Volley, Europei 2023 in Italia: scelte le città ospitanti. Finali maschili a Bologna, si gioca anche a Roma
Atletica, Europei 2022 settima giornata. Vallortigara e Crippa per l’assalto alla doppia cifra di podi
Altre 4 medaglie per l'Italia agli europei di canottaggio, una è d'oro
Nell'ultima giornata di finali delle gare di Canottaggio degli Europei Multisport di Monaco, l'Italia del remo con le quattro medaglie vinte oggi (1 oro, 2 argenti e 1 bronzo), che si aggiungono alle cinque totalizzate finora, raggiunge quota 9 medaglie (4 ori, 2 argenti e 3 bronzi) e il terzo posto nel medagliere per nazioni dietro alla Gran Bretagna (6-3-1) e alla Romania (5-0-3).
Per quanto riguarda le gare di oggi, l'oro è arrivato dal Quattro di coppia Pesi Leggeri femminile di Giulia Mignemi, Paola Piazzolla, Silvia Crosio e Arianna Noseda, che ha dominato la gara chiudendo davanti alla Germania.
Un altro equipaggio femminile, quello delle campionesse olimpiche di Tokyo 2020 del doppio Pesi Leggeri Valentina Rodini e Federica Cesarini, ha conquistato la medaglia di bronzo al termine di una gara combattuta dall'inizio alla fine con l'Irlanda, quarta, che ha provato a sopravanzare le azzurre, che però hanno reagito e chiuso alle spalle della Gran Bretagna, oro, e della Francia, seconda oggi così come in Giappone l'anno scorso, alle spalle delle azzurre.
Il doppio Pesi Leggeri maschile dei bronzi di Tokyo Pietro Willy Ruta e Stefano Oppo ha tenuto testa ai campioni olimpici dell'Irlanda per più di metà gara, e solo alla fine si è arreso chiudendo la gara alle spalle dei verdi prendendo l'argento davanti alla Svizzera, terza.
Argento anche nel singolo Pesi Leggeri maschile per Gabriel Soares, che ha condotto la gara nelle prime battute, ingaggiando sul finale una punta a punta con la Grecia, arrendendosi solo negli ultimi metri.
ansa
Bronzo per l'Italia agli europei di parapendio
Un campionato di volo libero in parapendio a senso unico verso la Francia quello che si è chiuso a Nis in Serbia dopo due settimane di gare. I piloti e le pilote francesi hanno lasciato al resto d’Europa solo le briciole e in certi casi neanche quelle. Delle sei task disputate in dieci giorni su distanze tra i 72 e i 101 km la squadra nazionale francese ne ha vinte ben cinque; le restanti quattro sono state cancellate per meteo avversa. Lo strapotere dei cugini di oltralpe ha trasudato nell’individuale con addirittura sei piloti nei primi sette posti, unica eccezione il nostro Denis Soverini, buon sesto e migliore degli azzurri in gara. Quindi Luc Armant ha conquistato la medaglia d’oro, Maxime Pinot quella d’argento e Honorin Hamard il bronzo. Tutte nel paese di Asterix anche le medaglie assegnate con la neonata classifica Junior mista donne e uomini. Per la precisione: primo Loïs Goutagny, secondo Simon Mettetal e terza Meryl Delferriere. Nel femminile le uniche due francesi in gara, Meryl Delferriere e Constance Mettetal, si sono classificate rispettivamente prima e seconda davanti all’austriaca Elisabeth Egger. Il team italiano ufficiale, guidato dal CT Alberto Castagna di Cologno Monzese, ha agguantato all’ultimo volo la medaglia di bronzo a squadre dietro la Repubblica Ceca e, ovviamente, la Francia, nuovo campione d’Europa. Ne facevano parte la milanese Silvia Buzzi Ferraris, Cristian Biasi di Rovereto (Trento), il catanese Marco Busetta, l’ex campione del mondo 2019 Joachim Oberhauser di Termeno (Bolzano) e il friulano di Gemona Denis Soverini. Altri italiani in gara erano i bolognesi Alberto Vitale e Paolo Facchini, i parmensi Michele Boschi e Marco Valentini e Marco Littamé di Torino. All’evento serbo erano presenti 130 piloti provenienti da 30 nazioni. Delle passate edizioni l’Italia aveva vinto quelle del 2004 e del 2010 e mancato d’un soffio il titolo nel 2018.
Fonte: Ufficio Stampa FIVL Associazione Nazionale Italiana Volo Libero
Volley femminile: Italia campione d'Europa
Volley: amichevole Olanda-Italia 0-3 Prosegue la preparazione degli azzurri in vista degli Europei
Intervista Schillaci: Italia ridammi notti magiche
Stiamo per rivivere altri notti magiche anche all’Europeo di Francia?
«Non si può accostare la Nazionale di Italia ’90 a questa di Antonio Conte. La nostra era una squadra straordinaria, una delle migliori di tutti i tempi. Farne parte, aver avuto la fiducia del ct Azeglio Vicini, è stata una soddisfazione immensa. Ero partito con poche chance di giocare e alla fine mi sono ritrovato ad essere il capocannoniere del torneo (sei gol), il vincitore della Scarpa d’oro e il secondo classificato al Pallone d’oro dietro a Lothar Matthäus campione del mondo con la Germania».
Ma quel Mondiale resta forse anche uno dei suoi più grandi rimpianti sportivi...
«Arrivare solo terzi da imbattuti, con appena un gol subito da Zenga fino alla semifinale, ed essere buttati fuori ai rigori dall’Argentina, dopo aver bloccato Maradona... Sono cose che anche a distanza di tanto tempo ci ripensi e sì, fanno un po’ male. Ma è andata così, fa parte del gioco».
Il bilancio della sua carriera è comunque positivo no?
«Sono stato molto fortunato. Ho cominciato a giocare sull’asfalto nella strada del mio quartiere a Palermo, circondato da gente che ha conosciuto la fame e la galera. Io ce l’ho fatta superando continuamente tutte le sfide che si sono presentate e afferrando al momento giusto l’occasione che mi veniva data».
Una sfida che oggi continua con la sua scuola calcio palermitana.
«Ho trecento ragazzi nella scuola di via Leonardo da Vinci ai quali insegno ogni giorno che se fai sport e ti allontani dai pericoli della strada prima o poi si presenterà la buona chance. L’importante è saper trovare una passione, e che sia per un pallone da calcio, da pallavolo o da rugby, per un paio di scarpette di danza o per uno strumento musicale, l’importante è che tu segua la tua passione e la tua vita diventerà più facile e sicuramente migliore. Io questo ho fatto, ho solo assecondato la mia passione di bambino e sono arrivato al grande calcio».
Prima però c’è stato un settennale di gavetta al Messina con allenatore il “Professore” Franco Scoglio come guida.
«Uno dei tecnici più bravi e forse dimenticati del nostro calcio, ma che è sempre presente nel mio cuore. La lezione più importante del Professore? Scoglio mi diceva: “Totò vai in campo e gioca come sai, vedrai che il gol arriverà”. Aveva ragione».
Nell’89 cade il Muro di Berlino e lei diventa il nuovo bomber della Juventus.
«Un passaggio facilitato dall’incontro di amici veri in campo e fuori, come Tacconi, il terzino Napoli e il più grande campione che ha espresso il nostro calcio negli ultimi trent’anni, Roberto Baggio. Roby è stato il nostro Maradona e l’ha dimostrato ancora di più quando ha chiuso la sua carriera in provincia, al Brescia».
Alla Juve con Trapattoni ci furono momenti di grande tensione quando il giorno della strage di Capaci le disse: «Avete ucciso anche Falcone».
«Quella sera mi presentai a tavola con la squadra ignorando la notizia... Il Trap si voltò verso di me e disse quella frase, ma non lo fece con cattiveria, era soltanto addolorato e sconvolto per l’accaduto. E io più di lui: lì per lì me la presi, oggi so che la morte dei giudici Falcone e Borsellino e di tutte le vittime di mafia non è certo imputabile al popolo siciliano, il quale è composto da gente che vive del proprio lavoro e non ha niente a che fare con la malavita».
Oggi gli ultrà se la prendono con i calciatori di colore, ieri invece si accanivano contro quelli meridionali e a lei gridavano «Schillaci ruba le gomme».
«Sono cose che mi danno molto fastidio, anche perché da sempre è un costume tipicamente italiano. Io non me la sono mai presa più di tanto e ho capito che un calciatore l’unica risposta agli ignoranti può darla solo in campo, giocando al meglio e divertendo la maggior parte della gente che va allo stadio per assistere a uno spettacolo e non per insultare il meridionale o il ragazzo di colore».
Il suo calcio aveva al massimo tre stranieri, oggi ci sono squadre che quando va bene schierano tre italiani.
«E infatti le conseguenze le stiamo vivendo e pagando sulla nostra pelle. Conte ha fatto una fatica enorme a trovare ventitré giocatori da portare agli Europei. Prendete uno come Zaza, è un ottimo attaccante, ma alla Juventus nel suo ruolo ha davanti altri quattro stranieri e gli tocca andare puntualmente in panchina».
E se Zaza diventasse lo Schillaci di Francia 2016?
«Glie lo auguro di cuore, un po’ mi somiglia: Zaza sa entrare a partita in corso e cambiarla, perché vede la porta come pochi altri attaccanti in circolazione».
Lei è stato il primo italiano a sbarcare in Giappone, che ricordi ha?
«Venivo da una stagione all’Inter piena di infortuni, avevo ventinove anni ma già mi sentivo a fine carriera, così accettai l’offerta molto vantaggiosa del Júbilo Iwata. All’epoca il calcio giapponese non aveva il seguito di adesso e le cose in questi vent’anni sono nettamente migliorate in tutta l’Asia. Per lavoro vado spesso in Cina con il Club Italia e la “rivoluzione” che stanno facendo, a partire dalle scuole calcio fino all’acquisto dell’Inter, mi fa pensare che non sono lontani i tempi in cui anche i cinesi avranno una nazionale competitiva».
Si dice che il calcio sia una “fede”, ma quella Schillaci ce l’ha a prescindere da un campo di pallone...
«Dio unisce tutti i puntini per creare il nostro disegno e io mi sono sempre trovato nei puntini giusti. Unendoli, uno dopo l’altro, è venuto fuori lo splendido disegno che sto vivendo: altri giorni e notti magiche, e questo lo considero un dono divino».
Avvenire
Nuoto: Europei, nei 200 stile il quarto oro di fila della Pellegrini
Tuffi, Italia d'oro e d'argento agli Europei
Poco più di un'ora dopo aver vinto l'oro nel trampolino da un metro, Tania Cagnotto ha conquistato la medaglia d'argento nella prova sincro misto da 3 metri insieme con Maicol Verzotto agli Europei di tuffi in corso a Londra. Sono così 27 le medaglie conquistate dalla bolzanina nelle rassegne continentali 26. L'oro nel sincro è andato ai britannici Grace Reid e Tom Daley.
ansa
Basket: La Spagna è campione d'Europa
Basket: Europei, Italia-Serbia 82-101
Sfuma per gli azzurri l'obiettivo del primo posto nel girone
Europei di basket - La Finlandia per sognare Lubiana
Eurosport - Gigi Datome - Italy vs Russia - Eurobasket 2013 (AP/LaPresse) |
Eurobasket: Italia batte Russia 76-69
Domani nella seconda partita affrontera' la Turchia, battuta a sorpresa dalla Finlandia 61-55. la Grecia si e' invece imposta sulla Svezia 79-51.
ansa
Al via gli Europei di calcio, le dirette e l’informazione Rai
La 14a edizione dei Campionati Europei di calcio è pronta a partire. Da oggi e fino alla finale del 1 luglio, RaiSport seguirà ogni istante del torneo attraverso la diretta di tutte le 31 partite in programma, oltre 10 ore di commenti al giorno dedicati all’evento.
Quattro gli speciali in onda ogni giorno; in tutto oltre 200 ore di programmazione tra telecronache, rubriche e notiziari, con le grandi novità rappresentate dal contenitore “Mattina Sport Europei”, in onda tutti i giorni su Raisport 1, e “Diretta Azzurra”, dedicato alla Nazionale in onda ogni giorno all’interno del nuovo contenitore del mattino per seguire in diretta gli allenamenti della squadra e le conferenze stampa del Ct Cesare Prandelli.
Queste le finestre informative della giornata:
Si parte alle 7 con “MATTINA SPORT EUROPEI” (su Raisport 1 fino alle 14), alle 7.15 con “EUROMATTINA” (simulcast Rai1 dalle 7.15 alle 7.25, all’interno di Mattina Sport). Un ampio notiziario di un’ora con la rassegna stampa, news break ogni mezz’ora, le sintesi delle partite, collegamenti con il ritiro della Nazionale e approfondimenti con ospiti e opinionisti in studio. Condotto da Mario Mattioli con in studio Marino Bartoletti, ad aprire la lunga diretta Rai dedicata agli Europei. Collegamenti con Casa Azzurri e tanti spazi dedicati al torneo per entrare subito nel vivo di Euro 2012.
Alle 14.00 su Rai2 e Raisport 1, spazio alla rubrica “DRIBBLING EUROPEI” condotta da Paolo Paganini con la presenza in studio di Italo Cucci per approfodire i principali temi di giornata e scoprire le ultime notizie dal ritiro della Nazionale.
Alle 17.15 su Rai1 e Raisport 1, Paola Ferrari e Franco Lauro condurranno la rubrica “STADIO EUROPA” con la presenza in studio di Gianpiero Gasperini, Emiliano Mondonico, Ivan Zazzaroni e Enrico Varriale per conoscere tutte le ultime sulla sfida di apertura di Euro 2012. “Stadio Europa” accompagnerà i telespettatori verso la diretta di tutte le partite in programma con tutte le ultime sulle formazioni, i commenti e le pagelle dei protagonisti in campo affidate a Stefano Mattei. Andrà in onda dall’8 al 16 giugno dalle 17.10 alle 20.00
su Rai1 per seguire il pre e post partita del primo incontro del pomeriggio, dalle 20.00 su Rai3 e dalle 20.30 su Rai1 per tutti i pre e post gara delle gare della sera.
“NOTTI EUROPEE” – Rai1 ore 23.00-24.30
In onda dalle 23.00 su Rai1, sarà la rubrica di approfondimento serale dedicata a Euro 2012. Tutti i gol delle gare in programma e le interviste ai principali protagonisti del torneo. La trasmissione sarà condotta da Andrea Fusco e Simona Rolandi con la partecipazione in studio di Jacopo Volpi, Serse Cosmi, Sandro Mazzola e la presenza artistica di Gene Gnocchi.
Durante le rubriche “Stadio Europa” e “Notti Europee” si alterneranno numerosi ospiti del mondo sportivo tra i quali: Emiliano Mondonico, Serse Cosmi, Gianpiero Gasperini, Sandro Mazzola, Max Tonetto, Giampaolo Montali e nell’ultima settimana di programmazione Zibì Boniek.
Il programma della giornata inaugurale, 8 Giugno:
Dalle 18.00 su Rai1, Raisport 1 e RaiHD diretta di Polonia-Grecia con telecronaca di Gianni Cerqueti e commento di Fulvio Collovati. Al termine della sfida ampio posta gara su Rai3 dalle 20.00 per ascoltare le voci dei protagonisti sul campo con le pagelle di Stefano Mettei. Alle 20.30 su Ra1, Raisport 1 e RaiHD, Marco Lollobrigida e Ubaldo Righetti saranno impegnati nella telecronaca del match tra Russia e Repubblica Ceca. Al termine della gara dalle 23.00 su Rai1 e Raisport 1, Andrea Fusco e Simona Rolandi condurranno “Notti Europee” con la presenza in studio di Jacopo Volpi, Serse Cosmi e Gene Gnocchi.
EUROPEI IN RADIO
Alla tv si affianca il lavoro di Rai Radio1 che trasmetterà tutte le 31 partite in programma, anche su Internet. La diretta inizierà alle 17.00 e si concluderà alle 23.30. Si intitolerà: “L’Europa in goal”. Nelle 6 ore e 30 di diretta, comprese le partite in programma alle 18.00 e alle 20.45. Al mattino dopo il Gr1 delle 8.00, intorno alle 8.30,
andrà in onda uno Speciale di 20′. Tutti i gr, 1,2 e 3, metteranno in onda servizi dedicati. Sabato e Domenica il filo diretto inizierà alle 14.00 e si concluderà alle 23.30, e il lunedì mattina Radio Anch’io Sport, dalle 9.00 alle 10.00.
Anche Radio2: affronta l’avventura di Euro 2012, dall’8 giugno, con due trasmissioni dedicate, contenuti speciali e streaming video su web. Piero Chiambretti dall’8 giugno al 2 luglio, ogni mattina alle 7.15, dal lunedì al venerdì, lo showman riparte con “Chiambrettopoli”. Mentre il commento sul filo dei goal è affidato è affidato a Massimo De Luca, che alle 18 o alle 20 guiderà “Circo Massimo Europei”.
kataweb.it
9 Giugno 2012 14:23
Europei 2012: A causa del terremoto annullata Italia-Lussemburgo e, mai, come questa volta la cosa non interessa quasi a nessuno
Tuffi: Europei, oro Cagnotto-Dallape'
Nazionale, Prandelli verso Euro 2012
Domenica prossima Prandelli comunicherà la lista dei giocatori convocati per il doppio impegno che vedrà l’Italia scendere i campo a Tallin contro l’Estonia venerdì 3 settembre e martedì 7 a Firenze contro le Isole Faroe.
Tenuto conto che il calendario internazionale anticipa di un giorno le partite delle rappresentative nazionali, il ct degli Azzurri ha deciso che inizierà a lavorare presso il Centro tecnico di Coverciano a Firenze giù lunedì pomeriggio 30 agosto.
Redazioneweb – www.calciopress.net
EUROPEI DI ATLETICA
La lunga marcia di Schwazer verso il sogno
DI CESARE MONETTI
Per dirla calcisticamente è un’Italia a tre punte quella che oggi all’alba apre i Campionati Europei. Giorgio Rubino, Ivano Brugnetti ed il bomber Alex Schwazer. Il gol vincente sarà la medaglia d’oro nella 20 km di marcia. Semplice la tattica di gioco: tecnica sopraffina tacco-punta e “palla” ad Alex Schwazer che, se marcerà come solo lui sa fare, può solo vincere e continuare a sognare un record inedito: conquistare due medaglie d’oro (20 e 50 km) nella marcia agli Europei.
L’impresa in passato è riuscita solo al polacco Korzeniowski, ma si parla delle Olimpiadi di Sydney 2000 e c’erano ben sei giorni di recupero tra una prova e l’altra, qui sono solo tre. Alex è un cavallo di razza e non ha rivali come dice il tecnico Sandro Damilano: «Ha un solo avversario: se stesso. Per questo è arrivato solo domenica. Era rimasto a Merano a curarsi per prevenire i problemi di stomaco che sono il suo tallone d’Achille».
Alex, il suo nome è legato alla 50 km: bronzo ai Mondiali del 2005 e 2007, olimpionico a Pechino 2008. Perché ha scelto di fare anche la 20 km a Barcellona?
«Qui voglio vincere due medaglie anche per prendermi la rivincita dopo quella persa l’anno scorso a Berlino quando mi sono ritirato per problemi di stomaco. So che è difficile, ma il mio obiettivo è serio: nessuno ha mai vinto due ori nella marcia agli Europei».
Cosa ha variato nella preparazione rispetto al passato?
«Dopo sei anni di raduni nel centro federale di Saluzzo ho preferito stare di più in altura tra la Val Senales, Livigno e Tenerife. Ho anche gareggiato molto di più vincendo otto gare e mostrando una condizione eccellente sulla 20 km. Sulla 50 ho avuto sfortuna: a Signa in marzo il mio tentativo di record del mondo è stato vanificato dalle violentissime raffiche di vento, nella caldissima Chihuahua nella Coppa del Mondo a maggio non ho gareggiato per un’insolazione».
Nella 20 km lei è il leader mondiale con il tempo di 1h18’24'. Punta diretto all’oro?
«Certo, ancora di più ora che ho saputo del forfait del russo Borchin bloccato da un infortunio al piede. Campione olimpico e mondiale, per me era lui il favorito. Rimangono però tre russi di altissimo livello, l’eterno spagnolo Garcia e lo slovacco Toth, vincitore in Coppa del Mondo».
Per la 50 km che aspettative ha?
«Qui il favorito sarò io, anche se quest’anno le cose migliori le ho fatte sulla 20. Con soli tre giorni di pausa in mezzo tra le due gare sarà una lotta aperta per l’oro. I rivali più ostici saranno il russo Kirdyapkin campione del mondo e lo spagnolo, alla sua ultima apparizione. Senza dimenticare il campione uscente, il francese Yohan Diniz». Sul podio oggi potremmo gioire anche per Rubino e Brugnetti. Sandro Damilano, tecnico della specialità da trent’anni presenta così i suoi alfieri: «Rubino aveva fatto un inverno di lavoro eccezionale, poi da febbraio è stato colpito da una serie di sfortune: una microfrattura al piede sinistro e poi la pubalgia. Nonostante tre mesi di stop è riuscito a vincere l’importante gara di Podebrady. Ha dovuto rincorrere la condizione: non è andato in altura perché in altura ci si va quando si è in forma e non quando si deve mettere “fieno in cascina” come invece ha fatto la Nazionale di calcio. La sua incognita è la tenuta». Damilano è più fiducioso su Ivano Brugnetti: «Ha iniziato tardi la stagione perché doveva ancora decidersi su come programmarsi, però si è preparato bene in quota a Livigno. Può essere il solito Brugnetti: può vincere come può bucare la gara. Se arriva bene al 15° km sarà un rivale difficile da battere per tutti». Si giocano la medaglia anche l’esuberante Chiara Rosa nel getto del peso e Christian Obrist nei 1500. Qualifiche la mattina ed eventuale finale in serata. Daniele Meucci e Andrea Lalli, invece, sperano in un buon piazzamento nella finale dei 10.000 metri. Impegnati anche Libania Grenot nei 400 metri, Elisa Cusma e Likas Riffeser negli 800, Nicola Vizzoni nel martello ed i velocisti Collio, Di Gregorio e Cerutti per centrare la finale dei 100 metri di domani.
Questa mattina a Barcellona l’altoatesino insegue l’oro nella 20 km e cercherà poi il bis nella 50 km: «Sto bene ma nessuno c’è mai riuscito nello spazio di tre giorni»
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