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Ecco le prime pagine dei giornali sportivi di oggi!


Il Corriere dello Sport in edicola quest’oggi apre con la vittoria della Juventus contro il Pescara per 6-1, con i gol di Quagliarella (tripletta), Govinco, Vidal e Asamoah. I bianconeri si muovono anche sul mercato: Marotta potrebbe “regalare“ a Conte l’attaccante dell’Athletic Bilbao, Llorente. Probabile a giugno, gratis. Spazio anche alla partita tra Genoa e Napoli, a rischio rinvio causa maltempo. Un riquadro in alto è dedicato anche al derby della capitale con Zeman che “punge”: “Per il nostro debutto 40 mila tifosi, per il loro 500”. Dall’altro lato Petkovic risponde: “Il boemo è una leggenda, ma lo batterò”.


Anche la Gazzetta dello Sport porta in prima pagina la vittoria dal punteggio tennistico della Juve che, aspettando la risposta dell’Inter, mette al sicuro il primato (+4).Invece la squadra di Stramaccioni, in piena emergenza, oggi sarà a Bergamo. L’allenatore dei nerazzurri non vuole alibi: deve tenere il passo della Juve. In spalla destra, un articolo dedicato al Napoli che, trascinato da Cavani, vuole ripartire anche in trasferta. In alto, spazio alla sfida tra Milan e Fiorentina. Il tecnico della viola è molto apprezzato da Galliani, ma Allegri, nonostante il momento no, resterà fino al 2014.

Su Tuttosport giganteggia la vittoria della Juventus a Pescara, grazie a 5 gol segnati praticamente tutti nel primo tempo. Poi arriva il “gioiello” di Quagliarella a siglare il sesto gol. L’Inter è guardinga. Stramaccioni mette in guardia i suoi dall’Atalanta: “Merita il massimo rispetto”.

di Luca J. Zanini - julienews


Vela: Carlo Croce guidera' Isaf

Carlo Croce, presidente della Federazione velica italiana, guidera' l'International Sailing Federation per il quadriennio 2013-2016. L'elezione di Croce e' avvenuta nel corso dell'annuale assemblea generale dell'Isaf, svoltasi a Dun Laoghaire (Irlanda). Nella stessa occasione l'assemblea generale ha deciso il reintegro della classe RS:X - windsurf - come disciplina olimpica per Rio 2016 al posto del kitesurf, ribaltando la decisione di Stresa nel maggio scorso.


ansa

Presente e passato del derby tra i pali

La Lazio la tappa più importante, il derby la sua rivincita. Marco Ballotta, sei anni in biancoceleste, una vita da portiere. Ha disputato la stracittadina con la Roma, era titolare il 18 marzo del 2008, la Lazio di Delio Rossi riuscì a battere i cugini grazie ad un gol di Behrami al 90'. L'apoteosi, un derby indimenticabile, Ballotta c'era. Finalmente protagonista, finalmente numero uno. Presente, ma in panchina, anche nella stagione del poker contro Zeman. Più importante di uno scudetto o di una coppa Italia, superare la Roma ha sempre un sapore speciale. Marco non ha ancora smesso, gioca e si diverte, ha cambiato ruolo, adesso fa l'attaccante nel San Cesareo. Ds, jolly in campo e presto tecnico. Lo ha promesso, non si arrenderà facilmente. Ma adesso c'è il derby e stavolta da spettatore. Con quale spirito affrontava la settimana del derby? «Ma chiaramente stiamo parlando di una partita stranissima, dalle mille emozioni. In una città come Roma si sente molto la pressione di una gara come questa, il vero problema è prima dell'inizio della gara e non i novanta minuti stessi. Ho avuto la fortuna di giocarne alcuni e di vincerli anche, è una sfida speciale. Unica direi». Quale partita con la Roma ricorda con più affetto? «Tutte quelle che ho giocato. Quella che porto nel cuore però è legata al gol vittoria di Beharami allo scadere, tra l'altro nel primo tempo fece un autogol incredibile, fu molto curioso. E poi senza dubbio i 4 derby di fila nella stagione 97-98. I miei compagni che avevano militato nella squadra di Zeman l'anno prima conoscevano molto bene il modo di giocare e i movimenti dei giallorossi. Quei successi non arrivarono per caso». Marchetti, Bizzarri e Carrizo. Cosa pensa dei portieri della Lazio? «Stiamo parlando di tre numeri uno, non vorrei essere nei panni di Petkovic. Sono tre grandi giocatori, è chiaro che il titolare è Marchetti, ma gli altri due giocherebbero in qualsiasi squadra. Forse qualcuno dovrà partire a gennaio. Quando ci sono situazioni del genere bisogna solo metterli d'accordo». E di Goicoechea? «Può giocarsi le sue chance in campo. Se riesce a convincere il tecnico, la società e l'ambiente, può scavalcare Stekelenburg. Dipende tutto da lui, lasciamolo crescere anche perché ha dimostrato di avere qualità. Secondo me può diventare un ottimo portiere». Petkovic e Zeman,chi arriva meglio secondo lei all'appuntamento? «Il laziale ha dimostrato di essere un buon allenatore, non era facile fare così bene al primo anno in Italia. Zeman lo conosciamo tutti, può fare grandi cose ed altre meno positive, ma resta un grandissimo tecnico. Per esperienza arriva al derby sicuramente meglio, ma non sottovaluterei il bosniaco». Ballotta come si è lasciato con la Lazio? «Ci sono stati dei problemi che ci hanno diviso. Mi è dispiaciuto perché potevo ancora dare qualcosa».
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