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Bolt, un fulmine in Red ‎



Usain Bolt potrà realizzare un altro sogno. Non ha mai fatto mistero che la maglia del Manchester United sia quella del suo cuore, quella che un giorno vorrebbe indossare. Quel giorno potrebbe non essere poi molto lontano.

Ferguson ha accettato di dare un'opportunità all'uomo più veloce del mondo in uno spezzone di amichevole, un match di beneficenza che si terrà contro la selezione di leggende del Real Madrid. Una sorta di provino per visionare l'atleta e capire come se la cava con il pallone tra i piedi. Il sito internet del quotidiano inglese 'Mirror' riporta le parole di Sir Alex, il quale si dice convinto che il fulmine Bolt potrà fare bene. La sua convinzione nasce dal paragone con la storia di Dwight Yorke, ora ex calciatore originario di Trinidad e Tobago, allenato da Ferguson nel quadriennio 1998-2002. Con la maglia dei Red Devils Yorke realizzò 67 reti in 96 presenze. "Nelle isole da cui provengono probabilmente insegnano il calcio a scuola, o comunque imparano a giocare da piccoli. Giocano tutti a calcio, credo che Bolt andrà bene".

Usain saprà come sfruttare l'opportunità offertagli dalla squadra per cui tifa e chissà che non leghi il suo nome anche alla storia di un altro sport.
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Juventus, Conte studia Bendtner, che intanto è in sovrappeso ‎

Nella giornata di ieri il nuovo attaccante bianconero Nicklas Bendtner ha preso parte alla prima sessione di allenamento assieme ai compagni, o almeno quelli rimasti a Torino in questa due settimane di incontri delle Nazionali. Bendtner è apparso leggermente in sovrappeso, e questo dovrà essere il primo aspetto su cui l'attaccante danese dovrà lavorare per iniziare a scalare le gerarchie di Antonio Conte, che intanto lo sta studiando su alcuni dvd per cercare di conoscerlo a fondo e di scoprire le sue doti migliori. A riportarlo oggi è la Gazzetta dello Sport.
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Monza, tutto pronto per il Gran Premio. L’Autodromo celebra 90 anni

Sarà il Gran Premio della celebrazione, ma anche delle prospettive future e, ovviamente, del tifo sfrenato alla rossa di Maranello. Il prossimo fine settimana, a partire da venerdì, l’83esimo Gran Premio d’Italia, l’emozione della gara, il pubblico e la fede sportiva, celebreranno anche il 90° compleanno del circuito di Monza.
Ieri mattina, nella conferenza stampa di presentazione, tenutasi all’interno della struttura, i vertici Sias, Aci e le rappresentanze istituzionali del territorio, si è parlato di memoria, di tradizione storica delle corse, ma anche di futuro, nel tentativo di passar oltre e dimenticare le ultime vicissitudini che hanno gettato ombra sul circuito monzese.
“Ho fiducia massima in Sias e in Automobil Club Milano, oltre che nella magistratura – ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, Presidente Automobil Club Milano - Sono sereno tranquillo e so che faremo un gran lavoro. Monza rappresenta l'eccellenza dei motori nel mondo, abbiamo un pilota straordinario, Alonso, attualmente una spanna avanti agli altri. Ci aspettiamo un tifo numeroso e una meravigliosa vittoria”.
Oltre che sport e motori, soprattutto per la Provincia di Monza, il Gran Premio è sinonimo di introiti, che per quest’anno si aggirano intorno ai 30 milioni di euro, come spiegato dal consigliere regionale Stefano Carugo, a cui ha fatto eco anche il Presidente della Provincia Dario Allevi “Siamo pronti a vivere il week-end più importante dell'anno – dichiara – grazie a coloro che hanno lavorato in Sias fino ad oggi, a chi proseguirà il cammino, e che festeggia con noi il 90° compleanno dell’autodromo. La Provincia ha collaborato molto alla coesione di tutti i comuni, anche per l’Autodromo, e per questo è importante che non venga cancellata”.
Il primo a mettere l’accento sul futuro, è stato il Sindaco di Monza, Roberto Scanagatti “In Consiglio Comunale, ieri, si é parlato di autodromo – spiega - nonostante le diverse ideologie politiche, tutti abbiamo raffermato con forza il valore e l'importanza del gp di Monza, un'eredità importante e pesante, che deve accrescere il nostro senso di responsabilità. Dobbiamo continuare a lavorare in prospettiva, interrogarci sul destino di autodromo, parco e della villa reale. Abbiamo vissuto con preoccupazione i fatti accaduti negli ultimi mesi  e voglio dare atto al presidente Carlo Valli, dello sforzo fatto per superare il momento difficile. Su un solo punto dobbiamo lavorare: il distributore di policarburanti. Nel Parco non lo accetteremo mai, ma se si potesse realizzare all’interno dell’Autodromo, ben venga”. 
Past President Sias e sguardo lungimirante nonostante la sua veneranda età (a sua detta), a preoccuparsi del futuro dell’Autodromo è Claudio Viganò “Io sono per la quotazione in borsa, per l’ingresso di altri soggetti – dichiara – Aci da sola non può continuare ad essere l’unico azionista di maggioranza. E’ un rischio, ma bisogna aprirsi a nuove partnership”.
A chiudere la mattinata di presentazione, infine, ha fatto da padrona solo lei: la pista. Il circuito di Monza, nel 1912, fu realizzato in appena 100 giorni, un record per la tecnologia di allora. Per “rinfrescare” il suo look in vista della gara, sono stati eseguiti alcuni lavori, illustrati dal direttore Enrico Ferrari “In Parabolica abbiamo eseguito due interventi – spiega – una trincea drenante in esterno, con il posizionamento di 2300 metri cubi di ghiaia frenante, 1200 mq di tubi drenanti e 14.0000 metri quadri di asfalto drenante sempre tra rettilineo e parabolica”. Ad assistere alla gara, a festeggiare i tifosi, in tribuna centrale, arriveranno anche alcuni residenti nelle zone terremotate dell’Emilia, come annunciato dal neo Presidente Sias Fabrizio Turci.
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