Contro la sedentarietà e per prevenire patologie croniche è raccomandata l'attività fisica. Se ne parlerà al congresso mondiale di medicina sportiva che si apre a Roma in questi giorni. Nuoto, corsa, atletica leggera per i più piccoli; yoga, pilates, ballo per gli anziani. Per gli adulti allenamenti almeno tre ore a settimana
di IRMA D'ARIA
"L'esercizio fisico è una risorsa strategica per la salute di tutta la popolazione " dichiara Maurizio Casasco, presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana alla vigilia del World Congress of Sport Medicine che si svolgerà per la prima volta in Italia, a Roma, dal 27 al 30 settembre. "Ma va prescritta correttamente da un medico specialista dello sport perché agisce proprio come un farmaco: una dose troppo bassa non serve, ma una dose eccessiva intossica ". Ecco perché proprio in questo periodo dell'anno in cui si riprendono anche le attività sportive bisognerebbe individuare lo sport più adatto ad ogni età. Scegliere bene è fondamentale soprattutto per i bambini che, anche in Italia, sono sempre più in sovrappeso. "Portare il bambino in piscina tre volte a settimana
non basta" precisa Sergio Bernasconi, direttore della Clinica Pediatrica dell'università di Parma e vice-presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale. "Perché ci sia un effetto preventivo, ogni giorno deve trascorrere 30-40 minuti in movimento che sia camminando, andando in bicicletta o giocando in cortile come si faceva una volta". Solo così si riescono a compensare le molte ore di sedentarietà tra scuola, traffico per gli spostamenti, televisione e computer.
Gli sport più adatti sono quelli che consentono uno sviluppo fisico completo e armonioso come il nuoto, la corsa, l'atletica leggera e anche le arti marziali ma facendo attenzione ai traumi da contatto e indossando sempre le protezioni necessarie. "Numerosi studi testimoniano che il movimento svolto sin da bambini aiuta nella prevenzione dell'obesità, migliora e sviluppa la funzionalità cardiorespiratoria e svolge un ruolo importante anche sul fronte psico-emotivo perché aumenta la fiducia in sé stessi, aiuta a socializzare e nel caso degli sport di squadra, insegna il rispetto per gli altri". Ma il movimento serve anche da adulti. "Dall'adolescenza e fino ai 40 anni, una regolare attività fisica rafforza l'intero organismo dandoci la possibilità di invecchiare bene e prevenire l'insorgere di tante malattie", spiega Arsenio Veicsteinas, presidente della Scuola di Scienze Motorie dell'università di Milano. "Numerosi studi di biologia molecolare hanno dimostrato che l'esercizio fisico in età adulta predispone la cellula cardiaca a tollerare meglio eventuali insulti ischemici che sono tipici di questa fase della vita".
Servono allenamenti tre volte a settimana di circa un'ora che alternino attività aerobiche ed esercizi per le varie fasce muscolari che, con l'andare del tempo, subiscono una fisiologica riduzione. Muoversi dai 40 ai 60 anni, aiuta anche a prevenire l'obesità, il diabete di tipo 2 e rafforza le difese immunitarie. Benefici che valgono anche per gli anziani. "Dopo i 65 anni, la scelta del tipo di sport dipende molto dallo stato di salute generale di ciascuno. Muoversi con regolarità, serve anche a prevenire le patologie osteoarticolari e a prolungare nel tempo l'auto-sufficienza perché mette in grado gli anziani di alzarsi da soli dal letto, di continuare a svolgere le attività tipiche della vita quotidiana come fare la spesa o giocare con i nipoti ", prosegue Veicsteinas. In più, si socializza, si fortifica l'equilibrio che tende a diventare precario con l'età ma che è fondamentale per prevenire le cadute ed eventuali fratture. Vanno bene yoga, pilates, ballo, mentre non serve il nuoto perché in assenza di forza di gravità non svolge alcuna sollecitazione sulle ossa che, invece, hanno bisogno di contrarsi per avviare la deposizione del calcio e prevenire così l'osteoporosi.