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Euro 2016: il programma degli azzurri. Deciso programma del raduno pre-Europeo e delle amichevoli

La Federcalcio ha diffuso il programma del raduno pre-Europeo e delle amichevoli Italia-Scozia (29 maggio) e Italia-Finlandia (6 giugno). Nella serata di lunedì 16 maggio sarà diramato l'elenco dei convocati. Il raduno a Coverciano è fissato per le ore 12 di mercoledì 18 maggio. Lo stage si concluderà sabato 21 maggio quando al termine dell'allenamento i calciatori raggiungeranno le rispettive sedi. Nella serata di lunedì 23 maggio sarà diramato l'elenco dei convocati per l'amichevole Italia-Scozia in programma a Malta domenica 29 maggio (ore 20.45).
Martedì 24 maggio i giocatori si raduneranno a Coverciano dove si alleneranno fino alla partenza per Malta prevista sabato 28 maggio. Nella nottata tra domenica 29 e lunedì 30 maggio è previsto il rientro in Italia con i calciatori che raggiungeranno le rispettive sedi. Gli azzurri si raduneranno martedì 31 maggio (entro le 24 l'invio alla Uefa della lista ufficiale per Euro 2016) alle 18 all'hotel Parco dei Principi di Roma, in serata è previsto il trasferimento a Coverciano in treno. Gli azzurri si alleneranno nel centro tecnico federale fino a sabato 5 giugno quando si trasferiranno, in treno, a Verona dove domenica 6 giugno è in programma l'amichevole tra Italia e Finlandia (ore 20.45). Mercoledì 8 giugno gli azzurri si ritroveranno all'hotel Malpensa dove, in serata, è prevista la partenza per Monplellier, quartier generale dell'Italia per Euro 2016
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Calcio, Prandelli: ''Complimenti a Juve e Napoli, ma sport ha perso''

Il ct azzurro esalta la squadra di Conte. ''E' riuscita a vincere nonostante le pressioni, ma brava anche la Roma''. Sui fatti accaduti a Roma prima della finale di Coppa Italia: ''Serve dialogo, non degli aut aut''. Guardando ai Mondiali: ''Siamo subito dopo le migliori, ora bisogna decidere ultime convocazioni''
I complimenti alla Juventus per lo scudetto, lo sdegno per i fatto di Roma e la speranza di una nazionale intraprendente ai Mondiali in Brasile. E’ un Cesare Prandelli a 360° quello che interviene ai microfoni di Radio Anch’io lo Sport il giorno dopo il tricolore vinto dagli uomini di Conte senza neanche scendere in campo. “Faccio i complimenti alla Juventus, a Conte e ai giocatori, sono riusciti a vincere uno scudetto strameritato nonostante le pressioni e il dover essere costretti a vincere. Grazie anche alla Roma – continua il Ct – e al suo gioco bello e propositivo, il nostro calcio non e’ messo male nel gioco. Queste due squadre giocano un calcio propositivo e molto interessante, valorizza in pieno i giocatori ed hanno una fisionomia di gioco. Anche Napoli e Fiorentina hanno un impianto di gioco collaudato, il nostro calcio si sta ritrovando e nelle prime quattro ha una sua identita’”.

SERVE DIALOGO, NON AUT AUT -
Tornando sui fatti avvenuti a Roma prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, Prandelli ammette: “E’ un problema di tutti noi, la strada e’ quella del dialogo, non dell’aut aut, gli stadi devono essere un luogo di aggregazione propositiva, non di pseudo-minacce. Nessuno deve essere protagonista, se non il calcio. E’ un problema del Paese, che deve diventare civile a tutti gli effetti – ha spiegato ancora Prandelli -. Chiaro che il calcio ha una cassa di risonanza straordinaria, ma l’immagine data al mondo non ci rappresenta. Il nostro compito e’ aiutare il Paese a crescere. Noi italiani abbiamo bisogno di toccare il fondo e di essere governati, tutto il Paese deve essere coinvolto altrimenti Fifa e Uefa ci fermeranno come successo con gli inglesi”. Sui fischi all’Inno di Mameli: “Ho provato delusione ed amarezza, ma sono convinto che i fischi sono arrivati per aver accumulato tanta tensione dopo ore di attesa tra le notizie del presunto morto. Chiaro che quando si fischia un inno non c’e’ niente di civile, non ci appartiene”.

BALOTELLI MIGLIORATO, MERITO DI SEEDORF -
Nel futuro immediato c’è il Mondiale in Brasile. “Siamo avanti – dice il tecnico azzurro -, i dati sono piu’ o meno quelli dell’anno scorso e di due anni fa, al termine di un campionato stressante con il logorio fisico. Ora inizieremo a lavorare in maniera personalizzata e questo e’ un grande vantaggio. In questi ultimi mesi abbiamo intravisto giocatori che avevamo stimolato qualche mese fa, dei giovani che si stanno mettendo in luce”. Balotelli, nel derby di ieri, ha fatto grandi cose, oltre all’assist decisivo per il gol di De Jong: “Con noi ha fatto 14 gol e non ha mai avuto un comportamento non in linea col gruppo. Io lo devo valutare quando arrivera’ a Coverciano, mi auguro non succeda nulla nelle ultime giornate, chi vuol venire ai Mondiali sa come deve comportarsi. Da lui mi aspetto prestazioni come quelle di ieri sera, non tanto i gol. E il merito e’ anche di Seedorf”.

BRASILE, TOTO ATTACCANTI -
E’ nella rosa degli attaccanti che Prandelli dovra’ scremare per la tanta concorrenza: “Ci sono giocatori che fino all’ultimo dovranno dimostrarmi di meritare la convocazione, anche dal punto di vista fisico. Insigne? E’ nei 30, in attacco passeremo da sette a cinque. Il toto e’ anche un divertimento, si parla di calcio”. Due le sorprese di questo campionato, tra veterani e giovani: “Luca Toni ha disputato un campionato straordinario, si e’ rimesso in gioco, ha ritrovato un’allegria che da anni non aveva, a dimostrazione che quando uno ha un obiettivo, negli ambienti giusti puo’ prolungare la carriera. Tra i giovani invece dico Ciro Immobile: ha dimostrato un rendimento straordinario, e’ stato continuo: non era partito con grandi pronostici, ha dovuto riconquistare tutti. E Ventura, conoscendolo, non regala nulla”.

MONDIALI, CALDO NEMICO NUMERO 1 -
L’esordio degli azzurri ai Mondiali, contro l’Inghilterra, si avvicina e a preoccupare, oltre all’avversario, e’ il caldo: “La prima partita e’ quella che preoccupa di piu’, e conta arrivarci bene piu’ dal punto di vista mentale che fisico, anche perche’ l’Inghilterra avra’ i nostri problemi. Sara’ affascinante giocare in Amazzonia, forse non succedera’ piu’, sara’ un momento storico. Sono convinto che arriveremo preparati”. L’Italia, nonostante un ranking non esaltante, sara’ ancora protagonista: “Ci sono almeno sei squadre molto forti ed attrezzate, noi veniamo dopo il sesto-settimo posto, dipende poi da come si arrivera’ al Mondiale e come si affronteranno le grandi nazionali. Vorrei vedere sempre nella mia squadra non solo il coraggio, ma anche un’idea di gioco. L’altra sera a Roma, nonostante le difficolta’, Napoli e Fiorentina hanno giocato a calcio con una fisionomia, senza improvvisare”.

repubblica.it