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Come vive la gente comune il mondiale tanto atteso

JOHANNESBURG, 13 giugno - Mandilakhe Majikazana, 21 anni, spazzino dal venerdì alla domenica, otto ore al giorno, per 13,98 rand l'ora, cioè 1,30 euro.

1) La favorita del Mondiale?
Secondo me sono i Bafana Bafana, siamo stati sfortunati contro il Messico ma ho visto che hanno anima e andranno avanti fino all'ultimo.

2) Come segui il Mondiale?
A casa non abbiamo la televisione, ma ho visto Argentina-Nigeria, in un pub. Match molto tosto. I sudamericani sono forti, soprattutto in attacco.

3) Una cosa di Cape Town che noi europei non notiamo.
La povertà che c'è dove abito io, a Khayelitsha, quindici minuti da Cape Town: in pochi possono seguire il Mondiale, in alcune zone non abbiamo neanche il bagno e ci hanno messo dei bagni all'aperto, senza coperture. Ma la gente si vergogna a farla così.

Massimo Basile - corrieredellosport

È l'ora dell'Italia: contro il Paraguay i numeri sono con gli azzurri

articolo di domenica 13 giugno 2010
È l'ora dell'Italia: contro il Paraguay i numeri sono con gli azzurri

di Elia Pagnoni
La partita inaugurale sorride quasi sempre agli azzurri: tre sole sconfitte il 16 mondiali, l'ultima nel '94 con l'Irlanda. Italia mai sconfitta all'esordio contro una squadra sudamericana. E con il Paraguay c'è un vecchio precedente che ci sorride: 2-0 nel 1950
Domani è il giorno degli azzurri. A Città del Capo (ore 20.30, diretta Rai e Sky) comincia l'avventura del girone F quello che comprende, oltre alla squadra di Lippi, il Paraguay, la Slovacchia e la Nuova Zelanda. Per l'Italia è la 17ª avventura mondiale e finora nelle gare inaugurali l'Italia ha raccolto 9 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte, l'ultima delle quali nel 1994 negli Usa contro l'Irlanda (0-1). L'Italia affronterà domani sera il Paraguay, ed è la terza che debutta contro una nazionale sudamericana: due volte ha aperto col Cile (2-0 in Inghilterra nel '66 e 2-2 in Francia nel '98) e una volta con l'Ecuador (2-0 in Corea-Giappone 2002).
Gli archivi ci dicono anche che esiste un precedente mondiale tra Italia e Paraguay, ma bisogna andare indietro fino al 1950, mondiale brasiliano, il primo del dopoguerra, con gli azzurri campioni in carica ma eliminati al primo turno nonostante, appunto, la vittoria per 2-0 sui paraguayani. Era il 2 luglio 1950, a San Paolo, e gli azzurri si imposero con le reti di Carapellese (13') e Pandolfini (63'). L'Italia giocava con Moro, Blason, Fattori, Furiassi, Remondini, Mari, Muccinelli, Pandolfini, Amadei, Cappello, Carapellese. Il Paraguay rispondeva con Vargas, Gonzalito, Cespedes, Gavilan, Leguizamon, Cantero, Avalos, Lopez, Saguier, Flutas Lopez, Unzain.
Tra gli azzurri e il Paraguay c'è poi da registrare solamente un'amichevole, molti anni dopo, nel 1998 a Parma in preparazione ai mondiali francesi finita 3-1 per noi con un gol di Paolo Maldini, una doppietta di Moriero e un'autorete di Costacurta. Curiosamente sulla panchgina azzurra c'era Cesare Maldini che poi avrebbe guidato proprio il Paraguay nei mondiali successivi.
Le altre due sfide di domani (Olanda-Danimarca alle 13.30 e Giappone-Camerun alle 16) non registrano precedenti a livello mondiale. Ma la sfida tutta europea tra danesi e olandesi conta una semifinale a livello di campionati europei nell'edizione svedese del '92, con la vittoria della Danimarca per 5-4 ai rigori a Goteborg, vittoria che poi l'avrebbe lanciata verso la clamorosa conquista del titolo continentale in finale con la Germania.
Nella foto: Cesare Maldini doppio ex: ct azzurro ai mondiali del '98 e ct del Paraguay quattro anni dopo.
© IL GIORNALE ON LINE

Dunga litiga con la stampa e nasconde il Brasile

Il ct che, non a caso, ha vissuto tanto in Italia, per la terza volta in quattro giorni ha fatto allenamento a porte chiuse ed ha scatenato le proteste e le antipatie. Maicon: «Sembra Mourinho»

Sarà un caso se Carlos Dunga, ct del Brasile con lunga esperienza nel pallone italiano, ha inaugurato il mondiale con una serie di allenamenti a porte chiuse? Per esempio, sui silenzi stampa l'Italia del calcio ha fondato le basi per i suoi successi: ricordate Spagna 82'? Ed anche Germania 2006 è cominciata con una fiera battaglia fra ct e stampa. Dunque ora è guerra aperta fra Dunga e la stampa brasiliana per la decisione del tecnico di far svolgere, per la terza volta in quattro giorni, l'allenamento della Selecao a porte chiuse. Si tratta di un fatto a cui in Italia si è abituati (basti pensare a quanto fanno le varie squadre di club) ma che per i brasiliani finora era assolutamente impensabile, in particolare per la nazionale.
Finora l'unico che ci aveva provato una volta, facendo una precipitosa marcia indietro dopo aver subito l'assalto dei reporter, era stato Mario Zagallo a Francia '98.
Dunga, invece, è pronto per venire ad allenare in Italia e tira dritto, nonostante si stia attirando molte antipatie in seno alla critica. Anche questo è un segreto del mestiere: attirare le antipatie per lasciare in pace la squadra. Sull' argomento degli allenamenti a porte chiuse è stato inseguito dalle domande, dal tono polemico, l'interista Maicon. Mourinho ha fatto scuola all'Inter. «Non dovete chiedere a me - ha risposto - perchè si tratta di una decisione di Dunga. Io, come calciatore, non posso fare altro che adeguarmi a ciò che stabilisce il 'Professore (Dunga n.d.r.). Quando lui prende questa decisione non chiede il nostro parere, lo fa e basta, e non possiamo certo metterci a discutere con il ct per questo. Non credo che ciò gli attirerà nuove antipatie: Dunga, con le sue vittorie, ha già conquistato il popolo brasiliano. Quanto ai rapporti con la stampa, Dunga in questo assomiglia a Mourinho, con tutto ciò che ne consegue».
E se Maicon avesse conosciuto Helenio Herrera e Rocco, avrebbe capito da quanto tempo, in Italia, siamo abituati a queste scaramucce. Altro che Mourinho.
© IL GIORNALE ON LINE S.R.L. 13/6/2010

Il mondiale in Sudafrica? L'ha già vinto l'Italia, ma con la play station

di Nino Materi - Il Giornale 13/6/2010
Italia vs Francia: 1 - 0. E la nostra nazionale batte i cugini d'oltralpe e si aggiudica la prima Coppa del Mondo virtuale
Alla vigilia dell'esordio italiano ai Mondiali in Sudafrica al Videogames Party, l'unico festival italiano dedicato ai videogiochi, si è appena concluso il primo campionato del mondo di calcio virtuale. Ad aggiudicarselo l'Italia guidata dal giovanissimo (18 anni appena compiuti) Stefano Brambilla di Frosinone che ha battuto la Francia di Alessio Bruno da Torino con appena un gol di distacco. Un mondiale decisamente più veloce rispetto a quello reale che si è concluso in soli due giorni, ma ugualmente carico di emozioni e adrenalina. La favoritissima Argentina infatti è giusto approdata ai quarti, mentre al Brasile di Luigi Lattanzio (Milano) va il terzo posto grazie ad un gol di Robinho in zona Cesarini, a discapito della brillante ma inconcludente Spagna.
Ben 32 giocatori, tanti quanti le squadre nazionali del Mondiale in Sudafrica, con tanta passione per il calcio e soprattutto per i videogame. È stato il primo e unico evento del genere in Italia. Per un week end, sabato 12 e domenica 13 giugno, Milano si è trasformata nella capitale dei videogame: più di 5 mila visitatori, oltre 100 postazioni di gioco per più di 20 tornei, ben 1.200 mq interamente dedicati al divertimento in formato joystick, per sfide senza mozzafiato. È il Videogames Party, una vera e propria festa del videogioco dedicata ai milioni di appassionati videogiocatori italiani. Un modo per conoscersi, confrontarsi e divertirsi in compagnia tra concerti, show e tornei di ogni tipo, dall'intramontabile Super Mario all'anticipazione del videogame tratto da Magic: the Gathering, il gioco di carte fantasy più famoso del mondo.
Tra i tanti tornei quello che ha catturato l'attenzione delle migliaia di partecipanti è stato proprio quello con Fifa Mondiali Sudafrica, il primo mondiale virtuale del mondo. Le 32 squadre realmente qualificate ai mondiali guidate dai più bravi videogiocatori d'Italia si sono affrontate senza esclusioni di colpi. Ed è così che dopo la fase preliminare dei gironi piena di colpi di scena (l'Inghilterra non è passata), con tanto di telecronaca in diretta, si è arrivati agli ottavi con il Sudafrica guidato dal siciliano Paolo Gulli dato come super favorito. Invece non è andata così e ai quarti sono arrivate Francia, Argentina, Slovenia, Germania, Olanda, Italia, Brasile e Spagna. Sfide al cardiopalma che hanno decretato le quattro semifinaliste: Spagna, Brasile, Italia e Francia.
L'entusiasmo era alle stelle. I quattro giovani videogiocatori, dopo una sportiva stretta di mano, sono subito passati ai fatti. Ad avere la meglio l'Italia e la Francia che si assicurano la finalissima, mentre Brasile e Spagna si giocano il terzo e quarto posto. Alla fine della partita giocata all'ultimo secondo, il Brasile di Luigi Lattanzio (Milano) si aggiudica il terzo gradino del podio grazie ad un gol di Robinho in zona Cesarini, a discapito della brillante ma inconcludente Spagna pilotata dal joystick dell'italo-cinese Mauro Buscemi. Il pubblico fremeva in attesa della finale. Dopo un primo tempo privo di grandi emozioni, è l'Italia di Stefano Brambilla da Frosinone a passare subito in vantaggio grazie ad un'incornata di Gilardino (12" s.t.). Ai cugini d'oltralpe non resta che spingere fino alla fine, ma lo storico catenaccio italiano non lascia nessuno spazio. E alla Francia di Alessio Bruno da Torino non resta che accontentarsi del secondo posto, nonostante la splendida prestazione.
Anche se virtualmente, dunque, la nostra nazionale si aggiudica il Mondiale Sudafrica 2010, nella speranza che sia di buono auspicio per il mondiale che realmente si sta giocando e che già lunedì vede gli azzurri a Johannesburg impegnati con il Paraguay.

Serbia – Ghana: un altro risultato di misura


Anche per il gruppo D dei Mondiali un altro risultato di misura. Ma possiamo dire che questa volta c’è lo zampino dell’Italia: segna a pochissimi minuti dalla fine Asamoah Gyan, un ex attaccante dell’Udinese.

La partita è stata certamente “frizzante” e dinamica: entrambe le squadre hanno osato, cercando in ogni modo e talvolta con qualche rischio, il gol del vantaggio. Ma ad avere la meglio è stata la squadra africana, in virtù del calcio di rigore concesso a pochissimi minuti dal termine. Un fallo di mano da parte di Zdravko Kuzmanovic ha costretto l’arbitro Baldassi a concedere il penalty.

La Serbia, che giocava in 10 dal 75′ minuto per una doppia ammonizione, non ha saputo reagire e ha accusato il colpo: il Ghana insiste e anche nei minuti di recupero arriva vicinissima al raddoppio con un clamoroso palo interno dallo stesso Asamoah Gyan.

Quest’ultimo, considerato “eroe” del match, attualmente gioca nel campionato francese con la squadra dei Rennes.

Mondiali 2010, azzurri a Città del Capo. Oggi Germania-Australia

Conto alla rovescia per l'esordio della Nazionale ai Mondiali di Sudafrica 2010 : domani la sfida con il Paraguay nella prima giornata del Gruppo F. Alle 20.30 a Durban il debutto della nazionale tedesca contro l'Australia.

Centurion, 13 giu. - (Adnkronos) - La Nazionale ha lasciato il ritiro del Leriba Lodge, a Centurion, per raggiungere Città del Capo. E' la città dove domani gli uomini di Lippi esordiranno ai Mondiali di Sudafrica 2010 affrontando il Paraguay nella prima giornata del Gruppo F.

La comitiva, salutata dal personale del Leriba Lodge con canti e cartelli (Buona fortuna azzurri!) è arrivata Città del Capo intorno alle 15.00.

Nel pomeriggio, alle 18, è previsto un allenamento al Green Point Stadium alle 18.

Oggi intanto è il giorno della Germania. La squadra del ct Joachim Loew, terza classificata al Mondiale in casa di 4 anni fa, esordisce oggi alle 20.30 nella rassegna iridata sudafricana sfidando a Durban l'Australia, che nel 2006 fu eliminata gli ottavi di finale dall'Italia.


All'indomani del pareggio contro gli Stati Uniti, la stampa inglese punta il dito su Robert Green, com'era lecito aspettarsi

All'indomani del pareggio contro gli Stati Uniti, la stampa inglese punta il dito su Robert Green, com'era lecito aspettarsi: il portiere del West Ham, la cui papera è costata il successo agli uomini di Fabio Capello, è il principale imputato per il risultato di ieri. "Niente panico, riporteremo la Coppa a casa", titola il 'Daily Star', mentre il 'Sunday Times' scrive "L'errore di Green costa all'Inghilterra una partenza perfetta". Infierisce su Green il 'Telegraph', secondo cui l'estremo difensore "non si vorrà svegliare stamattina, sempre che sia riuscito a dormire. Di tutti gli scenari che avrebbe potuto immaginare, si è verificato quello peggiore". Il 'Daily Mail', invece, approfitta di una delle (rare) occasioni per puntare il dito su Fabio Capello: "date la colpa se volete a Green ma anche Capello deve alzare di livello il suo gioco. E poi mai avrebbe dovuto preferire Green a David James".

(sport.repubblica)