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Del Piero sportivo piu' amato da italiani


Nonostante possa presto trasferirsi a giocare a 15mila chilometri di distanza, in Australia, Alessandro Del Piero rimane lo sportivo in attività più amato dagli italiani. E' il risultato di un recente sondaggio condotto da SPORT+MARKT, nel quale l'ex capitano della Juventus ha ottenuto più del doppio dei voti del campione di motociclismo Valentino Rossi. La popolarità del 37enne Alex, che ha indossato per 91 volte la maglia della Nazionale, supera addirittura quella ottenuta da David Beckham e Michael Schumacher nei rispettivi Paesi, Gran Bretagna e Germania. Complessivamente per il 17% dei cittadini italiani tra i 16 e i 69 anni, pari a circa 7,4 milioni di persone, Del Piero è lo sportivo, in attività, più amato. A differenza di Beckham, la cui maggioranza di fan è di sesso femminile, l'ex n. 10 bianconero è apprezzato sia dalle donne che dagli uomini. Inoltre Del Piero, nonostante abbia sempre giocato per la Juventus, è stimato in ogni parte del Paese. In particolare il 26% dei suoi tifosi provengono dal nordovest, contro un 35% dal sud e dalla Sicilia. "Quello che è chiaro è che Del Piero, nonostante non sia più tra i protagonisti della Serie A, rimane uno dei 'marchi' di maggiore valore dello sport italiano", commenta Giorgio Brambilla, direttore di SPORT+MARKT Italia. "Per le aziende associate a Del Piero, questo risultato è un sogno perché è raro che un singolo sportivo sia così popolare in tutto il Paese, non solo tra i tifosi di una certa squadra, ma tra tutta la popolazione, femminile e maschile", aggiunge Brambilla. La ricerca mostra come il nove volte campione del mondo di motociclismo Valentino Rossi sia il secondo sportivo italiano in attività, con l'8% dei voti, seguito dall'olimpionica di nuoto Federica Pellegrini (7%) e dal capitano della Roma Francesco Totti (6%). I risultati sono stati estrapolati dallo studio di SPORT+MARKT Sponsoring21+, la più grande ricerca di mercato sullo sport a livello globale
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Prandelli: Cassano ritrovi forma

Cassano fuori dalla nazionale non é una scelta definitiva ma un segnale chiaro. Lo spiega Cesare Prandelli al primo giorno di raduno in vista delle partite di qualificazione dei mondiali 2014. "Non è scomparso dal panorama azzurro - ha spiegato il ct - ma lui stesso ha detto che è al 50-60% e ora non ho tempo per recuperare i giocatori. All'Europeo mi poteva dare continuità, ora deve ritrovare la forma fisica". Elogi per Giovinco: "abbiamo sempre creduto in lui, gli mancava solo continuità di gioco. Ma il salto di qualità l'aveva già fatto".
TOTTI E' IL CALCIO MA ABBIAMO UN PROGETTO  - "Vedi Francescso Totti e vedi il calcio: vorresti che non smettesse mai". Anche Cesare Prandelli si unisce al coro di applausi per il numero dieci della Roma protagonista ieri della vittoria giallorossa al Meazza. Ma è un complimento che non comporta inaspettati sviluppi in chiave azzurra: "Stesse sempre in queste condizioni ci starebbe benissimo in un contesto della Nazionale. Ma il nostro progetto é chiaro. Vorresti che un giocatore così non smettesse mai ma speri che ci siano giovani che lo sostituiscano"
CONTE? NON GLI SI POTEVA DARE ERGASTOLO - "Sulla tolleranza zero a proposito del calcioscommesse non ho cambiato idea. Ma Conte ha preso 10 mesi di squalifica, cosa vogliamo dargli, l'ergastolo?". Così Cesare Prandelli, dal raduno della nazionale, ha risposto ad una domanda sulle valutazioni fatte sul caso del tecnico juventino. A chi gli ricordava della condanna senza 'se' e senza 'ma' fatta a primavera quando scoppiò lo scandalo, il ct ha replicato: "Non ho cambiato in alcun modo idea. L'omessa denuncia è qualcosa di diverso da un giocatore che commette un illecito sportivo. Ho sempre detto che non dobbiamo solo aver voglia di pulizia ma anche di cambiare mentalità. L'omessa denuncia poi é tema delicato: tutti potremmo essere in qualche modo coinvolti per dei sentito dire nel passato".
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Coni: Petrucci, elezioni a febbraio 2013


Le elezioni del Coni, in linea di massima, le dovrei convocare per il 19 febbraio 2013, anticipando abbondantemente la data del 30 giugno''. Lo ha annunciato il presidente del Coni, Gianni Petrucci, al termine della Giunta nazionale che si e' svolta oggi.
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