Sport Land News

Sport in tv: le dirette di oggi, mercoledì 14 novembre 2012

Sky Sport 2 HD
04.30 Basket: Los Angeles Lakers - San Antonio Spurs, NBA (differita ore 14.00 e 21.30 su Sky Sport 2 HD).
RaiSport 1 - Eurosport 1
09.55-10.00 Calcio a 5: Argentina - Brasile. Futsal World Cup 2012 – Quarti di finale.
Rai Sport 1 - Eurosport 1
12.25-12.30 Calcio a 5: Portogallo - Italia. Futsal World Cup 2012 – Quarti di finale.
Eurosport 1
12.30 Calcio a 5: Colombia - Ucraina. Futsal World Cup 2012 – Quarti di finale.
Eurosport 1
14.00 Calcio: Germania - Francia, Nazionale Under 19, amichevole.
SportItalia 1
14.30 Calcio: Lumezzane - Lecce, recupero nona giornata Lega Pro - Prima Divisione A.
Rai Sport 1
14.50 Calcio: Italia - Svizzera, Nazionale Under 20 - Torneo 4 Nazioni, in diretta da Meda.
Rai Sport 2 - Eurosport 2
14.55 - 15.00 Calcio a 5: Spagna - Russia. Futsal World Cup 2012 – Quarti di finale.
SportItalia 1
18.00 Pallavolo: Asseco Resovia RZESZOW - Bre Banca Lannutti CUNEO. CEV 2012-2013.
Eurosport 2
18.00 Basket: Hapoel Gerusalemme (Israele) - CEZ Nymburk (Rep. Ceca). Eurocup, giorno 2, regular season.
SportItalia 2
19.30 Pallavolo: Asystel Carnaghi VILLA CORTESE - Agel PROSTEJOV. CEV 2012-2013.
RaiUno
20.30 Calcio: Italia - Francia, amichevole. In diretta dallo Stadio Tardini di Parma, telecronaca di Bruno Gentili e Stefano Bizzotto.
SportItalia 1
20.30 Calcio: Olanda - Germania, amichevole.
SportItalia 2
21.10 Pallavolo: Generali UNTERHACHING - Lube Banca Marche MACERATA (differita) CEV 2012-2013.
ESPN America
01.00 College Basketball: Wisconsin Badgers at Florida Gators.
03.00 College Football: Toledo Rockets at Northern Illinois Huskies.
outdoorblog.it

Largo alla Giovane Italia. Un'amichevole poco amichevole: al Tardini va in scena Italia-Francia

Le due formazioni tornano ad affrontarsi dopo oltre quattro anni, l'ultima volta fu a Zurigo per gli Europei del 2008, si impose l'Italia di Donadoni per due a zero. Oggi Prandelli cerca nuove soluzioni disegnando un inedito quattro-tre-tre. Il ct azzurro lascia spazio a chi - fino a questo momento - non ha avuto modo di essere al centro del progetto azzurro. È il caso di Sirigu, portiere del Paris Saint Germain di Ancelotti, ma anche di Marco Verratti e Antonio Candreva, protagonisti di un avvio di stagione eccellente. Poi El Shaarawy, unica nota lieta milanista di questi primi mesi. A centrocampo confermati Montolivo e Marchisio: lo juventino ritroverà sulla panchina francese Deschamps che lo fece esordire con la maglia bianconera nell'unico campionato cadetto disputato dalla Juve. In difesa ci saranno ancora una volta Barzagli e Chiellini, con Maggio e Balzaretti sugli esterni. E poi c'è Balotelli, sempre lui, croce e delizia di Mancini che continua a far parlare di sé, più per i comportamenti che per le prodezze. L'ex interista dovrà confermare quanto di buono fatto con la maglia azzurra negli ultimi tempi, dando continuità di rendimento alle sue apparizioni. «Abbiamo cercato di mettere in campo una squadra con una certa logica – afferma il ct in conferenza stampa – ma soprattutto abbiamo scelto di schierare i giocatori nel loro ruolo abituale. El Shaarawy giocherà come nel Milan, Balotelli farà il centravanti, Candreva occuperà la stessa posizione che ricopre nella Lazio. Da loro mi aspetto superiorità numerica e profondità, da Verratti un'ulteriore crescita dal punto di vista personale, dal punto di vista tecnica lo conosciamo tutti». Un turno di riposo per Pirlo e Buffon, il codice etico esclude De Rossi. «La nostra intenzione è quella di cercare di dare sempre più qualità alla nostra formazione - continua il tecnico di Orzinuovi - pur giocando con il tridente, sono convinto che riusciremo a mantenere il giusto equilibrio. La Francia è in crescita, nel giro di poco tempo colmeranno la distanza con le nazionali migliori. È una squadra che si sta rinnovando negli uomini, ma anche negli atteggiamenti». La Francia presenterà un modulo speculare a quello degli azzurri, anche i transalpini giocheranno con il 4-3-3. «Italia e Francia sono due scuole calcistiche che talvolta si avvicinano, e spesso vanno gli opposti – conclude il tecnico italiano – giocheremo a viso aperto, mi aspetto che i miei ragazzi accettino il duello e giochino per vincere fino alla fine». 
iltempo.it

NBA: Lakers, inizia l’era D’Antoni

l coach italo-americano firma un contratto di quattro anni; sfuma il sogno Phil Jackson.
“Amo Phil Jackson, ma sono molto contento dell’arrivo di Mike” Questo il commento a caldo di Kobe Bryant subito dopo l’annuncio del nuovo tecnico. Poche parole per esprimere un discorso molto più complesso: le richieste di coach Zen erano eccessive per la dirigenza giallo viola e quindi si è ripiegato sulla seconda scelta, ma solo dopo il placet del Black Mamba. Jackson era pronto a riprendere il suo posto in panchina, ma a condizione di avere pieni poteri su tutto, costruendosi uno staff tecnico personalizzato e chiedendo una deroga per le trasferte lunghe.  Oltre ciò un ingaggio faraonico, stimato tra i 10 e i 15 milioni di dollari.
Mike D'Antoni
Mike D’Antoni (fonte foto: latimes.com)
Dopo aver valutato le richieste della prima scelta,  D’Antoni è stato valutato come “il miglior coach per la squadra in questo momento”. Il baffuto Mike ha già allenato Kobe, essendo nello staff di Krzyzewski della nazionale olimpica americana, e soprattutto Nash, con cui a Phoenix ha costruito una delle squadre più spettacolari degli ultimi anni in NBA.
L’ultima esperienza ai Knicks ha insegnato qualcosa: per fare il gioco di coach D’Antoni ci vogliono i giocatori giusti. Il Sistema prevede il  “run and gun”, ossia attacchi veloci in meno di sette secondi, tiratori sul perimetro e palla nelle mani del play. Questo ha funzionato alla grande quando c’era Steve Nash, meno quando a portare palla c’era un play che non era un genio con gli occhi dietro la nuca e le mani fatate. Ma quest’anno Steve Nash c’è, i problemi sono risolti! Magari fosse così facile. In primis il play che ha fatto impazzire l’Arizona ora ha 40 anni, 5 in più dell’ultima volta con D’Antoni, riuscirà a reggere i ritmi a tutta velocità che impone il suo gioco?
Ma soprattutto quello che desta qualche, molte, troppe preoccupazioni è il ruolo che avrà Kobe Bryant in questa squadra. Difficilmente il numero 24, abituato a tenere palla per più della metà del tempo negli attacchi dei Lakers, potrà accontentarsi di un ruolo da tiratore scelto, fermo sul perimetro a sfornare triple in transizione. Altra vittima di questo gioco spumeggiante potrebbe essere Pau Gasol, difficilmente collocabile nel sistema. Riuscirà D’Antoni a mantenere i suoi principi con questi giocatori, oppure scenderà a compromessi? A Los Angeles in il ruolo dell’allenatore è molto semplice, si chiede soltanto una cosa: vincere.
Insomma, trovato l’uomo, rimane più di un’incognita. Cedere a qualche richiesta di Phil Jackson avrebbe portato qualche dollaro in meno, ma anche qualche certezza in più, e forse anche al sesto anello. Ma ora è il Baffo a sedere nel posto più ambito da qualsiasi appassionato di basket, e magari tra lui e Kobe nascerà un idillio, tra gioco spettacolare e battute in italiano.
*Articolo scritto da Nicola Dario Baldassarre
teladoiladomenica.net