Sport Land News: Juventus
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Ecco i protagonisti dello scudetto numero 29 della Juventus, voto per voto


- BUFFON 7.5: un solo infortunio, con la Sampdoria in casa. Per il resto grande sicurezza.
- STORARI 6: una sola sostituzione di Buffon, impeccabile.
- BARZAGLI 9: non sbaglia una partita, non si ferma mai, dimostra vitalità e continuità stupefacenti, sempre tra i migliori.
- BONUCCI 8: molto maturato, non cade più in errori di presunzione. Eccellente nell'anticipo e nel rilanciare l'azione da regista basso. Sicuro ed equilibrato, il reparto ne risente in positivo.
- CHIELLINI 8.5: più che mai lottatore indomito, ma anche realizzatore prezioso come a Napoli. Bloccato all'inizio e nel finale di stagione da infortuni, ma non molla mai.
- LICHTSTEINER 7.5: si conferma l'esterno destro più forte del campionato. Tampona, rilancia, segna, instancabile e tatticamente perfetto. Anche sul piano fisico, indistruttibile.
- VIDAL 9: stagione strepitosa per un giocatore totale. Recupera palla, la smista con lucidità e sicurezza, è instancabile nel ritmo che impone agli avversari, si fa sempre rincorrere. Segna anche caterve di gol (10 a oggi) tutti importantissimi, e si mostra freddo anche dal dischetto. L'uomo scudetto della Juventus è lui.
- PIRLO 7.5: qualche flessione rispetto allo scorso anno. Ma anche nelle giornate buie, è lui la luce della squadra.
- MARCHISIO 7.5: stagione a sprazzi, grandi momenti di ispirazione, alternati a match in cui sparisce dal campo. Classe indiscussa, ma gli manca la consueta continuità.
- ASAMOAH 7: inizio ottimo, poi sparisce dopo la Coppa d'Africa. Torna forte e prezioso, ma non il mastino del girone di andata.
- VUCINIC 7: croce e delizia. Spesso si perde in fronzoli. Ogni tanto si riscatta con giocate e gol preziosi, ma la discontinuità è insita nel suo Dna. - GIOVINCO 6: inizia malissimo, poi conquista la fiducia con qualche gol e spunti anche interessanti. Patisce sempre l'inferiorità fisica. Utile, non prezioso.
- QUAGLIARELLA 7: impiegato poco, tutte le volte in cui viene chiamato risponde con gol decisivi (l'ultimo con l'Inter). E' il più attaccante delle punte bianconere, ma raramente ha la possibilità di dimostrarlo. - MATRI 6: impiegato a sprazzi, si riconquista la fiducia un po' persa con alcuni gol importanti, come quello con l'Inter.
- POGBA 9: Età pazzesca, 19 anni e poche partite: ma è la vera sorpresa della squadra, strabilia tutti mostrando colpi da campione e dimostrandosi forte e completo in tutto, dal tiro micidiale al colpo di testa, al passaggio filtrante, al dribbling stretto. E' un fenomeno anche fisicamente.
- CACERES 6.5: sempre puntuale e efficace, l'incidente d'auto lo frena a metà stagione, quando sarebbe stato indispensabile.
- DE CEGLIE 6: poche presenze, leggero miglioramento. - MARRONE 7: difensore acquisito, se la cava sempre in modo egregio. Dimostra classe e maturità non solo in campo.
- PELUSO 6.5: dopo alcune incertezze iniziali si dimostra una preziosa alternativa sia a Chiellini che ad Asamoah.
- PADOIN 6.5: ogni volta che gioca (poco) fa ampiamente il suo dovere e dà tutto.
- GIACCHERINI 7: è l'eroe di Juve-Catania, con il gol decisivo nel finale. Gioca poco ma incide sempre. Utilissimo. - ISLA 5: stagione completamente fallita dopo il grave infortunio. Non è riuscito a riprendersi e a rendersi utile.
- BENDTNER E ANELKA sv: due meteore.
- CONTE: 10: Nonostante la squalifica di quattro mesi, gestisce gruppo e stagione in modo fantastico. Gran parte del merito del secondo scudetto è suo.
ansa

Serie A: Juventus campione d'Italia

La Juventus batte il Palermo 1-0 e si aggiudica con tre giornate di anticipo il suo 29/o scudetto (il 2/o di fila). Rete di Vidal su rigore al 59'. Altri risultati della 35/a giornata di Serie A: Catania-Siena 3-0 (14', 52' e 71' Bergessio); Genoa-Pescara 4-1 (19' Floro Flores, 30' e 54' Borriello, 35' Sculli, 70' Bertolacci); Lazio-Bologna 6-0 (22', 36', 39', 50' e 61' Klose, 32' Hernanes); Milan-Torino 1-0 (84' Balotelli); Parma-Atalanta 2-0 (45' Parolo, 58' Biabiany); Napoli-Inter alle 20:45.
ansa

Serie A: Juventus-Genoa 1-1

Juventus-Genoa 1-1 nel secondo anticipo della 22/a giornata di serie A. Nel primo tempo proteste genoane per un dubbio controllo di mano di Vucinic in area juventina. Al 54' Juve in vantaggio con Quagliarella che colpisce sotto misura dopo un cross di Lichtsteiner, Il pareggio del Genoa arriva al 67' con un colpo di testa dell'ex Borriello.

Nel finale la Juve reclama un rigore per un fallo di mano di Granqvist, giudicato dall'arbitro Guida involontario. Juve a 49 punti, +6 su Lazio e Napoli.
ansa

Il Palermo ferma corsa della Lazio

Palermo e Lazio pareggiano 2-2 al Barbera in un anticipo della 21/a giornata di serie A, fallendo entrambe i rispettivi obiettivi. I biancocelesti, ora secondi a -2 dalla Juve che gioca stasera, sono andati in vantaggio al 10', con Floccari ma non hanno insistito e i rosanero, che restano penultimi, hanno ribaltato il risultato in due minuti nella ripresa, al 25' con Arevalo Rios e al 26' con Dybala. Al 39' Hernanes ha pareggiato su rigore per fallo su Floccari.
ansa

La Juve cala il poker

La Juventus fuga ogni dubbio sul suo stato battendo con un netto 4-0 l'Udinese in un anticipo della 21/a giornata di serie A. Protagonista dell'incontro e' stato Pogba, che ha sbloccato la partita nel primo tempo con un bel tiro da fuori e l'ha chiusa nel secondo raddoppiando con un' altrettanto bella conclusione. Di 'contorno' le successive reti di Vucinic e Matri. La capolista sale a quota 48, a +5 sulla Lazio e a +6 dal Napoli, domani impegnato a Firenze.
ansa

Juve, la partita perfetta

Serviva una partita così per sentirsi grandi anche in Champions. La Juve liquida il Chelsea campione d’Europa e prepara con fiducia la valigia per Donetsk: basterà un pari con lo Shaktar già qualificato per decollare verso gli ottavi. Il 3-0 è bello e prepotente, perché annienta gli inglesi (a un passo dall’eliminazione) e regala ai bianconeri le certezze che finora erano mancate nel torneo continentale.

Finalmente la Juve riesce a esprimersi sui livelli del campionato, cancellando gli imbarazzi palesati nelle precedenti uscite. La vittoria infatti arriva come logica conseguenza di una prestazione di qualità e sostanza, che regala al popolo juventino una notte magica, come non si vedeva da tempo. Spinta dal fragore dello Juventus Stadium, la squadra di Conte alla lunga sovrasta gli uomini di Di Matteo: i trottolini Hazard, Mata e Oscar creano inizialmente un po’ di scompiglio, ma poi Bonucci e soci trovano il modo di disinnescarli. In copertina ci vanno Quagliarella e Vidal: l’attaccante non sarà il sospirato top player, però ci assomiglia molto, anche perché segna con continuità. Il mediano cileno è il solito martello: sradica palloni, imposta e quando entra in area lascia sempre il segno. Giova anche il rientro di Vucinic, che offre la solita prova da gattone svogliato, capace però di zampate che graffiano la difesa altrui.

Conte, ancora (per poco) confinato in tribuna, ci mette poco a capire che può essere la serata giusta. La sua Juve ringhia subito e dopo tre minuti spaventa il Chelsea. Lichtsteiner sbuca in area e stampa contro il palo l’assist di Vucinic. Ma poi tocca a Oscar mettere i brividi ai bianconeri con un contropiede concluso da Mata: Buffon si fa trovare pronto nella deviazione d’istinto. La Juve però non si impressiona e inizia a comprimere gli inglesi. Marchisio trova il bersaglio ma Cech ci mette il guantone. Il Chelsea si difende, scricchiola su un paio di guizzi di Quagliarella ma tiene botta. I bianconeri ogni tanto si complicano la vita sbagliando l’impostazione. Per poco non ne approfitta Oscar, in agguato nell’erba come un serpente. Scampato il pericolo, tocca però alla Juve piazzare il morso. Tiro di Pirlo, deviazione di Quagliarella: bianconeri in vantaggio al 38’. Poi succede di tutto: deviazione di Lichsteiner intercettata sulla linea, sull’altro fronte Buffon alza lo scudo e ferma l’incursione di Mata.

Nella ripresa il Chelsea rompe gli indugi, ma la Juve non si fa spingere in trincea. Quagliarella si trova davanti a Cech, ma perde l’attimo fuggente. Al 61’ ci pensa però Vidal a incidere il 2-0 con tocco preciso. La ciliegina sulla torta la mette Giovinco, segnando il 3-0 in contropiede allo scadere. Per Conte è una Juve da gustare.

SITUAZIONE DEL GRUPPO E
L’altra sfida
Nordsjaelland-Shakhtar 2-5
La classifica
Shakhtar 10 punti; JUVENTUS 9; Chelsea 7; Nordsjaelland 1.
Prossimo turno: 5 dicembre
Shakhtar-JUVENTUS
Chelsea-Nordsjaelland

Marco Birolini - avvenire.it

Juve, esame Lazio senza Pirlo Torna Vucinic. Petkovic: 'Colpo possibile'


Due azzurri diversi in tre giorni, altrettanto temibili per la Juventus: i biancocelesti della Lazio domani e i blues del Chelsea martedì, per il match spareggio di Champions.
Le due partite sono inevitabilmente collegate per vari motivi: primo tra tutti, il turn over, che Conte dovrà dosare al meglio senza rischiare troppo, perché è già privo di Pirlo squalificato; poi l'impatto psicologico, poiché un calo di tensione inconscio contro i romani pensando al Chelsea potrebbe risultare fatale; e poi, naturalmente, la forza della Lazio, che sale a Torino con la mente sgombra, mentre la squadra di Conte subisce la pressione dell'Inter che è lì in agguato e ha un turno abbordabile in casa con il Cagliari, ma giocherà domani, a risultato Juve acquisito.
Quanto al turn over, Antonio Conte non ama concepirlo come preventivo e poi l'avversario, la Lazio, lo induce a scartare ancor più l'ipotesi di farne ampio ricorso. Tantopiù che un uomo, Pirlo, deve stare fuori forzatamente. Il discorso si collega subito a Paul Pogba, che in una settimana è passato dal trionfo per il gol (più la prestazione da marziano) che ha salvato la squadra con il Bologna, all'esclusione per punizione con il Pescara. La sua reazione a quest'ultimo episodio è stata encomiabile: ha ammesso le proprie responsabilità (nonostante il procuratore Raiola si fosse già scagliato contro Conte), ha definito giusto il provvedimento e, soprattutto, ha risposto con i fatti, tenendo un comportamento irreprensibile. Il tutto conforta Conte e la squadra, che senza la chioccia Pirlo potrebbe sentirsi se non orfana, almeno disorientata. Adesso Pogba deve confermare sul campo non soltanto di avere colpi straordinari estemporanei, ma di saper interpretare il ruolo con intelligenza e applicazione tattica, sapendo che la Lazio non perdona errori avversari.
PETKOVIC,CON JUVE POSSIAMO FARE COLPACCIO - Espugnare lo Juventus Stadium non è impossibile: lo aveva detto Hernanes, lo ribadisce il tecnico Vladimir Petkovic a dimostrazione che in casa Lazio è forte la convinzione di poter domare i campioni d'Italia. "La Lazio è in grado di fare il colpaccio, ma se vogliamo portare via punti da Torino dobbiamo essere al 150%": l'allenatore bosniaco non si nasconde e, dopo la vittoria nel derby con la Roma, studia per continuare a dare soddisfazioni ai suoi tifosi. "E' come un esame di laurea - riconosce alla vigilia della trasferta -. La Juventus è la favorita per lo scudetto, ma potremo vedere cosa possiamo fare anche ad altissimi livelli". L'euforia per la stracittadina è già accantonata: "Dopo due giorni era già smaltita. Mi sono staccato dall'ambiente, ho goduto da solo e sono tornato. Tanti giocatori sono stati in Nazionale, non hanno avuto tempo di godere della vittoria. Gli altri sono soddisfatti e spero che lo dimostreranno domani". Vinto il derby, i supporter biancocelesti gli hanno affibbiato il pesante soprannome di "Vlado il Messia", come recita anche una targa nel centro sportivo di Formello. Il mondo del calcio si è accorto di lui. Ma il tecnico di Sarajevo non vuole fermarsi. "Conte? Non lo conosco personalmente, ma lui ha già dimostrato il suo valore sul campo. Io ancora non l'ho fatto. Dopo il derby ho ancora più fame - assicura -, voglio dimostrare di più le mie qualità che dipendono anche dalla squadra. I ragazzi mi hanno dato soddisfazione in allenamento e con i risultati. La società mi ha dato fiducia, anche nei pochi momenti difficili
ansa

La Juve non la ferma nessuno ma qualcuno fermi gli ultrà

«Chi fermerà la musica?» si chiedevano  i Pooh. Chi fermerà questa Juve? È la domanda che si fa l’altra metà d’Italia non-bianconera. Il Napoli sabato ci ha provato, c’ha messo tutto l’impegno possibile, ha preso anche una traversa baciata con l’inesauribile e divino Cavani (arrivato a Torino dopo un volo aereo lungo 9mila chilometri) eppure non è bastato. L’invincibile armata Juventus è giunta a quota 46 partite (47 complessive) senza sconfitte in campionato sotto la gestione Conte. I bianconeri non conoscono rivali. Possono tenere il loro tecnico in “gabbia”, mettere in panchina il vice dei vice Carrera, riportarci il vice “scontato” (con Conte ha ottenuto lo sconto di pena per Scommessopoli) Alessio, che tanto il risultato non cambia: passa sempre e comunque la Vecchia Signora.

E lo fa grazie a un’officina calcistica piena di ricambi di prima scelta, vedi i Caceres e i Pogba, marcatori di turno. Tutto l’oro di Napoli, valutato alla Borsa virtuale del calcio intorno ai 180 milioni di euro, non è bastato contro quello bianconero che con i suoi 220 milioni di pregiatissimi gioielli non conosce spread, almeno in campo nazionale. Due numeri per identificare la manifesta superiorità juventina: solo 4 gol subiti in 8 partite e Buffon (contro il Napoli giocava Storari) che si sporca i guanti per una parata ogni 42 minuti.

Gli scettici dicono: Juve padrona, ma solo in Italia, dove l’Inter di “Stramourinho” Stramaccioni cresce gradualmente, ma non ha ancora il physique du role della capolista. Stesso discorso vale per la discontinua Lazio di Petkovic che ha vinto 6 delle otto partite fin qui disputate, ma sul 3-0 con il Milan ha rischiato di mandare all’aria un match chiuso e archiviato.

A proposito del Milan, giorni davvero poco Allegri a Milanello. Senza le penalizzate Siena e Atalanta, con 7 punti i rossoneri sarebbero al penultimo posto. E come tali, mercoledì sera si presenteranno in Champions, sul campo di un Malaga che di questi tempi può far perdere ai tifosi milanisti quel poco d’amore che ancora conservano per la squadra più triste e più indietro degli ultimi 70 anni (una partenza così negativa del Milan risaliva alla stagione 1941-’42).

Con altro piglio invece si rituffa in Europa la Juve che domani a Copenaghen trova gli umili danesi del Nordsjaelland.  Juve ancora imbattuta anche in Coppa e uscita indenne anche da Stamford Bridge, la tana dei campioni d’Europa del Chelsea. Cosa che il prode Mazzarri, tecnico triste e anche un po’ stanco (forse l’anno prossimo si prenderà un anno sabbatico alla Guardiola, ma il tosco Walter ha vinto solo una Coppa Italia finora) del Napoli, aveva sottolineato alla vigilia della grande rivincita di Pechino.

Già, quel trionfo juventino in Supercoppa italiana, che da Napoli considerano ancora un ratto storico in perfetta regola, complice l’arbitraggio del signor Mazzoleni di Bergamo. Nel dopo Juve-Napoli di sabato, “piangina” Mazzarri che con il suo presidente De Laurentiis vanta il record assoluto di lamentele contro i direttori di gara, il primo complimento non lo ha fatto alla squadra, ma al signor Damato di Barletta. Un bel gesto di pace e di sano fair-play, sciupato dalla teppaglia napoletana che non ha trovato niente di meglio che sfasciare i bagni del modernissimo e accogliente Juventus Stadium.

Non bastano le tessere del tifoso per tenere lontana la violenza dai nostri stadi e quando non è fisica è verbale. Come i cori oltraggiosi contro Piermario Morosini urlati bestialmente da quella sporca dozzina di pseudotifosi dell’Hellas Verona in trasferta a Livorno. Ricordiamo a queste “mele marce” (purtroppo ancora presenti in ogni Curva) che Morosini, questo piccolo eroe esemplare dello sport, è morto su un campo di calcio (a Pescara) nell’aprile scorso, a 25 anni, per un improvviso attacco cardiaco.

La sua memoria va difesa e nessuno può permettersi di insultarla. Il motociclismo invece non dimentica, ma anzi celebra il “Sic”, Marco Simoncelli, a un anno esatto dalla sua morte avvenuta il 23 ottobre 2011 sulla pista del circuito di Sepang. Domenica su quella stessa pista del GP di Malesia, in cui Pedrosa ha battuto ancora Lorenzo (primo, ma con soli 23 punti di vantaggio),  tanti piloti sono scivolati per via della pioggia e ad ogni caduta è stato un tuffo al cuore... E il ricordo di tutti non poteva che andare al nostro grande “Sic” che adesso lassù insegna agli angeli ad andare più veloci.
avvenire.it

Juventus, Conte studia Bendtner, che intanto è in sovrappeso ‎

Nella giornata di ieri il nuovo attaccante bianconero Nicklas Bendtner ha preso parte alla prima sessione di allenamento assieme ai compagni, o almeno quelli rimasti a Torino in questa due settimane di incontri delle Nazionali. Bendtner è apparso leggermente in sovrappeso, e questo dovrà essere il primo aspetto su cui l'attaccante danese dovrà lavorare per iniziare a scalare le gerarchie di Antonio Conte, che intanto lo sta studiando su alcuni dvd per cercare di conoscerlo a fondo e di scoprire le sue doti migliori. A riportarlo oggi è la Gazzetta dello Sport.
sport.virgilio

Juve: non assegnato 10 Del Piero

Grande omaggio della Juventus ad Alessandro Del Piero: la maglia numero 10 del grande campione che ha appena lasciato il club, non è stata assegnata a nessuno. Lo si è appreso oggi, quando è stata resa nota la nuova numerazione sulle maglie.


ansa

La Juventus è campione d’Italia. Per la prima volta dopo Calciopoli

Batte il Cagliari 2-0 a Trieste, gol di Vucinic e autorete di Canini. E festeggia con una giornata d’anticipo il tricolore. 28° per l’albo d’oro, 30° per i tifosi bianconeri, mai scesi dall’Aventino, dopo Calciopoli. Da imbattuta, imbattibile in campionato, e pure in stagione, che all’orizzonte ci sono ancora due partite, compresa una finale di Coppa Italia, per frantumare tutti i record. Scudettata grazie alla vittoria dell’Inter nel derby, che ferma il Milan, e siamo al favore paradosso, vista la rivalità con i nerazzurri e le vicessitudini extracalcistiche.
UNA STORIA, DUE PARTITE — Quella, anzi quelle, del Nereo Rocco, dove il Cagliari è esiliato, e non da stasera. Le emozioni, gli umori, la "pancia", sono state influenzate dai capovolgimenti di punteggio di cui è arrivata notizia via radio, internet, tv. Qui il Cagliari se l’è giocata, eccome, e la Juve ha fatto tutt’altro che una gita, soffrendo addirittura oltre quanto era immaginabile, contro una squadra che non aveva nulla da chiedere, già salva. Ma la storia della partita ha vissuto sul filo dell’immaginario teletrasporto, a San Siro, con il Rocco contemporanea Star Trek. I giocatori bianconeri sembravano buttar giù un immaginario sorso di bevanda energetica ad ogni boato dei loro tifosi. Si abbeveravano di energia, di speranza.
VUCINIC GOL — La Juve parte forte. Come sempre, di recente. E segna, subito, e anche qui è un film già visto con Roma, Novara e Lecce. Allora: lancio in verticale di Bonucci per Vucinic che elude il fuorigioco (al pelo) e segna con un diagonale preciso, trafiggendo Agazzi in uscita. 10° gol stagionale del montenegrino. Parte il "chi non salta rossonero è" della Curva Sud dello Juventus Stadium "traslocata" al Nereo Rocco. La Juve in questo momento è campione d’Italia.
gazzetta.it

Serie A, Palermo-Juventus 0-2. Bianconeri in testa a classifica, gol di Bonucci e Quagliarella

Missione compiuta: la Juve batte 2-0 il Palermo al 'Barbera' e scavalca il Milan in testa alla classifica. Bianconeri a 65, rossoneri fermi a 64. Gara costantemente all'attacco da parte della Juve, ma solo nella ripresa (11') il risultato si sblocca: corner da sinistra di Pirlo e colpo di testa vincente di Bonucci. Il Palermo tenta una reazione e sfiora il pari con Miccoli, ma sul rovesciamento di fronte (24') raddoppio di Quagliarella, servito in area da Matri: piatto sinistro e palla nell'angolo.


ansa


8 Aprile 2012 ore 06:04

Milan-Juve sfida senza fine


Ibra, ancora Ibra. Fa notizia anche quando non c'é e caratterizza comunque questo Milan-Juventus di domani sera, decisivo (o quasi) per lo scudetto. Conte assicura: "Il Milan è fortissimo anche senza di lui, come ha dimostrato anche a Udine, ma per noi non sarebbe cambiato nulla, anche se fosse stato in campo: vogliamo vincere comunque questa partita e ci proveremo". E poi rivela: "L'avevo preparata come se il Milan avesse schierato la coppia Ibra-Pato. Con lo svedese in campo, ci sarebbero stati più punti di riferimento per il Milan, ma anche per noi. Però siamo pronti a tutte le possibilità, come deve fare una squadra che vuole lottare per il vertice". "Certo che Ibrahimovic sposta gli equilibri - ammette - e lo ha fatto in tutte le squadre in cui ha giocato e vinto. Ma i numeri dicono che il Milan ha ottenuto successi importanti anche senza di lui. Perché è una squadra fortissima: basta guardare chi schiererà in campo nonostante le numerose e importanti assenze". Sulla sentenza della Corte di giustizia federale, Conte non vuole ritornare e si limita a commentare: "E' giusto che ognuno guardi a casa propria e che faccia le considerazioni che ritiene opportune". Per il momento, Antonio Conte si gode quella che definisce "la prima vittoria già ottenuta: l'essere qui a vivere "anche per i tifosi, vigilie come questa". Per il tecnico bianconero, il Milan è "la squadra più forte del campionato e lo dimostra il fatto che detiene lo scudetto e che è in testa; noi siamo tornati a raggiungere la competitività con risultati straordinari, ma adesso dobbiamo dimostrare di reggerla e non possiamo permetterci cali di tensione". A chi gli fa notare che la Juventus, quest'anno, ha già battuto i rossoneri due volte, ricorda, più serio che ironico: "Ma abbiamo perso il Trofeo Berlusconi". La sua "idea iniziale" di schieramento, l'ha accarezzata a inizio settimana, quando si è convinto a insistere sul 3-5-2, più che altro perché - spiega - "il 4-3-3 si può fare se gli esterni sono in gran forma, perché le alternative mancano". E Pepe-Vucinic non lo sono: tuttavia il montenegrino giocherà in coppia con la punta centrale perché è ritenuto il più adatto per creare superiorità numerica con le difese avversarie. Resta solo da stabilire se sarà Matri oppure Quagliarella il centravanti e se Caceres verrà preferito a Lichtsteiner, oppure si posizionerà come esterno sinistro di centrocampo. Preoccupazioni per il tecnico bianconero? "Che la mia squadra smarrisca la strada", sottinteso del gioco. Ma c'é grande fiducia. Lo dimostra anche la risposta a chi gli cita un parere di Marcello Lippi, cioé che il Milan abbia qualcosa in più in difesa: "Nesta e Thiago Silva sono grandi campioni, ma la difesa è un reparto. E io mi tengo tutta la vita i miei calciatori. Pirlo? Grandissimo campione, ma non è una novità: ciò che mi ha sorpreso di lui, Buffon e Del Piero è lo spessore umano". E lancia un ultimo sguardo al campionato, oltre la grande sfida di domani: "Sarei contento se fosse stato scavato un solco tra noi e la terza, ma non è così. Dietro ci sono signore squadre, come l'Udinese che lo ha confermato in Grecia".
ALLEGRI CARICO, CAMPIONATO AD UNA SVOLTA - E' finito il tempo delle parole: ora conta solo fare la voce grossa in campo. Perché Milan-Juventus domani può essere decisiva, o quanto meno "spostare l'equilibrio in campionato" per dirla con Massimiliano Allegri, che vede ormai lo scudetto come un affare limitato alle prime due in classifica. L'allenatore rossonero non potrà piazzare sul suo piatto della bilancia i cento chili di classe e muscoli di Zlatan Ibrahimovic, però a questo punto é inutile recriminare. In base al risultato, per molti sarà un merito o un alibi, ma già da giorni a Milanello la sfida è stata preparata considerando indisponibile lo svedese. Così, dopo il duro comunicato del Milan contro la corte di giustizia della Federcalcio che ha confermato la squalifica di tre giornate a Ibrahimovic, i toni decisamente più soft di Allegri. "Non c'é la Cassazione, sono realista è pragmatico quindi ho accettato questa decisione serenamente", ha spiegato, sicuro che "i giudici abbiano deciso in totale serenità". Non c'é spazio per dietrologie e supposizioni nei pensieri pubblici di Allegri, che è più preoccupato di controllare Pirlo e affrontare la partita nel modo giusto, "senza farsi prendere dall'ansia" e ribaltare le due sconfitte rimediate con i bianconeri fra campionato e coppa Italia. Vigilia nella quale si stemperano i toni e si allenta la tensione. "Il clima non è avvelenato, sono battute e schermaglie, un Milan-Juve così importante da valere lo scudetto non si vedeva da tempo. Forse - ha aggiunto Allegri con un sorriso - si era persa l'abitudine...". Era il 2005 quando per l'ultima volta un Milan-Juventus ha deciso un campionato. Come il Milan domani, la Juventus era orfana dello squalificato Ibrahimovic ma vinse grazie a chi lo sostituiva, ossia Trezeguet e prese il margine di vantaggio decisivo per conquistare il campionato. Sette anni dopo Trezeguet, proverà Alexandre Pato a non far rimpiangere lo svedese e rilanciare una stagione ferma a quattro gol e tre infortuni. "Ale farà una grande partita - è la previsione di Allegri - può tornare a giocare da titolare una partita importantissima e come tutti noi deve essere ultramotivato". Come se non bastassero gli stimoli personali, c'é la promessa fatta a Vito, Francesco e Jean Pierre, tre giovani tifosi a cui l'attaccante ha dato un passaggio in auto accompagnandoli negli ultimi due chilometri fino a Milanello. E poi questa è un'occasione per confermare che Silvio Berlusconi ha fatto bene a stoppare il suo trasferimento al Paris Saint Germain. Domani il patron potrebbe essere in tribuna, però i piani potrebbero cambiare dopo la sentenza del processo Mills attesa nel pomeriggio in Tribunale. Nel frattempo Berlusconi si è detto "fiducioso" per la sfida con la Juventus al telefono con Allegri, che lo ha aggiornato sullo stato della squadra. A parte Ibrahimovic, mancheranno anche Boateng e Maxi Lopez, mentre Mexes e Nesta sono recuperati. "Sono stato aiutato dalla buona sorte a fare formazione perché - ha scherzato l'allenatore - non ho grandi scelte...".
ansa

9° giornata di Serie A, tra il Milan di Allegri e la Juventus di Delneri, è una sfida certamente "classica", di grandissimo richiamo mediatico, non solo nazionale, ma perfino mondiale

Non è considerato il "Derby d'Italia", definizione riservata all'incontro con l'Inter, ma l'anticipo di questa sera, alle ore 20.45, alla "Scala del Calcio", in occasione della 9° giornata di Serie A, tra il Milan di Allegri e la Juventus di Delneri, è una sfida certamente "classica", di grandissimo richiamo mediatico, non solo nazionale, ma perfino mondiale.

I rossoneri sentono la responsabilità di giocarsi, in appena 3 giorni, "molto" del loro prestigio e della loro stagione, prima, affrontando gli eterni rivali bianconeri con la possibilità di avvicinarsi ulteriormente alla capolista Lazio e, poi, Mercoledì sera, nel 'ritorno' contro il Real Madrid, con l'occasione di fare un importante "passo" verso gli ' ottavi' di Champions League.

I bianconeri, invece, in caso di vittoria, potrebbero trovare nuovo entusiasmo per recuperare il terreno perduto in Campionato e, soprattutto, per tentare la rimonta nel girone di Europa League che, Giovedì sera, li vedrà opposti al Salisburgo.

Ma la gara fra il “Diavolo” e la “Vecchia Signora” rappresenta anche la sfida fra 2 allenatori (Allegri e Delneri) con cui la critica non è mai stata "dolce", additandoli come 2 nocchieri a cui è stata affidata una barca troppo impegnativa per le loro capacità. In bocca alla balena!

In casa del Milan: torna disponibile Ambrosini, anche se solo per la panchina; invece e si ferma Ronaldinho per un "guaio" muscolare (o "diplomatico"?). In difesa, Oddo, dopo la bella prova di Lunedì, dovrebbe essere confermato terzino destro, mentre al fianco di Nesta dovrebbe tornare Thiago Silva. A centrocampo, ballottaggio fra Seedorf e Boateng; in attacco, confermato Robinho.

Nella formazione della Juve: sarà sicuramente assente Iaquinta e anche Amauri è in forte "dubbio". La difesa sarà basata, come al solito, sulla coppia Bonucci-Chiellini. A centrocampo, l'uomo "migliore", Krasic, squalificato, lascerà il posto al rientrante Martinez. In attacco, sarà la volta della coppia, quasi inedita, Quagliarella-Del Piero.

Per la statistica: sono 91 i "precedenti" fra Milan e Juventus, giocati a San Siro; sono in vantaggio i padroni di casa con 31 vittorie, 37 pareggi e 23 sconfitte; 131 le reti segnate dai rossoneri e "solo" 104 quelle realizzate dai bianconeri.

Arbitro della gara sarà Gianluca Rocchi; il fischietto toscano ha diretto 14 volte i rossoneri i quali hanno ottenuto uno score di 6 vittorie, 1 pareggio e 7 sconfitte; 15 invece gli "incroci" con i bianconeri che hanno totalizzato un saldo di 9 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte.

Probabile formazione Milan (4-3-3): Abbiati; Oddo, Thiago Silva, Nesta, Antonini; Boateng, Pirlo, Gattuso; Robinho, Pato e Ibrahimovic.

Probabile formazione Juventus (4-4-2): Storari; Motta, Bonucci, Chiellini, De Ceglie; Martinez, Felipe Melo, Aquilani, Marchisio; Del Piero e Quagliarella.

La partita in tv: diretta, alle ore 20.45, su Sky Sport 1, Sky Calcio 1, Premium Calcio.
fonte: milanoweb
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Calciomercato Juventus: Del Piero verso l’America

TORINO, 14 settembre 2010 – Questa sarà probabilmente l’ultima stagione di Alex Del Piero con la maglia della Juventus. Dopo 17 anni di gloriosa militanza, il capitano bianconero è pronto a chiudere la carriera oltreoceano, nel campionato americano, come David Beckham, Thierry Henry e Rafa Marquez. Una scelta, come dice Tuttosport, condivisa pure dai suoi fans che lo vedrebbero allontanarsi in maniera indolore: “un po’ di stelle e strisce prima di rientrare alla base, nella società a strisce bianche e nere, con una carica dirigenziale”. Il passaggio dal campo alla scrivania, sulle orme di grandi campioni juventini come Giampiero Boniperti e Roberto Bettega, sembra già scritto come quello di Nedved. Ma prima Alex vuole vivere il suo meritato “american dream”.

Itmsport

Serie A: Bari-Juventus 1-0

Il Bari ha battuto la Juventus 1-0 in un incontro della prima giornata di serie A. Rete decisiva di Donati al 43' del primo tempo. Prima parte di gara vivace con numerosi capovolgimenti di fronte: occasionissima per il Bari al 22' con Ghezzal, la Juve replica al 33' con Melo. Al 43' biancorossi in vantaggio: sinistro dal limite dell'area di Donati che batte Storari. Nella ripresa il Bari sfiora il raddoppio in varie occasioni. Per la Juve lampi di Quagliarella e Chiellini allo scadere. (ansa)

E' slittata a oggi pomeriggio la firma di Alberto Aquilani con la Juventus

Roma, 24 ago. (Apcom) - E' slittata a oggi pomeriggio la firma di Alberto Aquilani con la Juventus. Il centrocampista, reduce da una difficile stagione con il Liverpool, non ha ultimato le visite mediche di rito e nella mattinata dovrà sottoporsi alle prove atletiche. L'ex romanista, in passato afflitto da numerosi infortuni, in base a quanto si apprende dal club bianconero ha superato brillantemente i controlli di ieri.

Liverpool: Aquilani in prestito alla Juve

Il Liverpool conferma sul proprio sito internet il prestito per un anno di Alberto Aquilani alla Juventus. Il centrocampista romano, 26 anni, sosterra' lunedi' le visite mediche in Italia, secondo quanto si legge sulla pagina web dei Reds. La Juve non ha ancora confermato ufficialmente il prestito: probabilmente aspettera' l'esito delle visite mediche. Da due anni a questa parte, Aquilani ha avuto una serie di problemi fisici. (ansa)

Europa League: Juve a Graz col rebus regista Palermo e Napoli d’assalto

Stasera scatta l’avventura per le squadre italiane impegnate nell’Europa League. Impegno in trasferta per la Juventus in casa dello Sturm Graz mentre Napoli e Palermo inizieranno fra le mura amiche rispettivamente contro Elfsborg e Maribor.

STURM GRAZ-JUVENTUS Ci sarà anche Amauri in Austria a disposizione del tecnico bianconero Gigi Del Neri. L’oriundo l’altro ieri era stato denunciato per oltraggio dai carabinieri dopo una sua reazione eccessiva alla contestazione di un divieto di sosta all’uscita di un ristorante vicino Torino. Pronte le scuse dell’attaccante juventino. Per quanto riguarda la squadra Del Neri ha convocato anche Diego e deve risolvere il rebus del regista a centrocampo.
In tv: Mediaset Premium Calcio (ore 21.05).

NAPOLI-ELFSBORG Al San Paolo la squadra di Mazzarri affronta gli svedesi che hanno già tante gare di campionato alle spalle. Non dovrebbe partire titolare Cavani. Per il resto il tecnico si affiderà alla formazione collaudata dello scorso campionato. In attacco davanti a Lavezzi e Hamsik ci sarà Quagliarella. Dubbio sulla fascia sinistra con Dossena favorito su Zuniga.
In tv: Sky Calcio 1 e Mediaset Premium Calcio 4 (ore 21).
PALERMO-MARIBOR Al Barbera arrivano gli sloveni, una squadra da prendere con le molle. Nonostante l’assenza di Miccoli il tecnico Delio Rossi davanti può contare sul trio Pastore-Hernandez-Maccarone.
In tv: Sky Calcio 2 e Mediaset Premium Calcio 5 (ore 20.30).

avvenire 19 Agosto 2010

Delneri soddisfatto di Juve e Diego

La Juventus 'sa reagire e stare in campo, questo e' l'importante, la mentalita''. Lo ha detto il tecnico Luigi Delneri dopo il Trofeo Tim. Diego ha giocato bene: 'in questo momento da' la qualita' che alla Juve manca.Vedremo se fino a fine agosto la situazione si evolvera'. L'importante e'che dimostri ampliamente di meritare di rimanere. Con l'Inter - ha aggiunto il tecnico bianconero - ho fatto giocare chi aveva meno minuti nelle gambe con il Milan avevamo in campo chi aveva giocato di piu''. ansa 14 agosto 2010