- Kobe Bryant, 34 anni, 30,7 punti nelle prime 3 gare del 12-13. Reuters
L'incubo gialloviola si materializza allo Staples Center. I Lakers escono sconfitti 95-105
dalla battaglia con i Clippers per la supremazia di Los Angeles
nonostante i 40 punti di Kobe Bryant con un piede dolorante. E il
computo vittorie-sconfitte, dopo la peggior preseason della storia (8
k.o. su 8), diventa già impietoso: 0-3, peggior partenza dal 1978-79.
Kobe, che solo due giorni fa invitava tutti a smetterla di criticare i
Lakers e ad avere pazienza, ora ha cambiato versione: "E' arrivato il
momento di preoccuparsi". E per i gialloviola piove sul bagnato: Steve
Nash dovrà fermarsi per almeno una settimana dopo la microfrattura alla
tibia sinistra rimediata nella sfida contro Portland.
crisi vera —
L'unica consolazione dei Lakers viene dal libro delle statistiche. C'è
una sola squadra ad aver vinto il titolo Nba dopo aver iniziato la
stagione con 3 sconfitte di fila: i Bulls 1990-91, i primi dell'era
Michael Jordan a mettersi l'anello al dito. Ma a Laker-land è scoppiato
il panico e coach Mike Brown, già discusso dopo la passata stagione, si
ritrova all'improviso seduto su una panchina che comincia a scottare,
con la sfida interna di domenica contro Detroit (k.o. nelle sue prime
due esibizioni stagionali) diventata una gara da non fallire. "Ci serve
come il pane una vittoria - ammette Brown, arrivato ai Lakers lo scorso
anno con lo scomodo compito di raccogliere l'eredità di Phil Jackson -.
Ma per ottenere questa vittoria che ci serve dobbiamo fare le cose nel
modo giusto. Sarà difficile".
i numeri —
Le statistiche riflettono la crisi dei Lakers. I k.o. contro Dallas
(senza Nowitzki e Kaman, i due migliori della rosa dei Mavs), Portland
(squadra giovane e in ricostruzione) e Clippers (l'unico team di livello
affrontato fin qui dai gialloviola) sono arrivati con un margine di 9,3
punti, finendo sempre sotto di almeno 10 lunghezze e concedendo in
media 106,5 punti. Tra i tanti problemi le palle perse (58 in totale, 45
nelle ultime due esibizioni) e la produzione della panchina (16 punti
di media). A tutto questo si aggiunge una chimica di squadra ancora in
alto mare e un ritardo generale sulla condizione fisica dovuto agli
infortuni: contro i Clippers mancava Nash, Kobe ha giocato le prime tre
partite con una forte contusione al piede destro e Dwight Howard ha già
dichiarato che, a causa dell'operazione alla schiena che gli ha fatto
perdere metà preseason, fa fatica a recuperare gli sforzi ravvicinati (e
i Lakers hanno giocato 3 volte nei primi 4 giorni). Senza contare che
il quintetto base, preseason compresa, ha giocato insieme appena 3
volte.
rotta su detroit —
"Per me è particolarmente difficile perché non sono la persona più
paziente del mondo, ma ora devo esserlo - racconta Kobe, il più
produttivo di questo avvio dei Lakers con 30,7 punti a gara -. Dobbiamo
rimanere convinti di quello che stiamo facendo e continuare a lavorare".
"Non possiamo essere frustrati come è successo contro i Clippers - gli
fa eco Howard, 21,7 punti e 10,7 rimbalzi nelle sue prime 3 gare a Los
Angeles -. Dobbiamo rimanere tutti concentrati e uscire da questa
situazione come squadra. Dobbiamo continuare a giocare". Intanto coach
Brown ha concesso un sabato di riposo ai sui Lakers, in attesa di
tornare a giocare domenica: "Dobbiamo essere pronti mentalmente e
fisicamente a fare tutto quello che serve per vincere" è l'incitamento
ai compagni di Pau Gasol. Una nuova sconfitta potrebbe avere effetti
devastanti su questa corazzata piena zeppa di campioni costruita con un
solo obiettio: vincere subito.
Davide Chinellato - gazzettadellosportTwitter @dchinellato