Il pilota Alessandro Ploner di San Cassiano (Bolzano) è
il nuovo campione europeo e prende in consegna il testimone da Christian Ciech,
trentino trapiantato a Varese, che lo aveva vinto nel 2016.
Teatro
dell’impresa la cittadina di Krushevo in Macedonia, posta alle soglie della
pianura chiamata Pelagonia, circondata da tre catene montuose indipendenti a
nord, est e ovest e aperta a sud verso la Grecia e alla mite influenza del clima
mediterraneo.
Dal decollo posto a un’altitudine di 1450 metri
89 piloti provenienti da 24 nazioni hanno spiccato il volo otto volte, una al
giorno, lungo percorsi tra i 103 e i 165 chilometri. Contrassegnati da punti di
aggiramento certificati dai GPS in dotazione ai partecipanti, questi mezzi privi
di motore hanno impiegato mediamente circa tre ore per completare i tragitti,
sfruttando un propulsore assolutamente ecologico, vale a dire l’azione del sole
sul suolo e le correnti ascensionali che essa
provoca.
Il team
Italia è balzato in testa alla classifica a metà del campionato giunto alla 20.a
edizione, mantenendola fino alla fine. Dietro gli azzurri le nazionali della
Repubblica Ceca e del Regno Unito, due ossi duri che hanno dato del filo da
torcere agli Italiani. Alex Ploner ha guidato la classifica individuale per
circa metà competizione, inseguito dal britannico Grant Crossingham, medaglia
d’argento. Terzo l’ungherese Balazs Ujhelyi, quarto ancora un azzurro, Filippo
Oppici di Parma. Gli altri membri della squadra italiana: Tullio Gervasoni di
Brescia, Anton Moroder dal Sud Tirolo, Davide Guiducci di Villa Minozzo (Reggio
Emilia) e Marco Laurenzi di Veroli (Frosinone). Li ha guidati il CT varesino
Flavio Tebaldi.
Immenso
il palmare del team italiano: otto volte campione del mondo, delle quali cinque
consecutive, e quattro volte campione d’Europa, tutte consecutive; innumerevoli
medaglie individuali dei suoi
piloti.
In
contemporanea nel medesimo sito di volo 33 piloti di otto nazioni hanno dato
vita all’8° Campionato Mondiale per deltaplani cosiddetti “ala rigida”. Mezzi
più performanti di quelli ad “ala flessibile” impegnati nell’europeo,
differiscono da questi sostanzialmente nella struttura. Ha vinto il titolo
l’austriaco Wolfgang Kothgasser, medaglia d’argento al tedesco Tim Grabowski e
quella di bronzo al connazionale Robert Bernat. Quarto Toni Raumauf (Austria).
L’unico italiano in lizza, Luca Comino di Mondovì (Cuneo), dopo alterne vicende
ha chiuso la competizione con un apprezzabile quinto
posto.
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