Sport Land News: Coni
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Il patrocinio del Sassuolo ai Master Unimore in ambito sportivo



Unimore con il patrocinio di CONI e Unione Sportiva Sassuolo Calcio realizzerà, in collaborazione col Comitato Territoriale FIPAV di Modena, un Master di primo livello in “Manager per la promozione dello sport e del benessere nelle comunità territoriali” ed un Master di Secondo livello in “Promozione della Salute e del benessere” che nascono a seguito di una attenta analisi sui fabbisogni formativi, rispetto a figure manageriali, delle associazioni e federazioni sportive nazionali e territoriali, che hanno messo in evidenza l’urgenza di progettare un percorso formativo specialistico al fine di permettere a professionisti che già operano nel campo dello sport e del benessere o anche a giovani laureati interessati e appassionati a tali tematiche, di sviluppare competenze specifiche in tali ambiti con un focus specifico sulle comunità territoriali.

I corsi sono stati presentati alla presenza del Magnifico Rettore dell’Università agli Studi di Modena e Reggio Emilia Prof. Angelo Oreste Andrisanopresso il complesso San Geminiano della Facoltà di Giurisprudenza in Modena; presente per il Sassuolo Calcio il Segretario Generale Andrea Fabris che ha sottolineato come il Club parteciperà fattivamente ai corsi sia con proprie docenze sia consentendo, per i partecipanti ai master, esperienze in Società.

Caratteristica dei corsi sarà il forte coinvolgimento delle associazioni e federazioni sportive sia nell’attività didattica – attraverso lezioni e presenza di testimonial di spicco nell’ambito del mondo sportivo manageriale – che negli stage previsti in contesti pienamente operativi.

I partecipanti svilupperanno competenze manageriali rispettivamente in ambito di organizzazione sportiva e della salute.

I corsi, di durata annuale, si svolgeranno presso le sedi istituzionali di Unimore.

Tutte le info su www.prosport.unimore.it e su www.promozionesalute.unimore.it

Bullismo e femminicidio, convegno a Roma

 © ANSA

'La cultura del non rispetto', 15 maggio al Salone d'Onore Coni

 'Dal Bullismo al Femminicidio: la cultura del non rispetto' è il titolo del convegno - organizzato dall'Osservatorio Nazionale Bullismo e Doping - che si terrà martedì 15 maggio presso il Salone d'Onore del Coni, con inizio alle 15. Nelle vesti di moderatrice ci sarà Paola Ferrari, che è anche portavoce dell'Osservatorio.
    L'On. Felice Mariani, già medaglia olimpica del Judo italiano ed ora deputato alla Camera, è il Presidente del Comitato promotore della Campagna Nazionale di prevenzione 2018/2019 e con lui hanno aderito al progetto, e interverranno al convegno, il senatore Gianluigi Paragone e gli onorevoli Cosimo Ferri, Lorenzo Fieramonti, Federica Zanella, oltre all'assessore allo sport Roma Capitale, Daniele Frongia. Atteso anche il Saluto del vice presidente del Senato, Paola Taverna.
    Presente l'Oro Olimpico di nuoto Gregorio Paltrinieri insieme ai campioni del mondo Giovanni De Carolis (pugilato pro Wba) e Simone Perrotta nelle vesti anche di responsabile dipartimento junior Aic.
   
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E IL CONI HANNO PRESENTATO LE MIGLIORI CINQUE “BUONE PRATICHE” IN MATERIA DI INTEGRAZIONE ATTRAVERSO LO SPORT

Al Parco Sportivo Foro Italico di Roma si è tenuto il meeting conclusivo 
del progetto “Sport e Integrazione” con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti e il Presidente del CONI Giovanni Malagò

Roma, 5 novembre 2015 – Sono state premiate oggi, al Parco Sportivo Foro Italico di Roma, le cinque “Buone Pratiche” vincitrici del progetto “Sport e Integrazione”, inserito nell’ Accordo di Programma per la promozione delle politiche di integrazione nello sport, sottoscritto nel 2014 e rinnovato nel 2015 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il CONI.
Nel meeting di chiusura del progetto, sono stati presentati i risultati raggiunti nei tre principali ambiti di intervento: le “Buone Pratiche”, ossia un percorso mirato a raccogliere, valorizzare e diffondere le esperienze positive in materia di sport e integrazione realizzate su tutto il territorio nazionale; la promozione del diritto di Cittadinanza Sportiva; il percorso educativo nelle scuole.
Al meeting sono intervenuti Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giovanni Malagò, Presidente del CONI, Alberto Miglietta, Amministratore Delegato della CONI Servizi, Federico Soda, Direttore Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), e Diana Bianchedi, componente del Comitato Scientifico del progetto.
A raccontare la propria esperienza sul tema di sport e integrazione sono stati numerosi campioni di livello internazionale che difendono i colori dell’Italia, come Carlo Molfetta (CS Carabinieri), oro olimpico di taekwondo a Londra 2012, Frank Chamizo (CS Esercito), campione mondiale in carica di lotta libera, Anzhelika Savrayuk (CS Aeronautica Militare), ex ginnasta, 3 ori mondiali e un bronzo olimpico, Fostine Eseosa Desalu (GS Fiamme Gialle), oro nei 200 metri ai recenti Giochi Mondiali Militari, l’ostacolista Josè Bencosme, il velocista e ostacolista Ivan Mach Di Palmstein e lo specialista di fondo e mezzofondo Ahmed El Mazouri.
Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali: “La strada ci viene indicata dall’essenzialità dei bambini: correre dietro la palla è divertente e crea un senso di comunità. A questa semplice evidenza noi ci arriviamo con complicati ragionamenti. I sistemi valoriali sono frutto delle relazioni, di come le persone sono parte della comunità. Questo progetto rappresenta l’altra faccia della medaglia: un percorso insieme per superare interessi, paure e divergenze. Diamo continuità attraverso la costruzione di una scala fatta di singoli gradini”.
Giovanni Malagò, Presidente del CONI: “Anch’io sono figlio dell’integrazione, ho un padre italiano e una madre cubana e quando Chamizo ha vinto il Mondiale l’ho chiamato al telefono e parlandogli in spagnolo gli ho detto ‘sai che sono cubano come te?’. Sono orgoglioso che lo sport sia in prima fila per aprire la porta della cittadinanza sportiva nella società. Il CONI ha indicato la strada da percorrere e adesso bisogna spingere sull’acceleratore, facendo moral suasion, perché abbiamo bisogno del completamento di questo iter legislativo per vincere una battaglia di civiltà“.
I numeri del progetto sono stati illustrati da Teresa Zompetti , Responsabile Corporate Social Responsibility del CONI. Sono state coinvolte circa 56 mila classi, raccolti 23 mila testi e 32 mila disegni. Ogni classe ha scelto un elaborato da iscrivere al concorso finale, di questi ne sono stati selezionati e premiati 104. Dieci sono stati invece gli incontri con il campione, organizzati in 10 città diverse.
Per quanto riguarda le “Buone Pratiche”, sono arrivati circa 44 progetti, di questi ne sono stati ammessi 36 (tutti inseriti in una pubblicazione dedicata) e selezionati 15 dalla commissione valutatrice. A rispondere sono stati gli organismi riconosciuti dal CONI, le associazioni del mondo dello sport, il terzo settore e gli Enti territoriali, con progetti legati alla capacità dello sport di alimentare il processo di integrazione.
Sono cinque i progetti vincitori: “Bergamondo 2015”, torneo di calcio organizzato dal Centro Sportivo Italiano al quale prendono parte atleti migranti in rappresentanza del proprio Paese d’origine; “Dove nascono i giganti”, progetto dell’Asd Gran Sasso Rugby che ha portato il gioco e i valori della palla ovale in numerose scuole delle province di Chieti e de L’Aquila con un alto numero di bambine e bambini provenienti da un contesto migratorio; “Mondiali Antirazzisti”, manifestazione della Uisp, organizzata ogni anno, dal 1997, in provincia di Modena, che unisce sport, tifo, gioco, condivisione e attività culturali con la partecipazione di diverse comunità di migranti; “Il Calciastorie”, progetto della Lega Serie A in collaborazione con la Uisp, che ha portato nelle scuole di 15 città i valori dell'integrazione e della tolleranza attraverso il racconto delle storie di personaggi sportivi che hanno vissuto episodi di discriminazione; “Progetto 42”, programma della Federazione Italiana Baseball Softball dedicato alle scuole e mirato a coniugare la trasmissione dei valori sportivi e di quelli legati all’integrazione. Menzione speciale al “Progetto rete!” della Federazione Italiana Giuoco Calcio.
Con l’intervento del Prof. Pierluigi Matera, è stato anche approfondito il tema della cittadinanza sportiva, principio incluso nel Manifesto Sport Integrazione, attraverso la presentazione di uno studio sulla normativa italiana ed europea in materia.

Nell'ambito del percorso educativo per le scuole, il meeting è stato preceduto dall’ottavo “Incontro col campione” che ha visto gli atleti presenti, insieme a Cristina Chiuso, Delegata Provinciale del CONI Roma, condividere la propria testimonianza di Sport e Integrazione agli alunni dell’ Istituto Comprensivo Paolo Stefanelli. Dai racconti delle loro storie sono emerse esperienze positive di integrazione, ma soprattutto sono stati sottolineati i valori formativi che l’attività sportiva ha insegnato loro. Lo sport è stato raccontato quindi come equilibrio, senso della vita, mezzo per imparare ad affrontare e superare le difficoltà, vivere allo stesso tempo gioie e dolori. In molti hanno vissuto la squadra come una sorta di famiglia, uno stare assieme per lavorare verso un obiettivo comune. Lo sport ha significato anche ampliare gli orizzonti, girare il mondo, conoscere culture e lingue diverse.

Lo sport nella scuola tocca a Stato o Coni?

Giovanni Malagò ha toccato un tasto non solo delicato ma estremamente importante: chi deve occuparsi dello sport nella scuola? In quanto ad "alfabetizzazione motoria" siamo fre le Nazioni più arretrate d'Europa. Se ne parla da una vita. Non si risolto mai (quasi) nulla. Non solo mancano impianti, non solo certe scuole sono fatiscenti, ma manca cultura, organizzazione, volontà. Il precedente "governo" del Coni, Petrucci e Pagnozzi, qualcosa aveva fatto, stanziando una piccola cifra. Un segno di buona volontà. Ma ora Malagò si chiede se quei soldi (7,5 milioni) siano spesi bene, se sia il caso di continuare così. "non è stata-ha detto-un'esperienza positiva". Credo che tocchi allo Stato occuparsene, cosa che lo Stato sinora non ha mai fatto. Il Coni dovrebbe avere un ruolo di supporto, di aiuto. Magari fornendo maestri dello sport, tecnologie. Magari mandando i suoi campioni nelle scuole, a parlare coi ragazzi. Cosa che purtroppo fa raramente. Ma il compito primario spetterebbe (spetta) al Ministero dell'Istruzione. Che non ha soldi. E allora? L'attuale governo ha forte attenzione per il mondo dello sport (e della scuola): Enrico Letta è in ottimi rapporti con Giovanni Malagò e in novembre sarà anche ospite del Consiglio nazionale del Coni. Speriamo che il premier possa invertire la rotta scuola-sport. Con l'aiuto di Malagò.

Montella, gli arbitri e Balotelli: e adesso?
Chissà se Vincenzo Montella si è pentito? La sua uscita contro gli arbitri è stata eccessiva e fuori luogo. Va bene che gli allenatori devono giustificare lo stipendio davanti ai loro presidenti ma l'ex attaccante stavolta ha davvero esagerato. Assurda poi la difesa di Pizarro che si è comportato male, sarebbe stato espulso anche dieci anni fa, quando giocava Montella. Balotelli si è comportato peggio: il Milan non l'ha difeso. Niente ricorso: e ha fatto bene. Al Milan non è piaciuto l'arbitraggio del livornese Banti, piuttosto timido nello stroncare il gioco duro (anche contro Balotelli) e nel dare rigori che c'erano. Ma Montella aveva tirato in ballo anche Balotelli, sostenendo che esistono due pesi e due misure, e che il (pessimo) comportanento del giocatore rossonero è tollerato dagli arbitri: ma ora l'attaccante del Milan è stato espulso e squalificato per tre giornate. Allora? Se imparerà a comportarsi meglio (speriamo in Galliani), allora gli arbitri lo tuteleranno di più. Per ora, appena tornato in Italia dal City, ha dato vita ad una serie di incandescenze, di proteste, di insulti, addirittura di ridicole minacce ("ti ammazzo" ha detto a Banti). Non si rende conto che così si rovina da solo.

Mondiali Qatar 2022, tre date. Ma solo d'inverno...
Una cosa è certa: i Mondiali 2022 in Qatar non si potranno disputare d'estate con una temperatura media di 45-50 gradi. Tolto chi organizza, ormai se ne sono convinti tutti. Michel Platini propone gennaio-febbraio come data possibile, Blatter è orientato su novembre mentre i club, guidati da Barcellona e Bayern Monaco, suggeriscono aprile come opzione (in questo caso le finali di Champions slitterebbero a giugno). L'Eca, European Club Association, vuole fare sentire la sue voce ed è in ottimi rapporti con l'Uefa (meno con la Fifa): ne fanno parte anche due dirigenti italiani, Umberto Gandini che è il primo vicepresidente di Kalle Rummenigge e Andrea Agnelli che ha importanti incarichi nel board, fra cui quello di tenere i contatti con la Ue. I club vogliono certezze: che faranno nel periodo di sosta per i Mondiali? E i calciatori non impiegati nel Mondiale? C'è tempo per decidere, ma è meglio cominciare adesso. Tutto ruota intorno a Blatter, facile a cambiare idea. Tra l'altro, c'è un'ipotesi di cancellare la Confederations Cup: non serve a nulla e alle Federazioni rende poco o niente.
repubblica.it

Coni: Petrucci, elezioni a febbraio 2013


Le elezioni del Coni, in linea di massima, le dovrei convocare per il 19 febbraio 2013, anticipando abbondantemente la data del 30 giugno''. Lo ha annunciato il presidente del Coni, Gianni Petrucci, al termine della Giunta nazionale che si e' svolta oggi.
ansa