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Pallacanstro Reggiana Grissin Bon Reggio Emilia. Dopo la Supercoppa, nel mirino c’è il tricolore sfuggito a giugno

LINDA PIGOZZI
Vincerà la voglia di riscatto dell’Olimpia Milano, il forte desiderio di riconfermarsi al top della Dinamo Sassari, l’arrembante e coraggiosa Pallacanestro Reggiana o l’emergente Reyer Venezia?
Roster alla mano sembrerebbe che la corsa allo scudetto 2015-16 debbano giocarsela ancora le finaliste dello scorso campionato, fresche protagoniste della Supercoppa 2015. Ad alzare al cielo il primo trofeo stagionale è stata la Pallacanestro Reggiana, rimasta scottata il giugno scorso nella finale scudetto consegnata per un solo canestro alla Dinamo.
Vincendo la Supercoppa a Torino, la Grissin Bon di Max Menetti ha però dato un segnale importante, ribadendo con forza che la galoppata degli scorsi play off non è stata una fiammella destinata a spegnersi con l’estate. Proverà a prendersi ciò che le era sfuggito a giugno, Reggio, ma avrà contendenti agguerritissime. Milano, in primis. Sulla squadra anche per questa stagione reGiorgio Armani ha fatto investimenti galattici, tanto che il team meneghino si merita ancora una volta l’etichetta di squadra da battere. Ciononostante ci proveranno in tante a darle l’assalto, consapevoli che non sempre soldi e campioni garantiscono un automatico successo. Ci proveranno Sassari, Reggio e Venezia su tutte, ma pure Brindisi – cresciuta anno dopo anno anche a livello societario – la sorpresa della scorsa stagione Trento o storici club come Varese, Cantù o la stessa Virtus Bologna, desiderosi di rivivere gli antichi fasti.
La grande corsa si aprirà nel week end con una nuova protagonista, Torino, che pure è stata piazza importante in un remoto passato. Si aprirà però con la generale consapevolezza che il basket italiano non stia benissimo. C’è chi piange – e a Reggio lo si fa ormai da lustri – per la mancanza di un impianto adeguato alle proprie necessità. C’è chi lamenta la mancanza di sponsor che mettano in circolo risorse importanti che possano sollevare le proprietà. E c’è chi va lamentando ancora la scarsissima visibilità della pallacanestro, secondo sport italiano e pure troppo spesso bistrattato dai media nazionali. Non sta benissimo il basket italiano, tanto che ogni stagione si è costretti a salutare un club. Quest’anno tocca alla storica Virtus Roma, costretta a rinunciare alla Serie A e alle relative folli spese, per poter continuare a vivere.
Consola però la certezza che, pur malaticcio, il basket italiano sta vivendo un buon momento di popolarità sull’onda lunga del grande interesse suscitato dalla nazionale a Eurobasket 2015. È tornato alto l’interesse per il campionato di Serie A, anche se ha perso uno dei protagonisti più discussi e amati degli ultimi anni: Daniel Hackett che scelto di legarsi all’Olympiacos dopo la deludente stagione milanese. Orfana di Hackett, la Serie A 2015/16 non vedrà neppure il ritorno di un altro azzurro, il capitano e
ormai ex Nba, Gigi Datome che non ha ceduto al corteggiamento dell’Olimpia per finire in Turchia a dar man forte al già forte Fenerbahce. Due personaggi di cui, inutile nasconderlo, una Serie A in costante ricerca di visibilità avrebbe avuto un gran bisogno.
Gazzetta di Reggio

Poker Fiorentina al Belenenses, Lazio batte Saint Etienne 3-2

Successi per Lazio e Fiorentina nella seconda giornata di Europa League.


Per il gruppo G i biancocelesti vincono 3-2 sul St.Etienne (Sall, Onazi, Hoedt, Biglia, Monnet-Paquet), francesi in 9 per le espulsioni di Beric e Sall. Nello stesso girone Rosenborg-Dnipro 0-1, ucraini in testa al gruppo con la Lazio a quota 4. 
Nel gruppo I i viola passano 4-0 a Lisbona sul campo del Belenenses (Bernardeschi, Babacar, autorete Tonel, Rossi), il Basilea supera 2-0 il Lech Poznan e guida il girone con 6 punti


Risultati della seconda giornata della fase a gironi di Europa League.  Classifiche e risultati
- Gruppo G:
  • Rosenborg-Dnipro 0-1, Lazio-St. Etienne 3-2
  • Classifica: Lazio e Dnipro 4 punti, Rosenborg e St. Etienne 1.
- Gruppo H:
  • Besiktas-Sporting Lisbona 1-1, Lokomotiv Mosca-Skenderbeu 2-0
  • Classifica: Lokomotiv 6 punti, Besiktas 4, Sporting 1, Skenderbeu 0.
- Gruppo I:
  • Belenenses-Fiorentina 0-4, Basilea-Lech Poznan 2-0 
  • Classifica: Basilea 6 punti, Fiorentina 3, Lech e Belenenses 1.
- Gruppo J:
  • Qarabag-Anderlecht 1-0, Monaco-Tottenham 1-1 
  • Classifica: Tottenham 4 punti, Qarabag 3, Monaco 2, Anderlecht 1.
- Gruppo K:
  • Sparta Praga-Apoel 2-0, Schalke-Asteras 4-0 
  • Classifica: Schalke 6 punti, Sparta Praga 4, Asteras 1, Apoel 0.
- Gruppo L:
  • Augsburg-Partizan 1-3 (FOTO), AZ Alkmaar-Athletic Bilbao 2-1 
  • Classifica: Partizan 6 punti, Athletic Bilbao e Az Alkmaar 3, Augsburg 0.

I gol 
Belenenses-Fiorentina 0-4: al 45' st torna a segnare Pepito Rossi che con un sinistro a giro sul secondo palo supera Ventura
Belenenses-Fiorentina 0-3: 39' st Blaszczykowski scatta a destra, cross al centro, Tonel nel tentativo di anticipare Rossi insacca.
Lazio-Saint Etienne 3-2: 40' st, Monnet-Paquet con un morbido pallonetto calibrato supera Berisha colto di sorpresa fuori dai pali
Lazio-Saint Etienne 3-1: 35' st, Keita sfonda a sinistra, cross deviato da Ruffier, Biglia si coordina e insacca (con deviazione).
Lazio-Saint Etienne 2-1: al 3' st punizione-cross di Biglia verso centro area, Ruffier esce a valanga, Hoedt raccoglie e insacca
Belenenses-Fiorentina 0-2: al 46' pt Babacar firma il raddoppio con un bolide di sinistro (deviato) scoccato da circa venti metri.
Lazio-Saint Etienne 1-1: al 22' pt azione di Felipe Anderson sulla destra, cross respinto, Onazi di prima intenzione mette dentro.
Belenenses-Fiorentina 0-1: 18' pt, conclusione dalla distanza di Vecino, sulla respinta di Ventura piomba Bernardeschi che insacca
Lazio-Saint Etienne 0-1: al 6' pt corner battuto dalla destra, Bayal-Sall l'ultimo a toccare a rete all'altezza del secondo palo.
Le formazioni
Lazio contro il Saint Etienne schiera Berisha, Basta, Mauricio, Hoedt, Radu, Biglia, Onazi, Milinkovic-Savic, Anderson, Mauri e Keita. La Fiorentina in Portogallo schiera Sepe, Tomovic, Astori, Alonso, Bernadeschi, Vecino, Suarez, Fernandez, Rebic, Babacar, Rossi
ansa

EUROPA LEAGUE Mertens-Higuain, 2-0 al Legia Napoli vola a Varsavia. Risultati e classifiche

Napoli vince a Varsavia 2-0 contro il Legia con un gol di Mertens ed un capolavoro dio Higuain.  Prima vittoria in trasferta per Sarri e partenopei primi del girone con il Midtjylland
Due turni e Napoli a punteggio pieno nel gruppo D di Europa League, grazie al successo conseguito a Varsavia, sul campo del Legia. Dopo aver chiuso il primo tempo sullo 0-0, pur mantenendo il controllo del gioco, la squadra di mister Sarri è passata in vantaggio con un colpo di testa di Mertens (7') servito da un cross di Callejon. Al 32' entra in campo Higuain. L'argentino impiega sei minuti per lasciare il segno con un gran tiro che manda il pallone ad insaccarsi all'incrocio dei pali (LE PAGELLE)
Soddisfatto, ma fino ad un certo punto. Dopo la vittoria per 2-0 a Varsavia, in Europa League, Maurizio Sarri è contento ma recrimina perché il suo Napoli ha chiuso la partita con il Legia solo nella ripresa. "Mi dispiace - dice il tecnico - non averla chiusa prima perché ne avevamo avuto le occasioni. Comunque mi fa piacere che la squadra non abbia perso la sua fisionomia di gioco, pur avendo cambiato diversi giocatori. Il turnover? E' normale con tutti gli impegni che ci aspettano".
 
 Risultati della seconda giornata della fase a gironi di Europa League
- Gruppo A: Celtic-Fenerbahce 2-2 Molde-Ajax 1-1Classifica: Molde 4 punti, Celtic ed Ajax 2, Fenerbahce 1.
- Gruppo B:Rubin Kazan-Bordeaux 0-0 Liverpool-Sion 1-1
Classifica: Sion 4 punti, Liverpool e Bordeaux 2, Rubin 1.
- Gruppo C:Krasnodar-Qabala 2-1 Paok Salonicco-B. Dortmund 1-1
Classifica: Dortmund 4 punti, Krasnodar 3, Paok 2, Qabala 1.
- Gruppo D:Bruges-Midtjylland 1-3 Legia Varsavia-Napoli 0-2
Classifica: Napoli e Midtjylland 6 punti, Legia e Bruges 0.
- Gruppo E:Dinamo Minsk-Rapid Vienna 0-1 Villarreal-Viktoria Plzen 1-0
Classifica: Rapid Vienna 6 punti, Viktoria e Villarreal 3, D. Minsk 0.
- Gruppo F:Marsiglia-Slovan Liberec 0-1 Braga-Groningen 1-0Classifica: Braga 6 punti, Marsiglia e Slovan 3, Groningen 0.
ansa

EMPOLI-SASSUOLO: arbitra Calvarese di Teramo


Sarà il Sig. Gianpaolo Calvarese della Sezione AIA di Teramo a dirigere la partita Empoli-Sassuolo, settima giornata della Serie A TIM 2015/16 in programma Domenica 4 Ottobre alle ore 12.30 allo Stadio Castellani di Empoli. Assistenti sono stati designati il Sig. Padovan di Conegliano e il Sig. Alassio di Imperia. Quarto Ufficiale il Sig. Pegorin di Latina. Sono stati designati in qualità di arbitri di porta il Sig. Valeri di Roma 2 e il Sig. Minelli di Varese.
sassuolocalcio.it

Pepe risponde a Defrel. Pari tra Sassuolo e Chievo

Finisce 1-1 a Reggio Emilia. Il francese segna dopo 3', Pepe pareggia al 24' con un cross che non viene deviato da Paloschi. Sassuolo terzo con Fiorentina e Lazio, Chievo subito dietro con la Roma

ansa
Il Sassuolo prosegue nella propria striscia di imbattibilità ma non riesce a superare il Chievo, che si conferma squadra rognosissima in questo sorprendente scontro ad alta quota.
GOL LAMPO — Il Sassuolo tiene subito fede alla propria classifica e al 3' è già in vantaggio. Floro Flores a centrocampo beffa il tentativo di anticipo di Dainelli, resiste a Hetemaj e dal limite prova il diagonale, Bizzarri chiude non benissimo e sulla ribattuta arriva Defrel con il sinistro a dare la benedizione dell'1-0. Non che lo svantaggio smuova i nervi del Chievo, in campo con cinque novità rispetto al match vinto con il Torino mercoledì: la più interessante è la presenza di Pepe come trequartista. La squadra di Maran comincia a spingere, sfiora tre volte il gol (due inserimenti di Hetemaj con tiri alti al 12' e al 16', un colpo di testa di Meggiorini fuori di pochissimo al 21') e lo trova meritatamente al 24', anche se Cacciatore rischia di rovinare la festa: su cross di Pepe, Paloschi cerca di allungare di testa verso la rete senza toccare la palla, Cacciatore la tocca in fuorigioco, il guardalinee alza la bandierina ma per fortuna del Chievo aveva già superato la linea. Rapido consulto anche con il giudice di porta Martinelli e l'arbitro Fabbri conferma: gol buono, 1-1, assegnato a Pepe in attesa di nuove immagini che chiariscano con certezza la dinamica dell'azione. Annullato invece al 35' un gol di Defrel, liberato (ma in fuorigioco) davanti alla porta da un'azione tutta di prima al limite, poco dopo l'uscita per infortunio di Dainelli, sostituito da Cesar nella difesa del Chievo.
BERARDI ILLUMINA — Berardi, di nuovo in campo dal 1', prova ad accendersi nel finale di tempo: suo un sinistro largo al 37' e un'apertura che, via Floro Flores, manda al tiro (male) Duncan. Il mancino neroverde illumina l'inizio di ripresa con un sinistro al volo dalla coordinazione perfetta: meno l'efficacia, Bizzarri respinge coi pugni. Paloschi al 23' devia a lato un cross di Castro. Le occasioni nel secondo tempo si diradano. Birsa per Pepe da una parte, Sansone e Politano per Floro e Berardi dall'altra spostano poco, anche se nel finale i due del Sassuolo ci provano dal limite dell'area, ma Bizzarri è attento.
Gazzetta dello Sport


Sassuolo-Chievo 1-1



IL TABELLINO
Sassuolo-Chievo 1-1
Marcatori: 2' Defrel (S), 24' Paloschi (C)

SASSUOLO: Consigli; Vrsaljko, Cannavaro (46' Ariaudo), Terranova, Peluso; Missiroli, Magnanelli, Duncan; Berardi (82' Politano), Defrel, Floro Flores (71' Sansone).
A disp: Pomini, Pegolo; Fontanesi, Gazzola, Biondini, Pellegrini, Laribi, Falcinelli.
All. Eusebio Di Francesco
CHIEVO: Bizzarri; Cacciatore, Gamberini, Dainelli (30' Cesar), Gobbi; Castro (82' Pinzi), Rigoni, Hetemaj, Pepe (63' Birsa); Meggiorini, Paloschi.
A disp: Bressan, Seculin; Sardo, Frey, Mattiello, Radovanovic, Christiansen, Pellissier, Inglese.
All. Rolando Maran

Arbitro: Sig. Fabbri di Ravenna
Assistenti: Sig. Stallone di Foggia - Sig. Lo Cicero di Brescia
IV Ufficiale: Sig. Marzaloni di Rimini
Addizionali: Sig. Rocchi di Firenze - Sig. Martinelli di Roma 2
sassuolocalcio.it

La Grissin Bon vince il secondo trofeo della sua storia piegando l'EA7 80-68

TORINO - Ferita dallo scudetto sfumato in gara 7, Reggio Emilia festeggia il secondo trofeo della sua storia conquistando a Torino la Supercoppa. La Grissin Bon domina la finale contro Milano (80-68), iscrive per la prima volta il suo nome nell'albo d'oro della manifestazione (per l'Olimpia è la terza sconfitta in finale) e lancia un segnale chiaro in vista del campionato. "Tenevamo molto a questa coppa  -  le parole a fine gara di un emozionato coach Menetti -. Ci abbiamo messo cuore, energia. E' un bel primo passo, ma sappiamo che siamo solo all'inizio e che ci aspetta una stagione molto difficile".
Trascinata nel primo tempo da Della Valle (nominato Mvp della finale), la Grisson Bon  -  che prima di questa coppa aveva in bacheca solo l'Eurochallenge vintoa nel 2014 - costruisce il parziale decisivo negli ultimi 5' del terzo periodo, quando dal 48 pari infila un 13-2 che la spinge a +11 (61-50). Una spallata cui Milano, brava a risalire da -12 nella prima parte di gara - non sa rispondere. La squadra di Repesa conferma di avere ancora tanto da lavorare e affonda sotto una marea di palle perse (24) e liberi sbagliati (13/27). Stefano Gentile vince la sfida tutta in famiglia con Alessandro: ''Siamo riusciti a vincere con un gioco di squadra che è tra i migliori in Italia. Questa è una vera famiglia, sono stato molto fortunato ad essere chiamato da Reggio. In estate ho lavorato duro, mi sono operato al ginocchio ma in testa avevo questo appuntamento e sono felice di portare a casa la coppa".

SUBITO DELLA VALLE - Milano parte con quattro perse (due di Cinciarini) in 2', Reggio con due errori al tiro ma è la prima a segnare: con Gentile. L'Olimpia resta all'asciutto nei primi tre minuti, Polonara fa 4 a 0 e Repesa è subito costretto al time out. Ci pensa Ale Gentile a sbloccare l'EA7, quattro punti in fila (5-4), risponde l'altro Gentile, Stefano. Reggio fa girare bene il pallone, Kaukenas mette il trepunti dall'angolo (10-4), Macvan risponde sempre da tre. Jenkins col canestro pesante dopo due liberi di Aradori, poi va a sedersi in panca con due falli. Cesto di Della Valle, Gentile di forza e classe (sesto punto), persa di Veremeenko, altra tripla di Milano (3/4), con Simon sulla sirena dei 24'' e sorpasso Olimpia (15-14). Serie di cambi, schiaccione di Lawal, tripla di Della Valle, si sblocca anche Hummel, ancora Della Valle con recupero e sottomano (7° punto). Primo quarto di Reggio, 22-19.

MILANO RIENTRA - Milano riparte con una persa (la settima), Lavrinovic segna da tre, altro errore Olimpia. Lawal con la schiacciata dopo due errori in lunetta, Reggio con pazienza, assist di Lavrinovic e schiacciata di Silins (27-21). Senza paura Della Valle, tripla centrale e Grisson Bon a +9 (30-21), risponde Gentile, altra persa Cinciarini (la terza) e De Nicolao ringrazia. Milano domina a rimbalzo offensivo (7) ma non capitalizza, Cinciarini in confusione (altra persa), nuovo time out Repesa. Un libero di McLean, Kaukenas con l'accelerazione, Reggio a +10 (34-24 al 15'), 0/2 di McLean, ferro di Silins da tre, Della Valle scatenato, terza tripla e +11 Reggio (37-26). Milano continua a sbagliare liberi (2/12), Stefano Gentile fa +12 ma un canestro di Hummel, un libero di Macvan e una tripla di Jenkins riportano l'Olimpia a -6 (39-33) costringendo Menetti al minuto. Reggio ne esce con le idee confuse in attacco, Hummel accorcia ancora,  il parziale Olimpia è di 9 a 0. Reggio va al riposo sul +3 (39-36) dopo essere stata avanti anche di 12. Milano resta in partita nonostante il 4/16 ai liberi e le 11 perse, fondamentali i 23 rimbalzi (11 offensivi).   

L'ALLUNGO DI REGGIO - Cinciarini apre il terzo quarto con la tripla del pareggio a quota 39, Aradori dall'angolo con il canestro del nuovo vantaggio Reggio, McLean continua a litigare col ferro dalla lunetta (3/9), si scalda Stefano Gentile, 5 punti in fila e Reggio torna a +6 (46-40). Zona Grissin Bon, Simon la buca due volte da tre (48-46) e poi con l'arcobaleno del pareggio a 48. Crescono gli attacchi, Polonara da tre, Aradori con la penetrazione (53-48). Milano continua a perdere palloni (17), Reggio chiude l'area e prova a scappare di nuovo, 5-0 firmato Stefano Gentile (tripla) e Veremeenko, alla terza sirena la Grissin Bon è avanti di 11 (61-50).

ARADORI SCRIVE LA PAROLA FINE - Segnano Hummel e McLean, fesseria di Simon che manda Silins in lunetta tre volte (66-55), buona difesa di Reggio, cresce il numero delle perse di Milano (20) che sprofonda a -12 sulla tripla di Silins (69-57) a 6' dalla fine. Passaggi in lunetta di Veremeenko e Kaukenas (71-57), trepunti di Cinciarini ma Milano non riesce ad essere continua. Reggio perde un paio di palloni, McLean fa -9 e Menetti con 3'30" da giocare decide di parlarci. Aradori in penetrazione scrive il +12 dopo la solita palla persa dell'Olimpia. Non c'è più partita, vince Reggio. 

GRISSIN BON REGGIO EMILIA-EA7 MILANO 80-68
(22-19, 39-36; 61-50)
Reggio Emilia: Aradori 10 (3/5, 0/4), Polonara 9 (1/2, 1/5), Lavrinovic 4 (0/4, 1/3), Della Valle 13 (2/3, 3/4), De Nicolao 3 (1/1), Pechacek, Veremeenko 7 (3/6), Kaukenas 12 (4/7, 0/1), Silins 8 (1/1, 1/4), Gentile 14 (3/4, 2/4). All. Menetti
Milano: McLean 9 (2/4), Lafayette (0/1 da tre),
Gentile 9 (4/6, 0/4), Amato ne, Cerella (0/3 da tre), Simon 11 (1/1, 3/5), Macvan 6 (0/1, 1/3), Magro ne, Cinciarini 8 (0/1, 2/3, Jenkins 6 (2/3 da tre), Hummel 13 (4/7, 1/6), Lawal 6 (3/3). All. Repesa
Arbitri: Sabetta, Di Francesco, Aronne
Note - Tiri liberi: Reggio Emilia 17/23, Milano 13/27. Rimbalzi: Reggio Emilia 26 (quattro con 4), Milano 38 (Macvan 11). Assist: Reggio Emilia 13 (Aradori e Lavrinovic 4), Milano 18 (Cinciarini e Gentile 6)
repubblica.it

Sassuolo Chievo presentazione dalla web radio



a cura di Giuseppe Serrone
web radio sport
news.oggi@yahoo.it

Calcio Serie A Aggiornamento in tempo reale diretta Sassuolo Chievo

Supercoppa, la Grissin Bon batte Sassari e va in finale

 Una splendida Grissin Bon centra la finale della Supercoppa battendo, al termine di una partita agonisticamente davvero vibrante la Dinamo Sassari, e guadagnandosi il diritto di giocare per il successo nella competizione oggi alle 18.30.
Fin da subito si capisce che la fisicità preponderante dei sardi metterà a dura prova i biancorossi, ma nonostante questo Reggio regge bene con la tecnica e l’intensità. Così a metà primo quarto il tabellone recita 11-11 con Lavrinovic in evidenza. Kaukenas e compagni provano poi a mettere la freccia portandosi sul +5 (20-15) chiudendo a +7 la frazione.
Nel secondo quarto Sassari continua a non difendere, la Grissin Bon lo fa e, per di più, mette in mostra anche un bel potenziale offensivo così, al 4’ i ragazzi di Menetti si prendono undici lunghezze di margine trascinati da un ottimo Veremeenko. Il Banco a quel punto le maglie in difesa le stringe un po’ ma in attacco fa troppa confusione e quindi Reggio tiene il vantaggio. Nell’ultimo minuto però tre sciocchezze di fila di Gentile consentono ai sardi di riavvicinarsi e andare all’intervallo lungo a -4.
Alla ripresa del confronto il Banco di Sardegna fa capire subito l’aria che tira piazzando un break di 10-2 che ribalta l’inerzia del confronto. La Grissin Bon comunque regge l’impatto grazie a Gentile che si fa perdonaregli errori precedenti con un preziosissimo 2/2 dalla lunga distanza. Un canestro più fallo subito di Polonararegala poi ai biancorossi un nuovo +5 (56-51) al 7’. Prima che i sassaresi tornino in vantaggio con un contropiede a fil di sirena di Eyenga.
Gli ultimi 10 minuti sono al fulmicotone, con canestri spettacolari e intensità altissima da ambo le parti. A metà tempo l’equilibrio è perfetto: 75-75. Nella parte finale le polveri si bagnano perché la tensione cresce. Sale allora in cattedra Lavrinovic con la sua esperienza. Ultimi secondi di gran bagarre, Reggio ha per due volte l’ultima azione, causa errore dell’addetto ai 24 secondi; Aradori sbaglia il tiro ma lo fanno anche i sassaresi dall’altra parte. Poi Polonara subisce fallo, fa 0/2 dalla lunetta (il secondo sbagliato apposta per far scorrere il tempo) e Reggio può gioire. La Final Four sarà contro Milano. 
BANCO DI SARDEGNA SASSARI – GRISSIN BON 78-79
Banco di Sardegna: Haynes 10, Petway 9, Alexander 3, Logan 13, Formenti, Devecchi, D’Ercole, Marconato, Sacchetti B.5, Stipcevic 13, Eyenga 16, Varnado 9. All.: Sacchetti R.
Grissin Bon: Aradori 11, Polonara 1, Lavrinovic 14, Della Valle 7, De Nicolao, Pechacek 2, Veremeenko 6, Kaukenas 10, Silins 2, Gentile 15. All.:Menetti.
Arbitri: Roberto Begnis, Gianluca Sardella, Maurizio Biggi.
Parziali: 21-28, 37-41, 64-63
di Gabriele Gallo - Il Resto del Carlino

Mondiali Ciclismo, Malori argento nella cronometro

Adriano Malori si è preso l'argento, nella cronometro individuale ai Mondiali di Richmond. L'Italiano è stato battuto solo dal bielorusso Vasil Kiryenka. Kiryienka ha ricoperto i 53 chilometri del tracciato iridato in 1h02'29", risultando più veloce del parmense Malori di soli 9". Testa a testa nella parte finale del percorso, con i tempi dei due corridori che si sono equivalsi a lungo, fino a quando il 34enne neocampione del mondo venuto dall'est ha avuto la meglio. Kiryienka era abbonato ai piazzamenti al Mondiale, nelle prove contro il tempo: si era piazzato al terzo posto Valkenburg (Olanda), nel 2012, era stato quarto a Firenze, nel 2013 e a Ponferrada (Spagna). Al terzo posto si è piazzato il francese Jerome Coppel, staccato di 26" dal vincitore, solo settimo il campione uscente Tony Martin. La grande prova degli azzurri è stata completata dal giovane e promettente Moreno Moser, che si è piazzato al 10/o posto, staccato di 1'31". 
ansa

Calcio SERIE A Iachini torna al passato, col Sassuolo pronto a schierare 5 difensori con una sola punta

PALERMO. C'è aria di restaurazione, ovvero di ritorno al passato. Alle soluzioni più collaudate, ovvero ai cinque difensori con una sola punta. Chiamiamolo effetto «Meazza», o se vogliamo effetto paura. Perché un po' come accadde lo scorso anno dopo le partite contro Lazio ed Empoli Iachini sembra intenzionato ad ingranare la marcia indietro, archiviare la difesa a quattro e i tre attaccanti per tornare all'usato sicuro.
Se così sarà - le ultime prove vanno in questa direzione ma c' è sempre l'allenamento di oggi per cambiare idea- resterà fuori Quaison per fare posto a un difensore in più. Come se nelle partite di Milano o contro il Carpi i gol subiti siano da addebitare al modulo tattico e non piuttosto alle carenti condizioni di forma di qualche rosa. Gonzalez, per esempio. Ma anche Jajalo e Lazaar non stanno facendo bene e non si può dire che El Kaoutari abbia incantato.
Però, al Palermo le cose vanno così e quando c'è da superare l'emergenza(aggravata dal forfait di Sorrentino che non è stato convocato per un affaticamento ad un polpaccio), non avendo alternative tec niche valide in organico, l' unico strumento possibile è blindare la squadra fortificando la fase difensiva.
Quasi a dire: intanto proviamo a non perdere. Anche perché domenica c'è la difficile trasferta di Torino. Un filotto di sconfitte potrebbe rendere instabile la panchina di Iachini, più volte in questi giorni criticato dal presidente Zamparini.
DAL GIORNALE DI SICILIA DEL 23 SETTEMBRE

Clamoroso flop di pubblico nella prima amichevole ufficiale della Grissin Bon

REGGIO EMILIA. Clamoroso flop di pubblico nella prima amichevole ufficiale della Grissin Bon al pala Bigi. (Ora la direzione della Pallacanestro Reggiana analizzi il flop, in particolare della mancata comunicazione stampa, anche il sito internet ufficiale è da migliorare. Ancora l'ufficio Stampa non ha comunicato le modalità di accredito; ndr)
In poco meno di 600 assistono infatti alla vittoria sulla Tezenis Verona degli ex Boscagin e Chikoko. Anche la curva reggiana non si presenta, facendosi "rappresentare" da uno striscione polemico contro la paventata chiusura del settore ospiti dal parte della società.
Per la sfida con i veronesi, il coach Max Menetti tiene a riposo Aradori, Polonara e Veremeenko, il cui debutto in biancorosso è previsto sabato a Torino in Supercoppa.

Si parte e un tonico Gentile ruba una palla e segna 6 punti dell’ 8-0 iniziale, con schiacciata aggiuntiva di Della Valle. Dall’altra parte è Cortese a tenere in piedi la baracca con 6 punti per il 10-6. Soffia il vento dell’est e prima Lavrinovic (bomba) poi Kaukenas allungano 15-6. Dopo 7’ esordisce Silins e questa - a conti fatti - è la miglior notizia della serata.

Menetti fa ampio uso della panchina e con profitto, De Nicolao, Lilov, Lever, Silins e Pechacek formano un quintetto molto dinamico che prova anche vari raddoppi. Al13’, Reggio è ancora sul +3 (26-23) ma è la solita coppia lituana a spingere sull’acceleratore mentre Chikoko e Rice offrono spettacolo portando i loro sul 32-31 al 16’. I biancorossi sono a caccia dell'intesa e i tempi di esecuzione risultano di conseguenza rallentati.
Gentile sembra più ispirato in attacco rispetto alle uscite precedenti, mentre dietro la squadra prova varie soluzioni. Verona riesce però a tenerle testa pareggiando sul 37-37 con un tiro da 3 di Spanghero con mano in faccia del capitano biancorosso che si vendica firmando il 44-37. Verona si rifà sotto ma subito Kaukenas e Gentile dall’arco puniscono per il 51-43. Verona non molla e un super Spanghero infila i canestri del sorpasso (54-58).

Nell’ultimo quarto la Grissin Bon stringe le maglie, Verona cala le percentuali e i reggiani volano +10 al 25’ (73-63).
La Tezenis non molla e torna pari 73-73 a 2’ dal termine. Qui due assist (De Nicolao e Kaukenas) fanno schiacciare Pechacek che firma i punti decisivi. Ad alzare il trofeo “Grissin Bon” è quindi la squadra di Menetti che mostra un passettino in avanti nell’amalgama:

Lavrinovic e Kaukenas (nominato Mvp della gara) sembrano già in palla, Gentile sta arrivando e De Nicolao fa un lavoro ordinato e Della Valle ha una voglia matta di spaccare il mondo. Buon esordio di Silins, al rientro dopo la lunga riabilitazione post-intervento chirurgico al ginocchio.
Gazzetta di Reggio

La Grissin Bon batte Verona, poca gente al PalaBigi, è mancata la comunicazione stampa

La gestione dell'Ufficio stampa potrebbe essere migliorata per migliorare la comunicazione. Ancora non si conoscono le modalità di accredito per la tessera stagionale. Speriamo la direzione della Pallacanestro Reggiana possa garantire una risposta positiva a molte richieste anche a quelle dei giornalisti free lance che come noi da anni danno spazio alla squadra reggiana (ndr)

Alla vernice stagionale il neo-capitano Kaukenas annuncia l’obiettivo-scudetto. Polemica assenza degli ultrà.
Una presentazione per pochi intimi, ma gli applausi non sono mancati per la nuova Grissin Bon, che ha battuto la Tezenis Verona nella sfida (valida per il Trofeo Grissin Bon) che ha riaperto il PalaBigi, a quasi tre mesi di distanza dalla cocente delusione della finale scudetto. Squadra ancora rimaneggiata, con Polonara, Aradori e Veremeenko rimasti a riposo.
Ufficializzata la nomina di Rimantas Kaukenas come nuovo capitano. L’intramontabile fuoriclasse lituano, autore di 20 punti, è stato anche eletto mvp della gara. «Vogliamo fare meglio dell’anno scorso» - le parole pronunciate al microfono da Kaukenas che hanno scatenato l’entusiasmo e che certificano come la Grissin Bon inizi la nuova stagione con l’obiettivo di conquistare lo scudetto.
Da sottolineare l’assenza degli ultrà degli Arsan, che contestano la soppressione del settore riservato ai supporters ospiti. Nel settore lasciato vuoto c’era uno striscione eloquente: «Togliere il settore ospite vuol dire uccidere la passione!!!».
GRISSIN BON REGGIO EMILIA – TEZENIS VERONA 82-81
Grissin Bon: Lilov, Lavrinovic 12, Della Valle 9, De Nicolao 4, Pechacek 11, Kaukenas 20, Silins 4, Lever 2, Gentile 12, Brown 8. N.e.: Mitt. All.: Menetti.
Tezenis Verona: Saccaggi, Ricci 10, Petronio, Cortese 13, Michelori 3, Da Ros 7, Chikoko 12, Rice 20, Spanghero 16. N.e.: Boscagin, Ba, Bernardi. All.: Crespi
Arbitri: Umberto Tallon, Alessandro Tirozzi, Daniele Caruso
Parziali: 21-16, 45-37, 62-58.
Note: spettatori 585

Calcio Serie A quadro della quarta giornata (Risultati e classifiche)

  • Udinese-Empoli  1-2
  • Milan-Palermo 3-2
  • Chievo-Inter 0-1
  • Atalanta-Verona 1-1 
  • Bologna-Frosinone 1-0 
  • Roma-Sassuolo 2-2 
  • Torino-Sampdoria 2-0
  • Genoa-Juventus 0-2 
  • Carpi-Fiorentina 0-1  
  • Napoli-Lazio 5-0
Inter ora e' fuga, Roma frena e Juve riparte - Spietata, implacabile, chirurgica. L'Inter rafforza la sua fuga inanellando il quarto successo su misura di fila. Stavolta tocca a Icardi con un abile gol di rapina mettere fine alla galoppata del Chievo, che non sfigura, ma non ha i mezzi fisici e tecnici dei rivali. Mancini vola basso ma le ambizioni aumentano e ora si gode una classifica invidiabile con due punti sul Torino che abbatte un'opaca Sampdoria e soprattutto lascia a quattro la Roma, che si fa imporre il pari come l'anno scorso dall'ottimo Sassuolo di Di Francesco. Per Garcia e' uno stop che pesa.
Riprende lena, sulla scia di Manchester, la Juventus che vince in casa del Genoa con un'autorete e un rigore, ma con merito. In chiave salvezza importante vittorie di misura del Bologna, pari tra Atalanta e Verona con botta e risposta alla fine. In attesa dei posticipi Carpi-Fiorentina e Napoli-Lazio i nerazzurri proseguono la loro corsa col piglio giusto: cresce Kondogbia ma soprattutto torna al gol il capocannoniere dello scorso campionato, Icardi. Il Chievo disputa la solita partita di buon livello, ma non sfrutta le rare occasioni che l'Inter concede.
E sta qui la differenza con i milanesi che si godono una classifica sempre piu' esaltante. Il Sassuolo di Di Francesco continua ad essere indigesto ai giallorossi che riscoprono fragilita' difensive che sembravano superate. Due volte in vantaggio, gli ospiti vengono raggiunti lasciando la solita ottima impressione. Splendido gol di Defrel che lascia di stucco Manolas, poi ingenuita' di Consigli che concede la festa a Totti, in posizione di fuorigioco. Nuovo vantaggio con l'ex Politano che sorprende De Santis, poi gioiello al volo di Salah.
Alla fine entrano Dzeko, Florenzi e Falque (Iturbe si infuria platealmente) ma il Sassuolo si salva e la Roma protesta per un netto rigore su Rudiger nel finale. L'impresa di Manchester mette le ali alla Juve che ritorna in campionato col piglio giusto: il gol del vantaggio e' un'autorete di Lamanna dopo un'occasione sprecata di Pogba. Ma il Genoa rimane in dieci per un doppio giallo di Izzo e i bianconeri gestiscono con consumato mestiere fino al rigore trasformato da Pogba per un fallo subito da Chiellini. Parte la rincorsa degli juventini che pero' perdono l'ennesimo pezzo pregiato: Morata esce per un infortunio muscolare. Il Torino dei giovani continua a crescere, spinto dalla forma dei suoi giocatori-mercato, ma poi a far quadrare i conti a Ventura e' sempre Quagliarella che sigla una bella doppietta: primo gol di testa, raddoppio dopo un assist perfetto di Baselli. La Samp e' in giornata di luna storta e non rientra piu' in partita. Finisse ora il torneo, i granata sarebbero in Champions. Il Bologna lascia solo a zero il Frosinone con un gol di Mounier, mentre il piccolo Maxi Moralez segna di testa, ma al 96' Pisano consente al Verona in dieci di raggiungere l'Atalanta. Ora i due turni di mercoledi' e domenica consentiranno di dare un primo assestamento significativo alla serie A.
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Basket: La Spagna è campione d'Europa

La Spagna di coach Sergio Scariolo è campione d'Europa di basket. Nella finale del torneo continentale, giocata a Lilla, ha battuto la Lituania per 80-63. Match-winner è stato Pau Gasol, andato in doppia doppia con 25 punti e 11 rimbalzi. Bene anche Sergio Llull con 12 punti. Quello di oggi per gli spagnoli è il terzo oro nelle ultime 4 edizioni degli Europei. In più questa generazione di campioni ha conquistato anche un oro mondiale nel 2006 e 2 argenti olimpici nel 2008 e 2012. Terzo posto per la Francia che ha battuto la Serbia 81-68
   
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Serie A: Napoli spettacolo, 'manita' anche alla Lazio

Seconda 'manita' in tre giorni. Dopo il Bruges, tocca alla Lazio subire cinque gol al San Paolo. E' un Napoli-spettacolo. Gli azzurri strapazzano la squadra di Pioli e per la prima volta in campionato giocano una partita vigorosa e concreta in cui gli schemi di Sarri vengono applicati a dovere. La condizione atletica dei partenopei è migliorata notevolmente e ne viene fuori una gara esaltante sotto tutti i punti di vista. Higuain ed Insigne sono scatenati, la Lazio è schiacciata, quasi umiliata e deve ringraziare Marchetti se il punteggio finale non è ancor più mortificante. Gli azzurri vendicano così la sconfitta nell'ultima giornata dello scorso campionato e la mancata qualificazione ai preliminari di Champions League. Si vede subito che il Napoli è decisamente un'altra squadra rispetto a quella vista nelle prime uscite della stagione. Sarri si converte (forse definitivamente) al 4-3-3, evidentemente convinto dalla bella prestazione di giovedì scorso in Europa League contro il Bruges.
Nel tridente offensivo il tecnico, rispetto alla gara con i belgi, sostituisce soltanto Mertens con Insigne. In difesa Hysaj gioca a destra e Koulibaly è al centro, al fianco di Albiol. Pioli opta, a sua volta, per il 3-4-1-2 e manda inizialmente in panchina sia Anderson che Milinkovic-Savic, ma le scelte del tecnico laziale non pagano. Il Napoli schiaccia i biancocelesti nella loro metà campo e per tutto il primo tempo i romani riescono a creare una sola azione da gol, sprecata da Onazi con un tiro alto sulla traversa. Durante i primi 45' di gioco Matri non tocca praticamente mai il pallone, Keita, per rendersi utile è costretto a qualche intervento difensivo di contrasto su Ghoulam lanciato sulla fascia sinistra. Quanto a Mauri, è una presenza impalpabile nella zona intermedia fra centrocampo ed attacco e non riesce ad essere mai propositivo. Insomma non c'è per nulla da stupirsi se il Napoli, alla fine del primo tempo è in vantaggio 2-0.
Gli azzurri sono scatenati. Il fronte offensivo è contrassegnato da un tourbillon continuo di azioni, con Insigne irrefrenabile, Higuain sempre pericoloso ed Hamsik che non si limita ad affiancare Jorginho nella costruzione del gioco a centrocampo, ma è autore di penetrazioni improvvise nell'area di rigore avversaria. Nel ripresa Pioli tenta di cambiare il corso della partita facendo dal primo minuto due sostituzioni in ruoli chiave: entrano Milinkovic-Savic ed Anderson al posto, rispettivamente, di Mauri e Lulic. L'intenzione del tecnico è di spostare in avanti l'asse del gioco della sua squadra, ma il piano fallisce molto presto perché dopo appena due minuti Insigne trova il terzo gol per il Napoli. Il resto della gara è in discesa per il Napoli che trova ancora la via della rete con Higuain, autore di una prestazione magistrale, e con Gabbiadini. Per gli azzurri la stagione comincia forse veramente da stasera. La Lazio e Pioli hanno invece tanto da riflettere su quanto è accaduto.
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