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Gp Austria: Morbidelli vince in Moto2

(ANSA) - ROMA, 13 AGO - Successo di Franco Morbidelli al gp d'Austria: il pilota italiano si è aggiudicato la prova delle Moto2 centrando la settima vittoria su undici gare. Completano il podio Alex Marquez e Thomas Luthi. Morbidelli è in testa alla classifica mondiale con 26 punti di vantaggio su Luthi. Quarto posto per Francesco Bagnaia, davanti a Mattia Pasini.
   
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Coppa Italia, i risultati del 3/o turno


(ANSA) - ROMA, 13 AGO - Risultati del terzo turno eliminatorio della Coppa Italia.
    Bari-Cremonese 2-1 Benevento-Perugia 0-4 Bologna-Cittadella 0-3 Brescia-Pescara 1-3 Cagliari-Palermo 5-3 ai rigori (1-1 ts.) Carpi-Salernitana 7-6 ai rigori (3-3 ts.) Chievo-Ascoli 2-1 Crotone-Piacenza 2-1 Pordenone-Lecce 3-2 Sampdoria-Foggia 3-0 Sassuolo-Spezia 2-0 Spal-Renate 1-0 Udinese-Frosinone 3-2 Torino-Trapani 7-1 (venerdì) Genoa-Cesena oggi Verona-Avellino oggi.

Dal velo al tatuaggio, la campionessa argento e rivoluzione. Ai Mondiali di Londra l'atleta del Bahrein, poi salita a podio, toglie l'hijab

Dallo hijab ai tatuaggi e il piercing. In due anni la metamorfosi di Salwa Eid Naser, da ieri vicecampionessa del mondo dei 400 metri, è stata impressionante. E il podio dei 400 ai mondiali d'atletica è un po' una vittoria di tutte le donne. Dall'atletica al judo, per le atlete di molti paesi arabi scendere in campo senza coprire i capelli è stato quasi sempre impossibile. Non a caso, l'immagine simbolo di Rio 2016 fu la coppia di egiziane del beach volley che saltava sulla sabbia di Copacabana col burkini, faccia a faccia con le loro rivali in costumi molto meno castigati. Ma in 400 metri, Salwa Eid Naser ha fatto compiere allo sport mondiale un salto in avanti.
Nigeriana di nascita e da parte di madre, 19 anni e iridata junior due anni fa, la ragazza vive in Bahrain, paese di suo padre, da quando era bambina e corre con i colori biancorossi del paese arabo. In Nigeria ancora non si danno pace per questa scelta; intanto lei, quando vinse i Mondiali junior di due anni fa mostrando già cosa avrebbe potuto fare 'da grande', si presentò in pista e gareggio con una tuta con tanto di hijab elastico che le copriva i capelli e maniche lunghe. A Rio era gia' andata diversamente, l'hijab era rimasto nello spogliatoio, ma Naser era troppo giovane per poter raggiungere il podio e le luci della ribalta.
La scorsa notte, invece, la piccola grande rivoluzione si e' completata: Salwa Eid Naser si è dimostrata velocissima anche nel suo primo mondiale 'vero' conquistando un argento dopo aver gareggiato in canottiera, capelli (corti) scoperti, ed esibendo un piercing sul naso e un tatuaggio sulla spalla sinistra. Insomma una metamorfosi totale, sulla quale Ebelechukwu Agbapuonwu, il suo nome da nigeriana, non si è voluta soffermare nelle dichiarazioni del post-gara.
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ATLETICA Bolt, dramma all'ultima gara: i crampi lo fermano

"Non era certo questo il modo col quale avrei voluto dirvi addio. Ho dato tutto, in pista. Ho dato tutto me stesso, come sempre". Cosi', con un breve video diffuso sul social Snapchat, Usain Bolt rompe il silenzio dopo l'infortunio di ieri che lo ha costretto a fermarsi durante la finale della 4X100 dei Mondiali di Londra. "Mi spiace non essere nemmeno riuscito salutarvi - aggiunge Bolt - ma sarò allo stadio e mi farò vedere". Fonti di Team Jamaica fanno sapere che la leggenda dello sprint e' molto deluso per come e' finita la sua carriera in pista. Poi Bolt ha anche twittato una foto di se strsso con i compagni della staffetta: "Grazie amici miei, affetto infinito per tutti voi". 

"Non è stato un infortunio grave, a fermarlo sono stati i crampi che gli sono venuti alla gamba sinistra". A spiegare cosa sia successo a Usain Bolt durante la finale mondiale della staffetta 4X100, la sua ultima gara, è stato il medico della nazionale giamaicana Kevin Jones. "Il dolore? Usain ne ha sentito tanto per la delusione di aver finito in quel modo, e per aver perso - ha detto ancora il medico della Giamaica -. Le ultime tre settimane per lui sono state molto dure, e noi lo sapevamo. Ora gli auguriamo il meglio".

4X100 mondiale amarissima per Bolt. Finale stella cadente anche per Farah - E' la serata delle stelle cadenti, come se a Londra fosse ancora San Lorenzo. Usain Bolt chiude la carriera nel più amaro dei modi, con un infortunio muscolare che lo blocca mentre sta tentando una difficile rimonta nella finale mondiale della staffetta 4X100. Il boato di delusione del pubblico è la colonna sonora dell'ultima gara della leggenda della Giamaica, che finisce a terra con una smorfia di dolore sul viso. Vederlo così fa male, e lo testimonia proprio la gente che riempie lo stadio olimpico: l'oro lo vince la Gran Bretagna, quindi il quartetto di casa, ma esultano solo gli atleti in pista: la gente rimane con il fiato sospeso perché quello di Bolt è un dramma sportivo. Uno come il Lampo non meritava un addio da sprinter come questo, e meno male che alla fine riesce ad alzarsi e non esce di pista in barella. Per una volta non sorride, è deluso e si vede, non potrebbe essere altrimenti. Le lacrime no, non appartengono al suo modo di fare, almeno da atleta, mentre il protagonista di un'altra recita amara di questa sera oggi non non ce l'ha fatta a non piangere. E' Mo Farah, l'altro grande sconfitto in questa serata, la penultima di Londra 2017. Anche lui ha chiuso, perlomeno sulla pista visto che si dedicherà alla maratona, e avrebbe voluto congedarsi con un altro oro, l'ennesimo di una carriera che hanno provato a rovinargli con certi sospetti. Invece oggi, sui 5000, si è fatto imbottigliare dagli etiopi, e alla fine uno di loro, Edris, lo ha bruciato 'costringendolo' all'argento, lui che non perdeva una finale da Daegu 2011. Da qui le lacrime di delusione scese sul suo viso mentre stava, anche lui, sdraiato sulla pista, da eroe sconfitto. "Ma di più non potevo fare, ho dato tutto", ha mormorato dopo il pianto e prima di fare un giro in pista a base di selfie e autografi per la gente di Londra che tanto lo ama. Per Bolt invece niente medaglia, più o meno nobile, ma solo moltissima amarezza, e una figura da dimenticare in fretta. Adesso si dirà che probabilmente avrebbe dovuto smettere un anno fa, dopo i trionfi di Rio, e quindi chiudere in bellezza. Invece, anche per le pressioni di qualche sponsor, ha deciso di regalare un anno in più ai suoi tifosi e adesso fa male vederlo a terra, come fosse un pugile che ha appena incassato un dolorosissimo Ko. Non aveva più stimoli, e lo aveva anche detto, ed è probabile che quest'anno non si sia allenato a dovere, come in quelli passati, perché nella sua testa qualcosa si era già spento. A farlo tornare imbattibile non gli è servita la 'clausura' di questi suoi ultimi giorni londinesi, adesso è un ex che non ha chiuso da vincente. Il suo infortunio all'ultima gara manda in fumo l'ultima volata del più grande campione dell'atletica moderna. Bolt si ferma sulla soglia della dodicesima medaglia iridata, subito dopo essersi lanciato all'inseguimento dell'americano Coleman, che stabilsice a sua volta l'incredibile record di aver battuto due volte Bolt perdendo. Lo supera negli ultimi dieci metri, nel boato di uno stadio sconvolto, il britannico Nethaneel Mitchell-Blake, che porta la Gran Bretagna all'oro per la prima volta. Quanto a Bolt, rimarrà primo nei cuori della gente, nulla lo ha fatto capire più dell'esultanza 'al minimo' del pubblico, troppo preoccupato e deluso per lui, per l'oro della staffetta britannica. Ma è stato comunque bello esserci, aver vissuto all'epoca di Bolt ed esserselo goduto mentre correva e stabiliva record. Chi non lo ha visto non capirà mai abbastanza cosa si è perso, e il suo ritiro è una botta micidiale per l'atletica.
   
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Juventus-Crotone 3 a 0, stracciati i calabresi: è sesto scudetto


Juventus-Crotone 3 a 0, i bianconeri diventano campioni d’Italia per la sesta volta consecutiva e centrano un record storico. È questo quello che dice lo Stadium al termine della penultima giornata di Serie A, grazie alle reti di Mandzukic, Dybala e Alex Sandro. 
Al 12esimo del primo tempo cross basso dalla trequarti di destra di Cuadrado, la palla attraversa l’area, Higuain manca la deviazione contrastato da Ceccherini, la palla prosegue nella sua traiettoria sulla quale si avventa Mandzukic, che anticipa Ferrari e batte Cordaz per il vantaggio della Juventus.
fonte: calcio e finanza

Juventus ecco il sesto scudetto, ed è subito festa allo Stadium e in centro

Contro il Crotone vittoria 3-0 e i tifosi adesso aspettano Cardiff
E' qui la festa, nello Stadium addobbato in maniera scicchissima, letteralmente pazzo di gioia, i decibel sparati a palla, gli smartphone destinati solo a uso fotografico per selfie imperdibili: in fondo, pur tenendo in considerazione una certa familiarità con i trionfi, sei scudetti di fila non li aveva mai vinti nessuno (come tre Coppe Italia) e il richiamo della storia gonfia, amplifica, dilata qualsiasi passione. "Abbiamo vinto il tricolor", è la colonna sonora della partita, alternato a quel 'I campioni d'Italia siamo noi' che riempie orecchie e cuori. Sì, è qui la festa, dopo la vittoria rovente (ma solo per il clima agostano) contro il Crotone, dodici minuti e Mario Mandzukic aveva già schiantato la paura che tutto dovesse essere rimandato di una settimana, e poi chissà, con la Roma a un punto e l'acqua alla gola... Invece ogni cosa, ogni situazione ha avuto uno sviluppo ordinato e ordinario, non ci sono state sorprese, Dybala ha confezionato il raddoppio prima dell'intervallo con il solito gioiello su calcio piazzato, il popolo bianconero ha potuto scaldarsi con i cori e con gli slogan, lasciando per ultimo - a livello di messaggi canori - l'appuntamento con la Champions League: Cardiff non è lontanissima, però conviene evitare confusioni.

Tutto come doveva essere, insomma. E in cima alla lista dei protagonisti di una stagione comunque straordinaria a prescindere dall'esito della missione gallese, va messo Massimiliano Allegri, al quale i tifosi hanno dedicato un'ovazione pari a quella di Gonzalo Higuain e Gigi Buffon. A proposito, per il portiere un eloquentissimo striscione esposto dalla curva chiede il tributo del Pallone d'Oro: che sarebbe davvero cosa buona e giusta. Nessuno come lui in Italia, pochini pure in Europa. C'è da scardinare un preconcetto, però, e non sarà semplice riuscirci. Buffon è la pietra d'angolo sulla quale la Juventus ha costruito un altro campionato dittatoriale: la sua sostituzione, di qui a un anno esatto, sarà esercizio complicatissimo per la premiata ditta Marotta & Paratici. Tornando ad Allegri, in tre stagioni ha saputo cancellare perplessità e ritrosie: per questo rimarrà ancora, con firma sul nuovo contratto, eccetera eccetera. Il progetto della migrazione - in Premier - è rimandato a data da destinarsi.

Sì, è davvero qui la festa, mentre sul palco allestito dalla Lega, con il presidente Carlo Tavecchio impegnato (nonostante i fischi raccolti copiosi) a consegnare un altro trofeo ai bianconeri a distanza di pochi giorni, partono i coriandoli alti nel cielo e la musica inconfondibile dei campioni, il "We are the Champions" che dal 2011 fa da colonna sonora alla primavera della Juventus. La sfilata è un tributo, anzi tenuto conto della ripetitività, un rituale consolidato: tutt'intorno gente in festa, che sventola le bandiere fornite dalla società, che urla a squarciagola i nomi dei giocatori, che improvvisa la ola, che non irride gli sconfitti, che accarezza il sogno Champions.

repubblica.it

Sassuolo-Cagliari 6-2

IL TABELLINO
Sassuolo-Cagliari 6-2
Marcatori: 6' Magnanelli (S), 12' Berardi (S), 13' Politano (S), 25' Sau (C), 34' Sensi (S), 56' rig. Iemmello (S), 60' Ionita (C), 90' Matri (S)
SASSUOLO: Consigli; Lirola, Antei, Acerbi, Peluso; Aquilani (75' Biondini), Magnanelli, Sensi; Berardi, Iemmello (66' Matri), Politano (83' Ragusa).
A disp: Pomini, Pegolo; Letschert, Cannavaro, Gazzola, Missiroli, Mazzitelli, Pellegrini, Defrel.
All. Eusebio Di Francesco
CAGLIARI: Rafael; Isla, Pisacane, Bruno Alves, Murru; Tachtsidis, Padoin (46' Ionita); Joao Pedro (74' Han), Sau, Farias; Borriello (61' Faragò).
A disp: Bizzi, Crosta, Salamon, Oliveira, Miangue, Di Gennaro, Deiola, Biancu.
All. Massimo Rastelli
Arbitro: Nasca di Bari
Assistenti: De Meo di Foggia - Formato di Benevento
IV Ufficiale: Liberti di Pisa
Addizionali di porta: Tagliavento di Terni - Marinelli di Tivoli
Note: ammoniti Pisacane (C), Peluso (S), Alves (C), Borriello (C), Isla (C), Sau (C)
fonte: sassuolocalcio.it

TURISMO CULTURALE: Trovate 17 mummie in Egitto centrale

TURISMO CULTURALE: Trovate 17 mummie in Egitto centrale: (ANSA-AP) - IL CAIRO, 13 MAG - Almeno 17 mummie sono state rinvenute nei pressi di Minya, città egiziana a quasi 250 chilometri a sud d...

Basket serie A, classifica, risultati e accoppiamenti play off


 Risultati della 15/a giornata di ritorno, ultima della stagione regolare, del campionato di serie A di basket. Vanoli Cremona-Grissin Bon Reggio Emilia 101-91 Dolomiti Energia Trentino-Sidigas Avellino 77-75 Pasta Reggia Caserta-Banco di Sardegna Sassari 77-70 Fiat Torino-Openjobmetis Varese 89-76 Umana Reyer Venezia-Enel Basket Brindisi 86-75 EA7 Emporio Armani Milano-MIA-Red October Cantù 89-71 Betaland Capo d'Orlando-Consultinvest Pesaro 98-88 The Flexx Pistoia-Germani Basket Brescia. 86-62 

Classifica: EA7 Emporio Armani Milano 46 punti; Umana Reyer Venezia 42; Sidigas Avellino 38; Dolomiti Energia Trentino 36; Banco di Sardegna Sassari e Grissin Bon Reggio Emilia 34; The Flexx Pistoia e Betaland Capo d'Orlando 30; Enel Brindisi 28; Germani Basket Brescia, Fiat Torino e Openjobmetis Varese 26; Pasta Reggia Caserta 24; MIA-Red October Cantù 22; Consultinvest Pesaro 20; Vanoli Cremona 18. 

Milano, Venezia, Avellino, Trentino, Sassari, Reggio Emilia, Pistoia e Capo d'Orlando ai playoff, al via venerdi' 12 e sabato 13 maggio. Questi gli accoppiamenti: Milano-Capo d'Orlando; Trento-Sassari; Venezia-Pistoia; Avellino-Reggio Emilia. (ANSA).

Sassuolo-Sampdoria 2-1

IL TABELLINO
Sassuolo-Sampdoria 2-1
Marcatori: 28' Schick, 49' Ragusa, 56' Acerbi
SASSUOLO: Consigli; Lirola, Acerbi, Cannavaro, Peluso; Pellegrini (76' Duncan), Aquilani, Missiroli; Politano (86' Adjapong), Matri (73' Iemmello), Ragusa.
A disp: Scavo, Vitali; Antei, Letschert, Sensi, Mazzitelli.
All. Eusebio Di Francesco
SAMPDORIA: Viviano; Bereszynski, Silvestre, Skriniar, Regini; Barreto (69' Djuricic), Torreira, Praet (46' Linetty); Fernandes (59' Alvarez), Quagliarella, Schick.
A disp: Puggioni, Falcone; Simic, Pavlovic, Dodò, Palombo, Cigarini, Budimir.
All. Marco Giampaolo
Arbitro: Pairetto di Nichelino
Assistenti: Mondin di Treviso - Di Iorio di Vco
IV Ufficiale: Meo di Foggia
Addizionali di porta: Fabbri di Ravenna - Baroni di Firenze
Note: ammoniti Bereszynski (SAM), Pellegrini (SAS), Peluso (SAS), Linetty (SAM), Politano (SAS)

Sassuolo, continua l'emergenza in vista di sabato


Mancano due giorni al match di sabato alle ore 18, quando al Mapei Stadium il Sassuolo ospiterà la Sampdoria per la 32esima giornata di Serie A. Nella seduta mattutina di oggi, il tecnico Eusebio Di Francescoha diretto una sessione di lavoro sul piano tecnico e tattico, con la concentrazione rivolta principalmente alla costruzione della manovra, per concludere con una partitella finale su campo ridotto. Non hanno partecipato all’allenamento con il gruppo Defrel, Dell’Orco, Pegolo, Gazzola e Ricci: tutti e cinque restano in dubbio per la partita con i blucerchiati e per Di Francesco scegliere chi schierare diventa complicato, aggiungendo la squalifica rimediata da Domenico Berardinello scorso turno. Vista l’emergenza, il tecnico potrebbe convocare i rientranti Magnanelli e Biondini, reduci da un lunghissimo stop, che ovviamente non verranno rischiati se non strettamente necessario. Domani è in programma la rifinitura a porte chiuse.
Intanto, due giovani prodotti del settore giovanile del Sassuolo,Adjapong Dell’Orco, sono intervenuti in conferenza stampa per esprimere le loro sensazioni riguardo al breve stage con la Nazionale maggiore deciso da Giampiero Ventura, che ha visto coinvolti anche Berardi e Pellegrini per restare in tema di neroverdi: “Abbiamo già vestito la maglia azzurra delle giovanili, ma far parte della Nazionale maggiore è un orgoglio particolare” esordiscono in coro i due esterni; “Posso ricoprire più ruoli: ho cominciato da attaccante, ma in realtà mi trovo meglio a giocare da terzino. Comunque sono a disposizione del mister” prosegue Adjapong. “Vista la nostra classifica, non abbiamo grossi obiettivi, ma le motivazioni non mancheranno. Vogliamo vincere ogni partita” commenta Dell’Orco.
Il classe ‘98 aveva già debuttato in Serie A nella scorsa stagione alloJuventus Stadium, ma quest’anno il coinvolgimento in prima squadra è maggiore: la prima da titolare, a San Siro contro il Milan, il primo goal, nella sconfitta a Cagliari, ed i primi 90' minuti completi nella massima serie nell’ultimo turno a Bergamo, passando per le tre presenze in Europa League, senza dimenticare il Torneo di Viareggio vinto con la Primavera. “Quest’anno mi sto togliendo tante soddisfazioni, è fantastico per me. Sono il primo sassolese a vestire questa maglia in Serie A” dice, con un modello: “Magnanelli. La sua voglia di migliorare è un esempio per i giovani”. Dell’Orco conclude così: “Cerco sempre di dare il massimo, in allenamento ed in partita. La concorrenza interna è importante, ho un bel rapporto con tutti. Mi confronto con i compagni più esperti ed io voglio farmi trovare pronto quando vengo chiamato in causa”.  
vavel.com

Bacca-gol, il Milan vince. Ma il Sassuolo protesta

Al termine di una partita nella quale accade di tutto, i rossoneri superano il Sassuolo 1-0 grazie al rigore di Bacca, calciato però in maniera irregolare. Prima di lui Berardi aveva sbagliato dagli undici metri, mentre nella ripresa un clamoroso errore di Calvarese non concede un tiro dal dischetto ai padroni di casa. I rossoneri restano a 3 punti dal quinto posto

SASSUOLO-MILAN 0-1
22' rig. Bacca
Probabilmente non ci sarebbe stato modo migliore per salutare la fine dell'era Silvio Berlusconi. Certo il Milan avrebbe potuto vincere con 3 gol di scarto dopo aver dominato l'avversario sul piano del giuoco, come al grande capo è sempre piaciuto ripetere. Ma onestamente, visto l'andamento della gara ontro il Sassuolo, la squadra di Montella non poteva sperare di meglio dalla trasferta emiliana. Anche perchè tornare coi tre punti dal Mapei Stadium non è una cosa che ai rossoneri è già accaduta troppe volte, anzi non era proprio mai capitata. E allora, al termine di una partita nella quale è accaduto davvero di tutto, il Diavolo può continuare a essere felice. E salutare per l'appunto nel modo migliore il suo presidente, che tra qualche giorno cederà anche ufficialmente il passo alla nuova anima cinese della società. Tre punti in tasca e speranze europee ancora vive, l'1-0 al Sassuolo vuol dire soprattutto questo: il tutto, inolte, dopo occasioni create e subite, ma soprattutto rigori assegnati, non dati, falliti e segnati, anche se con qualche brivido oltre il necessario. E poi un secondo tempo di grande sofferenza, con la squadra quasi sempre dietro alla linea del pallone a contrastare i veementi attacchi dei padroni di casa. Che alla fine hanno tantissimo da recriminare e ancor di più da protestare, dopo i tanti errori di un Calvarese decisamente inappropriato. 
All'attacco - Spettacolo, divertimento e polemiche arbitrali: c'è sempre stato un filo comune nelle sfide tra Sassuolo e Milan degli ultimi anni e anche il pomeriggio del Mapei non vuole essere da meno. Appena la partita comincia le squadre iniziano a passare in rapida successione da una metà all'altra del campo, con le occasioni da gol che dopo soli 20 minuti già non si contano più. Gli attaccanti del Milan sono indiavolati, i movimenti offensivi del Sassuolo come al solito collaudati e le difese di entrambe le squadre fanno fatica a neutralizzare le iniziative dei loro avversari. Deulofeu ha tanta voglia ed evidentemente galvanizzato dal gol segnato la settimana scorsa contro la Fiorentina comincia la far ammattire la retroguardia neroverde: da una sua iniziativa nasce un calcio di punizione da posizione molto pericolosa che lo stesso spagnolo mette in mezzo senza però che Kucka, per questioni di millimetri, riesca a intervenire a meno di un metro dalla linea di porta difesa da Consigli. Il Sassuolo reagisce e trova spazi soprattutto grazie ai tagli di Berardi che mettono in ripetuta difficoltà Vangioni: proprio l'argentino, all'8', stende l'attaccante neroverde appena entrato in area, ma per Calvarese il contatto non c'è e la conseguenza è il giallo per simulazione dell'esterno italiano. Il Sassuolo protesta giustamente ma non ha nemmeno il tempo di recriminare perché solo 3 minuti più tardi si vede assegnare, questa volta sì, il tiro dal dischetto. Kucka e Duncan si trattengono a vicenda, Calvarese vede il fallo dello slovacco e dagli undici metri si presenta Berardi che però si fa ipnotizzare dal neo maggiorenne Donnarumma e allarga troppo la conclusione. Il portierone del Milan è un vero talismano: su 10 rigori che gli hanno tirato contro appena 5 sono finiti in rete (3 errori e 2 parate). Dopo l'errore dal dischetto, il Sassuolo perde qualche certezza e si fa schiacciare dal Milan, che in appena 3 minuti trova il gol del vantaggio. Ancora grazie a un rigore, quello che Calvarese fischia per un fallo, netto, di Aquilani su Bertolacci. Dagli undici metri si presenta Bacca: il colombiano al momento di tirare scivola e la palla, dopo essere stata calciata col piede destro, tocca anche il sinistro prima di finire in rete. L'esecuzione sarebbe irregolare a causa del doppio tocco, ma l'arbitro non si accorge di nulla e tra le proteste dei giocatori del Sassuolo conferma il vantaggio rossonero. Dopo l'1-0 la squadra di Montella non si ferma e costruisce almeno altre due nitide occasioni da gol, entrambe griffate dal destro di uno scatenato Deulofeu. Il Sassuolo non riesce a replicare e al 41' il Milan troverebbe anche il raddoppio con un colpo di testa di Bacca, ma al momento del cross di Sosa il colombiano è in fuorigioco di pochi centimetri. Nulla da fare. Così come per Berardi, che al 44' ci prova timidamente con il destro, trovando pronto Donnarumma. Termina in questo modo il primo tempo, all'intervallo il Milan è avanti 1-0. 

LA JUNIOR TIM CUP È SCESA IN CAMPO A REGGIO EMILIA



Oggi al Mapei Stadium-Città del Tricolore, prima della partita Sassuolo-Milan, la squadra dell’Oratorio Ancora di Sassuolo ha superato l’Oratorio San Nicolò di Cavriago per 3-2

Reggio Emilia, 26 febbraio 2017 – Al Mapei Stadium-Città del Tricolore di Reggio Emilia a vincere oggi è stato l’entusiasmo dei ragazzi della Junior TIM Cup, progetto promosso da Lega Serie A, TIM e CSI, che prima della partita tra U.S. Sassuolo Calcio e A.C. Milan sono scesi in campo per giocare. La squadra dell’Oratorio Ancora di Sassuolo ha superato l’Oratorio San Nicolò di Cavriago per 3-2.

A fine gara, i ragazzi hanno consegnato ai giocatori di U.S. Sassuolo Calcio e A.C. Milan la fascia da capitano della Junior TIM Cup per poi accompagnarli all’ingresso in campo, una vera e propria unione fra calcio professionistico ed oratoriale.
                                                                                             
La Junior TIM Cup, il torneo giovanile di calcio a 7 riservato agli Under 14, che per il quinto anno verrà disputato nelle 16 città le cui squadre militano nella Serie A TIM 2016-2017, continua a regalare un grande sogno ai ragazzi degli oratori. Le squadre vincitrici dei tornei regionali disputeranno la fase finale della competizione in occasione della Finale di TIM Cup 2016-2017

Il progetto Junior TIM Cup torna in campo, come per le precedenti edizioni, grazie ad un fondo nel quale confluiranno sia parte delle ammende comminate ai tesserati e alle società di Serie A TIM dal Giudice Sportivo durante il corso della stagione sia il contributo di TIM nel ruolo di title sponsor del torneo.

Oltre all’aspetto puramente sportivo, la Junior TIM Cup celebra e promuove un patrimonio di valori, storie e pratiche che costituiscono il riferimento del progetto di TIM “Il calcio è di chi lo ama”. 

Tutti gli eventi della Junior TIM Cup e le storie dei suoi protagonisti possono essere seguiti sul sito www.juniortimcup.it ed attraverso l’hashtag #juniortimcup
 FONTE: COMUNICATO STAMPA
A CURA DI GIUSEPPE SERRONE

Sassuolo, Di Francesco ritrova il Dna

"Alla lunga è uscito il nostro Dna, dopo un avvio a dir poco problematico". Eusebio Di Francesco non nasconde la soddisfazione per il successo del Sassuolo a Udine. "Non voglio soffermarmi sulla bella prestazione di Defrel - ha aggiunto - che sta guarendo da un infortunio e quindi ha bisogno di più tempo per ritornare in condizione. Voglio sottolineare la bella prestazione della squadra che ad Udine è stata corta, determinata e ha voluto la vittoria. Oggi, con i tre punti tolti a tavolino, saremmo qui a parlare di un Sassuolo in linea con la squadra dello scorso anno". Poi Di Francesco ha anche parlato della gara contro il Milan: "E' logico che cercheremo di far male al Milan nonostante loro abbiano una rosa ben più completa della nostra".

 Gasport

Settimana di lavoro in casa Milan, in preparazione alla gara di Reggio Emilia: i rossoneri non hanno mai vinto in casa del Sassuolo

Milano, 23 febbraio 2017 - Buone notizie in casa Milan, con il gruppo è tornato ad allenarsiMattia De Sciglio, da tempo fuori gioc per infortunio. Nella settimana che porta allo scontro delMapei Stadium contro il Sassuolo, Vincenzo Montella può sorridere per il primo tassello nel lungo processo di svuotamento dell'infermeria. Calciomercato a parte - aumentano le voci che vedono in partenza Carlos Bacca, molto appetito dal Tianjin di Fabio Cannavaro (ma l'attaccante ha già rifiutato) - la formazione rossonera lavora al massimo in quel di Milanello per affrontare la partita che, sembra strano dirlo, potrebbe essere la più difficile della stagione: contro il Sassuolo nell'impianto di Reggio Emilia i rossoneri non hanno infatti mai vinto, anzi, nemmeno pareggiato.
Si parte dalla stagione 2013-2014 che vede i neroverdi per la prima volta nel più grande palcoscenico della Serie A: i tifosi difficilmente dimenticheranno quel giorno di nebbia, quando al vantaggio degli ospiti con Robinho e Balotelli, rispose un incredibile Domenico Berardi, autore di quattro reti nel 4-3 finale chiuso dalla rete purtroppo inutile di Riccardo Montolivo. Sorte simile l'anno successivo quando con una rete in meno per parte, gli emiliani trionfarono per 3-2, con, manco a dirlo, tre reti di Domenico Berardi. Come non bastasse, arriviamo alla scorsa stagione, con il 2-0 firmato Duncan - Sansone.
Vincenzo Montella ha quindi un solo obiettivo, ottenere i tre punti, per dare continuità al suo percorso e per ribaltare questi precedenti poco lusinghieri. Non bisogna però sottovalutare gli uomini di Di Francesco, in netta crescita dopo un inizio stagione complicato. Domenico Berardi ci sarà ed ha già affermato di volere segnare ancora al Milan, perchè 8 non gli bastano ancora.
In casa Milanello, dicevamo, si è rivisto Mattia De Sciglio, pronto ad una maglia da titolare. Il giocatore si è allenato interamente con il gruppo ieri e sembra poco azzardato parlare di un completo recupero. Vedremo cosa sceglierà l'allenatore che ora sa di potere contare anche su un buon Leonel Vangioni: ''Mattia De Sciglio si è allenato per tutta la giornata con il gruppo - riporta il report dell'allenamento del Milan - Per Romagnoli e Antonelli, nel pomeriggio, terapie e lavoro personalizzato in palestra. Per Montolivo lavoro personalizzato - slalom, conduzione palla e conclusioni - sul campo ribassato. Assenti Locatelli e Lapadula, ancora impegnati nello stage della Nazionale a Coverciano, oltre a Bonaventura''.
quotidiano.net

CULTURA PER IL NO PROFIT Pubblicato il bando per la concessione in uso a privati di beni immobili del demanio culturale dello stato non aperti alla fruizione pubblica o non adeguatamente valorizzati

La Direzione Generale Musei intende individuare associazioni e fondazioni senza fini di lucro alle quali concedere in uso beni immobili del demanio culturale dello Stato, per i quali attualmente non è corrisposto alcun canone e che richiedono interventi di restauro.

La concessione d’uso è finalizzata alla realizzazione di un progetto di gestione del bene che ne assicuri la corretta conservazione, l’apertura alla pubblica fruizione e la migliore valorizzazione.

Gli enti interessati, in possesso dei requisiti indicati nell’Avviso pubblico, sono invitati a presentare la propria proposta, per un massimo di tre siti, entro e non oltre le ore 12.00 del 16 gennaio 2017.

Tutte le informazioni sono riportate nell’Avviso pubblico per l’individuazione di enti non lucrativi cui affidare la concessione in uso di beni immobili appartenenti al demanio culturale dello Stato e nel relativo Allegato 1 e le FAC, su www.musei.beniculturali.it
La documentazione catastale, grafica e descrittiva di ciascun immobile è disponibile anche a seguire:

    
CAPESTRANO (AQ).
CHIESA DI SAN PIETRO AD ORATORIUM
Nata come dipendenza dell’abbazia di San Vincenzo al Volturno di Isernia, fu fondata nell'VIII secolo dal re longobardo Desiderio e ricostruita interamente nel XII secolo in stile romanico.
Ospita un ciborio del XIII secolo e un ciclo di affreschi nell'abside e nell'arco trionfale che rappresenta Cristo, gli Evangelisti e i ventiquattro vecchi dell'Apocalisse.    



Polo museale dell’Abruzzo
scarica le planimetrie:   
Capestrano (AQ) – Chiesa di San Pietro ad Oratorium
    
BOLOGNA.
CHIESA DI SAN BARBAZIANO
Fu costruita tra il 1608 e il 1612 da Pietro Fiorini, inglobando parte delle strutture della vecchia chiesa, ritenuta inadatta alle nuove esigenze di culto definite dal Concilio di Trento. 
È composta da un'unica navata sulla quale si affacciano quattro cappelle per lato.
Dopo il 1797, spogliata del suo contenuto, fu utilizzata come magazzino.



Polo museale dell’Emilia Romagna
scarica le planimetrie:  
Bologna – Chiesa di San Barbaziano
    
CANOSSA (RE).
CASTELLO E MUSEO NAZIONALE ‘NABORRE CAMPANINI’
La rocca, nel Medioevo considerata imprendibile, fu costruita nel X secolo da Adalberto Atto, figlio del principe Sigifredo di Lucca.
Il castello includeva la casa dominicale, dove visse la celebre Contessa Matilde,  ma anche un convento cluniacense e la chiesa di Sant'Apollonio. 
Il Museo illustra la storia del luogo dall’età romana all’epoca estense.



Polo museale dell’Emilia Romagna
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Canossa (RE) – Castello di Canossa e Museo nazionale “Naborre Campanini”
    
BASSANO ROMANO (VT).
VILLA GIUSTINIANI
Tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo la potente famiglia Anguillara trasformò quello che era un classico maniero medievale in una tipica residenza
rinascimentale, riccamente decorata. La villa era posta in relazione diretta con il Parco, in fondo al quale svettava la Rocca, fatta realizzare dai Giustiniani come conclusione prospettica del giardino visto dal Palazzo.



Polo museale del Lazio
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Bassano Romano (VT) – Villa Giustiniani
    
COLLEPARDO (FR).
CERTOSA DI TRISULTI
Immersa nel verde di foreste secolari, fu fondata nel 1204 per volontà di Papa Innocenzo III e affidata, dal 1208, ai monaci Certosini.
Al suo interno è possibile visitare la Chiesa di San Bartolomeo, con opere d'arte di pregio e la Farmacia del XVII secolo.
Ospita anche una ricca Biblioteca con oltre 25mila volumi. 



Polo museale del Lazio
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Collepardo (FR) – Certosa di Trisulti
    
ALBUGNANO (AT).
ABBAZIA DI SANTA MARIA DI VEZZOLANO
Con le sue importanti opere d’arte medievali vive un lungo periodo di splendore tra i secoli XII e XIII, seguito da un lento declino, simbolicamente
racchiuso in due date: il 1405, quando la canonica fu concessa ad abati residenti altrove, e il 1800, quando subì l’esproprio dei beni e la chiesa fu trasformata in cappella campestre, mentre il chiostro affrescato in granaio.



Polo museale del Piemonte
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Albugnano (AT) – Abbazia di Santa Maria di Vezzolano
    
MONCALIERI (TO).
CASTELLO
L’attuale impianto del castello risale al Seicento ed è il risultato dell’ampliamento di un fortilizio medievale.
Nella seconda metà del Quattrocento l’edificio fu scelto come dimora ducale da Jolanda di Valois, duchessa di Savoia, che, nel 1475, vi stipulò il trattato con Carlo il Temerario, duca di Borgogna, e Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano.



Polo museale del Piemonte
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Moncalieri (TO) – Castello
    
CASTELFRANCO DI SOPRA (AR).
ABBAZIA DI SOFFENA
È un complesso monastico costituito da chiesa, chiostro e convento,realizzato alla fine del XIV secolo dai monaci vallombrosani su una preesistente struttura romanica dell’XI secolo, testimoniata da un documento del 1014.
L’interno, a croce greca, conserva pregevoli affreschi quattrocenteschi di maestri operanti nel Valdarno.



Polo museale della Toscana
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Castelfranco di Sopra – Piandiscò (AR) – Abbazia di Soffena
    
MONTERIGGIONI (SI)
EREMO DI SAN LEONARDO AL LAGO
Attestato fin dal XII secolo, sorgeva ai margini del lago Verano oggi non più esistente.
La chiesa e le sue pertinenze furono ricostruite tra il XIII e il XIV secolo, in uno stile di transizione tra romanico e gotico. 
A quest’epoca risale il ciclo di affreschi del pittore senese Lippo Vanni.
La fortificazione dell’intero complesso monastico si data al 1366. 



Polo museale della Toscana
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Monteriggioni (SI) – Eremo di San Leonardo al Lago
    
VIGNANO (SI)
VILLA BRANDI
La costruzione della villa, probabilmente su disegno di Baldassarre Peruzzi, risale al Cinquecento, come testimoniano le decorazioni a stucco nel salone del primo piano.
Alla metà del Settecento la villa divenne proprietà della famiglia Brandi: Cesare Brandi, il celebre storico dell’arte fondatore della teoria del restauro, ne fu l’ultimo proprietario.



Polo museale della Toscana
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Vignano (SI) – Villa Brandi
    
SAN GIUSTINO (PG)
CASTELLO BUFALINI
Nasce come fortezza militare alla fine del Quattrocento.
Nel secolo successivo subisce una prima trasformazione in palazzo signorile fortificato, con ampie logge di gusto tardo rinascimentale. L’ampio parco circostante è costituito da un giardino “all’italiana” al quale si affiancano limonaie, giochi di fontane e un labirinto impiantato nel 1692.


 
Polo museale dell’Umbria
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San Giustino (PG) – Castello Bufalini
    
PERUGIA
VILLA DEL COLLE DEL CARDINALE
Il complesso, costruito nel Cinquecento dal Cardinale Ascanio della Corgna, uomo illuminato e sensibile cultore di lettere ed arti, consiste in un’imponente struttura sviluppata su tre piani e mezzo fuori terra.
È dotata di un grande parco di circa 13 ettari che la continuità abitativa ha preservato, nel tempo, da una sicura rovina.



Polo museale dell’Umbria
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Perugia – Villa del Colle del Cardinale
    
DOLCÈ (VR)
VILLA DEL BENE
La villa sorge a pochi chilometri dal fiume Adige e rappresenta uno dei migliori esempi di architettura cinquecentesca del Veneto. La pianta dell’edificio, a due piani, unisce due differenti tipologie planimetriche: quella “veneziana”, che si articola intorno ad un ampio salone centrale con stanze che si aprono lungo i lati e quella cosiddetta “a portico e Loggia” tipica dell’area della Valpolicella.



Polo museale del Veneto
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Dolcé (VR) – Loc. Volargne – Villa del Bene

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Il Responsabile del procedimento è Antonio Tarasco, Direttore del Servizio I “Collezioni museali” della Direzione generale Musei.

Eventuali chiarimenti ed informazioni possono essere richiesti all’indirizzo di posta elettronica mbac-dg-mu@mailcert.beniculturali.it
La richiesta per effettuare sopralluoghi deve essere inviata ai Direttori dei Poli museali regionali cui ciascun immobile afferisce, con i quali saranno concordati date ed orari di loro svolgimento.

Approfondimenti su www.musei.beniculturali.it

SASSUOLO-PALERMO: sono 24 i convocati neroverdi


In vista del match di domani contro il Palermo, 20esima giornata di Serie A TIM in programma al Mapei Stadium alle ore 15, mister Eusebio Di Francesco ha convocato i seguenti calciatori:

PORTIERI
  • 30 Bryan COSTA
  • 47 Andrea CONSIGLI
  • 79 Gianluca PEGOLO
DIFENSORI
  • 5 Luca ANTEI
  • 13 Federico PELUSO
  • 15 Francesco ACERBI
  • 20 Pol LIROLA
  • 26 Emanuele TERRANOVA
  • 28 Paolo CANNAVARO
  • 39 Cristian DELL'ORCO
  • 55 Timo LETSCHERT
  • 98 Claud ADJAPONG
CENTROCAMPISTI
  • 12 Stefano SENSI
  • 21 Alberto AQUILANI
  • 22 Luca MAZZITELLI
  • 32 Alfred DUNCAN
ATTACCANTI
  • 9 Pietro IEMMELLO
  • 10 Alessandro MATRI
  • 11 Gregoire DEFREL
  • 16 Matteo POLITANO
  • 17 Nicholas PIERINI
  • 25 Domenico BERARDI
  • 27 Federico RICCI
  • 90 Antonino RAGUSA
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