La Val Gardena e la sua classica pista Saslong, mai troppo amata dagli italiani perché considerata addirittura "troppo facile", si sono finalmente tinte di azzurro. Matteo Marsaglia - il romano diventato piemontese - dopo la vittoria strepitosa di Beaver Creek ha infatti ottenuto un eccellente secondo posto nel supergigante di cdm. L'altoatesino Werner Heel, dopo due anni di tribolazioni su sci non adatti a lui, gli fa compagnia sul podio con un ottimo 3/o posto: per lui, con due quinti posti nei precedenti due superG, è una vera resurrezione. La vittoria - annunciata più che mai e favorita anche dal tracciatore della sua squadra - è andata al norvegese Axsel Svindal che, bisogna dirlo, ha dominato in lungo ed in largo dando più di un secondo di distacco ai due italiani. Ma lui, che ora guida sempre più solitario la classifica generale di cdm con 540 punti, sta viaggiando su un altro pianeta e solo gli italiani - come a Beaver Creek - paiono in grado di impensierirlo. Nel clan azzurro la soddisfazione è totale. Gli uomini jet ci sono e filano velocissimi non solo sui tracciati ultraripidi e difficilissimi come quello della Byrds of Prey di Beaver Creek ma anche su quelli che questi mostri dell'alta velocità ritengono più abbordabili come la Saslong che ha muri, salti, curve e dossi ma non pendenze drammatiche, Marsaglia in superg é ormai una sicurezza come lo è pure il biondo Werner Heel: il podio conquistato oggi rappresenta finalmente la sua resurrezione agonistica, accompagnata da materiali nuovi e pure da un fisico diventato più robusto, con qualche chilo più