Al Soccer City Stadium di Johannesburg la Spagna si laurea campione del mondo dopo una partita tesa che si risolve solo nell’ultimo minuto dei supplementari con un gol di Iniesta. Apoteosi spagnola con gli iberici che conquistano la coppa più prestigiosa del pianeta per la prima volta nella loro storia.
La Spagna parte bene prendendo le redini del gioco a centrocampo e mettendo in difficoltà l’Olanda fin nei primissimi minuti. Le due squadre scendono in campo con un 4-2-3-1 speculare e dopo la partenza lampo degli iberici dal quarto d’ora gli olandesi iniziano a prendere le misure del centrocampo limitando le iniziative spagnole e cercando di avanzare sulla sinistra dove Robben con la sua velocità può mettere in difficoltà Capdevila.L’arbitro Webb cerca di stemperare la tensione dei giocatori in campo graziando Van Bommel e De Jong, autori di due falli da cartellino rosso che avrebbero cambiato il senso della partita in avvio.
Mancano le occasioni da gol, le squadre sono molto tirate e con il passare dei minuti la Spagna sembra faticare ad imporre il proprio gioco rispetto alle precedenti partite. Dopo due minuti di recupero si chiude il primo tempo. Brutta partita, poche emozioni e tanta tensione con l’Olanda protagonista di interventi fallosi che sono stati graziati dal direttore di gara.
Nell’intervallo i due allenatori decidono di non cambiare ma nei primi minuti le due squadre sembrano più vivaci e sbilanciate. Spagna più pericolosa, Olanda che attende e cerca di ripartire in contropiede continuando a collezionare cartellini gialli, ben cinque nei primi 60 minuti. Dopo 10 minuti Del Bosque toglie il giovane Pedro per mandare in campo Jesus Navas mentre al 61′ Iker Casillas è protagonista di un vero e proprio miracolo salvando di piede su tiro a botta sicura di Robben dopo un assist capolavoro di Sneijder. Al 69′ l’occasione della vita è sui piedi di Villa ma l’attaccante del Barcellona calcia su Stekelemburg che devia in angolo. Al 70′ fuori Kuyt e dentro Elia per l’Olanda mentre all’85′ esce Xabi Alonso per Fabregas. Le squadre sembrano mentalmente già pronte ai supplementari e dopo tre minuti di recupero Webb fischia la fine dei tempi regolamentari sullo zero a zero.
Al 5′ del primo supplementare grande occasione di Fabregas da solo a tu per tu con Stekelemburg, il portiere olandese salva tutto. All’8′ fuori De Jong per Van der Vaart e al 10′ Spagna vicinissima al gol con Jesus Navas che calcia un diagonale e Van Bronckhorst a deviare un pallone diretto in rete. Nel secondo tempo supplementare Del Bosque toglie Villa per Torres, le squadre sono stanche ma al 108′ Heitinga riceve il secondo cartellino giallo lasciando i suoi in inferiorità numerica esattamente come nel 2006 Zidane lasciò la Francia in dieci nei supplementari. Al 115′ la Spagna scrive la storia: nell’ultimo minuto disponibile Fabregas serve Iniesta che batte Stekelemburg con un destro preciso per l’1-0 finale.
La Spagna è campione del mondo meritatamente dopo aver vinto l’Europeo 2008. Il ciclo iberico raggiunge la vetta più alta del calcio mondiale con una partita da sogno risolta nell’ultimo minuto disponibile e consacrando il calcio migliore del pianeta. L’Olanda perde la terza finale della sua storia mentre gli uomini di Del Bosque realizzano i sogni di un’intera nazione che mai nella sua storia aveva raggiunto l’olimpo del calcio.
Matteo Politanò - blog.panorama