Sport Land News: Europei
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Volley, Europei 2023 in Italia: scelte le città ospitanti. Finali maschili a Bologna, si gioca anche a Roma

 



Gli Europei 2023 di volley si disputeranno per buona parte in Italia. Il torneo maschile vivrà le sue fasi finali a Bologna e sono state comunicate anche le città che ospiteranno le fasi preliminari della kermesse: Roma, Perugia, Ancona, Bari. Il Bel Paese condividerà l’evento con la Bulgaria (Varna), la Macedonia del Nord (Skopje ) e Israele (Tel Aviv).

Per quanto concerne il torneo femminile, invece, le fasi finali andranno in scena in Belgio, mentre in Italia si giocheranno alcuni gironi e dei match della fase a eliminazione diretta tra Monza, Firenze, Torino e Verona. L’evento sarà ospitato anche da Germania (Dusseldorf), Estonia (Tallinn) e Belgio (Bruxelles e Gent).

Gli Europei femminili si disputeranno dal 15 agosto al 3 settembre, mentre quelli maschili si giocheranno dal 28 agosto al 16 settembre. L’Italia si presenterà ai due appuntamenti con l’obiettivo di difendere i titoli conquistati con entrambe le squadre nel 2021. Il sorteggio dei gironi e dei tabelloni è previsto per mercoledì 16 novembre a Napoli.
oasport.it

Atletica, Europei 2022 settima giornata. Vallortigara e Crippa per l’assalto alla doppia cifra di podi


Si chiude l’Europeo di Monaco con un pizzico di amaro in bocca per l’Italia, che non potrà cercare di dare l’assalto ad una degli ori più attesi e ambiti, quello della 4×100 maschile dove l’Italia è campione olimpica e non sarà in finale per la controversa questione della Turchia. Le carte da medaglia non mancano per la squadra italiana che si aggrappa a Yeman Crippa, tra i favoriti nei 10.000, a una delle due medagliate di Eugene, Elena Vallortigara, e a Simone Barontini negli 800.

Livello altissimo nel salto in alto femminile dove ci sono tutte le più forti tranne la campionessa mondiale australiana Patterson per ovvi motivi. Da battere per il bronzo mondiale Elena Vallortigara le ucraine Mahuchikh che vuole l’oro dopo l’argento olimpico e mondiale dell’ultimo anno, Gerashchenko e Levchenko. Attenzione anche alla padrona di casa Jungfleisch, alla montenegrina Vukovic, all’astro nascente e figlia d’arte, la serba Topic.

Yeman Crippa è tra i grandi favoriti dei 10000, dall’alto del suo miglior tempo stagionale. Gli avversari dell’azzurro sono il francese Grenier, il britannico Atkin e il belga Kimeli. Al via anche l’azzurro Pietro Riva che non è fuori dai giochi per le prime posizioni. Nel giavellotto maschile il favorito potrebbe essere il ceco Vadlejch. Niente finale per Rohler, i tedeschi proveranno l’assalto alla medaglia Weber e Hofmann.

Nella 4×100 maschile la Gran Bretagna è la grande favorita, Olanda e Germania sono le outsider di lusso, mentre in campo femminile c’è grande battaglia: Polonia, Gran Bretagna e Olanda sono le squadre da battere e c’è anche l’Italia che pottrebbe inserirsi nella lotta per le posizioni che contano.

Nei 100 ostacoli la favorita numero uno è la polacca Skrzyszowska, ma attenzione alla britannica Sember-Ofili e alla olandese Visser. A caccia di un posto in finale le due azzurre di punta, Luminosa Bogliolo, reduce da una stagione complicata ed Elisa Di Lazzaro che cerca il riscatto dopo la prova non straordinaria di Eugene. C’è Simone Barontini al via degli 800: l’azzurro ha un grande spunto finale ed è in ottima condizione ma non è tra i favoriti. Molto dipenderà dallo sviluppo tattico della gara: i favoriti sono lo spagnolo Garcia e lo svedese Kramer, oltre ai britannici ma lo spazio per provare a fare il colpaccio c’è.
oasport.it

Altre 4 medaglie per l'Italia agli europei di canottaggio, una è d'oro

 

Nell'ultima giornata di finali delle gare di Canottaggio degli Europei Multisport di Monaco, l'Italia del remo con le quattro medaglie vinte oggi (1 oro, 2 argenti e 1 bronzo), che si aggiungono alle cinque totalizzate finora, raggiunge quota 9 medaglie (4 ori, 2 argenti e 3 bronzi) e il terzo posto nel medagliere per nazioni dietro alla Gran Bretagna (6-3-1) e alla Romania (5-0-3).

Per quanto riguarda le gare di oggi, l'oro è arrivato dal Quattro di coppia Pesi Leggeri femminile di Giulia Mignemi, Paola Piazzolla, Silvia Crosio e Arianna Noseda, che ha dominato la gara chiudendo davanti alla Germania.

Un altro equipaggio femminile, quello delle campionesse olimpiche di Tokyo 2020 del doppio Pesi Leggeri Valentina Rodini e Federica Cesarini, ha conquistato la medaglia di bronzo al termine di una gara combattuta dall'inizio alla fine con l'Irlanda, quarta, che ha provato a sopravanzare le azzurre, che però hanno reagito e chiuso alle spalle della Gran Bretagna, oro, e della Francia, seconda oggi così come in Giappone l'anno scorso, alle spalle delle azzurre.

Il doppio Pesi Leggeri maschile dei bronzi di Tokyo Pietro Willy Ruta e Stefano Oppo ha tenuto testa ai campioni olimpici dell'Irlanda per più di metà gara, e solo alla fine si è arreso chiudendo la gara alle spalle dei verdi prendendo l'argento davanti alla Svizzera, terza.

Argento anche nel singolo Pesi Leggeri maschile per Gabriel Soares, che ha condotto la gara nelle prime battute, ingaggiando sul finale una punta a punta con la Grecia, arrendendosi solo negli ultimi metri.

ansa

Bronzo per l'Italia agli europei di parapendio

Un campionato di volo libero in parapendio a senso unico verso la Francia quello che si è chiuso a Nis in Serbia dopo due settimane di gare. I piloti e le pilote francesi hanno lasciato al resto d’Europa solo le briciole e in certi casi neanche quelle. Delle sei task disputate in dieci giorni su distanze tra i 72 e i 101 km la squadra nazionale francese ne ha vinte ben cinque; le restanti quattro sono state cancellate per meteo avversa. Lo strapotere dei cugini di oltralpe ha trasudato nell’individuale con addirittura sei piloti nei primi sette posti, unica eccezione il nostro Denis Soverini, buon sesto e migliore degli azzurri in gara. Quindi Luc Armant ha conquistato la medaglia d’oro, Maxime Pinot quella d’argento e Honorin Hamard il bronzo. Tutte nel paese di Asterix anche le medaglie assegnate con la neonata classifica Junior mista donne e uomini. Per la precisione: primo Loïs Goutagny, secondo Simon Mettetal e terza Meryl Delferriere. Nel femminile le uniche due francesi in gara, Meryl Delferriere e Constance Mettetal, si sono classificate rispettivamente prima e seconda davanti all’austriaca Elisabeth Egger. Il team italiano ufficiale, guidato dal CT Alberto Castagna di Cologno Monzese, ha agguantato all’ultimo volo la medaglia di bronzo a squadre dietro la Repubblica Ceca e, ovviamente, la Francia, nuovo campione d’Europa. Ne facevano parte la milanese Silvia Buzzi Ferraris, Cristian Biasi di Rovereto (Trento), il catanese Marco Busetta, l’ex campione del mondo 2019 Joachim Oberhauser di Termeno (Bolzano) e il friulano di Gemona Denis Soverini. Altri italiani in gara erano i bolognesi Alberto Vitale e Paolo Facchini, i parmensi Michele Boschi e Marco Valentini e Marco Littamé di Torino. All’evento serbo erano presenti 130 piloti provenienti da 30 nazioni. Delle passate edizioni l’Italia aveva vinto quelle del 2004 e del 2010 e mancato d’un soffio il titolo nel 2018. 

Fonte: Ufficio Stampa FIVL Associazione Nazionale Italiana Volo Libero 

Volley femminile: Italia campione d'Europa




Belgrado, 4 settembre 2021 - In una partita esaltante dove ha sempre dominato sulla temutissima Serbia, la nazionale femminile di volley si laurea campione d'Europa per la terza volta nella sua storia. A Belgrado le azzurre superano in finale le padrone di casa della Serbia per 3-1: 24-26, 25-22, 25-19, 25-11. Alla 'Stark Arena' di Belgrado davanti a oltre 20.500 spettatori la vittoria delle azzurre ha un sapore ancora più dolce, contando che la finale del campionato europeo si giocava proprio contro quella Serbia che ha eliminato le azzurre alle Olimpiadi di Tokyo 2020: per combinazione era esattamente un mese fa, il 4 agosto. Le ragazze hanno lottato dall'inizio alla fine, soffrendo nel primo set combattuto punto a punto e poi andando in crescendo fino al set conclusivo, dominato.
Il ct Mazzanti: risultato straordinario

Esulta il ct dell'Italvolley femminile Davide Mazzanti: "E' stata un'estate lunga, in cui abbiamo faticato, ma le ragazze hanno fatto qualcosa di straordinario". E confessa: "E' stata una fatica incredibile riandare in campo, riuscire a tornare a divertirsi. E' stato bello vedere le ragazze in queste ultime partite divertirsi ed esprimere quello che era il loro talento. Le ragazze sono state bravissime, è difficile trovare le parole, è stato un periodo tostissimo ma sono contento per loro e per il movimento, ci serviva".


Sylla: non ci siamo mai abbattute
"Non riesco a crederci, sono felicissima, abbiamo giocato un ottimo match", dice Miriam Sylla, che non riesce a trattenere la gioia per il titolo europeo. "Sapevamo che ogni volta è dura contro la Serbia e ci siamo ricordate della partita alle Olimpiadi - il riferimento allo 0-3 nei quarti di Tokyo - Non avevamo giocato come sapevamo ma abbiamo deciso di venire qui a dimostrare qualcosa e abbiamo dimostrato quello che sappiamo fare. Dopo l'Olimpiade non ci siamo abbattute, abbiamo lavorato duro perché volevamo vincere qualcosa".
Egonu miglior giocatrice

E' stata una vittoria di squadra, ma su tutte hanno spiccato una fantastica Myriam Sylla, la capitana che ha alzato la coppa, e la solita Paola Egonu, premiata come miglior giocatrice del torneo. Ma davvero, tutte hanno portato il loro contributo stringendo i denti anche quando le serbe sembravano volare sulle ali dell'entusiasmo del rumorosissimo pubblico di casa.
Egonu ha portato 29 punti, Sylla 20, poi ci sono i 13 della Pietrini, gli 8 della Danesi, i 2 della Malinova e uno della Chirichella. Dall'altra parte la temutissima Boskovic è partita in modo travolgente ma ha perso via via lucidità.
Dal 2018 le azzurre contro la Serbia avevano sempre perso nei grandi appuntamenti. Tre anni fa nella finale del Mondiale le azzurre furono argento, nel 2019 vennero eliminate nella semifinale dell'Europeo e alle Olimpiadi di Tokyo l'uscita di scena ai quarti di finale. La Serbia negli ultimi dieci anni ha vinto tre volte il titolo continentale, nel 2011 nel torneo che si era svolto in Serbia e in Italia, nel 2017 sui campi di Azerbaigian e Georgia, e nel 2019 in ben quattro Paesi.
Sylla: non ci siamo mai abbattute

"Non riesco a crederci, sono felicissima, abbiamo giocato un ottimo match", dice Miriam Sylla, che non riesce a trattenere la gioia per il titolo europeo. "Sapevamo che ogni volta è dura contro la Serbia e ci siamo ricordate della partita alle Olimpiadi - il riferimento allo 0-3 nei quarti di Tokyo - Non avevamo giocato come sapevamo ma abbiamo deciso di venire qui a dimostrare qualcosa e abbiamo dimostrato quello che sappiamo fare. Dopo l'Olimpiade non ci siamo abbattute, abbiamo lavorato duro perché volevamo vincere qualcosa".
Egonu miglior giocatrice

E' stata una vittoria di squadra, ma su tutte hanno spiccato una fantastica Myriam Sylla, la capitana che ha alzato la coppa, e la solita Paola Egonu, premiata come miglior giocatrice del torneo. Ma davvero, tutte hanno portato il loro contributo stringendo i denti anche quando le serbe sembravano volare sulle ali dell'entusiasmo del rumorosissimo pubblico di casa.
Egonu ha portato 29 punti, Sylla 20, poi ci sono i 13 della Pietrini, gli 8 della Danesi, i 2 della Malinova e uno della Chirichella. Dall'altra parte la temutissima Boskovic è partita in modo travolgente ma ha perso via via lucidità.
Dal 2018 le azzurre contro la Serbia avevano sempre perso nei grandi appuntamenti. Tre anni fa nella finale del Mondiale le azzurre furono argento, nel 2019 vennero eliminate nella semifinale dell'Europeo e alle Olimpiadi di Tokyo l'uscita di scena ai quarti di finale. La Serbia negli ultimi dieci anni ha vinto tre volte il titolo continentale, nel 2011 nel torneo che si era svolto in Serbia e in Italia, nel 2017 sui campi di Azerbaigian e Georgia, e nel 2019 in ben quattro Paesi.
Quotidiano Nazionale
Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci

Volley: amichevole Olanda-Italia 0-3 Prosegue la preparazione degli azzurri in vista degli Europei

(ANSA) - ROMA, 19 AGO - L'Italia batte 3-0 (25-21, 25-16, 25-23) l'Olanda in un'amichevole di preparazione ai campionati europei di pallavolo maschile e giocato a Doetichem. Gli uomini del ct Gianlorenzo Blengini non sono stati particolarmente brillanti e il loro gioco è apparso fluido solo a tratti. In generale c'è stato qualche black out, ma nel complesso sono stati sicuramente superiori agli avversari che non hanno saputo approfittare di qualche passaggio a vuoto degli azzurri. Nel complesso incoraggiante la prova di Mazzone autore di 14 punti (con 5 muri), top scorer dell'incontro seguito da Vettori con 13. Al termine del match giocato un ulteriore set concluso sul 25-20 per l'Olanda. Oggi si replica alle ore 16 ad Apeldoorn.
   
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Intervista Schillaci: Italia ridammi notti magiche

Formidabile quell’anno 1990, l’estate dei Mondiali di calcio italiani. «Notti magiche / inseguendo un gol» – cantavano Bennato e la Nannini – e fermo immagine indelebile sugli occhi spiritati della “tigre” del Cep di Palermo, Totò Schillaci. È passato oltre un quarto di secolo da certe notti e il cinquantunenne Totò di strada ne ha fatta tanta. Come sottolinea Edoardo Bennato in prefazione all’autobiografia di Schillaci – scritta dal calciatore con Andrea Mercurio –Il gol è tutto (Piemme, pagine 288, euro 17,50), «Totò bambino è arrivato lontano, in quelle notti magiche, sotto il cielo di un’estate italiana».

Stiamo per rivivere altri notti magiche anche all’Europeo di Francia?
«Non si può accostare la Nazionale di Italia ’90 a questa di Antonio Conte. La nostra era una squadra straordinaria, una delle migliori di tutti i tempi. Farne parte, aver avuto la fiducia del ct Azeglio Vicini, è stata una soddisfazione immensa. Ero partito con poche chance di giocare e alla fine mi sono ritrovato ad essere il capocannoniere del torneo (sei gol), il vincitore della Scarpa d’oro e il secondo classificato al Pallone d’oro dietro a Lothar Matthäus campione del mondo con la Germania».

Ma quel Mondiale resta forse anche uno dei suoi più grandi rimpianti sportivi...
«Arrivare solo terzi da imbattuti, con appena un gol subito da Zenga fino alla semifinale, ed essere buttati fuori ai rigori dall’Argentina, dopo aver bloccato Maradona... Sono cose che anche a distanza di tanto tempo ci ripensi e sì, fanno un po’ male. Ma è andata così, fa parte del gioco».

Il bilancio della sua carriera è comunque positivo no?
«Sono stato molto fortunato. Ho cominciato a giocare sull’asfalto nella strada del mio quartiere a Palermo, circondato da gente che ha conosciuto la fame e la galera. Io ce l’ho fatta superando continuamente tutte le sfide che si sono presentate e afferrando al momento giusto l’occasione che mi veniva data».

Una sfida che oggi continua con la sua scuola calcio palermitana.
«Ho trecento ragazzi nella scuola di via Leonardo da Vinci ai quali insegno ogni giorno che se fai sport e ti allontani dai pericoli della strada prima o poi si presenterà la buona chance. L’importante è saper trovare una passione, e che sia per un pallone da calcio, da pallavolo o da rugby, per un paio di scarpette di danza o per uno strumento musicale, l’importante è che tu segua la tua passione e la tua vita diventerà più facile e sicuramente migliore. Io questo ho fatto, ho solo assecondato la mia passione di bambino e sono arrivato al grande calcio».

Prima però c’è stato un settennale di gavetta al Messina con allenatore il “Professore” Franco Scoglio come guida.
«Uno dei tecnici più bravi e forse dimenticati del nostro calcio, ma che è sempre presente nel mio cuore. La lezione più importante del Professore? Scoglio mi diceva: “Totò vai in campo e gioca come sai, vedrai che il gol arriverà”. Aveva ragione».

Nell’89 cade il Muro di Berlino e lei diventa il nuovo bomber della Juventus.
«Un passaggio facilitato dall’incontro di amici veri in campo e fuori, come Tacconi, il terzino Napoli e il più grande campione che ha espresso il nostro calcio negli ultimi trent’anni, Roberto Baggio. Roby è stato il nostro Maradona e l’ha dimostrato ancora di più quando ha chiuso la sua carriera in provincia, al Brescia».

Alla Juve con Trapattoni ci furono momenti di grande tensione quando il giorno della strage di Capaci le disse: «Avete ucciso anche Falcone».
«Quella sera mi presentai a tavola con la squadra ignorando la notizia... Il Trap si voltò verso di me e disse quella frase, ma non lo fece con cattiveria, era soltanto addolorato e sconvolto per l’accaduto. E io più di lui: lì per lì me la presi, oggi so che la morte dei giudici Falcone e Borsellino e di tutte le vittime di mafia non è certo imputabile al popolo siciliano, il quale è composto da gente che vive del proprio lavoro e non ha niente a che fare con la malavita».

Oggi gli ultrà se la prendono con i calciatori di colore, ieri invece si accanivano contro quelli meridionali e a lei gridavano «Schillaci ruba le gomme».
«Sono cose che mi danno molto fastidio, anche perché da sempre è un costume tipicamente italiano. Io non me la sono mai presa più di tanto e ho capito che un calciatore l’unica risposta agli ignoranti può darla solo in campo, giocando al meglio e divertendo la maggior parte della gente che va allo stadio per assistere a uno spettacolo e non per insultare il meridionale o il ragazzo di colore».

Il suo calcio aveva al massimo tre stranieri, oggi ci sono squadre che quando va bene schierano tre italiani.
«E infatti le conseguenze le stiamo vivendo e pagando sulla nostra pelle. Conte ha fatto una fatica enorme a trovare ventitré giocatori da portare agli Europei. Prendete uno come Zaza, è un ottimo attaccante, ma alla Juventus nel suo ruolo ha davanti altri quattro stranieri e gli tocca andare puntualmente in panchina».

E se Zaza diventasse lo Schillaci di Francia 2016?
«Glie lo auguro di cuore, un po’ mi somiglia: Zaza sa entrare a partita in corso e cambiarla, perché vede la porta come pochi altri attaccanti in circolazione».

Lei è stato il primo italiano a sbarcare in Giappone, che ricordi ha?
«Venivo da una stagione all’Inter piena di infortuni, avevo ventinove anni ma già mi sentivo a fine carriera, così accettai l’offerta molto vantaggiosa del Júbilo Iwata. All’epoca il calcio giapponese non aveva il seguito di adesso e le cose in questi vent’anni sono nettamente migliorate in tutta l’Asia. Per lavoro vado spesso in Cina con il Club Italia e la “rivoluzione” che stanno facendo, a partire dalle scuole calcio fino all’acquisto dell’Inter, mi fa pensare che non sono lontani i tempi in cui anche i cinesi avranno una nazionale competitiva».

Si dice che il calcio sia una “fede”, ma quella Schillaci ce l’ha a prescindere da un campo di pallone...
«Dio unisce tutti i puntini per creare il nostro disegno e io mi sono sempre trovato nei puntini giusti. Unendoli, uno dopo l’altro, è venuto fuori lo splendido disegno che sto vivendo: altri giorni e notti magiche, e questo lo considero un dono divino».
Avvenire

Nuoto: Europei, nei 200 stile il quarto oro di fila della Pellegrini

Infinita Federica Pellegrini: la campionessa italiana vince la medaglia d'oro nella finale europea dei 200 stile libero. Per la prima volta un nuotatore italiano vince quattro volte di fila un campionato d'Europa.
''Sono contenta. questa medaglia è il mio quarto titolo europeo ma soprattutto è la ciliegina sulla torta di un percorso'': così ai microfoni di Raisport, Federca Pellegrini commenta la vittoria nei 200 stile agli Europei di Londra. ''Sono contenta - ha ribadito la veneta - E dire che pensavo di non farli i 200. Ma sono contenta del mio percorso in questa settimana in cui ho dato sempre il massimo. Ma sarei stata contenta anche se non avessi vinto''
L'Italia conquista la medaglia di bronzo nella staffetta 4x200 stile libero agli Europei di nuoto di Londra. Gli azzurri (Andrea Mitchell D'Arrigo, Filippo Magnini, Luca Dotto e Gabriele Detti) salgono sul podio, dietro a Olanda e Belgio, un solo centesimo davanti alla Polonia, quarta. Il terzo posto italiano vale un pass per i Giochi di Rio.
ansa

Tuffi, Italia d'oro e d'argento agli Europei

Oro e argento per le azzurre Tania Cagnotto ed Elena Bertocchi nel trampolino da un metro agli Europei di tuffi in corso a Londra. Per la campionessa di Bolzano si tratta del settimo oro europeo, quarto consecutivo, da questa misura, che porta a 26 il totale delle sue medaglie europee. Esordio sul podio per la Bertocchi, che ha preceduto la russa Nadezhda Bazhina, medaglia di bronzo.

Poco più di un'ora dopo aver vinto l'oro nel trampolino da un metro, Tania Cagnotto ha conquistato la medaglia d'argento nella prova sincro misto da 3 metri insieme con Maicol Verzotto agli Europei di tuffi in corso a Londra. Sono così 27 le medaglie conquistate dalla bolzanina nelle rassegne continentali 26. L'oro nel sincro è andato ai britannici Grace Reid e Tom Daley.
ansa

Basket: La Spagna è campione d'Europa

La Spagna di coach Sergio Scariolo è campione d'Europa di basket. Nella finale del torneo continentale, giocata a Lilla, ha battuto la Lituania per 80-63. Match-winner è stato Pau Gasol, andato in doppia doppia con 25 punti e 11 rimbalzi. Bene anche Sergio Llull con 12 punti. Quello di oggi per gli spagnoli è il terzo oro nelle ultime 4 edizioni degli Europei. In più questa generazione di campioni ha conquistato anche un oro mondiale nel 2006 e 2 argenti olimpici nel 2008 e 2012. Terzo posto per la Francia che ha battuto la Serbia 81-68
   
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Basket: Europei, Italia-Serbia 82-101

Sfuma per gli azzurri l'obiettivo del primo posto nel girone


(ANSA) - ROMA, 10 SET - L'Italia, già qualificata agli ottavi di finale, conclude con una sconfitta il girone di Berlino degli Europei di basket, battuta dalla Serbia 101-82. Un risultato che garantisce ai serbi il primo posto nel gruppo B, mentre gli azzurri dovranno attendere i risultati degli altri incontri per conoscere la loro graduatoria finale.

Europei di basket - La Finlandia per sognare Lubiana

Eurosport - Gigi Datome - Italy vs Russia - Eurobasket 2013 (AP/LaPresse)  
Oggi ci si gioca tanto. Contro la Finlandia (palla a due alle 17.45), l'Italia dovrà ripetersi per staccare il pass che ci porterebbe alla seconda fase degli Europei di Slovenia 2013. Le critiche e i dubbi del pre-campionato hanno lasciato spazio al campo, alla voglia di dimostrare dei ragazzi di Pianigiani che, come ha detto anche Nicolò Melli ieri nell'incontro coi media, vogliono che gli altri continuino a sottovalutarli. 
RITROVARE GIGI - Un modo per tenere alta la tensione, per caricarsi stando chiusi nelle proprie mura azzurra e poi scaricare tutto sul parquet. Contro i finnici, con i quali sarà anche una bella sfida di tifo visti i 2.000 supporters nordici previsti, non sarà meno dura sotto canestro rispetto alle gare con Russia e Turchia. Anche se meno quotati infatti, i giocatori della Finlandia - che per la maggior parte giocano o hanno giocato almeno qualche mese in Italia - sono in un'ottima condizione di forma e sanno giocare di squadra. Gli azzurri dovranno contare sulle proprie certezze, sperando di ritrovare la vena di Datome e contando in un'altra prova esemplare a rimbalzo con la partecipazione non solo dei lunghi (o pseudo tali) ma anche dei piccoli, che con un buon lavoro di taglia fuori, nelle prime due partite, hanno dato una grande mano a catturare carambole sotto i vetri. Il riposo e la serenità palesata ieri da Simone Pianigiani sono segnali positivi, ma la carica e l'agonismo delle prime due partite non va assolutamente dimenticato.
fonte: http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/europei-basket-finlandia-per-sognare-lubiana-102246596--nba.html

Eurobasket: Italia batte Russia 76-69

L'Italia ha battuto la Russia 76-69 nel primo incontro del gruppo D a Eurobasket 2013, cominciato oggi in Slovenia. Miglior marcatore e' stato Datome, con 25 punti (e otto rimbalzi), seguito per gli azzurri da Belinelli con 16 e Aradori con 13. La squadra di Pianigiani e' stata sempre avanti nel punteggio, anche con ampio margine.

Domani nella seconda partita affrontera' la Turchia, battuta a sorpresa dalla Finlandia 61-55. la Grecia si e' invece imposta sulla Svezia 79-51.
ansa

Al via gli Europei di calcio, le dirette e l’informazione Rai

Parte la 14a edizione degli Europei di calcio di Polonia e Ucraina. Fino al 1 luglio oltre 200 ore di diretta, telecronache e rubriche dedicate. Il palinsesto Rai dedicato all'evento
La 14a edizione dei Campionati Europei di calcio è pronta a partire. Da oggi e fino alla finale del 1 luglio, RaiSport seguirà ogni istante del torneo attraverso la diretta di tutte le 31 partite in programma, oltre 10 ore di commenti al giorno dedicati all’evento.
Quattro gli speciali in onda ogni giorno; in tutto oltre 200 ore di programmazione tra telecronache, rubriche e notiziari, con le grandi novità rappresentate dal contenitore “Mattina Sport Europei”, in onda tutti i giorni su Raisport 1, e “Diretta Azzurra”, dedicato alla Nazionale in onda ogni giorno all’interno del nuovo contenitore del mattino per seguire in diretta gli allenamenti della squadra e le conferenze stampa del Ct Cesare Prandelli.
Queste le finestre informative della giornata:
Si parte alle 7 con “MATTINA SPORT EUROPEI” (su Raisport 1 fino alle 14), alle 7.15 con “EUROMATTINA” (simulcast Rai1 dalle 7.15 alle 7.25, all’interno di Mattina Sport). Un ampio notiziario di un’ora con la rassegna stampa, news break ogni mezz’ora, le sintesi delle partite, collegamenti con il ritiro della Nazionale e approfondimenti con ospiti e opinionisti in studio. Condotto da Mario Mattioli con in studio Marino Bartoletti, ad aprire la lunga diretta Rai dedicata agli Europei.  Collegamenti con Casa Azzurri e tanti spazi dedicati al torneo per entrare subito nel vivo  di Euro 2012.
Alle 14.00 su Rai2 e Raisport 1, spazio alla rubrica “DRIBBLING EUROPEI” condotta da Paolo Paganini con la presenza in studio di Italo Cucci per approfodire i principali temi di giornata e scoprire le ultime notizie dal ritiro della Nazionale.
Alle 17.15 su Rai1 e Raisport 1, Paola Ferrari e Franco Lauro condurranno la rubrica “STADIO EUROPA” con la presenza in studio di Gianpiero Gasperini, Emiliano Mondonico, Ivan Zazzaroni e Enrico Varriale per conoscere tutte le ultime sulla sfida di apertura di Euro 2012. “Stadio Europa” accompagnerà i telespettatori verso la diretta di tutte le partite in programma con tutte le ultime sulle formazioni, i commenti e le pagelle dei protagonisti in campo affidate a Stefano Mattei. Andrà in onda dall’8 al 16 giugno dalle 17.10 alle 20.00
su Rai1 per seguire il pre e post partita del primo incontro del pomeriggio, dalle 20.00 su Rai3 e dalle 20.30 su Rai1 per tutti i pre e post gara delle gare della sera.
“NOTTI EUROPEE” – Rai1 ore 23.00-24.30
In onda dalle 23.00 su Rai1, sarà la rubrica di approfondimento serale dedicata a Euro 2012. Tutti i gol delle gare in programma e le interviste ai principali protagonisti del torneo. La trasmissione sarà condotta da Andrea Fusco e Simona Rolandi con la partecipazione in studio di Jacopo Volpi, Serse Cosmi, Sandro Mazzola e la presenza artistica di Gene Gnocchi.
Durante le rubriche “Stadio Europa” e “Notti Europee” si alterneranno numerosi ospiti del mondo sportivo tra i quali: Emiliano Mondonico, Serse Cosmi, Gianpiero Gasperini, Sandro Mazzola, Max Tonetto, Giampaolo Montali e nell’ultima settimana di programmazione Zibì Boniek.

Il programma della giornata inaugurale, 8 Giugno:
Dalle 18.00 su Rai1, Raisport 1 e RaiHD diretta di Polonia-Grecia con telecronaca di Gianni Cerqueti e commento di Fulvio Collovati. Al termine della sfida ampio posta gara su Rai3 dalle 20.00 per ascoltare le voci dei protagonisti sul campo con le pagelle di Stefano Mettei. Alle 20.30 su Ra1, Raisport 1 e RaiHD, Marco Lollobrigida e Ubaldo Righetti saranno impegnati nella telecronaca del match tra Russia e Repubblica Ceca. Al termine della gara dalle 23.00 su Rai1 e Raisport 1, Andrea Fusco e Simona Rolandi condurranno “Notti Europee” con la presenza in studio di Jacopo Volpi, Serse Cosmi e Gene Gnocchi.
EUROPEI IN RADIO
Alla tv si affianca il lavoro di Rai Radio1 che trasmetterà tutte le 31 partite in programma, anche su Internet. La diretta inizierà alle 17.00 e si concluderà alle 23.30. Si intitolerà: “L’Europa in goal”. Nelle 6 ore e 30 di diretta, comprese le partite in programma alle 18.00 e alle 20.45. Al mattino dopo il Gr1 delle 8.00, intorno alle 8.30,
andrà in onda uno Speciale di 20′. Tutti i gr, 1,2 e 3, metteranno in onda servizi dedicati. Sabato e Domenica il filo diretto inizierà alle 14.00 e si concluderà alle 23.30, e il lunedì mattina Radio Anch’io Sport, dalle 9.00 alle 10.00.
Anche Radio2: affronta l’avventura di Euro 2012, dall’8 giugno, con due trasmissioni dedicate, contenuti speciali e streaming video su web. Piero Chiambretti dall’8 giugno al 2 luglio, ogni mattina alle 7.15, dal lunedì al venerdì, lo showman riparte con “Chiambrettopoli”. Mentre il commento sul filo dei goal è affidato è affidato a Massimo De Luca, che alle 18 o alle 20 guiderà “Circo Massimo Europei”.
kataweb.it
9 Giugno 2012 14:23

Europei 2012: A causa del terremoto annullata Italia-Lussemburgo e, mai, come questa volta la cosa non interessa quasi a nessuno

Ieri sera doveva giocarsi, a Parma, un'amichevole, in vista degli Europei di Polonia ed Ucraina, fra Azzurri ed il modesto Lussemburgo. La gara, a seguito del terremoto che ha piegato l'emilia-Romagna, non si giocherà e, mai, come questa volta la cosa non interessa quasi a nessuno. Da un lato per le gravi sciagure che hano colpito il nostro Paese e dall'altro, senza condividere il pensiero del Premier Monti relativamente ad uno stop del Calcio, per quella sorta di nausea collettiva che ha colpito i tifosi nell'apprendere le ultime e ormai temute notizie relative ad un sistema strutturato di Calcioscommesse nel nostro Campionato, tutto ciò oltre all'interesse oggettivo che poteva costituire una gara contro il temibile Lussemburgo. In campo, ora, gli Azzurri, il 1 Giugno, a Zurigo, nell'amichevole con la Russia
calcio.befan.it

Tuffi: Europei, oro Cagnotto-Dallape'

Medaglia d'oro per Tania Cagnotto e Francesca Dallape' nel trampolino sincro da 3 metri agli Europei di tuffi di Eindhoven (Olanda). La coppia azzurra si conferma sul gradino piu' alto del podio continentale chiudendo i salti della finale in testa con il punteggio di 325,50 punti, davanti a Ucraina (302,10) e Germania (296,70).
 
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Nazionale, Prandelli verso Euro 2012

Dopo il poco fortunato debutto a Londra con la Costa d’Avorio, si avvicinano i primi impegni ufficiali per la Nazionale azzurra affidata a Cesare Prandelli (nella foto) e proiettata verso la qualificazione a Euro 2012.

Domenica prossima Prandelli comunicherà la lista dei giocatori convocati per il doppio impegno che vedrà l’Italia scendere i campo a Tallin contro l’Estonia venerdì 3 settembre e martedì 7 a Firenze contro le Isole Faroe.

Tenuto conto che il calendario internazionale anticipa di un giorno le partite delle rappresentative nazionali, il ct degli Azzurri ha deciso che inizierà a lavorare presso il Centro tecnico di Coverciano a Firenze giù lunedì pomeriggio 30 agosto.

Redazioneweb – www.calciopress.net

EUROPEI DI ATLETICA

Oggi il via: l’Italia nella gara d’apertura insegue il podio anche con Brugnetti e Rubino
La lunga marcia di Schwazer verso il sogno
DI CESARE MONETTI
Per dirla calcisticamente è un’Italia a tre punte quella che oggi all’alba apre i Campionati Eu­ropei. Giorgio Rubino, Ivano Brugnetti ed il bomber Alex Schwazer. Il gol vincente sarà la meda­glia d’oro nella 20 km di marcia. Semplice la tattica di gioco: tecnica sopraffina tacco-punta e “palla” ad Alex Schwazer che, se marcerà come solo lui sa fare, può solo vincere e continuare a sognare un record i­nedito: conquistare due medaglie d’oro (20 e 50 km) nella marcia agli Europei.
L’impresa in passato è riuscita solo al polacco Korze­niowski, ma si parla delle Olimpiadi di Sydney 2000 e c’erano ben sei giorni di recupero tra una prova e l’altra, qui sono solo tre. Alex è un cavallo di razza e non ha rivali come dice il tecnico Sandro Damilano: «Ha un solo avversario: se stesso. Per questo è arrivato solo domenica. Era ri­masto a Merano a curarsi per pre­venire i problemi di stomaco che sono il suo tallone d’Achille».
Alex, il suo nome è legato alla 50 km: bronzo ai Mondiali del 2005 e 2007, olimpionico a Pechino 2008. Perché ha scelto di fare an­che la 20 km a Barcellona?
«Qui voglio vincere due medaglie anche per prendermi la rivincita dopo quella persa l’anno scorso a Berlino quando mi sono ritirato per problemi di stomaco. So che è diffi­cile, ma il mio obiettivo è serio: nessuno ha mai vin­to due ori nella marcia agli Europei».
Cosa ha variato nella preparazione rispetto al pas­sato?
«Dopo sei anni di raduni nel centro federale di Saluzzo ho preferito stare di più in altura tra la Val Senales, Li­vigno e Tenerife. Ho anche gareggiato molto di più vin­cendo otto gare e mostrando una condizione eccel­lente sulla 20 km. Sulla 50 ho avuto sfortuna: a Signa in marzo il mio tentativo di record del mondo è sta­to vanificato dalle violentissime raffiche di vento, nel­la caldissima Chihuahua nella Coppa del Mondo a maggio non ho gareggiato per un’insolazione».
Nella 20 km lei è il leader mondiale con il tempo di 1h18’24'. Punta diretto all’oro?
«Certo, ancora di più ora che ho saputo del forfait del russo Borchin bloccato da un infortunio al piede. Campione olimpico e mondiale, per me era lui il fa­vorito. Rimangono però tre russi di altissimo livello, l’eterno spagnolo Garcia e lo slovacco Toth, vincito­re in Coppa del Mondo».
Per la 50 km che aspettative ha?
«Qui il favorito sarò io, anche se quest’anno le cose migliori le ho fatte sulla 20. Con soli tre giorni di pau­sa in mezzo tra le due gare sarà una lotta aperta per l’oro. I rivali più ostici saranno il russo Kirdyapkin campione del mondo e lo spagnolo, alla sua ultima apparizione. Senza dimenticare il campione uscen­te, il francese Yohan Diniz». Sul podio oggi potremmo gioire anche per Rubino e Brugnetti. Sandro Damilano, tecnico della specialità da trent’anni presenta così i suoi alfieri: «Rubino aveva fatto un in­verno di lavoro eccezionale, poi da febbraio è stato colpito da u­na serie di sfortune: una micro­frattura al piede sinistro e poi la pubalgia. Nonostante tre mesi di stop è riuscito a vincere l’impor­tante gara di Podebrady. Ha do­vuto rincorrere la condizione: non è andato in altura perché in altura ci si va quando si è in for­ma e non quando si deve mette­re “fieno in cascina” come inve­ce ha fatto la Nazionale di calcio. La sua incognita è la tenuta». Damilano è più fiducioso su Ivano Bru­gnetti: «Ha iniziato tardi la stagione perché doveva ancora decidersi su come programmarsi, però si è preparato bene in quota a Livigno. Può essere il so­lito Brugnetti: può vincere come può bucare la gara. Se arriva bene al 15° km sarà un rivale difficile da bat­tere per tutti». Si giocano la medaglia anche l’esuberante Chiara Ro­sa nel getto del peso e Christian Obrist nei 1500. Qua­lifiche la mattina ed eventuale finale in serata. Daniele Meucci e Andrea Lalli, invece, sperano in un buon piazzamento nella finale dei 10.000 metri. Impegna­ti anche Libania Grenot nei 400 metri, Elisa Cusma e Likas Riffeser negli 800, Nicola Vizzoni nel martello ed i velocisti Collio, Di Gregorio e Cerutti per centra­re la finale dei 100 metri di domani.
Questa mattina a Barcellona l’altoatesino insegue l’oro nella 20 km e cercherà poi il bis nella 50 km: «Sto bene ma nessuno c’è mai riuscito nello spazio di tre giorni»

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