DAYTIME MATTINA
Premium Calcio
07.30 Calcio: Sydney FC - Wellington Phoenix, A-League australiana -17a giornata. Telecronaca di Alessandro Iori.
Eurosport 2 - Rai Sport 2
08.30 Salto con sci: Coppa del Mondo - HS 134 da Sapporo, Giappone.
Eurosport 1
09.00 Tennis: Australian Open - Terzo turno da Melbourne, Australia.
Sky Sport 2 HD
dalle 10.00 alle 14.00 Golf: Abu Dhabi HSBC Golf Championship. PGA European Tour, terza giornata. Commento Nicola Pomponi e Roberto Zappa.
Rai Sport 1 - Eurosport 2
10.25 - 10.30 Sci alpino: Coppa del Mondo - Discesa libera femminile da Cortina d’Ampezzo, Italia.
Rai Sport 2
10.25 Slittino: Coppa del Mondo 2012/2013 1a manche Uomini. In diretta da Winterberg, Germania.
Eurosport 1 - Rai Sport 2
11.30 - 11.40 Biathlon: Coppa del Mondo - Inseguimento 10 km femminile da Anterselva, Italia.
Rai Sport 1 - Eurosport 1
12.05 - 12.30 Sci alpino: Coppa del Mondo - Discesa libera maschile da Wengen, Svizzera.
Rai Sport 2
13.15 Slittino: Coppa del Mondo 2012/2013 2a manche Uomini. In diretta da Winterberg, Germania.
Dopo il salto tutti gli appuntamenti del pomeriggio e della sera, con
gli anticipi di Serie A, l’Heineken Cup di Rugby, i match della Coppa d’Africa 2013 e il campionato USA di Hockey sul ghiaccio.
DAYTIME POMERIGGIO
Eurosport 2
13.30 Combininata nordica: Coppa del Mondo - HS 109 da Seefeld, Austria.
Rai Sport 1
13.55 Calcio: Vis Pesaro - Amiternina. Campionato Italiano Serie D.
SportItalia 1
14.00 Calcio: Inter - Chievo. Primavera 2012 - 2013.
Eurosport 2
14.15 Snooker: Master - Semifinali da Londra, Inghilterra.
Sky Sport 1 HD - Sky SuperCalcio HD - Sky Calcio 1 HD
14.30 Calcio: Varese-Grosseto, match sospeso causa
nebbia all’82’ sul risultato di 3-0 per i padroni di casa. Serie Bwin,
19^giornata. Telecronaca di Roberto Prini.
Rai Sport 2 - Eurosport 1
14.25 - 14.30 Sci di fondo: Coppa del Mondo - 15 km maschile con partenza in linea da La Clusaz, Francia.
Rai Sport 2 - Eurosport 1
15.10 - 15.15 Biathlon: Coppa del Mondo - Inseguimento 12,5 km maschile da Anterselva, Italia.
SuperCalcio HD - Sky Calcio 2 HD
16.00 Calcio: Manchester City - Fulham. Premier League, 23° turno.
SportItalia 1
16.00 Calcio: Latina - Nocerina.
Sky Sport 2 HD
16.40 Rugby: Montpellier - Tolone. Heineken Cup - Sesta e ultima giornata fase a gironi. Telecronaca di Antonio Raimondi e il commento di Vittorio Munari.
Eurosport 1
16.45 Calcio: Sud Africa - Capo Verde. Coppa d’Africa, Fase a gironi.
Rai Sport 2
16.45 Sci di Fondo: Coppa del Mondo 15 Km Maschili C MSt, da La Clusaz, Francia (differita).
SportItalia 2
17.00 Calcio: Marsiglia - Montpellier. Ligue 1 2012-2013 21a giornata.
Rai Sport 1
17.30 Pallavolo: BCC-NEP Castellana Grotte - Casa Modena, Campionato Serie A1 Maschile, anticipo 4a giornata di ritorno.
ESPN America
18.00 College Basketball: Maryland Terrapins at North Carolina Tarheels (NCAA).
Serie A - Anticipi 20ª giornata
ore 18.00
Palermo - Lazio
Sky Calcio 1 HD - Sky SuperCalcio HD: telecronaca Gianluca Di Marzio, commento Luca Marchegiani, bordo campo Matteo Petrucci e Giovanni Di Marco.
Premium Calcio/HD:
telecronaca Fabrizio Ferrero, commento tecnico Nando Orsi, telecronaca
tifoso Guido De Angelis, a bordo campo Claudio Raimondi.
Sky Calcio 2 HD
18.30 Calcio: West Bromwich - Aston Villa. Premier League, 23° turno.
Eurosport 2
18.45 Rally: Dakar - 14a tappa.
Eurosport 1
19.30 Calcio: Angola - Marocco - Coppa d’Africa, Fase a gironi.
Eurosport 2
20.00 Snooker: Master - Semifinali da Londra, Inghilterra.
PRIMA SERATA
RaiSport 1
20.30 Pallavolo: Rebecchi Nordmeccanica Piacenza - KGS Robursport Pesaro. Campionato Serie A1 Femminile, anticipo 2a giornata di ritorno.
Serie A - Anticipi 20ª giornata
ore 20.45
Juventus - Udinese
Sky Sport 1 HD - Sky Calcio 1 HD - Sky SuperCalcio HD:
telecronaca Maurizio Compagnoni, commento Antonio Di Gennaro, a bordo
campo Giovanni Guardalà, Francesco Cosatti e Veronica Baldaccini.
Premium Calcio: telecronaca Pierluigi Pardo, commento tecnico Aldo Serena, telecronaca tifoso Claudio Zuliani, a bordo campo Alessio Conti.
Sky Sport 3 HD - Sky Calcio 2 HD
21.00 Calcio: Liverpool - Norwich. Premier League, 23° turno (differita).
ESPN America
21.00 Hockey su ghiaccio: Chicago Blackhawks at Los Angeles Kings (NHL).
Eurosport 2
22.00 Biliardo: Snooker. Master - Semifinali da Londra, Inghilterra.
SECONDA SERATA E NOTTE
Eurosport 2
23.00 Snowboard: Mondiale - Big Air da Stoneham, Canada.
Eurosport 1
01.00 Tennis: Australian Open - Ottavi di finale da Melbourne, Australia.
Eurosport 2
01.00 Snowboard: Mondiale - Big Air da Stoneham, Canada.
ESPN America
01.00 Hockey su ghiaccio: NY Rangers at Boston Bruins (NHL).
Eurosport 2
02.00 Salto con sci: Coppa del Mondo.
Eurosport 1
03.00 Tennis: Australian Open - Ottavi di finale da Melbourne, Australia.
ESPN America
03.30 College Basketball: Gonzaga Bulldogs at Butler Bulldogs (NCAA).
Eurosport 2
03.00 Salto con sci: Coppa del Mondo - HS 134 da Sapporo, Giappone.
Eurosport 2
03.45 Tennis: Australian Open - Ottavi di finale da Melbourne, Australia.
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Dolore: lo sport alza la soglia. Nuove frontiere per i cronici
Una ricerca tedesca dimostra come gli atleti agonisti abbiano una tolleranza al male superiore: ora si studiano metodiche non invasive e senza effetti collaterali per i pazienti con dolori cronici
- Praticare sport alza la soglia del dolore. Ansa
Una ricerca tedesca pubblicata su Pain dimostra
come gli atleti agonisti abbiano una tolleranza al dolore superiore.
Una scoperta che apre la strada allo studio di metodiche non invasive e
senza effetti collaterali per i pazienti con dolori cronici.
soglia —
Le persone sentono male in maniera uguale, oppure no? E’ la soglia del
dolore a essere differente o solo la sua percezione? E’ questa la
domanda cui hanno cercato di rispondere gli scienziati dell’Università
di Heidelberg guidati da Jonas Tesarz attraverso una meta-analisi. Per
riuscirci hanno riesaminato tutti gli studi effettuati su questo
argomento e monitorato il rapporto con il dolore di 568 atleti che
praticavano sport di resistenza o sport di squadra con palla, e di 331
persone normalmente attive, utilizzate però solo come gruppo di
controllo. I test effettuati consistevano nel tenere le mani nell’acqua
gelida per un certo periodo di tempo o subire pressioni di
sufficientemente consistenti sulle dita. Dai risultati ottenuti è emerso
in primo luogo che gli atleti sopportano meglio il dolore, ma che
questa capacità non dipende da una soglia del dolore più alta, bensì da
una sua differente elaborazione e da una maggiore abilità nel
tollerarlo. Ma non è tutto, e certamente quest’altra conclusione vi
sorprenderà, gli atleti più ‘stoici’ non sono coloro che praticano, come
avremmo supposto, gli sport di resistenza, ma quelli che sono impegnati
nei cosiddetti sport sferistici. Gli scienziati tedeschi al momento non
sono in grado di dare una spiegazione certa e univoca a quanto
scoperto, ma suppongono che, oltre alla fisiologica liberazione di
endorfine prodotta dall’attività fisica, possano influire
particolarmente alcune tecniche cognitive e psicologiche che gli
sportivi agonisti utilizzano per ottenere una maggiore concentrazione,
motivazione e dissociazione da tutto ciò che è considerato ‘esterno’
rispetto all’azione o all’obiettivo che si sono prefissati. L’aspetto
gioco di squadra, poi, è quel quid in più che, rendendo più piacevole,
più coinvolgente e più ‘solidale’ il momento che si sta vivendo,
contribuisce a fare stringere maggiormente i denti.
dolore — Perché proviamo dolore? E’ la natura che ci avverte e protegge. Per questo motivo è bene non ignorarlo. Ne sanno qualcosa quelle persone, fortunatamente molto poche – circa 300 in tutto il mondo – che soffrono di una rarissima malattia ereditaria, la disautonomia, che impedisce al loro sistema nervoso di percepire gli stimoli del dolore, del caldo e del freddo. Si manifesta fin dalla nascita e i poveri bambini che ne sono colpiti sono in questo modo esposti a ogni tipo di pericolo e infortunio. Il dolore è come un senso e chi non riesce a provarlo è come se fosse privo di vista, gusto o olfatto. Non ci sa dire qualcosa sulla gravità di ciò che abbiamo, ma si limita a informarci della rapidità con cui il danno ai vari tessuti progredisce se non interveniamo. Dunque, i dolori fisici ci forniscono degli avvertimenti che possono tornarci molto utili e, per questo motivo, in alcuni casi è preferibile sopportarli con pazienza, specie se la causa non è stata ancora individuata.
sonno — Anche dormire di più modifica la percezione del dolore. Lo conferma una ricerca condotta dall’Henry Ford Hospital di Detroit: aggiungere al nostro consueto riposo solo due ore diminuisce la sensibilità al dolore quanto se non più di 60 milligrammi di codeina, un oppiaceo con forti proprietà analgesiche. Gli scienziati americani esperti di disturbi del sonno sono giunti a questa conclusione grazie a una ricerca condotta su diciotto volontari che, divisi in quattro distinti gruppi, hanno avuto assegnato un livello di riposo pari a quattro, sei, otto e dieci ore. Ebbene, tramite il monitoraggio delle onde cerebrali, del tono muscolare e della frequenza cardiaca, è stato evidenziato che il gruppo dei soggetti da 10 ore resisteva ben il 25% in più degli altri nell’esposizione di un dito a una fonte di calore.
meditazione — L’effetto analgesico della meditazione Zen. Alcuni ricercatori del Dipartimento di Fisiologia dell’Università di Montreal, guidati dal dott. Joshua A. Grant, hanno sottoposto 13 esperti praticanti di questa millenaria tecnica orientale e altrettanti soggetti che non avevano mai praticato alcuna forma meditativa a un test di tolleranza al dolore, che consisteva nell’appoggiare un piatto caldo a diverse temperature sui polpacci. Risultato: mentre molti ‘meditanti’ hanno tollerato la temperatura massima di 53 gradi Celsius, con una riduzione della sensibilità del 18%, nessuno del gruppo di controllo è riuscito a sopportarla. La risonanza magnetica effettuata durante la sperimentazione ha evidenziato che solo nei primi era presente una riduzione dell’attività di quelle zone del cervello che vengono attivate dal dolore (la corteccia pre-frontale, l’amigdala e l’ippocampo), grazie al disaccoppiamento dello stimolo doloroso dalla sua elaborazione, compiuto in maniera passiva, senza alcuno sforzo, ma semplicemente spegnendo le comunicazioni tra le zone implicate.
Mabel Bocchi - GAZZETTA.IT
dolore — Perché proviamo dolore? E’ la natura che ci avverte e protegge. Per questo motivo è bene non ignorarlo. Ne sanno qualcosa quelle persone, fortunatamente molto poche – circa 300 in tutto il mondo – che soffrono di una rarissima malattia ereditaria, la disautonomia, che impedisce al loro sistema nervoso di percepire gli stimoli del dolore, del caldo e del freddo. Si manifesta fin dalla nascita e i poveri bambini che ne sono colpiti sono in questo modo esposti a ogni tipo di pericolo e infortunio. Il dolore è come un senso e chi non riesce a provarlo è come se fosse privo di vista, gusto o olfatto. Non ci sa dire qualcosa sulla gravità di ciò che abbiamo, ma si limita a informarci della rapidità con cui il danno ai vari tessuti progredisce se non interveniamo. Dunque, i dolori fisici ci forniscono degli avvertimenti che possono tornarci molto utili e, per questo motivo, in alcuni casi è preferibile sopportarli con pazienza, specie se la causa non è stata ancora individuata.
sonno — Anche dormire di più modifica la percezione del dolore. Lo conferma una ricerca condotta dall’Henry Ford Hospital di Detroit: aggiungere al nostro consueto riposo solo due ore diminuisce la sensibilità al dolore quanto se non più di 60 milligrammi di codeina, un oppiaceo con forti proprietà analgesiche. Gli scienziati americani esperti di disturbi del sonno sono giunti a questa conclusione grazie a una ricerca condotta su diciotto volontari che, divisi in quattro distinti gruppi, hanno avuto assegnato un livello di riposo pari a quattro, sei, otto e dieci ore. Ebbene, tramite il monitoraggio delle onde cerebrali, del tono muscolare e della frequenza cardiaca, è stato evidenziato che il gruppo dei soggetti da 10 ore resisteva ben il 25% in più degli altri nell’esposizione di un dito a una fonte di calore.
meditazione — L’effetto analgesico della meditazione Zen. Alcuni ricercatori del Dipartimento di Fisiologia dell’Università di Montreal, guidati dal dott. Joshua A. Grant, hanno sottoposto 13 esperti praticanti di questa millenaria tecnica orientale e altrettanti soggetti che non avevano mai praticato alcuna forma meditativa a un test di tolleranza al dolore, che consisteva nell’appoggiare un piatto caldo a diverse temperature sui polpacci. Risultato: mentre molti ‘meditanti’ hanno tollerato la temperatura massima di 53 gradi Celsius, con una riduzione della sensibilità del 18%, nessuno del gruppo di controllo è riuscito a sopportarla. La risonanza magnetica effettuata durante la sperimentazione ha evidenziato che solo nei primi era presente una riduzione dell’attività di quelle zone del cervello che vengono attivate dal dolore (la corteccia pre-frontale, l’amigdala e l’ippocampo), grazie al disaccoppiamento dello stimolo doloroso dalla sua elaborazione, compiuto in maniera passiva, senza alcuno sforzo, ma semplicemente spegnendo le comunicazioni tra le zone implicate.
Così la crisi si mangia gli sponsor dello sport
In due anni persi oltre 100 milioni, un crollo continuo dal 2008. Il caso dello Juventus Stadium senza nome. E nel 2013 andrà peggio...
di Giovanni Capuano
Un mercato sempre meno appetibile ma non necessariamente per colpe proprie. La crisi internazionale, i fatturati in calo e le politiche fiscali meno clementi: tutti elementi che stanno allontanando sempre più gli sponsor dal mondo dello sport
creando uno squilibrio che poi si trasforma in minori risorse da
investire e, di conseguenza, minor spettacolo e competitività. La
fotografia che emerge dal tradizionale studio di StageUp sulle sponsorizzazioni in Italia è deprimente.
Nel 2012 sono stati investiti complessivamente 1,288 miliardi di euro tra sport, cultura e spettacolo
e iniziative sociali. Una contrazione complessiva dell’8,2% che ha
riportato i valori di mercato agli anni Novanta con una progressione
negativa inarrestabile dal 2008 ad oggi in contemporanea con l’esplodere
della crisi finanziaria mondiale.
Qualche dato: nel 2008
gli investimenti complessivi sfioravano i 1.800 milioni di euro e
chiudevano un periodo d’oro di cinque anni in costante salita. Rispetto
ad allora sono calati del 28% e la previsione per il 2013 è di
un’ulteriore fuga degli investitori: -83 milioni di euro e -6,4%.
Lo sport
è in linea con queste cifre. Nel 2012 ha raccolto 782 milioni di euro
con un calo dell’8,6% rispetto al 2011 (erano 856 milioni) e addirittura
dell’11,5% sul biennio. Rimane la voce più importante della torta
sponsorizzazioni attirando il 60,7% del monte totale, ma la crisi c’è e
si sente.
Il calo segue da vicino l’andamento del mercato della
pubblicità che dal 2008 al 2012 ha bruciato 2,3 miliardi di euro (-23%).
Il dato negativo è che le sponsorizzazioni fanno anche peggio (-28%) e
che le isole in salvo sono poche. L’esempio più eclatante è la
difficoltà a trovare un nome allo Juventus Stadium che è sul mercato ormai da un anno e mezzo in cerca di marchio.
Anche
da questo punto di vista la forbice rispetto agli altri tornei europei e
allo sport straniero in generale si sta allargando e all’orizzonte non è
prevista purtroppo nessuna inversione di tendenza.
panorama.it
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