Sport Land News: Albania
Visualizzazione post con etichetta Albania. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Albania. Mostra tutti i post

Qualificazioni Mondiali 2018: Albania-Italia 0-1

Italia batte Albania 1-0 nell'ultima partita del gruppo G di qualificazione ai Mondiali 2018. Il gol, al 28' del secondo tempo, di Candreva.
Primo tempo con poche emozioni. Al 7' Spinazzola supera in velocità Hysaj e mette al centro un pallone intercettato dalla difesa albanese. Al 10' si fa vedere l'Albania con un destro da fuori area di Grezda. Al 21' Immobile sfrutta un'indecisione di Veseli in area e calcia dalla corta distanza, Berisha respinge e mette in calcio d'angolo. Al 40' l'Italia reclama un rigore per un presunto tocco di braccio in area da parte di Veseli su cross di Eder. Al 45' una conclusione di Immobile trova l'esterno della rete. Nella ripresa l'Italia ci prova con Candreva ed Eder, ma è l'Albania ad andare vicina al vantaggio quando al 63' un tiro dalla distanza di Grezda viene respinto da Buffon. Al 73' arriva il gol azzurro: cross dalla sinistra di Spinazzola, Candreva controlla in area e di destro mette dentro.
ansa

L’AQUILA VOLA ANCORA: SADIKU DECIDE ALBANIA-ROMANIA

Tempo di verdetti, per il girone A di Euro 2016. Romania e Albania si sfidano a Lione e si giocano le rispettive speranze di qualificazione, con un occhio aSvizzera – Francia, di scena in contemporanea a Lilla. I rumeni, grazie a due rigori di Stancu, hanno ceduto solo all’ultimo respiro contro la Francia, e hanno strappato un buon pari alla Svizzera. Vincendo, avrebbero potuto centrare la qualificazione, addirittura al secondo posto, se la Francia fosse riuscita a battere la Svizzera. Ma anche con il pari tra Svizzera e Francia, una vittoria avrebbe consegnato alla squadra di Iordanescu un buon terzo posto a 4 punti, utili probabilmente per un ripescaggio agli ottavi. A vincere, però, è l’Albania di De Biasi, che finora aveva portato a casa qualche elogio per orgoglio e organizzazione, ma zero punti. La squadra balcanica raggiunge in una sola serata diversi traguardi: il primo gol e la prima storica vittoria in un Europeo, e inoltre il terzo posto nel girone A. Se saranno ottavi di finale, saranno i prossimi match degli altri gironi a dirlo. I rumeni, invece, tornano subito a casa.
Le formazioni
Nella Romania da segnalare, rispetto alle precedenti uscite, la presenza di Matelsulla sinistra al posto di Rat. A centrocampo Hoban e Prepelita con Pintilii in panchina, mentre il trio dei trequartisti torna quello del debutto contro la Francia, con StancuStanciu (da non confondere i due!) e Popa. In avanti Iordanescu cambia ancora: dopo Andone, titolare nel primo match, e Keseru, visto contro la Svizzera, ecco Alibec, meteora interista della stagione post-triplete.
Nell’Albania, Cana rientra dalla squalifica seguita all’espulsione nel primo match, ma De Biasi sceglie di farlo sedere in panchina confermando Ajeti del Frosinone, protagonista di una buona partita contro la Francia. Sul settore sinistro della difesa confermatissimo Hysaj del Napoli, mentre a centrocampo sono presenti due protagonisti della nostra serie B, Basha del Como e Memushaj del Pescara; Kukeli, titolare nelle prime due uscite, ha preso due cartellini gialli ed è squalificato. Confermato Sadiku come centravanti, alla ricerca del primo gol albanese nella competizione, in un 4-3-3 che, data la posizione bassa degli esterni, si può interpretare anche come 4-5-1. Arbitra il ceco Kralovec.
Primo tempo
La gara è subito molto combattuta a centrocampo. Il primo tentativo è del rumeno Stanciu, da fuori area; alto sulla traversa. La squadra di Iordanescu sembra nelle fasi iniziali la più brillante, e Berisha al 4° deve impegnarsi sulla conclusione di Hoban, bloccata in due tempi. Al 7′ bel tiro al volo di Stancu su respinta maldestra della difesa albanese; respinge ancora Berisha. La Romania fa la partita, mentre l’Albania non riesce mai a ripartire, con Sadiku isolatissimo in avanti e controllato senza particolari problemi dalla rodata coppia Chiriches-Grigore. È un monologo Romania, almeno per quanto riguarda i tentativi offensivi: al 13° ci prova anche Alibec, da fuori, con palla a lato.
Sussulto al 22°: l’Albania riesce a sorprendere la difesa rumena, avanzata in occasione di una punizione a favore, con un contropiede fulminante. Il cross rasoterra di Lila dalla destra viene raccolto da Lenjani, che però calcia incredibilmente alto con la porta spalancata. È comunque il preludio di una fase in cui l’Albania sembra aver preso le misure ai rumeni, non subisce più occasioni da gol e regge decisamente meglio la sfida, lottando a centrocampo con grinta a tackle veementi, rubando palla e riproponendosi con costanza in avanti. Al 34′ bella azione di Memushaj in area, dribbling, e cross deviato in angolo daTatarusanu. Prima della fine del tempo l’Albania riesce a coronare questa fase di predominio trovando il vantaggio, e il primo storico gol nella manifestazione continentale; sul bel cross di Memushaj dalla destra Tatarusanu esce male e Chiriches si perde Sadiku, che insacca con un bel colpo di testa. Il primo tempo si conclude dunque con la squadra di De Biasi in vantaggio, e momentaneamente al terzo posto nel girone.
Secondo tempo
Iordanescu deve pensare a recuperare il risultato. Fuori dunque Prepelita, dentro il talentuoso Sanmartean. La ripresa tuttavia inizia come si era concluso il primo tempo, con un’Albania più convinta e brillante. Al 56° Alibec deve uscire in barella per infortunio; dentro l’ex Udinese Torje. De Biasi risponde con un cambio in attacco: fuori il generosissimo Sadiku, autore del gol che decide il match, e dentro Balaj. La Romania adesso fa fatica, e non riesce a proporsi costantemente in avanti alla ricerca del pari. Al 62°, anzi, arriva una bella conclusione albanese con il solito Memushaj; il pallone è bloccato in due tempi da Tatarusanu.
Al 66′ Sanmartean si procura una punizione da buona posizione; il tiro viene però respinto dalla barriera. Iordanescu esaurisce i cambi già al 67′, giocandosi il tutto per tutto con l’inserimento di Andone, il centravanti titolare della gara contro la Francia. Al 69′, però, è ancora Memushaj, migliore in campo, ad arrivare al tiro a seguito di una bella combinazione in area: palla a lato. Al 71′ ci si mette anche il guardalinee, che ferma una bella combinazione rumena in area per un fuorigioco che pare proprio non esserci. Due minuti dopo l’Albania perde un pallone sanguinoso al limite dell’area, ma è straordinario il recupero di Ajetiin scivolata. La Romania adesso spinge: Andone è liberato davanti a Berisha e scaglia un gran destro che si infrange sulla traversa. È l’occasione migliore per i rumeni.
De Biasi vede vacillare la sua squadra, e corre ai ripari inserendo Roshi per lo stanco Lenjani. I tentativi rumeni adesso sono numerosi, ma condotti con foga e scarsa lucidità. All’82′ dentro per l’Albania anche il guerriero Cana al posto di Basha. È ancora l’Albania a rendersi pericolosa, con una conclusione di Mavrajsugli sviluppi di un corner che dà allo stadio l’illusione del gol. Gli uomini di De Biasi fiutano l’impresa storica, e raddoppiano gli sforzi, sospinti anche da una tifoseria sempre più eccitata. Nei cinque minuti di recupero la Romania non riesce più a rendersi pericolosa, e al fischio finale si scatena la festa albanese. Nei prossimi giorni De Biasi e soci si metteranno davanti alla tv, con la speranza che 3 punti possano valere un posto fra le quattro migliori terze. Ma anche se ciò non dovesse accadere, questo successo renderebbe il bilancio della spedizione in Francia più che positivo.
Francesco Toscano
IL TABELLINO
Romania – Albania 0-1
Reti: 43′ Sadiku
Romania (4-2-3-1): Tatarusanu; Matel, Grigore, Chiriches, Sapunaru; Hoban, Prepelita (dal 46° Sanmartean); Stancu, Stanciu, Popa (dal 67° Andone); Alibec (dal 56° Torje)
Albania (4-3-3): Berisha; Agolli, Mavraj, Ajeti, Hysay; Memushaj, Basha (dall’82° Cana), Abrashi; Lenjani (dal 77° Roshi), Sadiku (dal 57° Balaj), Lila
Ammoniti: Basha, Matel, Memushaj, Sapunaru, Torje, Hysay
http://www.europei-di-calcio-2016.com/

Storica Albania, per prima volta a Europei calcio


Storica qualificazione dell'Albania a Euro 2016. La squadra allenata dall'italiano Gianni De Biasi ha vinto 3-0 in casa dell'Armenia nell'ultima giornata del gruppo I grazie all'autogol di Hovhannisyan e alle reti di Xhimshiti e Sadiku. "Grandissima felicita' per aver raggiunto un sogno insperato": lo ha affermato Gianni De Biasi, il tecnico italiano della nazionale albanese di calcio poco dopo la vittoria a Jerevan, con l'Armenia, che ha permesso all'Albania una qualificazione storica agli Europei di Francia 2016. "Credo di aver fatto qualcosa di importante. Non era facile vincere dopo la sconfitta in casa con la Serbia", ha detto De Biasi ai microfoni di Supersport, la piattaforma albanese di TV satellitare. Il ct italiano ha raccontato che all'inizio della partita "i ragazzi erano nervosissimi. Ma prima di andare in campo gli ho detto: Giochiamocela tutta. Siamo piu' forti di loro. Avete fatto fino adesso cose straordinarie, percio' dobbiamo portare a casa il nostro risultato", ha spiegato De Biasi, aggiungendo che "questa squadra ha ancora margini di miglioramento". E' gia' festa nella capitale albanese, Tirana, dopo la vittoria della nazionale di calcio contro l'Armenia, a Jerevan, che ha permesso all'Albania una qualificazione storica agli Europei di Francia 2016. Il centro della citta' e' ormai bloccato da centinaia di auto che sventolano le bandiere nazionali. Nonostante una fitta pioggia, sono in tante anche le persone riversate sulle strade principali, esultando per il risultato della loro nazionale.
Qualificate Germania e Polonia - Anche Germania e Polonia sono qualificate a Euro 2016, essendosi qualificate al primo e secondo posto del gruppo D delle eliminatorie. I tedeschi hanno battuto 2-1 la Georgia (Muller su rigore, Kankava e Kruse), mentre i polacchi hanno superato l'Irlanda con l'identico punteggio (Krychowiak, Walters e Lewandowski).
3-0 a Isole Faroe, Romania si qualifica a Euro 2016 - La Romania si è qualificata per Euro 2016 battendo 3-0 Isole Faroe nell'ultima partita del gruppo F. Doppietta di Budescu e gol di Maxim. La Romania si assicura così il secondo posto nel girone alle spalle dell'Irlanda del Nord 
Euro 2016; Serbia-Portogallo 1-2 - ll Portogallo ha battuto la Serbia per 2-1 in una partita dell'ultima giornata del gruppo I delle qualificazioni europee, giocata a Belgrado. Queste le reti: nel pt 5' Nani; nel st 20' Tosic, 33' Joao Moutinho.
Euro 2016; Finlandia-Irlanda del Nord 1-1 - Finlandia e Irlanda del Nord 1-1 in una partita del turno conclusivo del gruppo F delle eliminatorie europee. Queste le reti: nel pt 31' Cathcart; nel st 42' Arajuuri.
Euro 2016; Grecia-Ungheria 4-3 - La Grecia ha battuto l'Ungheria per 4-3 in una partita del turno conclusivo del gruppo F delle qualificazioni europee, giocata ad Atene. Queste le reti: nel pt 5' Stafylidis, 26' Lovrencsis; nel st 10' e 30' Nemeth, 12' Tachtsidis, 34' Mitroglou, 41' Kone.
Euro 2016; Gibilterra-Scozia 0-6 - Gibilterra-Scozia 0-6 in una partita del gruppo D delle eliminatorie europee giocato in Portogallo a Faro. Queste le reti: nel pt 25' C. Martin, 39' Maloney; nel st 7', 11' e 30' Fletcher, 46' Naismith.
ansa

Calcio Euro2016 Albania: Tare, vorrei essere a Tirana. Tutto paese sognava questo traguardo, lavoro unico di De Biasi

 ''E' un'emozione unica. Adesso vorrei essere a Tirana per festeggiare questo storico traguardo'': così, ai microfoni di Sky Sport, Igli Tare commenta la qualificazione dell'Albania a Euro 2016. ''Si è avverato il sogno di un popolo - ha aggiunto Tare - realizzato grazie al lavoro unico di Gianni De Biasi. Mi piacerebbe essere in campo con i ragazzi e vorrei avere una quindicina di anni in meno per poter festeggiare con loro. Tutto il Paese sognava questo traguardo".
ansa

Albania: De Biasi, ci ridevano dietro. 'Noi a Europei,ci ha spinto popolo sparso in giro per il mondo'

"Tre anni e mezzo fa c'erano pochissimi giocatori e io ho detto loro che se avessero seguito le mie richieste e se avessimo creduto nelle nostre possibilità, avremmo ottenuto un successo importante. Qualcuno si mise a ridere, ma adesso ci viene dietro ed esulta con noi". E' un Gianni De Biasi emozionato fino alle lacrime quello che commenta la qualificazione della sua Albania a Euro 2016. ''Abbiamo fatto felici tutti gli albanesi, quelli che vivono in patria e i tanti sparsi all'estero''.
ansa

L'Albania ai Mondiali

Aprile spezzato, è il titolo del romanzo del più grande poeta albanese vivente, Ismail Kadare. Sta vivendo un aprile radioso invece l’Albania del calcio, specie da quando a guidarla è il 56enne veneto Gianni De Biasi che davanti al porto di Durazzo ha stabilito la base tecnica e da lì fissa l’orizzonte più vicino: «La costa pugliese, è a soli 80 chilometri», sorride.

Nella sua mappa mentale, invece, sa bene che il prossimo approdo è il Brasile, Mondiali del 2014. E non è affatto un miraggio, perché dopo l’ultima vittoria nel girone di qualificazione (il 22 marzo scorso ad Oslo: Norvegia-Albania 0-1) i suoi ragazzi sono saliti al secondo posto in classifica - assieme all’Islanda -, a soli 2 punti dalla capolista Svizzera. «Dzemaili, Berhami e Shaqiri, sono di origine albanese, potevano giocare con noi, ma se li è portati via la federazione svizzera, altrimenti...», dice ironico il ct che quando un anno e mezzo fa, «ancora scottato dall’esonero lampo dell’Udinese», gli arrivò l’offerta dalla federazione di Tirana, per un attimo ci ha pensato su. «Sapevo che non sarebbe stata una gita al di là dell’Adriatico e, tanto per cominciare, la famiglia l’ho lasciata a Conegliano. Ma appena arrivato ho trovato un Paese e strutture sportive migliori di quanto immaginassi. E, poi, la gente è ospitale, c’è un bel clima, ottimi alberghi, uno splendido mare e nei ristoranti faccio grandi mangiate di pesce a prezzi stracciati. La crisi? Un pensionato italiano qui camperebbe bene, basti pensare che un operaio vive dignitosamente con uno stipendio di 250 euro al mese».

Già ma il mestiere di ct è un’altra storia, specie in un Paese che non ha mai conosciuto una fase finale di un Europeo e ancor meno di un Mondiale di calcio. «Mi sono rimboccato le maniche, ho capito subito che prima dell’allenatore qua serviva lo spirito dell’artigiano. Un esempio? Avevo chiesto un archivio dei calciatori albanesi sparsi nel mondo, beh... lo sto ancora aspettando. Così con il mio staff abbiamo scandagliato Internet in lungo e in largo ed è venuto fuori che a Kalmar (Svezia), in un villaggio sperduto di pescatori, gioca Etrit Berisha, un portiere classe 1989 di cui sentirete parlare presto anche in Italia. E non solo perché è omonimo del Premier. Qui quel cognome è come da noi il signor Rossi. Ne avrei anche un altro di Berisha – sorride divertito –: Besart, un buon attaccante di 27 anni che gioca in Australia, ma poveraccio per ora non me la sento di convocarlo per poi, magari, tenerlo in panchina dopo il viaggio che si dovrebbe sorbire».

Non è agevole rispondere alla convocazione neppure per Hamdi Salihi, l’autore del gol alla Norvegia, gioca in Cina nel Jiangsu Sainty: «Infatti, come premio dopo la gara di Oslo gli ho risparmiato l’amichevole con la Lituania». Altra vittoria, 4-1: reti di Migjen Basha, centrocampista del Torino e di Edgar Çani del Catania. Due dei 6 “albanesi d’Italia”: gli altri sono il giovane Elseid Hisaj 19enne dell’Empoli, il laziale Lorik Cana (il capitano), il portiere del Chievo, Samir Ujkani, e il bomber girovago Erjon Bogdani del Siena. «Sono i più bravi che ho, ma molti di loro nei rispettivi club giocano poco. I rari rimasti qui, si confrontano nel campionato che è di basso livello, ma la passione e la voglia di migliorare che hanno, mi fa ben sperare per il futuro e non pentire di aver lasciato il nostro calcio». E pensare che appena un decennio fa (quando il ct dell’Albania era Beppe Dossena), De Biasi era stato premiato come il secondo miglior allenatore della Serie A, dietro a Fabio Capello. Erano gli anni del suo Modena champagne in cui si spolmonava il piccolo-grande Paolo Ponzo che è appena volato via.

«Quanto mi manca Paolo... Un esempio di umiltà e di uomo vero che non ho più ritrovato in nessuna altra società». Dopo Modena è stato il tempo del Brescia: «Avevo Roberto Baggio, il più grande giocatore che ho allenato». Poi in tre anni - dal 2005 al 2008 - tre andate e tre ritorni («in mezzo una bella esperienza in Spagna, al Levante con il mio amico Damiano Tommasi») per, poi, salvare sempre il Torino di Urbano Cairo che non fu del tutto riconoscente. «La sfortuna è stata incontrare Cairo quando ancora era digiuno di gestione calcistica, ora sarebbe diverso. Il Toro mi è rimasto nel cuore e un derby con la Juve di Conte me lo giocherei volentieri». Un velo di nostalgia per l’Italia e per il nostro calcio? «Neanche un po’. Finché da noi si penserà che se la squadra non fa risultati è tutta colpa dell’allenatore e solo lui deve pagare per tutti, allora vuol dire che il sistema va rifondato». La sua “rifondazione albanese”, intanto, procede e a gonfie vele. «Devo lavorare ancora sulla mentalità. Il loro limite è l’indolenza, è raro che prendano un’iniziativa personale. Al tempo stesso ho un patrimonio a disposizione, un entusiasmo contagioso che ricorda quello degli italiani degli anni ’60. Il popolo, i tifosi, hanno una fede cieca in quello che stiamo facendo e si rendono conto, al di là dei risultati, della notevole e rapida crescita tattica che c’è stata». L’Albania che piace e che finalmente vince, ha trascinato nella lontanissima Oslo 4mila sostenitori. «Ma erano quasi tutti emigrati – precisa il ct –. In Germania e in Svizzera abbiamo giocato come fossimo in casa, lo stadio era per metà albanese. Il pubblico ci aiuta tanto e adesso ci crede quanto noi, una qualificazione ai Mondiali non è più un’utopia». Il massimo, per De Biasi sarebbe arrivare a Rio e sfidare gli azzurri di Prandelli: «Il miglior tecnico possibile per un Paese di 60 milioni di ct… Chi ruberei a Cesare? Balotelli, De Rossi e Pirlo. Già solo con questi tre, l’Albania davvero potrebbe pensare in grande».

Massimiliano Castellani - avvenire.it