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Grissin Bon, ecco il calendario: si parte in trasferta a Brescia


Il  debutto dei biancorossi il 24 settembre, poi si torna al Pala Bigi dove Candi e compagni ospiteranno Trento, l'ex squadra del coach biancorosso Maurizio Buscaglia
Gazzetta di Reggio

Serie A: calendari; la prima giornata

Questa la prima giornata del campionato di calcio di serie A 2019/20, in programma il 24 agosto con gli anticipi. Cagliari-Brescia Fiorentina-Napoli Verona-Bologna Inter-Lecce Parma-Juventus Roma-Genoa Sampdoria-Lazio Spal-Atalanta Torino-Sassuolo Udinese-Milan
ansa

Derby e match scudetto, la Serie A parte con i botti

La Serie A parte con i botti. Gli scontri diretti in chiave scudetto arrivano in fretta e daranno indicazioni immediate su quale sarà la squadra da battere: la Juventus riceve il Napoli di Carlo Ancelotti all'Allianz Stadium già alla seconda giornata, con il mercato ancora aperto; alla settima i campioni d'Italia andranno a San Siro per sfidare l'ambiziosa Inter di Suning, tra le principali candidate a detronizzare la Signora dopo 8 titoli consecutivi. Il vice presidente bianconero, Pavel Nedved, però non si scompone e promette che la squadra ''sarà pronta'' per dare battaglia da subito: ''Si inizia forte ma il campionato si deciderà all'ultimo turno, le rivali si sono rinforzate. Sarà un torneo interessante, difficile ma bello per la gente''. La prima giornata propone subito trasferte insidiose per alcune big: il Napoli va a Firenze, la Lazio a Marassi contro la Sampdoria, il Milan esordisce a Udine, il Bologna andrà a Verona con la speranza di avere Mihajlovic in panchina. 

Arrivano presto anche le stracittadine di Roma e Milano: il carico emotivo di Lazio-Roma si spende alla seconda, Milan-Inter si palesa alla quarta nel primo scontro diretto in assoluto tra Conte e Giampaolo. Per Marotta il derby della Madonnina ''arriva nel momento giusto'' e ''giocare in trasferta renderà tutto ancora più speciale''. Più in là invece saranno Torino-Juventus (alla undicesima), bollata da Cairo come ''la partita speciale'' per eccellenza, e Genoa-Sampdoria (alla sedicesima). Trittico infernale per il Milan a novembre: Lazio, Juventus e il Napoli testeranno le ambizioni di Champions. Fuochi d'artificio anche in coda al campionato: Napoli-Inter è fissata alla penultima - esattamente come l'anno scorso; Roma-Juventus sarà invece il piatto forte dell'ultima giornata, al pari di Inter-Atalanta e Lazio-Napoli. Per giallorossi e bianconeri sembra ormai una tradizione affrontarsi verso la fine: negli ultimi 4 anni si sono sempre sfidate nelle ultime tre giornate. 

''E' un anno importante - rileva il presidente di Lega Serie A, Gaetano Miccicchè - perché sono presenti nel campionato le società che hanno vinto tutti gli scudetti negli ultimi 90 anni''. Evidenzia ''grande entusiasmo'', invece, il presidente della Figc, Gabriele Gravina: ''E' frutto del grande lavoro fatto in questi mesi, con la nuova governance il calcio ha dimostrato che, abbandonando le tensioni e i litigi, riesce ad essere un mondo partecipato. Con la Lega è nato questo bellissimo rapporto di partecipazione: quando riusciamo a elaborare idee e progetti, quando guardiamo al futuro possiamo costruirlo insieme''. Sarà anche una stagione cruciale per il Var dopo qualche errore di troppo nella passata stagione. ''Non siamo preoccupati - sentenzia il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi -. Siamo in un periodo di grandi innovazioni. Questa stagione vedrà l'introduzione della figura dell'arbitro specialista Var. Ancora una volta l'Aia è all'avanguardia e, in qualità di apripista, sarà presa ad esempio a livello internazionale. Con lo specialista Var abbiamo voluto non disperdere le importanti capacità, esperienze ed energie dei quattro arbitri coinvolti in questo progetto''. (ANSA).

Sarri-Napoli e Conte-Juve, è Serie A dei grandi ritorni


Sarri contro il "suo" Napoli, Conte e Marotta contro la "loro" Juve. Ma anche Cellino che torna subito in casa del Cagliari, Giampaolo che sfida la Sampdoria e Di Francesco all'Olimpico però da avversario. La Serie A 2019/20 sarà il campionato dei grandi ritorni, di sfide in panchina e in tribuna che fino a qualche anno fa potevano sembrare solo assurdità di mercato. 

Invece si partirà subito con un amarcord, già nella prima giornata, con il ritorno di Massimo Cellino a Cagliari ma da presidente del Brescia. "Non mi sono ancora abituato al nuovo ruolo. Meglio affrontarla subito, sarà una partita sofferta. Non penso sia un caso, sono senza parole e sono emozionato", le parole dell'ex patron dei sardi, guidati dal 1992 al 2014 prima di acquistare nel 2017 il Brescia. 

Il piatto forte in realtà saranno però le sfide di Sarri e Conti, al rientro in Serie A con Juve e Inter dopo le stagioni all'estero. E la sfida che tutti stavano aspettando, quella di Sarri contro il Napoli, arriverà subito alla seconda giornata: tuttavia, bisognera attendere il 26 gennaio per rivedere Sarri rientrare al San Paolo da avversario dei partenopei. "La seconda giornata sarà particolare per l'allenatore", il pensiero di Pavel Nedved, vicepresidente bianconero. 

Porterà dolci ricordi la prima giornata per Antonio Conte, considerando l'esordio a San Siro da tecnico dell'Inter contro il suo Lecce, dove è nato e cresciuto, nella sua prima gara in Italia dal 18 maggio 2014, quando festeggiava il terzo scudetto in bianconero con Marotta. Che vivrà, insieme allo stesso Conte, una serata particolare il 6 ottobre, quando sfiderà la Juventus, con ritorno allo Stadium fissato per l'1 marzo. "È il bello del calcio, il passato è parte della nostra vita, ma ora bisogna guardare al presente e al futuro. È un bello scontro tra vecchi ricordi e nuovi stimoli. Vogliamo affrontarli nel migliore dei modi", l'opinione di Marotta. 

L'attesa tuttavia riguarderà anche Eusebio Di Francesco, che alla guida della Sampdoria sfiderà la sua ex Roma (gara particolare anche per il patron Ferrero, noto tifoso giallorosso), con cui è arrivato fino alla semifinale di Champions nella stagione 2017/18, il 20 ottobre con ritorno all'Olimpico l'8 marzo 2020. Il 5 gennaio è invece fissato la sfida di Marco Giampaolo alla stessa Sampdoria, mentre la sfida al Ferraris sarà il 17 maggio 2020. E per Giampaolo sarà particolare anche il derby con l'Inter (22 settembre l'andata, 9 febbraio il ritorno), vista la sua risaputa fede nerazzurra. (ANSA).

Per la decima volta, le ultime sei consecutive, l’Italia conquista il titolo di campione del mondo di volo in deltaplano.


Azzurre anche le medaglie d’oro e d’argento nell’individuale con Alessandro Ploner, pilota di San Cassiano (Bolzano), e Christian Ciech trentino trapiantato a Varese. Per Ploner è il suo terzo titolo mondiale mentre Ciech lo aveva vinto nel 2015. Aggiungendo i cinque titoli europei e le tante medaglie individuali, non si ricorda una disciplina sportiva nella quale una rappresentanza tricolore abbia vinto di più.

Gli azzurri hanno condotto i giochi fin dalle prime battute, mantenendo la testa delle classifiche durante tutte le nove task disputate, una al giorno. Annullate altre due per meteo avversa. Solo il tedesco Primoz Gricar è riuscito ad arginare lo strapotere italiano, finendo il campionato con un meritato terzo posto davanti allo svizzero Peter Neuenschwander e al francese Mario Alonzi. Nella classifica a squadre seguono l’Italia Brasile, Austria, Germania e Giappone.

Teatro del trionfo i cieli del Friuli e quelli delle vicine Slovenia e Austria dove talvolta sono sconfinati i percorsi assegnati ai 120 piloti in rappresentanza di 29 nazioni, 75 km il più breve, 200 il più lungo, distanze coperte sfruttando come “motore” le correnti d’aria ascensionali e l’efficienza delle ali. Direttore di gara il friulano Luigi Seravalli; addetto alle previsioni meteo l’istruttore vicentino Damiano Zanocco.

Gli altri azzurri in gara: Filippo Oppici di Sala Baganza (Parma) nono classificato, Marco Laurenzi di Veroli (Frosinone) undicesimo, Davide Guiducci di Villa Minozzo (Reggio Emilia), Tullio Gervasoni di Brescia, Suan Selenati di Enemonzo (Udine) e Manuel Revelli di Cervasca (Cuneo).  Alle stelle il varesino di Castiglione Olona Flavio Tebaldi, storico CT della squadra, coadiuvato da Elia Piccinini di Castellarano (Reggio Emilia).

Centro operativo a Tolmezzo (Udine) che ha ospitato numerose manifestazioni collaterali oltre le cerimonie di apertura e chiusura. Valutate in 7000 le presenze giornaliere in media. Numeroso lo stuolo degli operatori sul campo, vera locomotiva senza la quale nessuna gara di volo libero potrebbe esistere, oltre 40 persone coordinate da Bernardo Gasparni, dal responsabile alla sicurezza Giovanni Rupil e da Aero Club Lega Piloti che hanno raccolto un’ennesima medaglia se mai si potesse così premiare la loro efficiente e unanimemente apprezzata organizzazione. Fondamentale il supporto della regione Friuli Venezia Giulia, di Promo Turismo FVG, del Comune di Tolmezzo e degli enti locali.

Ufficio Stampa FIVL

Associazione Nazionale Italiana Volo Libero
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone

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