No all’esclusione, sì all’integrazione. No alla violenza, sì alla solidarietà. Questo lo spirito che animerà la seconda edizione di “Rimbalziamo il Razzismo”, evento ospitato dal circolo Arci Da Giau, in strada Castello di Mirafiori, domenica 3 settembre.
La festa è promossa da Xenia, associazione che, tra le tante attività, gestisce un servizio di accoglienza Cas rivolto a richiedenti asilo, in collaborazione con la prefettura di Torino.
Un’intera giornata di divertimento collettivo e condivisione, un incrocio di culture differenti. Sport, musica, cibo e spettacoli di danza: una grande festa per abbattere le barriere e favorire il dialogo, contro ogni forma di discriminazione razziale.
Si tratta di un progetto di Federica Gagliostro eRasheed Abdul, vincitore del premio “Un calcio al razzismo 2015”, promosso dal Centro per l’Unesco e Juventus Fc. Un concorso rivolto ai giovani dai 18 ai 25 anni che si sono resi protagonisti di attività volte a superare il razzismo e qualsiasi altra forma di discriminazione.
La prima edizione si è svolta a Carignano nel marzo del 2015: una vera sfida, considerando la novità dell’evento, le modeste dimensioni del luogo e una diffusa ideologia di stampo xenofobo. Eppure, malgrado le promesse, l’iniziativa si è rivelata un grande successo, con una partecipazione attiva e un interesse sincero da parte di tutta la popolazione. Da qui l’idea di replicarlo in forma ampliata a Torino. “Sono due le motivazioni che mi hanno spinta a riproporre questo progetto”, spiega Federica Gagliostro. “Il lavoro che porto avanti nei centri di accoglienza e la volontà di mettermi in prima linea per dimostrare che l’integrazione dal basso è possibile”.
E così come a Carignano la collaborazione con le realtà locali aveva dato vita a una grande festa collettiva, aperta in primo luogo ai giovani, allo stesso modo a Torino saranno Arci e Uisp a sostenere tale impegno nella creazione di una socialità multiculturale. “La volontà di Arci di partecipare all’evento è stata fin da subito molto forte”, ha dichiarato il presidente Andrea Polacchi. “Qualsiasi fenomeno culturale è sempre una presa di posizione, non c’è mai neutralità, soprattutto in un momento storico in cui predominano la xenofobia e il razzismo. Bisognerebbe cercare di valorizzare sempre di più l’unione tra questo genere di eventi e la sensibilizzazione di certe tematiche sociali”.
E la scelta della location non è casuale. Il circolo Da Giau è una realtà ben radicata nel territorio di Mirafiori da decenni, un grande punto di riferimento per gli abitanti della zona. Nato nel '56 da un'idea degli operai sindacalisti licenziati dalla Fiat, si è affiliato all’Arci dagli anni '60, e nel tempo si è occupato di aggregazione giovanile e vari approfondimenti sui temi sociali, culturali e politici della città. “Il circolo ha sempre favorito questo genere di iniziative, infatti abbiamo accettato fin da subito di ospitare il festival”, ha spiegato Alessandra Zordan. “Siamo ben contenti di poter dare risonanza all’evento dal territorio di Mirafiori”.
E la popolarità del posto, unita alla stretta di mano tra Arci e Uisp, potrebbe davvero rendere possibile il sogno della Gagliostro: “Vorremmo che Rimbalziamo il Razzismo diventasse un progetto pilota per un più vasto programma a livello europeo. A Torino cercheremo di fare chiarezza su tutte le questioni che riguardano l’integrazione e le diversità culturali. Risponderemo a tutte le domande, e le eventuali critiche, sul lavoro svolto nei centri di accoglienza, dimostrando che un’alternativa al clima di terrore puramente xenofobo è possibile. Le polemiche ci sono e ci saranno sempre, ma chi vorrà partecipare all’evento avrà modo di scoprire un’altra faccia della realtà”.
Il festival del 3 settembre avrà inizio dalle 10 e proseguirà fino a notte inoltrata. Per incentivare la partecipazione collettiva, non sarà richiesta la tessera Arci all’ingresso.
Si comincia con il torneo non competitivo di bubble football - una partita di calcio dentro una grande bolla gonfiabile - a squadre miste, per un minimo di otto giocatori.
L’intera giornata sarà poi allietata da momenti di animazione per bambini, una cena multiculturale e spettacoli di danza orientale e africana, a cura di Federica Borgogno e dell’associazione Tamra.
In serata dj set e musica dal vivo con due grandi ospiti: Bunna eMadaski degli Africa Unite, che hanno da poco detto addio al loro compagno di palco e di vita, il batterista Alessandro Soresini. Due diversi approcci alla musica, due stili che si incontrano per originare un sound potente, inimitabile, unico.
Terza star della serata sarà Raphael, un talento del reggae sempre più famoso a livello internazionale, nato a Savona da padre nigeriano e madre italiana, e attualmente impegnato nel suo tour estivo.
La presenza di questi tre grandi nomi dà un ampio respiro a un'iniziativa territoriale che aspira alla massima espansione. Lo conferma Elisabetta Ghione, amministratrice di Xenia: "Crediamo che i progetti non muoiano nel momento in cui si realizzano e si esauriscono, ma continuino a crescere nelle nostre intenzioni e idee. Rimbalziamo il Razzismo merita di essere esteso a livello europeo; sarebbe bello portarlo a Berlino il prossimo anno proprio per perseguire fino in fondo la nostra missione di rivoluzione culturale. Gli europei vanno accompagnati in questo tipo di percorso, da soli non riescono a liberarsi del tutto dal pregiudizio e dalla paura dello straniero. Questo festival ora si svolgerà a Mirafiori, ma per sua natura è destinato a coinvolgere una realtà ben più vasta. Stiamo progettando di organizzare un grande evento di due giornate che dia la possibilità a tante associazioni e università europee di esporre degli stand per far conoscere le loro iniziative sull'integrazione dei migranti. E' importante soprattutto che l'Europa del Sud si attivi da questo punto di vista, perché è su quelle coste che avvengono gli sbarchi. Il fenomeno migratorio è visto come un'emergenza, ma si tratta di una realtà concreta che riguarda la vita di tutti noi, per questo serve una pianificazione efficace di leggi che sappiano gestirla nel modo giusto".
Quella del 3 settembre sarà una giornata che vedrà nell’unione di sport, cibo e musica i grandi motori della convivialità senza limiti, barriere e paure. Tre diversi modi di vivere il piacere di stare insieme, uguali e diversi come le tante sfumature che colorano il mondo. Rimbalzando con un semplice sorriso i più alti scogli dell'odio razziale.
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