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Del Piero: 'Chi bara tradisce sport'

di Paolo Levi
PARIGI - Dal Cepu alla Sorbona. Alessandro Del Piero ha rinviato la sua partenza per l'Australia - dove è stato ingaggiato per due anni con il Sydney Fc - per pronunciare un importante discorso nella celebre università parigina, una delle più antiche e prestigiose d'Europa, tutto consacrato all'importanza di uno sport pulito e senza trucchi, lontano dal calcioscommesse.
"Chi bara tradisce lo sport", ha avvertito l'ex fantasista juventino, rivolgendosi a una folta platea di alti esponenti del mondo dello sport, della cultura e della politica, in occasione del Simposio sull'Integrità nello Sport, organizzata dall'Icss (un'organizzazione indipendente per la sicurezza nello Sport) e dal comitato olimpico del Qatar, in collaborazione con l'Unesco, l'organismo Onu per Educazione, Scienza e Cultura. "Sporcare lo sport significa compromettere il suo futuro", ha insistito l'ex capitano della Juve, che nella capitale francese si è soprattutto fatto promotore dell'iniziativa 'Save the Dream', un progetto pensato come programma mondiale di comunicazione per proteggere l'integrità dello sport e sensibilizzare ragazzi e giovani atleti sui rischi della manipolazione dei risultati sportivi.
"Un fenomeno diventato molto grave", ha detto ancora Del Piero, aggiungendo: "Pensare che il calcio possa essere associato a fatti di criminalità è per me molto triste. Con 'Save the Dream lavoreremo per vincere, giocheremo per vincere, cosi' come ho sempre fatto durante tutto il corso della mia carriera". Non è un caso se poco prima di salire in cattedra, Alex si é schierato dalla parte di parte di Simone Farina, che denunciò le 'combine' nel calcio italiano. Giungendo nei grandi saloni della Sorbona, l'ex juventino viene bloccato dai cronisti, che gli chiedono quale sia la sua opinione rispetto all'ex difensore del Gubbio, che in Italia non ha trovato nessuna squadra pronta ad ingaggiarlo ed è dovuto emigrare in Inghilterra.
"E' una vicenda che non conosco abbastanza in profondità per poter giudicare, ma sicuramente Farina ha avuto coraggio. Entrare in una squadra può richiedere più o meno tempo. Mi auguro per lui che, se vuole continuare a giocare, possa continuare a farlo". Alla conferenza, sono anche intervenuti alti esponenti dell'Unesco, della Commissione europea, ma anche il vicedirettore Antimafia Pier Luigi Dell'Osso e lo sceicco Saoud Bin Abdulrahman Al-Thani, presidente del comitato olimpico del Qatar. All'iniziativa 'Save The Dream', aderiscono - oltre all'ex capitano della Juve, che 'dirige' i lavori - altri undici atleti tra cui l'ex campionessa di tennis Monica Seles. A chi chiedeva se non fosse emozionato di essere intervenuto da un pulpito così prestigioso come quello della Sorbone, il 'professore' - in completo grigio gessato - ha risposto emozionato: "Effettivamente è stata una sorpresa...".
E a sorprendere l'ex bianconero sono stati anche una trentina di fan, tra cui moltissimi italiani e qualche francese, che lo hanno atteso per oltre un'ora all'uscita dell'università, nel cuore di Parigi. Del Piero si è mostrato molto disponibile e si è prestato ad una lunga sequenza di foto ed autografi. "Per me rappresenti il calcio pulito, grazie Alex", gli ha detto Maurizio, un ragazzo di 18 anni venuto dalla Sicilia a Parigi per una vacanza studio di tre settimane. "Torna presto, che in Italia già ci manchi", gli ha fatto eco un altro gruppo di ragazzi, improvvisando cori in mezzo alla strada ("un capitano, c'é solo un capitano!), con tanto di maglie e felpe della Juve, davanti allo sguardo attonito dei passanti parigini. Poi il fantasista ha salutato tutti e si è infilato nella sua berlina. "Ciao Alex. Salutaci i canguri!", ha gridato infine, un ragazzo, mentre l'auto lasciava il parcheggio, portando l'ex azzurro verso la nuova avventura australiana.
ansa

Golf: Italian Open con Manassero e Molinari


Un field ricco di campioni, quattro giorni di puro spettacolo. E' la magia del Bmw Italian Open di golf che da dopodomani, giovedì 13, a domenica 16, vedrà protagonisti alcuni dei migliori golfisti del panorama mondiale. A cominciare dai tre alfieri azzurri Matteo Manassero, Edoardo e Francesco Molinari, alla caccia di una vittoria che manca nella gara di casa dal 2006, quando proprio Francesco Molinari trionfò sul green di Tolcinasco.
Ci riproveranno al circolo torinese del Royal Park I Roveri, per il quarto anno consecutivo sede della principale manifestazione golfistica del nostro paese. Per i tre azzurri la concorrenza è di altissimo livello. Tra i 156 partecipanti annunciati, spiccano infatti il tedesco Martin Kaymer, il belga Nicolas Colsaerts, l'inglese Robert Rock, vincitore dell'edizione 2011, e la nutrita compagine spagnola, guidata da José Maria Olozabal, capitano della formazione europea di Ryder Cup. Al suo fianco Miguel Angel Jimenez, Gonzalo Fernandez Castano, Alvaro Quiros, Pablo Larrazabal e Rafael Cabrera Bello.
Tutti nomi di livello assoluto cui si aggiungono, tra gli altri, lo scozzese Colin Montgomerie, l'irlandese Pul Mc Ginley e gli svedesi Robert Karlsson e Fredrik Andersson Hed. Completeranno la pattuglia azzurra poi i sempreverdi Costantino Rocca ed Emanuele Canonica e i giovani emergenti Lorenzo Gagli, Andrea Pavan e Federico Colombo. Lo spettacolo è dunque assicurato.
Anche perché l'Open d'Italia sarà l'antipasto della Ryder Cup, in programma a fine mese a Chicago, gara che vedrà impegnato, con la squadra europea, Francesco Molinari. "Sarebbe bello vincere di nuovo - ammette Chicco -, penso che mi non stancherei mai di vincere l'Open...".
Le chance sono in effetti più per lui e Matteo Manassero, che per suo fratello Edoardo, al rientro in gara dopo l'operazione al polso sinistro. "La mano è ok, darò tutto, anche se non ci si aspetti molto da me" assicura Dodo. Il torneo, che sarà trasmesso in diretta da Sky Sport, si svolgerà sulla distanza delle 72 buche, 18 al giorno.
Dopo i primi due giri (36 buche in tutto), ci sarà il taglio che lascerà in gara i primi 65 classificati e i pari merito al 65esimo posto che si contenderanno poi il successo finale.
ansa

Ciclismo: Mondiali, gli 11 azzurri di Bettini

Il ct della nazionale di ciclismo, Paolo Bettini, ha ufficializzato i nomi degli azzurri impegnati nella prova in linea ai Mondiali Olandesi, il prossimo 23 settembre. La prova si disputera' a Walkenburg.
Si tratta di: Eros Capecchi (Liquigas-Cannondale), Dario Cataldo (Omega Pharma - Quick Step), Oscar Gatto (Farnese Vini - Selle Italia), Marco Marcato (Vacansoleil), Moreno Moser (Liquigas-Cannondale), Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale), Giacomo Nizzolo (Radio Shack - Nissan), Rinaldo Nocentini (Ag2r La Mondiale), Luca Paolini (Katusha), Matteo Trentin (Omega Pharma - Quick Step), Diego Ulissi (Lampre -Isd). Per la cronometro sono convocati Adriano Malori (Lampre-Isd) e Marco Pinotti (Bmc Racing Team).
BETTINI, SQUADRA GIOVANE E COMPETITIVA - "Credo che questa squadra, composta di corridori esperti ed esordienti, possa rappresentare un mix valido e competitivo per il percorso dei Mondiali". Paolo Bettini, ct della Nazionale di ciclismo, ha spiegato così la linea che ha seguito per stilare la lista dei convocati per il Mondiale in Olanda. "E' una Nazionale giovane, l'età media non supera i 26 anni - ha sottolineato Bettini - Ci sono ragazzi che vestono per la prima volta la maglia azzurra affiancati a corridori più esperti. Il presidente Di Rocco mi ha chiesto se le linee dettate dalla Federazione (puntare sulla linea verde, ndr) mi hanno messo in difficoltà nel fare le mie scelte: sinceramente avrei sperato che mi creassero più problemi i corridori con i loro risultati".
"Analizzati ad uno ad uno, i ragazzi che ho scelto hanno dimostrato di meritare questa maglia e quelli a cui ho chiesto un segnale me lo hanno dato. Sono molto soddisfatto di questo gruppo", ha aggiunto il commissario tecnico, che ha poi parlato in modo specifico di Marco Pinotti, che con Adriano Malori parteciperà alla crono: 'Quello con Pinotti e' un progetto che parte da lontano. Marco alle Olimpiadi è partito per entrare tra i primi dieci ed è arrivato al quinto posto e in Olanda, su un percorso maggiormente adatto alle sue caratteristiche, cercherà di migliorarsi ancora. Lui è convinto di poter fare molto bene e ci credo anch'io".
Il presidente federale, Renato Di Rocco, ha sottolineato che "il valore della maglia azzurra è cresciuto ulteriormente. Tutti vogliono vestire questo simbolo. A livello internazionale siamo considerati degli apripista grazie anche alle nuove generazioni. Con le nostre scelte non abbiamo certo rivoluzionato la Nazionale di Bettini e degli altri ct, ma anzi stimolato una crescita del movimento. Comunque la maglia azzurra si conquista sempre pedalando e va rispettata e difesa con dignità e impegno".
"Gli atleti che sono stati convocati dai tecnici per i campionati del mondo se la sono guadagnata sul campo - ha concluso Di Rocco -. Partiamo per vincere come sempre, perché siamo abituati a essere vincenti. Lo abbiamo dimostrato anche recentemente alle Paralimpiadi e ai Mondiali di mountain bike".
ansa

F1: Ferrari, Bianchi testa la F2012


Ottantesette giri, sul circuito di Magny-Cours, alla guida della F2012. La Ferrari guarda al futuro nella 'tre giorni' degli Young driver test, che ha visto impegnato sulla monoposto del Cavallino il francese Jules Bianchi. Di 1'18''070 il miglior tempo del pilota. ''Oggi abbiamo provato soluzioni aerodinamiche diverse - spiega il driver francese - non grandi evoluzioni per la vettura, ma cose gia' testate nei venerdi' di gara e portate qui per confermare alcuni dati''.
ansa

Calcio: Mondiali 2014, Italia-Malta 2-0

Un gol di Mattia Destro, dopo soli 5' di gioco e uno di Peluso nel finale, bastano all'Italia per battere Malta, nella seconda partita del Gruppo B di qualificazione ai Mondiali 2014. La squadra di Prandelli conquista cosi' i primi tre punti del girone, dopo il pareggio ottenuto a Sofia, contro la Bulgaria, venerdi'. Esordio di Insigne, inserito al posto di Diamanti, all'inizio del secondo tempo. La Nazionale maltese allenata da Pietro Ghedin ha retto l'impatto con i piu' quotati avversari.
ansa

Dramma nel mondo delle radio sportive: muore suicida la giovane Francesca Bonfanti


E’ morta la scorsa notte Francesca Bonfanti, popolare conduttrice radiofonica dell’etere romano e giornalista. Lavorava attualmente a Radio Centro Suono Sport. “E’ un dramma enorme, difficile anche raccontare“, ha spiegato in diretta alla radio Mario Corsi. La Bonfanti aveva lavorato in moltissime radio e trasmissioni sportive a fianco di personaggi famosi del mondo dello sport e dello spettacolo. Famose le sue trasmissioni di satira che blobbavano le radio romane, riportando le dichiarazioni dei personaggi che popolano l’etere capitolino. In questi anni ha condotto la trasmissione ‘State bene cosi”.
Sono ancora da chiarire i motivi che hanno condotto la speaker e giornalista radiofonica. Bonfanti, voce nota nel panorama delle radio locali, si e’ lanciata nella notte da un parapetto di un ponte in Via del Mandrione a Roma. Ieri era il giorno del suo compleanno. Secondo quanto si e’ appreso la donna e’ finita sui binari della ferrovia sottostante ed e’ stata soccorsa da un’ambulanza del 118 ma e’ deceduta all’ospedale San Giovanni. La notizia ha suscitato profondo cordoglio nel mondo delle radio locali. Anche la Roma Calcio ha voluto ricordarla con una nota sul suo sito stringendosi alla sua famiglia. Cordoglio e’ stato espresso anche dall’Airc, l’associazione Roma Club, e dal direttore sportivo della Roma Walter Sabatini in occasione della conferenza stampa per presentare il nuovo acquisto giallorosso Mauro Goicoechea. Sabatini si e’ scusato con i giornalisti spiegando di non avere molta voglia di parlare: “mi sembra fuori luogo parlare ancora di calcio: abbiamo altro per la testa, a causa della scomparsa della giornalista Francesca Bonfanti che tutti voi conoscete”, ha detto. Commozione anche a Centro Suono Sport dove la Bonfanti ha lavorato per anni ad una rubrica satirica, all’emittente sono giunte molte telefonate di cordoglio da parte dei radioascoltatori. “E’ un dramma enorme, difficile da raccontare”, ha detto Mario Corsi, in diretta dalla radio, ricordando la collega scomparsa.
strettoweb.com

La graduatoria stipendi della Serie A 2012/2013


La crisi economica morde, ma secondo le tradizionali stime della Gazzetta dello Sport la Serie A non riesce a far scendere in maniera significativa il suo costo principale: gli stipendi dei calciatori. Gli ingaggi continuano ad essere alti, nonostante i tagli importanti applicati da due squadre in particolari, le due milanesi. Il Milan ha visto scendere il suo monte ingaggi di 40 milioni di euro (da 160 a 120 all’anno), l’Inter di 45 milioni (da 145 a 100 all’anno). Differenti prospettive per differenti ambizioni.
I rossoneri restano comunque in cima alla classifica dei costi, ma la Juventus sale al secondo posto con 115 milioni di euro all’anno. Naturalmente stiamo parlando sempre di lordo (ai giocatori arrivano la metà circa questi soldi). Questo genere di stime sono sempre più complicate, non c’è solo la privacy dei giocatori sui contratti, ma anche i tanti bonus che vengono applicati sulla base di numero di gol, presenze e risultati. Se la Serie A complessivamente spende circa 860 milioni di euro l’anno calcolando tutti i possibili bonus potrebbe teoricamente arrivare a superare il miliardo di euro.
In ogni caso alle spalle del trio Milan, Juventus e Inter ci sono le due romane, i giallorossi guidati dalla proprietà americana si sono rafforzati, ma il monte ingaggi è passato da 76,5 milioni a 95 in una sola stagione. Anche la Lazio, nonostante un mercato non esaltante, ha visto salire i suoi costi sino a 66,2 milioni di euro all’anno. In quest’ottica l’unico vero “fortunato” è Aurelio De Laurentiis che è stato costretto a correggere la rotta adeguando l’ingaggio di Cavani, ma complessivamente per il suo Napoli spende ancora “soltanto” 53 milioni di euro per pagare gli stipendi dei suoi giocatori.
di Gabriele Capasso / calcioblog