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Genoa, a mezzanotte scadono i cent'anni di sfiga





I tifosi rossublù attendono con ansia la fine di questa giornata per potersi liberare della maledizione lanciata il 19 agosto 1910 da una contadina. La donna si vide privata della luce del sole sui suoi orti a causa della costruzione dello stadio Ferraris
Dita incrociate e oggetti scaramantici in bella evidenza, almeno fino alla mezzanotte di oggi, quando scadrà la maledizione lanciata contro il Genoa da una contadina che proprio 100 anni fa si vide privata della luce del sole sui suoi orti dal costruendo stadio di Genova. "Genoa, non vincerai nulla per i prossimi cent'anni; non vedrai più la luce delle vittorie, così come io non vedo più la luce del sole", sarebbe stato l'anatema lanciato. Storia vera o leggenda, sta di fatto che i tifosi rossoblù attendono con ansia la fine della maledizione, inseguiti dall'ironia e dagli sfottò dei 'cugini' blucerchiati. La vicenda, passata di bocca in bocca tra i vecchi sostenitori del Grifone, è tornata a galla ogni volta che eventi straordinari, ovviamente in negativo, si sono abbattuti sul Genoa: scudetti persi in modo rocambolesco, partite disgraziate, tragedie personali, retrocessioni, cambi di proprietà. Così da 100 anni, da quel 19 agosto del 1910, quando la decisione di costruire lo stadio Luigi Ferraris indusse il marchese Musso Piantelli, socio e tifoso del Genoa, a cedere una parte dei terreni che circondavano Villa Piantelli, oggi sede di riunioni della tifoseria.

Il mutamento urbanistico della zona causò effetti negativi soprattutto per un’anziana contadina che viveva dei prodotti del suo orto, confinante con i terreni di Villa Piantelli, e che si vide così costruire lo stadio nei pressi di casa. Da qui l'anatema lanciato contro il Genoa. Del resto la maledizione legata a Villa Piantelli, costruita nel 1500, vide negli anni crescere racconti a metà strada tra la fantasia e la cronaca. Non ultima la spedizione, nel 1933, di un gruppo di camalli alla ricerca di presunti fantasmi. Le cronache del tempo narrano di una fuga ingloriosa del gruppo, preso a schiaffi nel buio da mani ignote.
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Europa League: Juve a Graz col rebus regista Palermo e Napoli d’assalto

Stasera scatta l’avventura per le squadre italiane impegnate nell’Europa League. Impegno in trasferta per la Juventus in casa dello Sturm Graz mentre Napoli e Palermo inizieranno fra le mura amiche rispettivamente contro Elfsborg e Maribor.

STURM GRAZ-JUVENTUS Ci sarà anche Amauri in Austria a disposizione del tecnico bianconero Gigi Del Neri. L’oriundo l’altro ieri era stato denunciato per oltraggio dai carabinieri dopo una sua reazione eccessiva alla contestazione di un divieto di sosta all’uscita di un ristorante vicino Torino. Pronte le scuse dell’attaccante juventino. Per quanto riguarda la squadra Del Neri ha convocato anche Diego e deve risolvere il rebus del regista a centrocampo.
In tv: Mediaset Premium Calcio (ore 21.05).

NAPOLI-ELFSBORG Al San Paolo la squadra di Mazzarri affronta gli svedesi che hanno già tante gare di campionato alle spalle. Non dovrebbe partire titolare Cavani. Per il resto il tecnico si affiderà alla formazione collaudata dello scorso campionato. In attacco davanti a Lavezzi e Hamsik ci sarà Quagliarella. Dubbio sulla fascia sinistra con Dossena favorito su Zuniga.
In tv: Sky Calcio 1 e Mediaset Premium Calcio 4 (ore 21).
PALERMO-MARIBOR Al Barbera arrivano gli sloveni, una squadra da prendere con le molle. Nonostante l’assenza di Miccoli il tecnico Delio Rossi davanti può contare sul trio Pastore-Hernandez-Maccarone.
In tv: Sky Calcio 2 e Mediaset Premium Calcio 5 (ore 20.30).

avvenire 19 Agosto 2010

La Bundesliga scarica Sky e pensa a una pay tv

GERMANIA
ilmanifesto.it
In Germania la Bundesliga sta pensando a «mettersi in proprio», creando una emittente televisiva per trasmettere le partite del campionato di serie A tedesco. L'idea - non ancora ufficializzata - è maturata viste le difficoltà perduranti di Sky. La società del tycoon Murdoch, che aveva ereditato le attività della fallita Première del gruppo Kirch, stenta. Nel secondo trimestre 2010 ha infatti perso 82 milioni di euro a fronte di 236 di fatturato, anche se Brian Sullivan, il Ceo di Sky, si dimostra «ottimista sul futuro». La Bundelisga incassa 400 milioni di euro dalla cessione dei diritti televisivi e internet, che rappresentano però solo il 30% dei ricavi, percentuale nettamente inferiore a quella italiana ma anche di altri paesi europei. In base a questo, molti club sono convinti di poter sfruttare meglio «la miniera d'oro».