dalla sua uno Sneijder per il quale quest’anno nulla sembra impossibile, un gioco solido e una grande determinazione.

Polpo Paul sembra già conoscere la verità.

Per noi comuni mortali ci sarà da aspettare l’11 luglio, ore 20:30, per sapere come andrà a finire Olanda-Spagna, una inedita e tutta europea finale di Mondiali.

Tutti i segreti di Spagna e Olanda

Chi vince conquista per la prima volta il trono mondiale. Le Furie rosse puntano sul possesso palla e si presentano con il dubbio Torres. Circa gli olandesi, che ritrovano van der Wiel e de Jong, va di moda il paragone con lo squadrone degli anni settanta, più forte ma forse meno concreto

di LUIGI PANELLA
Tutti i segreti di Spagna e Olanda


ROMA - Sarà una finale di grande fascino quella tra Olanda e Spagna, per tanti motivi. Il primo è che, comunque vada, ci sarà una nuova Nazionale ad entrare nel ristretto club delle vincitrici della coppa del mondo. L'ultima volta che due formazioni ancora a secco di vittorie si erano affrontate, è datata 1978: anche allora c'era di mezzo l'Olanda, che si arrese ai padroni di casa dell'Argentina in una delle finali più dure di sempre. Olanda-Spagna è anche il trionfo del bel gioco. La Spagna ha confermato quanto di buono fatto vedere agli Europei vinti due anni fa: pressing costante - sinonimo di notevole condizione atletica - e soprattutto uno straordinario possesso palla. 'Merito' dei tanti palleggiatori del Barcellona, tessuto pregiato sul quale al sapiente Del Bosque non è rimasto che aggiungere la grande spinta di Sergio Ramos a destra, la regia di Xabi Alonso, la sicurezza di Casillas tra i pali. Stavamo per aggiungere la potenza di Fernando Torres, ma per ora l'attaccante del Liverpool ha inevitabilmente risentito dei problemi fisici stagionali e non ha reso granchè. Proprio Fernando Torres è il grande dubbio per la finale: probabile che per lui ci sia ancora una volta panchina, con Villa punta di riferimento, il guizzante Pedro tenuto largo, Iniesta e Xavi a fare gioco ed una sorta di doppio regista con Xabi Alonso e Busquets davanti alla difesa.




L'ARANCIA MECCANICA - Se in casa Spagna almeno un dubbio di formazione esiste, non c'è nemmeno quello in casa olandese. Rientrano dalla squalifica van der Wiel, che si riprende il suo posto in difesa a destra, e de Jong, prezioso compagno di reparto di van Bommel nella diga a protezione della retroguardia. Per quanto riguarda il reparto offensivo, tutto abbastanza scontato, con van Persie attaccante di riferimento, Sneijder cerntrale sulla trequarti con il prezioso Kuyt e l'estroso Robben a spartirsi gli esterni (il primo a sinistra, l'altro a destra). In molti stanno facendo il paragone tra la famosa Arancia Meccanica che negli anni settanta, pur avendo fior di fuoriclasse, fallì per due volte l'assalto mondiale. Probabilmente questa Olanda non vale quella, ma potrebbe essere più concreta. Compariamo (dati Castrol) le tre versioni della grande Olanda mondiale: quella odierna per ora ha segnato 2 reti a partita, ma in ogni gara ha tirato 11.2 volte verso la porta avversaria. Nel 1974 e nel 1978 la media reti era leggermente superiore (2,1), ma con molti tiri in porta in più (rispettivamente 17 e 16.6 a gara).

LE CHIAVI TATTICHE - Gli olandesi devono leggere alla perfezione due zone del campo se vogliono avere possibilità di farcela: van Bommel e de Jong ad esempio, oltre a cercare di rilanciare l'azione, devono fare costante interdizione contro il possesso palla spagnolo: con la Germania (sempre dati Castrol) 298 passaggi completati delle Furie rosse contro i 167 dei tedeschi. Altra chiave, incursioni del re Mida Sneijder a parte, sarà la capacità di Robben di saltare il siretto avversario Capdevila creando la superiorità numerica. Da parte spagnola, chi si trova ad attaccare dalla parte di van Brockhorst - che non ha più lo scatto di un tempo - può creare problemi, ma anche i centrali Mathjisen e Heitinga qualche affanno contro il piccoletto Villa potrebbero accusarlo. Interessanti anche alcuni testa a testa statistici. Duello Sneijder-Xavi: l'olandese segna di più (5 a 0) e tenta maggiormente il tiro (22 a 5), ma dal piede dello spagnolo in questo campionato del mondo sono partite ben 25 chance da rete contro le 9 dell'olandese.

C'E' ANCHE LA FINALINA - L'altra finale in programma sabato, è quella di consolazione. Germania e Uruguay tornano ad affrontarsi per il terzo posto, cosa accaduta 40 anni fa: in Messico vinsero 1 a 0 i tedeschi. Il morale alto lo hanno gli uruguaiani - stupendo il loro Mondiale -, che recuperano Suarez per un 4-4-2 offensivo: la punta dell'Ajax farà coppia con Forlan, mentre Cavani riprende la posizione di esterno sinistro di centrocampo. La Germania recupera Mueller, trequartista di destra mancato tattissimo nella sfida persa con la Spagna, ma rischia di perdere Klose, alle prese con un problema fisico. Nel reparto difensivo di sinistra, probabile spazio dal primo minuto per Jansen al posto di Boateng. Morale basso per i tedeschi, testimoniato anche dalla dichiarazioni del capitano Lahm, che ha fatto sapere che anche in caso di terzo posto la squadra non sfilerà in festa come 4 anni fa, visto che gli obbiettivi erano più alti.


(08 luglio 2010) repubblica.it

Mondiali 2010: sarà Webb l’arbitro della finale Olanda-Spagna




Mondiali 2010: sarà Webb l’arbitro della finale Olanda-Spagna
OHANNESBURG (Sudafrica) – Sarà l’inglese Howard Webb l’arbitro della finale mondiale tra Spagna e Olanda, in programma l’11 luglio al Soccer City Stadium di Johannesburg. Lo ha reso noto la Fifa. Gli assistenti saranno i connazionali Darren Cann e Michael Mullarkey, il quarto uomo il giapponese Yuichi Nishimura. Uruguay-Germania, finale per il terzo posto in programma sabato 10 al Nelson Mandela Bay di Port Elizabeth, è stata invece affidata al messicano Benito Archundia.




Webb, che ha diretto l’Inter nella finale di Champions vinta contro il Bayern, in questo Mondiale ha già arbitrato la Spagna nel match d’esordio perso contro la Svizzera. L’inglese ha inoltre diretto il match Italia-Slovacchia che ha sancito l’eliminazione degli azzurri nella fase a gironi.
fonte: sportmediaset.it
La Redazione di Calciomercatonews.com


Mondiali: la finale Spagna-Olanda con un’eclisse solare totale

Isola di Pasqua – Gli ultimi minuti della finale della Coppa del Mondo tra Spagna e Olanda saranno caratterizzati dall’ unica eclisse solare totale che si verificherà nel 2010 e che può essere vista in parte nell’emisfero Sud, ma non nel paese africano. L’11 luglio 2010 dunque, oltre a regalarci una nuova squadra campione del mondo che mai ha scritto il proprio nome nell’albo d’oro del calcio mondiale, ci regalerà anche l’unica eclisse solare totale del 2010.





Questo tipo di fenomeno si verifica quando la Luna copre completamente il Sole, anche se una eclisse solare totale nello stesso punto sulla terra capita una volta ogni 200 0 300 anni. Quello dell’11 luglio 2010, in particolare, avviene esattamente 19 anni dopo l’eclisse totale del 11 luglio 1991 e potrà essere seguita in diretta su internet. Secondo gli studiosi, l’eclisse solare totale attraverserà l’Oceano Pacifico del Sud, Cile e Argentina dalle 19:40 alle 22:34 ora italiana di domenica. Sarà quindi visibile dall’Isola di Pasqua e dalle Isole di Cook.





Nel caso di questa eclissi la fascia di totalità, cioè lo spazio che può essere visto come una eclisse totale, si muoverà attraverso il Pacifico meridionale, a partire ad est della Nuova Zelanda, su alcune isole della Polinesia, Isola di Pasqua e sfiorando la costa ovest della punta meridionale del Cile. In qualsiasi altro luogo la Luna non oscurerà del tutto il Sole, per cui non sarà possibile vedere la classica corona solare.
La massima eclissi si verificherà nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico con una durata di 5 minuti e 20 secondi con il sole a 47 gradi sopra l’orizzonte. Solo quaranta minuti dopo l’ombra passerà attraverso l’Isola di Pasqua, meta di molti osservatori.

Link utili per approfondire e altri per seguire l’evento in diretta streaming: mappa interattiva nel sito della NASA, una mappa animata realizzata dalla NASA, la diretta streaming (dalle 19:30 alle 23:00) di US Stream, oppure ancora Live Eclipse e Exploratorium.

Fonti: Science Backstage, NASA, Wikipedia e Reuters
in notiziefresche.info

Mondiali 2010: l’Olanda festeggia la vittoria con le Wags, le foto

Gli Orange incontrano le mogli e festeggiano con baci e abbracci l'accesso alla finale.

Ci vorrebbe la profezia del Polpo Paul per stabilire chi si aggiudicherà la vittoria nella finale di questo Mondiale, prevista per l’11 luglio. Sarà la Spagna, che ieri ha battuto inaspettatamente la Germania (nonostante il numero portafortuna di Playboy in cui le conigliette tedesche posavano nude) alla quale non ha lasciato segnare nemmeno un gol? Oppure sarà l’Olanda a diventare campione del Mondo?

In quast’ultimo caso uno dei giocatori che più si è distinto in squadra (si dice che ogni cosa che tocchi diventi oro, un pò come Re Mida), Wesley Sneijder, visti i successi ottenuti con l’Inter, potrebbe anche guadagnarsi il Pallone d’Oro… E come se non bastasse, subito dopo la finale lo attende un altro grande giorno, quello del suo matrimonio.

Subito dopo la partita che li ha portati di un passo più vicini alla finale, i giocatori dell’Olanda si sono incontrati con le loro Wags, mogli, fidanzate e compagne che li hanno subito abbracciati, baciati ed accolti come grandi eroi. Gli Orange si sono goduti le loro dolci metà per tutta la giornata di mercoledì all’Hilton di Sandton, l’albergo che ospita gli Orange, come stabilito dal ct Bert van Marwijck. Da venerdì riprenderanno invece gli allenamenti in vista della loro ultima partita ai Mondiali 2010.


Simona Redana.
gossip.fanpage

Mondiali 2010, Puyol affonda la Germania. La finale sarà Spagna-Olanda

DURBAN (Sudafrica) - Un colpo di testa di Carles Puyol spinge fuori la Germania. La finale dei sarà tra Spagna e Olanda, due squadre che non hanno mai alzato al cielo la Coppa del mondo. Domenica sera, al Soccer City stadium di Johannesburg, sarà la prima vittoria di un'europea in un Mondiale giocato fuori dal vecchio continente. A Durban la Spagna ha replicato l'impresa della finale di Euro 2008, battendo meritatamente la Germania per 1-0 al 29' del secondo tempo.
                    immagine FIFA

La squadra di Loew è stata irriconoscibile rispetto alle ultime uscite, avendo però il merito di non arrendersi e di cercare tenere aperta la partita sino al fischio finale. Gli uomini del Del Bosque hanno dominato in lungo e in largo il campo per gran parte della sfida, anche se nel primo tempo è stata molto attenta e coperta. Due le occasioni, una con David Villa lanciato davanti al portiere Neuer, l'altra con un colpo di testa di Puyol su cross teso di Iniesta.

Sul finale di primo tempo la Germania si è resa minacciosa con Ozil, fermato al limite dell'area da un intervento dubbio di Sergio Ramos.che avrebbe potuto anche essere punito col calcio di rigore. Nella ripresa la squadra di Del Bosque ha cambiato il ritmo del match, arrivando già al 13 con due occasioni da goal prima con Pedro, la cui conclusione dalla distanza ha esaltato le qualità di Neuer, e poi con Villa, che manca di un soffio il tocco in scivolata dall'area piccola.

Nonostante una Germania barcollante, la Spagna non è riuscita subito a sfondare. Il goal è arrivato

poco prima della mezz'ora con un'incornata del difensore del Barcellona Puyol su calcio d'angolo. A quel punto i campioni d'Europa hanno governato, mangiandosi il raddoppio per un gesto di egoismo di Pedro che non ha servito in contropiede il neo entrato FernandoTorres, che aveva la porta spalancata. Poco dopo Del Bosque l'ha tolto dal campo, per David Silva.

La Germania non è più riuscita a essere davvero pericolosa. La Spagna, unica tra le favorite del torneo a raggiungere la finale, ora può sognare. Solo a due squadre è riuscita l'impresa di vincere consecutivamente Europeo e Mondiale: la Germania Ovest (1972 e '74) e la Francia (1998 e 2000). La squadra di Del Bosque potrebbe esser la terza, Sneijder e Robben permettendo.
fonte: romagnaoggi

La finale si tinge d’Orange Uruguay fuori ma con onore

La formazione di Tabarez tiene il pari fino al 70esimo: poi Sneijder e Robben regalano la vittoria all’Olanda. Match combattuto
 


È l’Olanda la prima finalista. L’Uruguay crolla però solo a 20 minuti dalla fine. Diciottesimo del primo tempo: un bolide del capitano olandese Van Bronckhorst si infila sotto l’incrocio, battendo Muslera. La squadra di Tabarez cerca di reagire, ma patisce le numerose assenze, prima fra tutte quella del bomber principe Suarez, out per squalifica. La svolta, alla fine del primo tempo. Minuto 41: una sassata di Forlan regala il pari all’Uruguay. Nel secondo tempo Robben suona la carica, ma l’Uruguay si difende con ordine. Fino a quando un terribile uno due di Sneijder e Robben nel giro di tre minuti, (70’-73’) mette in ginocchio la squadra di Tabarez. Pereira accorcia, nel recupero, le distanze.

“Risultato epico”
Per l’Uruguay si conclude un mondiale che la stampa aveva già definito “epico”, mentre i giocatori erano già stati descritti come “eroi”, prima della semifinale. Non è bastato il tifo sfrenato di una nazione e l’invasione azzurra dei tifosi che ha colorato le vie, le strade e perfino i monumenti della capitale Montevideo: anche la statua di Papa Giovanni Paolo II è stata dipinta con il colore della nazionale da un gruppo di sconosciuti supporter.

La maledizione dei secondi
L’Olanda ha l’occasione di stupire tutti. Finora ha ottenuto come miglior risultato nei mondiali il secondo posto, nelle edizioni di Germania ’74 ed Argentina ’78. Gli “orange” sono stati sconfitti in entrambe le circostanze dai padroni di casa: 1-2 contro la Germania Ovest ed 1-3 dopo i supplementari contro l’Argentina. Domenica cercheranno di sovvertire la tradizione negativa. ( D.V.)

MONDIALI: 3-2 ALL'URUGUAY, OLANDA IN FINALE

07 LUG 2010

(AGI) - Citta' del Capo, 6 lug. - L'Olanda e' la prima semifinalista del Mondiale: gli arancioni hanno battuto 3-2 l'Uruguay. Nel concitato finale la "Celeste", con un gol di Maximiliano Pereira al 92', aveva riaperto una partita che sembrava chiusa dopo il micidiale uno-due di Sneijder e Robben, che, rispettivamente al 70' e al 73' portavano l'Olanda sul 3-1.
  Nella ripresa Forlan aveva pareggiato il gol segnato da Van Bronckhorst nel primo tempo. La finale del primo Mondiale africano sara' quindi tutta europea. Domani infatti Spagna e Germania si affronteranno nell'altra semifinale. (AGI) .

Uruguay, tocca agli "italiani" ‎

CITTÀ DEL CAPO, 6 luglio - L’ex juventino Martín Cáceres (restituito al Barcellona per fine prestito) e il napoletano Walter Gargano in campo per eliminare l’Olanda. Tabarez si affida agli “italiani” nella speranza di approdare a quella finale mondiale che manca nell’albo d’oro dell’Uruguay da sessant’anni esatti, cioé da quando la Celeste di Schiaffino e Ghiggia violò il Maracanà di Rio de Janeiro gremito da 200.000 persone e si portò a casa l’allora Coppa Rimet.

CAVANI PIÙ AVANTI - Una scelta quasi obbligata quella del “Maestro” di Montevideo per sopperire alle assenze dei difensori Lugano e Fucile, anche se il ct non esclude un clamoroso (e miracoloso) recupe­ro del biondo centrale del Fenerbahçe. Difesa a parte, la Celeste non potrà disporre neppure dello squalificato bomber Suarez nonché del centrocampista offensivo Lodeiro, entrambi in forza all’Ajax e che sarebbero stati utili due volte conoscendo pregi e difetti di buona parte degli avversari odierni. Ecco perché Ta­barez medita un profondo rimpasto con il ritorno al più classico dei 4- 4- 2, con Cavani utilizzato nel ruolo di seconda punta a fianco di Forlán, col rientro di Godín al centro della dife­sa e con l’ingresso anche di Alvaro Pereira nella linea mediana. Questa, almeno, è la squadra che è stata “spiata” da alcuni cronisti uruguaiani muniti di potenti teleobiettivi e appostatisi su una collina nei pressi del campo di allenamento in occasione dell’ultima seduta a porte chiuse.
tuttosport

MONDIALI 2010/ Uruguay Olanda, sfida tra emigranti del pallone

Due semifinali, due storie simili e opposte. Uruguay contro Olanda e Germania contro Spagna ad assomigliarsi a coppie. Prendete la partita di questa sera, che mette di fronte due realtà simili per dimensioni geografiche e, soprattutto, per storie calcistiche. Sono Paesi costituiti da emigranti del pallone, che sanno rendere grande la propria Nazionale andando a farsi in giro per il mondo quell'esperienza negata a casa loro da campionati oggi di seconda fila. Dei 23 dell'Uruguay soltanto due calciatori giocano in patria e, di questi, l'unico titolare è Arevalo del Penarol.

Tra i 23 dell'Olanda si sale a nove giocatori militanti nell'Eredivisie, ma soltanto quattro di questi sono tra i titolari prescelti da Van Marwijk: Stekelenburg, Van der Wiel, Van Bronckhorst e l'ultimo aggiunto Ooijer, con il terzino dell'Ajax già pronto a salutare l'Olanda, viste la giovane età e la considerevole bravura. Detto questo, i pronostici danno per logici favoriti gli oranje: messe sul piatto le singole squadre, non si può neanche paragonare il loro tasso tecnico rispetto alle qualità dei sudamericani, che fanno della determinazione e dell'applicazione le qualità su cui puntare. Olanda che comunque non si fida del ruolo che le hanno ritagliato addosso, anche in presenza di pesanti squalifiche come quelle di Suarez e Fucile e dei problemi fisici che mettono fuori causa Lugano e Lodeiro. Perché è un ruolo scomodo, dove devi essere tu a dimostrare qualcosa in più della controparte, anche se mancano elementi preziosi come Van der Wiel e, soprattutto, De Jong, entrambi squalificati. Gli uomini di Van Marwijk non dovrebbero avere problemi a evidenziarlo, come hanno fatto finora con un calcio estremamente pratico, impreziosito dalla qualità del quartetto che si muove in attacco.
il sussidiario

Olanda-Uruguay e Germania-Spagna: da martedì le semifinali mondiali

Si giocano il 6 e il 7 luglio. Il mondiale delle stelle cadute: da Messi a Cristiano Ronaldo.

Franco Pennello - ilsalvagente.it
Non è un mondiale tutto latino-americano come sembrava. Da martedì, in semifinale, si trovano - infatti - tre grandi del calcio europeo, la Germania, la Spagna e l'Olanda e la meno attesa delle latino-americane: l'Uruguay, che da 40 anni non arrivava fin sulla vetta.
Le sfide ricominciano martedì prossimo, 6 luglio, alle 20, 30 a Città del Capo, dove si troveranno di fronte Olanda e Uruguay.
Mercoledì 7, invece, a Durban si affronteranno, sempre alle 20,30, le due squadre che si sono qualificate oggi: Germania e Spagna in quella che sembra una vera e propria finale anticipata.

Messi, oggi è caduta un'altra stella 

Polvere di stelle. Il Sud Africa delude non solo per il gioco, ma anche per le star più celebrate. 
Ora c'è anche Lionel Messi, tra le stelle cadute di questo Mondiale 2010 che sembra stregato per palloni d'ora e affini.
Nelle uscite precedenti dell'Argentina, Messi aveva almeno dettato i tempi degli attacchi di Tevez e Higuain, oggi - contro la Germania - è stato completamente neutralizzato dalla difesa tedesca.

Deludono i campioni di Barcellona e Real Madrid

Dal Barcellona (è la squadra di Messi) al Real Madrid: sono tanti i flop dei campioni più attesi: il più clamoroso, finora, era stato quello di Cristiano Ronaldo, che ha concluso la sua ultima partita contro la Spagna sputando in una telecamera.
E a Madrid (dove il portoghese ormai da un anno gioca con il Real, senza mai convincere del tutto neppure lì) non l'hanno presa benissimo.
È, comunque, un Mondiale senza stelle, ormai lo si è capito.
Grazie all'eliminazione di molte big, infatti, sono tanti i calciatori superpagati che hanno tradito le notevoli attese della vigilia. Ed è una lista abbastanza folta.
D’altra parte, fi ora, da mediani. Un Campionato del Mondo da palla lunga e pedalare come dimostrano le qualificazioni agli ottavi di Corea del Sud, Ghana, Usa, Slovacchia, Paraguay e Giappone.

Solo un gol per Cristiano Ronaldo

Su tutti c'è il pallone d'oro Cristiano Ronaldo, che - a differenza di Messi (nella foto) - è stato impalpabile in tutto il mondiale e, cosa più grave per i tifosi portoghesi, proprio nel quarto di finale giocato dalla sua nazionale contro i “cugini” della Spagna, e che esce dal mondiale con delle prestazioni che non reggono la sua fama, e con un gol all'attivo nel 7 a 0 rifilato dai portoghesi alla Corea del Nord.

Impalpabili Rooney e Lampard

Altri flop clamorosi sono quelli delll'attaccante del Manchester United Wayne Rooney e del centrocampista del Chelsea Franky Lampard. Entrambi hanno trascinato i loro club per tutta la stagione, ma una volta alla sfida mondiale non si sono fatti trovare pronti. Non a caso l’Inghilterra è stata rispedita a casa dalla Germania.

Subito a casa Ribery

Un altro flop è Frank Ribery, che dopo aver conquistato la finale di Champions (non giocata per squalifica) ha contribuito con tutti francesi all'ammutinamento di mister Domenech, e quindi al Campionato fallimentare dei transalpini. Ma questo, forse, è un discorso a parte.

Irriconoscibile Eto’o

Ma hanno deluso anche le stelle africane. L'interista Eto'o ha segnato, ma come al solito quando gioca nel Camerun (che è poca cosa) va in campo troppo responsabilizzato e cessa di colpo di essere l'Eto'ò che conosciamo.

Drogba ha un’attenuante

Una attenuante in più ce l'ha invece Drogba: è arrivato al Mondiale con un braccio rotto e ricucito in extremis. Ma ha comunque ciccato un'occasione unica come il Campionato del Mondo in terra d'Africa.

Buffon pure

E poi assieme all'Italia campione del Mondo ha deluso anche quello che un tempo era considerato il più forte portiere della terra: quel Gigi Buffon che in questa edizione ha disputato solo 45 minuti e poi si è accomodato in panchina per un'ernia al disco che lo falcidia da anni.
Ma nel clud Italia il capocannoniere del campionato, Di Natale, e la prima punta, Gilardino, sono stati proposti per una partecipazione straordinaria a "Chi l'ha visto?".

Ancora puà riscattarsi Torres

Ci sono poi calciatori che finora hanno deluso, ma - essendo le loro squadre ancora in corsa - che possono ancora riscattarsi. Uno di questi è El Nino Fernando Torres che è in una condizione lontana anni luce da quella dell'ultimo campionato europeo in cui ha trascinato la sua Spagna alla vittoria finale.

Così come Kakà

E può ancora riscattarsi anche il brasiliano Kakà, che dopo una stagione deludente al Real Madrid - soffre di pubalgia - ancora stenta a decollare: qualche assist fin ora lo ha pure regalato, ma da lui ci si attende molto di più.

Mondiali/ Olanda e Uruguay in semifinale, disastro Brasile

Roma, 2 lug. (Apcom) - Ieri a Port Elizabeth la festa è stata tutta arancione mentre il Brasile seppelliva l'era Dunga sotto una coltre di rimpianti. L'Olanda centra il colpaccio in rimonta. I verdeoro chiudo il primo tempo con un gol di vantaggio (Robinho) e la partita in mano. Nella ripresa l'autogol di Felipe Melo (anche se lui nega), che devia in rete una punizione di Sneijder, fa saltare i nervi ai brasiliani e al centrocampista della Juventus che dopo pochi minuti viene espulso. L'interista Snejder al 68' firma il gol che accende gli entisiasmi e porta gli 'orange' per la quarta volta alle semifinali Mondiali: nel 1974 e nel 1978, proprio all'epoca dell'Arancia Meccanica di Johan Cruijff, riuscì poi a conquistare l'accesso alla finalissima, persa in entrambi i casi contro i padroni di casa (1-2 contro la Germania Ovest nel prima caso, 1-3 dopo i tempi supplementari contro l'Argentina nel secondo). L'Olanda di Sneijder e Robben ha inanellato cinque vittorie consecutive, un ruolino di marcia mai verificatori prima. In Brasile intanto sono già partiti i processi contro Dunga, che prima di dire addio alla selecao si è assunto tutte le responsabilità senza rinnegare le sue scelte, e i giocatori (Felipe Melo il più bersagliato). Per l'Olanda ora si apre una strada apparentemente abbordabile per arrivare alla finale. Sneijder oggi lo ha detto che questa squadra può "arrivare fino in fondo" e conquistare quel trofeo che manca in bacheca, ma deve stare attenta alle docce fredde come ha insegnato l'ex favoritissimo Brasile. Martedì a Citta del Capo (20.30) gli olandesi affronteranno il sorprendete Uruguay che centra le semifinali dopo 40 anni di attesa ai calci di rigore. A Johannesburg Muntari sblocca al 47' ma il solito Forlan ristabilisce il pareggio al 55' della ripresa, si va ad oltranza fino al 122' quando Gyan sbaglia il calcio di rigore che avrebbe regalato al Ghana, unica rappresentante africana, la qualificazione (Suarez espulso). Ai rigori il portiere della Lazio Muslera si esalta e il risultato finale di 5-3 racconta di due errori dal dischetto per i ghanesi e di uno per gli uruguyani, prima del rigore decisivo di Abreu.

Mondiali/ L'Olanda è già agli ottavi, il Ghana perde l'occasione

Roma, 19 giu. (Apcom) - L'Olanda è la prima squadra qualificata agli ottavi di finale ai Mondiali sudafricani. Obiettivo raggiunto grazie alla vittoria per 1-0 (Sneijder) sul Giappone ieri pomeriggio a Durban e grazie poi al successo per 2-1 in rimonta (Eto'o, poi Bendtner e Rommedahl) della Danimarca sul Camerun in serata a Pretoria. La classifica del Gruppo E vede infatti gli orange al comando con 6 punti, Giappone e Danimarca a quota 3 e il Camerun, ormai eliminato, fermo a zero. E nell'ultima giornata (giovedì prossimo), Danimarca e Giappone si giocheranno il secondo posto nel girone, mentre il Camerun affronterà l'Olanda . Clamorosa invece l'occasione perduta dal Ghana nel Gruppo D. Contro l'Australia, gli africani sono andati sotto all'11' per il gol di Holmen, ma poi hanno pareggiato su calcio di rigore al 25' con Asamoah Gyan: penalty provocato da un fallo di mano di Kewell su pallone diretto in gol, costato all'australiano anche l'espulsione decretata dall'arbitro italiano Roberto Rosetti. Contro un avversario ridotto in dieci uomini, il Ghana non è però riuscito a trovare il colpo del kappaò, che avrebbe permesso alla squadra africana (già vittoriosa 1-0 contro la Serbia all'esordio) di ipotecare la qualificazione. Ora il Ghana è sempre in testa, ma con 4 punti, a +1 sulla Germania (sconfitta ieri 1-0 dalla Serbia): la sfida di mercoledì prossimo con i tedeschi, obbligati a vincere per passare agli ottavi di finale, si è quindi trasformata in un vero e proprio spareggio, anche se agli africani per avanzare basterà il pari.

Olanda: protesta per l'arresto di due sexy tifose

Il governo olandese ha criticato il Sudafrica per l'arresto di due loro concittadine che sponsorizzavano, insieme ad altre donne, la birra Bavaria, in occasione di un match del Mondiale di calcio.

L'incidente aveva coinvolto in totale 36 donne, espulse dallo stadio, che erano vestite in abiti arancione durante la partita Paesi Bassi -Danimarca, e indossavano una gonnellina mini in cui c'era un piccolo marchio della Bavaria. La birra ufficiale dei Mondiali è invece la Budweiser.
La polizia ha arrestato le due organizzatrici, Mirte Nieuwpoort e Barbara Castelein, con l'accusa di aver fatto pubblicità non consentita.

"E' scandaloso che le due donne siano state fermate per aver indossato degli abiti arancione in uno stadio di calcio", ha detto il ministro degli Esteri olandese Maxime Verhagen.

Le due donne sono comparse ieri davanti alla corte a Johannesburg e sono state rilasciate dietro il pagamento di cauzione, ma dovranno ripresentarsi lunedì prossimo per una nuova udienza. Sono accusate di aver violato le leggi che regolano la pubblicità negli stadi.

L'ambasciata olandese a Pretoria ha chiesto spiegazioni alle autorità sudafricane, dicendo: "Non siamo a conoscenza di norme sudafricane che permettono di arrestare persone per aver indossato un vestito arancione". Ma all'interno degli stadi solo alla birra Budweiser, che è lo sponsor ufficiale, è consentito di pubblicizzare il suo marchio. La FIFA protegge ferocemente i suoi interessi di marketing.

Foto Reuters - fonte: blog in-dies

CALCIO, MONDIALI: OLANDA-DANIMARCA 2-0

L'Olanda ha sconfitto 2-0 la Danimarca in un match valido per la prima giornata del gruppo E dei Mondiali. L'incontro è stato deciso da un autogol di Agger in apertura di ripresa e dal raddoppio firmato da Kuyt all'85'. In attesa della partita Giappone-Camerun, in programma alle 16, la nazionale 'orange' si porta al comando del girone con 3 punti.
(14/06/2010) (Spr)