Sarà un anno di grande sport il 2024 che culminerà in estate con le Olimpiadi di Parigi, le 33esime dell’era moderna. Nell’antichità erano un periodo sacro, in cui si riusciva a far tacere anche le armi. Che sia allora il tempo almeno per una presa di coscienza sullo sport come metafora della vita. Così come augurava agli atleti, il papa sportivo, Giovanni Paolo II, invitandoli a correre «verso una meta non solo terrena e passeggera, ma eterna». Per i colori azzurri il 2023 è stato un anno di grazia soprattutto negli sport invernali con 22 medaglie, di cui ben sei d’oro. Un bottino mai visto in quasi tutte le discipline, con il tridente della “valanga rosa” formato da Brignone, Goggia e Bassino. Senza dimenticare la Coppa del Mondo di slittino vinta da Fischnaller e il curling che ha conquistato la vetta del ranking mondiale. Nel complesso un ottimo antipasto in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.
In Francia anche le Paralimpiadi: Papa Pio X un precursore
Negli sport estivi non abbiamo sfigurato (10 ori nel 2023) e puntiamo in alto ai Giochi di Parigi (26 luglio-11 agosto) dove l’obiettivo è superare lo storico record di Tokyo 2020 (nel 2021) quando portammo a casa ben 40 medaglie (di cui 10 d’oro). Sempre nella capitale francese, dal 28 agosto all’ 8 settembre si svolgeranno i Giochi Paralimpici. Anche in questo caso il team azzurro è reduce dalle 69 medaglie di Tokyo, secondo miglior successo di sempre per l’Italia dopo Roma 1960, la primissima edizione. Anche se in realtà furono precursori dei giochi paralimpici le gare di atletica che si svolsero in Vaticano dal 1905 al 1908 a cui parteciparono anche sportivi con disabilità. Fortemente volute da Pio X, la tradizione narra che il papa dovette far fronte anche alla perplessità di chi vide circa 2000 atleti correre per i Cortili e i Giardini vaticani. Si dice che un cardinale esclamò: «Ma in questo modo dove andremo a finire, Santità?». Il papa lo ascoltò in silenzio e poi rispose in dialetto veneziano: « Vorlo che ghelo diga? In Paradiso!». Un agenda molto fitta è anche quella del calcio, ma certo i riflettori sono puntati soprattutto sui Campionati europei di Germania (14 giugno-14 luglio). L’Italia del ct Luciano Spalletti è chiamata a difendere il titolo conquistato a Wembley (nel 2021) ma anche a suscitare nuovo entusiasmo dopo le due mancate qualificazioni Mondiali. Lo sport italiano dell’anno però nel 2023 è stato senza dubbio il tennis. Il trascinatore è Jannik Sinner, salito fino al quarto posto del ranking mondiale. L’altoatesino ha guidato l’Italia allo storico secondo trionfo in Coppa Davis, un successo che mancava dal 1976 . A 22 anni l’azzurro sembra destinato a diventare il n.1 al mondo: proverà sin da questo mese in Australia a mettere in bacheca il primo torneo del grande Slam e magari a raggiungere di nuovo la finale dell’Atp finals a novembre a Torino.
I big dell’atletica a Roma. Ferrari, sarà l'anno della svolta?
Ci si aspetta tanto anche dall’atletica leggera azzurra: l’anno scorso abbiamo vinto per la prima volta l’Europeo a squadre. Prima dei Giochi di Parigi, molto attesi sono i Mondiali indoor di Glasgow (1-3 marzo) e soprattutto i Campionati europei di Roma (7-12 giugno). L’Italia può puntare su tante stelle a cominciare da Gianmarco Tamberi, che nel 2023 si è messo al collo l’unico oro mancante, quello mondiale. A marzo prenderà il via la stagione dei motori. Mentre in Formula 1 si spera in una Ferrari decisamente più competitiva, in MotoGp invece si continua a sognare in grande con Pecco Bagnaia reduce da un fantastico bis iridato e una Ducati senza rivali in pista. A marzo si apre anche la stagione del ciclismo: il 16 è in programma la Milano-Sanremo. Attendiamo da tempo un uomo dalle grandi corse a tappe, chissà già dal Giro d’Italia (4-26 maggio).
Basket e volley a caccia del pass. La preghiera di Kilgour
Paltrinieri, Ceccon e i tanti assi del nuoto promettono molto già nei test prima delle Olimpiadi a cominciare dai Mondiali a Doha (2-18 febbraio). A Parigi contiamo di portare anche una scherma dei tempi d’oro (a giugno ci sono gli Europei), ma soprattutto quegli sport di squadra che ancora devono qualificarsi. Tra questi la pallanuoto (a gennaio gli europei maschili e femminili con i pass olimpici), il basket (dal 2 al 7 luglio il torneo preolimpico a Porto Rico) e la pallavolo con le nazionali azzurre che dovranno conquistare più punti possibili per il ranking mondiale nella Nations League tra maggio e giugno. Un pallavolista era anche il grande Kirk Kilgour, il primo statunitense a giocare in Italia. Un banale incidente in palestra lo costrinse per sempre sulla sedia a rotelle, ma non si arrese mai alla sua condizione. E ci ha lasciato in una preghiera il miglior messaggio di augurio per vivere il nuovo anno: «Domandai a Dio tutto per godere la vita. Mi ha lasciato la vita perché potessi apprezzare tutto».
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