Bronzo per l'Italia oggi
ai Mondiali di sci a Schladming. Manfred Moelgg e' salito sul
podio del gigante. A vincere l'oro lo statunitense Ted Ligety,
al suo terzo titolo dopo il supergigante ed il supercombinata.
Argento per l'austriaco Marcel Hirscher. Ligety entra cosi'
nella leggenda: prima di lui a a vincere tre ori a un Mondiale,
nel 1958 a Bad Gastein, c'era riuscito il solo austriaco Toni
Sailer.
ansa
Slittino: eterno Zoeggeler e tripletta italiana. Podio tutto azzurro, mancava da 27 anni
Armin Zoeggeler festeggia con i compagni di squadra Dominik
Fischnaller e David Mair l'ennesima gemma della sua inimitabile
carriera, a un passo dalla fatidica quota 100. "Una vittoria
fondamentale per il morale". Commenta così la nona tripletta nella
storia dello slittino azzurro. L'ultima risaliva a 27 anni fa, alla
stagione 1985/86 con Norbert Huber, Hildgartner e Raffl a Valdaora. Una
analoga tripletta si registrò nella stagione 1982/83, sempre a Lake
Placid, con Haspinger vittorioso su Hildgartner.
"E' andato tutto veramente molto bene in questi giorni - racconta Zoeggeler - la squadra ha dimostrato di essere veramente forte, per quanto mi riguarda la scelta di saltare i Mondiali per curare la schiena è stata azzeccata, ho avuto modo di recuperare una condizione eccellente. Siamo stati un po' fortunati perché il ghiaccio era veramente ottimo e le condizioni meteo a noi favorevoli. Su questa pista non conta tanto la partenza quanto la guida, in queste situazioni riusciamo tecnicamente a farci valere, sono felice". Zoeggeler teme comunque la squadra tedesca.
"Forse non sono riusciti ad adattare i loro pattini a questa situazione, ma state tranquilli che a Sochi saranno sicuramente al top perché le temperature in Russia saranno più alte. Noi dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione che è buona. Questa vittoria serve tanto al morale, ci manda segnali importanti dopo un numero infinito di prove di materiali e di spinta. Il risultato di squadra è eccezionale, abbiamo un team veramente forte. Fischnaller? Per lui è una stagione meravigliosa, cresce di gara in gara. Sentiremo parlare di lui molto spesso in futuro".
Armin Zoeggeler è tornato a dominare le scene a quasi due anni dal suo ultimo successo in Coppa del mondo (febbraio 2011 a Sigulda). Il supercampione di Foiana di Lana ha avuto l'umiltà di saltare i Mondiali di Whistler per curare al meglio il proprio fisico e si è presentato negli Stati Uniti nuovamente in condizioni smaglianti, su una pista che esalta le sue doti di guida. Per l'azzurro si tratta del successo numero 55 in carriera per un totale di 99 podi complessivi, la fatidica quota 100 è davvero ad un passo e potrebbe essere raggiunta nell'ultimo appuntamento sulla pista olimpica di Sochi fra un paio di settimane.
ansa
"E' andato tutto veramente molto bene in questi giorni - racconta Zoeggeler - la squadra ha dimostrato di essere veramente forte, per quanto mi riguarda la scelta di saltare i Mondiali per curare la schiena è stata azzeccata, ho avuto modo di recuperare una condizione eccellente. Siamo stati un po' fortunati perché il ghiaccio era veramente ottimo e le condizioni meteo a noi favorevoli. Su questa pista non conta tanto la partenza quanto la guida, in queste situazioni riusciamo tecnicamente a farci valere, sono felice". Zoeggeler teme comunque la squadra tedesca.
"Forse non sono riusciti ad adattare i loro pattini a questa situazione, ma state tranquilli che a Sochi saranno sicuramente al top perché le temperature in Russia saranno più alte. Noi dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione che è buona. Questa vittoria serve tanto al morale, ci manda segnali importanti dopo un numero infinito di prove di materiali e di spinta. Il risultato di squadra è eccezionale, abbiamo un team veramente forte. Fischnaller? Per lui è una stagione meravigliosa, cresce di gara in gara. Sentiremo parlare di lui molto spesso in futuro".
Armin Zoeggeler è tornato a dominare le scene a quasi due anni dal suo ultimo successo in Coppa del mondo (febbraio 2011 a Sigulda). Il supercampione di Foiana di Lana ha avuto l'umiltà di saltare i Mondiali di Whistler per curare al meglio il proprio fisico e si è presentato negli Stati Uniti nuovamente in condizioni smaglianti, su una pista che esalta le sue doti di guida. Per l'azzurro si tratta del successo numero 55 in carriera per un totale di 99 podi complessivi, la fatidica quota 100 è davvero ad un passo e potrebbe essere raggiunta nell'ultimo appuntamento sulla pista olimpica di Sochi fra un paio di settimane.
ansa
La Juventus batte 2-0 la Fiorentina
La Juventus batte 2-0 la Fiorentina nel primo dei due anticipi di oggi
della 24/a giornata di Serie A. In gol prima Vucinic e poi Matri.
Partita risolta nel primo tempo, poi i bianconeri si sono limitati a
controllare. Con questa vittoria la Juve rafforza il suo primato in
classifica portandosi a +5 dal Napoli.
ansa
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Show all'Olimpico, Lazio-Napoli 1-1 Allunga ancora la Juve, Fiorentina ko
Finisce 1-1 tra Lazio e Napoli, all'Olimpico, il secondo anticipo
della 24/a giornata di Serie A. I padroni di casa, in vantaggio all'11'
con Floccari, dominano per buona parte della partita. Il Napoli si
sveglia solo nella seconda parte della ripresa e riesce ad acciuffare il
pari grazie ad una bellissima rete di Campagnaro. Nel finale entrambe
le squadre sfiorano il gol con un emozionante botta e risposta. Ma
finisce 1-1.
MAZZARRI, PUNTO IMPORTANTISSIMO - Walter Mazzarri non si nasconde: il, pareggio di Roma contro la Lazio è "un punto importantissimo. Clontro la lazio - dice a Sky nel dopo partita - non è facile vincere. E' una signora squadra, ci hanno aggredito all'inizio e poi tra i miei molti non sono partiti col piede giusto. Per come si era messa la gara - riconosce - non era facile uscire con un risultato positivo". La vittoria della Juventus nel èomeriggio può aver condizionato i partenopei? "Non so cosa sia passato nella testa dei ragazzi - ammette Mazzarri - ma Zuniga a Armero sono arrivati ieri dopo viaggi intercontinentali, così come altri miei giocatori e credo che sia contato più questo che altro. La Lazio ne aveva di meno (di giocatori impegnati in nazionale, ndr) e poi giocava in casa, veniva da risultati negativi e sono partiti meglio di noi".
PETKOVIC, BELLISSIMA LAZIO MA DEVE ESSERE PIU'CATTIVA - "Complimenti alla Lazio, ci siamo ritrovati": Vladimir Petkovic loda la sua squadra dopo l'1-1 con il Napoli e parla - ai microfoni di Sky - di "partita di grande sacrificio, di grande calcio e con tante occasioni. Avremmo potuto r meritato di vincere - dice - ma anche il Napoli ha fatto una bella partita, che è stata davvero spettacolare". Forse Lulic poteva chiuderla sull'1-0 "ma lì - osserva Petkovic - non c'é stata la giusta lucidità: potevamo chiuderla e siamo stati invece castigati. Abbiamo avuto tante possibilità, dovevamo essere più cattivi". "Alla mia squadra - conclude l'allenatore biancoceleste a proposito della chance di scudeto - dò la possibilità di vincere contro chiunque poi vedo i punti in classifica e dico che non dipende solo da noi".
ALLUNGA ANCORA LA JUVE - La Juventus batte 2-0 la Fiorentina nel primo dei due anticipi di oggi della 24/a giornata di Serie A. In gol prima Vucinic e poi Matri. Partita risolta nel primo tempo, poi i bianconeri si sono limitati a controllare. Con questa vittoria la Juve rafforza il suo primato in classifica portandosi a +5 dal Napoli.
BARZAGLI, FATTO DAVVERO UNA GRANDE GARA - "Abbiamo fatto una grande partita, rischiando anche un po' nei primi dieci minuti perché, comunque, la Fiorentina è forte, ma abbiamo fatto davvero una grande gara". E' davvero soddisfatto Andrea Barzagli intervistato da Sky a fine gara dopo il 2-0 alla Fiorentina: "Sicuramente - aggiunge - è stato importante non aver subito gol, perché in queste ultime partite, ci hanno castigato più volte. Di solito non subiamo così tanto e oggi l'abbiamo dimostrato".
ansa
MAZZARRI, PUNTO IMPORTANTISSIMO - Walter Mazzarri non si nasconde: il, pareggio di Roma contro la Lazio è "un punto importantissimo. Clontro la lazio - dice a Sky nel dopo partita - non è facile vincere. E' una signora squadra, ci hanno aggredito all'inizio e poi tra i miei molti non sono partiti col piede giusto. Per come si era messa la gara - riconosce - non era facile uscire con un risultato positivo". La vittoria della Juventus nel èomeriggio può aver condizionato i partenopei? "Non so cosa sia passato nella testa dei ragazzi - ammette Mazzarri - ma Zuniga a Armero sono arrivati ieri dopo viaggi intercontinentali, così come altri miei giocatori e credo che sia contato più questo che altro. La Lazio ne aveva di meno (di giocatori impegnati in nazionale, ndr) e poi giocava in casa, veniva da risultati negativi e sono partiti meglio di noi".
PETKOVIC, BELLISSIMA LAZIO MA DEVE ESSERE PIU'CATTIVA - "Complimenti alla Lazio, ci siamo ritrovati": Vladimir Petkovic loda la sua squadra dopo l'1-1 con il Napoli e parla - ai microfoni di Sky - di "partita di grande sacrificio, di grande calcio e con tante occasioni. Avremmo potuto r meritato di vincere - dice - ma anche il Napoli ha fatto una bella partita, che è stata davvero spettacolare". Forse Lulic poteva chiuderla sull'1-0 "ma lì - osserva Petkovic - non c'é stata la giusta lucidità: potevamo chiuderla e siamo stati invece castigati. Abbiamo avuto tante possibilità, dovevamo essere più cattivi". "Alla mia squadra - conclude l'allenatore biancoceleste a proposito della chance di scudeto - dò la possibilità di vincere contro chiunque poi vedo i punti in classifica e dico che non dipende solo da noi".
ALLUNGA ANCORA LA JUVE - La Juventus batte 2-0 la Fiorentina nel primo dei due anticipi di oggi della 24/a giornata di Serie A. In gol prima Vucinic e poi Matri. Partita risolta nel primo tempo, poi i bianconeri si sono limitati a controllare. Con questa vittoria la Juve rafforza il suo primato in classifica portandosi a +5 dal Napoli.
BARZAGLI, FATTO DAVVERO UNA GRANDE GARA - "Abbiamo fatto una grande partita, rischiando anche un po' nei primi dieci minuti perché, comunque, la Fiorentina è forte, ma abbiamo fatto davvero una grande gara". E' davvero soddisfatto Andrea Barzagli intervistato da Sky a fine gara dopo il 2-0 alla Fiorentina: "Sicuramente - aggiunge - è stato importante non aver subito gol, perché in queste ultime partite, ci hanno castigato più volte. Di solito non subiamo così tanto e oggi l'abbiamo dimostrato".
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Rugby, Sei Nazioni: Italia da impazzire, Francia ko
Con una grande gara gli azzurri piegano i transalpini 23-18 nella
giornata inaugurale del torneo. Mete di Parisse e Castrogiovanni,
Orquera uomo partita. Il successo della strategia di Brunel
di MASSIMO CALANDRI - repubblica.it
Non andate via, restate ancora qualche minuto sul campo. Questa partita non deve finire, per favore, perché è tutto così bello che sembra un sogno. Gli azzurri battono la Francia 23-18 (pt 13-15) nella giornata d'esordio del Sei Nazioni, al termine di una partita che resterà nella storia, chiusa con un uomo in meno e un finale di commovente intensità. Il match perfetto, giocato con quel coraggio e quella spregiudicatezza che è soprattutto merito di Jacques Brunel, l'allenatore francese che regala al rugby e a tutto lo sport italiano una "rivoluzione" da tenerci stretta. Perché si vince attaccando, si vince osando e dando fiducia ai giovani. Si vince anche grazie alle magìe di Luciano Orquera, piccolo grandissimo uomo premiato come man of the match. E alle mete di Parisse e Castrogiovanni. Non andate via, vi prego.
La meta più bella - Gli azzurri regalano subito cinque minuti perfetti, alternando penetrazioni sull'asse e aperture al largo. Poi succede che Minto fallisce un off-load, Michalak calcia lungo per la sua cavalleria e sono guai. Invece McLean raccoglie ed innesca un contropiede fenomenale, grazie al sostegno avanziamo di cinquanta metri puliti, poi Botes apre per Orquera che s'infila tra Mas e Papé, allunga ancora ed apre per Parisse: meta, la più bella mai vista. Orquera trasforma e i francesi s'incazzano. All'11' Picamoles lanciato da Michalak si sbarazza di Parisse e finalizza un'efficace fase di possesso transalpino. Però
l'elegante apertura dei Blues non centra i pali, si resta in vantaggio.
Orquera chirurgico - L'Italrugby riparte occupando il terreno francese, Botes rilancia il gioco intorno alla mischia e i ragazzi costruiscono una buona piattaforma per Orquera, che continua ad incantare con un drop in faccia a Szarzewski. Tre minuti dopo ancora il nostro piccolo 10 ingrassa il punteggio con un calcio di punizione. Dopo venti minuti siamo sopra di otto punti, e all'Olimpico sembra di sognare. Non c'è però tempo di illudersi, perché la Francia comincia a crearci dei problemi in rimessa laterale. I Bleus si installano nei nostri 22, andiamo in apnea e alla fine ce la caviamo con soli tre punti sul groppone (punizione di Michalak) dopo che Huget era stato tenuto in area di meta con l'ovale ad centimetro dal terreno.
Meta di Fall, francesi avanti - Dopo mezz'ora cominciamo a pagare la grande aggressività. Perdiamo di lucidità, calciando l'ovale quando prima lo si muoveva con sicurezza alla mano. E allora Huget ne approfitta, complice una difesa incerta di Ghiraldini: Fall vola in meta in mezzo ai pali. Michalak firma il sorpasso. Gli azzurri sembrano in difficoltà ma riescono a chiudere senza altri danni un primo tempo di rara intensità ed emozioni.
Ripresa, che sofferenza - Si ricomincia gestendo a lungo il pallone, ma sembra tutta un'altra musica rispetto all'inizio del match: perché invece di avanza si retrocede, e fortuna che i nostri avversari sono imprecisi. Ma dopo dieci minuti di cornate crolla una mischia su nostra introduzione, e Michalak centra i pali su punizione. Gli azzurri paiono sfiduciati, l'apertura dei Bleus fallisce di un soffio un altro calcio. Tre cambi per noi, Machenaud sorprende tutti e fila via. Viene miracolosamente fermato a pochi metri dall'ultima trincea. Ed è la svolta.
Castro in meta! - L'Italia fa partire un contrattacco straordinario, prima a sinistra grazie ad un epico sostegno di Parisse e poi con una sventagliata di Gori a destra: Venditti avanza, Giazzon e De Marchi ripartono, all'improvviso una magìa del piccolo, grandissimo Orquera che prima sguscia tra i giganti e poi offre a Castrogiovanni l'ovale di una meta da impazzire. Orquera trasforma e ci riporta avanti di due punti (20-18). Nell'azione si infortuna il capitano dei galletti, Papé, e sembra un altro segnale.
Un finale da impazzire - Brunel fa uscire Orquera per Burton, che - dopo una lunga fase di conquista dei nostri, adesso padroni nelle fase statiche (Cittadini subito si fa sentire di brutto) - centra un meraciglioso drop, portandoci avanti di cinque punti. I francesi sembrano stanchi e confusi, l'Olimpico è incredulo. Il rtesto è solo gloria e coraggio, una difesa straordinaria nonoistante l'espulsione di Giazzon. Oggi il rugby azzurro ha davvero fatto la storia.
Italia-Francia 23-18 (13-15)Marcatori: pt 4' meta Parisse tr. Orquera, 11' meta Picamoles, 15' drop Orquera, 18' cp Orquera, 28' cp Michalak, 33' meta Fall tr. Michalak; st 10' cp Michalak, 17' meta Castrogiovanni tr. Orquera, 28' drop Burton
Italia: Masi - Venditti, Benvenuti (31' st Canale), Sgarbi, McLean - Orquera (24' st Burton), Botes (16' st Gori) - Parisse, Favaro (23' st Derbyshire), Zanni - Minto, Geldenhuys (31' st Pavanello) - Castrogiovanni (23' st Cittadini), Ghiraldini (16' st Giazzon), Lo Cicero (16' st De Marchi).
Francia: Huget (31' st Trinh-Duc) - Fofana, Fritz (23' st Bastareaud), Mermoz, Fall - Michalak, Machenaud (23' st Parra) - Picamoles (29' st Chouly), Dusatoir, Ouedraogo - Maestri, Papé (19' st Taofifenua) - Mas (26' st Ducalcon), Szarzewski (12' st Debaty), Forestier (12' st Kaiser).
di MASSIMO CALANDRI - repubblica.it
Non andate via, restate ancora qualche minuto sul campo. Questa partita non deve finire, per favore, perché è tutto così bello che sembra un sogno. Gli azzurri battono la Francia 23-18 (pt 13-15) nella giornata d'esordio del Sei Nazioni, al termine di una partita che resterà nella storia, chiusa con un uomo in meno e un finale di commovente intensità. Il match perfetto, giocato con quel coraggio e quella spregiudicatezza che è soprattutto merito di Jacques Brunel, l'allenatore francese che regala al rugby e a tutto lo sport italiano una "rivoluzione" da tenerci stretta. Perché si vince attaccando, si vince osando e dando fiducia ai giovani. Si vince anche grazie alle magìe di Luciano Orquera, piccolo grandissimo uomo premiato come man of the match. E alle mete di Parisse e Castrogiovanni. Non andate via, vi prego.
La meta più bella - Gli azzurri regalano subito cinque minuti perfetti, alternando penetrazioni sull'asse e aperture al largo. Poi succede che Minto fallisce un off-load, Michalak calcia lungo per la sua cavalleria e sono guai. Invece McLean raccoglie ed innesca un contropiede fenomenale, grazie al sostegno avanziamo di cinquanta metri puliti, poi Botes apre per Orquera che s'infila tra Mas e Papé, allunga ancora ed apre per Parisse: meta, la più bella mai vista. Orquera trasforma e i francesi s'incazzano. All'11' Picamoles lanciato da Michalak si sbarazza di Parisse e finalizza un'efficace fase di possesso transalpino. Però
Orquera chirurgico - L'Italrugby riparte occupando il terreno francese, Botes rilancia il gioco intorno alla mischia e i ragazzi costruiscono una buona piattaforma per Orquera, che continua ad incantare con un drop in faccia a Szarzewski. Tre minuti dopo ancora il nostro piccolo 10 ingrassa il punteggio con un calcio di punizione. Dopo venti minuti siamo sopra di otto punti, e all'Olimpico sembra di sognare. Non c'è però tempo di illudersi, perché la Francia comincia a crearci dei problemi in rimessa laterale. I Bleus si installano nei nostri 22, andiamo in apnea e alla fine ce la caviamo con soli tre punti sul groppone (punizione di Michalak) dopo che Huget era stato tenuto in area di meta con l'ovale ad centimetro dal terreno.
Meta di Fall, francesi avanti - Dopo mezz'ora cominciamo a pagare la grande aggressività. Perdiamo di lucidità, calciando l'ovale quando prima lo si muoveva con sicurezza alla mano. E allora Huget ne approfitta, complice una difesa incerta di Ghiraldini: Fall vola in meta in mezzo ai pali. Michalak firma il sorpasso. Gli azzurri sembrano in difficoltà ma riescono a chiudere senza altri danni un primo tempo di rara intensità ed emozioni.
Ripresa, che sofferenza - Si ricomincia gestendo a lungo il pallone, ma sembra tutta un'altra musica rispetto all'inizio del match: perché invece di avanza si retrocede, e fortuna che i nostri avversari sono imprecisi. Ma dopo dieci minuti di cornate crolla una mischia su nostra introduzione, e Michalak centra i pali su punizione. Gli azzurri paiono sfiduciati, l'apertura dei Bleus fallisce di un soffio un altro calcio. Tre cambi per noi, Machenaud sorprende tutti e fila via. Viene miracolosamente fermato a pochi metri dall'ultima trincea. Ed è la svolta.
Castro in meta! - L'Italia fa partire un contrattacco straordinario, prima a sinistra grazie ad un epico sostegno di Parisse e poi con una sventagliata di Gori a destra: Venditti avanza, Giazzon e De Marchi ripartono, all'improvviso una magìa del piccolo, grandissimo Orquera che prima sguscia tra i giganti e poi offre a Castrogiovanni l'ovale di una meta da impazzire. Orquera trasforma e ci riporta avanti di due punti (20-18). Nell'azione si infortuna il capitano dei galletti, Papé, e sembra un altro segnale.
Un finale da impazzire - Brunel fa uscire Orquera per Burton, che - dopo una lunga fase di conquista dei nostri, adesso padroni nelle fase statiche (Cittadini subito si fa sentire di brutto) - centra un meraciglioso drop, portandoci avanti di cinque punti. I francesi sembrano stanchi e confusi, l'Olimpico è incredulo. Il rtesto è solo gloria e coraggio, una difesa straordinaria nonoistante l'espulsione di Giazzon. Oggi il rugby azzurro ha davvero fatto la storia.
Italia-Francia 23-18 (13-15)Marcatori: pt 4' meta Parisse tr. Orquera, 11' meta Picamoles, 15' drop Orquera, 18' cp Orquera, 28' cp Michalak, 33' meta Fall tr. Michalak; st 10' cp Michalak, 17' meta Castrogiovanni tr. Orquera, 28' drop Burton
Italia: Masi - Venditti, Benvenuti (31' st Canale), Sgarbi, McLean - Orquera (24' st Burton), Botes (16' st Gori) - Parisse, Favaro (23' st Derbyshire), Zanni - Minto, Geldenhuys (31' st Pavanello) - Castrogiovanni (23' st Cittadini), Ghiraldini (16' st Giazzon), Lo Cicero (16' st De Marchi).
Francia: Huget (31' st Trinh-Duc) - Fofana, Fritz (23' st Bastareaud), Mermoz, Fall - Michalak, Machenaud (23' st Parra) - Picamoles (29' st Chouly), Dusatoir, Ouedraogo - Maestri, Papé (19' st Taofifenua) - Mas (26' st Ducalcon), Szarzewski (12' st Debaty), Forestier (12' st Kaiser).
6 Nazioni: Italia, il XV anti Francia
Tobias Botes come mediano di mischia,
Luciano Orquera all'apertura, Andrea Lo Cicero in campo
(presenza n.99): il ct dell'Italrugby Jacques Brunel ha
annunciato il XV che scenderà in campo domenica contro la
Francia nella 1/a giornata del 6 Nazioni. Masi, Venditti,
Benvenuti, Sgarbi, McLean,Orquera, Botes, Parisse (capitano),
Favaro, Zanni, Minto, Geldenhuys, Castrogiovanni, Ghiraldini, Lo
Cicero. A disposizione: Giazzon, De Marchi, Cittadini,
Pavanello, Derbyshire, Gori, Burton, Canale.
ansa
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Coppa Davis: Italia-Croazia 0-1
Croazia in vantaggio sull'Italia nel
primo turno del World Group di Coppa Davis, in corso al Palavela
di Torino. Nel primo singolare, infatti, Marin Cilic ha battuto
Paolo Lorenzi con il punteggio di 6-1, 6-7, 4-6, 6-3, 6-2, dopo
3 ore e 45' di gioco. Molti applausi del pubblico per l'azzurro,
che ha sostituito l'influenzato Fabio Fognini. Nel secondo match
sono di fronte Andreas Seppi e Ivan Dodig. Domani in programma
il doppio: Simone Bolelli/Paolo Lorenzi contro Mate Pavic/Nikola
Mektic.
ansa
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