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Europa League: Palermo pronto per l'NK Maribor

Gli sloveni dell'NK Maribor sono attesi al 'Barbera' per l'andata negli spareggi in Europa League. Una formazione che Delio Rossi non sottovaluta, nonostante sulla carta sia favorita la formazione siciliana.

Per arrivare alla sfida contro il Palermo, la formazione guidata da Darko Milanič ha già superato due turni preliminari, senza mai perdere (tre successi e un pareggio).

Nel secondo turno preliminare il Maribor ha avuto la meglio sugli ungheresi del Videoton (pareggio per 1-1 all'andata e successo in casa nel ritorno per 2-0); nel terzo turno ha estromesso gli scozzesi dell'Hibernian Edimburgo (doppio successo: 3-0 interno all'andata e 3-2 fuori casa nel ritorno). L'ultima sconfitta internazionale degli sloveni risale al 27 agosto 2009, in Europa League (0-1 a Praga dallo Sparta).

Palermo-Maribor sarà il quinto doppio euro-confronto tra squadre italiane e slovene nelle coppe europee. Negli otto singoli incontri il bilancio vede 7 successi delle italiane e 1 pareggio. L'unico risultato utile è proprio del Maribor, grazie allo 0-0 casalingo contro il Parma in coppa Uefa, il 30 settembre 2004.

Il Maribor, fondato nel 1960, rappresentativa dell'omonima città slovena, dall'indipendenza della nazione nel 1991 vanta otto campionato, sei Coppe di Slovenia, di cui l'ultima conquistata l'8 maggio 2010, grazie alla vittoria sull'NK Domžale per 3-2 dopo i supplementari. Nel palmares anche una Supercoppa di Slovenia.

Attualmente, dopo le prime cinque giornate di campionato sloveno, si trova in testa alla classifica con 10 punti, primato che condivide col Domžale, ma con una partita in meno (la sfida valida per la quarta giornata contro l'Olimpija Ljubljana è in programma il prossimo 29 settembre). La scorsa stagione la formazione di Darko Milanič ha chiuso al secondo posto, alle spalle dell' FC Koper, a quota 62 punti.
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Calcio: Sale la febbre derby

Siamo soltanto a giovedì ma la febbre per il derby tra Sorrento e Salernitana è già alta. Non potrebbe essere altrimenti, quello con i granata è uno dei derby più sentiti dalla tifoseria rossonera. Si potrebbe pensare che ci sia acredine con la tifoseria avversaria, ma non è così. Il motivo è da ricercare nel fatto che le sfide tra Sorrento e Salernitana al campo Italia molto spesso hanno deciso le sorti dei campionati. La prima e forse la più importante di tutte fu quella della primavera 71 quando un gol di Sportiello a pochi minuti dalla fine determinò il sorpasso in classifica e proiettò i rossoneri verso la promozione in B.
Passano quatto anni e la storia si ripete. É il 12 ottobre 1975, quinta di andata, quando la Salernitana capolista viene a far visita al Sorrento seguita da oltre mille tifosi. I rossoneri vanno in vantaggio grazie ad una prodezza di Nando Scarpa. La Salernitana pareggia su rigore tirato da Abbondanza, che l’anno prima vestiva la maglia rossonera. Ma nel finale Petta regala la rete della vittoria al Sorrento. Proprio quel giorno inizia la splendida cavalcata dei rossoneri che si arresterà a metà del girone di ritorno quando la serie B sembrava quasi sicura.
Per finire è da ricordare anche l’ultimo incontro della serie disputatosi il 17 febbraio 2008 che opponeva la capolista Salernitana ad un Sorrento impegnato nella lotta per evitare i playout. Quel giorno i rossoneri guidati in panchina da Massimo Morgia ottennero un’importante successo grazie alla rete del difensore Errico Braca, salernitano di nascita.
In campionato Sorrento e Salernitana si sono incontrate 22 volte. Il bilancio complessivo vede 6 affermazioni dei rossoneri contro le 7 dei granata. I gol realizzati sono finora 10 quelli subiti 14. Al campo Italia il Sorrento ha ottenuto 5 vittorie; le restanti 6 gare si sono concluse tutte con il risultato di 0 a 0.
Domenica prossima le due formazioni sono pronte a scrivere un altro capitolo. La Salernitana è appena retrocessa dalla serie B dopo un campionato da dimenticare. In estate è stata sul punto di fallire, riuscendo ad iscriversi al campionato per il rotto della cuffia ed è tuttora in attesa di una penalizzazione per le irregolarità commesse. La squadra granata ha conservato diversi elementi della passata stagione e sarà senz’altro tra le protagoniste del campionato. Il Sorrento in estate si è rinforzato con giudizio e punta a disputare un buon campionato. Si annuncia quindi una sfida vibrante che potrebbe lanciare la vincitrice nelle alte vette della classifica.

Articolo Aggiunto il: 19/08/2010 - sorrentoedintorni.it


Samuel: «Inter, vinci le due Supercoppe. Roma? È forte!»

MILANO, 18 agosto - Quella di sabato contro la Roma, «sarà una partita difficile» contro una squadra «che si è rinforzata molto bene» ma l'Inter, archiviato il triplete della scorsa stagione «cercherà di dare il massimo e vincere, già sabato, un trofeo», il primo dell'era Benitez. A inquadrare in questo modo la sfida di Supercoppa italiana contro i giallorossi di Raniera è il difensore nerazzurro, Samuel, intervistato da Inter Channel. «Stiamo lavorando bene - ha osservato - e stiamo cercando di ritrovare la forma».

LA GRINTA - Supercoppa italiana ed europea, ha proseguito «sono due trofei che si possono vincere. Questa è la nostra motivazione: cercheremo di dare il massimo e vincere già sabato un trofeo», proseguendo la strisca di vittorie dello scorso anno. L'ultima, ha sottolineato Samuel, «è stata una stagione bellissima, un'annata fantastica. Difficile ripetere un'annata così: campionato, Champions League e coppa Italia sono competizioni difficili, dobbiamo andare avanti passo dopo passo. A nessuno piace perdere - ha aggiunto l'argentino -: cercheremo già da sabato di dimostrare che vogliamo vincere, quello che parla è il campo».

«LA ROMA È FORTISSIMA» - Quanto alla Roma, ha puntualizzato l'ex giallorosso, «si è rinforzata molto bene. La partita sarà difficile. Adriano - ha argomentato ancora - lo conosciamo e conosciamo il suo valore: vedremo, loro sono fortissimi». Chiusa l'era Mourinho, Samuel non vede problemi con le novità introdotte da Benitez, in particolare con il desiderio del tecnico di una difesa più alta. «Ha le sue idee - ha chiosato - e non cerchiamo di arrivare a quello che dice». Una difesa alta «non vuol dire che si debba per forza rischiare di più, una volta trovata la coordinazione».
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