È l’Olanda la prima finalista. L’Uruguay crolla però solo a 20 minuti dalla fine. Diciottesimo del primo tempo: un bolide del capitano olandese Van Bronckhorst si infila sotto l’incrocio, battendo Muslera. La squadra di Tabarez cerca di reagire, ma patisce le numerose assenze, prima fra tutte quella del bomber principe Suarez, out per squalifica. La svolta, alla fine del primo tempo. Minuto 41: una sassata di Forlan regala il pari all’Uruguay. Nel secondo tempo Robben suona la carica, ma l’Uruguay si difende con ordine. Fino a quando un terribile uno due di Sneijder e Robben nel giro di tre minuti, (70’-73’) mette in ginocchio la squadra di Tabarez. Pereira accorcia, nel recupero, le distanze.
“Risultato epico”
Per l’Uruguay si conclude un mondiale che la stampa aveva già definito “epico”, mentre i giocatori erano già stati descritti come “eroi”, prima della semifinale. Non è bastato il tifo sfrenato di una nazione e l’invasione azzurra dei tifosi che ha colorato le vie, le strade e perfino i monumenti della capitale Montevideo: anche la statua di Papa Giovanni Paolo II è stata dipinta con il colore della nazionale da un gruppo di sconosciuti supporter.La maledizione dei secondi
L’Olanda ha l’occasione di stupire tutti. Finora ha ottenuto come miglior risultato nei mondiali il secondo posto, nelle edizioni di Germania ’74 ed Argentina ’78. Gli “orange” sono stati sconfitti in entrambe le circostanze dai padroni di casa: 1-2 contro la Germania Ovest ed 1-3 dopo i supplementari contro l’Argentina. Domenica cercheranno di sovvertire la tradizione negativa. ( D.V.)