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Ha aperto i battenti ‘Skipass’, il grande salone degli sport invernali che si tiene fino a domenica 4 novembre al quartiere fieristico di Modena

Ha aperto i battenti ‘Skipass’, il grande salone degli sport invernali che si tiene fino a domenica 4 novembre al quartiere fieristico di Modena. All’inaugurazione sono intervenuti alcuni big dello sport italiano: c’erano Fiona May, Yuri Chechi, Antonio Rossi e lo sciatore reggiano Giuliano Razzoli, campione olimpico ed eroe delle montagne emiliane. Il patron della kermesse Luigi Belluzzi si e’ detto soddisfatto dell’organizzazione di quest’anno.
All’inaugurazione sono intervenuti anche i giocatori di Pallavolo Modena. I padiglioni, fin dalle prime ore della giornata sono stati presi d’assalto da migliaia di amanti della neve che hanno fatto affari, aggiudicandosi tute, sci e snowboard a prezzi scontati. Durante la mattinata si sono tenute anche gara di arrampicata e di bike race.
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Derby d'Italia: per stabilire chi comanda Domani a Torino l'attesa sfida tra la Juve capolista e l'Inter

Simone Pieretti

I nerazzurri per sognare, i bianconeri per volare. Juventus-Inter, ovvero il derby d'Italia. L'etichetta fu trovata dal geniale Gianni Brera all'inizio degli anni sessanta, per enfatizzare la sfida tra i due club più titolati d'Italia. A distanza di anni l'etichetta tiene ancora, e poco importa se - nel contempo - il Milan è diventato il club più titolato del mondo. Juventus e Inter restano le squadre col maggior numero di tifosi, tanto basta per accendere la passione degli sportivi bianconerazzurri. In classifica gli uomini di Conte hanno quattro punti di vantaggio sulla formazione di Stramaccioni, reduce dal sesto successo consecutivo in campionato. In casa la Juve ha sempre vinto, in trasferta anche l'Inter non conosce altro risultato: cinque partite, quindici punti. Uno dei due primati è destinato inevitabilmente a subire una battuta d'arresto. I bianconeri hanno il miglior attacco (22) e la miglior difesa (5), la formazione meneghina segna un po' meno (19) e subisce qualcosa in più (nove reti). L'Inter è l'antiJuve: non lo dicono opinionisti e critica, lo afferma - con decisione - la classifica del campionato. La formazione juventina è una realtà consolidata, quella nerazzurra un gruppo del tutto nuovo pronto a intraprendere la scalata al vertice, con un tecnico giovane e dalle idee chiare. La rivalità è quantomai accesa, una rivalità che nasce nella lontana primavera del 1961 quando le due squadre si sfidano a Torino. Prima contro seconda: lo stadio registra il tutto esaurito, ci sono tanti tifosi, troppi. Tanto che si lasciano andare a un'invasione pacifica. L'arbitro Gambarotta di Genova interrompe la partita. Dieci giorni dopo arriva la sentenza: due a zero a tavolino per i nerazzurri. Ma la Juventus del presidente Umberto Agnelli presenta ricorso alla Caf che - alla vigilia dell'ultima di campionato, con le squadre appaiate in testa - decide di far rigiocare la partita. La Juve, tolti di due punti all'Inter, torna in testa con due punti di vantaggio, e ai bianconeri basta un pareggio casalingo col Bari per cucirsi lo scudetto sul petto. Il presidente federale è Umberto Agnelli, particolare di non poco conto. Angelo Moratti - a quel punto - decide di mandare in campo nel replay con la Juve la squadra Primavera col virgulto Sandrino Mazzola: finisce nove a uno per i bianconeri. La miccia è accesa, il resto è storia recente: Ronaldo e Iuliano, un rigore monumentale non assegnato e uno scudetto sottratto al mite Gigi Simoni dalla sciagurata decisione dell'arbitro Ceccarini. Poi gli spionaggi industriali sbandierati dalla Triade juventina Moggi-Giraudo-Bettega, coi loro telefonini sotto controllo e le schede svizzere da consegnare ai fedelissimi della Cupola. Infine Calciopoli, lo scudetto di cartone, la restrocessione della Juve in serie B e le mille polemiche infinite. C'è tutto per arricchire una sfida già impreziosita dai talenti che scenderanno in campo: la classe di Pirlo, e il talento di Cassano, l'esperienza di Buffon, e l'astuzia di Milito, la concretezza di Vidal, e i muscoli d'acciaio di capitan Zanetti. Domani la Juve cercherà il cinquantesimo risultato utile consecutivo in campionato, l'Inter non ha alcuna intenzione di partecipare alle nozze d'oro bianconere. 
Il Tempo 2 Novembre 2012

Frecciarossa dirottato per accompagnare Totti e la Roma a Parma all'insaputa dei passeggeri. Passeggeri inferociti

Il Frecciarossa Napoli-Milano fa 40 minuti di ritardo per portare la Roma a Parma.  Un dirottamento in piena regola per consentire alla squadra di Zeman di approdare nel capoluogo ducale. E i passeggeri? Ignari di tutto hanno subito il "disservizio", l'inconveniente. L'ufficio stampa di Trenitalia ha smentito la notizia del mancato preacciso: "Non è vero, era stato comunicato nelle stazioni a bordo". In un secondo momento la decisione di rimborsare il 25% del biglietto ai passeggeri, uno sconticino per indorare la pillola.

Il fatto è avvenuto sul treno Frecciarossa 9544, il cui costo è di 133 euro per la prima classe, la seconda classe è leggermente più popolare: un biglietto è venduto a 95 euro.

La partenza era prevista alle 14:50, l'arrivo a Milano alle 19:40. A quasi un'ora dall'arrivo alla stazione del capoluogo meneghino, l'imprevisto programmato, secondo quanto riferiscono fonti della Rete ferroviaria, o meglio il fuoriprogramma, come dicono i passeggeri infuriati: una sosta in quel di Parma.

Una fermata effettuata per consentire alla Roma di scaricare armi e bagagli in vista della sfida di campionato prevista nel turno infrasettimanale al Tardini. Operazioni che hanno inciso sul ritardo del treno, quaranta minuti in tutto. La protesta si è anche spostata in rete. Un tweet per tutti: "#AsRoma complimenti per aver 'dirottato' a Parma il Frecciarossa per Milano, causando disagi ai viaggiatori lavoratori ignari ed incazzati".

Tra Trenitalia e l'As Roma esiste una partnership di collaborazione, che consente a Totti e compagni di viaggiare sul Frecciarossa in occasione di alcune trasferte.

Stando al capoufficio stampa Federico Fabretti, come riportato da Il Fatto Quotidiano, il ritardo accumulato è di 19 minuti, di cui 14 accumulati per disagi nella circolazione. Trenitalia si difende, dicendo che il ritardo era stato annunciato dagli altoparlanti e segnalato nelle varie stazioni di competenza. Trenitalia, anche per evitare ulteriori danni di immagine, ha deciso comunque di rimborsare ai passeggeri che hanno subito disagi, il 25% del biglietto.
sport.virgilio