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Calcio: nuovi diritti fanno ricca la serie A

MILANO (MF-DJ)--Per gli addetti ai lavori quella che comincera' domenica prossima con la prima giornata di Serie A sara' "la stagione delle opportunita'". La prima e' senza dubbio quella di incassare proventi piu' corposi dalle cessione dei diritti televisivi, a cui fa seguito la possibilita' di migliorare la redditivita', grazie anche a un piu' efficace controllo dei conti. Ô quanto emerge dallo studio di StageUp-Sport & Leisure Business, pubblicazione online specializzata sul business sportivo, intitolato "Il business del campionato di calcio Serie A 2010-2011".

In particolare, si legge in un articolo di MF, grazie alla vendita dei diritti tv sui base centralizzata, secondo quanto previsto dalla Legge Melandri, con un incasso che sfiora il miliardo di euro, tutti i club incasseranno di piu'. In questo modo il risultato operativo dei club della massima serie in media potrebbe passare dal rosso di 8,3 mln della stagione 2008-2009 a un profitto di 400 mila euro complessivi mentre la redditivita' di una societa' (che attualmente vale il 10,1% del fatturato) potra' toccare in media il 17,5%.

borsaitaliana.it

Che fine ha fatto il campionato più bello del mondo?

Una volta c’erano Platini, Maradona, Falcao e Boniek.

Poi i tedeschi dell’Inter (Klinsmann, Matthaus e Brehme), gli olandesi del Milan (Gullit, Van Basten e Rijkaard), i russi della Juventus (Zavarov e Alejnikov che in Italia hanno fallito ma che in quel periodo erano i giocatori che andavano per la maggiore) ed i brasiliani del Napoli (Alemao e Careca).

Se andiamo lontani nel tempo come non ricordare figurine in bianco e nero come Sivori, Jair, Nordahl-Gren-Liedholm e Altafini, giusto per citarne alcuni, o, tornando al calcio degli ultimi venti anni e continuando con un ordine cronologico “sparso”, Dunga, Zidane, Brady, Ronaldo , Rui Costa, Voeller, Batistuta, Figo, Nedved e Thuram.

…e ne sto tralasciando tantissimi altri…
Questo elenco (incompleto e fatto utilizzando solo la memoria) dimostra in maniera inequivocabile come quello italiano fino ad una decina di anni fa, sia stato il campionato con il maggior appeal nei confronti dei campioni stranieri: basti pensare che l’elenco di chi non è venuto in Italia è molto più scarno (Pelè, Crujiff, Di Stefano, Zamora e Jascin…altri non me ne vengono in mente).

Qualcuno potrebbe obiettare che i campioni che ho citato sono venuti solo in quelle squadre che hanno un fascino “indipendente” dal fatto che disputino il campionato italiano. A questi rispondo con altri nomi di giocatori acquistati da squadre di “seconda fascia” come quelli di Brigel ed Elekiaer del Verona dei miracoli, Di Aguillera del Torino, di Kieft e Bergrenn del Pisa, di Dirceu dell’Avellino, di Holmquist del Cesena (sempre rotto ma ai tempi un ottimo giocatore) e Stromberg dell’Atalanta, e non mi voglio nemmeno “giocare” il jolly Zico dell’Udinese.

Dalla riapertura delle frontiere nel calcio degli anni 80, insomma, la Serie A è stata sempre vista come un punto di arrivo, anzi, come l’obiettivo da raggiungere per potersi definire davvero un giocatore di primo livello.

Adesso le cose sono decisamente cambiate visto che anche un giocatore come il giovane belga dell’ Az Alkmaar, il 23enne Moussa Dembèlè, cercato insistentemente dalla Fiorentina in passato, ha detto chiaramente che in Italia non vuole venirci: “Dicono che chiedevo troppo come salario, ma questo non è vero. L’interesse da parte loro era vero, concreto, ma non volevo giocare in Italia. Preferisco andare in Inghilterra o Germania. La mia decisione arriverà alla fine di questa settimana. Il Birmingham? Sì, è un’ipotesi concreta”.

Fosse solo Dembéle il “problema” penso di poter dire con una certa sicurezza che riusciremmo a farcene una ragione. Ma la realtà racconta un problema più esteso visto che difficilmente, almeno nel breve periodo, possiamo sperare di ammirare in Italia Messi, Bojan, Cristiano Ronaldo o qualche spagnolo, campione d’Europa e del Mondo in carica.

Come siamo arrivati a questo punto?
Ma, soprattutto, come possiamo sperare di recuperare il terreno perduto?
calciomalato.blogsfere

E' stata un'estate calda. Incidenti sugli spalti e fuori dagli stadi, risse in campo. Non esattamente l'ideale in vista del campionato di serie A che comincera' sabato con gli anticipi. Massima attenzione sul fronte della sicurezza

E' stata un'estate calda.
Incidenti sugli spalti e fuori dagli stadi, risse in campo. Non esattamente l'ideale in vista del campionato di serie A che comincera' sabato con gli anticipi. Massima attenzione sul fronte della sicurezza in una stagione 2010-2011 gia' storica, visto che entra ufficialmente in vigore la "tessera del tifoso". In una circolare che il Viminale, lo scorso 6 agosto, ha inviato a questori, prefetti, carabinieri e Guardia di Finanza, viene chiesto il massimo rigore nell'applicazione delle disposizioni. La circolare ai questori ricorda "la verifica della rispondenza tra titolo di accesso allo stadio e titolare della tessera che diventa obbligatoria per gli abbonamenti 'in casa' e il settore ospiti". Viene ricordato anche che sono "previsti controlli anche presso le agenzie di vendita". E ancora "massimo rigore e puntuale attuazione delle norme per evitare che siano elusi i sistemi di controllo". Sono queste le direttive che il Dipartimento di pubblica sicurezza ha indirizzato a tutti i questori perche' venga assicurata, in vista dell'inizio del campionato di calcio di serie A sabato prossimo, la piena attuazione del programma 'tessera del tifoso'. "Eventuali inadempimenti - si legge sul sito del Ministero dell'Interno - dovranno essere segnalati all'Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive per le indicazioni di competenza. Da questa stagione calcistica diventa, infatti, obbligatorio il possesso della tessera per la sottoscrizione degli abbonamenti per assistere alle partite 'in casa' e per accedere ai settori ospiti nel caso si voglia seguire la propria squadra in trasferta. Sara', comunque, sempre possibile acquistare un biglietto nominativo per gli altri settori dello stadio pur non essendo titolari di alcuna tessera". (agi)

E' slittata a oggi pomeriggio la firma di Alberto Aquilani con la Juventus

Roma, 24 ago. (Apcom) - E' slittata a oggi pomeriggio la firma di Alberto Aquilani con la Juventus. Il centrocampista, reduce da una difficile stagione con il Liverpool, non ha ultimato le visite mediche di rito e nella mattinata dovrà sottoporsi alle prove atletiche. L'ex romanista, in passato afflitto da numerosi infortuni, in base a quanto si apprende dal club bianconero ha superato brillantemente i controlli di ieri.

Bologna-Inter confermata per il 30/8 Lega di serie A dice no al rinvio della partita

Nessun rinvio per Bologna-Inter, come era stato ventilato. Le due squadre scenderanno in campo lunedi' 30 agosto alle 20.45 al Dall'Ara. Il Bologna lo ha scritto sul sito ufficiale. L'Inter aveva chiesto lo slittamento della partita per evitare di giocare senza molti nazionali, impegnati il 3 e il 7 settembre. E il Bologna aveva dato la sua disponibilità a giocare eventualmente in altra data. Oggi il no della Lega di serie A. (ansa)

Moratti, l'Inter continuera' a vincere

Il ciclo di vittorie dell'Inter non e' finito: Massimo Moratti auspica un prosieguo di successi a cominciare dalla Supercoppa europea.

L'Inter puo' fare la cinquina? 'Per ora sono 4 - dice Moratti - e mi vanno bene 4. Era importante per noi iniziare con una vittoria il nuovo corso perche' voleva dire continuare un ciclo positivo'. A chi dice che la crisi del nostro calcio dipende dal fatto che l'Inter ha pochi italiani Moratti risponde :'meglio essere multietnici che comprare le partite'.
(ansa)

Premier: M.City-Liverpool 3-0

il Manchester City ha battuto il Liverpool 3-0 nel posticipo della seconda giornata di Premier League. Gol di Barry e doppietta di Tevez. Mario Balotelli e' rimasto in panchina per tutti i 90'. Chelsea 6; Arsenal, Manchester United, Manchester City, Bolton, Birmingham, Wolverhampton, Tottenham 4; Newcastle, Blackburn, Blackpool, Aston Villa, West Bromwich Albion 3; Fulham 2; Sunderland, Everton e Liverpool 1; Stoke City, West Ham e Wigan 0. (ansa)