(ANSA) - ROMA, 01 MAG - "Incredibile e sublime" per il suo allenatore Steve Kerr, "leggendaria" per l'ex compagno di squadra Kevin Durant: la prestazione di Stephen Curry, che con i suoi 50 punti ha condotto i Golden State alle semifinali della Western Conference ai danni di Sacramento, ha scatenato l'applauso di tutta la Nba.
Ma un giocatore del basket Usa aveva segnato così tanto in una decisiva settima partita dei play-off, contribuendo in maniera decisiva al 120 a 100 finalee, così facendo, il playmaker dei Warriors ha fatto la storia, lui che ha al suo attivo quattro scudetti ottenuti in sei finali giocate dal 2015.
"Diamo tutto questo per scontato perché è Steve e' brillante, notte dopo notte, e lo osserviamo da dieci anni. Ma ogni tanto devi ricordarti che è uno dei più grandi giocatori nella storia", ha detto senza mezzi termini Kerr, dopo la vittoria della sua squadra. "È così che mi sentivo quando giocavo con Michael Jordan", ha aggiunto l'allenatore.
La serata di Curry ha poi spopolato sui social. A parte i complimenti di campioni di altri sport e tifosi, come Toni Kroos e Andy Murray, a definirla "leggendaria" è stato Kevin Durant, ora ai Suns. Magic Johnson l'ha collocata "tra le più grandi che abbia mai fatto". Per Kevon Looney, altro architetto della vittoria dei Warriors con 21 rimbalzi e 11 punti nella racchetta, "assistere a prestazioni come questa è qualcosa che ricorderai per tutta la vita". "Quando pensi che non possa migliorare o stabilire più record, arriva e realizza qualcosa come stasera. Continua a migliorare. È stato un grande leader per noi, ha alzato il livello di tutti", ha aggiunto. Anche i suoi avversari di giornata non hanno mancato di rendergli omaggio nonostante la delusione. "È uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi", ha detto DeAaron Fox. "Prende colpi duri, entra nei corridoi, è in grado di finire... Ha fatto di tutto per loro. Una volta che ha iniziato a giocare, abbiamo avuto difficoltà a rallentarlo.
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