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Basket, FIBA Eurochallenge: Reggio Emilia a caccia di un successo europeo

Domani prendono il via al Paladozza di Bologna le semifinali del terzo trofeo continentale, che ha lanciato alla ribalta nomi prestigiosi. L'ultimo successo italiano risale al 2009 con la Virtus Bologna di Langford. Adesso gli emiliani provano a entrare nella storia
di STEFANO VALENTI
ROMA - Svanita allo Yad Eliyahu la grande occasione di ritrovare un’italiana alla Final Four di Eurolega, l’unico luogo dove l’Italia dei canestri può trovare soddisfazioni in coppa è il PalaDozza di Bologna. Arena storica che nel weekend torna ad ospitare il basket internazionale con la Final Four di Fiba EuroChallenge: semifinali domani, finale domenica alle 19. In campo va la Grissin Bon Reggio Emilia, la curiosità è che la sua rivale, la turca Royal Hali Gaziantep, è allenata da Jure Zdovc, che su quello stesso parquet fu protagonista nel 1991/92 con la maglia della Virtus Bologna.

Dietro la denominazione si cela il terzo trofeo continentale dopo Eurolega ed Eurocup, ma va fatta attenzione perché da questa manifestazione sono passati nomi prestigiosi dell’attuale storia dei canestri d’Europa. E con spruzzate di italianità. David Blatt ad esempio, esecutore tattico del destino di Milano, la vinse nel 2005 alla guida dei russi di San Pietroburgo. Suo rivale in finale fu Renato Pasquali, ai tempi allenatore del BC Kiev. Rudy Fernandez, attuale stella del Real Madrid dopo il rientro dall’NBA vissuta a Portland, fu l’Mvp dell’edizione del 2005 vinta con la Joventut Badalona. Sul campo, in finale, incrociò Gianmarco Pozzecco che vestiva la maglia del Khimki. Nel 2007 Gregor Fucka alzò la coppa con l’Akasvayu Girona (la Virtus Bologna fu terza; e Pesaro quarta nel 2010). Attualmente tra i più forti giocatori d’Europa, nel 2004 giocò la finale il 22enne Vassilis Spanoulis nelle file del Maroussi.

Ma l’Eurochallenge è anche il territorio dell’ultimo successo italiano in Europa: nel 2009 la Virtus Bologna ospitò la Final Four (all’attuale Unipol Arena) e la vinse battendo in finale i francesi di Cholet. Allenava Matteo Boniciolli, fece molto bene Sharrod Ford (12 punti e 12 rimbalzi) ma l’Mvp della finale fu Keith Langford (21 punti, 8/11 al tiro): ed ecco che il cerchio con Tel Aviv si chiude.

Ora il testimone passa alla Reggiana, miglior risultato in Europa i quarti di Uleb Cup nel 2006. Il club ha voluto organizzare con grande desiderio e sforzo economico la fase finale, la prima della sua storia. Non ha un campo dove ospitarla, ha scelto Bologna. Il suo sogno, del resto, è imitare proprio quel che la Virtus fu capace di fare cinque anni fa.

IL PROGRAMMA
Venerdì 25, semifinali
18.00 Szolnoki Olaj (Ung)-Triumph Lyubertsy (Rus)
20.30 Reggio Emilia (Ita)-Royal Hali Gaziantep (Tur)
Domenica 27, finali
16.30 Terzo posto
19.00 Primo posto

L’ALBO D’ORO
2004 Unics Kazan (Rus)
2005 Dynamo San Pietroburgo (Rus)
2006 DKV Joventut (Spa)
2007 Akasvayu Girona (Spa)
2008 Barons Riga (Let)
2009 VIRTUS BOLOGNA
2010 BG Gottingen (Ger)
2011 KRKA Novo Mesto (Slo)
2012 Besiktas Istanbul (Tur)
2013 Krasnye Krylia (Rus)

repubblica.it
 

Basket. Milano non gioca nella 27/a giornata ma il k.o. della Montepaschi le consegna virtualmente la prima vittoria in regular season da 22 anni

Come ogni settimana dopo il turno di campionato, ecco il ranking della serie A. Ovvero una classifica di merito che non necessariamente ricalca quella reale fatta di vittorie e sconfitte. Nel compilarla prendiamo in considerazione anche assenze, infortuni e calendario.
1. MILANO (POSIZIONE PRECEDENTE 1) — Non gioca ma la sconfitta di Siena, se mai fosse stato necessario, la incorona ufficialmente campione della stagione regolare dopo 22 anni (allora in coabitazione, da sola sono 23): le manca una vittoria per l’aritmetica ma non ha senso tirarla in ballo.
2. CANTÙ (PREC. 3) — Nella volata a tre per il secondo posto è quella che ha il calendario migliore oltre che lo scontro diretto favorevole con Brindisi. Arrivare alle spalle di Milano è fondamentale perché il Pianella è l’unico campo ancora inviolato col Forum (in campionato).
3. SIENA (PREC. 2) — Gioca un’altra buona partita a Caserta e senza Carter, probabilmente è la squadra più solida dopo Milano ma le ultime tre giornate sono davvero difficili per chi ha, anche, un mondo che le si sta sfilacciando attorno, soprattutto dopo l’istanza di fallimento che non le dà speranze.
4. SASSARI (PREC.4) — Ha vinto contro Roma, che è in momento difficile per le assenze, travolgente come sa esserlo spesso in casa, dopo il solito inizio così così. Non c’è dubbio che, se Travis Diener riacquista una condizione decente e Gordon si rimette in pista per i playoff, la vera n.2 del ranking è lei, ma prima di concederglielo vediamo cosa combinerà contro Milano e Brindisi. Cementato il quinto posto, che è una iattura, ora deve far di tutto per arrivare almeno terza, che significa vincere una gara più di Cantù e battere Brindisi di 10. Può farcela.
5. BRINDISI (PREC.5) — Rischia anche contro Avellino, ma sembra che la coppia Dyson-James che l’ha lanciata stia tornando finalmente al livello del girone di andata. Ora ha il destino nelle sue mani con due scontri diretti in trasferta con Siena e Sassari. Deve vincerne almeno uno (più Pesaro) per non trovarsi col fattore campo sfavorevole già dai quarti. Comunque vada, però, grande stagione.
6. ROMA (PREC. 6) — Quattro sconfitte nelle ultime 5 partite, anche se contro avversarie di alto livello, e l’assenza di Jones e Mbakwe hanno messo a rischio anche il sesto posto. A dire il vero, non ci fossero le Final Four di Eurochallenge a disturbare, Reggio Emilia sarebbe meglio. Però adesso l’Acea ha due partite in casa su tre e dovrebbe tenere la posizione anche se, sesti o settimi, cambia poco.
7. REGGIO EMILIA (PREC. 7) — La vittoria contro Pesaro non fa ranking, ribadiamo che oggi la Grissin Bon non ha nulla di meno rispetto alle squadre che la precedono, Milano e Sassari escluse, ma ha la coppa di mezzo e due trasferte nelle ultime tre gare (che non sono la specialità della casa), per cui crediamo che in classifica si fermerà qui. Che non è male, anzi.
8. CASERTA (PREC.8) — Vittoria fondamentale contro Siena per mantenere il vantaggio. Ha due punti su Varese (+1 scontro diretto), deve ancora affrontare Pistoia ma è certo che in casa è una squadra molto solida (7 vittorie di fila) e anche se adesso ha due trasferte su tre (7 k.o. di fila) ha la possibilità di conquistare i playoff.
9. PISTOIA (PREC. 9) — Si mangia Montegranaro, in casa è una sentenza ma adesso deve vincere una delle due prossime trasferte (bilancio 2-11 fuori casa) per arrivare allo spareggio playoff in casa con Caserta. Soprattutto, ha dimostrato di non essere appagata e di essersi ripresa dopo un piccolo appannamento. resta pericolosa.
10. VARESE (PREC.12) — La vittoria un po’ rocambolesca di Bologna oltre che ricacciare la testa sott’acqua ad una avversaria diretta, dimostra che la Cimberio è tornata viva e, pur dovendo affrontare Siena e Roma, con due partite in casa su tre, ci sembra in lotta piena per due playoff che sembravano svaniti soprattutto per mancanza di stimoli. Banks è un giocatore di alto livello, si desse una svegliata Ere, tutto è possibile.
11. BOLOGNA (PREC. 10) — Ha combinato una fesseria nel momento migliore della sua stagione e la pagherà, le eventuali classifiche avulse non la aiutano (pari con Caserta, 0-2 con Varese).
12. VENEZIA (PREC.11) — Ha perso, come tutte quella che l’hanno preceduta, a Cantù, ma ormai il tempo stringe anche se potenzialmente ha sei punti in canna nelle prossime tre gare. Vujacic, arrivato da tre partite, deve ancora vincerne una, ormai sembra sono un investimento per il futuro.
12. AVELLINO (EX AEQUO, PREC. 14) — La buona partita di Brindisi, con un Foster finalmente sbloccato, dimostra che la Sidigas resta una squadra da playoff ma ormai è troppo tardi. Potenzialmente ancora in corsa, con la possibilità di affrontare una Milano completamente scarica e fare dei punti inattesi, ma forse è proprio Avellino a non crederci più.
12. CREMONA (EX AEQUO, PREC.12) — Ha saltato il turno con Milano ed è lì dove l’avevamo lasciata: a salvezza acquisita, una pausa così lunga potrebbe toglierle, però, tutta la fame.
15. MONTEGRANARO (PREC.15) — Con 4 punti di vantaggio su Pesaro a tre giornate dalla fine è fatta, ma chi sa mai cosa succede alla Sutor...
16. PESARO (PREC. 16) — Per la salvezza aspetta le disgrazie altrui extracestistiche (Siena, Montegranaro), da sola non ci prova neppure e prende un’altra rullata dopo la brutta gara con Cremona. Merita di andare giù.
Gazzetta.it  Luca Chiabotti 

Basket. Da Bologna a.. Bologna, l’Italia torna a ospitare una Final Four europea cinque anni dopo l’ultima esperienza

Da Bologna a.. Bologna, l’Italia torna a ospitare una Final Four europea cinque anni dopo l’ultima esperienza. Nell’aprile del 2009 la cornice delle finali di Eurochallenge fu l’allora Futurshow Station di Casalecchio di Reno, al termine di questa settimana toccherà invece al PalaDozzaospitare l’ultimo atto della rassegna organizzata da FIBA Europe e che vedrà tra le protagoniste una squadra italiana, la Grissin Bon Reggio Emilia. L’Italia, dunque, torna al centro dell’attenzione del basket continentale, anche se quello del PalaDozza non è che un gustoso antipasto di quanto accadrà a Milano dal 16 al 18 maggio prossimi, quando il Mediolanum Forum di Assago ospiterà la Final Four di Eurolega.
Grissin Bon Reggio EmiliaRoyal Hali Gaziantep (Turchia), Szolnoki Olaj (Ungheria) eTriumph Lyubertsy (Russia) saranno le quattro pretedenti al trono di regina di Eurochallenge, con le semifinali in programma venerdì 25 aprile (ore 18 e ore 20.30) e le finali previste per domenica 27 aprile.
Un cammino iniziato a fine ottobre con le gare della regular season, poi completato dalle Last 16 e perfezionato dalle gare dei quarti di finale, nei quali gli ungheresi dello Szolnoki Olaj sono stati gli unici ad aver bisogno di tre gare per eliminare gli estoni del Tartu Rock, sconfitti sul parquet di casa nella terza e decisiva gara.
A Bologna non ci saranno i campioni in carica, i russi del Krasnye Krylia Samara, eliminati in due partite nelle gare dei quarti di finaledalla Grissin Bon, capace di fare fuori lungo il suo cammino il KRKA Novo Mesto, la squadra slovena che la rassegna l’aveva conquistata nel 2001.
Considerata inferiore a livello di importanza rispetto a Eurolega ed Eurocup, l’Eurochallenge ha comunque acquisito spazio negli ultimi anni. Anche perché le finaliste acquisiscono il diritto di partecipare all’Eurocup della prossima stagione, garantendosi così un’altra stagione ad alti livelli nel basket continentale.

Ecco il programma completo delle gare della Final Four di Eurochallenge:

VENERDÌ 25 APRILE

ORE 18   - SZOLNOKI OLAJ CASA SZOLNOKI OLAJ-TRIUMPH LYUBERTSY  LOGO TRIUMPH TRASFERTA
ORE 20.30  -  REGGIO EMILIA BASKET CASA 60 REGGIO EMILIA-GAZIANTEP LOGO GAZIANTEP TRASFERTA

DOMENICA 27 APRILE

ORE 16.30 -  FINALE 3-4 POSTO
ORE 19 – FINALE 1-2 POSTO
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