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Giro, Greipel, Kittel e baby Rick: sfreccia la Germania dei nuovi Zabel

E adesso chiamatele "volaten". Sì, perché i velocisti ormai parlano una sola lingua, il tedesco di André Greipel e Marcel Kittel, ma anche di John Degenkolb, Gerald Ciolek, Erik Zabel, Olaf Ludwig. Insomma, la scuola teutonica della velocità ha radici nobili e frutti preziosi, ha una tradizione che affonda nel passato e un presente ricco di braccia alzate. La tappa di Benevento ne è un esempio, con il gorilla Greipel che raccoglie lo scettro del gigante Kittel e rovescia tutti nei trecento metri che lo separano dal traguardo. Uno sprint di potenza, a bocca aperta, in apnea, scavando solchi alle spalle. Come avevamo visto fare a Kittel in terra d'Olanda. Su tre arrivi per velocisti, il punteggio è da partita senza storia: 3-0 per la Germania.
IL GORILLA E GLI ALTRI — Greipel non è una sorpresa. Pro' dal 2005, ha infilato qualcosa come 139 vittorie in carriera. Nel 2007 è l'apripista di Mark Cavendish nella T-Mobile, prima di trovarselo contro, da avversario, nel 2011, quando Greipel passa alla Omega Pharma-Lotto, poi Lotto-Belisol: l'attuale Lotto-Soudal. A Benevento è arrivata la sua quarta vittoria al Giro. Quattro sono anche i successi alla Vuelta, mentre al Tour ne ha centrate dieci, di cui quattro solo nel 2015. Prima della partenza dall'Olanda, aveva bollato la sua primavera come la peggiore della carriera: si sta rifacendo. Greipel ha 33 anni, Marcel Kittel 28, e anche lui ha incrociato le ruote con l'ex re dello sprint Mark Cavendish. Al Tour del 2013, dopo aver masticato quattro sconfitte, Cav lo incensò: "Questo è più bravo di me, sarà la prossima star". Previsione azzeccata: l'anno successivo, il bel Marcel si prese altre quattro vittorie in Francia, oltre alle due nel Giro d'Italia. Il 2015 fu un anno storto, l'ultimo con la Giant prima di approdare all'Etixx-Quick Step, la corazzata belga che lo ha aiutato a tornare sul trono dei velocisti. Alla Giant, il padrone della velocità è un altro tedesco, John Degenkolb. Vittima di un brutto incidente durante gli allenamenti a gennaio, sta recuperando ora la forma. L'anno scorso però, il sergente Degenkolb si è aggiudicato la volata della Milano-Sanremo davanti a Kristoff e ha battuto tutti nel velodromo di Roubaix confermandosi tra i migliori nelle corse di un giorno. Greipel, Kittel e Degenkolb non hanno solo la straordinaria attitudine allo sprint in comune. I tre condividono anche origini e formazione. Greipel è di Rostock, la città di Ullrich, ed è cresciuto con il mito di Olaf Ludwig; Kittel è di Arnstadt, in Turingia, e ha "studiato" sport a Erfurt; Degenkolb è di Gera, la città di Ludwig: si è trasferito all'età di due anni in Baviera, ma per gareggiare è tornato in Turingia. Le loro radici si intrecciano e affondano insieme nei territori della Germania dell'Est. Qua operava il Thuringer Energie Team, famosa squadra giovanile con sede a Erfurt e Gera che ha svezzato Kittel e Degenkolb e ha avuto tra le proprie fila anche Greipel e un campione a cronometro come Tony Martin.
I NIPOTI DI ZABEL — Tornando alla Sanremo, anche un altro tedesco oltre a Degenkolb si era aggiudicato di recente la Classicissima: Gerald Ciolek, con la Mtn-Qhubeka, nel 2013, l'anno della bufera di neve e della neutralizzazione a Ovada. Classe 1986, Ciolek era stato campione di Germania a 18 anni battendo in volata Forster e Zabel, a 19 anni è diventato iridato under 23 e a 20 professionista, prima di riemergere vincitore nella classica di primavera. Ma se si parla di Sanremo, non si può non pensare a Erik Zabel, che questa corsa se l'è aggiudicata quattro volte. "Mister Sanremo" ha fatto fortuna in Italia, ma non al Giro, che ha corso solo in due occasioni. La corsa rosa si è rifatta in questi giorni dando la copertina ai suoi "nipoti" Greipel e Kittel. E pure al figlio (stavolta non in senso metaforico), il giovanissimo Rick Zabel. L'anno scorso, il 22enne della Bmc ha esordito al Giro con l'etichetta di più "piccolo" al via. Quest'anno, tra Arnhem e Benevento ha già ottenuto due piazzamenti nella top 10. Meglio tenerlo d'occhio alle prossime "volaten".
Gazzetta dello Sport

Basket Serie A, è semifinale Reggio Emilia-Avellino


La squadra di Menetti elimina Sassari con un autentico show offensivo. Il canestro di Nunnally promuove la Sidigas al supplementare a Pistoia

La rivincita di Reggio Emilia e il numero di James Nunnally. La prima semifinale sarà tra gli emiliani e Avellino, che eliminano 3-0 rispettivamente Sassari e Pistoia. Domani ci proverà anche Milano, in campo alle 20.45 a Trento (diretta SkySport1) mentre Venezia-Cremona (ore 20.30) ripartono dall'1-1.
REGGIO SHOW – Reggio Emilia vince 99-85 completando la vendetta per la finale-scudetto persa lo scorso anno. La squadra di Menetti supera il 60% da due e il 50% da tre, con gli azzurri grandi protagonisti: De Nicolao e Aradori firmano 19 punti, Della Valle 13, Polonara (espulso nel finale per uno screzio con Alexander) arriva ad un assist dalla tripla doppia. Il match è subito deciso dalla vena di Reggio Emilia, con Aradori, De Nicolao e Polonara che firmano il 16-29 del 9'. Gli ospiti segnano otto dei primi dieci tiri del secondo quarto e volano sul 32-54, con 12 a testa di Aradori e De Nicolao. Sassari cerca la reazione dopo l'intervallo con Logan (16), ma è spenta dalle triple di Della Valle. Varnado (14) firma il -12 (70-82) ma è un altro canestro pesante, di Polonara, a stoppare la rimonta e a mandare in archivio l'annata tormentata di Sassari.
DECIDE NUNNALLY – La Sidigas vince a Pistoia 92-90 al supplementare grazie al canestro di James Nunnally (17) a meno di un secondo dalla fine dell'overtime (foto). Il numero dell'MVP stagionale replica il canestro del pari di Cervi (15) allo scadere del 40' e promuove Avellino, che torna in semifinale a otto anni dalla prima volta. Anche allora c'era Marques Green, che a lungo tiene in gara gli iprini contro una Giorgio Tesi volitiva e spinta sul 25-17 dal grande avvio di Kirk e Knowles (23 a testa). Acker pareggia a 41, e soltanto al 19' Nunnally trova i suoi primi punti. La volata è lunghissima, Lombardi – in campo al posto dell'infortunato Blackshear, ko nel terzo quarto - segna il +2 a 30” dalla fine, Ragland pareggia a 19 secondi dalla fine, ma Knowles in arresto e tiro sembra decidere a 3” dalla sirena. E invece sulla rimessa Avellino trova Cervi sotto canestro per il pari. Kirk e Filloy spingono avanti Pistoia nell'overtime, ma Buva (16) pareggia a quota 90. Buva stoppa Kirk e regala a Nunnally il match-point, che l'MVP non spreca.
corrieredellosport

Tuffi, Italia d'oro e d'argento agli Europei

Oro e argento per le azzurre Tania Cagnotto ed Elena Bertocchi nel trampolino da un metro agli Europei di tuffi in corso a Londra. Per la campionessa di Bolzano si tratta del settimo oro europeo, quarto consecutivo, da questa misura, che porta a 26 il totale delle sue medaglie europee. Esordio sul podio per la Bertocchi, che ha preceduto la russa Nadezhda Bazhina, medaglia di bronzo.

Poco più di un'ora dopo aver vinto l'oro nel trampolino da un metro, Tania Cagnotto ha conquistato la medaglia d'argento nella prova sincro misto da 3 metri insieme con Maicol Verzotto agli Europei di tuffi in corso a Londra. Sono così 27 le medaglie conquistate dalla bolzanina nelle rassegne continentali 26. L'oro nel sincro è andato ai britannici Grace Reid e Tom Daley.
ansa

Calcio / La Serie A volge al termine e con essa giungono ad una conclusione anche gli ultimi verdetti

Ultima giornata di campionato, ultime volate, il Milan spera nella sconfitta del Sassuolo per entrare in Europa; prima, però deve battere la Roma.

La Serie A volge al termine e con essa giungono ad una conclusione anche gli ultimi verdetti con la lotta per il secondo posto che vede protagonisti Napoli e Roma, quella per l’ultimo posto utile alla salvezza che riguarda da vicino il Palermo e il Carpi e per finire la volata per accedere ai preliminari di Europa League con il Sassuolo allenato da Eusebio Di Francesco che vorrebbe tenersi stretta la sesta piazza ai danni del Milan allenato da Christina Brocchi.
Soffermiamoci, però, proprio su quest’ultima sfida a distanza, perché i rossoneri dopo aver tenuto il sesto posto per gran parte della stagione, accarezzando nel mese di Marzo anche il raggiungimento di un’utopistico terzo posto, negli ultimi due mesi hanno avuto un crollo verticale che gli ha fatto perdere i 7 punti di vantaggio che aveva sulla squadra emiliana.
La squadra rossonera, infatti, già nell’ultimo periodo della gestione Mihajlovic si era smarrita, tuttavia la scelta del Presidente Berlusconi di provare a dare una scossa all’intero ambiente, cambiando la conduzione tecnica, non si è dimostrata vincente e il risultato è stato quasi catastrofico poiché i rossoneri nelle ultime 5 partite hanno ottenuto solo 8 punti sui 15 a disposizione, frutto di due vittorie, contro Sampdoria e Bologna, due pareggi per mano del Carpi e del Frosinone e una bruciante sconfitta contro l’Hellas Verona.
Come si può notare soli due punti sono venuti contro le ultime tre della classe, ma cosa ancor più grave è la continua inesistenza del bel giuoco tanto acclamato dal Presidente e la poca grinta mostrata dagli undici in campo che non fanno ben sperare per questo rush finale poiché il Milan dovrebbe vincere contro la Roma ma, soprattutto sperare in un passo falso del Sassuolo contro i cugini dell’Inter.
Dunque il Milan spera in uno stop della squadra allenata da Di Francesco sempre a patto che batta la brillante Roma di Spalletti ancora in lotta per il raggiungimento del secondo posto che, però, vede il Napoli in chiaro vantaggio.
Insomma, è proprio il caso di dirlo: ‘Povero Diavolo’, ridursi a sperare nella sconfitta di una rivale per poter raggiungere uno degli obiettivi prefissati ad inizio stagione e tra l’altro alla portata, sempre a patto di riuscire ad ottenere i 3 punti. A pensare che fino a qualche anno fa erano le avversarie del Milan a sperare in un passo falso della compagine rossonera per poter raggiungere un obiettivo; sembrano trascorsi secoli da quel Milan vincente, e invece sono bastate scelte sciagurate e scompigli interni per rompere quell’equilibrio vincente negli ultimi 30 anni.
A dire il vero, però, per poter raggiungere l’Europa League il Milan ha due match point, il primo è tra qualche giorno e vede intrecciarsi le sorti di Roma e Sassuolo mentre il secondo, sempre complesso, ma che potrebbe assumere contorni ben più dolci, riguarda la Finale di Coppa Italia che si terrà la settimana prossima e che vedrà di fronte i rossoneri contro la Juventus.
Qualora la squadra di Brocchi dovesse fallire l’obiettivo a termine dell’ultima giornata di campionato si giocherebbe il tutto per tutto contro la squadra dell’ex Allegri e in caso di vittoria non solo raggiungerebbe l’Europa dalla porta principale ma metterebbe in bacheca un trofeo in più e potrebbe salvare, in parte, l’ennesima stagione fallimentare degli ultimi tre anni, cosa non da poco.
180 minuti, o poco più, per poter tornare in Europa; il Milan spera e a sperare sono soprattutto i tifosi che vorrebbero rivedere i propri colori nel calcio che conta, in quel calcio che per anni ha visto dominare proprio la Milano rossonera.
news.superscommesse.it
segnalazione web di Giuseppe Serrone

Grissin Bon, record di punti all'intervallo (56) per volare in semifinale


Nella vittoria in gara3 che le ha consegnato il passaggio in semifinale, la Grissin Bon Reggio Emilia ha segnato 56 punti all'intervallo: è la sua miglior prestazione stagione (quella pecedente era di 51 punti in gara1 dei quarti contro Sassari. Il record stagionale è di 57 punti realizzati da Sassari il 23/11/2015 contro Pesaro.
fonte: Legabasket

Euro 2016: il programma degli azzurri. Deciso programma del raduno pre-Europeo e delle amichevoli

La Federcalcio ha diffuso il programma del raduno pre-Europeo e delle amichevoli Italia-Scozia (29 maggio) e Italia-Finlandia (6 giugno). Nella serata di lunedì 16 maggio sarà diramato l'elenco dei convocati. Il raduno a Coverciano è fissato per le ore 12 di mercoledì 18 maggio. Lo stage si concluderà sabato 21 maggio quando al termine dell'allenamento i calciatori raggiungeranno le rispettive sedi. Nella serata di lunedì 23 maggio sarà diramato l'elenco dei convocati per l'amichevole Italia-Scozia in programma a Malta domenica 29 maggio (ore 20.45).
Martedì 24 maggio i giocatori si raduneranno a Coverciano dove si alleneranno fino alla partenza per Malta prevista sabato 28 maggio. Nella nottata tra domenica 29 e lunedì 30 maggio è previsto il rientro in Italia con i calciatori che raggiungeranno le rispettive sedi. Gli azzurri si raduneranno martedì 31 maggio (entro le 24 l'invio alla Uefa della lista ufficiale per Euro 2016) alle 18 all'hotel Parco dei Principi di Roma, in serata è previsto il trasferimento a Coverciano in treno. Gli azzurri si alleneranno nel centro tecnico federale fino a sabato 5 giugno quando si trasferiranno, in treno, a Verona dove domenica 6 giugno è in programma l'amichevole tra Italia e Finlandia (ore 20.45). Mercoledì 8 giugno gli azzurri si ritroveranno all'hotel Malpensa dove, in serata, è prevista la partenza per Monplellier, quartier generale dell'Italia per Euro 2016
ansa

Giro d'Italia 2016: Ulissi vince la quarta tappa. Dumoulin torna in maglia rosa

L'italiano Diego Ulissi (Lampre-Merida) ha vinto per distacco la 4/a tappa del Giro d'Italia, da Catanzaro a Praia a Mare (Cosenza), di 200 chilometri. E' la prima vittoria italiana al Giro 2016.  Sul traguardo di Praia a Mare, Ulissi, protagonista di un'azione solitaria negli ultimi 9 chilometri, ha preceduto gli olandesi Tom Dumoulin (Giant), nuova maglia rosa, e Steven Kruijswijk (Team Lotto Nl). Per Ulissi si tratta della quinta vittoria in carriera al Giro d'Italia.

L'olandese Tom Dumoulin, grazie al secondo posto di oggi nella tappa vinta dall'italiano Diego Ulissi (da Catanzaro a Praia a Mare di 200 km) ha riconquistato la maglia rosa. Dumoulin, maglia rosa dopo le prime due tappe del Giro, aveva ceduto il primato domenica scorsa ad Arnhem al tedesco Kittel che oggi è arrivato staccato sul traguardo di Praia a Mare.

Nella classifica generale Dumoulin ha 20 secondi di vantaggio sul lussemburghese Bob Jungels (Etixx) e l'azzurro Ulissi (Lampre), e 24 sul connazionale Steven Kruijswijk (Lotto Nl) e l'austriaco Georg Preidler (Giant). Al sesto posto c'e' Vincenzo Nibali (Astana), staccato di 26" e al 7/° lo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar) in ritardo di 31"
ansa