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Clamoroso flop di pubblico nella prima amichevole ufficiale della Grissin Bon

REGGIO EMILIA. Clamoroso flop di pubblico nella prima amichevole ufficiale della Grissin Bon al pala Bigi. (Ora la direzione della Pallacanestro Reggiana analizzi il flop, in particolare della mancata comunicazione stampa, anche il sito internet ufficiale è da migliorare. Ancora l'ufficio Stampa non ha comunicato le modalità di accredito; ndr)
In poco meno di 600 assistono infatti alla vittoria sulla Tezenis Verona degli ex Boscagin e Chikoko. Anche la curva reggiana non si presenta, facendosi "rappresentare" da uno striscione polemico contro la paventata chiusura del settore ospiti dal parte della società.
Per la sfida con i veronesi, il coach Max Menetti tiene a riposo Aradori, Polonara e Veremeenko, il cui debutto in biancorosso è previsto sabato a Torino in Supercoppa.

Si parte e un tonico Gentile ruba una palla e segna 6 punti dell’ 8-0 iniziale, con schiacciata aggiuntiva di Della Valle. Dall’altra parte è Cortese a tenere in piedi la baracca con 6 punti per il 10-6. Soffia il vento dell’est e prima Lavrinovic (bomba) poi Kaukenas allungano 15-6. Dopo 7’ esordisce Silins e questa - a conti fatti - è la miglior notizia della serata.

Menetti fa ampio uso della panchina e con profitto, De Nicolao, Lilov, Lever, Silins e Pechacek formano un quintetto molto dinamico che prova anche vari raddoppi. Al13’, Reggio è ancora sul +3 (26-23) ma è la solita coppia lituana a spingere sull’acceleratore mentre Chikoko e Rice offrono spettacolo portando i loro sul 32-31 al 16’. I biancorossi sono a caccia dell'intesa e i tempi di esecuzione risultano di conseguenza rallentati.
Gentile sembra più ispirato in attacco rispetto alle uscite precedenti, mentre dietro la squadra prova varie soluzioni. Verona riesce però a tenerle testa pareggiando sul 37-37 con un tiro da 3 di Spanghero con mano in faccia del capitano biancorosso che si vendica firmando il 44-37. Verona si rifà sotto ma subito Kaukenas e Gentile dall’arco puniscono per il 51-43. Verona non molla e un super Spanghero infila i canestri del sorpasso (54-58).

Nell’ultimo quarto la Grissin Bon stringe le maglie, Verona cala le percentuali e i reggiani volano +10 al 25’ (73-63).
La Tezenis non molla e torna pari 73-73 a 2’ dal termine. Qui due assist (De Nicolao e Kaukenas) fanno schiacciare Pechacek che firma i punti decisivi. Ad alzare il trofeo “Grissin Bon” è quindi la squadra di Menetti che mostra un passettino in avanti nell’amalgama:

Lavrinovic e Kaukenas (nominato Mvp della gara) sembrano già in palla, Gentile sta arrivando e De Nicolao fa un lavoro ordinato e Della Valle ha una voglia matta di spaccare il mondo. Buon esordio di Silins, al rientro dopo la lunga riabilitazione post-intervento chirurgico al ginocchio.
Gazzetta di Reggio

La Grissin Bon batte Verona, poca gente al PalaBigi, è mancata la comunicazione stampa

La gestione dell'Ufficio stampa potrebbe essere migliorata per migliorare la comunicazione. Ancora non si conoscono le modalità di accredito per la tessera stagionale. Speriamo la direzione della Pallacanestro Reggiana possa garantire una risposta positiva a molte richieste anche a quelle dei giornalisti free lance che come noi da anni danno spazio alla squadra reggiana (ndr)

Alla vernice stagionale il neo-capitano Kaukenas annuncia l’obiettivo-scudetto. Polemica assenza degli ultrà.
Una presentazione per pochi intimi, ma gli applausi non sono mancati per la nuova Grissin Bon, che ha battuto la Tezenis Verona nella sfida (valida per il Trofeo Grissin Bon) che ha riaperto il PalaBigi, a quasi tre mesi di distanza dalla cocente delusione della finale scudetto. Squadra ancora rimaneggiata, con Polonara, Aradori e Veremeenko rimasti a riposo.
Ufficializzata la nomina di Rimantas Kaukenas come nuovo capitano. L’intramontabile fuoriclasse lituano, autore di 20 punti, è stato anche eletto mvp della gara. «Vogliamo fare meglio dell’anno scorso» - le parole pronunciate al microfono da Kaukenas che hanno scatenato l’entusiasmo e che certificano come la Grissin Bon inizi la nuova stagione con l’obiettivo di conquistare lo scudetto.
Da sottolineare l’assenza degli ultrà degli Arsan, che contestano la soppressione del settore riservato ai supporters ospiti. Nel settore lasciato vuoto c’era uno striscione eloquente: «Togliere il settore ospite vuol dire uccidere la passione!!!».
GRISSIN BON REGGIO EMILIA – TEZENIS VERONA 82-81
Grissin Bon: Lilov, Lavrinovic 12, Della Valle 9, De Nicolao 4, Pechacek 11, Kaukenas 20, Silins 4, Lever 2, Gentile 12, Brown 8. N.e.: Mitt. All.: Menetti.
Tezenis Verona: Saccaggi, Ricci 10, Petronio, Cortese 13, Michelori 3, Da Ros 7, Chikoko 12, Rice 20, Spanghero 16. N.e.: Boscagin, Ba, Bernardi. All.: Crespi
Arbitri: Umberto Tallon, Alessandro Tirozzi, Daniele Caruso
Parziali: 21-16, 45-37, 62-58.
Note: spettatori 585

Calcio Serie A quadro della quarta giornata (Risultati e classifiche)

  • Udinese-Empoli  1-2
  • Milan-Palermo 3-2
  • Chievo-Inter 0-1
  • Atalanta-Verona 1-1 
  • Bologna-Frosinone 1-0 
  • Roma-Sassuolo 2-2 
  • Torino-Sampdoria 2-0
  • Genoa-Juventus 0-2 
  • Carpi-Fiorentina 0-1  
  • Napoli-Lazio 5-0
Inter ora e' fuga, Roma frena e Juve riparte - Spietata, implacabile, chirurgica. L'Inter rafforza la sua fuga inanellando il quarto successo su misura di fila. Stavolta tocca a Icardi con un abile gol di rapina mettere fine alla galoppata del Chievo, che non sfigura, ma non ha i mezzi fisici e tecnici dei rivali. Mancini vola basso ma le ambizioni aumentano e ora si gode una classifica invidiabile con due punti sul Torino che abbatte un'opaca Sampdoria e soprattutto lascia a quattro la Roma, che si fa imporre il pari come l'anno scorso dall'ottimo Sassuolo di Di Francesco. Per Garcia e' uno stop che pesa.
Riprende lena, sulla scia di Manchester, la Juventus che vince in casa del Genoa con un'autorete e un rigore, ma con merito. In chiave salvezza importante vittorie di misura del Bologna, pari tra Atalanta e Verona con botta e risposta alla fine. In attesa dei posticipi Carpi-Fiorentina e Napoli-Lazio i nerazzurri proseguono la loro corsa col piglio giusto: cresce Kondogbia ma soprattutto torna al gol il capocannoniere dello scorso campionato, Icardi. Il Chievo disputa la solita partita di buon livello, ma non sfrutta le rare occasioni che l'Inter concede.
E sta qui la differenza con i milanesi che si godono una classifica sempre piu' esaltante. Il Sassuolo di Di Francesco continua ad essere indigesto ai giallorossi che riscoprono fragilita' difensive che sembravano superate. Due volte in vantaggio, gli ospiti vengono raggiunti lasciando la solita ottima impressione. Splendido gol di Defrel che lascia di stucco Manolas, poi ingenuita' di Consigli che concede la festa a Totti, in posizione di fuorigioco. Nuovo vantaggio con l'ex Politano che sorprende De Santis, poi gioiello al volo di Salah.
Alla fine entrano Dzeko, Florenzi e Falque (Iturbe si infuria platealmente) ma il Sassuolo si salva e la Roma protesta per un netto rigore su Rudiger nel finale. L'impresa di Manchester mette le ali alla Juve che ritorna in campionato col piglio giusto: il gol del vantaggio e' un'autorete di Lamanna dopo un'occasione sprecata di Pogba. Ma il Genoa rimane in dieci per un doppio giallo di Izzo e i bianconeri gestiscono con consumato mestiere fino al rigore trasformato da Pogba per un fallo subito da Chiellini. Parte la rincorsa degli juventini che pero' perdono l'ennesimo pezzo pregiato: Morata esce per un infortunio muscolare. Il Torino dei giovani continua a crescere, spinto dalla forma dei suoi giocatori-mercato, ma poi a far quadrare i conti a Ventura e' sempre Quagliarella che sigla una bella doppietta: primo gol di testa, raddoppio dopo un assist perfetto di Baselli. La Samp e' in giornata di luna storta e non rientra piu' in partita. Finisse ora il torneo, i granata sarebbero in Champions. Il Bologna lascia solo a zero il Frosinone con un gol di Mounier, mentre il piccolo Maxi Moralez segna di testa, ma al 96' Pisano consente al Verona in dieci di raggiungere l'Atalanta. Ora i due turni di mercoledi' e domenica consentiranno di dare un primo assestamento significativo alla serie A.
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Basket: La Spagna è campione d'Europa

La Spagna di coach Sergio Scariolo è campione d'Europa di basket. Nella finale del torneo continentale, giocata a Lilla, ha battuto la Lituania per 80-63. Match-winner è stato Pau Gasol, andato in doppia doppia con 25 punti e 11 rimbalzi. Bene anche Sergio Llull con 12 punti. Quello di oggi per gli spagnoli è il terzo oro nelle ultime 4 edizioni degli Europei. In più questa generazione di campioni ha conquistato anche un oro mondiale nel 2006 e 2 argenti olimpici nel 2008 e 2012. Terzo posto per la Francia che ha battuto la Serbia 81-68
   
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Serie A: Napoli spettacolo, 'manita' anche alla Lazio

Seconda 'manita' in tre giorni. Dopo il Bruges, tocca alla Lazio subire cinque gol al San Paolo. E' un Napoli-spettacolo. Gli azzurri strapazzano la squadra di Pioli e per la prima volta in campionato giocano una partita vigorosa e concreta in cui gli schemi di Sarri vengono applicati a dovere. La condizione atletica dei partenopei è migliorata notevolmente e ne viene fuori una gara esaltante sotto tutti i punti di vista. Higuain ed Insigne sono scatenati, la Lazio è schiacciata, quasi umiliata e deve ringraziare Marchetti se il punteggio finale non è ancor più mortificante. Gli azzurri vendicano così la sconfitta nell'ultima giornata dello scorso campionato e la mancata qualificazione ai preliminari di Champions League. Si vede subito che il Napoli è decisamente un'altra squadra rispetto a quella vista nelle prime uscite della stagione. Sarri si converte (forse definitivamente) al 4-3-3, evidentemente convinto dalla bella prestazione di giovedì scorso in Europa League contro il Bruges.
Nel tridente offensivo il tecnico, rispetto alla gara con i belgi, sostituisce soltanto Mertens con Insigne. In difesa Hysaj gioca a destra e Koulibaly è al centro, al fianco di Albiol. Pioli opta, a sua volta, per il 3-4-1-2 e manda inizialmente in panchina sia Anderson che Milinkovic-Savic, ma le scelte del tecnico laziale non pagano. Il Napoli schiaccia i biancocelesti nella loro metà campo e per tutto il primo tempo i romani riescono a creare una sola azione da gol, sprecata da Onazi con un tiro alto sulla traversa. Durante i primi 45' di gioco Matri non tocca praticamente mai il pallone, Keita, per rendersi utile è costretto a qualche intervento difensivo di contrasto su Ghoulam lanciato sulla fascia sinistra. Quanto a Mauri, è una presenza impalpabile nella zona intermedia fra centrocampo ed attacco e non riesce ad essere mai propositivo. Insomma non c'è per nulla da stupirsi se il Napoli, alla fine del primo tempo è in vantaggio 2-0.
Gli azzurri sono scatenati. Il fronte offensivo è contrassegnato da un tourbillon continuo di azioni, con Insigne irrefrenabile, Higuain sempre pericoloso ed Hamsik che non si limita ad affiancare Jorginho nella costruzione del gioco a centrocampo, ma è autore di penetrazioni improvvise nell'area di rigore avversaria. Nel ripresa Pioli tenta di cambiare il corso della partita facendo dal primo minuto due sostituzioni in ruoli chiave: entrano Milinkovic-Savic ed Anderson al posto, rispettivamente, di Mauri e Lulic. L'intenzione del tecnico è di spostare in avanti l'asse del gioco della sua squadra, ma il piano fallisce molto presto perché dopo appena due minuti Insigne trova il terzo gol per il Napoli. Il resto della gara è in discesa per il Napoli che trova ancora la via della rete con Higuain, autore di una prestazione magistrale, e con Gabbiadini. Per gli azzurri la stagione comincia forse veramente da stasera. La Lazio e Pioli hanno invece tanto da riflettere su quanto è accaduto.
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Le pagelle di Roma-Sassuolo 2-2

Salah e Totti salvano i giallorossi, traditi da una difesa balbettante. Bene Pjanic in mezzo al campo. Negli emiliani, superbi Missiroli e il tridente offensivo

---ROMA---
Morgan DE SANCTIS 6,5 - Salva tutto nel finale del primo tempo su Defrel: intervento fondamentale per tenere viva la Roma. Incolpevole sui gol subiti.
MAICON 5 - Non è il Maicon dell'Inter, e la riprova si ha in una prima mezz'ora altamente negativa. Migliora solo parzialmente col passare dei minuti, in coincidenza con la risalita della Roma (dal 64' Alessandro FLORENZI 6 - Non ripete la prodezza di mercoledì, ma qualche cross pericoloso lo produce)
Kostas MANOLAS 5,5 - Incapace di tenere a bada Defrel nell'azione dello 0-1 e mal posizionato in quella dell'1-2. Va in bambola anche lui nei primi 45 minuti, meglio invece nella ripresa.
Antonio RÜDIGER 4,5 - Totalmente sfasato. Fa venire i brividi in più di un'occasione, manca la posizione, non dà minimamente sicurezza e perde un pallone sanguinoso che quasi porta al tris di Defrel. Pomeriggio da dimenticare.
Vassilis TOROSIDIS 5 - Sempre costretto a rientrare sul destro e a perdere dunque un tempo di gioco. E con Defrel e Politano va costantemente in ambasce.
Miralem PJANIC 7 - Il migliore del centrocampo di Garcia. Perde pochi palloni, e anzi, quelli che gioca li gioca al meglio. Splendido un taglio per Salah, suo anche l'assist a Totti.
Daniele DE ROSSI 5,5 - Distribuisce il gioco in mezzo al campo, ma nella fase di filtro talvolta va in sofferenza. Nella ripresa si prende un giallo.
Radja NAINGGOLAN 5,5 - Non la migliore prestazione della carriera per il belga, meno nel vivo dell'azione di altre volte e poco preciso nelle proprie giocate, anche al limite dell'area avversaria.
Juan ITURBE 5,5 - Inizia bene, mostrando grinta e prendendosi gli applausi del pubblico. Di incisività là davanti, però, se ne vede pochina. E quando esce è imbufalito (dal 50' Iago FALQUE 6 - Dentro nella ripresa, dà il proprio contributo con qualche cross pericoloso e un colpo di testa tra le mani di Consigli)
Francesco TOTTI 7 - Segna la rete numero 300 con la maglia della Roma, anche se in fuorigioco. Per il resto, sfrutta la sua posizione arretrata per dispensare assist di prima e lanci, riuscendoci in maniera alterna (dal 72' Edin DZEKO 5,5 - Non incide, anche se i palloni puliti che gli arrivano sono davvero pochi)
Mohamed SALAH 7,5 - Ci mette un po' a carburare, ma quando lo fa è devastante: grazia Consigli in un paio di occasioni, poi lo mette al tappeto con un sinistro strepitoso al volo per il 2-2. Ogni tanto esagera nel dribbling, ma nel finale sfiora anche la doppietta.
All. Rudi GARCIA 5,5 - Opta per il turnover dopo le fatiche della Champions, venendo premiato solo parzialmente. Il ritorno al vecchio modulo, con Totti falsa prima punta, se non altro porta al gol numero 300 del capitano con la Roma.
---SASSUOLO---
Andrea CONSIGLI 5,5 - Salva il Sassuolo in almeno tre occasioni, negando il gol a Salah. Ma in fase di rinvio (vedere per credere il gol di Totti) è una calamità.
Marcello GAZZOLA 6 - Contiene bene Iturbe e poi Iago Falque e non disdegna qualche sortita offensiva. Fino a qualche anno fa giocava nelle serie minori: oggi non soffre l'impatto con l'Olimpico.
Paolo CANNAVARO 6,5 Tiene di fisico ed esperienza, anche se la mancanza di una punta centrale lo agevola. Prezioso anche nell'impostazione e nel lancio lungo.
Francesco ACERBI 6 - Prestazione di sostanza, senza troppi fronzoli ma anche con un paio di avanzate da regista difensivo.
Federico PELUSO 5,5 - Con Salah vive un pomeriggio complicato, tanto che Floro Flores deve aiutarlo più volte. Di avanzare non se ne parla nemmeno.
Simone MISSIROLI 7 - Fondamentale nello schieramento del Sassuolo, sia in fase di chiusura che di ripartenza. Un suo inserimento mette i brividi a De Sanctis a fine primo tempo.
Francesco MAGNANELLI 6 - Sempre tranquillo, il "Pirlodei poveri" non si scompone nemmeno di fronte a Pjanic e compagni. Buone geometrie e altrettanto buona fase difensiva.
Alfred DUNCAN 6 - Prestazione di corsa e sacrificio in mezzo al campo. Esce sfiancato dopo un quarto d'ora nel corso della ripresa (dal 59' Davide BIONDINI 6 - Inserito da Di Francesco per fare diga in mezzo al campo, rispetta gli ordini con diligenza )
Matteo POLITANO 7 - Firma il primo gol in A proprio al cospetto della squadra che l'ha lanciato. Ma la sua prestazione è fatta anche di scatti e scambi continui che mandano in tilt Torosodis e soci (dall'81 Domenico BERARDI s.v.)
Gregoire DEFREL 7 - Fa la punta centrale solo sulla carta, perché la sua azione dà i propri frutti su tutto il raggio offensivo. Firma un bel gol e ne sfiora un altro, minacciando costantemente Rüdiger e Manolas.
Antonio FLORO FLORES 7 - Ex punta centrale, conferma come la posizione di esterno del tridente sia ritagliata su misura per lui. Spinge e copre, impostando la transizione neroverde e fornendo a Politano l'assist del 2-1 (dal 64'Nicola SANSONE 5,5 - Un gol non valido per un fuorigioco precedente e poco altro. Entra nella fase in cui il Sassuolo non attacca più)
All. Eusebio DI FRANCESCO 7 - Esemplare il modo in cui il suo Sassuolo copre il campo per gran parte della gara. Solo la svista di Consigli e la magia di Salah gli impediscono di pensare a una clamorosa vittoria.
eurisport.it

Roma-Sassuolo 2-2. Bel calcio del Sassuolo

Aveva ragione Garcia, le partite dopo la Champions sono sempre pericolose. Ecco perché tutte le sue scelte hanno lasciato di stucco, con un turnover esasperato sconfessato in corsa, quando il tecnico francese è stato costretto a rimettere dentro Florenzi, Iago e Dzeko, tutti fuori ad inizio partita. Dall'altra parte, invece, c'è un Sassuolo che conferma tutte le cose belle fatte vedere finora: squadra organizzata, corta, capace di distendersi bene in contropiede. Prima Defrel e poi Politano mettono in ginocchio la Roma, che recupera prima con Totti (al 300esimo gol in giallorosso) e poi con Salah. L'egiziano è stato il più attivo tra i padroni di casa, nelle logiche di Garcia ha oramai sostituito Gervinho: prima il francese si affidava prevalentemente alle folate dell'ivoriano, adesso a quelle dell'ex Chelsea.
BEL SASSUOLO — Garcia rivoluzione la Roma e manda dentro dal primo minuto Maicon (all'esordio stagionale dopo oltre 7 mesi di assenza), Torosidis, Iturbe e Totti. Di Francesco risponde con un tridente con l'ex Politano e Floro Flores dal primo minuto. E la differenza la fanno proprio le intuizioni degli allenatori: tutte sbagliate quelle di Garcia, tutte indovinate quelle di Di Francesco. Gli imbarazzi di Rüdiger sono senza fine, Manolas soffre su entrambi i gol ospiti, Maicon e Torosidis lasciano a desiderare che è dir poco e Iturbe conferma tutti i suoi limiti a livello di intelligenza calcistica. Ne viene fuori una partita in cui il Sassuolo gioca, diverte e acquista fiducia minuto dopo minuto, con Magnanelli si piazza davanti alla retroguardia per un 4-1-4-1 in fase difensiva che non lascia spazi alla manovra giallorossa. Così tutte le occasioni sono di marca emiliana: prima Manolas sporca un sinistro di Defrel, poi è Duncan a calciare fuori da lontano, infine è ancora Defrel (21') a gelare De Sanctis con un sinistro dal limite, dopo una bella iniziativa di Politano. Il gol scuote la Roma, ma Salah un po' per sfortuna un po' per errori non riesce a segnare in tre occasioni: la prima a tu per tu con Consigli (28'), la seconda in contropiede e la terza con una palombella di un soffio fuori su di magia di Totti. Già, il capitano giallorosso, l'uomo che per un attimo riesce a mettere la partita in parità con il 300esimo gol romanista: patatrac di Consigli che consegna la palla centralmente a Pjanic, assist del bosniaco per Totti che (in fuorigioco) fa 1-1 di destro. Sembra l'inizio di una nuova partita ed invece il Sassuolo non solo ripassa con Politano (44', sinistro vincente dopo una bella percussione di Floro Flores) ma sfiora anche il clamoroso 3-1 con Defrel: orrore difensivo di Rüdiger, con sinistro ravvicinato del francese su cui salva De Sanctis.
SALAH E POCO ALTRO — Pronti via e la Roma trova subito il pari con una perla di Salah: respinta su calcio d'angolo e sinistro al volo dell'egiziano che si infila alla destra di Consigli. Poi c'è spazio per la crisi isterica di Iturbe sul cambio con Iago Falque e per la simulazione di Maicon (13'), che va a cercare il contatto con Acerbi per avere in dote il rigore. Per il resto poco altro, se non un paio di mischie in area emiliana, un tiro di Dzeko (il cui ingresso è stato "chiamato" dall'Olimpico) rimpallato da Acerbi al 33' e un Sassuolo corto e ben organizzato, pronto a far male in contropiede nel caso si fosse creata l'occasione. In corsa Garcia infila dentro anche Florenzi (19') per dare maggiore spinta in fascia, finendo con sconfessare completamente tutte le sue scelte iniziali. Al 37' è ancora Salah a trovare l'angolo giusto da fuori, ma stavolta Consigli è strepitoso in angolo, togliendo la palla da sotto il sette. Al 43' episodio da moviola: Rüdiger va via a Peluso quasi sul fondo, con il terzino neroverde che lo affossa e Massa che non se la sente di dare un rigore che sembra netto. Finisce così, con l'Olimpico che fischia e il Sassuolo che per la terza stagione consecutiva esce imbattuto dall'Olimpico.
Gazzetta dello Sport