Sport Land News: Italia
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Volley femminile: Italia campione d'Europa




Belgrado, 4 settembre 2021 - In una partita esaltante dove ha sempre dominato sulla temutissima Serbia, la nazionale femminile di volley si laurea campione d'Europa per la terza volta nella sua storia. A Belgrado le azzurre superano in finale le padrone di casa della Serbia per 3-1: 24-26, 25-22, 25-19, 25-11. Alla 'Stark Arena' di Belgrado davanti a oltre 20.500 spettatori la vittoria delle azzurre ha un sapore ancora più dolce, contando che la finale del campionato europeo si giocava proprio contro quella Serbia che ha eliminato le azzurre alle Olimpiadi di Tokyo 2020: per combinazione era esattamente un mese fa, il 4 agosto. Le ragazze hanno lottato dall'inizio alla fine, soffrendo nel primo set combattuto punto a punto e poi andando in crescendo fino al set conclusivo, dominato.
Il ct Mazzanti: risultato straordinario

Esulta il ct dell'Italvolley femminile Davide Mazzanti: "E' stata un'estate lunga, in cui abbiamo faticato, ma le ragazze hanno fatto qualcosa di straordinario". E confessa: "E' stata una fatica incredibile riandare in campo, riuscire a tornare a divertirsi. E' stato bello vedere le ragazze in queste ultime partite divertirsi ed esprimere quello che era il loro talento. Le ragazze sono state bravissime, è difficile trovare le parole, è stato un periodo tostissimo ma sono contento per loro e per il movimento, ci serviva".


Sylla: non ci siamo mai abbattute
"Non riesco a crederci, sono felicissima, abbiamo giocato un ottimo match", dice Miriam Sylla, che non riesce a trattenere la gioia per il titolo europeo. "Sapevamo che ogni volta è dura contro la Serbia e ci siamo ricordate della partita alle Olimpiadi - il riferimento allo 0-3 nei quarti di Tokyo - Non avevamo giocato come sapevamo ma abbiamo deciso di venire qui a dimostrare qualcosa e abbiamo dimostrato quello che sappiamo fare. Dopo l'Olimpiade non ci siamo abbattute, abbiamo lavorato duro perché volevamo vincere qualcosa".
Egonu miglior giocatrice

E' stata una vittoria di squadra, ma su tutte hanno spiccato una fantastica Myriam Sylla, la capitana che ha alzato la coppa, e la solita Paola Egonu, premiata come miglior giocatrice del torneo. Ma davvero, tutte hanno portato il loro contributo stringendo i denti anche quando le serbe sembravano volare sulle ali dell'entusiasmo del rumorosissimo pubblico di casa.
Egonu ha portato 29 punti, Sylla 20, poi ci sono i 13 della Pietrini, gli 8 della Danesi, i 2 della Malinova e uno della Chirichella. Dall'altra parte la temutissima Boskovic è partita in modo travolgente ma ha perso via via lucidità.
Dal 2018 le azzurre contro la Serbia avevano sempre perso nei grandi appuntamenti. Tre anni fa nella finale del Mondiale le azzurre furono argento, nel 2019 vennero eliminate nella semifinale dell'Europeo e alle Olimpiadi di Tokyo l'uscita di scena ai quarti di finale. La Serbia negli ultimi dieci anni ha vinto tre volte il titolo continentale, nel 2011 nel torneo che si era svolto in Serbia e in Italia, nel 2017 sui campi di Azerbaigian e Georgia, e nel 2019 in ben quattro Paesi.
Sylla: non ci siamo mai abbattute

"Non riesco a crederci, sono felicissima, abbiamo giocato un ottimo match", dice Miriam Sylla, che non riesce a trattenere la gioia per il titolo europeo. "Sapevamo che ogni volta è dura contro la Serbia e ci siamo ricordate della partita alle Olimpiadi - il riferimento allo 0-3 nei quarti di Tokyo - Non avevamo giocato come sapevamo ma abbiamo deciso di venire qui a dimostrare qualcosa e abbiamo dimostrato quello che sappiamo fare. Dopo l'Olimpiade non ci siamo abbattute, abbiamo lavorato duro perché volevamo vincere qualcosa".
Egonu miglior giocatrice

E' stata una vittoria di squadra, ma su tutte hanno spiccato una fantastica Myriam Sylla, la capitana che ha alzato la coppa, e la solita Paola Egonu, premiata come miglior giocatrice del torneo. Ma davvero, tutte hanno portato il loro contributo stringendo i denti anche quando le serbe sembravano volare sulle ali dell'entusiasmo del rumorosissimo pubblico di casa.
Egonu ha portato 29 punti, Sylla 20, poi ci sono i 13 della Pietrini, gli 8 della Danesi, i 2 della Malinova e uno della Chirichella. Dall'altra parte la temutissima Boskovic è partita in modo travolgente ma ha perso via via lucidità.
Dal 2018 le azzurre contro la Serbia avevano sempre perso nei grandi appuntamenti. Tre anni fa nella finale del Mondiale le azzurre furono argento, nel 2019 vennero eliminate nella semifinale dell'Europeo e alle Olimpiadi di Tokyo l'uscita di scena ai quarti di finale. La Serbia negli ultimi dieci anni ha vinto tre volte il titolo continentale, nel 2011 nel torneo che si era svolto in Serbia e in Italia, nel 2017 sui campi di Azerbaigian e Georgia, e nel 2019 in ben quattro Paesi.
Quotidiano Nazionale
Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci

Italia caput mundi. Campioni di tutto, una magica estate azzurra da padroni dello sport


Tutto ebbe inizio sabato 3 luglio 2021. Le azzurre del softball piegarono 9-5 l’Olanda, confermandosi sul trono continentale: si trattava del principio di quella che sarebbe diventata la più entusiasmante e memorabile estate dello sport italiano. Il giorno dopo si materializzò una nuova impresa: a Belgrado la Nazionale di basket sconfisse i padroni di casa della Serbia, sulla carta inarrivabili, qualificandosi per le Olimpiadi dopo 17 anni di attesa. Era il primo fine settimana di luglio e spirava un vento azzurro foriero di estasi inimmaginabili.

11 luglio 2021, una data scolpita per sempre nella storia, che non potremo mai dimenticare. Un italiano in finale a Wimbledon, Matteo Berrettini, e la Nazionale di calcio nell’atto conclusivo degli Europei. Quel giorno, sulla scena planetaria, c’era solo l’Italia, unico ed indiscusso ombelico del mondo. Lo snervante ritornello del ‘Football’s coming home’ trasformato in ‘coming Rome’. Gli eroi di Wembley che fecero piangere una nazione intera, guidati dal deus ex machina Roberto Mancini. Una apoteosi che ha fatto scoppiare di gioia un popolo intero. “Chi mi ferma per la strada, mi dice semplicemente grazie”, ha spiegato il ct in conferenza stampa. Ci accodiamo ai ringraziamenti.

Archiviate le notti magiche inglesi, ignoravamo che il meglio doveva ancora venire…Le Olimpiadi di Tokyo sono un ricordo che custodiremo gelosamente tra i nostri ricordi più dolci. 40 medaglie, record assoluto per l’Italia: 10 ori, 10 argenti, 20 bronzi, decimo posto nel medagliere, ma settimo per numero di podi complessivi. E anche qui una data indelebile: domenica 1° agosto 2021. La prima settimana dei Giochi, diciamoci la verità, non era stata scintillante, condizionata in particolar modo dalle controprestazioni di scherma e tiro, le due miniere storiche per il Bel Paese. Vigeva il rischio, concreto, di una posizione nel medagliere tutt’altro che lusinghiera. Sino all’arrivo dei profeti che hanno cambiato per sempre lo sport italiano: Gianmarco Tamberi e Marcel Jacobs. Quel giorno l’Italia poté affermare con orgoglio di avere l’uomo più veloce del mondo e quello che salta più in alto. Un italiano che vince i 100 metri nell’atletica, la gara più prestigiosa delle Olimpiadi: non avremmo osato sperarlo neppure nel più beato dei sogni…Si tratta dell’impresa più grande della storia del nostro sport. Quel 1° agosto 2021, ad ogni modo, comprendemmo che davvero più nulla era impossibile. Quelle meravigliose imprese si trasformarono in un volano irresistibile anche per gli altri azzurri, che nei giorni seguenti collezionarono ori in serie, con l’atletica capace di arrivare addirittura a quota 5 titoli complessivi: solo gli Stati Uniti fecero meglio…Archiviati gli inebrianti fuochi d’artificio dei Giochi, abbiamo poi celebrato la straordinaria affermazione di Camila Giorgi nel prestigioso WTA di Montreal, torneo che assegna 1000 punti in classifica, dunque secondo solo ai quattro Slam nell’ordine gerarchico: non poteva mancare anche il tennis nei festeggiamenti, uno degli sport in assoluto più in crescita nel panorama italiano.


Nemmeno due settimane dopo le Olimpiadi, ci siamo poi esaltati con gli incommensurabili azzurri delle Paralimpiadi. Anche in questo caso un’edizione memorabile: 14 ori, 69 medaglie e top10 nel medagliere. Numeri da brividi, se pensiamo che l’Italia fece meglio solo nella pionieristica prima edizione di Roma 1960, quando vinse il medagliere con 29 ori e ben 80 podi totali. La sensazione è che a Parigi 2024 si possa fare ancora meglio…Come scoprirete su OA Sport, l’Italia è al decimo posto anche nel medagliere complessivo che somma gli allori di Olimpiadi e Paralimpiadi, mettendosi alle spalle, tra le altre, Germania e Francia. Siamo una super potenza dello sport mondiale, c’è poco da aggiungere.

Ed eccoci a sabato 4 settembre. Esattamente 2 mesi dopo il Preolimpico di basket, da Belgrado a Belgrado, un cerchio che si chiude. Questa volta è toccato alla Nazionale di volley femminile tornare sul trono continentale a distanza di 12 anni, spazzando via in un colpo solo l’amarezza per la prematura eliminazione ai Giochi. Anche in questo caso, come già accaduto ai ragazzi del ct Sacchetti ed agli eroi di Wembley, il trionfo è maturato in trasferta: non è un caso, perché l’Italia sa storicamente esaltarsi proprio nelle situazioni più complesse, quando tutto sembra remargli contro. Per Paola Egonu e compagne la vittoria degli Europei non rappresenta un mero contentino post-olimpico, bensì il primo tassello per aprire un ciclo e che dovrà portare a sfatare il grande tabù della nostra pallavolo a Parigi 2024.

Le giornate iniziano ad accorciarsi, la frescura della sera annuncia i primi barlumi dell’autunno. Eppure l’eco delle gesta azzurre di un’estate ammaliante non accenna a placarsi. Ci sentiamo i padroni dello sport, figli orgogliosi dell’Italia caput mundi. E chissà che la coda di questa magica estate non possa regalarci ancora qualche sorpresa…

Foto: Lapresse

Calcio: "Mancini Day", festa con ct azzurro a Jesi il 15/09

 

La città natale di Roberto Mancini, Jesi, abbraccerà il ct della Nazionale, vittoriosa agli Europei, nel "Mancini day" il 15 settembre al Palazzetto dello Sport 'Ezio Triccoli'. Una festa attesa, e promessa dal Comune, fin dall'11 luglio scorso, quando la nazionale conquistò il tetto d'Europa, battendo ai rigori l'Inghilterra.

L'appuntamento, dalle ore 21 e con regia a cura della Fondazione Pergolesi Spontini, vedrà sul palco Roberto Mancini e il giornalista sportivo Marino Bartoletti che condurrà una serata in cui si alterneranno anche proiezioni degli Europei e momenti musicali dal vivo, con i giovani talenti del Time Machine Ensemble diretti dal maestro Marco Attura. L'ingresso sarà libero e con obbligo di prenotazione e di Green pass, per un massimo di 1.200 spettatori distanziati in base alle norme anticovid. Sarà - spiega in una nota il Comune - una serata "che vuole ulteriormente suggellare lo straordinario affetto della città nei confronti del Mancio". Nell'occasione, il sindaco Massimo Bacci conferirà al tecnico di Jesi il titolo di "Ambasciatore di Jesi nel mondo", così come deciso all'unanimità in Consiglio comunale. L'Ambasciatore di Jesi è l'onorificenza destinata a persone le cui attività e storia personale le rendono fortemente legate al territorio jesino, e tali da caratterizzarle e rappresentarle in maniera particolarmente significativa. "Sarà un momento di grande condivisione - fa sapere il sindaco - per questo abbiamo deciso di organizzarlo nella struttura più capiente della città. La Nazionale ci ha regalato questa estate straordinarie emozioni e il suo allenatore è stato da tutti considerato il vero artefice di questo successo, dimostrandosi non solo un ottimo selezionatore sotto il profilo tecnico, ma anche una persona con grande impronta umana che ha saputo costruire un vero gruppo. Bellissimo vederlo qui a Jesi per tanti giorni subito dopo l'Europeo, sempre disponibile con quanti si sono voluti fare una foto o semplicemente salutarlo.
    Ha certamente contribuito ad attirare su Jesi i riflettori nazionali ed europei e lo si è visto anche con il significativo numero di turisti arrivati in queste settimane. Dedicargli una festa era il minimo che potessimo fare". (ANSA).

Pallavolo, Europei donne: 3-1 all'Olanda, Italia in finale

 

La Nazionale italiana femminile si è qualificata per la finale dell'Europeo di pallavolo, battendo in semifinale l'Olanda con il punteggio di 3-1 (25-19, 25-17, 16-25, 25-18). Oggi alle ore 20 le azzurre guidate da Mazzanti si giocheranno il titolo continentale contro la Serbia a Belgrado.

Basket: a Tallin Italia in campo dopo 9 mesi

 A distanza di nove mesi torna in campo la Nazionale maschile di basket: dopo le due vittorie delle ragazze di coach Lardo nella 'bolla' di Riga, è il momento della selezione guidata dal ct Meo Sacchetti. Oggi a Tallinn l’Italia affronta la Macedonia del Nord nella prima gara della seconda finestra di qualificazione a EuroBasket 2022 (Tv: Sky Sport Arena, ore 15.00). Copyright © Avvenire



Dieci azzurri in isolamento fiduciario, in 18 a Coverciano

 

Comincia a comporsi il gruppo della Nazionale, chiamato ad affrontare i prossimi tre match: l'amichevole Italia-Estonia di mercoledì 11 allo stadio 'Artemio Franchi' di Firenze e le ultime due sfide di Nations League, Italia-Polonia domenica 15 allo 'Stadio Città del Tricolore' di Reggio Emilia e Bosnia Erzegovina-Italia di mercoledì 18 a Sarajevo.
    Rispetto al gruppo di 41 convocati, infatti, 18 calciatori sono in arrivo in queste ore al Centro Tecnico federale di Coverciano: Belotti, Bernardeschi, Calabria, Cragno, Criscito, Di Lorenzo, El Shaarawy, Emerson, Gagliardini, Grifo, Lasagna, Orsolini, Pellegri, Luca Pellegrini, Pessina, Sirigu, Soriano e Tonali.


    E' stato invece estromesso dalla lista dei convocati Ogbonna, infortunatosi ieri. Da valutare Romagnoli dopo l'indisponibilità prima di Milan-Verona.
    Previsto per martedì sera l'arrivo di un altro gruppo di 8 calciatori, ai quali il Ct Mancini già in fase di convocazione aveva concesso 48 ore in più: Bonucci, Chiesa, Donnarumma, Florenzi, Insigne, Jorginho, Kean e Meret. Con loro, è previsto l'arrivo dei tre calciatori del Sassuolo (Berardi, Caputo e Locatelli), per i quali l'isolamento fiduciario dovrebbe completarsi appunto martedì.
    Restano tuttora in isolamento fiduciario, oltre allo stesso Mancini, questi dieci calciatori: Acerbi, Barella, Biraghi, Castrovilli, Cristante, D'Ambrosio, Immobile, Mancini, Lorenzo Pellegrini, e Spinazzola (tra l'altro uscito per infortunio in Genoa-Roma).

ansa

Italia Campione del Mondo di Parapendio

Comunicato stampa
Joachim Oberhauser campione del mondo 2019

Dopo il successo nei mondiali di deltaplano lo scorso luglio, il tricolore sventola anche sul podio del 16° Campionato del Mondo di volo in parapendio che si è chiuso a Krushevo in Macedonia.
Joachim Oberhauser, pilota di Termeno (Bolzano), 43 anni, esperto di macchine agricole nella vita, è il nuovo Campione del Mondo. Insieme a lui il team Italia vince per la prima volta identico titolo a squadre in condivisione con la Francia. Oltre che da Oberhauser, la nazionale azzurra comprendeva la milanese Silvia Buzzi Ferraris, Christian Biasi di Rovereto (Trento), Marco Busetta di Paternò (Catania), Alberto Vitale pilota ragusano trapiantato a Bologna e Alberto Castagna di Cologno Monzese (Milano) in veste di CT.
Il successo è scaturito al termine di dieci task, una al giorno, su percorsi dai 65 ai 130 chilometri. Giudici di gara i funzionari della FAI, Fédération Aéronautique Internationale.
Osso duro da battere per i 150 piloti iscritti in rappresentanza di 48 nazioni quelli francesi, campioni del mondo uscenti a squadre, individuale maschile e femminile. In pratica tutte le medaglie erano loro e non si sono smentiti neppure nei cieli macedoni prendendo all’inizio il comando della gara. Per gli azzurri sono stati dieci giorni di passione, su è giù per la graduatoria fino alla svolta nella settima giornata quando Oberhauser è riuscito a scalzare Honorin Hamard dal comando. Alla fine al francese andrà la medaglia di bronzo a pari merito con Vladimir Bacanin (Serbia) e dietro al russo Gleb Sukhotskiy, vice campione del mondo
Un altro momento importante per l’Italia quando Marco Busetta ha vinto la penultima prova portando al team i punti necessari per prendere il comando della classifica a squadre. La reazione dei francesi non si è fatta attendere, tanto che a giochi chiusi i transalpini raggiugeranno gli azzurri sul gradino numero uno del podio. Seguono Giappone e Svizzera.
Tra le quote rosa, impossibile battere Méryl Delferriere (Francia) che ha mantenuto il comando sulle 21 colleghe per tutto il campionato. Medaglia d’argento alla svizzera Yael Margrlisch; quella di bronzo a Ellis (Australia).
Dopo questa impresa possiamo guardare all’Italia come la nazione più forte al mondo nel volo libero in parapendio e deltaplano, laddove per libero si intende il volo senza motore, sulle ali del vento e delle correnti d’aria ascensionali. Non si ricorda neppure un altro sport nel quale atleti azzurri abbiano vinto di più.


Gustavo Vitali - Ufficio Stampa
la nazionale italiana di parapendio campione del mondo 2019

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone

Parapendio azzurri pronti alla conquista del mondo

Comunicato stampa per news.oggi@yahoo.it

È sbarcata a Kruscevo nella Macedonia del nord la nazionale che rappresenterà l’Italia alla 16.a edizione dei Campionati del Mondo di parapendio organizzata sotto l’egida della FAI, Fédération Aéronautique Internationale.
Fanno parte del team azzurro la milanese Silvia Buzzi Ferraris, Christian Biasi di Rovereto (Trento), Marco Busetta di Paternò (Catania), Joachim Oberhauser di Termeno (Bolzano), Alberto Vitale pilota ragusano trapiantato a Bologna e Alberto Castagna di Cologno Monzese (Milano) in veste di CT.
Tutti francesi i titoli da difendere a partire da quello a squadre e poi quelli individuali con Pierre Remy il maschile e Seiko Fukuoka Naville il femminile. Li avevano conquistati in Italia nel 2017. Ci proveranno le 48 nazioni iscritte per un totale di 146 piloti, comprese 21 donne. L’Italia si presenta come vice campione d’Europa a squadre, titolo conquistato lo scorso anno in Portogallo. La manifestazione si chiuderà il 18 agosto.
Kruscevo, posta a 1350 metri di altitudine e a 159 km dalla capitale macedone Skopje, è la città più alta dei Balcani. I piloti utilizzeranno principalmente due siti di decollo, uno a 1420 metri di altitudine esposto verso la valle della Pelagonia e l’altro molto vicino al primo a 1440 metri. Da qui i piloti spiccheranno i voli lungo percorsi che potrebbero toccare distanze prossime ai 100 km. Sono previsti dieci prove, una al giorno meteo permettendo, inframezzate da un giorno di riposo. Sommando i risultati di queste sarà compilata la classifica finale per eleggere i nuovi campioni del mondo di volo in parapendio.

Nel frattempo, dopo i mondiali di deltaplano che hanno visto l’ennesimo trionfo azzurro, i cieli del Friuli ospiteranno dal 9 al 15 agosto la tappa italiana della Coppa del Mondo di volo acrobatico in parapendio AcroMax. Sette giorni con i migliori piloti di questa disciplina che coloreranno il cielo sopra il Lago dei Tre Comuni (Udine) cosiddetto dai paesi che vi si affacciano, Cavazzo, Bordano e Trasaghis, una cinquantina di piloti stranieri e nostrani si sfideranno per la conquista della Coppa del Mondo di volo acrobatico in parapendio. Organizza la manifestazione con epicentro a Trasaghis il Volo Libero Friuli che ha anche in calendario il campionato del mondo 2020 di questa specialità.

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL
Associazione Nazionale Italiana Volo Libero 


segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone

Per la decima volta, le ultime sei consecutive, l’Italia conquista il titolo di campione del mondo di volo in deltaplano.


Azzurre anche le medaglie d’oro e d’argento nell’individuale con Alessandro Ploner, pilota di San Cassiano (Bolzano), e Christian Ciech trentino trapiantato a Varese. Per Ploner è il suo terzo titolo mondiale mentre Ciech lo aveva vinto nel 2015. Aggiungendo i cinque titoli europei e le tante medaglie individuali, non si ricorda una disciplina sportiva nella quale una rappresentanza tricolore abbia vinto di più.

Gli azzurri hanno condotto i giochi fin dalle prime battute, mantenendo la testa delle classifiche durante tutte le nove task disputate, una al giorno. Annullate altre due per meteo avversa. Solo il tedesco Primoz Gricar è riuscito ad arginare lo strapotere italiano, finendo il campionato con un meritato terzo posto davanti allo svizzero Peter Neuenschwander e al francese Mario Alonzi. Nella classifica a squadre seguono l’Italia Brasile, Austria, Germania e Giappone.

Teatro del trionfo i cieli del Friuli e quelli delle vicine Slovenia e Austria dove talvolta sono sconfinati i percorsi assegnati ai 120 piloti in rappresentanza di 29 nazioni, 75 km il più breve, 200 il più lungo, distanze coperte sfruttando come “motore” le correnti d’aria ascensionali e l’efficienza delle ali. Direttore di gara il friulano Luigi Seravalli; addetto alle previsioni meteo l’istruttore vicentino Damiano Zanocco.

Gli altri azzurri in gara: Filippo Oppici di Sala Baganza (Parma) nono classificato, Marco Laurenzi di Veroli (Frosinone) undicesimo, Davide Guiducci di Villa Minozzo (Reggio Emilia), Tullio Gervasoni di Brescia, Suan Selenati di Enemonzo (Udine) e Manuel Revelli di Cervasca (Cuneo).  Alle stelle il varesino di Castiglione Olona Flavio Tebaldi, storico CT della squadra, coadiuvato da Elia Piccinini di Castellarano (Reggio Emilia).

Centro operativo a Tolmezzo (Udine) che ha ospitato numerose manifestazioni collaterali oltre le cerimonie di apertura e chiusura. Valutate in 7000 le presenze giornaliere in media. Numeroso lo stuolo degli operatori sul campo, vera locomotiva senza la quale nessuna gara di volo libero potrebbe esistere, oltre 40 persone coordinate da Bernardo Gasparni, dal responsabile alla sicurezza Giovanni Rupil e da Aero Club Lega Piloti che hanno raccolto un’ennesima medaglia se mai si potesse così premiare la loro efficiente e unanimemente apprezzata organizzazione. Fondamentale il supporto della regione Friuli Venezia Giulia, di Promo Turismo FVG, del Comune di Tolmezzo e degli enti locali.

Ufficio Stampa FIVL

Associazione Nazionale Italiana Volo Libero
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone

Pallanuoto, Italia batte Spagna 10-5: il Settebello è campione del mondo Gli azzurri trionfano a Gwangju: per la nazionale italiana è il quarto titolo iridato

© EPA

ansa
L'Italia di pallanuoto maschile trionfa a Gwangju. Il Settebello allenato da Alessandro Campagna vince la medaglia d'oro al Mondiale battendo la Spagna 10 a 5 in finale. Per la nazionale italiana è il quarto titolo iridato, otto anni dopo l'ultimo, conquistato a Shanghai. Dai parziali (2-2, 5-3, 8-4) emerge la superiorità dimostrata del gruppo azzurro. La vittoria è stata festeggiata da tutto lo staff, compreso il ct, con un tuffo nella piscina insieme con la squadra neocampione.

Campagna "partita perfetta, ragazzi esemplari" - "Partita perfetta in una giornata perfetta. Oggi dovevamo fare venire fuori la nostra personalità e il nostro ritmo e i ragazzi sono stati esemplari". Così il Ct dell'Italia di pallanuoto, Alessandro Campagna, dopo il trionfo nella finale del Mondiale. "Quando vedi i giocatori che fanno tutto quello che prepari, vuol dire che sei un allenatore fortunato", ha proseguito, dicendosi poi "orgoglioso" di aver partecipato, da giocatore o tecnico, a tre dei quattro titoli iridati vinti dal Settebello. "Non stavamo bene all'inizio del torneo - ha affermato ancora - ma abbiano saputo soffrire e nella sofferenza siamo venuti fuori. Anche oggi c'è stato un arbitraggio discutibile, con 16 espulsioni a sei a nostro sfavore. Questo mondiale è stato un buon allenamento in vista delle Olimpiadi del prossimo anno, dove la pressione e la sofferenza saranno tripli". "E' un Italia - ha concluso Campagna - che rende orgogliosi tutti gli italiani".

MONDIALI DI NUOTO: OGGI L'ITALIA A CACCIA DI DUE MEDAGLIE


 QUADRELLA NEGLI 800 STILE, POI IL SETTEBBELLO IN FINALE L'Italia del nuoto va a caccia di altre due medaglie ai Mondiali di Gwangju, in Corea del Sud. Alle 11:30 il Settebello prova l'impresa storica nella finale contro i favoriti della Spagna. Più tardi, alle 14:25, Simona Quadarella cercherà di conquistare la seconda medaglia, dopo l'oro dei 1.500, nella finale degli 800 stile libero. (ANSA).

Calcio / Sassuolo Campionato Europeo Under 19 in Armenia: convocato Giacomo Raspadori



E' stata diramata la lista definitiva dei 20 "Azzurrini" per il Campionato Europeo Under 19 che si disputerà in Armenia dal 14 al 27 luglio. Fra i convocati dall'Allenatore Federale Carmine Nunziata c'è anche l'attaccante del Sassuolo Giacomo Raspadori.
Il raduno è previsto per mercoledi' 10 luglio a Roma, la partenza per l'Armenia giovedì 11 luglio. L'Italia è stata inserita nel Gruppo A con i padroni di casa dell'Armenia, ilPortogallo e la Spagna. Nel Gruppo B invece Repubblica CecaEireNorvegia eFrancia. Accedono alle semifinali le prime due classificate di ogni girone.
Il programma delle partite della fase eliminatoria:
Domenica 14 Luglio (ore 19 italiane): Italia-Portogallo al "Banants Stadium" di Yerevan.
Mercoledì 17 Luglio (ore 19 italiane): Armenia-Italia al "Republican Stadium" di Yerevan.
Sabato 20 Luglio (ore 19 italiane): Spagna-Italia al "FFA Academy Stadium" di Yerevan.
Tutte la partite dell'Italia saranno tasmesse da Rai Sport.
sassuolocalcio.it

Deltaplani pronti al decollo per il titolo mondiale nei cieli del Friuli

Comunicato stampa per news.oggi@yahoo.it

 
La XXII edizione dei Campionati del Mondo di deltaplano è pronta a spiccare il volo.
Per la quarta volta l’Italia ospita la massima competizione mondiale dopo quelle del 1999, 2008 e del 2011 tutte volate in Umbria. Questa volta, dal 13 al 27 luglio, toccherà ai cieli del Friuli e non solo perché non si può escludere sconfinamenti nelle vicine Austria e Slovenia. Dipenderà dai percorsi di gara che in buone condizioni possono superare i 100 km e anche dalla meteo che condizionerà pure la scelta del sito di decollo e quello di atterraggio. A disposizione il monte Crostis in Carnia, il Cuarnan sopra Gemona e il Valinis a Meduno (Pordenone); atterraggio ufficiale a Bordano e base operativa a Tolmezzo entrambe in quel di Udine. Grazie al sistema live tracking i voli, uno al giorno meteo permettendo, potranno essere seguiti momento per momento sulla pagina facebook, e nel sito ufficiale dell’evento, oltre che su un mega schermo al centro operativo.

Ai nastri di partenza un massimo di 125 piloti in rappresentanza di 29 nazioni. La squadra nazionale italiana si presenta dall’alto dei suoi nove titoli iridati, dei quali cinque consecutivi, l’ultimo due anni or sono a Brasilia, più cinque europei e una pioggia di medaglie nell’individuale. Tuttavia il CT degli azzurri, il varesino di Castiglione Olona Flavio Tebaldi, non fa mistero dell’arduo compito che i nostri si apprestano ad affrontare. Avranno di fronte nazioni come la Repubblica Ceca che in Brasile ci ha dato del filo da torcere. Anche Gran Bretagna, Australia e Austria non staranno a guardare, senza contare che qualche out sider potrebbe spuntare all’orizzonte.

La formazione italiana non si discosta molto da quella che ha vinto il titolo in Sudamerica e lo scorso anno quello europeo in Macedonia: Alex Ploner di San Cassiano (Bolzano), Cristian Ciech di Folgaria (Trento) e varesino di adozione, Filippo Oppici di Sala Baganza (Parma), Davide Guiducci di Villa Minozzo (Reggio Emilia), Tullio Gervasoni di Brescia, Suan Selenati di Enemonzo (Udine), Marco Laurenzi di Veroli (Frosinone) e l’esordiente Manuel Revelli da Cervasca (Cuneo). Aiutante in campo del team leader Tebaldi sarà Elia Piccinini di Castellarano (Reggio Emilia).
Molte e per tutti i gusti le manifestazioni di contorno ai mondiali: dallo sport alla musica, dal cinema all’enogastronomia. Sfilata delle nazioni il 13 luglio; premiazione il 27.
Ufficio Stampa FIVL

Associazione Nazionale Italiana Volo Libero

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone

Atletica Leggera, Italia. «Ecco le speranze azzurre»

Gjetia, Scotti, Romani e Sibilio hanno vinto la 4x400 ai Mondiali under 20 di atletica a Tampere (Giancarlo Colombo)

Gjetia, Scotti, Romani e Sibilio hanno vinto la 4x400 ai Mondiali under 20 di atletica a Tampere (Giancarlo Colombo)
I numeri e le medaglie parlano chiaro e levano i dubbi: la baby Italia dell’atletica corre forte ed è vincente. Multietnica con la foto delle quattro ragazze tutte di colore che ha fatto scalpore, e talentuosa, questa è l’Italia del futuro capace di vincere una medaglia d’oro, come quella della staffetta 4x400 metri che ha trionfato davanti a Stati Uniti e Gran Bretagna nell’ultima giornata dei mondiali under 20 che si sono tenuti a Tampere. Gjetia, Romani, Sibilio e Scotti il magico quartetto che ha piazzato pure il record italiano, forse il record europeo (c’è un giallo in atto con la federazione mondiale) e pure il primato mondiale stagionale. 36 finalisti tra Europei under 18 di due settimane fa in Ungheria e la rassegna iridata per i minori di 20 anni, un record storico di 12 piazzamenti tra i primi 8, ben 18 primati personali battuti e per la prima volta 4 staffette su 4 tutte in finale. Italia in cima al mondo, così come accadde in quella calda domenica di fine agosto del 2004 quando Stefano Baldini vinse l’oro olimpico in maratona ad Atene. Baldini dal 2010 è il responsabile del settore giovanile della Federazione di atletica, il ct dei giovanissimi, a lui il compito di preparare gli azzurri del domani, impegno non facile a giudicare dalla crisi nera in cui l’Italia dei grandi è precipitata in questi anni. Più di una volta tra mondiali e Olimpiadi siamo tornati a casa con “zero tituli”, ma ora il futuro sembra roseo: «Mi aspettavo tutto questo, mi aspettavo il record italiano della 4x400, forse non l’oro, ma una grande prestazione sicuramente sì. Mi aspettavo i primati personali dei ragazzi, il loro entusiasmo e la loro voglia di fare». Baldini parla appena rientrato dalla Finlandia: «È accaduto che sia gli under 20 che gli under 18 abbiano espresso prestazioni superiori alla media. Ma non è un caso, questo è il frutto di esperienza internazionale che hanno già potuto vivere due anni fa quando da Allievi hanno fatto gli Europei a Tbilisi e l’anno scorso a Grosseto gli Europei juniores. Tanti di loro hanno anche gareggiato a fine giugno ai Giochi del Mediterraneo under 23. Insomma seppur neanche ventenni hanno già maturato ampia esperienza internazionale». Campioni da giovani se n’è visti tanti nella storia di qualsiasi disciplina sportiva, ma questo non significa continuare a vincere da adulti, anche in questo caso il ct non ha dubbi: «Questi ragazzi non li perdiamo, hanno già la mentalità da professionisti. Andrea Dellavalle, il capitano, seppur infor- tunato era presente comunque a Tampere, gli altri, pochi, infortunati li stiamo recuperando ». Sia chiaro, quest’oro mondiale conquistato domenica è solo la ciliegina sulla torta, la ricetta Baldini sta producendo talenti ed entusiasmo da diversi anni, considerando anche l’effetto Tortu, il velocista gioiellino che a soli vent’anni compiuti ha battuto lo storico record di Mennea: «Nel 2010 ho ereditato un sistema che già funzionava e stava in equilibrio, ho solo perfezionato l’organizzazione e dato più chiarezza. Ora è un sistema atletica che in primis produce motivazione, che ha un calendario gare ideale nella stagione lasciando crescere i ragazzi, si è formato un gruppo di lavoro insieme ai tecnici dei club che seguono ogni giorno questi atleti dove tutti si va nella stessa direzione. Ho inserito linee guida chiare, poche cose ma fisse. Gli allenamenti collegiali li comunichiamo con tanto anticipo così che oggi vantiamo quasi un 90% di presenze, c’è un’attività di sviluppo importante con oltre 60 raduni. Tutto deve essere chiaro e le cose importanti vanno valorizzate. I risultati di oggi li considero comunque un punto di partenza».
Sentirsi arrivati a vent’anni potrebbe rivelarsi un errore: «Devono solo continuare a crederci e ripetere quando saranno seniores ciò che fanno oggi, ovvero compiere il gesto tecnico perfetto e di alto livello nel momento che conta, nella gara clou, dimostrando alta concentrazione e gestione dello stress. Già lo sanno fare, questa è la vera vittoria». Qualcuno parla di fortuna, di annate fortunate, Baldini non ci sta: «Di sicuro sono dei gran talenti questi ragazzi, ma è dal 2010 almeno che vedo continuità di risultati. Ogni anno produciamo diversi nuovi ragazzi che possono fare Atletica con la A maiuscola. Siamo costanti nei risultati, ad esempio il record italiano della 4x400 femminile under 20 è stato abbassato per cinque volte negli ultimi cinque anni. Non è un caso che stiamo facendo bene con le staffette che si dice da sempre siano lo specchio di un movimento. Abbiamo la panchina lunga e i risultati arrivano». Sembra tutto bello e perfetto, ma Stefano Baldini è da sempre un perfezionista: «Per migliorare ancora abbiamo bisogno di professionalità. Servono tecnici preparati, professionisti a tempo pieno. Un’altra delle chiavi del successo è avere la soluzione corretta ad ogni problemi e in tempo breve. La base dei giovanissimi è larga, purtroppo però solo al Centronord ci sono impianti per fare atletica. Da emiliano posso dire che nella mia zona si sono inaugurate piste nuove a Parma, Modena, Ferrara, Forlì, Ravenna e sistemati diversi altri impianti come quello di Rubiera vicino a casa mia. Sono cambiati i costi e le tecniche per il rifacimento delle piste a beneficio delle amministrazioni pubbliche. Piste migliori significa anche meno infortuni per tanti atleti. Rimane scoperto il Sud Italia e mancano totalmente gli impianti indoor per l’inverno. Una vera falla che non vi sia nulla a Milano e Roma». Tra qualche settimana a Berlino gli Europei assoluti: «Farò parte della spedizione, non so se un giorno sarò il ct della nazionale assoluta, vivo il presente che con oltre 300 atleti da gestire mi assorbe molto. Per vincere tra i seniores tra qualche anno serve che in Italia venga organizzato un grande evento tipo Europei o Mondiali capaci di dare una spinta forte al movimento. Nel 2020 avremo gli Europei Allievi a Rieti, abbiamo avuto a Chia gli Eurocross e Grosseto 2017. Serve qualcosa di storico per galvanizzare definitivamente questa generazione pronta ad esplodere ». Stefano Baldini
da Avvenire

Calcio. Ecco il calendario della Serie A, con spezzatino pro tv

Tifosi dell'Atalanta (Lapresse)
Tifosi dell'Atalanta (Lapresse)
È stato reso noto il calendario del campionato di calcio di serie A 2018-2019. Inizio il 18 agosto, conclusione il 26 maggio.
Si giocherà di sabato alle 15, 18 e 20.30; di domenica alle 12.30, 15, 18, 20.30 e il lunedì sera alle 20.30. Spezzatino pro tv.
La Juventus esordirà fuori casa con il Chievo, mentre sono da segnalare gli scontri Sampdoria-Fiorentina, Lazio-Napoli e Torino-Roma
da Avvenire

Scherma: Mondiali fioretto, oro a Italia Azzurri battono in finale gli Usa, si chiude con 7 medaglie

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Medaglia d'oro per la squadra di fioretto a squadre maschile ai Mondiali di scherma di Wuzi, in Cina. Gli azzurri hanno battuto in finale per 45-34 gli Stati Uniti. In precedenza il quartetto azzurro, composto da Alessio Foconi, Daniele Garozzo, Andrea Cassarà e Giorgio Avola, aveva battuto in semifinale la Corea del Sud per 45-30. L'Italia chiude così la rassegna iridata con sette medaglie: 4 ori, 2 argenti e un bronzo.
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La squadra nazionale di volo libero in deltaplano si è aggiudicata per la quarta volta il titolo europeo


 Il pilota Alessandro Ploner di San Cassiano (Bolzano) è il nuovo campione europeo e prende in consegna il testimone da Christian Ciech, trentino trapiantato a Varese, che lo aveva vinto nel 2016.
Teatro dell’impresa la cittadina di Krushevo in Macedonia, posta alle soglie della pianura chiamata Pelagonia, circondata da tre catene montuose indipendenti a nord, est e ovest e aperta a sud verso la Grecia e alla mite influenza del clima mediterraneo.
Dal decollo posto a un’altitudine di 1450 metri 89 piloti provenienti da 24 nazioni hanno spiccato il volo otto volte, una al giorno, lungo percorsi tra i 103 e i 165 chilometri. Contrassegnati da punti di aggiramento certificati dai GPS in dotazione ai partecipanti, questi mezzi privi di motore hanno impiegato mediamente circa tre ore per completare i tragitti, sfruttando un propulsore assolutamente ecologico, vale a dire l’azione del sole sul suolo e le correnti ascensionali che essa provoca.

Il team Italia è balzato in testa alla classifica a metà del campionato giunto alla 20.a edizione, mantenendola fino alla fine. Dietro gli azzurri le nazionali della Repubblica Ceca e del Regno Unito, due ossi duri che hanno dato del filo da torcere agli Italiani. Alex Ploner ha guidato la classifica individuale per circa metà competizione, inseguito dal britannico Grant Crossingham, medaglia d’argento. Terzo l’ungherese Balazs Ujhelyi, quarto ancora un azzurro, Filippo Oppici di Parma. Gli altri membri della squadra italiana: Tullio Gervasoni di Brescia, Anton Moroder dal Sud Tirolo, Davide Guiducci di Villa Minozzo (Reggio Emilia) e Marco Laurenzi di Veroli (Frosinone). Li ha guidati il CT varesino Flavio Tebaldi.
Immenso il palmare del team italiano: otto volte campione del mondo, delle quali cinque consecutive, e quattro volte campione d’Europa, tutte consecutive; innumerevoli medaglie individuali dei suoi piloti.

In contemporanea nel medesimo sito di volo 33 piloti di otto nazioni hanno dato vita all’8° Campionato Mondiale per deltaplani cosiddetti “ala rigida”. Mezzi più performanti di quelli ad “ala flessibile” impegnati nell’europeo, differiscono da questi sostanzialmente nella struttura. Ha vinto il titolo l’austriaco Wolfgang Kothgasser, medaglia d’argento al tedesco Tim Grabowski e quella di bronzo al connazionale Robert Bernat. Quarto Toni Raumauf (Austria). L’unico italiano in lizza, Luca Comino di Mondovì (Cuneo), dopo alterne vicende ha chiuso la competizione con un apprezzabile quinto posto.

Ufficio Stampa FIVL
Associazione Nazionale Italiana Volo Libero (registro CONI n. 46578)
il volo in deltaplano e parapendio - http://www.fivl.it/ 

L'ITALIA PERDE A STOCCOLMA, I MONDIALI SONO PIU' LONTANI


AUTOGOL E FINISCE 1-0. SI SPERA IN RIMONTA A SAN SIRO La Svezia batte l'Italia 1-0 nell'andata dello spareggio per i Mondiali 2018, e la Russia per gli azzurri si fa più lontana. A Solna, circondati da un gran freddo e da un tifo agguerrito, gli azzurri soffrono nel primo tempo la maggiore intensità degli avversari. L'Italia si muove meglio nella ripresa, ma senza trovare occasioni favorevoli, e al 17' va sotto: Johansson batte di destro, una deviazione di De Rossi spiazza Buffon, ed è autogol. Per Ventura "una sconfitta immeritata, un risultato non corretto". Polemiche su una gomitata di Toivonen a Bonucci, col setto nasale rotto a 30 secondi da inizio partita. A Milano, lunedì, vincere sarà d'obbligo. Honduras-Australia finisce 0-0. 
ansa

Qualificazioni Mondiali 2018: Albania-Italia 0-1

Italia batte Albania 1-0 nell'ultima partita del gruppo G di qualificazione ai Mondiali 2018. Il gol, al 28' del secondo tempo, di Candreva.
Primo tempo con poche emozioni. Al 7' Spinazzola supera in velocità Hysaj e mette al centro un pallone intercettato dalla difesa albanese. Al 10' si fa vedere l'Albania con un destro da fuori area di Grezda. Al 21' Immobile sfrutta un'indecisione di Veseli in area e calcia dalla corta distanza, Berisha respinge e mette in calcio d'angolo. Al 40' l'Italia reclama un rigore per un presunto tocco di braccio in area da parte di Veseli su cross di Eder. Al 45' una conclusione di Immobile trova l'esterno della rete. Nella ripresa l'Italia ci prova con Candreva ed Eder, ma è l'Albania ad andare vicina al vantaggio quando al 63' un tiro dalla distanza di Grezda viene respinto da Buffon. Al 73' arriva il gol azzurro: cross dalla sinistra di Spinazzola, Candreva controlla in area e di destro mette dentro.
ansa

Deltaplano azzurro per la nona volta sul tetto del mondo



La nazionale italiana di deltaplano vince il suo nono titolo mondiale e quinto consecutivo.
Accrescono l¹impresa degli azzurri la medaglia d¹argento di Alessandro Ploner di San Cassiano (Bolzano) ed il bronzo di Christian Ciech, nato in Trentino e varesino d¹adozione, nell¹individuale.
Il nuovo campione del mondo è Petr Benes, pilota della Repubblica Ceca che raccoglie il testimone dal nostro Alessandro Ploner e solo nel corso dell¹ultima giornata. Infatti, Ploner ha quasi ininterrottamente tenuto la testa della graduatoria nei nove giorni di gara e il divario tra i due nella classifica finale è assolutamente esiguo. Quarto un altro pilota della Repubblica Ceca, Dan Vyhnalik e quinto Filippo Oppici, pilota di Parma. Ottime le prestazioni del ciociaro ed esordiente Marco Laurenzi e del resto del team azzurro, Davide Guiducci di Villa Minozzo (Reggio Emilia) e il padovano Valentino Bau che hanno contribuito al successo collettivo. Dirigeva la nazionale Flavio Tebaldi di Venegono Inferiore (Varese). 
La supremazia degli azzurri come squadra non è mai stata in discussione. Ha iniziato e chiuso in testa davanti alle nazionali della Repubblica Ceca, Germania, USA, Australia, Brasile, e Giappone. 26 i paesi presenti per un totale di 131 piloti.
Le classifiche sono stilate in base ai risultati di ogni volo con assegnazione di un punteggio a ciascun pilota secondo l¹ordine di arrivo al traguardo. La somma dei punteggi di tutti i voli determina la graduatoria individuale e quella di tutti i voli dei piloti di ogni nazionale quella a squadre.
Teatro dell¹impresa, avvenuta nel corso de 21° Campionato del Mondo volato sotto l¹egida della FAI (Fédération Aéronautique Internationale), la Valle di Paraná in Brasile. Dalle sue pendici a circa 1000 metri di quota, nelle vicinanze di Formosa, comune dello Stato del Goiàs a 92 km dalla capitale federale, per nove giorni sono decollati i volatori alla volta dell¹atterraggio nella Esplanada dos Ministérios a Brasilia. La valle gode di un clima secco e vento costante, ma talvolta i piloti hanno incontrato anche condizioni difficili.
I percorsi assegnati dalla direzione di gara misuravano tra i 100 ed i 135 chilometri e contrassegnati da boe aeree in corrispondenza di punti salienti del territorio che i piloti dovevano obbligatoriamente aggirare prima di raggiungere la meta. Il tempo impiegato mediamente dai migliori è stato tra poco meno delle due ore e le tre ore e mezza, secondo le condizioni meteo della giornata. Alle stesse si sono subordinate le velocità medie, aggirate tra i 35 ed i 53 km/h, ma questi mezzi sono idonei a raggiungere velocità massime oltre i 100 km/h. Il tutto sfruttando un motore che non consuma e non emette nulla, vale a dire quello dell¹irraggiamento solare del territorio e le correnti ascensionali che esso provoca.


Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone