Sport Land News: Pallacanstro Reggiana
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UNAHOTELS E IL DERBY DELLA VIA EMILIA, MENETTI: “AL PALADOZZA PER COLTIVARE UN SOGNO”

 

Sesta giornata di Serie A e trasferta al PalaDozza di Bologna per la UNAHOTELS Reggio Emilia, che domani sera alle 20:30 affronterà la capolista Virtus Segafredo, ancora imbattuta dopo cinque partite di campionato. 

Queste le parole di coach Menetti in sede di presentazione del match: “Torna il derby della via Emilia e lo riaccolgo anche io con grande piacere. L’asse Reggio-Bologna è un riferimento regionale e non solo per tutto il movimento della pallacanestro. Ormai una classica, che in passato è stata in grado, a volte, di regalarci anche tante soddisfazioni. Oltre a questo c’è il piacere di giocare in un fantastico palcoscenico come il PalaDozza. Sulla Virtus c’è poco da dire, parlano per lei il blasone della società, il valore del loro allenatore, gli addirittura sedici giocatori in organico ed il fatto che stanno disputando l’Eurolega. Dal nostro punto di vista, credo che la chiave sarà lo spirito con cui affronteremo questo match: dovremo scendere in campo col sogno di vincere, con la voglia di fare una grande partita mettendoci nelle condizioni di costruire, all’interno dei quaranta minuti, un’occasione che ci possa rendere tangibile questo obiettivo. I nostri focus saranno due: il primo è quello di misurare noi stessi, affrontando una squadra che ti può veramente dare un’idea del livello che hai raggiunto, ed il secondo è quello di sfruttare questa partita per crescere. Dovremo giocare con sfrontatezza, cuore e coraggio”. 

La partita verrà trasmessa in esclusiva su Eleven Sports e diretta dalla terna arbitrale composta da Lanzarini, Paglialunga e Valleriani. 

fonte: pallacanestroreggiana.it

La Unahotels ci mette l’orgoglio ma non basta: il Bahcesehir vince la Europe Cup


La Pallacanestro Reggiana si arrende 90-74 alla formazione turca, che così si impone anche nel match di ritorno e alza con pieno merito la coppa targata Fiba

ISTANBUL – La Pallacanestro Reggiana non riesce nell’impresa di bissare la vittoria di 8 anni in Eurochallenge e si arrende anche nella gara di ritorno a un Bahcesehir più forte sotto ogni aspetto. Il risultato finale dice 90-74 per i padroni di casa.

La formazione di coach Caja non parte male ma deve subire la rimonta dei padroni di casa che nel primo quarto fanno il bello e il cattivo tempo, chiudendo avanti 30-16. La partita sembra avere già un copione ben definito e invece ancora una volta la grinta biancorossa porta al sorpasso sul 30-31, infilando un parziale di 17-0 in 5 minuti che sembra stordire i turchi. Una fischiata assurda della terna, che si inventa un fallo antisportivo a Johnson e tecnico a Caja, rimette in moto la squadra di Erkan che perde il quarto, ma resta avanti.

La ripresa è quasi un monologo del team di Istanbul, che riesce a controllare la partita dato che Reggio non riesce a fare tre cose positive di fila. Escono per falli Baldi Rossi e Hopkins, Cinciarini paga lo scarso apporto dato da Larson e Crawford e resta in campo per 40 minuti. A metà ultimo quarto il Bahcesehir scappa via, la Unahotels è sulle ginocchia e il risultato prende così forma fino al 90-74 finale. I turchi sollevano la coppa davanti a quasi 14mila tifosi in festa. La Reggiana esce comunque a testa alta, con il rammarico di non aver disputato le ultime fasi della coppa, ma soprattutto questa finale, al completo.

IL TABELLINO

BAHCESEHIR COLLEGE – UNAHOTELS REGGIO EMILIA 90-74

BAHCESEHIR COLLEGE: Jones 14, Hall 2, Ozmizrak 7, Baygul 6, Ozdemir, Black 12, Smith 17, Dekker 12, Savas 5, Solomon 4, Candan 7, Yilmaz 4. Allenatore: Ernak.

UNAHOTELS REGGIO EMILIA: Thompson 19, Hopkins 9, Baldi Rossi 8, Soliani, Strautins 19, Crawford 2, Colombo, Cinciarini 8, Johnson 9, Larson. Allenatore: Caja.

Arbitri: Castillo (Spa), Lucis (Let), Liszka (Pol).

Parziali: 30-16; 13-21; 21-19; 26-18

Note: fallo antisportivo a Solomon al 10′. Fallo antisportivo a Johnson al 16′ e fallo tecnico alla panchina di Reggio. Baldi Rossi esce per falli al 35′. Hopkins esce per falli al 37′.

Quarto fallo
L’ultima frazione si apre con un errore per parte, Reggio arriva al -6, ma in poco tempo si ritorna al -10 e nuovo timeout di Caja. Il tempo inesorabile scorre e la formazione di casa riesce a controllare il match, approfittando della poca continuità della biancorossi su entrambi i lati del campo. Purtroppo non ci sono molte alternative per l’Unahotels che non ha trovato in tutti i suoi effettivi un valido aiuto (leggasi Crawford e Larson). A 5 minuti dalla conclusione si è sotto di 12, sul 76-64. Escono per falli prima Baldi Rossi e poi Hopkins, lasciando il solo Johnson nel reparto lunghi. I turchi volano al +15 tra il tripudio della Ulker Arena, mentre resta il solo Thompson a incidere. Resta solo ormai il tempo per stabilire il risultato finale, ormai già indirizzato verso il Bahcesehir che vince meritatamente l’Europe Cup, imponendosi questa sera per 90-74, distacco eccessivo per la Unahotels che esce comunque a testa alta da questa competizione continentale.

Terzo quarto
Il Bahcesehir riparte decisamente meglio con un 6-0 di parziale e soprattutto con un attacco reggiano troppo statico che non fa altro che agevolare la difesa avversaria. Caja, assolutamente non contento, chiama timeout. La Unahotels finalmente si sblocca, ma il problema è che non si riesce ad arginare l’attacco, aumentando l’intensità difensiva. Altro problema è la difficoltà che sta incontrando Cinciarini, autore di diversi errori di lucidità. In più giunge il quarto fallo di Hopkins che rientra in panchina. I turchi ritornano al +10, Baldi Rossi, in difficoltà in difesa, riesce a mettere una tripla che accorcia. Cinciarini commette il suo quarto fallo e poi perde palla che ci costa un canestro, mentre un positivo Thompson infila 3 liberi. Reggio non riesce a mettere in fila tre cose positive in fila, per cui il Bahcesehir chiude avanti, senza troppi patemi, 64-56.

Secondo quarto
Rispetto al periodo precedente, arriva qualche rimbalzo offensivo in più e il Bahcesehir dopo 3 minuti deve ancora segnare. Grazie a Baldi Rossi Reggio si avvicina al-6, sfruttando quindi il passaggio a vuoto dei padroni di casa. Prosegue la rottura prolungata dei turchi che a metà quarto devono ancora iscrivere punti a referto e con la terza bomba di Strautins si arriva al 30-27. Addirittura arriva il sorpasso  – break di 15-0 – con una schiacciata di Johnson in alley oop, gli arbitri poi vedono nello stesso Johnson un fallo antisportivo per un scalciata involontaria durante la caduta a terra  al quale poi arriva un fallo tecnico a Caja che giustamente si stava lamentando per l’interpretazione. Grazie a questo regalo della terna il Bahcesehir ritorna avanti di un punto 32-31. Queste fischiate portano ossigeno ai turchi che così interrompono il loro digiuno. Ora è la Unahotels a fermarsi in attacco il che consente alla formazione turca di chiudere avanti 41-37. Da notare che in questo quarto, dei loro 13 punti segnati, ben 8 sono derivati da giri in lunetta.

Primo quarto
Gli starting five: per Bahcesehir Jones, Smith, Hall, Savas e Candan, mentre per Reggio Cinciarini, Larson, Strautins, Johnson e Hopkins. L’inizio dei biancorossi è buono, 5-0 con Strautins e Hopkins, con replica dall’arco e dalla lunetta di Jones, per il 6-5. Dopo 3 minuti La Unahotels si mette a zona, senza Hopkins, cambiato da Baldi Rossi, ma finisce in bonus. I turchi prediligono il gioco in area, sfruttando la mole di Savas, che porta al +6 per i padroni di casa, sul 14-8 e al primo timeout di Caja. Hopkins rientra in campo, Smith sale in cattedra con un assist e tre triple, mentre Reggio fatica in ogni settore, con Larson che perde Smith ad ogni piè sospinto e anche dei palloni. Il parziale di 16-0 è una mazzata che confonde le idee ai giocatori biancorossi che sbagliano di tutto e di più. Inoltre tirando col 28% rispetto a quasi il 70% avversario, si va poco lontano. Storie tese tra Hopkins e Solomon che portano ad un fallo antisportivo il giocatore turco, dopo un canestro di Thompson. Chiusura sul 30-16.

reggionline.com

Basket, serie A: Milano sbanca Reggio Emilia



Milano sbanca Reggio Emilia (63-67) e risponde al successo di venerdì della Virtus Bologna, riportandosi subito a -4 dalla capolista Segafredo. Nell'altro anticipo della 28esima giornata Pesaro supera in volata (82-83) Trento: un'affermazione pesantissima, che consente alla Vuelle di raggiungere il traguardo della salvezza matematica e di agganciare anche il treno playoff.Con un'ottima prestazione a livello difensivo Milano passa 63-67 in casa di Reggio Emilia. L'Unahotels paga la pessima mira nel tiro dall'arco, dove colleziona un deficitario 3/26 (11.5%). L'Olimpia parte forte e sull'asse Grant-Bentil piazza un break di 0-10, che la spinge sul 5-14. L'ex Cinciarini prova a suonare la carica, ma il primo periodo si chiude con l'Armani Exchange in doppia cifra di vantaggio (15-25). Nel secondo quarto entrambe la squadre hanno le polveri bagnate e Milano non consente mai alla Reggiana di avvicinarsi, conservando 10 lunghezze di margine all'intervallo lungo (29-39). Reggio Emilia esce bene dagli spogliatoi, trovando finalmente il fondo della retina da lontano con Strautins e sfruttando la doppia dimensione, dentro e fuori dall'area, di Hopkins. Un parziale di 9-0 permette agli uomini di Caja di agganciare  sul 41 pari Milano, che piazza però un contro break di 0-10 (41-51). L'Unahotels risponde ancora e accorcia sul -4 (50-54) al termine della terza frazione. Nell'ultimo periodo calano le percentuali da ambo le parti, ma un paio di magie di Grant e Shields in penetrazione riportano Milano sul +9. Reggio Emilia non molla e si rifa sotto (63-66 a 54" dalla sirena), ma fallisce la bomba del pareggio con Strautins. Bentil chiude la contesa dalla lunetta.

Unahotels Reggio Emilia-AX Armani Exchange Milano 63-67
(15-25, 29-39, 50-54)
Reggio Emilia: Thompson 4, Hopkins 16, Baldi Rossi 2, Strautins 15, Crawford 6, Colombo ne, Soliani ne, Cinciarini 4, Johnson 7, Larson 9. Allenatore: Caja.
Milano: Grant 7, Erba ne, Tarczewski 6, Ricci 5, Biligha 6, Hall 4, Baldasso 3, Daniels 14, Shields 5, Alviti 3, Bentil 9, Datome 5. Allenatore: Messina.
Arbitri: Lanzarini-Giovannetti-Gonella.

Basket, playoff: fattore campo decisivo, primo match-point per Reggio Emilia

Al PalaBigi la Grissin Bon supera 82-72 Avellino, portandosi così sul 3-2. Coach Menetti ringrazia un Aradori da 16 punti e 9 rimbalzi, alla Sidigas non bastano i 23 di Ragland. Sabato alle 20:45 si torna al PalaDelMauro per gara-6
REGGIO EMILIA – A un passo dalla finale. Reggio Emilia cancella le due sconfitte in terra irpina e fa valere il fattore campo anche in gara-5: al PalaBigi la Grissin Bon supera per 82-72 Avellino e si porta avanti 3-2 nella serie di semifinale, fin qui dominate da chi giocava in casa. Sabato alle 20:45 si torna al PalaDelMauro per gara-6: per la Reggiana c’è il primo match-point per la finale scudetto.
KAUKENAS APRE CON UNA SCHIACCIATA – Il primo canestro della Grissin Bon è una schiacciata a due mani del 39enne Kaukenas, un chiaro segnale della volontà aggressiva dei biancorossi. Si segna col contagocce e la tensione nell’aria è palpabile, tanto è vero che a metà frazione il tabellone è inchiodato sul 7-5 pro Reggio. Nel finale i padroni di casa prendono un minimo di abbrivio chiudendo sul +5. Nel secondo quarto i biancorossi si spingono fino al +8 del 3′ (25-17), ma poi arriva la reazione irpina, propiziata da un ingenuo antisportivo preso da Lavrinovic, e al 5′ una conclusione di Nunnally riporta avanti gli ospiti che siglano un break di 9-0. A quel punto sale in cattedra Aradori, segna 7 punti di fila e rimanda i suoi avanti, al 8′, 37-31. Ma gli ospiti non mollano e all’intervallo lungo ci si arriva con la Grissin Bon avanti di 1 (39-38).
FALLO TECNICO A SACRIPANTI – Metà del terzo periodo fila via su due binari: nervosismo e punto a punto; poi i biancorossi, sull’asse Lavrinovic-Kaukenas, provano ad andare via allungando fino al +7 (51-44). Margine che viene mantenuto fino alla conclusione della frazione. Gli ultimi dieci minuti iniziano targati biancorosso: prima Polonara e poi Needham con un 2+1 spediscono i padroni di casa al massimo vantaggio, 62-52 dopo due minuti. La Sidigas però non si disunisce e rimane attaccata al match con un positivissimo Ragland. Quando però il coach avellinese Sacripanti rimedia un “tecnico” per proteste, la Grissin Bon sfrutta l’occasione tornando al +11.
SABATO SI TORNA AD AVELLINO – La Scandone non molla ed a 3′ dalla fine una conclusione dai 6,75 di Nunnally la riporta al -3 (68-65). Reggio però, nell’occasione, ha più energia, quella datagli, in particolare, da Della Valle e Polonara. A un minuto dalla fine la Grissin Bon è di nuovo al +7 e questa volta Avellino non riesce a recuperare. Appuntamento per gara 6 sabato sera di nuovo in Irpinia: è il primo match-point per Reggio Emilia.
GRISSIN BON REGGIO EMILIA – SIDIGAS AVELLINO 82-72 (18-13, 39-38, 57-50)
Reggio Emilia: Aradori 16, Needham 9, Polonara 8, Lavrinovic 10, Della Valle 11, De Nicolao 8, Kaukenas 10, Silins 3, Gentile, Golubovic 7. N.e.:Parrillo. All.: Menetti.
Avellino: Ragland 23, Green 3, Veikalas 2, Leunen 4, Ongwae, Cervi 6, Severini 2, Nunnally 21, Pini 5, Buva 6. N.e.: Norcino e Parlato. All.: Sacripanti.
Arbitri: Taurino, Mazzoni, Sardella.
Note – Spettatori: 3500. Tiri da 3: Reggio Emilia 4/16, Avellino 7/12; tiri liberi: Grissin Bon 13/16, Sidigas 12/13. Uscito per 5 falli: tecnico a Max Menetti al 5′ del secondo quarto e a Pino Sacripanti al 4′ del quarto periodo.
repubblica.it

Un finale infuocato per il big match della Serie A1 di basket. Alla fine è la Grissin Bon Reggio Emilia a prevalere (74-72) in casa contro l'Olimpia Milano, raggiungendo l'EA7 al vertice della classifica


Vittoria meritata quella dei reggiani, privi del loro play maker titolare, Stefano Gentile, che hanno avuto il merito di sfruttare la spinta del pubblico e di gareggiare a pari intensità con gli avversari. Reggio parte con un secco 9-1 (Kaukenas 2 «bombe»), l'Olimpia prova a rintuzzare ma i padroni di casa tengono salda la barra dell'intensità e al 7' guidano 16-6. Cancellieri, in panchina al posto di Yasmin Repesa rimasto in Croazia per ragioni familiari, si gioca la carta Gentile, al rientro dopo l'infortunio; ma con poco costrutto, tanto è vero che la Grissin Bon chiude il primo quarto sul +13 con l'EA7 che fatica moltissimo a costruire attacchi decenti.

Il secondo parziale si snoda sulla falsariga del primo. La truppa di Menetti è nettamente più aggressiva e intensa degli avversari e così, a metà periodo, il tabellone recita 27-11 pro Reggio. Margine che gli ospiti, registrando un minimo la fase offensiva e approfittando dei tanti errori di Aradori e compagni, riducono fino al -8 con cui si va all'intervallo lungo. Al ritorno dal quale l'Olimpia, guidata da Gentile che realizza 6 punti di fila con due bei canestri ma consueto, e censurabile, battibecco col pubblico, ristabilisce subito la parità: 33-33.

A tenere in linea di galleggiamento la Grissin Bon è Andrea De Nicolao, con le sue «bombe», nel quadro di un match diventato piuttosto spigoloso e altrettanto equilibrato. A un minuto e mezzo dalla fine del quarto si scatena Della Valle, con cinque punti consecutivi di puro talento che riportano i reggiani al +6 (50-44). Gli ultimi 10' cominciano con i padroni di casa in vantaggio 50-46, ma si capisce subito che sarà una lotta sul filo dei nervi e della lucidità mentale fino alla fine.

Una possibile svolta è quella del 7', Gentile si incaponisce in un paio di 1contro 5 senza logica e Reggio punisce con Veremeenko e Aradori tornando a otto lunghezze di margine: 65-57. Milano però riesce a recuperare e inizia, con la Grissin Bon sopra di uno, lo stillicidio dei tiri liberi nei secondi finali. Il punto di vantaggio che Reggio aveva accumulato è fondamentale perchè Gentile sbaglia un tiro dalla lunetta di troppo. La correzione di Hummel arriva poi fuori tempo massimo.

Pallacanstro Reggiana Grissin Bon Reggio Emilia. Dopo la Supercoppa, nel mirino c’è il tricolore sfuggito a giugno

LINDA PIGOZZI
Vincerà la voglia di riscatto dell’Olimpia Milano, il forte desiderio di riconfermarsi al top della Dinamo Sassari, l’arrembante e coraggiosa Pallacanestro Reggiana o l’emergente Reyer Venezia?
Roster alla mano sembrerebbe che la corsa allo scudetto 2015-16 debbano giocarsela ancora le finaliste dello scorso campionato, fresche protagoniste della Supercoppa 2015. Ad alzare al cielo il primo trofeo stagionale è stata la Pallacanestro Reggiana, rimasta scottata il giugno scorso nella finale scudetto consegnata per un solo canestro alla Dinamo.
Vincendo la Supercoppa a Torino, la Grissin Bon di Max Menetti ha però dato un segnale importante, ribadendo con forza che la galoppata degli scorsi play off non è stata una fiammella destinata a spegnersi con l’estate. Proverà a prendersi ciò che le era sfuggito a giugno, Reggio, ma avrà contendenti agguerritissime. Milano, in primis. Sulla squadra anche per questa stagione reGiorgio Armani ha fatto investimenti galattici, tanto che il team meneghino si merita ancora una volta l’etichetta di squadra da battere. Ciononostante ci proveranno in tante a darle l’assalto, consapevoli che non sempre soldi e campioni garantiscono un automatico successo. Ci proveranno Sassari, Reggio e Venezia su tutte, ma pure Brindisi – cresciuta anno dopo anno anche a livello societario – la sorpresa della scorsa stagione Trento o storici club come Varese, Cantù o la stessa Virtus Bologna, desiderosi di rivivere gli antichi fasti.
La grande corsa si aprirà nel week end con una nuova protagonista, Torino, che pure è stata piazza importante in un remoto passato. Si aprirà però con la generale consapevolezza che il basket italiano non stia benissimo. C’è chi piange – e a Reggio lo si fa ormai da lustri – per la mancanza di un impianto adeguato alle proprie necessità. C’è chi lamenta la mancanza di sponsor che mettano in circolo risorse importanti che possano sollevare le proprietà. E c’è chi va lamentando ancora la scarsissima visibilità della pallacanestro, secondo sport italiano e pure troppo spesso bistrattato dai media nazionali. Non sta benissimo il basket italiano, tanto che ogni stagione si è costretti a salutare un club. Quest’anno tocca alla storica Virtus Roma, costretta a rinunciare alla Serie A e alle relative folli spese, per poter continuare a vivere.
Consola però la certezza che, pur malaticcio, il basket italiano sta vivendo un buon momento di popolarità sull’onda lunga del grande interesse suscitato dalla nazionale a Eurobasket 2015. È tornato alto l’interesse per il campionato di Serie A, anche se ha perso uno dei protagonisti più discussi e amati degli ultimi anni: Daniel Hackett che scelto di legarsi all’Olympiacos dopo la deludente stagione milanese. Orfana di Hackett, la Serie A 2015/16 non vedrà neppure il ritorno di un altro azzurro, il capitano e
ormai ex Nba, Gigi Datome che non ha ceduto al corteggiamento dell’Olimpia per finire in Turchia a dar man forte al già forte Fenerbahce. Due personaggi di cui, inutile nasconderlo, una Serie A in costante ricerca di visibilità avrebbe avuto un gran bisogno.
Gazzetta di Reggio