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Basket Serie A, è semifinale Reggio Emilia-Avellino


La squadra di Menetti elimina Sassari con un autentico show offensivo. Il canestro di Nunnally promuove la Sidigas al supplementare a Pistoia

La rivincita di Reggio Emilia e il numero di James Nunnally. La prima semifinale sarà tra gli emiliani e Avellino, che eliminano 3-0 rispettivamente Sassari e Pistoia. Domani ci proverà anche Milano, in campo alle 20.45 a Trento (diretta SkySport1) mentre Venezia-Cremona (ore 20.30) ripartono dall'1-1.
REGGIO SHOW – Reggio Emilia vince 99-85 completando la vendetta per la finale-scudetto persa lo scorso anno. La squadra di Menetti supera il 60% da due e il 50% da tre, con gli azzurri grandi protagonisti: De Nicolao e Aradori firmano 19 punti, Della Valle 13, Polonara (espulso nel finale per uno screzio con Alexander) arriva ad un assist dalla tripla doppia. Il match è subito deciso dalla vena di Reggio Emilia, con Aradori, De Nicolao e Polonara che firmano il 16-29 del 9'. Gli ospiti segnano otto dei primi dieci tiri del secondo quarto e volano sul 32-54, con 12 a testa di Aradori e De Nicolao. Sassari cerca la reazione dopo l'intervallo con Logan (16), ma è spenta dalle triple di Della Valle. Varnado (14) firma il -12 (70-82) ma è un altro canestro pesante, di Polonara, a stoppare la rimonta e a mandare in archivio l'annata tormentata di Sassari.
DECIDE NUNNALLY – La Sidigas vince a Pistoia 92-90 al supplementare grazie al canestro di James Nunnally (17) a meno di un secondo dalla fine dell'overtime (foto). Il numero dell'MVP stagionale replica il canestro del pari di Cervi (15) allo scadere del 40' e promuove Avellino, che torna in semifinale a otto anni dalla prima volta. Anche allora c'era Marques Green, che a lungo tiene in gara gli iprini contro una Giorgio Tesi volitiva e spinta sul 25-17 dal grande avvio di Kirk e Knowles (23 a testa). Acker pareggia a 41, e soltanto al 19' Nunnally trova i suoi primi punti. La volata è lunghissima, Lombardi – in campo al posto dell'infortunato Blackshear, ko nel terzo quarto - segna il +2 a 30” dalla fine, Ragland pareggia a 19 secondi dalla fine, ma Knowles in arresto e tiro sembra decidere a 3” dalla sirena. E invece sulla rimessa Avellino trova Cervi sotto canestro per il pari. Kirk e Filloy spingono avanti Pistoia nell'overtime, ma Buva (16) pareggia a quota 90. Buva stoppa Kirk e regala a Nunnally il match-point, che l'MVP non spreca.
corrieredellosport

Tuffi, Italia d'oro e d'argento agli Europei

Oro e argento per le azzurre Tania Cagnotto ed Elena Bertocchi nel trampolino da un metro agli Europei di tuffi in corso a Londra. Per la campionessa di Bolzano si tratta del settimo oro europeo, quarto consecutivo, da questa misura, che porta a 26 il totale delle sue medaglie europee. Esordio sul podio per la Bertocchi, che ha preceduto la russa Nadezhda Bazhina, medaglia di bronzo.

Poco più di un'ora dopo aver vinto l'oro nel trampolino da un metro, Tania Cagnotto ha conquistato la medaglia d'argento nella prova sincro misto da 3 metri insieme con Maicol Verzotto agli Europei di tuffi in corso a Londra. Sono così 27 le medaglie conquistate dalla bolzanina nelle rassegne continentali 26. L'oro nel sincro è andato ai britannici Grace Reid e Tom Daley.
ansa

Calcio / La Serie A volge al termine e con essa giungono ad una conclusione anche gli ultimi verdetti

Ultima giornata di campionato, ultime volate, il Milan spera nella sconfitta del Sassuolo per entrare in Europa; prima, però deve battere la Roma.

La Serie A volge al termine e con essa giungono ad una conclusione anche gli ultimi verdetti con la lotta per il secondo posto che vede protagonisti Napoli e Roma, quella per l’ultimo posto utile alla salvezza che riguarda da vicino il Palermo e il Carpi e per finire la volata per accedere ai preliminari di Europa League con il Sassuolo allenato da Eusebio Di Francesco che vorrebbe tenersi stretta la sesta piazza ai danni del Milan allenato da Christina Brocchi.
Soffermiamoci, però, proprio su quest’ultima sfida a distanza, perché i rossoneri dopo aver tenuto il sesto posto per gran parte della stagione, accarezzando nel mese di Marzo anche il raggiungimento di un’utopistico terzo posto, negli ultimi due mesi hanno avuto un crollo verticale che gli ha fatto perdere i 7 punti di vantaggio che aveva sulla squadra emiliana.
La squadra rossonera, infatti, già nell’ultimo periodo della gestione Mihajlovic si era smarrita, tuttavia la scelta del Presidente Berlusconi di provare a dare una scossa all’intero ambiente, cambiando la conduzione tecnica, non si è dimostrata vincente e il risultato è stato quasi catastrofico poiché i rossoneri nelle ultime 5 partite hanno ottenuto solo 8 punti sui 15 a disposizione, frutto di due vittorie, contro Sampdoria e Bologna, due pareggi per mano del Carpi e del Frosinone e una bruciante sconfitta contro l’Hellas Verona.
Come si può notare soli due punti sono venuti contro le ultime tre della classe, ma cosa ancor più grave è la continua inesistenza del bel giuoco tanto acclamato dal Presidente e la poca grinta mostrata dagli undici in campo che non fanno ben sperare per questo rush finale poiché il Milan dovrebbe vincere contro la Roma ma, soprattutto sperare in un passo falso del Sassuolo contro i cugini dell’Inter.
Dunque il Milan spera in uno stop della squadra allenata da Di Francesco sempre a patto che batta la brillante Roma di Spalletti ancora in lotta per il raggiungimento del secondo posto che, però, vede il Napoli in chiaro vantaggio.
Insomma, è proprio il caso di dirlo: ‘Povero Diavolo’, ridursi a sperare nella sconfitta di una rivale per poter raggiungere uno degli obiettivi prefissati ad inizio stagione e tra l’altro alla portata, sempre a patto di riuscire ad ottenere i 3 punti. A pensare che fino a qualche anno fa erano le avversarie del Milan a sperare in un passo falso della compagine rossonera per poter raggiungere un obiettivo; sembrano trascorsi secoli da quel Milan vincente, e invece sono bastate scelte sciagurate e scompigli interni per rompere quell’equilibrio vincente negli ultimi 30 anni.
A dire il vero, però, per poter raggiungere l’Europa League il Milan ha due match point, il primo è tra qualche giorno e vede intrecciarsi le sorti di Roma e Sassuolo mentre il secondo, sempre complesso, ma che potrebbe assumere contorni ben più dolci, riguarda la Finale di Coppa Italia che si terrà la settimana prossima e che vedrà di fronte i rossoneri contro la Juventus.
Qualora la squadra di Brocchi dovesse fallire l’obiettivo a termine dell’ultima giornata di campionato si giocherebbe il tutto per tutto contro la squadra dell’ex Allegri e in caso di vittoria non solo raggiungerebbe l’Europa dalla porta principale ma metterebbe in bacheca un trofeo in più e potrebbe salvare, in parte, l’ennesima stagione fallimentare degli ultimi tre anni, cosa non da poco.
180 minuti, o poco più, per poter tornare in Europa; il Milan spera e a sperare sono soprattutto i tifosi che vorrebbero rivedere i propri colori nel calcio che conta, in quel calcio che per anni ha visto dominare proprio la Milano rossonera.
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segnalazione web di Giuseppe Serrone