Sport Land News: semifinali
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62 spie per battere la Spagna

Loew e la sua squadra segreta
Tra i segreti della Germania c'è anche il lavoro di uno staff di studenti dell'università dello sport di Colonia, che analizzano ogni dato delle squadre avversarie. E' anche grazie a loro se il ct dei tedeschi finora non ha sbagliato un colpo

dall'inviato ENRICO CURRO'
Loew e la sua squadra segreta 62 spie per battere la Spagna


DURBAN - Interpretando il calcio come metafora della guerra - un classico di ogni Mondiale - la stampa spagnola ha infine scoperto quale segreto si nasconda dietro la crescita della nazionale tedesca: lo spionaggio. Se la squadra di Loew ha travolto Inghilterra e Argentina, il merito non sarebbe tanto delle ritrovate virtù tecniche e atletiche di Klose e Podolski o del definitivo ingresso di Schweinsteiger e Lahm nell'olimpo dei campioni, quanto della straordinaria macchina tecnologica messa in piedi dalla federazione. Uno staff di sessantadue studenti dell'università dello sport di Colonia, che analizzano ogni dato delle squadre rivali della Germania, avrebbe permesso finora all'ex ct carneade di non sbagliare nemmeno una mossa.

Fuori dai luoghi comuni, il ricorso alla tecnologia da parte dei tedeschi è un dato di fatto: nessuna nazionale la sfrutta con tanta scrupolosità. Pochi giorni prima della partita gli studenti spediscono le loro relazioni al capo degli osservatori. Urs Siegenthaler, ingegnere svizzero con un passato da calciatore nel Basilea e nello Young Boys, si incarica di elaborarli, con tanto di filmati personalizzati sui singoli avversari, della durata di 25', curati da Flick, il vice di Loew. A Siegenthaler viene attribuito il merito di avere già suggerito 4 anni fa all'allora portiere Lehmann i trucchi per parare i rigori a Cambiasso e Ayala, nei quarti di finale con l'Argentina. All'epoca, durante la gestione Klinsmann, Loew era il vice. Diventato ct, ha accentuato la collaborazione con l'università di Colonia, dove ha sede il centro tecnico che laurea gli allenatori tedeschi. La federazione ha sposato il progetto, finanziandolo ed estendendolo ai club: ogni volta che affrontavano una partita importante di Champions o di Europa League, avevano a disposizione un dettagliato studio degli avversari. I successi delle Under hanno convinto Loew della bontà del progetto, che rimanda per meticolosità ai tempi della cortina di ferro, quando la rivalità tra le due Germanie aveva creato università dello sport altamente specializzate.

Il capo delle "spie" Siegenthaler è orgoglioso: "Sappiamo tutto delle squadre con cui giochiamo, perfino le provocazioni in cui possono cadere i giocatori". Il 4-0 con l'Argentina, ad esempio, sarebbe nato sia dallo studio della marcatura adottata su Messi da Mourinho in Champions sia dalla valutazione della debolezza difensiva della squadra di Maradona a sinistra. Contro la Spagna tre sarebbero le priorità individuate: ingabbiare Villa, aggirare Sergio Ramos alle spalle e prendere in velocità Puyol. Ieri Loew ha ammesso di non avere chiesto consigli all'allenatore olandese del Bayern Van Gaal e al ct tedesco della Svizzera Hitzfeld, entrambi esperti di calcio spagnolo: "Non serve, abbiamo i nostri analisti". Sono gli stessi che hanno imposto a Klose una dieta ferrea - ha perso 5 chili in un mese - e hanno stabilito che il preritiro in altitudine non serviva: la Germania si è preparata al livello del mare, in Sicilia, e poi a 600 metri, in Alto Adige. La beffa sta nel finale della storia: da agosto Siegenthaler e i suoi collaboratori lavoreranno per l'Amburgo, club per il quale Löw stava per firmare, portando appunto con sé l'allargatissimo staff. Ora ne beneficerà Veh, ex allenatore di Stoccarda e Wolfsburg: è il prezzo delle vittorie al Mondiale.

(07 luglio 2010) - repubblica.it

MONDIALE SUDAFRICA: GRANDE ATTESA PER SEMIFINALE GERMANIA-SPAGNA

(IRIS) - ROMA, 7 LUG - C'è grande attesa per la semifinale di questa sera Germania-Spagna.

La sfida avrà inizio alle 20.30, con diretta tv su Raiuno.

Intanto, dopo la vittoria di ieri dell'Olanda, è sicuro che sarà una finalissima di marca tutta europea, smentendo la fase iniziale della competizione in cui le compagini sudamericane avevano fornito un'ottima impressione.

Sia tra le 'furie rosse' sia tra i tedeschi c'è un approccio ottimista al match di oggi.

Olanda-Uruguay e Germania-Spagna: da martedì le semifinali mondiali

Si giocano il 6 e il 7 luglio. Il mondiale delle stelle cadute: da Messi a Cristiano Ronaldo.

Franco Pennello - ilsalvagente.it
Non è un mondiale tutto latino-americano come sembrava. Da martedì, in semifinale, si trovano - infatti - tre grandi del calcio europeo, la Germania, la Spagna e l'Olanda e la meno attesa delle latino-americane: l'Uruguay, che da 40 anni non arrivava fin sulla vetta.
Le sfide ricominciano martedì prossimo, 6 luglio, alle 20, 30 a Città del Capo, dove si troveranno di fronte Olanda e Uruguay.
Mercoledì 7, invece, a Durban si affronteranno, sempre alle 20,30, le due squadre che si sono qualificate oggi: Germania e Spagna in quella che sembra una vera e propria finale anticipata.

Messi, oggi è caduta un'altra stella 

Polvere di stelle. Il Sud Africa delude non solo per il gioco, ma anche per le star più celebrate. 
Ora c'è anche Lionel Messi, tra le stelle cadute di questo Mondiale 2010 che sembra stregato per palloni d'ora e affini.
Nelle uscite precedenti dell'Argentina, Messi aveva almeno dettato i tempi degli attacchi di Tevez e Higuain, oggi - contro la Germania - è stato completamente neutralizzato dalla difesa tedesca.

Deludono i campioni di Barcellona e Real Madrid

Dal Barcellona (è la squadra di Messi) al Real Madrid: sono tanti i flop dei campioni più attesi: il più clamoroso, finora, era stato quello di Cristiano Ronaldo, che ha concluso la sua ultima partita contro la Spagna sputando in una telecamera.
E a Madrid (dove il portoghese ormai da un anno gioca con il Real, senza mai convincere del tutto neppure lì) non l'hanno presa benissimo.
È, comunque, un Mondiale senza stelle, ormai lo si è capito.
Grazie all'eliminazione di molte big, infatti, sono tanti i calciatori superpagati che hanno tradito le notevoli attese della vigilia. Ed è una lista abbastanza folta.
D’altra parte, fi ora, da mediani. Un Campionato del Mondo da palla lunga e pedalare come dimostrano le qualificazioni agli ottavi di Corea del Sud, Ghana, Usa, Slovacchia, Paraguay e Giappone.

Solo un gol per Cristiano Ronaldo

Su tutti c'è il pallone d'oro Cristiano Ronaldo, che - a differenza di Messi (nella foto) - è stato impalpabile in tutto il mondiale e, cosa più grave per i tifosi portoghesi, proprio nel quarto di finale giocato dalla sua nazionale contro i “cugini” della Spagna, e che esce dal mondiale con delle prestazioni che non reggono la sua fama, e con un gol all'attivo nel 7 a 0 rifilato dai portoghesi alla Corea del Nord.

Impalpabili Rooney e Lampard

Altri flop clamorosi sono quelli delll'attaccante del Manchester United Wayne Rooney e del centrocampista del Chelsea Franky Lampard. Entrambi hanno trascinato i loro club per tutta la stagione, ma una volta alla sfida mondiale non si sono fatti trovare pronti. Non a caso l’Inghilterra è stata rispedita a casa dalla Germania.

Subito a casa Ribery

Un altro flop è Frank Ribery, che dopo aver conquistato la finale di Champions (non giocata per squalifica) ha contribuito con tutti francesi all'ammutinamento di mister Domenech, e quindi al Campionato fallimentare dei transalpini. Ma questo, forse, è un discorso a parte.

Irriconoscibile Eto’o

Ma hanno deluso anche le stelle africane. L'interista Eto'o ha segnato, ma come al solito quando gioca nel Camerun (che è poca cosa) va in campo troppo responsabilizzato e cessa di colpo di essere l'Eto'ò che conosciamo.

Drogba ha un’attenuante

Una attenuante in più ce l'ha invece Drogba: è arrivato al Mondiale con un braccio rotto e ricucito in extremis. Ma ha comunque ciccato un'occasione unica come il Campionato del Mondo in terra d'Africa.

Buffon pure

E poi assieme all'Italia campione del Mondo ha deluso anche quello che un tempo era considerato il più forte portiere della terra: quel Gigi Buffon che in questa edizione ha disputato solo 45 minuti e poi si è accomodato in panchina per un'ernia al disco che lo falcidia da anni.
Ma nel clud Italia il capocannoniere del campionato, Di Natale, e la prima punta, Gilardino, sono stati proposti per una partecipazione straordinaria a "Chi l'ha visto?".

Ancora puà riscattarsi Torres

Ci sono poi calciatori che finora hanno deluso, ma - essendo le loro squadre ancora in corsa - che possono ancora riscattarsi. Uno di questi è El Nino Fernando Torres che è in una condizione lontana anni luce da quella dell'ultimo campionato europeo in cui ha trascinato la sua Spagna alla vittoria finale.

Così come Kakà

E può ancora riscattarsi anche il brasiliano Kakà, che dopo una stagione deludente al Real Madrid - soffre di pubalgia - ancora stenta a decollare: qualche assist fin ora lo ha pure regalato, ma da lui ci si attende molto di più.