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Europei di basket - La Finlandia per sognare Lubiana

Eurosport - Gigi Datome - Italy vs Russia - Eurobasket 2013 (AP/LaPresse)  
Oggi ci si gioca tanto. Contro la Finlandia (palla a due alle 17.45), l'Italia dovrà ripetersi per staccare il pass che ci porterebbe alla seconda fase degli Europei di Slovenia 2013. Le critiche e i dubbi del pre-campionato hanno lasciato spazio al campo, alla voglia di dimostrare dei ragazzi di Pianigiani che, come ha detto anche Nicolò Melli ieri nell'incontro coi media, vogliono che gli altri continuino a sottovalutarli. 
RITROVARE GIGI - Un modo per tenere alta la tensione, per caricarsi stando chiusi nelle proprie mura azzurra e poi scaricare tutto sul parquet. Contro i finnici, con i quali sarà anche una bella sfida di tifo visti i 2.000 supporters nordici previsti, non sarà meno dura sotto canestro rispetto alle gare con Russia e Turchia. Anche se meno quotati infatti, i giocatori della Finlandia - che per la maggior parte giocano o hanno giocato almeno qualche mese in Italia - sono in un'ottima condizione di forma e sanno giocare di squadra. Gli azzurri dovranno contare sulle proprie certezze, sperando di ritrovare la vena di Datome e contando in un'altra prova esemplare a rimbalzo con la partecipazione non solo dei lunghi (o pseudo tali) ma anche dei piccoli, che con un buon lavoro di taglia fuori, nelle prime due partite, hanno dato una grande mano a catturare carambole sotto i vetri. Il riposo e la serenità palesata ieri da Simone Pianigiani sono segnali positivi, ma la carica e l'agonismo delle prime due partite non va assolutamente dimenticato.
fonte: http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/europei-basket-finlandia-per-sognare-lubiana-102246596--nba.html

Calcio, le giacche degli allenatori fanno la storia di questo sport

Ho questa teoria: le giacche degli allenatori fanno la storia del calcio. Le giacche degli allenatori, soprattutto quelli del passato, se messe una in fila all’altra, e guardate, e annusate, fanno rivivere i momenti più belli di questo sport. E tramite loro, è possibile riscrivere la storia: fatta per immagini, di istantanee, di momenti epici, di scudetti, di panchine che stanno nella mente di tutti. L’idea della nascita di un museo di sole giacche di allenatori (idea che sta solo nella mia testa, e sto facendo nascere nella nuova serie per bambini, che pubblico con Salani, chiamata appunto “Le giacche degli allenatori”) mi è venuta per una esigenza di raccontare il calcio, dal punto di vista di un bambino, non tifoso, ma tanto curioso. Come lo siamo stati tutti noi, amanti di questo sport, quando eravamo piccoli e ci avvicinavamo con occhi sgranati e sorriso a fetta d’anguria, ad uno stadio di calcio dal vivo. Le giacche degli allenatori di oggi, ok, è chiaro, sono fatte quasi in serie, da stilisti super-fashion…e quindi sono meno interessati per questo studio. Quello che mi intriga, comunque, di quello che avviene oggi intorno al mondo del calcio, sono gli allenatori stessi: i veri conoscitori, i veri intenditori (più di qualsiasi giornalista sportivo, naturalmente), i veri bambini di questo sport. Perché loro lavorano con passione, con dedizione, e hanno ancora quegli occhi sognanti. Gli allenatori del passato erano delle personalità di livello assoluto, anche grazie alle loro giacche. Tutti noi ricordiamo quella di Herrera, quella di Mazzone, quella di Sacchi, quella di Zeman…o quella di Bersellini. Ecco, proprio la giacca di Eugenio Bersellini è la vera protagonista del primo romanzo della serie (è uscito ieri in tutte le librerie…su www.ibs.it fanno pure sconto del 15%!). Perché quella giacca era pazzesca, era bellissima, e raccontava tante magie di quell’inter che vinse lo scudetto. Il secondo libro della sere uscirà in aprile 2014, e avrà la giacca di Lippi come protagonista…parlerò quindi dell’Italia che vinse il Mondiale nel 2006 a Berlino. Gira un simpatico trailer nel web, con Robert de Niro e Al Pacino che ne parlano già… Ma la cosa più importante, è che c’è un bambino, non tifoso, che racconta tutto quello che vede. Farà viaggi nel tempo, e incontrerà personaggi reali o immaginari…è un tipo curioso, svelto, rapido, ironico, che la testa che viaggia tantissimo. Intorno all’uscita del primo romanzo della serie, mi stanno succedendo un sacco di cose belle, sto tenendo un diario, dove annoto tutto…e mi piacerebbe avere tante interazioni con chi ha idee, o voglia di confrontarsi con me. Tra le tante cose che mi sono successe, ho conosciuto, con questo mezzo, la figlia del grande Sergente di Ferro, Laura Bersellini: una persona squisita, bella, perché i social network servono anche a questo! Spero tanto di vederla ad una delle presentazioni che farò. Per il resto, spero che questo spazio nel web sul sito del Fatto Quotidiano, continui anche grazie agli stimoli di chi legge i miei post…rimaniamo in contatto, ma facciamolo sempre col sorriso. Qui si parla di calcio, ma in maniera ironica. Per chi non mi conosce, questa è un’intervista che mi hanno fatto gli amici del portale Cadoinpiedi (il sito degli autori della Gems). A presto, con un altro post. Aspetto commenti sul libro… O i vostri ricordi sulle giacche degli allenatori del passato!
ilfattoquotidiano.it

Prandelli chiama Pasqual e De Silvestri

Manuel Pasqual e Lorenzo De Silvestri convocati in Nazionale per gli infortuni di Abate e Antonelli.

Il ct dell'Italia, Cesare Prandelli, ha rapidamente deciso di sostituire i due terzini usciti questa sera per infortunio durante la partita con la Bulgaria, chiamando i difensori di Fiorentina e Sampdoria, che raggiungeranno la nazionale domani a Torino in vista della partita con la Repubblica Ceca.
ansa