Sport Land News: mondiale calcio
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Alle 16 c'è Spagna-Svizzera, stasera Sud Africa-Uruguay, il Brasile fatica contro la Corea I brasiliani vincono 2-1. Oggi si comincia alle 13,30

Faticano tutte o quasi le grandi all'esordio mondiale. Anche il Brasile ha dovuto impegnarsi per superare la Corea del Nord (la cui vittoria era ritenuta impossibile dalle agenzie di scommese, era quotata 1 a 35).
Oggi la prima partita della giornata è alle 13,30, Honduras-Cile, trasmessa in esclusiva da Sky Mondiali, primo match del gruppo H.
Alle 16, invece, scendono finalmente in campo i campioni europei in carica che completano il girone: la Spagna affronterà la Svizzera, ma la partità sarà visibile solo dagli abbonati di Sky.

Alle 20,30 Sud Africa-Uruguay su RaiUno e Sky

Alle 20,30, infine, in programma c'è Sud Africa-Uruguay. Le due squadre riaprono il secondo turno delle partite nella fase a gironi. Il match sarà trasmesso da Rai1 e da Sky Mondiali.

Il Brasile ce la fa, ma quanta fatica

Alla fine il Brasile ce la fa, faticando più del previsto, e batte una organizzatissima Corea del Nord. La nazionale brasiliana prima passa in vantaggio grazie al gol di Maicon al 55° e poi raddoppia con Elano al 72°. Ma la Corea non ci sta e riesce ad accorciare le distanze negli ultimi minuti con il gol di Ching all'89°.
Gli asiatici sono coraggiosi e generosi. Chang con i crampi alle gambe riesce ad andare al tiro anche al 91°.
Il Brasile delude, la Corea del Nord sorprende.
Ma il risultato è quello che tutti si aspettavano.

Doppietta in 20 minuti

Il Brasile arriva a segnare la prima rete solo nel secondo tempo. Al 55° Maicon, l'esterno dell'Inter, arriva sul fondo e calcia un tiro-cross sul palo del portiere avversario che non riesce a chiudere e si lascia bucare.
La Corea del Nord reagisce, mentre il Brasile torna ai ritmi letargici del primo tempo.
Ma poi un'altra accelerazione al 72° con Robinho che pesca Elano, tra i migliori in campo, libero in area che di piatto raso terra non perdona la Corea.
Al 73° Dunga decide di far riposare l'autore della doppietta e lo sostituisce con dani Alves.
Al 77° un altro cambio per il Brasile: Nilmar al posto di Kakà.
All'83°

La Corea resiste per 55 minuti

La nazionale coreana, giudicata la più debole del campionato del mondo ha tenuto testa per tutto il primo tempo al Brasile, la squadra più iridata del globo.
I giocatori asiatici si abbracciano in campo prima del fischio d'inizio della ripresa.
Nel primo minuto di gioco Elano tira dal limite dell'area di rigore ma la palla viene rimpallata.
Nel secondo minuto Luis Fabiano si incunea pericolosamente nella difesa coreana, ma all'ultimo non riesce a girarsi.
Il Brasile sembra più deciso e cerca di velocizzare la manovra.
Al 49° Kakà guadagna una punizione da posizione interessantissima. Batte Bastos, il tiro è potente ma non molto preciso.
Al 52° Robinho calcia di controbalzo ma non centra lo specchio della porta.

Alla fine del primo tempo 0-0

Al suo debutto il Brasile è davvero deludente. Alla fine del primo tempo il risultato della sfida con la Corea del Nord è fermo sullo 0-0. Dagli spalti arrivano fischi all'indirizzo dei giocatori sudamericani mentre vanno negli spogliatoi per il riposo.
La squadra di Dunga gioca un calcio a ritmi molto bassi, è imprecisa nei passaggi e trova molte difficoltà nello sfondare la linea difensiva dell'organizzatissima Corea del Nord.
Il primo brivido arriva al 26° del primo tempo quando Maicon, sceso sulla fascia destra si accentra e impegna il portiere asiatico in una parata a pugni chiusi. la palla esce ed è' il primo calcio d'angolo della partita
Al 30° arriva la risposta della Corea, che con una bella galoppata sulla fascia sinistra di Hong, il Rooney coreano conquista campo e un calcio d'angolo.
In questa fase la Corea sembra quasi più pericolosa degli avversari.
Kakà fuori forma, Felipe Melo invisibile, Robinho evanescente.
Il portiere coreano è stato impegnato pochissimo.

Il Brasile parte piano

La sfida tra Brasile e Corea del Nord sembra nascondere poche sorprese. Per la nazionale carioca, in caccia della sesta Coppa del mondo, il match sembra essere quasi una sgambata d'allenamento. Eppure il risultato al 20° ancora non è stato sbloccato.
Il Brasile parte piano, studia l'avversario, ma è poco preciso nei passaggi. La prima conclusione a rete arriva al 6°, con Robinho che però non inquadra lo specchio della porta.
Al 10° anche la Corea arriva al tiro: Hong conquista la fascia destra inquadra lo specchio della porta, ma Julio Cesar para facilmente. I rossi sono ben organizzati, chiudono bene gli spazi agli avversari e si difendono in modo organizzato

Portogallo- Costa d'Avorio finisce 0-0

Negli ultimi 20 minuti di Portogallo-Costa d'Avorio si fronteggiano due campioni sotto una pioggia battente: da un lato Cristiano Ronaldo, dall'altro Drogba. Ma il colpo di scena è l'entrata in campo dell'ivoriano, che si era fratturato un braccio neppure due settimane fa.
Sven Goran Erikson, che allena la Costa d'Avorio, decide di mandarlo in campo.
Al 72° il match è ancora fermao sullo 0 a 0.
La sfida tra le due squadre in campo è decisiva ai fini della qualificazioni, perché in questo girone c'è anche il Brasile. Quindi una delle due è destinata ad uscire (salvo clamorose sorprese).

Il Portogallo di Cristiano Ronaldo fatica a sbloccare il risultato

Anche il Portogallo di Cristiano Ronaldo fatica a sbloccare la sua prima partita ai mondiali contro la Costa d'Avorio. E il primo tempo finisce senza reti.
E anche senza pericoli per i due portieri, Eduardo per il Portogallo e Barry Copa.
Un palo di Cristiano Ronaldo poteva rompre l'equilibro, di un primo tempo comunque ben giocato.
La Costa d'Avorio è molto coperta in difesa e non lascia spazio alle offensive portoghesi, che finora non sono - comunque - particolarmente insistite.
In evidenza, nella Costa d'Avorio, Kolu Toure, che - pur essendo un difensore - è sempre al centro dell'azione.
Giranola di sostituzioni nel primo quarto d'ora del secondo tempo, ma al 65° c'è il colpo di scena: entra Drogba, operato a un braccio subito prima del mondiale per una frattura.

La Nuova Zelanda pareggia all'ultimo minuto

La Slovacchia aveva già vinto contro la Nuova Zelanda, l'orologio - ormai - aveva cominciato a scandire i minuti di recupero, ma il neozelandese Reid, un difensore, riesce a pareggiare e finisce 1 a 1. Il suo colpo di testa batte sul palo e va dentro.
Per l'Italia è meglio. Per la Slovacchia una beffa, perché aveva controllato la partita in lungo e in largo.
Per i neozelandesi si tratta, invece, del primo punto conquistato in un mondiale.
Ora le due squadre che hanno giocato oggi sono a pari punti con Italia e Paraguay che hanno pareggiato ieri sera.
Per gli azzurri è un risultato da considera favorevole.
Infatti. la Slovacchia a 3 punti avrebbe acquisito, comunque, una posizione di vantaggio nel girone.

Slovacchia in vantaggio al 5° del secondo tempo

Slovacchia in vantaggio all'inizio del secondo tempo, che già aveva iniziato con un passo diverso dal primo. Al 5° minuto segna Vittek con un preciso colpo di testa a fil di palo.
Stavolta il povero Paston, portiere un po' improvvisato della Nuova Zelanda, non c'entra nulla. Il colpo di testa di Vittek era imparabile.
La moviola mostra, però, che lo scatto dell'attaccante slovacco è avvenuto in una leggerissima posizione di fuorigioco. Davvero difficile, però, da individuare.
La Nuova Zelanda, peraltro, non riesce a reagire efficacemente e al 65° la Slovacchia continua a vincere 1-0.

Il primo tempo era finito 0 a 0

Finisce 0 a 0 il primo tempo di Slovacchia-Nuova Zelanda, con gli slovacchi che, alla fine, provano a schiodare il risultato.
Ma non ce la fanno Eppure la loro superirità, fin qui, è stata netta.
Slovacchia-Nuova Zelanda è un match che riguarda direttamente la squadra di Lippi. Entrambe le squadre dovranno, infatti affrontare gli azzurri nel giro di qualificaziome verso gli ottavi di finale.
Poche le azioni degne di nota nei primi 20 minuti, il napoletano Hamsik tenta la via del gol, ma il tiro finisce ampiamente al lato.
Al 23° la partita è ancora sullo 0 a 0. Ma al 27° lo slovacco Sestak, che sulla schiena ha il numero 9, solo in area sulla destra, va vicinissimo al gol.

Il portiere della Nuova Zelanda è un pericolo per i suoi

Al 31° Sestak si presenta di nuovo in area, il portiere della Nuova Zelanda, Paston, sbaglia l'intervento e la palla per poco non finisce sui piedi di Hamsik.
Ora la Slovacchia ha preso il comando del gioco. Ma al 37° Smeltz, attaccante neozelandese, sbuca da solo davanti alla porta di Mucha. Ma il tiro viene deviato in angolo.
Subito dopo nuovo pasticcio di Paston sull'altro fronte. Il portiere esembra il vero problema dei neozelande: comunque al 40° è ancora 0 a 0, anche se la partita dà l'idea di potersi sbloccare.

La diretta streaming di Slovacchia-Nuova Zelanda

Interessante il martedì dei gironi mondiali.
Forse la partita meno bella è quella che ci attende all'ora di pranzo: Nuova Zelanda-Slovacchia (13,30, solo su SkyMondiale) non promette, infatti, spettacolo, ma per i tifosi dell'Italia è importante.
Si tratta, infatti, di scoprire la vera forza delle concorrenti degli azzurri verso la qualificazione. Puo seguirla anche sul tuo pc

Alle 16 il Portogallo di Ronaldo

Alle 16, invece, debuttano la Costa D'Avorio e il Portogallo di Cristiano Ronaldo (nella foto) che vuole diventare una stella di questi mondiali e che pronostica gli azzurri in finale: è uno dei pochi a farlo, per la verità. Ma non è uno qualunque.
Anche Costa d'Avorio-Portogallo è un'esclusiva Sky.

Alle 20,30 il Brasile anche su RaiUno

Infine alle 20,30 è di scena l'attesissimo debutto del Brasile che affronterà la Corea del Nord.
Il match verrà trasmesso da RaiUno in chiaro e da Sky Mondiali e completa il girone G di Portogallo e Costa d'Avorio.
La scorpacciata di calcio, insomma, continua. Divertitevi, se le vuvuzela ve lo consentiranno.

Le partite di ieri: il Giappone a sorpresa batte il Camerun

Un paio di lisci spaventosi nei minuti di recupero davanti alla porta, ma il Giappone riesce a portare negli spogliatoi la vittoria contro il Camerun.
I giapponesi vincono per 1 a 0 e vanno in testa al girone E, assieme all'Olanda. Tre punti a testa, mentre Camerun e Danimarca restano a zero punti.
Eto'o non è mai riuscito a incidere sulla partita.
L'Olanda, comunque, è prima per differenza reti. O ora di prazno ha battuto, infatti, senza troppo merito, la danimarca per 2 a 0.

Una traversa del Camerun poteva riaprire il risultato nel finale

Giappone-Camerun è ricominciata da dieci minuti nel secondo tempo, ma al 55° il risultato non cambia.
Giapponesi ancora in vantaggio, grazie al gol di Honda.
E il riultato è lo stesso anche quando mancano 20 minuti alla fine della partita.
Il Giappone ha l'occasione per raddoppiare all'81° e solo il palo salva Souleymanou, il portiere camerunense.
Ma, sul rovesciamento di fronte, Appiah, con un tiro potente, colpisce la traversa.
L'estremo difensore giapponese, Kawashima, ringrazia il suo Dio, perché il pallone lo aveva ormai superato.

Il Giappone chiude il 1° tempo sull'1 a 0

Il Giappone chiude in vantaggio il primo tempo della partita contro il Camerun.
I "leoni indomabili" non sono apparsi, nei primi 45 minuti, all'altezza della loro fame.
Grande potenza atletica, ma poco gioco.
E un errore della difesa imperdonabile sul gol di Honda.
Ancora 0 a 0 al 30° del primo tempo la partita tra Giappone e Camerun non si è ancora sbloccata.
Le due squadre si fronteggiano praticamente alla pari.

Al 33° il gol dei giapponesi

Ma il Camerun soffre e il Giappone sembra sempre più pericoloso.
Comunque, al 33° il risultato non si è ancora mosso dallo zero a zero del fischio di partenza dell'arbitro portoghese Benquerenca.
Ma al 38° arriva un passaggio perfetto a Honda che, solo davanti al portiere, stoppa bene e tira altrettanto bene. Giappone in vantaggio.

L'Olanda batte la Danimarca, ma fatica tanto

L'Olanda raddoppia a 5 minuti dalla fine e batte 2 a 0 la Danimarca, dopo una grande sofferenza durata l'intera partita. Ma gli olandesi non danno spettacolo e faticano più del previsto.
Il secondo gol è di Kuyt, che manda prontamente in rete un tiro di Sorensen finito sul palo.
Al primo minuto del secondo tempo, finalmente, il primo gol. Va in vantaggio l'Olanda, ma non certo per vera e propria superiorità calcistica. i danesi, infatti, fanno un pasticciaccio. Ed è il portire Agger a farsi un disastroso autogol.
Seppure il gioco delgi olandesi sia più piacevole di quello danese, infatti, vere e proprie azioni incisive e pericolose - al momento - non se ne sono viste.
Le emozioni e i gol, visti ieri sera in Germania-Australia, al momento sono solo un ricordo.
La Danimarca, comunque, pur sfavorita è riuscita a imbrigliare le manovre olandesi e così il primo tempo finisce com'era cominicato, sullo 0 a 0.

Mercoledì debuttano le furie rosse

Mercoledì 16 giugno la prima partita della giornata è alle 13,30, Honduras-Cile, trasmessa in esclusiva da Sky Mondiali, primo match del gruppo H. Alle 16, invece, scendono finalmente in campo i campioni europei in carica che completano il girone: la Spagna affronterà la Svizzera, ma la partità sarà visibile solo dagli abbonati di Sky.
Alle 20,30, infine, in programma c'è Sudafrica-Uruguay. Le due squadre riaprono il secondo turno delle partite nella fase a gironi. Il match sarà trasmesso da Rai1 e da Sky Mondiali.

Giovedì torna in campo l'Argentina

Giovedì 17 giugno torna in campo l'Argentina di Maradona. Alle 13,30 affronterà la brillante Korea del Sud, ma il match sarà visibile solo per gli abbonati Sky.
E in esclusiva verrà trasmessa anche la partita delle 16,00, con le avversarie del girone B ancora a 0 punti. Grecia-Nigeria si affronteranno in un incontro decisivo per la qualificazione e trasemsso da Sky Mondiali.
Alle 20,30, infine, è in programma la partita Francia-Messico in onda in chiaro su Rai1 e a pagamento sul canale 271 di Sky.

Venerdì l'Inghilterra ha una seconda chance

Venerdì 19 giugno alle 13,30 torna in campo la Germania. Nella seconda partita della fase a gironi la nazionale tedesca se la deve vedere con la Serbia di Stankovic, affamata di punti e sempre ostica. La partita sarà trasmessa in esclusiva su Sky Mondiali.
Alle 16, invece, in programma c'è Slovenia-Usa, in onda solo su Sky.
Mentre alle 20,30 scenderanno in campo Inghilterra-Algeria. La nazionale inglese allenata da Capello ha una seconda chance per dimostrare a tutti la sua forza. Il match verrà trasmesso sia su Rai1 in chiaro, sia su Sky Mondiali a pagamento.

Mondiali 2010, come si vestono i tifosi dell’Italia

di Roberto Sabatino

I Mondiali FIFA 2010 sono partiti da pochi giorni, ma il tifo non conosce tempo. Ieri a Città del Capo c’è stato l’esordio degli azzurri di Marcello Lippi, bloccati con Italia – Paraguay 1-1.

Ma sugli spalti, nonostante il diluvio d’acqua, è stato spettacolo da parte dei tifosi presenti: tra il bizzarro e lo stiloso, molti si sono distinti davanti alle telecamere che hanno indugiato su di essi.

Parrucche, visi pitturati, vuvuzelas, maglie azzurre più o meno storiche, striscioni, sciarpe, bandiere. Questo è il bello di un Mondiale, o comunque di una manifestazione sportiva in generale!

Per chi invece ha gusti più raffinati, le griffe più importanti del panorama della Moda, propongono scarpe Superga a tema italiano, piuttosto che magliettine T-Flag a firma Patrizia Pepe, o quelle Dolce&Gabbana.

Di seguito potrete ammirare alcune foto dei tifosi presenti ad Italia – Paraguay, consapevoli che prima o poi saranno pronti a fare ancor più festa.
sport10.it

Risultati Mondiali 2010: maluccio Italia, bene Olanda e Giappone, delude Eto’o


Sudafrica – I risultati della quarta giornata dei Mondiali di Calcio in Sudafrica, vedono le vittorie di Olanda sulla Danimarca per 2-0 e del Giappone di Honda sul Camerun per 1-0. Mentre l’Italia di Marcello Lippi si è dovuta accontentare di un pareggio 1-1 contro il temuto Paraguay, dopo essere passata pure in svantaggio sugli sviluppi di un calcio di punizione: la prima volta nella storia dei mondiali di calcio che la nostra nazionale subisce un gol da un calcio da fermo.

Protagonista dell’incontro Italia-Paraguay del Gruppo F, è stata sicuramente la pioggia che ha reso la partita molto pesante, senza lasciare esprimere al meglio il talento dei giocatori in campo. Passata in svantaggio al 39’ con gol di testa di Alcaraz sugli sviluppi di un calcio di punizione dubbio, l’Italia sistema le cose con De Rossi a segno al 63’ sul cross di Pepe (il migliore in campo) dal calcio d’angolo. Piovono le critiche dal popolo del web sulla nazionale vista ieri sera in campo: “Italia lenta”, “Italia senza attacco”, “pareggio fortunato dell’Italia”, “Italia inconsistente sulla fascia destra”, “Italia senza idee”, “Italia senza dribbling”.

notiziefresche.it

Mondiali, ecco la classifica dei marcatori

Classifica marcatori dopo la quarta giornata dei Mondiali di calcio in Sudafrica.

1 rete: Heinze (Argentina); Lee Jung-soo e Park Ji-sung (Corea del Sud); Podolski, Klose, Mueller e Cacau (Germania); Gyan (rigore-Ghana); Gerrard (Inghilterra); Marquez (Messico); Koren (Slovenia); Tshabalala (Sudafrica); Dempsey (Usa); Kuyt (Olanda); Honda (Giappone); Alcaraz (Paraguay); De Rossi (Italia).

1 autorete: Agger (Danimarca).

CALCIO, MONDIALI: OLANDA-DANIMARCA 2-0

L'Olanda ha sconfitto 2-0 la Danimarca in un match valido per la prima giornata del gruppo E dei Mondiali. L'incontro è stato deciso da un autogol di Agger in apertura di ripresa e dal raddoppio firmato da Kuyt all'85'. In attesa della partita Giappone-Camerun, in programma alle 16, la nazionale 'orange' si porta al comando del girone con 3 punti.
(14/06/2010) (Spr)

Gonzales: «Il mio Paraguay è spregiudicato»

Julio Gonzalez è tornato a casa, ad Asunciòn. Alla vigilia del Natale 2005 già pregustava la convocazione per i Mondiali di Germania 2006. Coppia d’attacco Gonzalez-Santa Cruz. «Era già tutto deciso…», sospira. Poi quel terribile incidente d’auto, l’amputazione del braccio sinistro e l’altrettanto dolorosa “espulsione” da parte della Uefa che a 25 anni gli chiudeva la carriera per sempre. Un brutto colpo per lui, ma la fede in Dio e la passione per il calcio lo ha sempre sostenuto. «Il miglior abito di un uomo è la sua anima. Lo sport mi ha dato una ragione in più per vivere bene e condividere con gli altri». È la filosofia che Julio aveva quando scendeva in campo, le ultime due stagioni le aveva giocate con la maglia del Vicenza, è la stessa che ha ora che è tornato alle sue radici. Con la moglie, Maria Lourdes, oltre a crescere i suoi due figli Fabrizio e Maria Paz, allena al calcio, «ma prima di tutto alla vita», 250 “piccoli angeli” tra gli 8 e i 14 anni della “Cautera”, la “discarica”. Sono le creature randagie nell’immondezzaio della favela metropolitana di Asunciòn (2milioni di abitanti). Angeli a piedi nudi strappati dalla strada dalle associazioni, Aldea Sos e Scuola Calcio Siembra, che si sono unite al progetto di Inter Campus promosso da Gonzalez. «In questi anni ho rivisto il sorriso sulle labbra di bambini abbandonati appena indossano una maglietta pulita, nerazzurra, con dietro scritto il nome di Materazzi o Milito». Sono tornati a vivere grazie al calcio, questi piccoli sfuggiti per miracolo agli aguzzini che li usano per spacciare droga o per gettarli nel giro della prostituzione. E alla Cateura hanno trovato l’assist provvidenziale del loro idolo di sempre. «Ai ragazzi chiediamo di tornare a scuola e di studiare, altrimenti niente calcio. Lo facciamo per il loro bene, per garantirgli un futuro. Gli racconto spesso la mia storia di calciatore e gli dico che la pagella della Gazzetta del lunedì, in cui giudicavano la mia prestazione in campo, è volata via, quella della scuola invece resta per sempre e gli permetterà di entrare nel mondo del lavoro, di avere una famiglia, dei figli e di essere davvero felici».
Difficile però, dissuaderli dal sogno di diventare un calciatore ricco e famoso, specie in questi giorni di attesa Mundial e della grande sfida contro i campioni in carica dell’Italia. «Ad ogni partita il Paraguay si blocca, negozi e scuole chiuse e tutti davanti alla tv a tifare per la nostra nazionale. Con l’Italia di Marcello sarà ancora più emozionante». Chiama affettuosamente il nostro ct Marcello. «No -sorride- Lippi non lo conosco, ma lo stimo moltissimo. Ha fatto grandi cose in Germania e anche se non ha un fantasista io penso che la squadra azzurra non sia affatto più debole di quella di quattro anni fa. Da attaccante poi, trovo la coppia Gilardino-Pazzini tra le più potenti di questo campionato del mondo». È un inguaribile ottimista Julio che ha piena fiducia anche nel rinnovato Paraguay del ct Gerardo Martino, arrivato ad Asunciòn dall’Argentina. «Martino ha rivoluzionato la mentalità della squadra. Prima c’era un atteggiamento troppo sornione: difensivisti ad oltranza sperando prima o poi di trovare il “golletto”.
Ora i ragazzi sono molto più spregiudicati e quello che piace ai tifosi paraguayani è che si tratta di un gruppo che corre e dà l’anima per tutti i 90 minuti, trascinato da leader come Paulo Da Silva in difesa o Riveros a centrocampo e in attacco c’è Barrios che sta segnando sempre. Difetti? Un pizzico di inesperienza da parte di quei giovani che sono alla loro prima volta a un Mondiale. Ma tutto il nostro popolo ha la certezza che il Paraguay si qualificherà agli ottavi - come nel ’98 e nel 2002 - , insieme all’Italia».
A questo Mondiale saranno assenti due grandi sostenitori dell’Inter Campus e la loro mancata convocazione a Gonzalez non va giù. «Se l’Argentina avesse un vero ct, con gente come Messi e Tevez, avrebbe già il titolo in tasca.
Maradona ha commesso un “peccato mortale” che credo pagherà. Ma come si fa a lasciare fuori due bandiere del calcio come Javier Zanetti ed Esteban Cambiasso?» Viene da chiedergli allora, chi sarà la regina di Sudafrica 2010? «La Spagna tecnicamente è la nazionale che mi piace di più, è campione d’Europa, ma di solito ai Mondiali fallisce. Stessa storia dell’Inghilterra che però questa volta in panchina ha un grande come Capello. Il Brasile è sempre la squadra che gioca il calcio più spettacolare, ma alla fine oltre alla tecnica conta saper stare bene in campo con la testa. In questo l’Italia di “Marcello” è maestra e non mi meraviglierei di rivederla in finale». L’11 luglio, comunque vada, per Gonzalez sarà una data molto speciale. «È il giorno in cui dovrebbe nascere il nostro terzo figlio, Enzo Josuè. Fino ad allora vedrò le partite con i miei “angeli” della Cateura, faremo festa e pregheremo, perché sia un momento di rinascita per il Sudafrica e un Mondiale che porti la pace tra tutti i popoli».
Massimiliano Castellani - avvenire

Italia: la gioventù c’è, manca la classe

H o scritto che c’è del Mourinho in certe scelte tattiche di Lippi, vedi quella pretesa duttilità di attaccanti pronti a farsi difensori, come Eto’o e Milito, del che Iaquinta s’è assai lamentato; e solo domani, quando l’Italia affronterà il Paraguay del signor Gerardo Martino, sapremo se ho inteso bene o no le mosse del nostro ct. Di certo, c’è molto Mourinho nella pretattica dialettica organizzata a Casa Azzurri per tenere a bada i giornalisti ed evitare di prenderli a pesci in faccia come successe nel 2006.
Lippi ha organizzato la Sindrome d’Accerchiamento, ha realizzato Cime Tempestose, ha seminato zizzaniella per avere un certo clima di battaglia invero smarrito negli ultimi giorni. Ha dunque incaricato ­nell’ordine - Buffon, Zambrotta, Cannavaro e Gattuso, vale a dire i migliori suonatori del Berliner Ensemble, di rilasciare interviste polemizzanti con chissacchì (l’unico noto è Calderoli, il quale ci gode) onde agitare la vigilia. Buffon è stato saggio, responsabile, boia chi molla come sempre; Zambrotta gridava d’esser sveglio perchè l’avevano colto in piena pennica; Cannavaro diceva e diceva per la Patria ma nei suoi occhi - come in quelli di Paperon de’ Paperoni - brillava il simbolo del petrodollaro dubaiano; Gattuso, ahimè, sembrava interpretare, ieri, l’ultimo spot della campagna pubblicitaria “venite in Calabria”, con un cuore così e una lingua ormai inspessita da volgarità che secondo qualcuno 'fanno fino'. Ci è mancato - ma non si sa mai - l’intervento di un noto prestipedatore che attendiamo con ansia e che per ora ha fatto solo sapere di non esser pronto a scendere in campo con quattro ormai famose parole: «Non sono un Pirlo».
Parlano, i cari vecchi tromboni, e speriamo che siano pronti a metterci anche le caviglie, i muscoli, i polmoni; hablano hablano per distogliere l’attenzione dalle scelte di Lippi che potrebbero - dico potrebbero - essere rivoluzionarie per opporre adeguata resistenza all’assalto dei compagni di Edgar Barreto, eppoi alla Nuova Zelanda e infine alla Slovacchia del temibile (dico davvero) Marekiaro Hamsik. Gattuso ­scatenando i titolisti di tutti i blog - ha poi dato una notizia esclusiva ai cronisti attoniti: «È il mio ultimo Mondiale». Incredibile. Io vi do un’altra notizia: lo seguiranno una decina di colleghi. Ai quali oggi chiediamo, fuor d’ogni ironia, di mettercela tutta perchè il loro addio sia sempre più lungo e duri magari fino all’11 luglio. Nel frattempo, sollecitiamo gli ultimi arrivati a meritarsi la successione, la vittoria, magari il quarto titolo. Ce n’è, di gioventù, temo che manchi la classe, come ha precisato onestamente Cannavaro. E allora per l’ultima volta, mentre la Nazionale da tutti amata s’appresta a giocare la sua prima partita, dedico un pensiero a Lippi e al suo portavoce Gattuso: mi manca tanto Balotelli.

Argentina, è Maradona il vero show

DI VANNI ZAGNOLI
L’Argentina parte bene e si candida per il suo terzo ti­tolo mondiale. Facile l’e­sordio con la Nigeria, accreditata co­me sorpresa dall’allenatore del Pa­lermo Delio Rossi, in realtà in fase calante.
Diego Maradona aveva abbando­nato per doping Usa ’94, dopo il 4­0 con i verdi, in Sudafrica da allena­tore presenta un’Albiceleste vin­cente a anche se un po’ leziosa e di­stratta, che aveva rischiato l’elimi­nazione nel girone sudamericano.
La classe non è in discussione, ma gli argentini dalla sconfitta nella fi­nale di Italia ’90 non hanno più fat­to strada, nel campionato del mon­do. E non basta una partita per di­chiararli anti Brasile. Resta il fatto che la Nigeria non in­quadra mai la porta. Nel pri­mo tempo Gutierrez ( Jonas, sulla maglia, mentre a Tevez hanno impedito la scritta preferita, Carlitos) sbaglia l’intervento di testa, conce­dendo il sinistro (largo) a O­basi. Nessuna capriola di O­binna, l’attaccante che si era rivela­to nel Chievo senza sfondare all’In­ter, bocciato nel primo anno di Mourinho: qualche minuto del se­condo tempo e viene sostituito da Oba Martins, altro in ribasso dopo gli sprint da minorenne con Cuper. Argentina-Nigeria è stata la finale o­limpica del ’96, con successo degli africani, e di Pechino, riscatto bian­coceleste firmato Di Maria, ieri comprimario. Il risultato è lo stesso di due anni fa, 1-0, al 6’ tuffo di Hein­ze, su angolo da destra: sui corner la difesa africana marca colpevol­mente a zona. Per Messi tre sinistri fenomenali nella prima frazione pa- rati da Enyeama, che dice no anche a Higuain. Il ct svedese Lagerback, con le Aquile solo da febbraio, non può limitare il talento della Pulce, a 23 anni pronto per lasciare il segno in nazionale, dopo avere vinto tut­to con il Barcellona, esclusa l’ultima Champions. Maradona a 21 fallì Spagna 1982, adesso gli ha offerto le chiavi dell’Argentina. Ma è pro­prio Dieguito il protagonista asso­luto. Salta dalla panchina, corre, e­sulta, scoppia dentro la giacca e cra­vatta imposta dalle figlie che l’ave­vano pregato di abbandonare la tu­ta.
In campo invece Veron ha il passo stanco dei suoi 35 anni, viene da due Palloni d’oro sudamericani conse­cutivi, è professionista da metà del­la sua vita, rischia di essere la palla al piede dei sogni di una nazione che vuole il titolo anche per uscire dalla crisi economica: il ct gli ri­sparmia l’ultimo quarto d’ora, ba­ciandolo al momento del cambio per Maxi Rodriguez.
Milito ieri ha compiuto 31 anni, per 78 minuti l’interista protagonista as­soluto di scudetto e Champions è rimasto in panchina, una scelta quasi blasfema considerando le tan­te occasioni sprecate dai suoi com­pagni. Bene comunque ha giocato Messi, che nel secondo tempo avvi­cina due volte il palo, senza mai su­perare il portiere avversario che ha mantenuto in partita la Nigeria ne­gando il raddoppio anche a Higuain. Per gli africani due palle dell’1-1, U­che sbaglia la più invitante. Buona la prima, Maradona può esultare.
Diego ct scatenato e vittoria sofferta per la sua squadra che spreca molto. La Nigeria sfiora il pari nel finale Decide la rete di Heinze
(avvenire)

Come vive la gente comune il mondiale tanto atteso

JOHANNESBURG, 13 giugno - Mandilakhe Majikazana, 21 anni, spazzino dal venerdì alla domenica, otto ore al giorno, per 13,98 rand l'ora, cioè 1,30 euro.

1) La favorita del Mondiale?
Secondo me sono i Bafana Bafana, siamo stati sfortunati contro il Messico ma ho visto che hanno anima e andranno avanti fino all'ultimo.

2) Come segui il Mondiale?
A casa non abbiamo la televisione, ma ho visto Argentina-Nigeria, in un pub. Match molto tosto. I sudamericani sono forti, soprattutto in attacco.

3) Una cosa di Cape Town che noi europei non notiamo.
La povertà che c'è dove abito io, a Khayelitsha, quindici minuti da Cape Town: in pochi possono seguire il Mondiale, in alcune zone non abbiamo neanche il bagno e ci hanno messo dei bagni all'aperto, senza coperture. Ma la gente si vergogna a farla così.

Massimo Basile - corrieredellosport