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Scudetto Inter, la cerimonia di premiazione e la festa San Siro
Serie A: Juventus-Inter 2-0
- La Juventus si impone 2-0 nel derby d'Italia all'Allianz Stadium, nel posticipo della 13/a giornata di serie A.
Dopo un primo tempo vinto ai punti dall'Inter, a inizio ripresa segna Rabiot, deviando in rete un pallone messo in area da Kostic.
Poco dopo c'è il raddoppio di Danilo, annullato dal var per un fallo di mano, ma nel finale ci pensa Fagioli in contropiede a chiudere l'incontro. Con i tre punti, la squadra di Allegri scavalca i nerazzurri in classifica e va ad affiancare al quinto posto la Roma, sconfitta nel derby.
(ANSA).
Calcio: Inter, Inzaghi, Juve? Grande rispetto ma non paura
(ANSA) - MILANO, 05 NOV - "Sappiamo l'importanza della partita, la Juve è in salute come l'Inter.
Troveremo una squadra in ripresa, uno stadio caldo ma andremo lì per fare la nostra partita.
Abbiamo per la Juventus un grandissimo rispetto ma non paura". Lo ha detto il tecnico dell'Inter Simone Inzaghi in conferenza stampa alla vigilia della gara contro la Juventus.
"Domani sarà una partita molto importante, ma mancano comunque 25 partite alla fine. Allegri dice che siamo favoriti per lo scudetto? Ognuno ha la sua opinione, il mio pensiero sulla Juve l'ho detto: ha la rosa più lunga della Serie A. Troviamo una squadra uscita dalla Champions e ancora più avvelenata, dovremo fare una grande gara con tanta personalità". (ANSA).
SASSUOLO - INTER 0-3 risultato finale
PREPARTITA
Sassuolo - Inter è valevole per la giornata numero 9 del campionato di Serie A 2020/2021.
La partita è in programma il giorno 28 novembre alle ore 15:00 allo stadio MAPEI Stadium - Città del Tricolore di Reggio nell'Emilia.
Arbitro di Sassuolo - Inter sarà Massimiliano Irrati coadiuvato da Valentino Fiorito e Giovanni Baccini. Al VAR invece ci sarà Daniele Chiffi.
Attualmente il Sassuolo si trova 2° in classifica con 18 punti (frutto di 5 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta); invece l'Inter si trova 3° in classifica con 18 punti (frutto di 5 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta).
Il Sassuolo ha segnato 20 gol e ne ha subiti 10; l'Inter ha segnato 21 gol e ne ha subiti 13.
In casa il Sassuolo ha fatto 6 punti (1 vittoria, 3 pareggi e 0 sconfitte). Fuori casa l'Inter ha totalizzato 8 punti (2 vittorie, 2 pareggi e 0 sconfitte).
Il Sassuolo nelle ultime 3 partite ha affrontato il Napoli, l'Udinese e il Verona ottenendo 7 punti grazie a 2 vittorie, 1 pareggio e 0 sconfitte.
L'Inter nelle ultime 3 partite ha affrontato il Parma, l'Atalanta e il Torino ottenendo 5 punti grazie a 1 vittoria, 2 pareggi e 0 sconfitte.
Il Sassuolo ha incontrato nell'ultima partita il Verona vincendo 0-2 mentre L'Inter ha incontrato il Torino vincendo 4-2.
Probabili formazioni:
SASSUOLO: Consigli; Ayhan, Chiriches, G.Ferrari, Rogerio; Locatelli, Maxime Lopez; D.Berardi, Djuricic, Boga; Raspadori. Allenatore: De Zerbi.
INTER: Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Skriniar; Darmian, Barella, Gagliardini, Perisic; Vidal; R.Lukaku, L.Martinez. Allenatore: Conte.
Sassuolo e Inter si sono affrontate 14 volte in campionato. Nei precedenti match il Sassuolo ha vinto 7 volte, l'Inter ha vinto 5 volte mentre i pareggi sono stati 2.
Serie A: Inter, ultima chiamata con il Sassuolo
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Notizie sportive 25 Giugno 2020: il Sassuolo ferma l'Inter sul pari
INTER-SASSUOLO: arbitra Massa di Imperia
Sarà il Sig. Davide Massa della Sezione AIA di Imperia a dirigere la partita Inter-Sassuolo, 27esima giornata della Serie A TIM 2019/20 in programma mercoledì 24 Giugno alle ore 19.30. Assistenti sono stati designati il Sig. Schenone e il Sig. Imperiale, entrambi della Sezione AIA di Genova. Quarto Ufficiale il Sig. Minelli di Varese. Sono stati designati in qualità di assistenti VAR il Sig. Nasca di Bari e il Sig. Alassio di Imperia.
Inter ko ai rigori, Juve vince in Cina Ronaldo pareggia autogol di De Ligt, poi decidono parate Buffon
ansa
Le parate di Buffon e il gol di Demiral dal dischetto regalano alla Juventus la vittoria per 4-3 ai rigori nella sfida contro l'Inter nell'International Champions Cup, dopo l'1-1 al termine dei tempi regolamentari. All'Olympic Stadium di Nanchino, Inter e Juventus si dividono un tempo per ciascuna. Meglio i nerazzurri nel primo tempo, seppur il vantaggio arrivi solograzie ad una autorete di De Ligt (all'esordio da titolare in bianconero, così come Rabiot) al 10' dopo un colpo di testa di Gagliardini. Nella ripresa sale invece in cattedra la Juventus e a pareggiare i conti è il solito Cristiano Ronaldo a 23', con una punizione deviata dalla barriera che supera Padelli. La sfida si decide così dal dischetto, dove Buffon si esalta parando le conclusioni di Ranocchia, Longo e Borja Valero, mentre Demiral (dopo gli errori di Rabiot e Bernardeschi) segna il rigore decisivo regalando il successo alla squadra di Sarri.
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Calcio: Inter-Sassuolo 1-2, Roma in Champions
L'Inter ai cinesi del Suning: è ufficiale
Il Sassuolo che dà lezioni a Milano
Coppa Italia: doppietta Brozovic e gol di Perisic ma la Juve passa ai rigori con l'Inter
Nei regolamentari, doppietta di Brosovic e gol di Perisic.
ansa
Europa: Inter, che debacle! E a Stoccarda, la Lazio fa la big
L'INTER CADE A PARMA, NAPOLI OK A CAGLIARI. AZZURRI SECONDI A -2 DALLA JUVE
A decidere un gran gol di Sansone, una prova di forza degna del nome, un tiro che castiga Handanovic e la squadra ospite, incapace di giocare da primattrice. L'Inter si è presentata al Tardini dopo aver fatto un solo punto nelle ultime due gare, dopo quella vittoria contro la stessa Juventus.
Evidentemente non era in grado di poter sfruttare la trasferta per ridurre al minimo lo svantaggio e mettere il proprio fiato sul collo della rivale. Si è presentata all'appuntamento senza Snejder, non convocato fino a quando non ci sarà un accordo sul rinnovo del contratto, gli squalificati Cassano e Gargano. Alla fine si è trovata nella necessità di mandare in campo due diciannovenni, per sperare di raddrizzare la baracca.
Giovani gettati nella mischia, senza troppe speranze. Di fronte si è trovata una squadra che sapeva di avere tutto da guadagnarci, con il solo squalificato Parolo, forte di una classifica che dà serenità e consente di provare a sognare. Ha pensato a fare la propria gara, senza badare troppo a chi avesse di fronte. E ha vinto, con merito. Stramaccioni, che proprio a Parma esordì in nerazzurro, finendo battuto 3-1, e che stasera ha potuto schierarsi in panchina, nonostante l'espulsione col Cagliari, perchè non c'è stata squalifica, ha ricavato una nuova delusione.
Il primo tempo è stato modesto, registrando una scarsa propensione offensiva di entrambe le formazioni. Al 4' c'è stato un pericolo per l'Inter: triangolo tra Amauri e Marchionni che ha crossato basso, trovando pronto Handanovic a respingere con l'aiuto della difesa. Al 12' Guarin ha sfiorato il palo su punizione. Al 20' Paletta ha fermato Palacio in area. L'Inter ha chiesto un rigore che non c'era. Al 32' Amauri servito da Biabiany ha deviato di testa, Handanovic ha respinto con la mano. Al 35' è stata l'Inter a creare un pericolo, con un colpo di testa di Palacio fermato sulla linea da Valdes. Al 43' bel tiro di Biabiany, in angolo con lieve deviazione di un difensore.
Nella ripresa al 17' Un gran tiro di Guarin da 20 metri ha costretto Mirante al più difficile intervento della serata, in angolo. Ma non era aria. E il Parma ha fatto propria la gara al 29'. Poderoso inserimento centrale di Sansone che è arrivato senza ostacoli al limite dell'area per scaricare un destro basso e imparabile per Handanovic sul primo palo. C'è stato anche un bel colpo di testa di Benalouane al 39', deviato in angolo. L'Inter invece non ha fatto nulla per poter dire di averci provato davvero ad insidiare la Juve. Che ringrazia. Non solo il Parma.
IL RESOCONTO DI PARMA-INTER
STRAMACCIONI: "ERRORE MOLTO GRAVE" «Abbiamo disputato di sicuro uno dei peggiori secondi tempi della stagione, ma abbiamo pagato molto caro un errore gravissimo. Non si può prendere un gol così, partendo da una rimessa laterale a centrocampo». Andrea Stramaccioni, a Sky Sport, ha commentato così la sconfitta dell'Inter a Parma.
«Il primo tempo non è stato neanche malissimo davanti ad un Parma messo bene in campo che ci ha messo in difficoltà - ha proseguito il giovane allenatore - invece nel secondo certo non siamo andati bene. Di solito nella ripresa tendiamo a crescere. Stavolta non è successo. Non so se è un problema fisico, anche se dopo l'Europa League di solito soffriamo un pò. Sicuramente è troppo grave l'errore che ha portato al gol del Parma: Sansone ha fatto 50 metri da solo, senza dribblare nessuno». E ora? «Abbiamo fatto un punto in tre partite, siamo arrabbiati».
HAMSIK ESPUGNA CAGLIARI È Marek Hamsik l'uomo della provvidenza che regala al Napoli la vittoria per 1-0 in casa del Cagliari. Lo slovacco, che deve supplire alle assenze di Cavani e Pandev in attacco, al 28' del secondo tempo sblocca la partita dell'Is Arenas e proietta la squadra di Mazzarri a 30 punti, due in meno della capolista Juventus.
Per i padroni di casa resta il rammarico di aver giocato una buona gara e di aver colpito due pali, in classifica i rossoblu restano fermi a 16 punti. Tante le occasioni da rete da una parte e dall'altra. La prima vera palla gol al 22' è per la squadra di Mazzarri, Insigne si libera di un uomo al limite dell'area e lascia partire un gran tiro a girare su cui il portiere non può arrivare ma la palla si stampa sul palo.
Ancora Napoli al 24', Behrami entra in area dalla destra e crossa al centro, Insigne manca la deviazione vincente. Episodio dubbio tre minuti più tardi nell'area del Napoli, Conti cade dopo un contatto con Gamberini ma l'arbitro Giannoccaro lascia correre. È ancora il Napoli ad insistere, sempre con Insigne, al 31' l'attaccante dell'under 21 in contropiede entra in area ma da posizione defilata non trova lo specchio della porta. Reagiscono i padroni di casa con Thiago Ribeiro che impegna De Sanctis con un tiro dal limite dell'area. Ancora Cagliari al 36', da calcio d'angolo Conti devia sotto porta, il tiro scheggia il palo.
Ultimo brivido per il Napoli allo scadere del primo tempo, Avelar vede De Sanctis fuori porta e tenta il grande gol con un tiro da lontano ma la palla finisce di poco alta sopra la traversa. Il secondo tempo si apre con una traversa per il Cagliari al 47': su cross di Conti interviene in scivolata Cannavaro che rischia l'autorete.
Occasione di Nainggolan al 54', il giocatore rossoblu si coordina e lascia partire un tiro al volo di poco a lato. Prova a ridisegnare la squadra Mazzarri che sostituisce Maggio e Dzemaili con Mesto e Vargas. Napoli vicino al vantaggio al 69', su angolo Vargas colpisce di testa ma Agazzi respinge, è Conti a spazzare via la sfera prima che Gamberini si avventi sul pallone.
La partita si sblocca in favore del Napoli al 73' quando Hamsik riceve nell'area piccola una palla deviata dal difensore Ekdal pressato da Zuniga e a tu per tu con Agazzi non sbaglia. Il Cagliari prova a reagire ma senza grande convinzione, al 84' Ceppelini da poco entrato prova il tiro da fuori ma non trova la porta.
Col cuore i padroni di casa ci provano ancora con Conti che all'85' fa partire un destro dentro l'area di rigore ma la palla finisce fuori. Sul finire del match il Napoli ha l'occasione del raddoppio con Vargas ma il giocatore azzurro si fa anticipare dal portiere in uscita.
IL RESOCONTO DI CAGLIARI-NAPOLI
MAZZARRI: "PIU' DI QUESTO NON POSSO CHIEDERE" Il Napoli vola anche senza Cavani. E Mazzarri, ora che vince pure con il suo bomber ai box (e senza Pandev) ha un motivo in più per continuare a sognare: «Più di questo - esordisce in sala stampa - non si può chiedere ai miei ragazzi». Tre punti che, secondo il mister (giocatore del Cagliari per poche partite nella stagione 1982-83) valgono molto perchè conquistati contro una squadra in salute: «Il Cagliari- spiega - l' ho visto con il Torino, con l'Inter: veramente forte, gli faccio i miei complimenti. Uscire fuori con una vittoria da un campo così difficile dà valore ai nostri meriti».
Soddisfatto, ma trova anche il pelo nell'uovo: «Nel primo tempo - spiega - forse dovevamo essere più cattivi sotto porta. Perchè a volte se non si sfruttano certe occasioni poi la partita si mette in salita. E infatti c'è stato nella ripresa un grande ritorno del Cagliari». Ma proprio in quel momento anche il gol di Hamsik. Qualcuno gli fa notare che la squadra è esplosa anche grazie ai cambi. Il mister sorride e ringrazia.
Pochi sorrisi, invece, sul volto dell'allenatore rossoblù . Ma nemmeno tanta delusione. Casomai un pò di rabbia. Lo dice chiaro e tondo «Se una squadra doveva vincere quella era il Cagliari». La lettura tattica della gara dell'ex numero 8 dei sardi ai tempi della scalata in A con Ranieri è semplice: «Li abbiamo chiusi nella loro metà campo- dice- creando cinque-sei palle gol. E la loro rete è nata da una serie fortunosa di rimpalli».
Il Napoli? « Se loro hanno messo Hamsik a uomo su Conti- spiega- vuol dire che questo Cagliari è da temere. Posso solo fare i complimenti alla squadra e al pubblico che ci ha applaudito nonostante la sconfitta: ha visto che abbiamo dato davvero tutto. Che Milano non era un caso, che con il gioco abbiamo messo sotto un'altra big: continuiamo così».
leggo.it
Inter, caso Twitter: divieto a Sneijder?
calcionews24
Derby d'Italia: per stabilire chi comanda Domani a Torino l'attesa sfida tra la Juve capolista e l'Inter
I nerazzurri per sognare, i bianconeri per volare. Juventus-Inter, ovvero il derby d'Italia. L'etichetta fu trovata dal geniale Gianni Brera all'inizio degli anni sessanta, per enfatizzare la sfida tra i due club più titolati d'Italia. A distanza di anni l'etichetta tiene ancora, e poco importa se - nel contempo - il Milan è diventato il club più titolato del mondo. Juventus e Inter restano le squadre col maggior numero di tifosi, tanto basta per accendere la passione degli sportivi bianconerazzurri. In classifica gli uomini di Conte hanno quattro punti di vantaggio sulla formazione di Stramaccioni, reduce dal sesto successo consecutivo in campionato. In casa la Juve ha sempre vinto, in trasferta anche l'Inter non conosce altro risultato: cinque partite, quindici punti. Uno dei due primati è destinato inevitabilmente a subire una battuta d'arresto. I bianconeri hanno il miglior attacco (22) e la miglior difesa (5), la formazione meneghina segna un po' meno (19) e subisce qualcosa in più (nove reti). L'Inter è l'antiJuve: non lo dicono opinionisti e critica, lo afferma - con decisione - la classifica del campionato. La formazione juventina è una realtà consolidata, quella nerazzurra un gruppo del tutto nuovo pronto a intraprendere la scalata al vertice, con un tecnico giovane e dalle idee chiare. La rivalità è quantomai accesa, una rivalità che nasce nella lontana primavera del 1961 quando le due squadre si sfidano a Torino. Prima contro seconda: lo stadio registra il tutto esaurito, ci sono tanti tifosi, troppi. Tanto che si lasciano andare a un'invasione pacifica. L'arbitro Gambarotta di Genova interrompe la partita. Dieci giorni dopo arriva la sentenza: due a zero a tavolino per i nerazzurri. Ma la Juventus del presidente Umberto Agnelli presenta ricorso alla Caf che - alla vigilia dell'ultima di campionato, con le squadre appaiate in testa - decide di far rigiocare la partita. La Juve, tolti di due punti all'Inter, torna in testa con due punti di vantaggio, e ai bianconeri basta un pareggio casalingo col Bari per cucirsi lo scudetto sul petto. Il presidente federale è Umberto Agnelli, particolare di non poco conto. Angelo Moratti - a quel punto - decide di mandare in campo nel replay con la Juve la squadra Primavera col virgulto Sandrino Mazzola: finisce nove a uno per i bianconeri. La miccia è accesa, il resto è storia recente: Ronaldo e Iuliano, un rigore monumentale non assegnato e uno scudetto sottratto al mite Gigi Simoni dalla sciagurata decisione dell'arbitro Ceccarini. Poi gli spionaggi industriali sbandierati dalla Triade juventina Moggi-Giraudo-Bettega, coi loro telefonini sotto controllo e le schede svizzere da consegnare ai fedelissimi della Cupola. Infine Calciopoli, lo scudetto di cartone, la restrocessione della Juve in serie B e le mille polemiche infinite. C'è tutto per arricchire una sfida già impreziosita dai talenti che scenderanno in campo: la classe di Pirlo, e il talento di Cassano, l'esperienza di Buffon, e l'astuzia di Milito, la concretezza di Vidal, e i muscoli d'acciaio di capitan Zanetti. Domani la Juve cercherà il cinquantesimo risultato utile consecutivo in campionato, l'Inter non ha alcuna intenzione di partecipare alle nozze d'oro bianconere.
Inter l'anti-Juve, ora l'Italderby. Napoli sconfitto scavalcato al 2/o posto
Turno infrasettimale ricco di gol per la 10/a giornata di serie A. Dopo l'anticipo finito 2-2 tra Palermo e MIlan, in campo sono scese 16 squadre in attesa del posticipo Genoa-Fiorentina. La capolista Juve ha battuto ma solo nei minuti di recupero il Bologna; il Napoli, senza Cavani, e' stato sconfitto a Bergamo dall'Atalanta, e viene scavalcato al secondo posto dall'Inter, nuova anti-Juve, che ha battuto in rimonta la la Sampdoria. Lazio-Torino all'Olimpico di Roma e' finita 1-1. Sull'altra sponda del Tevere, altra sconfitta per la Roma Zeman sotto 3-2 a Parma. Clamorosa quarta vittoria consecutiva del Cagliari
I risultati
A Bergamo: Atalanta-Napoli 1-0
a Cagliari: Cagliari-Siena 4-2
a Verona: Chievo-Pescara 2-0
a Genova: Genoa-Fiorentina (giovedì 1 novembre ore 20:45);
a Milano: Inter-Sampdoria 3-2
a Torino: Juventus-Bologna 2-1
a Roma: Lazio-Torino 1-1
a Palermo: Palermo-Milan 2-2
a Parma: Parma-Roma 3-2
a Udine: Udinese-Catania 2-2
PROSSIMO TURNO
Bologna-Udinese
Catania-Lazio
Fiorentina-Cagliari
Juventus-Inter (sabato ore 20:45)
Milan-Chievo (sabato ore 18:00)
Napoli-Torino
Pescara-Parma (ore 12:30)
Roma-Palermo (ore 20:45)
Sampdoria-Atalanta
Siena-Genoa
ansa